Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A1, A2) Ambito n. 1 Indirizzo: Piazza N. Bixio/ via Carroccio Oggetto: palazzo Battaglia e annessi 1 Descrizione: Palazzo Battaglia è uno degli edifici nobiliari più interessanti e forse meglio conservati del centro di Busto Garolfo. La porzione del palazzo padronale e di alcuni annessi, nel medesimo ambito cortilizio e parte del parco della villa sono tutelati dalla sovrintendenza ai sensi del ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D.Lgs 42/2004). Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale individua il parco di palazzo Battaglia come Ambito a parco e giardino storico (art. 39 Elementi storico architettonici), con un’estensione maggiore rispetto al vincolo della sovrintendenza, facendo rientrare nel perimetro anche la parte di minor pregio ed abbandonata del parco. Il Piano di Indirizzo Forestale individua, sulla scorta del PTCP, il medesimo perimetro, che comprende, come il PTCP, anche una porzione di terreno priva di evidenti elementi di valore storico ambientale. Tale area è invece inserita dal Piano Regolatore all’interno di un Piano Attuativo di trasformazione, al fine di rendere possibile la conversione di un’area industriale attigua al parco e alla villa Battaglia. Il Piano Regolatore individua quindi un perimetro leggermente diverso del parco storico, decisamente superiore rispetto alla porzione vincolata dalla sovrintendenza e leggermente inferiore rispetto alla proposta del PTCP e del PIF, così come riportato dalla tavola 1 di zonizzazione, dalla tavola 3 di modalità di intervento nel centro storico, dalla tavola 5 dei vincoli urbanistici e fasce di rispetto. Il palazzo caratterizzato da un elegante colonnato, è stato recentemente restaurato, mentre alcuni annessi, vincolati, si trovano in uno stato di abbandono e di degrado preoccupante. In particolare gli edifici prospicienti via Carroccio. È stato compreso nell’ambito anche un edificio accessorio che affaccia con il suo retro sul vicolo di accesso al palazzo e il cui ingresso avviene tramite una corte di via Carroccio. La porzione di 1 muratura di tale edificio che affaccia sul vicolo di accesso al palazzo e che presenta una particolare texture e aperture di forme tali da ipotizzare un origine tardo rinascimentale. Prescrizioni particolari: Ogni intervento edilizio sugli edifici tutelati è soggetto a verifica ed autorizzazione da parte della sovrintendenza. E’ comunque auspicabile un intervento di restauro degli edifici accessori, in particolare delle facciate visibili dalla strada. Si ritiene utile permettere il cambio di destinazione d’uso dei corpi accessori verso una destinazione residenziale e di conseguenza una variazione delle unità abitative, al fine di una valorizzazione degli elementi di pregio architettonico e di interesse documentario. La facciata del corpo accessorio adiacente al vicolo di ingresso del Palazzo Battaglia deve essere mantenuta ed opportunamente restaurata. 2 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2, A4) Ambito n. 2 Indirizzo: via N. Bixio/via Garibaldi Oggetto: corte agricola 2 Descrizione: Il complesso di edifici articolati lungo la via Garibaldi ospitava in origine gli alloggi dei lavoranti e le strutture accessorie agricole del palazzo Battaglia. Lo stato di conservazione attuale del complesso sollecita interventi radicali di recupero edilizio. Alcuni edifici accessori sono recentemente crollati, altri presentano ammaloramenti delle murature, altri pur non presentando problemi di ordine statico, necessitano di interventi alle strutture orizzontali, protezione dalle risalite di umidità, adeguamenti degli impianti. Il complesso presenta notevoli elementi di interesse storico ambientali e ha conservato molti caratteri della tradizione costruttiva locale (scale in pietra, ballatoi in legno, persiane traforate, griglie in legno per le finestre del piano terreno, pavimentazione del cortile in ciottoli di fiume). Prescrizioni particolari: Ogni intervento edilizio deve conservare e valorizzare le caratteristiche di pregio dell’edificio (facciate su strada, portale doppio con statue su piazza N. Bixio, ballatoi in legno, androni, scale in pietra, pavimentazioni in ciottoli di fiume, ritmo e proporzioni delle aperture). Sono ammessi interventi di trasformazione interni quali la variazione del numero delle unità abitative, la variazioni delle altezze dei solai, il recupero dei sottotetti, soppalcature e aperture di luci in falda (velux, abbaini di ridotte dimensioni o terrazzi in falda), parziale sostituzione delle murature ammalorate, introduzione di nuovi elementi di distribuzione verticali, purché mantengano le forme e le proporzioni dell’edifico e i ritmi delle aperture in facciata. Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda. E’ auspicabile il recupero delle strutture accessorie dei fienili e la trasformazione a residenza e autorimesse. Qualora lo stato di conservazione lo permetta è auspicabile il mantenimento delle strutture portanti dei fienili (pilastri e arcate in cotto), in caso contrario la loro demolizione dovrà essere tecnicamente motivata. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica, si prescrive il recupero della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume. 3 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 3 Indirizzo: Piazza Concordia Oggetto: Palazzo, corte dei diabolici 3 Descrizione: L’edificio dopo una fase di abbandono e degrado fisico è stato oggetto di interventi di manutenzione straordinaria. L’edificio presenta alcune caratteristiche che ne denotano l’origine nobiliare, le proporzioni del corpo di fabbrica, la profondità e l’altezza, le proporzioni delle finestre del primo piano e le altezze del piano terreno, ed alcuni elementi di particolarità, come l’insolito piano mezzanino di limitata altezza, riscontrabile anche in villa Morandi, ed alcuni dettagli di un certo interesse architettonico, come l’androne segnalato da due lesene, con soffitto cassettonato, il corpo scala in pietra ed alcuni elementi decorativi interni. Prescrizioni particolari: Si ritiene necessario il mantenimento di alcuni elementi di interesse architettonico e storico quali l’androne di ingresso (lesene, scale e soffitto cassettonato), il risanamento delle murature perimetrali, il mantenimento della forma, dimensione e posizionamento delle aperture sulla facciata prospiciente la corte. Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazione del numero delle unità abitative, le variazioni delle altezze dei solai (al fine anche di recuperare l’abitabilità del piano mezzanino), soppalcature e il recupero dei sottotetti con aperture di luci in falda (velux, abbaini di ridotte dimensioni o terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda. 4 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 4 Indirizzo: via Milano/ via Battisti Oggetto: porzione di edificio a corte con loggiato antistante 4 Descrizione: L’edificio è caratterizzato da un porticato a doppia altezza costituito da snelle pilastrature in mattoni, tipiche dell’architettura rurale della pianura asciutta, e da un ballatoio in legno di distribuzione degli ambienti al primo piano, caratteristico anch’esso di una fase dell’architettura rurale della zona (generalmente anteriore al 1800) e particolarmente diffuso nel centro storico di Busto Garolfo. A questi elementi si affiancano le scale in pietra e tracce di acciottolato e tombinature in pietra nel cortile antistante. La facciata su via Parini è caratterizzata da aperture di piccole dimensioni che fanno pensare, come in altri casi analoghi ad un’origine antica dell’edificio. Prescrizioni particolari: Si ritiene fondamentale per la valorizzazione dell’edificio e del contesto il mantenimento e la valorizzazione del ballatoio di distribuzione in legno del primo piano, delle pilastrature del portico, della scala in pietra. Si prescrive il mantenimento delle murature perimetrali, ove è comunque ammessa la creazione di nuove aperture e l’ampliamento delle aperture esistenti se richiesta dal soddisfacimento dei requisiti minimi dei rapporti aero-illuminanti, nel rispetto della composizione della facciata ispirata a criteri di regolarità e semplicità. Sono ammessi interventi di trasformazione quali, la variazione del numero delle unità abitative, la variazioni delle altezze dei solai, soppalcature, il recupero dei sottotetti mediante aperture di luci in falda (velux, abbaini di ridotte dimensioni o terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e della linea di colmo e di gronda. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica si consiglia il rifacimento della pavimentazione del cortile in ciottoli di fiume o comunque in materiale lapideo ed il mantenimento delle tombinature in pietra. 5 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 5 Indirizzo: via Milano Oggetto: Palazzo ex Comune 5 Descrizione: L’edificio, che è stato sede comunale, presenta alcuni elementi stilistici tipici delle case padronali della zona quali le pronunciate cornici, lo spessore del corpo di fabbrica, un androne cassettonato e sottolineato da un doppio arco con colonna centrale e raffigurazione sacra. Il corpo di fabbrica ha subito recenti modificazioni che hanno in parte compromesso il sistema distributivo e alcuni elementi di finitura (introduzione di un ballatoio e di un balcone in cemento armato, tapparelle avvolgibili in facciata. Prescrizioni particolari: Si prescrive il mantenimento e la valorizzazione mediante adeguate opere di restauro degli elementi specifici di interesse: androne porticato con colonna ed archi a tutto sesto, soffitto cassettonato ligneo del suddetto androne, raffigurazione sacra ad affresco nel suddetto androne. Si prescrive il mantenimento delle murature perimetrali e degli elementi decorativi delle facciate. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica è auspicabile la demolizione delle superfetazioni (ballatoio in cemento e balcone in cemento), il ripristino della pavimentazione del cortile in ciottoli di fiume o comunque in materiali lapidei, il ripristino delle persiane sulla facciata sulla pubblica via, in conformità con le facciate interne, il ripristino delle bucature modificate sulla facciata est. Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazione del numero delle unità abitative, la variazioni delle altezze dei solai qualora queste non interferiscano con la definizione delle aperture in facciata, sia esterna che interna, soppalcature, il recupero dei sottotetti mediante aperture di luci in falda (velux, abbaini di ridotte dimensioni o terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e della linea di colmo o di gronda. 6 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A1) Ambito n. 6 Indirizzo: Piazza Cavour Oggetto: torre dell’acquedotto 6 Descrizione: La torre dell’acquedotto, presumibilmente dei primi anni del ‘900, è ormai diventato un elemento architettonico rilevante del centro storico. La muratura in mattoni faccia a vista recentemente restaurata, dona all’edificio una certa qualità complessiva e cela la natura tecnica dell’edificio. Prescrizioni particolari: L’edificio in quanto di proprietà pubblica e vecchio più di 50 anni è soggetto ad un vincolo indiretto in base al ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D.Lgs. 42/2004). Data la particolarità dell’oggetto edilizio in questione, la sua limitata trasformabilità ed il buono stato di conservazione, si prescrive il mantenimento del manufatto nelle sue forme attuali con la possibilità di riaprire le finestrature murate. Si consiglia, qualora gli spazi interni risultino idonei un utilizzo di tipo mussale, per esposizioni e per servizi di interesse pubblico e generale. 7 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 7 Indirizzo: via della Libertà/piazza Lombardia Oggetto: Palazzo Fossati 7 Descrizione: L’edificio costituisce la parte principale dell’antico complesso di palazzo Fossati, anche se risulta oggi separato dalle restanti porzioni a causa di successive demolizioni e ricostruzioni e dall’apertura negli anni ’30 dell’attuale via della Libertà. L’edificio presenta alcuni evidenti elementi di qualità architettonica. In particolare risultano di un certo interesse il portale su piazza Lombardia, il cortile interno caratterizzato da un colonnato, in cui sono appena visibili tracce di decorazioni parietali, pronunciate cornici e balaustre in ferro battuto delle facciate sud ed est, e quelle interne del cortile. Per tali elementi di qualità architettonica e per la sua valenza storica palazzo Fossati è stato inserito fra gli Elementi storico architettonici (art. 39 NTA del PTCP) all’interno del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Prescrizioni particolari: Si prescrive il mantenimento delle murature perimetrali e degli elementi decorativi delle facciate sia esterne che interne (cornici e balaustre, colonnati, portali e affreschi). Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazione del numero delle unità abitative, la variazioni delle altezze dei solai purché sia garantita l’attuale configurazione delle facciate esterne ed interne e non sia praticata alcuna modifica delle bucature sulle facciate esterne e su quelle interne del secondo piano fuori terra. Sono ammesse altresì le soppalcature interne, il recupero dei sottotetti e l’apertura di luci in falda (velux o terrazzi in falda) limitatamente alle falde rivolte verso la corte interna. Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda, ne la realizzazione di abbaini o nuovi volumi sulle coperture. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume, o comunque in materiale lapideo, il riallineamento delle aperture ricavate nelle tamponature del 8 piano terreno del cortile (facciate est ed ovest) con le bucature del piano superiore, il trattamento omogeneo delle bucature e degli elementi accessori (serramenti, persiane, profili, davanzali, ecc..). In occasione di opere edilizie estese alle facciate esterne si raccomanda il trattamento omogeneo delle facciate dell’edificio (colore ed elementi accessori) e l’utilizzo di colori e finiture che evidenzino il rapporto con gli altri edifici facenti parte del complesso di Palazzo Fossati e la sostituzione delle tapparelle avvolgibili con persiane in legno di disegno uguale a quelle presenti sulla facciata adiacente a piazza Lombardia. 