Tulipani

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7- Collezioni di storiche varietà di tulipani
nell'Hortus Bulborum di Limmen, nel Nordovest del Paese. 2- ll tulipano "Murillo
Maxima", del gruppo appartenente alla classe
degli ibridi di Daruvin. j; La varietà "Striped
Dover" della fine dell'Ottocento. 4- Sempre a
Limmen, distesa di tulipani ibridi di Danrin.
mf]rrilil:r
Alle radici
del successo delf industria
floroYivaistica olandese
u un virus a scatenare nel XVII secolo la passione
sfrenata degli olandesi per i tulipani. Più di 400 anni
fa i bulbi di questa pianta del genere Tulipa, originaria delle regioni asiatiche del Tien-Shan e del Pamir,
furono acquistati a caro prezzo da Ogier Ghislain de
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Busbecq, ambasciatore alla corte di Solimano II il Magnifico a Costantinopoli, dove venivano coltivati in gran
numero come piante ornamentali. Portati in Europa,
prima nei giardini imperiali di Vienna diretti da Carolus
Clusius, in seguito da quest'uldmo introdotti in Olanda
nell'Hortus Botanicus di Leiden, conobbero un vistoso
calo d'interesse per Ie presunre proprietà medicinali a
vantaggio di una folle vùorizzazione della loro bellezza
estetica. La diffusione di semi e bulbi in tutto il Paese
fece sì che fossero coltivate sempre nuove varietà, dalle
forme e dai colori imprevedibili. I più apprezzati erano
quelli cosiddetti "piumati" o "fiammari" per le striature
sui tepali a forma di fiamma o di piuma, provocare, come scientificamenre accerrato soltanto nel 1928, da un
virus. Si può dunque far risalire al Secolo d'Oro l'inizio
della commercializzazione in grande stile delle piante da
fiore che ha portato oggi I'Olanda a essere il primo Paese
al mondo per la loro esporrazione. È possibile ripercorrere Ie tappe storiche di questa fiorente industria visitando
i siti che qui vi proponiamo.
Honrus BursonuM or LrprrrnN
A Limmen, piccolo paesino della costa nordoccidentale, nella provincia di Alkmaar, esiste dal 1928 un Hortus Bulborum che contiene la più vasta collezione al
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DaIIa "tulipomania" del XVII secolo alla conquista,
da parte delle agguerrtte azrende floricole
dei Paesi Bassi, di più del 50 per cento del mercato
mondiale dei fiori. Una storia da seguire
visitando i luoghi che ne hanno segnato iI cammino,
daII'orto botanico di Leiden alle sale d'asta
TESTO DI FILIPPO CERRINA FERONI
.
FOTOCRAFIE DI DANIELE CAVADINI
mondo di piante da bulbo. Un appassionato locale,
essendosi accorto che alcune antiche varietà di tulipani,
piantate nel suo giardino, stavano per estinguersi, fondò un associazione, acquistò un ettaro di terreno non
ancora sfruttato e, insieme con gli altri soci, decise di
trapiantarvi i bulbi in pericolo.
Oggi quest'orto non solo svolge la preziosissima funzione di preservare Ia biodiversità, ma racchiude anche
nelle sue aiuole remangolari tutta Ia storia delle piante da
bulbo olandesi. Tia le 2.500 varietà di tulipani, le 1.000
di narcisi, Ie 120 di giacinti, Ie 90 di crochi e le poche
dozzine di fritillarie, si può ammirare il tulipano "Duc
van Tol Red and Yellow' del1593, ola Fritillaria imperialis "Prohferì' del 1577 , ma anche i tulipani spontanei
dell'Asia Centrale o varietà di giacinti del XIX secolo.
Tirtti gli anni a luglio, terminata la fioritura, i bulbi vengono rimossi dal terreno e riposti all'interno di un capannone umido. A ottobre-novembre sono ripiantati in
campo. E ogni 5 anni sono trasferiti con cura in un terreno confinante, ancora ricco di quelle sostanze organiche
fondamentali per una corretta e proficua coltivazione.
LHortus Bulborum di Limmen (Zuidkerkenl
aan
23A,
81003 1-25 1-231286; www.hortus-bulborum.nl) è aper-
to al pubblico dal 6 aprile al 16 maggio, da lunedì a
sabato dalle 10 alle 17; la domenica dalle 72 al]'e 17.
Ingresso: 3,50 euro.
Honrus BoreNrcus or Lnronrt
Al tempo in cui le piante erano coltivate e conservate soltanto in quanto utili all'uomo, Carolus Clusius
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7.
2- Scorci del giardino originario di Clusius all'interno
dell'Hortus Botanicus di Leiden, ricostruito nel
1931 sulla base di una lista di piante datata XVI secolo
e rinnovato nel 1990. 3- ll busto di Carolus Clusius,
fondatore nel 1593 dell'orto botanico dell'Università
di Leiden. 4-Una palma nana (Chamaerops humilis)
in vaso e, sullo sfondo, l'edificio universitario.
É La collezione degli alberi in vaso, prontì per essere
trasportati e posti al riparo durante l'inverno.
foglie a forma di tulipano del1.682 (Liriodendron tuli'
?rfrrò e 1l Ginkgo biloba de| 1785.
