Capitolo 20 Valutazione economica dei progetti (con numerose integrazioni rispetto al testo) 1 ALCUNE PREMESSE SUGLI APPROCCI ALLA VALUTAZIONE DEI PROGETTI 2 Quando un progetto è “conveniente”? • • • • • • A parità di qualità costa meno . Quando c’è un profitto P= differenza tra speso e guadagno Un buon rapporto costi/benefici Miglioramento dello stato anche ambientale Quando riduce l’impatto complessivo 3 APPROCCIO ANALISI COSTI - RICAVI • Obiettivo : Max R - C Dove: R = Ricavi C = Costi • Il progetto è fattibile quando i ricavi superano i costi • Il progetto migliore tra diverse alternative è quello che garantisce la differenza massima 4 APPROCCIO ANALISI COSTI - EFFICACIA • Obiettivo: MIN C • sotto il vincolo di Q > = Q* Dove: C = Costi Q = livello del servizio Q* = livello minimo accettabile • Il progetto è fattibile se non supera il budget e soddisfa la qualità minima • Il progetto migliore tra diverse alternative, soddisfacenti come qualità, è quello di minore costo 5 APPROCCIO ANALISI COSTI - EFFICACIA livello del servizio progetti fattibili: C D E D C E liore ig m o t t e g o r p è il soglia minima di accettabilità A B progetti non fattibili: A, B costo 6 Quando una valutazione è “privatistica” e quando “pubblica”? • Privato: Legato al profitto • Pubblico. Legato alla qualità del servizio pubblico • Progetti pubblici – Strade – Acquedotti – Ospedali 7 Valutazione in ambito privatistico e in ambito pubblico VALUTAZIONE PRIVATISTICA VALUTAZIONE PUBBLICA • riflette gli obiettivi del singolo imprenditore • riflette gli obiettivi di una collettività • Analisi finanziaria (detta anche analisi costi-ricavi) • Analisi economica (detta anche analisi costi-benefici) 8 Valutazione privatistica (analisi costi-ricavi) il punto di vista dell’imprenditore INPUT • Terra • Lavoro • Capitale PROCESSO OUTPUT • Prodotti Obiettivo: MAX (ricavi –costi) Dove: Ricavi : prezzo x quantità di prodotto Costi : prezzo x quantità materie prime + prezzo x quantità di lavoro + prezzo x quantità di capitale 9 Valutazione pubblica (analisi costi-benefici): il punto di vista del cittadino/contribuente INPUT • Terra • Lavoro • Capitale PROCESSO OUTPUT • Prodotti • Impatti Obiettivo: MAX (benefici –costi) Dove: Benefici : prezzo x quantità di prodotto + prezzo x quantità di impatto Costi : prezzo x quantità materie prime + prezzo x quantità di lavoro + prezzo x quantità di capitale 10 Valutazione in ambito privatistico e in ambito pubblico VALUTAZIONE PRIVATISTICA VALUTAZIONE PUBBLICA • riflette gli obiettivi del singolo imprenditore • riflette gli obiettivi di una collettività • Analisi finanziaria (detta anche analisi costi-ricavi) • Analisi economica (detta anche analisi costi-benefici) In i zia mo da q ue sta 11 La valutazione dei progetti privati di investimento 12 20.1 Oggetto e scopo della valutazione: definizione di investimento Per investimento si intende • un esborso di capitale, • finalizzato all’acquisizione di un fattore produttivo che interessa più cicli produttivi, • a cui segue un ritorno di capitale. si manifesta come un flusso temporale di uscite ed entrate (che sono anche detti, non correttamente, costi e benefici) 13 Differenza tra entrate/uscite e costi/ricavi ENTRATE/USCITE • sono concetti finanziari • riflettono ciò che è effettivamente entrato o uscito dalla cassa durante un determinato periodo di tempo • principio di esposizione: cassa COSTI/RICAVI • sono concetti economici • riflettono ciò che ha avuto un effetto economico in un determinato periodo di tempo, indipendentemente dalla data di incasso o pagamento • principio di esposizione: competenza L’analisi dei progetti fa riferimento a questo 14 20.1 Esempi di investimento SETTORE URBANO • lottizzazioni di aree edificabili • ristrutturazioni di fabbricati • costruzione di centri residenziali, commerciali e turistici SETTORE AGRICOLO • acquisizione di terreni per la produzione agricola • sistemazioni del terreno • costruzione e ristrutturazione di – Fabbricati, impianti arborei, pozzi, impianti irrigui • acquisto di macchine agricole • impianti di trasformazione e commercializzazione 15 20.1 Oggetto e scopo della valutazione: definizione di analisi degli investimenti La valutazione degli investimenti è una procedura che, • attraverso il confronto tra le uscite e le entrate monetarie conseguenti alla scelta di realizzare un progetto d’investimento, • consente di verificare la fattibilità economica del progetto • e di scegliere, tra più alternative, quelle più convenienti. 16 20.1 Un esempio di investimento (OMEGA) • acquisto di un impianto per la produzione di alimenti • durata dell’impianto: 4 anni • al termine del quadriennio è da rottamare • la valutazione dell’investimento si basa sull’analisi dei suoi EFFETTI ECONOMICI nel tempo: • esborso iniziale di 125 mila Euro • uscite annuali di gestione: 10 mila Euro • maggiori entrate annuali di gestione: 50 mila Euro • i prezzi impiegati per il calcolo delle uscite e delle entrate sono costanti nel tempo (cioè al netto dell’inflazione) 17 20.1 La rappresentazione grafica dell’investimento OMEGA Periodo di investimento entrate - 10 + 50 - 10 + 50 - 10 + 50 - 10 + 50 netto (saldo) -125 + 40 + 40 + 40 + 40 2 3 4 uscite anni -125 Periodo di gestione 0 1 Ammettiamo che le uscite e le entrate di gestione siano collocabili alla fine di ciascun anno (annualità posticipate) 18 20.1 La rappresentazione grafica dell’investimento Periodo di investimento netto (saldo) anni -125 + 40 0 1 Periodo di gestione + 40 + 40 + 40 2 3 4 19 20.1 Rappresentazione tabellare di un investimento generico ANNI 0 1 2 … n FLUSSO FLUSSO FLUSSO USCITE ENTRATE NETTO a0 b0 b 0-a0 a1 b1 b 1-a1 a2 b2 b 2-a2 … … … an bn b n-an 20 20.1 Rappresentazione tabellare dell’investimento OMEGA ANNI 0 1 2 3 4 FLUSSO FLUSSO FLUSSO USCITE ENTRATE NETTO 125,0 10,0 10,0 10,0 10,0 0,0 50,0 50,0 50,0 50,0 -125,0 40,0 40,0 40,0 40,0 21 20.1 Temporizzazione dei flussi • il flusso dell’anno 0 rappresenta l’esborso iniziale • i flussi successivi sono la sommatoria di tutti i movimenti interni ad ogni periodo (anno), riportati alla fine del periodo – per es., il flusso +40 (1° anno) è l’accumulazione a fine anno di tutti i flussi interni a quel periodo – quindi è collocato alla fine del 1° anno – il flusso -125 è collocato temporalmente all’inizio del 1° anno (momento 0) netto (saldo) anni -125 + 40 0 1 + 40 + 40 + 40 2 3 4 22 20.1 Tipologie di investimento Si distinguono: • investimenti semplici: i saldi negativi seguono i saldi positivi • investimenti complessi: saldi negativi e positivi si alternano Gli investimenti semplici possono essere distinti in: – – – – investimenti PICO investimenti PIPO investimenti CICO investimenti CIPO 23 20.1 Categorie degli investimenti semplici PICO Point input Continous output Uscite concentrate in un anno Entrate continue CICO Continous input Continous output Uscite continue Entrate continue PIPO Point input Point output Uscite concentrate in un anno Entrate concentrate in un anno CIPO Continous input Point output Uscite continue Entrate concentrate in un anno 24 20.1 Investimenti semplici e complessi ZETA ALFA u SEMPLICE anno Uscite (000 €) e Entrate (000 €) 1 0 - 100 20 2 2 20 2 3 20 20 20 30 50 1 10 60 50 10 20 -20 10 60 50 10 60 50 3 30 5 50 -100 3 5 2 5 30 50 COMPLESSO 3 5 2 4 3 5 f Flusso netto (000 €) 100 30 50 Entrate (000 €) - 5 50 e u Uscite (000 €) -100 2 1 f Flusso netto (000 €) 3 - 30 25 20.1 Esempi di progetto ALFA (PICO) u anno Uscite (000 €) e Entrate (000 €) 1 0 100 20 20 20 50 2 4 20 5 20 50 Entrate (000 €) - - 1 4 40 - Uscite (000 €) -81 - Entrate (000 €) - - - - - - - - - - 1 - 30 1 137 3 - - - - - - -20 30 4 3 2 20 6 60 - 1 15 45 30 - 3 2 1 137 1 15 15 - -35 3 - f Flusso netto (000 €) - 35 35 3 e 3 30 - u 81 - f Flusso netto (000 €) 25 3 5 50 Uscite (000 €) e 30 5 2 u DELTA (CICO) -10 10 3 f Flusso netto (000 €) -10 10 30 GAMMA (PIPO) - 1 3 5 Entrate (000 €) 10 30 50 e 1 3 5 2 3 - 5 50 u Uscite (000 €) -100 2 2 f Flusso netto (000 €) - 2 1 BETA (CIPO) 3 30 - - 30 26 20.1 Logica dell’analisi degli investimenti • lo schema logico è quello della teoria degli investimenti di Fisher (1930) • modello di valutazione del capitale: – il valor capitale è dato dal valore attuale dei flussi netti di servizi futuri, tenuto conto di un interesse che esprime il grado di preferenza del decisore nei confronti del consumo attuale delle risorse rispetto agli impieghi futuri. 27 20.1 La formula base: l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri n Vo = Σ ( F × 1/q ) i i=0 i dove: Vo = valore attuale del progetto Fi = flussi monetari netti all’anno i-esimo q = (1+r) r = saggio di sconto n = orizzonte temporale del progetto Variabili salienti: F, r ed n (flussi, saggio e durata) 28 20.1 La formula base: l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri • Non è corretto sommare valori diversamente posizionati nel tempo • Non è possibile determinare la convenienza sommando 125+40+40+40+40 = 35 • Occorre fare lo sconto (attualizzazione dei flussi al momento 0) netto (o saldo) -125 +40 +40 +40 +40 anni 0 1 2 3 4 29 LO SPOSTAMENTO DEI VALORI NEL TEMPO: RIPORTO E SCONTO (ripassare il capitolo 24 – Elementi di calcolo finanziario) 30 A che serve l’accumulazione iniziale nella valutazione degli investimenti? • a calcolare quanto “vale” l’investimento per l’investitore • tenendo conto che un flusso (cioè una promessa di pagamento) assume un valore tanto minore quanto più esso è lontano nel tempo. 31 Perché un ammontare di denaro perde valore economico quanto più la sua disponibilità si allontana nel tempo ? • Per diversi motivi: – Psicologici: gli uomini sono esseri mortali ed il tempo di vita non è infinito – Logici: più lontano è il momento del pagamento, maggiore è l’incertezza – Economici: il possesso del denaro fornisce, con il tempo, un interesse economico 32 Il problema della collocazione dei valori nel tempo • 100 € disponibili oggi e 100 € disponibili l’anno prossimo non hanno lo stesso valore • A quanto ammonta la differenza ? • La differenza tra i due effettivi valori è la misura dello sconto • Sconto e riporto sono concetti di matematica finanziaria – sono calcolati in base a tassi annui percentuali, definiti sia oggettivamente, sia soggettivamente 33 IL FATTORE DI RIPORTO • ESEMPIO: 100 € destinati all’investimento X rendono un tasso annuo di interesse del 5% (r); • dopo un anno, si avrà un montante (M), somma del capitale iniziale (C) più l’interesse di un anno (C*r): M = C + (C * r) = 100 € + (100 € * 0,05) = 100 € * 1,05 = 105 € • In altre parole, per ottenere M si moltiplica il capitale iniziale C per il fattore di riporto (1,05), detto q (1 + r) 34 RIPORTO DI UN ANNO 100 € 0 * 1,05 = 105 € 1 35 IL FATTORE DI SCONTO • Viceversa, per attualizzare al 5% il valore di una promessa di pagamento di 105 milioni, pagabile tra un anno, occorre effettuare l’operazione inversa, cioè dividerla per il fattore di riporto: 105 € : 1,05 = 100 € • il che significa moltiplicare per il fattore di sconto (1/q): 105 € * 1 / 1,05 = 105 € * 0,952 = 100 € 36 SCONTO DI UN ANNO 105 € : 1,05 = 105 € * 0,952 = 100 € 0 1 37 Come si applica questa metodologia alla valutazione degli investimenti? • i flussi delle entrate e delle uscite dei vari anni sono confrontabili (e quindi sommabili) SOLO DOPO che sono stati portati allo stesso periodo 38 Accumulazione iniziale dei flussi dell’investimento • per valutare il valore complessivo dell’investimento, si attualizzano tutti i flussi al momento iniziale, ad un determinato saggio di sconto (per esempio, il 5%) netto (o saldo) anni -125 +40 +40 +40 +40 0 1 2 3 4 39 LO SCONTO AUMENTA ALL’AUMENTARE DEGLI ANNI formula dello sconto: C0 = Mn * 1/(q)n 40 LO SCONTO AUMENTA ALL’AUMENTARE DEGLI ANNI Valore nominale (M): -125 milioni; r = 5%, q = 1,05 sconto di 0 anni: -125 * 1 / 1,050 = -125 in questo caso il capitale è uguale al montante: formula dello sconto: C0 = Mn * 1/(q)n 41 LO SCONTO AUMENTA ALL’AUMENTARE DEGLI ANNI Valore nominale (M): 40 milioni; r = 5%, q = 1,05 sconto di 1 anno: 40 * 1 / 1,05 sconto di 2 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05) sconto di 3 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05*1,05) sconto di 4 