Lavori elettrici

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Lavori elettrici
(Scheda)
Ultimo aggiornamento:
1 gen. 2005
LAVORI ELETTRICI
•
Norme di riferimento:
o Norma CEI EN 50110-1 (CEI 11-48) e variante V1 “Esercizio degli impianti
elettrici”;
o Norma CEI EN 50110-2 (CEI 11-49) “Esercizio degli impianti elettrici (allegati
nazionali)”
o Norma CEI 11-27 "Esecuzione dei lavori su impianti elettrici a tensione
nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente
continua";
o Norma CEI 11-27/1 "Esecuzione dei lavori elettrici - Parte 1: Requisiti minimi
di formazione per lavori non sotto tensione su sistemi di Categoria 0, I, II e III
e lavori sotto tensione su sistemi di Categoria 0 e I”;
o Norma CEI 11-15 “Esecuzione di lavori sotto tensione su impianti elettrici di
Categoria II e III in corrente alternata”;
o Norma CEI 11-1 “Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente
alternata”;
o Norma CEI EN 60900 (CEI 11-16) ”Attrezzi di lavoro a mano per lavori sotto
tensione fino a 1000 V in corrente alternata o 1500 V in corrente continua”;
o Norma CEI EN 60743 (CEI 11-24) ”Lavori sotto tensione - Terminologia per
attrezzi, equipaggiamenti e dispositivi”;
o Norma CEI EN 60903 (CEI 11-31) ”Specifica per guanti e muffole di
materiale isolante per lavori sotto tensione”;
o Norma CEI ENV 50196 (CEI 11-39) “Lavori sotto tensione. Livello di
isolamento richiesto e relative distanze in aria. Metodo di calcolo”
o Norma CEI EN 61230 (CEI 11-40) “Lavori sotto tensione. Dispositivi portatili
di messa a terra o di messa a terra e in cortocircuito”;
o Norma CEI EN 50237 (CEI 11-44) “Guanti e muffole con protezione
meccanica per scopi elettrici”;
o Norma CEI EN 61243-3 (CEI 11-56) “Lavori sotto tensione - Rivelatori di
tensione. Parte 3: Rivelatori bipolari a bassa tensione”
o Norma CEI EN 50286 (CEI 11-57) “Abiti di protezione a isolamento elettrico
per impianti a bassa tensione”;
o Norma CEI EN 50321 (CEI 11-59) “Calzature elettricamente isolanti per
lavori su impianti di bassa tensione”;
o Norma CEI ENV 61111 (CEI 11-67) “Tappeti di materiale isolante per scopi
elettrici”;
o Norma CEI EN 61477 (CEI 11-74) “Lavori sotto tensione. Prescrizioni
minime per l'uso di attrezzi, di dispositivi e di equipaggiamenti”;
o Norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non
superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua";
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Principali disposizioni legislative:
o DPR 547/55 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”;
o DPR 164/56 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle
costruzioni”;
o DM 9 giugno 1980 “Riconoscimento di efficacia di un sistema di sicurezza
per i lavori elettrici eseguiti sotto tensione dall’Ente nazionale per l’energia
elettrica”;
o DM 13 luglio 1990 n. 442 “Regolamento recante riconoscimento di efficacia
di un sistema di sicurezza per lavori sotto tensione eseguiti su impianti
elettrici alimentati a frequenza industriale con tensione nominale di esercizio
compresa tra 1 000 e 30 000 Volt”;
o Dlgs 626/94 “Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE,
89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE,
90/679/CEE, 93/88/CEE, 95/63/CE, 97/42/CE, 98/24/CE, 99/38/CE,
2001/45/CE e 99/92/CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della
salute dei lavoratori durante il lavoro”;
o Dlgs 493/96 “Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni
minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro”.