IjHortus Botanicus di Leiden (Rapenburg 73, É10031'
7 -5277 249; www.hortus.leidenuniv.nl) è aperto al
pubblico dal 1" aprile al 31 ottobre dalle 10 alle 18;
dd 1' .rou.-bre al 31 marzo dalle 10 alle 16. Ingres-
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(tiaduzione in latino di Charles de l'Escluse), il famoso
botanico francese a cui furono affidati i primi bulbi di
tulipano giunti in Europa, fu chiamato dall'Università di
kiden p"er allestire un giardino da popolare non solo di
piante medicinali, ma anche di specie raggruPPate seconào le loro caratteristiche, per favorirne Io studio, l'analisi
e la conservazione. Era il 7593 e con il più antico orto
botanico olandese nasceva anche una scienza nuova, Ia
botanica. Neli'Hortus Botanicus di oggi degli esemplari
introdotti da Clusius è rimasto soltanto un albero piantato nel 1601, il maggiociondolo (Laburnum anagyroide) che si trova subito dopo l'ingresso, sulla destra.
Un altro importante personaggio per lo sviluppo -del
florovivaismò olandesè è stato Philipp von Siebold, il
medico tedesco che nei XIX secolo introdusse a Leiden un gran numero di specie divenute in seguito tra
le più ammirate piante ornamentali: come le Hosta,
lr^Wirtrria,le ortènsie e i viburni. Con il passare dei
secoli I'orto botanico si è di molto ampliato rispetto ai
35 metri per 40 del primo giardinetto di Clusius e si è
arricchito di collezioni di piante provenienti da tutto
il mondo. Le più conosciute sono il liriodendro dalle
so: 1,50 euro.
Panco FLoREALE Dr KEUKENHoF
Sapete qual è
il luogo più fotografato nel mondo?
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Par-
co-floreale di Keukenhof, dove, tra aprile maggio, fioriscono 7 milioni di bulbi, tra tulipani (4 milioni e mez'
zo), narcisi, giacinti e muscari. Keukenhof, da heuken,
cucina, e hof giardino, si ffova nei pressi della cittadina
di Lisse, sulla costa occidentale, a metà strada tra Amsterdam el).!r,1a, e - con i suoi 32 ettari di aiuole fiorite
e i 15 chilometri di sentieri - costituisce la splendente
vetrina della produzione florovivaistica olandese. E anche
i sette giardini tematici vanno in questa direzione: i visitatori infatti vi si accalcano intorno per carpire i segreti
dell'arte del giardinaggio.
Il2OO9 è il sessantesimo anniversario del Parco floreale.
Su iniziativa dell'allora sindaco di Lisse e di alcuni coltivatori ed esportatori di bulbi della zona, nel 1 949 venne
organizzata la prima esposizione fl oreale all'aria aPerta.
In questi sessant'anni sono stati oltre 44 milioni i visitatoriche hanno pagato il biglietto per ammirare e fotografare una delle principali attrazioni dei Paesi Bassi.
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È i.r,r... tra Haarlem e Leiden, in una striscia di terra
lunga una trentina di chilometri e larga 6 o 7, che si
concentra l'immensa produzione olandese di bulbose
in campo aperto: circa 8 miliardi di bulbi da fiore messi in vendita ogni anno. Tolta una discreta fetta per il
mercato interno, la maggior parte viene esportata in
Europa e negli angoli più remori del Pianeta.
Il Parco floreale di Keukenhof (Stationsweg 166A,
8 003 1 -252-465 5 5 5 ; www.keukenhof, nl) nel 2009 resterà aperto al pubblico dal 19 marzo al 21 maggio, dalle
8 alle 19.30. Ingresso: 13,50 euro.
Asna DEr FroRr Dr AALSMEER
E ora visitate la pir) grande delle sette aste floricole esiPaese e capirete perché i Paesi Bassi hanno
conquistato il 59 per cento del mercato mondiale dei
fiori recisi e il 48 per cento di quella per le piante in
vaso. Siamo ad Aalsmeer, cittadina distante una deci-
stenti nel
l- Nei mesi di aprile e maggio
7 milioni di bulbi sono
esposti nel Parco floreale di
Keukenhof . 2- Piattaforme
di legno permettono
d'inoltrarsi nei laghetti del
parco. 3- Sempre in
aprile e maggio fioriscono le
coltivazioni all'aperto.
4- Sala per le contrattazioni
dell'Asta di Aalsmeer.
na di chilometri da Amsrerdam. All'interno dei 99 ettari dell'edificio che ospita quella che è considerata la
più grande asta floricola del mondo, le più importanti
aziende olandesi di intermediazione del settore acquistano direttamente dai produttori circa 17 milioni di
fiori e 2 milioni di pianè in vaso al giorno. Proprietari
e gestori sono alcune migliaia di coltivatori associati in
cooperativa. La vendita all'asta awiene in cinque saloni
dotati di grandi orologi da muro. I compratori siedono
in scranni dotati di pulsante collegato con I'orologio. I
carrelli con le partite di fiori in vendita entrano nei saloni
e vengono illustrati da un banditore. Le lancette dell'orologio girano in senso antiorario su un quadrante luminoso che segna da 100 a 0 punti. il primo acquirente che
schiaccia il suo pulsante in corrispondenza della cifra che
è disposto apagare per la merce presenrata se I'aggiudica.
Una passerella sopraelevata lunga 1.800 metri permette
al pubblico di seguire tutte le operazioni. E consigliabile
visitare I'Asta dalle 7.30 aJleg
del martino. Dopo, quasi rut-
to è già stato venduto.
LAsta dei fiori di Aalsmeer
(Legmeerdijk 31 3, E1003 1297 -39 21 8 5; www. fl orahol
land.com) è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì,
dalle 7.30 alle I 1. Ingresso:
5 euro. r
Filippo Cerrina Feroni
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