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05*1,05*1,05) = 38,1 = 36,3 = 34,6 = 32,9 38,1 = 40 * 1/(1,05)1 formula dello sconto: C0 = Mn * 1/(q)n 42 LO SCONTO AUMENTA ALL’AUMENTARE DEGLI ANNI Valore nominale (M): 40 milioni; r = 5%, q = 1,05 sconto di 1 anno: 40 * 1 / 1,05 sconto di 2 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05) sconto di 3 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05*1,05) sconto di 4 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05*1,05*1,05) = 38,1 = 36,3 = 34,6 = 32,9 36,3 = 40 * 1/(1,05)2 formula dello sconto: C0 = Mn * 1/(q)n 43 LO SCONTO AUMENTA ALL’AUMENTARE DEGLI ANNI Valore nominale (M): 40 milioni; r = 5%, q = 1,05 sconto di 1 anno: 40 * 1 / 1,05 sconto di 2 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05) sconto di 3 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05*1,05) sconto di 4 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05*1,05*1,05) = 38,1 = 36,3 = 34,6 = 32,9 34,6 = 40 * 1/(1,05)3 formula dello sconto: C0 = Mn * 1/(q)n 44 LO SCONTO AUMENTA ALL’AUMENTARE DEGLI ANNI Valore nominale (M): 40 milioni; r = 5%, q = 1,05 sconto di 1 anno: 40 * 1 / 1,05 sconto di 2 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05) sconto di 3 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05*1,05) sconto di 4 anni: 40 * 1 / (1,05*1,05*1,05*1,05) = 38,1 = 36,3 = 34,6 = 32,9 32,9 = 40 * 1/(1,05)4 formula dello sconto: C0 = Mn * 1/(q)n 45 Sommatoria dei flussi netti scontati flusso netto flusso netto anno nom inale 0 1 2 3 4 -125 40 40 40 40 35 totale scontato r =5% -125,0 38,1 36,3 34,6 32,9 16,8 16,8 mila euro è l’accumulazione iniziale dei flussi netti, cioè il “beneficio netto” o “valore attuale netto”, al tasso del 5% 46 RELAZIONE TRA IL VALORE DELL’INVESTIMENTO E IL SAGGIO DI SCONTO flus so anno 0 1 2 3 4 tot (van) nom inale r=0% -125 40 40 40 40 35 scontato r=5% -125.0 38.1 36.3 34.6 32.9 16.8 scontato r=10% -125.0 36.4 33.1 30.1 27.3 1.8 s contato r=15% -125.0 34.8 30.2 26.3 22.9 -10.8 Il valore dell’investimento diminuisce all’aumentare del saggio. L’investimento è conveniente a un saggio del 10%, ma non lo è più al saggio del 15%. La soglia del saggio di sconto sta tra 10% e 15% s contato r=20% -125.0 33.3 27.8 23.1 19.3 -21.5 47 SAGGIO DI SCONTO E PREFERENZA TEMPORALE • aumentando il saggio aumenta l’effetto di sconto, cioè diminuisce il valore attualizzato di una somma posticipata • utilizzano saggi di sconto elevati gli imprenditori che hanno una preferenza elevata per la disponibilità di denaro a breve rispetto a quella posticipata • più alta è la fiducia nella propria capacità imprenditoriale, maggiore è tale propensione e, quindi, maggiori sono i saggi di preferenza 48 temporale FASI DELLA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI 49 20.2 La valutazione dell’investimento La valutazione dell’investimento prevede lo svolgimento delle seguenti fasi: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. analisi del progetto fissazione dell’orizzonte temporale determinazione delle uscite e delle entrate scelta del saggio di sconto calcolo dei parametri di valutazione scelta dei parametri di valutazione analisi della sensitività 50 20.2 La valutazione dell’investimento Analisi del progetto • non sempre chi esegue l’ACB ha anche realizzato il progetto • il progetto fornisce la base informativa per le fasi successive ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PROGETTO A. Identificazione del progetto – definizione degli obiettivi – giustificazione tecnico-economica A. Modalità di realizzazione: – descrizione delle opere e dei servizi – individuazione delle risorse – calendario delle attività – attribuzione delle responsabilità 51 IL CICLO DEL PROGETTO: I LIVELLI DI ANALISI ideazione valutazione Ideazione Identificazione Studio di opportunità a largo raggio Studi di opportunità specifici Selezione Pre-fattibilità Formulazione del progetto Fattibilità Decisione di investimento Rapporti di valutazione Definizione contratti Progetti esecutivi attuazione Costruzione Analisi della implementazione Decollo Analisi ex-post Fase operativa 52 ESEMPIO DI SCHEDA DI PROGETTO 1. INFORMAZIONI PRELIMINARI 2. OBIETTIVI 3. DOMANDA E OFFERTA 4. TECNOLOGIA E PIANO DI PRODUZIONE 5. RISORSE FISICHE E PROGRAMMA DI APPROVVIGIONAMENTI 6. RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE 7. LOCALIZZAZIONE 8. ANALISI DELL’IMPLEMENTAZIONE 9. ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA 10. ANALISI DEL RISCHIO 11. ANALISI MULTICRITERI 53 ESEMPIO DI SCHEDA DI PROGETTO /1 • • • • • • • • • • • • • • • • 1. INFORMAZIONI PRELIMINARI 1.1 Denominazione del progetto 1.2 Estensori del rapporto 1.3 Tempo di stesura 2. OBIETTIVI 2.1 Promotori 2.2 Oggetto 2.3 Benefici 2.4 Ambiente socio-economico 2.5 Aspetti istituzionali 3. DOMANDA E OFFERTA 3.1 Dimensioni della domanda effettiva 3.2 Dimensioni della domanda potenziale 3.3 Concorrenza 3.4 Strategie 3.5 Indice di penetrazione 54 ESEMPIO DI SCHEDA DI PROGETTO /2 • • • • • • • • • • • • • 4. TECNOLOGIA E PIANO DI PRODUZIONE 4.1 Alternative tecnologiche 4.2 Selezione della tecnologia 4.3 Costi dell’investimento 4.4 Piano di produzione 5. RISORSE FISICHE E PROGRAMMA DI APPROVVIG.NTI 5.1 Principali inputs 5.2 Costi annui degli inputs 6. RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE 6.1 Organigramma 6.2 Servizi esterni 6.3 Procedure di assunzione 6.4 Procedure di formazione 55 ESEMPIO DI SCHEDA DI PROGETTO /3 • 7. LOCALIZZAZIONE • 7.1 Localizzazione prescelta • 7.2 Costo del terreno e delle opere • 7.3 Requisiti infrastrutturali • 7.4 Impatto ambientale • 8. ANALISI DELL’IMPLEMENTAZIONE • 8.1 Tempi di avviamento • 8.2 Diagramma per le principali fasi • 8.3 Dati dei tempi 56 ESEMPIO DI SCHEDA DI PROGETTO /4 • • • • • • • • • • • • • • • • • 9. ANALISI FINANZIARIA ED ECONOMICA 9.1 Assunzioni di base 9.2 Costi e ricavi di esercizio a regime 9.3 Fonti di finanziamento 9.4 VAN dei flussi di cassa netti 9.5 TRI dei fondi investiti 9.6 Analisi di costi e benefici sociali 9.7 Indici ottenuti 10. ANALISI DEL RISCHIO 10.1 Variabili critiche 10.2 Costruzione scenari 10.3 Analisi di probabilità 10.4 Valori attesi di VAN e TRI e loro distribuzione 11. ANALISI MULTICRITERI 11.1 Elaborazione indici ottenuti 11.2 Analisi della relazione tra diversi obiettivi e diversi risultati 11.3 Sequenza iterativa di analisi 57 20.2 La valutazione dell’investimento Fissazione dell’orizzonte temporale L’orizzonte temporale corrisponde al periodo durante il quale si prevede si manifesteranno gli effetti dell’investimento. La fissazione di questa grandezza ha come riferimento fondamentale la durata tecnicoeconomica del progetto, che deve tenere conto non solo della longevità fisica, ma anche di eventuali fenomeni di obsolescenza tecnologica e commerciale. 