o Dlgs 10/97 “Attuazione delle direttive 93/68/CE, 93/95/CE e 96/58/CE,
relative ai dispositivi di protezione individuale”;
•
Direttive applicabili:
o Direttiva 89/655/CE sulle attrezzature di lavoro (Dlgs 626/94);
o Direttive 93/68/CE, 93/95/CE e 95/58 sui dispositivi di protezione individuali
(Dlgs 10/97);
o Direttiva 92/58/CE relativa alla segnaletica di sicurezza (Dlgs 493/96);
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Definizioni
o Persona idonea (PEI): Persona esperta e idonea per i lavori sottotensione;
o Persona esperta (PES): Persona formata in possesso di specifica istruzione
ed esperienza tali da consentirle di evitare i pericoli che l’elettricità può
creare;
o Persona avvertita (PAV): Persona formata, adeguatamente istruita in
relazione alle circostanze contingenti, da Persone esperte per metterla in
grado di evitare i pericoli che l’elettricità può creare;
o Persona comune (PEC): Persona non esperta e non avvertita nel campo
delle attività elettriche;
o Responsabile dell’impianto: Persona designata alla diretta responsabilità
della conduzione dell’impianto elettrico. Ove necessario, parti di tale
responsabilità possono essere assegnate ad altri;
o Preposto ai lavori: Persona designata alla diretta responsabilità della
conduzione del lavoro. Ove necessario, parti di tale responsabilità possono
essere assegnate ad altri;
o Esercizio elettrico: Tutte le attività lavorative necessarie al funzionamento
di impianti elettrici. Tali attività comprendono sia le operazioni di manovra, di
controllo, di verifica e di manutenzione sia i lavori elettrici che quelli non
elettrici;
o Pericolo elettrico: Fonte di possibile infortunio o danno alla salute in
presenza di energia elettrica di un impianto elettrico;
o Rischio elettrico: Rischio di infortunio causato da un impianto elettrico;
o Infortunio elettrico: Morte o lesione personale causati da shock elettrico, da
ustione elettrica, da arco elettrico, o da incendio od esplosione originati da
energia elettrica a seguito di qualsiasi operazione di esercizio su un impianto
elettrico;
o Zona di lavoro sotto tensione: Spazio intorno alle parti attive nel quale non
è assicurato il livello di isolamento atto a prevenire il pericolo elettrico nel
caso che detto spazio venga invaso senza misure di protezione;
o Zona prossima: Spazio limitato circostante la zona di lavoro sotto tensione;
o Lavoro non elettrico: Lavori in prossimità di un impianto elettrico quali
costruzioni, scavi, pulizie, verniciature, etc;
o Lavoro elettrico: Lavori su, con od in prossimità di un impianto elettrico
quali prove e misure, riparazioni, sostituzioni, modifiche, ampliamenti,
montaggi ed ispezioni. Il lavoro elettrico si suddivide in:
Lavoro fuori tensione: Attività lavorativa su impianti elettrici, che non
sono attivi e non hanno carica elettrica, eseguita dopo aver messo in
atto tutte le misure per prevenire il pericolo elettrico;
Lavoro sotto tensione: Ogni lavoro in cui un lavoratore viene a
contatto con le parti attive o entra nella zona di lavoro sotto tensione
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con parti del suo corpo o con attrezzi, con equipaggiamenti o con
dispositivi che devono essere maneggiati;
Lavoro in prossimità di parti attive: Qualsiasi attività lavorativa in
cui un lavoratore entra nella zona prossima con parti del proprio
corpo, con un attrezzo o con qualsiasi altro oggetto senza invadere la
zona di lavoro sotto tensione;
Distanza di guardia: Distanza in aria dalle parti attive nude in tensione oltre
la quale si assume non esservi pericolo di folgorazione e/o arco elettrico per
l’operatore. Per i sistemi di categoria 0 e di categoria I la distanza di guardia
è di 15 cm;
Zona di guardia: Spazio costituito dall’insieme dei punti aventi una distanza
dalle parti attive nude in tensione minore o uguale alla distanza di guardia;
Lavoro a distanza: Lavoro in tensione nel corso del quale l’operatore non
entra con parti del proprio corpo nella zona di guardia;
Zona di intervento: Spazio entro il quale sono contenute le parti attive in
tensione (nonché le relative zone di guardia) sulle quali l’operatore interviene
per eseguire un lavoro a contatto;
Zona di lavoro: Spazio entro il quale possono muoversi le persone e gli
oggetti mobili non isolati collegati ad esse (per es. attrezzi, mezzi, materiali
vari) durante l’esecuzione di un lavoro senza che essi possano penetrare,
anche accidentalmente, in zona di guardia. Nella zona di lavoro sono
ammessi unicamente il preposto ai lavori e persone da lui autorizzate;
Semplice protezione isolante: Adozione di un mezzo che assicura
un’appropriata protezione dielettrica (per es. guanti isolanti);
Doppia protezione isolante: Adozione di due mezzi in serie, ciascuno dei
quali in grado di assicurare un’appropriata protezione dielettrica (per es.
