Politiche ambientali, politiche commerciali e commercio internazionale

Politiche
ambientali e
politiche
commerciali.
[a.a. 2013/14]
8 (1) - 1 aa. 11-12
Commercio internazionale e standard
ambientali
• Rispetto agli standard dei paesi ricchi, gli standard
ambientali dei paesi a basso e medio reddito sono molto
più bassi
• Alcuni si oppongono al libero scambio per questo
motivo: il libero scambio porta al degrado ambientale nei
paesi esportatori a basso e medio reddito
• Ma non è possibile concludere che sia il commercio a
danneggiare l’ambiente, perchè, anche in assenza di
scambi, le politiche pubbliche in molti paesi a basso e
medio reddito hanno indotto degrado ambientale
11-2
Commercio e standard ambientali (cont.)
• Alcuni ambientalisti vorrebbero includere gli standard
ambientali nei negoziati commerciali
 tuttavia, i governi dei paesi a basso e medio reddito si
oppongono a standard ambientali imposti dai paesi
esteri
 gli standard internazionali potrebbero essere utilizzati
come politica protezionistica o come pretesto per
azioni legali qualora i produttori esteri non dovessero
rispettarli
 gli standard stabiliti dai paesi ad alto reddito
sarebbero troppo costosi da soddisfare per i paesi a
basso e medio reddito
11-3
Commercio e standard ambientali (cont.)
• La crescita economica, in parte legata anche al
commercio, fa aumentare la produzione e il
consumo e porta a un maggior danno
ambientale.
• L’aumento di ricchezza tende a far crescere
anche la domanda di qualità ambientale.
• Entrambe queste idee sono rappresentate nella
curva ambientale di Kuznets:
 Una relazione a “U rovesciata” tra il reddito pro
capite e il danno ambientale
11-4
Figura 12.3 La curva ambientale di Kuznets
L’evidenza empirica suggerisce
che quando le economie
crescono, inizialmente
provocano crescenti danni
ambientali, ma, via via,
diventano sempre più attente
all’ambiente quando diventano
sufficientemente ricche. La
Cina, paese in cui l’ambiente si
sta deteriorando al crescere
dell’economia, si sta spostando
lungo la curva dal punto A al
punto B. I paesi più ricchi
potrebbero essere in movimento
lungo la curva dal punto C al
punto D, perché starebbero
usando parte della crescita per
migliorare l’ambiente.
11-5
Commercio e standard ambientali (cont.)
• Poiché il paesi più ricchi adottano delle severe
normative ambientali che generalmente i paesi più
poveri ignorano, le attività più dannose per
l’ambiente vengono spostate in questi ultimi.
 Un “paradiso dell’inquinamento”: è un luogo dove un’attività
economica soggetta a severi controlli ambientali in alcuni paesi
viene spostata (o venduta) in altri paesi caratterizzati da una
regolamentazione meno rigorosa.
 L’effetto “paradiso dell’inquinamento” sul commercio
internazionale e relativamente piccolo, cioè non c’e molta
evidenza del fatto che i settori “inquinanti” si trasferiscano
verso paesi con deboli regolamentazioni ambientali.
11-6
Figura 12.4 Emissioni di anidride carbonica.
(Fonte: Energy Information Agency.)
11-7
Commercio e standard ambientali (cont.)
• L’inquinamento in alcuni paesi può anche causare
esternalità negative per altri paesi.

per esempio, la produzione in Cina inquina l’aria in Corea (o
nella costa ovest degli Stati Uniti)

date le conseguenze negative per altri paesi, potrebbe essere
oggetto di negoziazione internazionale

le emissioni di anidride carbonica influenzano il clima futuro
di tutti i paesi: sono un’esternalità internazionale e meritano
di essere oggetto di negoziazione internazionale
11-8
Commercio internazionale, politiche
commerciali, politiche ambientali ed ambiente
 politiche ambientali e commercio
internazionale
 politiche commerciali ed ambiente
9
il problema ambientale: il caso dell’autarchia
10
il problema ambientale: il caso dell’autarchia
d
social cost of production
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il problema ambientale: la soluzione in autarchia
…costringe i produttori ad “internalizzare” nelle loro
decisioni di produzione il costo per “riparare” il danno
ambientale (il principio che ‘chi inquina paga’, polluters pay)
S(Pcons / e )
d
S(Pprod)
per unit producer tax (e) equal to
the per unit fixed per unit
environmental damage (d)
e
D(Pcons)
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il problema ambientale: la soluzione in autarchia
il ricavo del Governo derivante dalla tassa rende possibile il ritorno alle
condizioni ambientali iniziali, eliminando il danno; la quantità prodotta
sarà tale che il costo marginale (quello privato + quello sociale) è uguale
al prezzo di mercato (cioè al ricavo marginale delle imprese)
d
the Government revenue equals the
environmentl damage, and
production is such that market
price equals the marginal (social +
private) cost
e
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il problema ambientale in presenza di commercio
internazionale (costi di trasporto = 0)
marginal social cost of production
marginal private cost of production
P
P
Q
country A
P
Q
Q
country B
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il problema ambientale in presenza di commercio
internazionale: in assenza di interventi
P
P
P
d
P
SA
country A
Q
Q
SB Q
country B
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il problema ambientale in presenza di commercio
internazionale: il paese importatore interviene
EDA(PAcons / e)
una tassa alla produzione (e) uguale al danno ambientale per unità
prodotta (d)
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…il paese importatore interviene
EDA(PAcons / e)
Paese A
Paese B
-
-
nessun danno ambientale
la produzione diminuisce
il consumo diminuisce
le importazioni aumentano
la produzione aumenta
il danno ambientale aumenta
il consumo diminuisce
le esportazioni aumentano
la competitività dei produttori del Paese A rispetto a quelli
del Paese B si è ridotta!
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Politiche ambientali e competitività in presenza di
commercio internazionale
una regolamentazione/standard ambientale più
stringente riduce la competitività dei produttori del
paese rispetto a quelli degli altri paesi
una possibile soluzione:
aggiungere alla regolamentazione, o alla tassa
ambientale, una politica commerciale tale da
riportare alle condizioni di mercato pre-esistenti
(per esempio, agli stessi profitti delle imprese
interne, o allo stesso volume di importazioni)
Paese importatore: tariffa all’importazione
Paese esportatore: sussidio all’esportazione (una politica
costosa!)
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politiche ambientali, politiche commerciali e competitività:
il caso del paese importatore
environmental production tax (e) + import tariff (t)
P
P
P
d=e
PACONS
PAPROD
PB
t
Q
country A
Q
Q
country B
riportando al livello pre-esistente la produzione
interna e, quindi, anche il prezzo alla produzione ed i
profitti delle imprese
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politiche ambientali, politiche commerciali e competitività:
il caso del paese importatore
environmental production tax (e) + import tariff (t)
P
P
P
d=e
PACONS
PB
t
Q
PAPROD
country A
Q
Q
country B
riportando al livello pre-esistente la quantità importata
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