58 20.2 Fissazione dell’orizzonte temporale: temporizzazione delle fasi del ciclo di vita del progetto • Il progetto può essere suddiviso in fasi distinte, durante le quali i benefici ed i costi possono essere molto diversi: – fase di costruzione – fase di gestione – fase di smantellamento • La durata degli effetti del progetto può essere più esigua, ma anche più estesa della durata tecnica dell’opera stessa 59 20.2 La valutazione dell’investimento Determinazione delle uscite e delle entrate Si basa sui seguenti tre principi: • principio di cassa • principio dell’analisi differenziale (o with/without) • principio di coerenza dell’unità di conto 60 IL PRINCIPIO DI CASSA • Il principio della CASSA prevede che le entrate e le uscite siano esposte rigorosamente i corrispondenza dei periodi in cui si prevede si verifichino i reali flussi monetari causati dall’investimento • Il principio della CASSA si oppone a quello della COMPETENZA • non devono, quindi, essere conteggiati nei flussi costi e ricavi figurativi • per esempio, è sbagliato, in quanto doppio conteggio, inserire tra i flussi di uscita la quota di ammortamento del bene oggetto di investimento, in quanto il costo dell’investimento è già contemplato nell’esborso iniziale. 61 PRINCIPIO DI CASSA E TEMPORIZZAZIONE • Per agevolare il rispetto del principio di CASSA si può considerare la seguente distinzione delle fasi temporali dell’investimento: • Momento zero: esborso iniziale per l’investimento • Anni intermedi (da 1 a n-1): • eventuali uscite per investimento • entrate e uscite operative • entrate e uscite finanziarie • Anno finale (n): oltre alle entrate e uscite operative e finanziarie, anche l’eventuale valore residuo degli investimenti esistenti a fine periodo, qualora l’orizzonte temporale scelto sia inferiore alla loro durata tecnico-economica 62 UNA SCHEMATIZZAZIONE ANNI USCITE ENTRATE momento 0 esborso per l’investimento iniziale - intermedi (da 1 a n) uscite operative e finanziarie eventuali uscite per investimenti o manutenzioni straordinarie finale uscite operative e finanziarie entrate operative e finanziarie entrate operative e finanziarie + eventuale valore residuo dell’investimento Operative: concernenti la gestione ordinaria Finanziarie: concernenti l’incasso o la restituzione di finanziamenti (capitali e interessi) 63 IL PRINCIPIO DELL’ANALISI DIFFERENZIALE • Analisi Differenziale (with/without) significa che: • devono essere considerati come flussi di entrata e di uscita solo gli effetti economici SPECIFICI dell’investimento, e cioè quelli che: • si verificheranno in presenza dell’investimento • e non si verificherebbero in assenza dell’investimento • In questo modo, i flussi rappresentano in modo esatto e realistico gli effetti della decisione di realizzare il progetto con preciso riferimento a quella determinata azienda. 64 SPECIFICHE SULL’ANALISI DIFFERENZIALE Agli effetti dell’analisi dell’investimento, si considerano USCITE ed ENTRATE solo gli effetti causati specificamente dalla scelta di investire: • se un’entrata (o uscita) si verificherebbe anche senza investimento, non va considerata; • se un’entrata (o uscita) è prevista nella situazione senza investimento e viene a mancare in presenza dell’investimento, allora DEVE ESSERE CONSIDERATA: • o come sottrazione di entrata (o uscita) • o come uscita (o entrata) 65 PRINCIPIO DELL’OMOGENEITÀ DELLE UNITÀ DI CONTO • Riguardo all’unità di conto, i valori delle entrate e delle uscite possono essere espressi in due modi alternativi: – a prezzi correnti, il che significa che ogni anno si usa l’euro corrente (in altre parole, si utilizza un’unità di conto variabile, al lordo dell’inflazione) – a prezzi costanti, il che significa che si usa per tutto l’orizzonte temporale sempre la stessa unità di conto, riferita a un anno specifico (in altre parole, si ragiona al netto dell’inflazione) 66 OMOGENEITÀ DELLE UNITÀ DI CONTO E SAGGIO DI SCONTO • La scelta dell’unità di conto deve essere coerente con la scelta del saggio di sconto – Se a livello di unità di conto, si sceglie di utilizzare PREZZI CORRENTI (al lordo dell’inflazione) allora occorre impiegare un saggio di sconto al lordo dell’inflazione (si chiama saggio nominale) – Se invece si sceglie di utilizzare PREZZI COSTANTI (al netto dell’inflazione), allora occorre impiegare un saggio al netto dell’inflazione (saggio reale) 67 Saggio reale e nominale di interesse • Il SAGGIO REALE DI INTERESSE è quel saggio di interesse che si avrebbe in un mercato dei capitali qualora il potere di acquisto della moneta rimanesse assolutamente immutato nel tempo, cioè senza effetti di inflazione o di deflazione. • Il SAGGIO NOMINALE DI INTERESSE è invece quel saggio che un mercato esprime di anno in anno in presenza di inflazione o deflazione. 