guanti isolanti e attrezzo isolato);
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Identificazione delle competenze per lo svolgimento dei lavori elettrici
Le caratteristiche delle persone che possono svolgere lavori elettrici sono definite nella
norma CEI 11-27/1:
Il tipo di formazione, preparazione ed esperienza che debbono possedere le persone
idonee, esperte ed avvertite per poter eseguire lavori elettrici sono riassunte nelle seguenti
tabelle, tenendo presente che l’attribuzione della condizione di PES, PAV e PEI per i
lavoratori dipendenti è di esclusiva pertinenza del datore di lavoro, mentre per i lavoratori
autonomi la condizione di PES, PAV o PEI può essere autocertificata con idonea
documentazione, contenente informazioni quali le conoscenze teorico pratiche e di
impiantistica elettrica in materia di sicurezza, le conoscenze legislative in materia di
sicurezza, i percorsi formativi effettuati, la conoscenza di norme relative agli impianti
elettrici, le esperienze lavorative, i ruoli ricoperti e la tipologia di impianti elettrici trattati.
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Metodi di lavoro su parti attive a bassa tensione
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Procedure per i lavori elettrici fuori tensione
Individuare la zona di lavoro
• La zona di lavoro va delimitata con apposizione di ostacoli, barriere, difese,
setti isolanti atti ad impedire la penetrazione accidentale nella zona di lavoro; si
può procedere con nastri e catenelle, integrate da un cartello di divieto di
accesso alle persone non autorizzate quando non si può accedere alle parti
attive senza deliberato proposito. Nella zona di lavoro sono ammessi
unicamente la persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa e le
persone da lui autorizzate;
Sezionare le parti attive
• Sezionare completamente mettendo fuori tensione della parte dell’impianto
interessata dai lavori (deve essere separata da tutte le sorgenti di
alimentazione). Il sezionamento deve essere effettuato su tutti i conduttori attivi;
Assicurarsi contro la richiusura
• Bloccaggio, se possibile, di tutti i meccanismi di azionamento degli apparecchi di
manovra utilizzati per il sezionamento che non sono sotto il diretto controllo di
chi esegue il lavoro. In assenza del blocco attuare azioni inibitrici per i dispositivi
di sezionamento (rendere inaccessibili organi di manovra es. chiudendo chiave
la porta di accesso del locale). Apposizione cartelli per vietare interventi indebiti.
Disattivazione delle eventuali sorgenti di alimentazione ausiliaria delle bobine di
comando;
Verificare che l’impianto sia fuori tensione
• La verifica va eseguita su tutti i poli, sul posto di lavoro o quanto possibile più
vicino ad esso, utilizzando il rilevatore di tensione (tipo mobile);
Eseguire la messa a terra ed in cortocircuito (in alcuni casi)
• La messa a terra ed in corto circuito va effettuata su tutte le parti in cui si lavora.
