DIALOGO SOPRA DVE MASSIMI
SISTEMI D’ONDA
M
i è capitato, nelle mie ultime letture, di
dilettarmi con uno scritto del signor Galilei; il suo
era un dialogo che aveva come schieramenti il sistema
tolemaico e quello copernicano, quella scaramuccia
per la quale uno credeva che la Terra, il nostro bel
pianeta, fosse al centro dell’ universo e l’altro
sosteneva che il sole, l’astro di Apollo, ricoprisse
questa posizione.
Ben mi meravigliai, d’esser capitato al centro di
una disputa altrettanto sentita e di regolarne le
Dunque mi trovavo, quel giorno, a passeggiare
per il parco quando, stanco, chiesi a due signori, un
ragazzo e uno di circa 10 lustri più vecchio, se avessi
potuto accomodarmi sulla loro panchina per godere
del refrigerio dell’ombra che la ricopriva. Fu allora
che tutto ebbe inizio, quando dissi
“Il Sole ha intenzione di rompere perfino il
marmo oggi e mi chiedo se le tenebre riusciranno a
calare, tanta è la luce!” Mentre continuavo questo
ragionamento a voce alta il ragazzo cominciò a
parlare:
L: “Vedete signore le tenebre avvolgeranno
questo emisfero oggi come è avvenuto ieri e come
avverrà domani! La nostra Terra ha un ritmo assai
regolare nel girare su se stessa e presentare a turno
gli emisferi al Sole; la stella a noi più vicina. Essa ci
porta sia luce che calore, cose estremamente
necessarie per la vita, ci pensa se non ci fosse più
luce? I colori non si vedrebbero, dai fiori primaverili
alle foglie autunnali. La luce è tra tutte la cosa più
straordinaria!”
A questo punto intervenne l’altro uomo, che fino
a quel momento aveva ascoltato e taciuto, interruppe
il ragazzo
“Suvvia, la luce? Ma non ha mai sentito parlare
del suono? Come si vivrebbe senza un buon
componimento di musica o senza un buon discorso,
senza il ciarlare dei merli la sera, un uomo può anche
non vedere e vivere da signore, ma senza sentire
diverrebbe matto!”
“Mi perdoni”,riprese L, “ma la luce non può
essere paragonata a nulla di ancora conosciuto e se
avrà pazienza, le dirò il perché. Il Sole come ripeto, al
centro del nostro sistema solare non ché stella più
vicina a noi, emana raggi di diversa lunghezza, più
sono lunghi, meno sono intensi e viceversa, come
creste delle onde del mare. Tra questi raggi, signore, è
presente anche la luce che le nostre stesse pupille
vedono e che ci fanno dono della vista. Oltre alla luce
che vediamo è presente anche quella che il nostro
nuovo amico non tollera e che percepiamo con
calore, chiamata infrarosso; oltre a queste ci sono
molte alte onde, parti. Non esprimevo ne tesi ne
antitesi, mi fermavo a qualche accennato commento,
il mio compito era quello di evitare che i due si
scannassero a vicenda tanto era la convinzione nelle
loro idee.
Da una parte un uomo dotto e cosciente di
esserlo sosteneva che il suono fosse la cosa più
formidabile a questo mondo, mentre dall’altra parte
un giovane, per ripicca o per diletto o per chissà
quale altro sentimento, sosteneva invece che era della
luce quel titolo. Ora i due avevano nomi degni di
nota che presero facile posto nella mia memoria, ma
per semplificare la narrazione e la comprensione
della tesi appoggiata da chi, chiamerò L (Lucio) il
giovane e S (Silente) l’altro illustre signore. Sono a
conoscenza che quello che andranno a dire saranno
nozioni altamente attuali e conosciute al tempo in cui
gli uomini dotti conferivano a questo modo, ma dato
che mi è stato chiesto di ricoprire il ruolo di
“intellettuale per un giorno” quale altro modo
d’interpretarlo se non questo?!
ognuna di rispettabile importanza. Un vero prodigio
di natura!”
“Mio buon L,” intervenni, “che ne dice se prima
di consumare tutto il tempo che ci è stato concesso di
trascorrere in questo parco, non facciamo parlare
anche il nostro S, tanta ira potrebbe farlo esplodere!”
S: “Il suono, mio inetto ragazzo, utilizza un
sistema tanto geniale quanto estremamente semplice
per diffondersi nello spazio circostante e raggiungere
le nostre orecchie, sperando che esse funzionino.