68 SAGGIO DI SCONTO, PREZZI DI RIFERIMENTO E INFLAZIONE • come detto, se il flusso di costi e benefici è calcolato a prezzi costanti il saggio di sconto deve essere reale (al netto dell’inflazione); se invece è calcolato a prezzi correnti, allora deve essere nominale (al lordo dell’inflazione) • la prima alternativa metodologica (prezzi costanti e saggio reale) è preferibile, perché più semplice e chiara, soprattutto se l’inflazione attesa è bassa 69 SAGGI NOMINALI E SAGGI REALI • l’ipotesi che il potere d’acquisto rimanga invariato è stata raramente sperimentata nella realtà • i saggi di rendimento praticati dalle banche o dai BOT sono di fatto dei saggi nominali – infatti, né le banche né il Tesoro si impegnano a restituire il potere d’acquisto eroso dall’inflazione • nella realtà, il risparmiatore, quando compra un prodotto finanziario (per esempio, i BOT), è interessato al rendimento reale e deve prevedere in che misura l’inflazione decurterà il rendimento nominale • come si fa a risalire al rendimento reale, partendo da quello nominale? – sottraendo l’inflazione al saggio nominale, soprattutto se l’inflazione è alta, si opera una sovrastima del saggio reale 70 CALCOLO DEL TASSO REALE DI INTERESSE PARTENDO DA QUELLO NOMINALE / 1 • in presenza di inflazione, il montante nominale (1+r) è il risultato di un doppio effetto: rendimento reale del capitale ed effetto inflattivo: (1+r) = [(1+r’) * (1+i)] • da cui si ricava: r’ = (1 + r) / (1 + i) –1 = • raccogliendo: • dove: (r - i) r’ = -------------(1 + i) r’ = saggio reale di interesse r = saggio nominale di interesse i = saggio di inflazione n = anni 71 CALCOLO DEL TASSO REALE DI INTERESSE PARTENDO DA QUELLO NOMINALE / 2 • Se il saggio annuo di inflazione è il 3% ed il tasso nominale di interesse è il 5%, il saggio reale è: (0.05 - 0.03) 0.02 r’ = ------------------ = --------- = 0,01941 (1 + 0.03) 1.03 • Se il saggio annuo di inflazione è il 10% ed il tasso nominale di interesse è il 12%, il saggio reale è: (0.12 - 0.10) 0.02 r’ = ------------------ = --------- = 0,01818 (1 + 0.10) 1.10 72 20.2 La valutazione dell’investimento Scelta del saggio di sconto Può essere operata secondo due possibili criteri: A. saggio di rendimento medio del capitale in investimenti alternativi, a parità di rischiosità rispetto all’investimento da valutare (è detto “costo opportunità”) B. saggio di interesse mediamente atteso dall’imprenditore (più soggettivo) 73 20.2 Componente oggettiva e soggettiva del saggio di sconto da applicare all’analisi degli investimenti • Il saggio di sconto ha due componenti • una oggettiva (rendimento del capitale nei diversi settori) • una soggettiva (abilità imprenditoriale e preferenze dell’imprenditore) 74 TASSI DI RENDIMENTO REALI DEI VARI SETTORI ECONOMICI SETTORE TASSO MEDIO Agricoltura 1% - 5% Industria 3% - 10% Terziario 3% - 10% Terziario avanzato 5% - 20% 75 76 77 La componente soggettiva è legata alle capacità, alle competenze, alle preferenza individuali dell’investitore 78 io adotto un saggio di sconto pari a 10? 20? Campesino io invece pari a 0%? 1%? 79 Sono meglio 100 mila € oggi o 103 mila l’anno prossimo? Io non ho dubbi: dammi 100 mila oggi e io so benissimo come ricavarne 110 o 120 l’anno prossimo… Per me invece 103 mila sicuri in un anno sono il miglior risultato possibile… 80 Hai 100 mila € disponibili: accetti di investirli al 3%? No, perché io posso investirli altrove, dove ne ricaverò 110 o 120 mila l’anno prossimo… Certamente, piuttosto che tenerli sotto il materasso (dove rimarrebbero 100 mila) o investirli al massimo all’1% … 81 Hai 100 mila € disponibili: accetti di investirli al 3%? Se il mio tasso di sconto è il 20% ANNO 0 USCITE ENTRATE NETTO 000 € 000 € 000 € 100 1 TOTALE 100 NETTO SCONTAT O 000 € -100 -100,00 103 103 85,83 103 3 -14,17 non mi conviene accettare di investire al 3%: il VAN negativo mi dice che ci rimetterei ben 14 mila €… 82 Hai 100 mila € disponibili: accetti di investirli al 3%? Se il mio tasso di sconto è, al massimo, l’1% ANNO 0 USCITE ENTRATE NETTO 000 € 000 € 000 € 100 1 TOTALE 100 NETTO SCONTAT O 000 € -100 -100,00 103 103 101,98 103 3 1,98 mi conviene accettare di investire al 3%: il VAN è positivo e io ci guadagno quasi 2 mila €… 83 COME SI CALCOLA IL SAGGIO DI SCONTO PER INVESTIMENTI A SECONDA DELLE CONDIZIONI DI RISCHIO 84 Il saggio di sconto e il rischio • In termini generali, il saggio di sconto è commisurato al costo opportunità del capitale, il quale normalmente riflette – sia il valore temporale del denaro – sia la rischiosità dell’investimento • Usualmente: r > rf dove: r = saggio di sconto comprensivo del rischio rf = saggio di interesse privo di rischio • Per cui: r - rf = premio per il rischio 85 Tre possibili casi 1. Investimenti senza rischio 2. Investimenti con rischiosità normale rispetto agli investimenti alternativi 3. Investimenti con rischiosità extranormale rispetto agli investimenti alternativi 86 1. Stima del saggio di sconto per investimenti senza rischio • Nel caso (non molto frequente) che l’investimento oggetto di valutazione sia sostanzialmente privo di rischi, l’investitore si accontenta di recuperare solo il “valore del tempo” • Può accontentarsi di un rendimento pari almeno a quello delle attività “risk free” • Quindi si può stimare: r = rf ≅ saggio di interesse BOT a 3 mesi (04%) 87 ANNO 2007 • 4,0% al lordo dell’inflazione e delle spese • 3,5% al lordo dell’inflazione 88 Anno 2010 • 0,37% al lordo del’inflazione e delle spese • - 0,08% al lordo dell’inflazione 89 2. Metodi di stima del saggio di sconto in condizioni di rischio normale • Per gli investimenti usualmente realizzati all’interno di un’impresa, il saggio di sconto sarà: r = rf + pi dove: pi = premio % per il rischio d’impresa 90 2. Metodi di stima del saggio di sconto in condizioni di rischio normale n caso di rischio normale d’impresa, si impiegano due metodi: osto opportunità: in base alla comparazione con i rendimenti attesi per investimenti di pari rischiosità, contrattati sul mercato – il mercato immobiliare offre i dati per definirlo, in quanto esistono fondi d'investimento immobiliare, con azioni contrattate in borsa che hanno come attività immobiliari sottostanti osto medio pesato del capitale (WACC, Weighted Average Cost of 91 Capital): all’interno della stessa impresa, il premio per il rischio d’impresa è incorporato nel WACC Costo medio ponderato del capitale (WACC) WACC = kd * [D / (D + E)] (1-t) + ke * [E / (D + E)] dove: D E kd ke t ammontare del capitale di debito ammontare del capitale proprio costo medio del capitale di debito costo del capitale proprio aliquota fiscale imposte sui redditi (effetto scudo fiscale del debito– o tax shield) Costo medio ponderato del capitale (WACC) WACC = kd * [D / (D + E)] (1-t) + ke * [E / (D + E)] Può essere desunto dai contratti dei più recenti mutui a medio-lungo termine dove: D E kd ke t Parte degli interessi passivi sono deducibili dalle tasse Può essere desunto, fonte per fonte (azioni ordinarie, azioni privilegiate ecc.), dai dati storici e di mercato ammontare del capitale di debito ammontare del capitale proprio costo medio del capitale di debito costo del capitale proprio aliquota fiscale imposte sui redditi (effetto scudo fiscale del debito– o tax shield) 3. Metodi di stima del saggio di sconto in condizioni di rischio extranormale • Per progetti più rischiosi di quelli normalmente realizzati, deve essere aggiunto un premio per il rischio inerente al progetto: r = rf + pi + pp dove: pi = premio % per il rischio d’impresa pp = premio % per il rischio di progetto • si può scrivere anche: r = WACC + pp 94 3. Metodi di stima del saggio di sconto in condizioni di rischio extranormale nche per il rischio straordinario, si impiegano due metodi: icostruzione del saggio per il rischio (Risk‐Adjusted Discount Rate) – si “ricostruisce” il tasso partendo da quello risk‐free, aggiungendo i premi per i vari rischi ecnica dell’ ”Equivalente certo“ – si procede in due tempi: • trasformazione, mediante intervista, dei flussi incerti in flussi certi 95 • sconto all’attualità dei flussi certi con un tasso risk-free (BOT a3 Ricostruzione del saggio per il rischio (Risk‐ Adjusted Discount Rate) • il rischio è misurato in funzione della varianza dei rendimenti nel tempo attorno ad un rendimento atteso – non c’è rischio quando i rendimenti reali di un investimento sono sempre uguali al saggio atteso – maggiore è l’oscillazione dei rendimenti nel tempo, maggiore è il rischio 96 Categorie del rischio immobiliare (Risk‐Adjusted Discount Rate) • RISCHIO URBANISTICO: in caso di cambiamenti dei piani urbanistici (o peggio, di mancati cambiamenti urbanistici nel senso desiderato), il progetto potrebbe non essere più fattibile • RISCHIO DI MERCATO: non si possono avere certezze delle evoluzioni del mercato immobiliare, soprattutto nel medio-lungo termine • RISCHIO LIQUIDITÀ: l'investimento immobiliare non è liquidabile nel breve termine, si rischiano esposizioni debitorie (è più un effetto, che una causa di rischio) • ALTRI RISCHI – rischio proprietà: i diritti di proprietà possono essere modificati – rischio Paese: i progetti localizzati in alcuni Paesi comportano rischi legati all'ordine pubblico, alla legalità e alla politica 97 – rischi legati a componenti specifiche legate al tipo di investimento Un metodo alternativo: la tecnica dell'equivalente certo (EC) EC è l’ammontare certo (E’i − U’i) che, pagato alla data t, rende indifferente la scelta, alla stessa data, fra esso stesso e il risultato atteso da un investimento rischioso (Ei − Ui) • si determina chiedendo all'investitore: “ qual è il minor risultato certo con cui scambierebbe il flusso di cassa incerto gravato da rischi? “ 98 Il premio per il rischio • Il premio per il rischio è la differenza tra il valore atteso e l’equivalente certo, • rappresenta il prezzo che un individuo avverso al rischio è disposto a pagare per eliminare l’incertezza e assicurarsi un valore certo PR = E(X) − EC • Il premio per il rischio è nullo per un individuo neutrale al rischio, dal momento che l’equivalente certo è esattamente uguale al valore atteso del prospetto • PR è proporzionale all’ampiezza del rischio (varianza) e all’avversione individuale 99 Gli atteggiamenti individuali nei confronti del rischio • Avversione al rischio (funzione di utilità concava) • • Neutralità al rischio (funzione di utilità lineare) • • Si rifiuta un gioco equo; tra una alternativa certa e l’altra incerta, si preferisce quella priva di rischio anche se fa guadagnare meno Si è interessati soltanto alla convenienza dei valori attesi, indifferenti all’incertezza connessa ai possibili guadagni Propensione al rischio (funzione convessa) • Si preferisce – a parità di possibile guadagno – una scelta insicura a una sicura Il teorema dell’utilità attesa 101 Funzione di utilità concava Utilità attesa U(M0) EU EU(M0) Utilità attesa del gioco L’EC è la somma certa che rende indifferente il gioco EC M0 < U(M0) Utilità di una somma pari al valore atteso Valore atteso Chi è avverso al rischio rifiuta sempre il gioco equo Utilità attesa Gioco G: vinco10 (prob.1/2), vinco70 (prob.1/2) Valore atteso: M=40 Utilità attesa del gioco: EUG=0,5U(10)+0,5U(70) EUG=0,5(18)+0,5(38)=28 Utilità del valore atteso: U(M)=U(40)=32 EUG < U(M) Potrebbe accettare fino a 29 (EC) 29 Valore atteso La funzione di utilità di un individuo propenso al rischio è convessa rispetto alla richezza totale Utilità attesa EUG>U(M0) G EU > U(M) EC In questo caso l’utilità del gioco (EUg) supera l’utilità del valore attesoValore L’equivalente certo del gioco è più elevato del suo valore atteso atteso Neutralità al rischio G EU = U(M) In questo caso l’utilità del gioco eguaglia l’utilità del valore atteso: l’equivalente certo del gioco è pari al suo valore atteso Relazione tra RADR e EC il valore attuale di un progetto rischioso si può stimare in due modi: • • aggiustare i flussi incerti rispetto al rischio (EC) e scontarli al tasso senza rischio scontando i flussi di cassa incerti futuri al tasso aggiustato per il rischio (RADR) dove: VA = valore attuale di un flusso (entrata o uscita) (E’i - U’i ) = equivalente certo del flusso netto di cassa incerto all’anno i (Ei - Ui ) = flusso di cassa incerto all’anno i rf = tasso risk free r = tasso di sconto aggiustato per il rischio 106 20.2 La valutazione dell’investimento Calcolo dei parametri di valutazione • • • • Valore attuale netto (VAN) Rapporto entrate-uscite (REU) Saggio di rendimento interno (SRI) Tempo di ritorno del capitale (TRC) 107 20.2 La valutazione dell’investimento Calcolo di E0 e U0 E٠ = n ∑ i= ٠ Ei ١ qi n ١ U٠ = ∑ Ui i q i= ٠ dove: E٠ = accumulazione iniziale delle entrate; Ei = entrata nell’anno i; U٠ = accumulazione iniziale delle uscite; Ui = spese nell’anno i; ١ = fattore di sconto (q=١+r). i q 108 CALCOLO DI E0 (r = 5%) anno flus s o milioni £ ٠ ٠ flus s o s contato formula milioni £ ٠ * ١,٠٠٠ ٠,٠ ١ ٤٠ ٤٠ * ٠,٩٥٢ ٣٨,١ ٢ ٤٠ ٤٠ * ٠,٩٠٧ ٣٦,٣ ٣ ٤٠ ٤٠ * ٠,٨٦٤ ٣٤,٦ ٤ ٤٠ ٤٠ * ٠,٨٢٣ ٣٢,٩ totale ١٤١,٩ 109 CALCOLO DI U0 n ١ U٠ = ∑ Ui i q i= ٠ r = 5% U0 = 125 * 1/q0 = 125 * 1 = 125 110 CALCOLO DI U0 (r = 5%) anno flus s o milioni £ flus s o s contato formula milioni £ ٠ ١٢٥ ٠ * ١,٠٠٠ ١٢٥,٠ ١ ٠ ٠ * ٠,٩٥٢ ٠,٠ ٢ ٠ ٠ * ٠,٩٠٧ ٠,٠ ٣ ٠ ٠ * ٠,٨٦٤ ٠,٠ ٤ ٠ ٠ * ٠,٨٢٣ ٠,٠ totale ١٢٥,٠ 111 20.2 La valutazione dell’investimento Calcolo del VAN VAN = valore attuale netto VAN = E ٠ − U ٠ oppure n ١ VAN = ∑ ( Ei − U i ) i q i= ٠ La convenienza dell’investimento si ha quando VAN ≥ ٠. 