Programma n° 02 Dipendenze Regionale sulle Anno 2009 GLI ADOLESCENTI: come prendono le DECISIONi Cosa dice la scienza Photo from Harvard Magazine © TEEN’s PAPER n° 02 - Anno 2009 A cura di: Dipartimento delle Dipendenze - Azienda ULSS 20 Verona Programma Regionale sulle Dipendenze, Regione Veneto Direttore Scientifico: dott. Giovanni Serpelloni Tratto da: http://www.scholastic.com/headsup - Headsup Real News about Drugs and your body (in collaborazione con National Institute on Drug Abuse - NIDA) Traduzione e adattamento: Annalisa Rossi, Dipartimento delle Dipendenze - Azienda ULSS 20 Verona Progetto Grafico: Alessandra Gaioni, Dipartimento delle Dipendenze - Azienda ULSS 20 Verona Ti capita di agire prima di pensare? be mettere l’individuo a maggior rischio di prendere decisioni delle quali l’adolescente potrebbe poi pentirsi. Ti sei mai chiesto perché? Temi che questo possa crearti problemi? IL CERVELLO DEGLI ADOLESCENTI: IN COSTRUZIONE Se la tua risposta è “sì” ad una di queste domande, leggi quanto di seguito riportato. Non molto tempo fa, si pensava che l’essere umano fosse pienamente maturo prima dell’adolescenza mentre la ricerca mostra che il cervello raggiunge le sue dimensioni massime tra i 12 e i 14 anni (a seconda che si tratti di una ragazza o di un ragazzo), si sa anche che lo sviluppo del cervello è ben lungi dall’essere completo. Le regioni del cervello continuano a maturare fino ai 20 anni. Un’area cerebrale che matura tardi è la corteccia prefrontale situata direttamente dietro la fronte. E’ un’area molto importante come centro di controllo per progettare e valutare i rischi e le gratificazioni (è la piccola luce rossa che cercava di mettere in guardia dall’inviare la mail. Contemporaneamente, un’altra parte del cervello che matura prima è il sistema limbico, che gioca un ruolo cruciale nelle risposte emotive. Poiché esso matura prima, è più probabile che giochi un ruolo maggiore nelle decisioni. Questa relazione tra il centro emotivo (sistema limbico) e il centro di controllo (la corteccia prefrontale) aiuta a spiegare la tendenza dell’adolescente a prendere decisioni affrettate. In altre parole, quando l’adolescente fa delle scelte in situazioni fortemente cariche dal punto di vista emotivo, queste scelte sono spesso più caricate di sentimento (il sistema limbico è maturo) che di logica (la corteccia prefrontale non è ancora matura). Questo è il motivo per cui è più probabile che gli adolescenti facciano scelte “negative”, come l’assunzione di sostanze, di alcol e tabacco, che li mette a rischio di serie conseguenze per la salute. La maggior parte dei ragazzi non pianifica in realtà di far uso di sostanze, almeno non la prima volta. E’ più probabile che sperimentino il brivido del momento, in modo particolare se influenzati dagli altri (prese dei pari). P ensa a questa situazione: hai il dito puntato sul pulsante “invia”, gli occhi puntati su una mail rabbiosa che hai buttato giù per un amico che ti ha irritato. Alcune cose che hai scritto sono un po’ forti. Nel tuo cervello si accende una luce rossa, sei in ebolizzione, il tuo amico la merita. Premi il bottone. Che tu lo sappia o no, le decisioni affrettate come queste, agire prima di pensare, avvengono con maggiore frequenza negli adolescenti piuttosto che negli adulti. Recenti scoperte sul cervello potrebbero fornire una spiegazione a ciò. Prima di tutto, un accenno a come il cervello prende le decisioni. Le decisioni non avvengono automaticamente nella mente conscia. Sono il risultato di una serie di eventi del cervello , che accadono quasi istantaneamente. Comprendono un sistema di trasmissione nel quale diverse strutture, costituite da cellule specializzate chiamate neuroni, comunicano tra di loro attraverso impulsi elettrochimici e