Esso si propaga attraverso un’onda. Tutto ha inizio
da un corpo in vibrazione, se non ha dimestichezza
con strumenti a corda prenda in considerazione
quando con il dito si segna il contorno di un
bicchiere di cristallo. Il calice comincerà a vibrare e a
muovere le particelle attorno a esso che ne
muoveranno altre e altre ancora fino a che tutti non
abbiano sentito il meraviglioso suono emesso dal
vetro, dite, potete fare altrettanto con la luce?”
comprenderne l’evoluzione, dalla loro nascita fino
all’inevitabile, quanto avvolte apparente morte. Mi
dica ora che cosa non5può la luce!”
“Brutto colpo signor S come risponderà a
questo? “intervenni io sempre più divertito e
incuriosito
“E semplice” Rispose lui “tutti staranno li
imbambolati a guardare quattro fiammelle luminose
senza scambiarsi opinioni, ma come è vero che la luce
non viene vinta dalle tenebre della notte perché
presente altrove, similmente accade per il suono, lei,
come tutti i ragazzi della vostra età siete poco attenti!
In una notte stellata che si rispetti non può di certo
mancare un delizioso concerto di quei piccoli
insettini che sfregano le ali l’una contro l’altra, se non
l’avesse capito sto parlando proprio dei grilli! Se il
suono non ha sorgente umana, può benissimo
scaturire anche da altre fonti, quali ad esempio una
piccola bestiolina.”
“Fiammelle luminose?!” questa volta L era balzato
in piedi ed era rosso in viso, così dovetti intervenire
per placare gli animi “si calmi si calmi signor L, se
questa definizione non è 7esatta, la prego di illustrarci
quella che le è più congeniale, che suppongo, sarà
approvata anche dalla scienza conosciuta”.
L: “Con piacere! Apra bene le orecchie caro
signor S! Le stelle sono qualcosa di assai più
complesso di alcune lucine colorate, sono ammassi
sferici di gas, più o meno caldi e di diverse misure,
esse similmente al nostro Sole emettono le radiazioni
di cui le ho parlato prima. Il loro interno è soggetto a
immani pressioni, tali da essere in grado di fondere la
materia stessa e le minuscole particelle elementari di
cui essa è formata nella sua quasi assoluta totalità. In
seguito a tali processi di fusione, si generano enormi
energie che si liberano infine sotto forma di luce. Sol
dopo molto tempo essa riuscirà ad emergere dalla
stella, per iniziare il suo peregrinare per le vastità
interstellari. Questi “Signore” riprese L “la luce può
molto di più, può addirittura combattere il suono, mi
spiego meglio: non si è mai accorto di nulla la notte?
La luce, se non lo dovesse sapere viene vinta
dall’oscurità ogni giorno, ma non ovunque! Nel
nostro universo ci sono miliardi d’altri corpi
luminosi comunemente noti come stelle. I più
romantici affidano loro sdolcinati sogni, mentre i più
curiosi
s’interrogano
sulla
loro
origine,
ma
comunque tutti fanno simili ragionamenti nella loro
testa, senza proferire una sola parola. Esse, le stelle, ci
consentono di fare la loro conoscenza grazie alla
stessa luce che emanano. La luce è in grado di solcare
i cieli in lungo e in largo senza essere turbata o
alterata da alcuna forza se non in rarissime eccezioni!
Grazie a questa immensa velocità ci raggiunge e noi
siamo pronti ad accoglierla e a studiarla grazie a
ingegnosi strumenti che utilizzano un particolare
rapporto tra le lenti e specchi. Di questi straordinari
corpi
celesti
conosciamo,
posizione,
colori
e
grandezze e possiamo con il solo mezzo della luce
corpi che pure sono immensamente più grandi della
Terra e spesso assai più notevoli, in dimensioni,
perfino
più
del
nostro
stesso
Sole,
sono
estremamente lontani da noi tanto da apparirci, per
questo, poco più che piccoli puntini.
Un raggruppamento di stelle assieme a gas e a
polvere prende il nome di galassia. Le stelle poi, in
base alla loro posizione, possono essere identificate
in altri raggruppamenti, chiamati costellazioni come
il Carro Minore la cui ultima stella segna il nord.
Esso è una costellazione! Detto questo si deve
considerare la loro mutazione. Esse, le stelle, si
originano da elementi semplici, un mucchio di
particelle di gas, tutte assieme combinate. Questo
materiale informe nulla può contro le grandi leggi
della Natura ed inesorabilmente s’addensa verso il
centro e tanto più s’addensa, tanto più rapidamente
comincia vorticosamente a roteare nel tentativo di
conservare la propria energia.
Gran parte della sua massa tende a concentrarsi
nel mezzo, ove poi la temperatura per forza di
pressione sale in modo straordinario
meningi, attente e puntuali! Nell’osservare il cielo
sono necessarie nozioni non prese dai banchi di
scuola ma da fatica, sudore, speranza e l’amore per la
conoscenza. Queste son le cose che occorrono, ed
infine sono necessarie nozioni di attenta lettura, non
di qualche bel romanzo, ma lettura della luce! Mi
segua. Coloro che studiano le stelle leggono la luce, in
quanto essa, più di qualsiasi altra cosa, ci consente di
indagare nei segreti dell’universo e di scoprire
l’intimo significato dei processi naturali e tutto grazie
alla luce, la più veloce tra le cose naturali conosciute
oggigiorno”.