112 VALORE ATTUALE NETTO DELL’INVESTIMENTO 1 VAN (5%) = E0 - U0 141,9 - 125 = 16,9 è maggiore di 0 L’investimento è conveniente 113 20.2 La valutazione dell’investimento Calcolo del REU Esprime quanto rende l’investimento per unità di capitale speso. Si può calcolare in due modi: E٠ REU = U٠ oppure: FNP٠ REU ' = FNN ٠ La convenienza dell’investimento si ha per valori del REU uguali o 114 maggiori di uno: se E ٠ ≥ U ٠ , allora E ٠ / U ٠ ≥ ١ . Differenza tra REU e REU’ Le due modalità differiscono perché definiscono in modo diverso il numeratore e il denominatore • REU: pone al numeratore l’accumulazione iniziale delle entrate (E0 ) e al denominatore l’accumulazione iniziale delle uscite (U0 ) • REU’: pone al numeratore l’accumulazione dei flussi netti degli anni positivi (FNP0 ) e al denominatore l’accumulazione iniziale dei flussi netti degli anni negativi (FNN0 ) I valori del REU sono più “schiacciati” intorno al valore 1, in quanto le dimensioni di E0 e U0 tendono a essere più grandi rispetto a FNP0 e 115 FNN0 (che sono dei differenziali), in modo che le differenze tra RAPPORTO ENTRATE/USCITE DELL’INVESTIMENTO 1 REU (5%) = E0 / U0 141,9 / 125 = 1,135 è maggiore di 1 L’investimento è conveniente 116 20.2 La valutazione dell’investimento Calcolo del SRI • Fornisce una misura, in termini percentuali, della redditività dell’investimento. • È rappresentato dal saggio di sconto che rende uguali l’accumulazione iniziale delle entrate e quella delle uscite, vale a dire che annulla il VAN. • Si ottiene con un procedimento iterativo di calcolo, modificando progressivamente il saggio e ricalcolando il VAN, fino a quando questo si azzera. • L’investimento è conveniente se il SRI risulta superiore al saggio di sconto (r), utilizzato nel calcolo di E0 e U0 . 117 20.2 La valutazione dell’investimento Rappresentazione grafica del SRI ٣٠٠ ٢٥٠ U٠ ٢٠٠ E٠ Valori (٠٠٠ €) ١٥٠ ١٠٠ SRI VAN ٥٠ ٠ ٠% ٥% ١٠% ١٥% ٢٠% ٢٥% -٥٠ Saggio di s conto 118 SAGGIO DI RENDIMENTO INTERNO DELL’INVESTIMENTO 1 SRI = 10,67% flus s o anno ٠ ١ ٢ ٣ ٤ totale nom inale s contato s contato s contato s contato s contato r=٠% r=٥% r=١٠% r=١٠,٦٧%=SRI r=١٥% r=٢٠% -١٢٥,٠ ٤٠,٠ ٤٠,٠ ٤٠,٠ ٤٠,٠ ٣٥,٠ -١٢٥,٠ ٣٨,١ ٣٦,٣ ٣٤,٦ ٣٢,٩ ١٦,٨ -١٢٥,٠ ٣٦,٤ ٣٣,١ ٣٠,١ ٢٧,٣ ١,٨ -١٢٥,٠ ٣٦,١ ٣٢,٧ ٢٩,٥ ٢٦,٧ ٠,٠ -١٢٥,٠ ٣٤,٨ ٣٠,٢ ٢٦,٣ ٢٢,٩ -١٠,٨ -١٢٥,٠ ٣٣,٣ ٢٧,٨ ٢٣,١ ١٩,٣ -٢١,٥ L’investimento è conveniente, perché SRI è superiore al 5% L’investimento sarebbe conveniente anche per saggi di sconto superiori al 5%, fino al limite di 10,67% 119 20.2 La valutazione dell’investimento Calcolo del TRC • Rappresenta il periodo di tempo necessario affinché le entrate attualizzate (E0 ) superino le uscite attualizzate (U0). • Si ottiene calcolando il VAN progressivamente, anno per anno, partendo dall’inizio dell’investimento. Il TRC è rappresentato dall’anno in cui il saldo cumulato dei flussi netti assume valore positivo. • Se l’investimento è conveniente, il TRC è inferiore all’orizzonte temporale prescelto per la valutazione dell’investimento. 122 TEMPO DI RITORNO DEL CAPITALE DELL’INVESTIMENTO 1 TRC (5%) = 4 flus s o è l’anno in cui il capitale è recuperato, con r = 5% anno nom inale r=٠% ٠ ١ ٢ ٣ ٤ s contato -١٢٥,٠ ٤٠,٠ ٤٠,٠ ٤٠,٠ ٤٠,٠ s contato cum ulato r=٥% -١٢٥,٠ ٣٨,١ ٣٦,٣ ٣٤,٦ ٣٢,٩ r=٥% -١٢٥,٠ -٨٦,٩ -٥٠,٦ -١٦,١ ١٦,٨ L’investimento è conveniente TRC è minore di n 123 20.2 La valutazione dell’investimento Scelta dei parametri di valutazione La scelta del parametro dipende dallo scopo per cui la valutazione è richiesta. Si distinguono tre diversi scopi: – accettazione/rifiuto; – scelta tra progetti che si escludono; – ordinamento di progetti. Ogni scopo ha i suoi criteri di applicazione 124 SCOPI E CRITERI DI VALUTAZIONE SCOPI CRITERI VAN > 0 ACCETTAZIONE RIFIUTO REU > 1 SRI > r TRC < n SCELTA TRA PROGETTI CHE SI ESCLUDONO MAX VAN ORDINAMENTO DI PROGETTI MAX REU 125 Esercizio: calcolare i risultati dei progetti ALFA, BETA, GAMMA, DELTA, secondo i tre scopi indicati ALFA (PICO) u anno Uscite (٠٠٠ €) e Entrate (٠٠٠ €) ١ ٠ ١٠٠ ٢٠ ٢٠ ٢٠ ٥٠ ٢ ٤ ٢٠ ٥ ٢٠ ٥٠ Entrate (٠٠٠ €) - - ١ ٤ ٤٠ - Uscite (٠٠٠ €) -٨١ - - - - - - - - - - ١٣٧ ٣ - - - - ١٣٧ - ١٥ ٣ ١ ١٥ ٤ ٤٥ ٣ ٢ ٢٠ ٦ ٦٠ - -٢٠ ٣٠ ٣٠ - ١ ٢ ١ -٣٥ ١ - ١ - ٣ - - f Flusso netto (٠٠٠ €) ٣٥ ١٥ ٣٠ ٣٠ Entrate (٠٠٠ €) ٣٥ ٣ e ٣ ٣٠ - u ٨١ - f Flusso netto (٠٠٠ €) ٢٥ ٣ ٥ ٥٠ Uscite (٠٠٠ €) e ٣٠ ٥ ٢ u DELTA (CICO) -١٠ ١٠ ٣ f Flusso netto (٠٠٠ €) -١٠ ١٠ ٣٠ GAMMA (PIPO) - ١ ٣ ٥ Entrate (٠٠٠ €) ١٠ ٣٠ ٥٠ e ١ ٣ ٥ ٢ ٣ - ٥ ٥٠ u Uscite (٠٠٠ €) -١٠٠ ٢ ٢ f Flusso netto (٠٠٠ €) - ٢ ١ BETA (CIPO) ٣ ٣٠ 126 - ALFA BETA VAN (10%) = 13,7 REU = 1,14 VAN (10%) = 6 REU = 1,3 SRI= 15,2% SRI = 30,3 % INVESTIMENTI FATTIBILI: ALFA GAMMA DELTA VAN (10%) = 13 REU = 1,16 SRI = 14,04 % SRI ≥ ١٠% VAN(10%)=-5,3 REU = 0,90 SRI = 6,32% VAN 〉 ٠ BETA REU 〉 ١ GAMMA SCELTA DELL’INVESTIMENTO INVESTIMENTI CHE SI ESCLUDONO (ALTERNATIVI) INVESTIMENTI INDIPENDENTI DIVISIBILI (ORDINABILI) CRITERIO: VAN CRITERIO: REU ALFA 1° BETA 2° GAMMA 3° ALFA 127 20.2 La valutazione dell’investimento Analisi del rischio • I progetti di investimento sono caratterizzati da un elevato grado di incertezza. • I flussi monetari in entrata ed in uscita non possono essere considerati certi, bensì sono suscettibili di aleatorietà sia riguardo la loro manifestazione sia riguardo la loro entità. • Perciò la valutazione di un investimento immobiliare non può fermarsi alla sola convenienza economica (determinazione di VAN, SRI ecc.), ma deve prevedere un’analisi sull’attendibilità di questa misura. 