messaggi chimici, chiamati neurotrasmettitori. Il flusso di informazioni attraverso questo circuito decisionale viene analizzato nelle diverse strutture. Successivamente la rete, nell’insieme, fornisce la risposta. Tale risposta costituisce la base dei nostri comportamenti e delle nostre azioni. Mentre questo processo è sostanzialmente lo stesso per gli adolescenti e per gli adulti, il problema sta nei dettagli. Poiché il cervello non si è ancora pienamente sviluppato fino ai 20 anni, il modo in cui il circuito del processo decisionale si integra con le informazioni potreb- SINTONIZZARE IL CERVELLO Come il resto del corpo, il cervello ha bisogno di maturare per raggiungere il massimo del rendimento. Questo processo prevede cambiamenti lenti, fortemente influenzati dall’attività cerebrale, che hanno portato alla sintonizzazione (o ottimizzazione) su come gli impulsi neurali fluiscono attraverso il cervello portando all’elaborazione delle informazioni in modo più veloce ed affidabile. All’interno del cervello, le informazioni viaggiano attraverso una rete di neuroni dotati di fibre, chiamate assoni e strutture ramificate, chiamate dendriti. I dendriti portano informazioni ai neuroni, mentre gli assoni le portano via all’assone successivo. In questo modo, i neuroni sono assemblati in circuiti in cui l’estremità di un assone (la sua terminazione) è collocata vicino ad un dendrite. Il piccolo spazio tra i due è chiamato sinapsi, dove avviene lo scambio di informazioni. Per tutta l’infanzia e l’adolescenza il cervello è affaccendato a sintonizzarsi attraverso due processi chiave: la mielinazione e lo sfrondamento sinaptico. Nella mielinazione, gli assoni si avvolgono in una sostanza grassa (a guaina mielinica), che ha la medesima funzione del materiale isolante nei cavi elettrici. Questo accresce l’efficienza del cervello aumentando la velocità con cui un segnale raggiunge un assone di oltre 100 volte. Nello sfoltimento sinaptico, le sinapsi non utilizzate vengono rimosse, il che permette al cervello di ridirigere preziose risorse verso sinapsi più attive. Questa perdita strategica di sinapsi deboli modula il cervello rendendolo più efficiente. Questo importante processo di sfoltimento forma il cervello in risposta all’esperienza e alle attività di una persona. Ciò significa che gli adolescenti hanno la capacità potenziale, attraverso le loro scelte e i loro comportamenti, di plasmare il loro sviluppo cerebrale, rafforzando alcuni circuiti e liberandosi di altri. Questo rende particolarmente importante il tipo di attività a cui si dedicano. Attività quali l’esercizio fisico, l’apprendimento di abilità, e gli sforzi creativi, non costituiscono solo sfide stimolanti, ma possono contemporaneamente costruire forti vie cerebrali. Quando gli adolescenti apprendono e ripetono comportamenti adeguati, aiutano a modellare il loro cervello e il loro futuro. ASPETTA UN ATTIMO! Imparare in che modo lavora il cervello può aiutare a spiegare perché talvolta ci si comporta in un certo modo. Grazie a queste conoscenze, ci si può attrezzare meglio e fare scelte più intelligenti. Un suggerimento è quello di aspettare un momento prima di agire. Quando si prende una decisione, qualcosa semplice come fermarsi a riflettere può fare la differenza tra un esito positivo e un esito negativo. Aspettare un minuto prima di agire ti permette di: • considerare le conseguenze; • di pesare gli effetti dannosi (ad es. a se stessi e agli altri) e i benefici a breve termine; • determinare se la pressione dei pari ti sta facendo fare qualcosa che altrimenti non faresti ; • ottenere informazioni o consigli , se ne hai bisogno. A cura di: Programma Dipendenze Regionale sulle c/o Dipartimento delle Dipendenze Azienda ULSS 20 Verona Via Germania, 20 37136 - Verona