“E cosa ci racconta la luce? Cosa si scopre dalla
sua attenta lettura?”
L: “Oh! Ci dice svariate cose, quelle più
straordinarie a mio parere, sono le mutazioni di
forma delle stelle. Se dall’ammasso di materia, di cui
le parlavo prima, si formasse una stella con la stessa
massa del Sole, essa si tramuterà in una più grande,
di gigantesca forma e colore rosso, poi collasserà
soffiando via gli inviluppi più esterni rimanendo di
massa assai minore, piccola e molto lucente, di colore
bianco e di eccezionale compattezza.
“ciò significa che similmente accadrà al nostro
Sole tra svariati anni?”, ormai ero lanciato in
quell’appassionante e stimolante conversazione.
L: “Certamente! Lei è molto perspicace e attento,
ora mi ascolti. Se si formasse una stella con massa tre
o quattro volte quella del Sole, come accadrebbe a
una candela accesa da ambo due i lati che si consuma
molto più rapidamente, la stella arderebbe più
velocemente. Passerebbe poi lo stadio di gigante
rossa, si contrarrebbe, per poi esplodere con violenza
assai maggiore in una stella denominata nova, come
quella vista dagli studiosi antichi e che rischiarò i
cieli d’Oriente molto tempo addietro.
S:
“Sciocchezze,
sciocchezze
e
ancora
sciocchezze! Le stelle, le giganti rosse, le esplosioni,
tutte fandonie distanti anni luce da noi, lei deve
tornare sulla Terra ragazzo, a pensare fino a
innescare il motore formidabile che da vita alla
stella.”
A questo punto pure io ero interessato alla
lezione tenuta da quel giovane, scaturita da una così
banale congettura, ma che in realtà aveva nobili fini,
mi accorsi di tutto questo, a differenza di S che se ne
stava li impettito e infastidito dalla presunta
sfacciataggine del ragazzo! Mi ero ripromesso di non
inferire in quella discussione, già violenta e
appassionante al punto giusto, ma non resistetti e
chiesi al ragazzo, sottovoce per paura di fare un
torto a S,”Scusi se le chiedo, ma il desiderio di
conoscenza brama dentro me e non posso che
rimanere rapito da tanta saggezza. Il dubbio che mi
prende è il seguente: le stelle, questi corpi celesti, a
noi appaiono come un semplice puntino, come diceva
lei pocanzi, ma se ciò è vero, come è possibile
conoscere
con
precisione
la
natura
e
il
funzionamento di tali corpi luminosi?”
L: “Tutto ciò che le ho raccontato, non è frutto di
fantasie o abusi filosofici, sono in verità il risultato
di indagini, studi e spremiture di
alle cose
concrete. Il suono lo si percepisce, lo si misura, riesce
a farci riconoscere le persone che ci stanno parlando,
lei stesso comunica con me grazie ad esso. Il suono è
necessario per la vita di alcuni animali, quali ad
esempio i pipistrelli, che grazie alle onde che gli
ritornano addietro, riescono a localizzare la preda e
ad acciuffarla al primo tentativo, oppure come i
grandi mammiferi del mare che riescono, allo stesso
modo, a comunicare tra di loro attraverso le acque
degli oceani a distanze di chilometri. Si rende conto
che senza il suono non avrebbe mai conosciuto la
voce di sua madre, le parole della sua amata, la risata
di un figlio, suo fratello, un amico”.
“Lei dice cose certamente vere e rispettabili”
riprese L “ma si renderà conto che proprio mentre
afferma ciò, conferma la superiorità della luce
rispetto al suono, non vede che per sua stessa
ammissione quest’ultimo necessita di mezzo e materia
per potersi propagare; mentre la luce al contrario,
può attraversare immense distanze del tutto prive di
materia e allo stesso modo aria,
decisamente più piccolo. Portando all’estremo il
ragionamento fatto, ecco che sono pronto ad
affermare che tutto ciò che vediamo e cioè che noi
stessi siamo, ha avuto origine da un'unica ed
infinitamente piccola singolarità.“
“Non ho intenzione di perdere altro tempo ad
ascoltare queste frivolezze che non lasciano spazio
alle vere cose concrete! Arrivederci!”
Sia io sia L se non l’avessimo udito con le nostre
orecchie, non l’avremo mai creduto, tentai una
disperata ultima mossa, per far desistere S ad
andarsene e finire così quell’avvincente discussione,
ma la decisione era presa e cosi stemmo lì a guardar S
andarsene per il parco diretto chissà dove.