9 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 8 Indirizzo: via della Libertà Oggetto: porzione di palazzo Fossati 8 Descrizione: L’edificio faceva in origine parte dell’antico complesso di palazzo Fossati, anche se risulta oggi separato dalle restanti porzioni a causa di successive parziali demolizioni e ricostruzioni e dall’apertura negli anni ’30 dell’attuale via della Libertà e costituiva un’unica corte con l’edificio sull’altro lato della via Libertà. L’edificio presenta alcuni evidenti elementi di qualità architettonica, in continuità con l’edificio principale (altezze, taglio delle aperture, lesene, elementi architettonici della facciata). Prescrizioni particolari: Si prescrive il risanamento delle murature perimetrali ed il mantenimento degli elementi decorativi delle facciate sia esterne che interne (cornici, lesene e balaustre). Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazione del numero delle unità abitative, variazione delle altezze dei solai, purché sia garantita l’attuale configurazione delle facciate esterne. Sono ammesse altresì le soppalcature interne, il recupero dei sottotetti e l’apertura di luci in falda (velux o terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda, ne la realizzazione di abbaini o nuovi volumi sulle coperture. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume, o comunque in materiale lapideo, il trattamento omogeneo delle bucature e degli elementi accessori (serramenti, persiane, profili, davanzali, ecc..). In occasione di opere edilizie estese alle facciate esterne si raccomanda il trattamento omogeneo delle facciate dell’edificio (colore ed elementi accessori), l’utilizzo di colori e finiture che evidenzino l’antico rapporto con l’edificio principale di Palazzo Fossati e il riordino delle bucature al piano terreno che si affacciano su Piazza Cavour. 10 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 9 Indirizzo: via della Libertà Oggetto: porzione di palazzo Fossati 9 Descrizione: L’edificio faceva in origine parte dell’antico complesso di palazzo Fossati, anche se risulta oggi separato dalle restanti porzioni a causa di successive demolizioni e ricostruzioni e dall’apertura negli anni ’30 dell’attuale via della Libertà, e costituiva un’unica corte con l’edificio sull’altro lato della via Libertà. L’edificio presenta alcuni evidenti elementi di qualità architettonica, in continuità con l’edificio principale (altezze, taglio delle aperture, elementi architettonici della facciata nord) anche se oggi parzialmente riconfigurati dalla recente ristrutturazione. Prescrizioni particolari: Si prescrive il mantenimento delle murature perimetrali e degli elementi decorativi delle facciate sia esterne che interne (cornici e balaustre, balcone). Sono ammessi interventi di trasformazione interni quali la variazione del numero delle unità abitative, variazioni delle altezze dei solai, purché sia garantita l’attuale configurazione delle facciate esterne ed interne. Sono ammesse altresì le soppalcature interne, il recupero dei sottotetti e l’apertura di luci in falda (velux o terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda, ne la realizzazione di abbaini o nuovi volumi sulle coperture. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio o alle facciate esterne si consiglia il trattamento omogeneo delle bucature e degli elementi accessori (serramenti, persiane, profili, davanzali, ecc..) e l’utilizzo di colori e finiture che evidenzino il rapporto con l’edificio principale di Palazzo Fossati. 11 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 10 Indirizzo: via della Libertà Oggetto: edificio civile anni ‘30 10 Descrizione: L’edificio, realizzato in conseguenza dell’apertura negli anni ’30 dell’attuale via della Libertà, presenta alcuni evidenti elementi di qualità architettonica e dettagli decorativi particolarmente raffinati, pur nella sua sobrietà complessiva (portale, cornici, mascheroni, balcone, elementi in ferro battuto). Per tali elementi di qualità architettonica è stato inserito fra gli Elementi storico architettonici (art. 39 NTA del PTCP) all’interno del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Prescrizioni particolari: Si prescrive il mantenimento delle murature perimetrali e degli elementi decorativi delle facciate sia esterne che interne. Sono ammessi interventi di trasformazione interni quali la variazione del numero delle unità abitative, variazioni delle altezze dei solai purché sia garantita l’attuale configurazione delle facciate esterne ed interne e non sia praticata alcuna modifica delle bucature sulle facciate esterne. Sono ammesse altresì le soppalcature interne, il recupero dei sottotetti e l’apertura di luci in falda (velux o terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda, ne la realizzazione di abbaini o nuovi volumi sulle coperture. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio si consiglia il restauro della pavimentazione dello spazio cortilizio. 12 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 11 Indirizzo: piazza Lombardia Oggetto: edificio civile porticato 11 Descrizione: L’edificio presenta alcuni evidenti elementi di qualità architettonica, che contribuiscono a caratterizzare la piazza centrale del paese. Si tratta di uno dei pochi edifici degli anni ‘30 del centro storico e forse il più interessante dal punto di vista architettonico. In particolare risultano di un certo interesse il porticato su piazza Lombardia e gli elementi decorativi della facciata principale. Prescrizioni particolari: Si prevede il mantenimento delle murature perimetrali e degli elementi decorativi delle facciate (cornici, lesene, chiavi di volta e colonnato). Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazioni del numero delle unità abitative, variazioni delle altezze dei solai, fatta salva la configurazione delle facciate e delle bucature, soppalcature il recupero dei sottotetti mediante aperture di luci in falda (velux sul lato della piazza, abbaini o terrazzi in falda sulla facciata interna). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in materiale lapideo. 13 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 12 Indirizzo: via Volta Oggetto: edificio a ballatoio 12 Descrizione: L’edificio, descritto nella corrispondente Scheda di rilievo degli ambiti di interesse architettonico, storico, ambientale, presenta alcuni elementi di interesse documentario. Si tratta di un edificio residenziale di matrice agricola pluripiano, quasi sicuramente in origine destinato ad ospitare braccianti o salariati agricoli. L’interesse specifico dell’edificio si evidenzia nel particolare sistema di distribuzione misto (piano terreno con accessi indipendenti e piani alti con distribuzione a ballatoio), per le sue dimensioni (l’estensione e la profondità del corpo di fabbrica sono rilevanti se confrontati con l’edilizia corrente) e il mantenimento dei caratteri originari (ballatoi e scale in pietra, archi, murature traforate ed affreschi votivi, ecc..). Prescrizioni particolari: Si prevede, il mantenimento delle murature perimetrali, dei ballatoi e delle scale in pietra e delle raffigurazioni sacre parietali, degli archi e delle murature traforate del corpo scala. Si prescrive inoltre il mantenimento del sistema di distribuzione, un riordino delle bucature esistenti con il ripristino delle bucature nelle forme e dimensioni originarie, eliminando le successive superfetazioni e provvedendo ad un allineamento verticale delle aperture. Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazione del numero delle unità abitative, variazioni delle altezze dei solai, soppalcature, recupero dei sottotetti mediante aperture di luci in falda (velux, abbaini o terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume o materiale lapideo. In caso di intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria o interventi più ampi sull’edificio è necessario provvedere ad un trattamento unitario delle facciate, delle coperture (che dovranno essere realizzate in coppi), dei colori e delle finiture, onde evitare accostamenti che contribuiscono a creare un’immagine dissonante o frammentaria. 14 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2, A4) Ambito n. 13 Indirizzo: via Abbazia Oggetto: edificio a ballatoio e annessi agricoli 13 Descrizione: L’edificio presenta alcuni elementi di interesse documentario e alcuni caratteri tipici della cultura costruttiva locale. Si tratta di un edificio residenziale di matrice agricola pluripiano, in origine destinato ad ospitare braccianti o salariati agricoli. Il particolare sistema di distribuzione misto (piano terreno con accessi indipendenti e piani alti con distribuzione a ballatoio) e l’alto livello di mantenimento dei caratteri originari, che vede la presenza di ballatoi e scale in pietra, archi, tamponature in legno, costituiscono i principali elementi di interesse storico documentario. Prescrizioni particolari: Si prevede il mantenimento delle murature perimetrali ed il mantenimento del sistema distributivo, dei ballatoi e delle scale in pietra. Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazione del numero delle unità abitative, variazioni delle altezze dei solai, soppalcature, recupero dei sottotetti mediante aperture di luci in falda (velux, abbaini o terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda. E’ auspicabile un recupero residenziale del corpo dei fienili. Qualora lo stato di conservazione lo permetta è auspicabile il mantenimento delle strutture portanti dei fienili (pilastri e arcate in cotto), in caso contrario la loro demolizione dovrà essere tecnicamente motivata. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume, o comunque in materiale lapideo ed il ripristino dei ballatoi in legno. In caso di intervento di manutenzione straordinaria o interventi più ampi sull’edificio è necessario provvedere ad un trattamento unitario delle facciate, delle coperture (che devono essere realizzate in coppi), dei colori e delle finiture, onde evitare accostamenti che contribuiscono a creare un’immagine dissonante e frammentaria. 15 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A1) Ambito n. 14 Indirizzo: piazza Lombardia Oggetto: chiesa 14 Descrizione: Nonostante le ripetute trasformazioni subite, anche in tempi recenti, la sostituzione di parte dei corpi accessori, la nuova facciata in marmi, la chiesa di Busto Garolfo presenta ancora alcuni evidenti elementi di qualità architettonica e di valenza storica, che contribuiscono a caratterizzare la piazza centrale. In particolare il campanile ed il lato nord per quanto riguarda l’esterno, oltre agli apparati decorativi interni. Il complesso è tutelato dalla sovrintendenza ai sensi del ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D.Lgs. 42/2004), e di conseguenza, ogni intervento edilizio sugli edifici tutelati è soggetto a verifica ed autorizzazione da parte della sovrintendenza e ad approfondimenti conoscitivi specifici (in particolare degli ambienti interni della chiesa e dei corpi accessori più antichi) al fine di valorizzare elementi di interesse storico architettonici e apparati decorativi. Prescrizioni particolari: Per quanto attiene i corpi aggiunti recentemente o profondamente riconfigurati sono ammessi interventi di trasformazione finalizzati ad un migliore inserimento nel contesto del tessuto storico. 16 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A1) Ambito n. 15 Indirizzo: via parrocchiale/via Dante/piazza Diaz Oggetto: edificio parrocchiale 15 Descrizione: L’edificio, descritto nella corrispondente Scheda di rilievo degli ambiti di interesse architettonico, storico, ambientale, presenta alcuni evidenti elementi di qualità architettonica in particolare nella definizione delle facciate. Si tratta di uno dei pochi edifici dei primi anni del novecento del centro storico. Prescrizioni particolari: Il complesso è tutelato dalla sovrintendenza ai sensi del ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D.Lgs. 42/2004) e, di conseguenza, ogni intervento edilizio sugli edifici tutelati è soggetto a verifica ed autorizzazione da parte della sovrintendenza. In particolare si prescrive il mantenimento delle murature perimetrali e degli elementi decorativi di facciata. Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazione del numero delle unità abitative, variazioni delle altezze dei solai, recupero dei sottotetti, soppalcature e aperture di luci in falda (velux o terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda, ne la realizzazione di abbaini o nuovi volumi sulle coperture. 17 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A1) Ambito n. 16 Indirizzo: piazza Diaz Oggetto: edificio padronale e annessi, sede comunale 16 Descrizione: L’edificio costituisce parte di un antico complesso padronale oggi parzialmente trasformato attraverso demolizioni ed ampliamenti succedutisi nel tempo. Sono ancora chiaramente visibili alcuni elementi di pregio architettonico come gli elementi decorativi della facciata nord prospiciente via Milano, caratterizzata da un paramento in mattoni a vista e da cornici, la torre, le facciate dell'edificio attiguo caratterizzate da una decorazioni ad archi e lesene in cotto, alcune soffittature a cassettoni al secondo piano fuori terra. La facciata interna è stata, invece, assieme ad alcuni spazi interni completamente ridefinita. Prescrizioni particolari: L’edificio comunale e i suoi annessi, in quanto edifici di proprietà pubblica vecchi più di 50 anni sono soggetti ad un vincolo indiretto in base al ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D. Lgs. 42/2004 art. 10 e 12). La facciata interna e quella est necessiterebbero di una redifinizione, una ritinteggiatura ed eventualmente un ridisegno complessivo al fine di meglio armonizzare gli interventi realizzati in passato con il carattere monumentale dell’edificio. 