Tali operazioni vanno eseguite esclusivamente però se si presenta uno dei
seguenti casi:
o presenza di un generatore di riserva (UPS, gruppo elettrogeno);
o se vi sono incertezze nella corretta individuazione di tutti i
punti di
possibile alimentazione;
o se non è garantita l’inaccessibilità dei dispositivi di sezionamento;
o linee aeree intersecate da altre linee o sottoposte ad induzione elettrica
(pericolo tensioni indotte);
E’ accettabile una sola messa a terra ed in corto circuito quando non vi sono
interruzioni della continuità dei conduttori durante il lavoro. Nel caso di
interruzione o unione dei conduttori, se sussistono pericoli di differenza di
potenziale, effettuare un collegamento equipotenziale e/o messa a terra prima di
interrompere o unire i conduttori;
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Esecuzione dei lavori
• La persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa deve comunicare agli
addetti al lavoro le informazioni e istruzioni sul lavoro da svolgere e verificare
che gli addetti al lavoro siano dotati dei dispositivi di protezione;
Rimessa in tensione a lavori ultimati
• A lavori ultimati, prima di rimuovere i cartelli monitori e di rimettere in tensione le
parti attive interessate dai lavori, il preposto ai lavori deve:
o rimuovere gli eventuali collegamenti di cortocircuito e di messa a terra
effettuati;
o ripristinare le protezioni eventualmente rimosse;
o informare gli addetti ai lavori che le parti attive su cui si è operato devono
essere considerate in tensione.
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Procedure per i lavori elettrici in tensione
Quando non è possibile sezionare le parti attive ed eseguire così i lavori elettrici fuori
tensione, si deve lavorare in tensione. Sugli impianti in alta tensione (superiori ai 1000 V)
solo l’ENEL ed altri organismi abilitati possono eseguire lavori in tensione. I lavori in
tensione possono essere di due tipi, sotto tensione o in prossimità. A sua volta i lavori
sotto tensione si suddividono in lavori a contatto e in lavori a distanza.
Lavori elettrici sotto tensione a contatto
Condizioni preliminari
o Assicurare gli adempimenti dei principi fondamentali e degli aspetti generali
delle procedure di lavoro;
o E’ vietato l’accesso all’impianto senza l’ordine della persona preposta alla
conduzione dell’attività lavorativa;
o La zona di lavoro deve essere chiaramente individuata, identificata ed
eventualmente delimitata;
o Verifica dello stato della zona di lavoro da parte della persona preposta alla
conduzione dell’attività lavorativa;
o Verificare lo stato del posto di lavoro e l’eseguibilità del metodo di lavoro sotto
tensione a contatto;
o Assicurare la presenza di almeno due operatori sul posto di lavoro, nel caso di
lavori in prossimità con le parti in tensione dietro e lateralmente all’operatore;
o Fornire chiarimenti agli operatori sulla natura del lavoro, sugli aspetti di
sicurezza, sul ruolo individuale, sugli attrezzi ed equipaggiamenti che devono
essere usati;
Misure preventive
o Verificare le condizioni ambientali in modo che siano compatibili con i lavori
sotto tensione;
o Controllare gli attrezzi, equipaggiamenti e dispositivi per valutarne l’integrità e
l’idoneità all’uso;
o Eliminare i rischi di incendio ed esplosione prima di procedere per i lavori;
o Considerare tutti i diversi potenziali circostanti il posto di lavoro e verificare
l’assenza di tensione delle masse non protette;
o Adottare le misure di sicurezza per limitare le sovratensioni di manovra;
o Assicurare la posizione stabile dell’operatore in modo che lasci entrambe le
mani libere e possa operare in modo agevole;
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o Verificare l’estensione della zona di intervento ( in larghezza, in altezza e in
profondità sia ragionevolmente contenuta) e che le parti in tensione siano poste
di fronte all’operatore;
o Assicurare la presenza di schermi isolanti tra le parti a potenziale diverso (fasi,
neutro, massa), oppure interporre mastice isolante sulle parti attive, oppure che
le dimensioni delle parti nude degli attrezzi maneggiati siano inferiori alla