Io, mosso da chissà cosa, nutrii questo pensiero e
lo formulai in modo che anche L potesse sentirmi
“Dovrebbe essere grato agli studi dello spazio,
potrebbero sembrare futili e poco coerenti con la
realtà, così come essa ci si presenta, ma sono stati
utili a milioni di uomini per cerare di dare risposta a
molte
domande,
questo
tentativo
ha
nutrito
15
enormemente la loro curiosità
e ha radicalmente
modificato la concezione dell’uomo, la fiducia nelle
sue capacità e nelle sue conoscenze.”
“Lo compatisco” questa esclamazione di L, a
questo punto delle vicende, mi lasciò turbato: colui
che era riuscito a tener testa a un illustre signore
come S, ora si dichiarava dispiaciuto per lui, quasi
mi avesse letto nella mente L si affrettò ad
aggiungere: “deve essere terribile restare prigionieri
delle proprie idee, non lasciando spazio ad altro; il
confronto e la discussione sono modi eccellentissimi
per crescere e per apprendere nuove cose e
accrescere
in
nozioni,
altrimenti
sconosciute.
Nessuno dovrebbe rimanere nell’ignoranza, e la cosa
brutta è che proprio quel signore l’ha voluta per se
non aprendo la mente ai nuovi concetti che gli ho
proposto. Io me ne vado più saggio, conoscendo cose
sul suono mai sapute prima, ma lui beh, ha perso
un’occasione! Ora io me ne andrei davvero a casa,
arrivederci e grazie.”
acqua e particelle di gas con il solo difetto di
rallentare giusto un poco la sua velocità.”
S:” il suono trasposta informazioni che la luce da
sola non può portare, ad esempio, il suono di un
cavallo al galoppo sarà tanto più acuto quanto più il
cavallo s’avvicina al mio orecchio e tanto più grave e
cupo quanto più esso invece se ne allontani. Tal
suono oltre a darmi informazioni sulla sua origine,
mi informa se la sorgente che lo genera s’avvicina o se
da me s’allontana.”
L:” certo sarà un conoscitore di tale fenomeno
più di chiunque altro, ma devo farle notare che è
valido anche per la luce stessa e l’onda che la
rappresenta. Infatti essa è tanto più corta quanto più
s’avvicina la sorgente, mente s’allunga quanto più da
noi se ne allontana. Devo aggiungere che è proprio
grazie a tale straordinario quanto prodigioso
fenomeno se oggi sappiamo che ogni galassia lontana
da noi, recede. Da questa considerazione si deduce
dunque che il nostro universo s’espande da ogni sua
parte e dunque deve aver
avuto
origine da
qualcosa di
Detto questo si alzò e se ne andò.
Non sarei intervenuto per nulla al mondo e non
avrei osato contestare nessuna delle cose dette dai
miei improvvisati quanto dotti oratori, tuttavia ora
che la discussione s’era bruscamente interrotta e che
i contendenti stanchi ritornavano alle loro case
avvolti com’erano nelle loro convinzioni, riflettevo
su quanto, cose tanto distanti tra loro, teorie cosi
apparentemente lontane, avessero nella realtà più
cose in comune di quanto si potesse credere. Il suono
che pure necessita di materia per potersi propagare o
la luce che così tante informazioni porta con se,
obbediscono ad uno stesso principio di natura e
trasportano
conoscenza
seppur
con
le
loro
peculiarità.
Il Sole, come mi aveva assicurato L, volgeva
ormai al tramonto, ero da solo su quella panchina del
parco e così presi coraggio e mi alzai, lasciandomi alle
spalle quel luogo della vita comune di ogni uomo che
per quel pomeriggio e per circostanze assai strane, si
era tramutato in un
luogo di dispute e discussioni tra due grandi
intellettuali, incontrati per caso. La luce poteva
vincere il suono in potenza e in magnificenza, ma il
suono faceva altrettanto in semplicità e bellezza, due
entità tanto diverse quanto simili per aspetti, che
quel giorno se ne andarono convinti della loro
apparente superiorità.
ANNO DOMINI MMXV
CVM LICENZA DE SVUPERIORI
STUDIOSA et FILOSOFA CADIN JULIA
Maestro Grafico
MASTELLA FEDERICO
ANNO DOMINI MMXV
DIALOGO SOPRA DVE
MASSIMI SISTEMI D’ONDA
Nel quale si dibatte dell’importanza del suono e della luce e
di come esse siano parimenti degne e fondamentali per la
comprensione dell’uomo e del universo
Testo di
Ill.ssima Cadin Julia
Disegni
Preg.ssimo Mastella Federico
Edito in anno
MMXV
mastella