18 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A1) Ambito n. 17 Indirizzo: piazza Diaz Oggetto: ex filanda sede comunale 17 Descrizione: L’edificio è stato recentemente ristrutturato ed adibito a sede di uffici comunali. In origine costituiva la parte principale di una filanda, caratterizzata dalla ricchezza di elementi decorativi, tipici dell’architettura industriale a cavallo fra l’800 e il ‘900. In fase di trasformazione gli interni, fatta eccezione per le murature portanti, sono stati riconfigurati per accogliere la nuova funzione. Prescrizioni particolari: L’ex filanda ed il parco comunale, in quanto edificio ed annessi di proprietà pubblica vecchi più di 50 anni sono soggetti ad un vincolo indiretto in base al ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D. Lgs. 42/2004 art. 10 e 12). Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale individua il parco comunale come Ambito a parco e giardino storico (art. 39 Elementi storico architettonici). Il Piano di Indirizzo Forestale individua, sulla scorta del PTCP, il medesimo perimetro, così come riportato dalla tavola 1 di zonizzazione, dalla tavola 3 di modalità di intervento nel centro storico, dalla tavola 5 dei vincoli urbanistici e fasce di rispetto. Si fa altresì notare che con l’entrata in vigore la Legge Regionale 12/2005 la prescrittività dei PTCP è regolamentata dall’art 18, che fa riferimento in particolare alle “previsioni in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici” in attuazione del Piano Territoriale Regionale. 19 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A1) Ambito n. 18 Indirizzo: via Magenta Oggetto: edificio padronale sede comunale biblioteca 18 Descrizione: L’edificio descritto nella corrispondente scheda di rilievo degli ambiti di interesse architettonico, storico, ambientale, oggi di proprietà comunale e sede della biblioteca, era in origine un edificio nobiliare, con ingresso su via Magenta e un grande parco retrostante, oggi parco comunale. L’edificio è stato probabilmente ampliato fra la fine del ’800 e i primi del ’900, almeno a giudicare dalle mappe del cessato catasto del 1887. Prescrizioni particolari: L’edificio della biblioteca, in quanto edificio di proprietà pubblica vecchio più di 50 anni è soggetto ad un vincolo indiretto in base al ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D. Lgs. 42/2004 art. 10 e 12). Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale individua il parco comunale come Ambito a parco e giardino storico (art. 39 Elementi storico architettonici). Il Piano di Indirizzo Forestale individua, sulla scorta del PTCP, il medesimo perimetro, così come riportato dalla tavola 1 di zonizzazione, dalla tavola 3 di modalità di intervento nel centro storico, dalla tavola 5 dei vincoli urbanistici e fasce di rispetto. Si fa altresì notare che con l’entrata in vigore la Legge Regionale 12/2005 la prescrittività dei PTCP è regolamentata dall’art 18, che fa riferimento in particolare alle “previsioni in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici” in attuazione del Piano Territoriale Regionale. 20 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A1) Ambito n. 19 Indirizzo: via Magenta Oggetto: annessi alla villa padronale, biblioteca 19 Descrizione: Il complesso di edifici costituiscono gli annessi dell’antico palazzo nobiliare oggi sede della biblioteca comunale, ed in particolare le stalle, alcuni alloggi di servizio ed il portale d’ingresso. Il corpo nord ha subito recentemente interventi di ristrutturazione parziali (coperture, realizzazione di scale interne). Gli edifici presentano alcuni elementi di interesse documentario e di pregio architettonico. In particolare il portale, arretrato rispetto la strada, ma anche il corpo delle stalle e dei fienili, con le particolari decorazioni parietali a staccionate lignee, ed il loggiato del primo piano. Prescrizioni particolari: L’edificio comunale e i suoi annessi, in quanto edifici di proprietà pubblica vecchi più di 50 anni sono soggetti ad un vincolo indiretto in base al ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D. Lgs. 42/2004 art. 10 e 12). Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale individua il parco comunale come Ambito a parco e giardino storico (art. 39 Elementi storico architettonici). Il Piano di Indirizzo Forestale individua, sulla scorta del PTCP, il medesimo perimetro, così come riportato dalla tavola 1 di zonizzazione, dalla tavola 3 di modalità di intervento nel centro storico, dalla tavola 5 dei vincoli urbanistici e fasce di rispetto. Si fa altresì notare che con l’entrata in vigore la Legge Regionale 12/2005 la prescrittività dei PTCP è regolamentata dall’art 18, che fa riferimento in particolare alle “previsioni in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici” in attuazione del Piano Territoriale Regionale. Si consiglia il recupero (qualora tecnicamente possibile) degli elementi decorativi pittorici delle facciate del corpo nord e del portale (eventualmente attraverso una riproposizione su intonaco nuovo). In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume o comunque in materiale lapideo. 21 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A1) Ambito n. 20 Indirizzo: via Vincenzo Monti Oggetto: Villa Villoresi 20 Descrizione: Il complesso della villa Villoresi, descritto nella corrispondente Scheda di rilievo degli ambiti di interesse architettonico, storico, ambientale, è tutelato dalla sovrintendenza ai beni architettonici con un vincolo ai sensi del ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D.L.gs. 42/2004) per il suo alto valore storico documentale e le sue intrinseche qualità architettoniche. Il vincolo ministeriale, precedentemente limitato all’edificio principale ed alcuni annessi è stato esteso in data 12/05/05 all’intera proprietà così come riportato dalla tavola 1 di zonizzazione, dalla tavola 3 di modalità di intervento nel centro storico, dalla tavola 5 dei vincoli urbanistici e fasce di rispetto. Il complesso, nella sua interezza è stato inserito fra gli Elementi storico architettonici (art. 39 NTA del PTCP) all’interno del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale individua altresì il parco della villa Villoresi e parte del parco della villa Morandi come Ambito a parco e giardino storico (art. 39 Elementi storico architettonici). Il Piano di Indirizzo Forestale individua, sulla scorta del PTCP, il medesimo perimetro. Prescrizioni particolari: Si prescrive il mantenimento degli edifici esistenti e degli elementi di qualità architettonica e decorativi, in accordo con quanto previsto dalla Sovrintendenza, ponendo attenzione in particolare alla riqualificazione delle recinzioni del parco, della corte e del viale d’accesso. 