distanza fra le par ti a potenziale diverso;
o Controllare le condizioni dei componenti:
solidità supporti parti metalliche in modo da escludere possibilità di
rotture e spostamenti accidentali;
integrità delle parti attive su cui si interviene;
stato ed integrità dell’isolamento;
assenza di temperatura anormale;
assenza di rumore sospetto all’interno degli involucri;
assenza di oggetti sulla parte superiore degli involucri
o Assicurare che le parti attive mobili, da isolare con cappucci, siano mantenute
costantemente sotto il controllo dell’operatore, fino al momento del loro
fissaggio;
Misure protettive
o Provvedere alla protezione contro le parti attive adiacenti;
o Interporre un isolamento solido o adeguato distanziamento in aria verso le parti
attive sul posto di lavoro;
o Prescrizioni per gli impianti a bassa tensione:
Misure di protezione contro i contatti diretti (shock elettrico)
• Indossare guanti isolanti, visiera, elmetto dielettrico e vestiario che
non lasci scoperte parti del tronco e degli arti;
• Non devono essere indossati oggetti metallici;
• Rispettare assolutamente le distanze di lavoro in aria (150 mm tra
le parti in tensione e le parti del corpo non coperte da isolante);
• Assicurare il doppio isolamento verso le parti in cui si lavora;
• Rispettare i vincoli della zona di intervento;
Misure di protezione contro i corto circuiti ( arco elettrico)
• Rispettare i vincoli della distanza tra le parti a potenziale diverso
o Prescrizioni per gli impianti a bassissima tensione:
Per gli impianti di sicurezza fino a 25 V c.a.(SELV) nessuna precauzione
contro i contatti diretti (semplice isolamento CEI 11-27) e misure di
protezione contro i corto circuiti;
Per gli impianti di protezione (PELV) e funzionale (FELV) secondo le
prescrizioni aziendali ( in assenza di prescrizioni come per gli impianti
BT);
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Esecuzione dei lavori
o La persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa deve :
comunicare agli addetti al lavoro le informazioni e istruzioni sul lavoro da
svolgere;
verificare che gli addetti al lavoro siano dotati dei dispositivi di protezione;
Se durante l’esecuzione dei lavori si manifestano variazioni delle condizioni
ambientali, la persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa deve
valutare se il lavoro è da sospendere. I lavori devono essere sospesi nel caso di
scarsa visibilità, forte pioggia, temporali e difficoltà degli operatori a muovere
con facilità gli attrezzi;
Operazioni conclusive
o La persona preposta alla conduzione dell’attività lavorativa deve :
verificare che il lavoro sia ultimato;
accertarsi che le persone siano allontanate;
verificare che le apparecchiature ed i dispositivi, attrezzature siano state
rimosse;
notificare alla persona preposta alla conduzione dell’impianto elettrico
che il lavoro è finito;
Lavori elettrici sotto tensione a distanza
In questo tipo di lavoro, l’operatore si serve, per intervenire sulle parti attive in tensione, di
aste isolanti. Chi opera deve mantenere dalle parti attive in tensione una distanza tale che
non possa entrare, anche accidentalmente, nella zona di guardia con il proprio corpo o
con oggetti mobili conduttori ad esso collegati. L’operatore, per effettuare lavori in tensione
a distanza, deve indossare guanti isolanti, elmetto dielettrico ed una protezione per gli
occhi; il vestiario non deve lasciare scoperte parti del tronco o degli arti.
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Lavori elettrici in prossimità di parti attive
Nel lavoro in prossimità, l’operatore entra nella zona prossima con parti del proprio corpo,
con un attrezzo o con qualsiasi altro oggetto senza invadere la zona di lavoro sotto
tensione (zona di guardia). Le misure da adottare per garantire il non ingresso nella zona
di guardia sono le due seguenti (o una sovrapposizione delle due):
Impedimento tramite l’interposizione tra l’operatore e la zona di guardia, di barriere
o reti (se metalliche collegate a terra);
Mantenimento a distanza prevedendo una adeguata sorveglianza sull’operatore
per evitare imprudenze o distrazioni;
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