128 20.2 La valutazione dell’investimento Rischio e incertezza In termini di analisi economica, rischio e incertezza hanno un significato diverso: – RISCHIO: rappresenta la variabilità del risultato atteso, la quale può essere spiegata oggettivamente, mediante funzioni di probabilità – INCERTEZZA: non è determinabile a priori, in quanto può essere spiegata solo soggettivamente 129 20.2 La valutazione dell’investimento Fattori che influenzano il giudizio sull'investimento • • • • • ammontare e distribuzione nel tempo dei costi ammontare e distribuzione nel tempo dei ricavi attendibilità della stima di costi e ricavi rendimento di investimenti alternativi predisposizione al rischio dell'investitore 130 20.2 La valutazione dell’investimento Strategie per eliminare il rischio • scelta dell'investimento con il minor livello di rischio • costruire un portfolio diversificato di investimenti • approfondire l'analisi di mercato (diminuisce la variabilità dei risultati attesi) • condividere il rischio (accordi, permute ecc.) • diritti di opzione (hedging) – possibilità di “acquisto con diritto di riserva” • diritto di acquistare entro una certa data • nel caso che la situazione non vada come previsto (per esempio, non cambia il PRGC), si può rinunciare • diritto di indennizzo a favore del proprietario in caso di rinuncia all’acquisto – se lo scenario non va nella direzione desiderata, si ha una perdita inferiore a 131 quella che si avrebbe in caso di acquisto 20.2 La valutazione dell’investimento Metodi per analizzare il rischio • insieme di procedure con le quali si cerca di limitare l’incertezza della valutazione dovuta all’aleatorietà di alcune variabili • è costituita essenzialmente da due metodologie: – analisi di sensitività (parametrizzazione) – analisi di scenario 132 20.2 La valutazione dell’investimento Analisi della sensitività dei risultati • Verifica la variazione del giudizio di fattibilità, in relazione al variare degli eventi considerati più aleatori • Verifica la stabilità dei giudizi valutativi • È organizzata come ANALISI DI SOGLIA: – verifica la stabilità della scelta al mutamento di una variabile alla volta 133 20.2 Variabili interessate all’analisi di sensitività • saggio di sconto • orizzonte temporale • dinamica del ciclo di vita dell’investimento • prezzi dei prodotti e dei mezzi produttivi • rese produttive • produttività del lavoro 134 VARIABILI IMPIEGABILI NELLE ANALISI DI SENSITIVITÀ Categorie Esempi di variabili Parametri del modello Tasso di sconto, durata dell’orizzonte temporale Dinamica dei prezzi Tasso di inflazione, dinamica dei salari reali, prezzi energetici, variazioni dei prezzi dei beni e dei servizi Dati della domanda Popolazione, variazioni demografiche, volumi di mercato di un dato bene, andamento dei consumi Costi d’investimento Costo orario della manodopera, produttività oraria, vita utile delle apparecchiature e dei manufatti durata del cantiere Prezzi costo Prezzi dei beni e servizi utilizzati, costo orario del personale, prezzo dell’energia elettrica, del gas, di altri carburanti Parametri quantitativi dei costi d’esercizio Consumi di energia e di altri beni e servizi, numero di persone impiegate Prezzi ricavo Tariffe, prezzi di vendita dei prodotti Parametri quantitativi dei ricavi Volumi di servizi effettuati, produttività, numero di utenti, % di penetrazione nel bacino d’utenza, penetrazione di mercato Prezzi di conto (costi e benefici) Coefficienti di conversione dei prezzi di mercato, prezzi ombra di beni e servizi, valore delle esternalità, costo della vita umana 20.2 La valutazione dell’investimento Selezione delle variabili critiche significative • Si considerano variabili significativamente critiche quelle per le quali una variazione (in più o in meno) di un 1% dà luogo a una variazione: • di un 1% (un punto percentuale) del SRI base • del 5% del VAN base Variazione % SRI Rappresentazione grafica dei risultati dell’analisi di sensitività Variazione % parametri critici 20.2 La valutazione dell’investimento Analisi di scenario • le variabili aleatorie sono spesso correlate tra loro • L’analisi di scenario verifica la stabilità della scelta al variare congiunto di molteplici variabili aleatorie – le vere variabili di scenario sono quelle “esterne” • può essere utile differenziare scenari “ottimistici” e “pessimistici” – e confrontare ciò che può accadere nella migliore delle congiunture con le eventuali situazioni minacciose139 Analisi di scenario: un esempio su come sono costruiti Scenario ottimistico Scenario base Scenario pessimistico Costi d’investimento -10% = +10% Prezzo manodopera -2% = +2% Prezzo di vendita +2% = -2% Volume di vendita +10% = -10% 20.2 ESERCITAZIONE - analisi di sensibilità e di scenario • • • • • • • • Il titolare dell’azienda Ortolina ha in animo di realizzare un investimento, rappresentato dall’acquisto di una linea di trasformazione di prodotti orticoli (pomodori. olive e cipolline) sott’olio e sott’aceto in vasetto. L’investimento iniziale comporta un esborso riportato analiticamente nella tabella 1. L’orizzonte temporale indicato dall’imprenditore è di 10 anni, anche se è possibile prevedere una durata tecnico-economica dell’impianto intorno ai 15 anni. I costi di manodopera, manutenzione e amministrazione sono riportati nella tab. 2. I costi di materie prime e gli altri costi variabili per la produzione di un vasetto, nella tab.3 Si può ipotizzare una capacità produttiva a regime di 480.000 vasetti per anno. Nei primi anni si prevede una fase di avvio con produzione limitata. Tenendo conto che l’imprenditore considera come investimenti alternativi quelli azionari tradizionali, effettuare le seguenti elaborazioni: – – – – preparare un prospetto di analisi delle entrate e delle uscite annue dovute all’investimento; calcolare i parametri di valutazione (van, rbc, sri, trc); elencare le variabili aleatorie più rilevanti; effettuare un’analisi di sensitività in modo da determinare la soglia di tali variabili oltre la quale cessa la fattibilità dell’investimento. 141