22 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 21 Indirizzo: via Vincenzo Monti Oggetto: Villa Villoresi annessi ovest 21 Descrizione: Gli edifici annessi al complesso della villa Villoresi essendo parte integrante del complesso della Villa (annessi agricoli) sono stati oggetto di una estensione del vincolo ministeriale ai sensi della ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D.L.gs. 42/2004) in data 12/05/05, così come riportato dalla tavola 1 di zonizzazione, dalla tavola 3 di modalità di intervento nel centro storico, dalla tavola 5 dei vincoli urbanistici e fasce di rispetto. Tale estensione non ha coinvolto la totalità degli edifici afferenti alle due corti, ma solo quelli che circondano la corte in diretta relazione con la villa Villoresi. Gli annessi ad ovest sono, infatti, costituiti da due ambiti cortilizi: il primo costituito da un edificio residenziale adiacente alla villa verso ovest, caratterizzato da un cortile di piccole dimensioni, ma di grande fascino; il secondo costituito da un edificio a corte interno all'isolato, accessibile dal vicolo adiacente all’edificio residenziale, che presenta murature in ciottoli e cotto di un certo interesse, ballatoi in legno ed un corpo angolare dal basamento svasato, che ospita una raffigurazione sacra ed una finestra a sesto acuto di probabile origine medioevale. L’interesse storico e l’alta presenza di elementi costruttivi della tradizione locale e di elementi decorativi, induce ad accurati approfondimenti storici, materici e stratigrafici prima di ogni intervento sugli immobili descritti. Il complesso, nella sua interezza è stato inserito fra gli Elementi storico architettonici (art. 39 NTA del PTCP) all’interno del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale individua altresì il parco della villa Villoresi e parte del parco della villa Morandi come Ambito a parco e giardino storico (art. 39 Elementi storico architettonici). Il Piano di Indirizzo Forestale individua, sulla scorta del PTCP, il medesimo perimetro, inserendo il parco nelle forme di tutela e compensazioni previste dal PIF. 23 Prescrizioni particolari: In accordo con quanto previsto dalla Sovrintendenza, si richiede una particolare attenzione al mantenimento e al restauro degli elementi di pregio segnalati (ballatoi e scale in legno, decorazioni sacre, colonne e pilastri in pietra, portali, archi, ecc..) delle forme, proporzioni e ritmo delle aperture, anche per gli edifici del cortile ovest non inseriti nel vincolo ministeriale, ma ugualmente degni di tutela. Per tali edifici sono ammessi interventi di trasformazione quali variazione del numero delle unità abitative, il recupero dei sottotetti mediante aperture di luci in falda (velux o terrazzi in falda). Non è ammessa la realizzazione di abbaini o nuovi volumi sulle coperture. Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza delle linee di colmo e di gronda. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate ai singoli ambiti cortilizi si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio e del vicolo di ingresso in ciottoli di fiume o comunque in materiale lapideo. 24 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 22 indirizzo: via Vincenzo Monti Oggetto: Villa Villoresi annessi est 22 Descrizioni: L’edificio posto ad est del corpo principale si sviluppa attorno ad una corte su due piani. Il complesso è parzialmente residenziale parzialmente adibito a funzioni accessorie stalle, magazzini. Presenta un piccolo portale decorato da una cornice e da una decorazione scultorea a scudo probabilmente seicentesca. Gli edifici annessi al complesso della villa Villoresi essendo parte integrante del complesso della Villa (annessi agricoli) sono stati oggetto di una estensione del vincolo ministeriale ai sensi della ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D.L.gs. 42/2004) in data 12/05/05, così come riportato dalla tavola 1 di zonizzazione, dalla tavola 3 di modalità di intervento nel centro storico, dalla tavola 5 dei vincoli urbanistici e fasce di rispetto. Tale estensione non ha coinvolto la totalità degli edifici afferenti alle due corti, ma solo quelli che circondano la corte in diretta relazione con la villa Villoresi. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale individua altresì il parco della villa Villoresi e parte del parco della villa Morandi come Ambito a parco e giardino storico (art. 39 Elementi storico architettonici). Il Piano di Indirizzo Forestale individua, sulla scorta del PTCP, il medesimo perimetro, inserendo il parco nelle forme di tutela e compensazioni previste dal PIF. Prescrizioni particolari: In accordo con quanto previsto dalla Sovrintendenza, si richiede una particolare attenzione al mantenimento e al restauro degli elementi di pregio segnalati (cornici, scudi decorativi, ecc..). E’ ammesso ed auspicabile un riordino delle aperture sulle facciate esterne attraverso la riapertura delle finestre murate. Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda, ne è ammessa la realizzazione di abbaini o volumi sulle coperture. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume, o comunque in materiale lapideo. 25 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2, A4) Ambito n. 23 Indirizzo: Piazza San Salvatore Oggetto: edificio civile a corte 23 Descrizione: L’edificio è stato recentemente oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria per certi versi esemplare. Si tratta presubilmente di un edificio annesso alla villa Villoresi, di carattere prevalentemente residenziale piuttosto che agricolo, dalle linee essenziali e dalle semplici decorazioni (cornici alle finestre). Il recupero dell’edificio ha mantenuto la distribuzione a ballatoio, ricostruendo i ballatoi in legno, ha dato omogeneità cromatica e stilistica all’edificio, ha recuperato a fini abitativi i sottotetti, non alterando l’aspetto esteriore dell’edificio, ha messo in evidenza alcuni elementi costruttivi (pilastri in pietra e in mattoni a vista). La corte presenta due corpi accessori, appena ristrutturati ed un corpo accessorio di un piano che costituisce parte dell’esedra di ingresso alla villa Villoresi. Prescrizioni particolari: Si prescrive il mantenimento delle forme, delle proporzioni e del ritmo delle aperture, il mantenimento degli elementi decorativi e strutturali messi in evidenza dal restauro (cornici, ballatoi, pilastrature). Sono ammessi interventi di trasformazione quali aperture di luci in falda (velux, abbaini o terrazzi in falda), trasformazione della distribuzione interna, variazione del numero delle unità abitative. Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda. E’ auspicabile un recupero residenziale dei corpi dei fienili, limitatamente ai corpi disposti su due livelli. Tale intervento deve prevedere il mantenimento delle strutture portanti a pilastri ed archi in mattoni. 26 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 24 Indirizzo: via Vincenzo Monti Oggetto: Villa Morandi 24 Descrizione: Del complesso visibile dalle mappe catastali teresiane e successive, rimangono oggi solo due edifici ed un muro di confine. Gli edifici agricoli annessi alla villa sono stati abbattuti per permettere l’ampliamento della via Vincenzo Monti e l’edificazione di una villa recente di un certo interesse architettonico. L’edificio principale è un volume molto semplice e lineare di due piani, caratterizzato dal serrato ritmo delle aperture. Si articola attorno ad un salone centrale passante di notevole dimensione affiancato da una scala monumentale e da una serie di locali minori sui due lati. Sotto il salone principale è presente una cantina a volta con una iscrizione parietale. A suo ampliamento è stato successivamente accostato un edificio di minor profondità e di minor pregio architettonico, servito da una scala secondaria, e forse originariamente riservato alla servitù, ma con la medesima definizione delle facciate esterne. Perpendicolare ad esso si dispone un corpo basso, attualmente adibito ad autorimessa e che probabilmente costituiva in origine il piano terreno di un edificio residenziale (è ancora visibile un balcone del primo piano). Sul lato est del giardino antistante l’edificio principale è ancora visibile un muro di confine ornato ad lesene. Il complesso, nella sua interezza è stato inserito fra gli Elementi storico architettonici (art. 39 NTA del PTCP) all’interno del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale individua altresì il parco della villa Villoresi e parte del parco della villa Morandi come Ambito a parco e giardino storico (art. 39 Elementi storico architettonici). Il Piano di Indirizzo Forestale individua, sulla scorta del PTCP, il medesimo perimetro, inserendo il parco nelle forme di tutela e compensazioni previste dal PIF. 27 Prescrizioni particolari: Si prescrive il mantenimento dell’immobile ed in particolare delle murature perimetrali, dei soffitti lignei, del corpo scala principale, degli elementi decorativi del cortile d’ingresso, delle serre retrostanti e del giardino ornamentale, della forma, proporzioni e ritmo delle aperture. Sono ammessi interventi di trasformazione degli ambienti interni ad esclusione dell’ambiente ospitante il corpo sala principale e agli ambienti che presentino elementi di pregio architettonico (soffitti a cassettoni, soffitti o pareti decorate). Sono altresì ammessi interventi quali il recupero dei sottotetti e aperture di luci in falda (velux sul fronte principale nord, velux e terrazzi in falda sul fronte sud ). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda, ne la realizzazione di abbaini o corpi sulle coperture. 28 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A1, A2) Ambito n. 25 Indirizzo: Piazza Lombardia/via Foscolo Oggetto: corte urbana 25 Descrizione: Il complesso edilizio a corte in esame, descritto nella corrispondente Scheda di rilievo degli ambiti di interesse architettonico, storico, ambientale, è in larga parte vincolato dalla sovrintendenza ai beni architettonici ai sensi del ex D.Lgs. 490/99 e successive integrazioni (D.Lgs. 42/2004). Per qualsiasi intervento edilizio si fa quindi riferimento alle indicazioni della sovrintendenza. L’edificio principale si compone di un corpo su strada, che contribuisce a definire la piazza principale ed un corpo adiacente a via Colombo. Entrambe presentano alcuni elementi di un certo interesse architettonico: l’edificio sulla piazza si caratterizza per un portale con decorazione geometrica ed aperture con cornici pronunciate. Il corpo su via Colombo, meno pregiato, è attualmente murato e segnalato come pericolante. Il corpo interno disposto lungo la via Foscolo è caratterizzato dalla notevole profondità e dal pronunciato cornicione in stucco (piuttosto raro e prerogativa dell’edilizia nobile). Circa a metà di tale edificio si aggancia un ponte pedonale che collega un corpo residenziale perpendicolare posto ad ovest di via Foscolo. Tale edificio, non inserito fra gli edifici vincolati, così come il passaggio aereo, presenta ancora intatte molte delle caratteristiche costruttive locali, a partire dai ballatoi di distribuzione in legno, alle persiane traforate ed un muro di cinta ad esedra. Prescrizioni particolari: Si prescrive per l’edificio ad ovest di via Foscolo il mantenimento delle murature perimetrali, delle forme proporzioni e ritmo delle aperture e degli elementi di pregio segnalati (ballatoi in legno, passaggio aereo, muro ad esedra al piano terreno). Sugli edifici principali ad est di via Foscolo, fatte salve le indicazioni della Sovrintendenza, si ritiene utile una redifinizione complessiva dei corpi accessori agricoli, che possono essere facilmente trasformati in residenze e l’eliminazioni degli elementi incongrui, segnalati nella Scheda di rilievo (balcone in facciata). 29 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 26 Indirizzo: piazza Lombardia Oggetto: edificio civile a ballatoio 26 Descrizione: L’edificio a corte si compone di un corpo su strada, che contribuisce a definire la piazza principale ed un corpo in profondità nell’isolato, adiacente a via Colombo. Entrambe presentano alcuni elementi di un certo interesse architettonico: l’edificio sulla piazza si distingue per un serrato ritmo di aperture a tutta altezza (elemento piuttosto raro) e una nicchia che ospitava una rappresentazione sacra. Il corpo interno distribuito con un ballatoio, è caratterizzato da alcuni elementi decorativi interessanti e delle particolari scale a doppio arco, con colonnine e mascheroni. Prescrizioni particolari: Si ritiene necessario il mantenimento delle murature esterne e degli elementi decorativi e di interesse architettonico (cornici, nicchia in facciata, scale interne, ballatoi, balaustre e balconi), mentre si auspica una maggiore radicalità degli interventi nella ridefinizione dei corpi accessori agricoli (che possono essere facilmente trasformati in residenze) e degli edifici residenziali di minor pregio. Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazione del numero delle unità abitative, variazioni delle altezze dei solai, soppalcature, il recupero dei sottotetti mediante aperture di luci in falda, (velux, abbaini e terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza delle linee di colmo e di gronda, ne la realizzazione di abbaini o volumi sulle coperture sulle falde affacciate sulla Piazza Lombardia. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume o comunque in materiale lapideo. 30 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2) Ambito n. 27 Indirizzo: Vicolo Gesù Oggetto: porzione di corte (corte del Dom) 27 Descrizione: Pur essendo un edificio di piccole dimensioni e di umili origini, la porzione di corte descritta risulta essere, almeno ad una prima analisi, uno degli edifici più antichi del paese ancora conservati (unitamente all’edificio su via Parini). La particolare conformazione e la composizione del corpo murario fanno pensare ad un edificio di origini medioevali, anche se rimaneggiato più volte. La muratura in ciottoli, mattoni e coppi, disposti a spina di pesce, denota una particolare tecnica costruttiva che è percepibile sulla pelle dell’edificio e che risulta essere oggi anche un elemento decorativo. Prescrizioni particolari: Si prescrive la conservazione delle murature perimetrali, la loro valorizzazione attraverso opere di restauro, il mantenimento delle pilastratura di sostegno all’aggetto all’interno della corte e della scala in pietra. Al fine di valorizzare la particolare composizione materica della facciata le murature dovranno essere mantenute a vista e non intonacate. Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazione del numero delle unità abitative, variazioni delle altezze dei solai, soppalcature, recupero dei sottotetti mediante aperture di luci in falda (ad esclusione di abbaini e terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda. È ammessa l’apertura o la modificazione delle aperture esclusivamente se non interessano le porzioni di muratura di maggiore interesse come quelle in ciottoli o miste a spina di pesce. 31 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A6 P.A. 1A) Ambito n. 28 Indirizzo: via Parini Oggetto: edificio rurale a ballatoio 28 Descrizione: L’area in oggetto è caratterizzata dalla presenza sulla via Parini di un edificio di particolare interesse storico ed architettonico, già segnalato nel catasto teresiano del 1723 come casa da massaro di proprietà della Scuola del Santo Sacramento. A giudicare dalle forme, dagli elementi architettonici e dai materiali, si tratta probabilmente di un edifico molto più antico. La facciata principale è caratterizzata da una particolare muratura in cotto e ciottoli di fiume, disposti in parte a spina di pesce, da cornici in cotto e da finestre con pronunciati sguinci esterni ed un ampio arco ribassato di notevole profondità che definisce l’accesso. Nella porzione retrostante l’edifico su strada si dispongono perpendicolarmente ad esso due rustici in stato di abbandono e un’area inedificata, che costituiva in origine una corte interna di un organismo più esteso. Prescrizioni particolari: L’edificio principale necessita di un intervento radicale volto al risanamento conservativo, che permetta la conservazione di una testimonianza storica architettonica unica a Busto Garolfo. Si prescrive il mantenimento tramite risanamento conservativo dell’edificio principale e la valorizzazione in particolare della struttura muraria prospiciente via Parini, che deve essere adeguatamente restaurata. Tale muratura dove essere mantenuta a vista e non intonacata, fatta eccezione per la parte inferiore del piano terreno, peraltro particolarmente ammalorata. Il portale ad arco ribassato e pronunciato sguincio deve essere conservato e valorizzato evitandone l’occultamento (ad esempio per mezzo di un portone posizionato sul filo stradale). Sono ammessi il cambiamento delle unità abitative, le variazioni delle altezze dei solai se non pregiudicano la definizione delle aperture in facciata, soppalcature, il recupero dei sottotetti mediante aperture di luci in falda (velux sulla facciata prospiciente via Parini, velux o terrazzi in 32 falda sul lato interno). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di gronda e di colmo. I corpi accessori all’interno dell’isolato possono essere trasformati a residenza, anche tramite demolizione e ricostruzione, anche su giacitura diversa purché atta alla ridefinizione dell’ambito cortilizio. Nella porzione retrostante l’edificio principale è ammessa la realizzazione di una nuova costruzione di volume non superiore ai 2000 mc e massimo tre piani fuori terra. Il nuovo edificio dovrà essere concepito in modo da inserirsi ed integrarsi anche da un punto di vista architettonico all’edificio principale. E’ ammessa la realizzazione di massimo due piani interrati ad autorimesse purché non interessi il sedime dell’edificio prospiciente la via Parini e non ne pregiudichi la statica. L’accesso carrabile è preferibile avvenga dalla via Mazzini. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume, a prato o in materiale lapideo. 33 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A6 P.A. 2A) Ambito n. 29 Indirizzo: via Abbazia/largo Volontari del sangue Oggetto: Corte grande 29 Descrizione: Il complesso di edifici denominato corte grande presenta alcuni evidenti elementi di interesse documentario e storico e si configura come uno dei luoghi di riconoscimento dell’identità locale. Si distingue fra i complessi rurali della zona e della parte occidentale della pianura asciutta lombarda per grandezza e per il mantenimento di caratteri originari della cultura costruttiva locale. La struttura ha ospitato, secondo quanto riportato dal catasto teresiano dl 1723, un antico complesso monastico della confraternita degli Umiliati. Ad avvalorare tale ipotesi si può notare la presenza di un edificio religioso registrato nel catasto teresiano in corrispondenza di parte dell’attuale edificio residenziale su via Abbazia, la permanenza nella toponomastica (via Abbazia) e diversi documenti cartacei. Il complesso si compone di un edificio residenziale ad elle di due e tre piani lungo la via Abbazia e Largo Volontari del Sangue, con distribuzione a ballatoio ai piani superiori e una serie di accessi diretti dal cortile al piano terra. Il corpo di fabbrica presenta elementi tipici e di interesse storico documentario della tradizione costruttiva locale (ballatoi in legno, scale i pietra, archi e le aperture ovali del piano solaio). All’edificio residenziale ad L si aggancia una porzione di fabbricato disposto su Largo Volontari del Sangue adibito a fienile e deposito, in cui è inserito il portale di ingresso. Un secondo corpo residenziale di profondità maggiore è posto al centro della corte. L’edificio si caratterizza per un sistema di distribuzione misto e una parte terminale a tre campate, elemento architettonico raro in questo contesto. Un ulteriore corpo residenziale in linea di tre piani a ballatoio si dispone perpendicolarmente al corpo centrale e presenta particolare sistema di distribuzione misto con ballatoi in pietra e un corpo scala definito da un doppio arco. Il complesso è completato verso sud da un corpo lineare di notevoli dimensioni adibito a fienile e depositi e caratterizzato dal ritmo delle pilastrature in mattoni e verso ovest da altri rustici di minor rilevanza ed un piccolo edificio residenziale. 34 Prescrizioni particolari: L’entità dell’ambito, le sue comprovate valenze storiche e simboliche, la sua unicità nel contesto territoriale, lo stato di conservazione generale degli edifici residenziali, che non presentano lesioni a livello strutturale, impongono il mantenimento e la valorizzazione del complesso. Per il corpo residenziale principale lungo la via Abbazia e Largo Volontari del Sangue si prescrive il mantenimento tramite risanamento conservativo dell’edificio, delle sue murature perimetrali, del sistema distributivo (con il mantenimento o il ripristino dei ballatoi in legno e dei corpi scala), delle proporzioni e del ritmo delle aperture. Per l’edificio residenziale centrale si prescrive il mantenimento delle murature esterne e delle forme delle coperture della porzione terminale ad est. Per l’edificio residenziale perpendicolare al corpo principale si prescrive il mantenimento delle murature perimetrali, dei ballatoi in pietra, dell’androne di ingresso ad arco, delle proporzioni e del ritmo delle aperture. Sugli edifici residenziali, sono comunque ammessi interventi interni di trasformazione, come la variazione del numero delle unità abitative, la variazioni delle altezze dei solai, purché non pregiudichino la proporzione e il ritmo delle facciate, soppalcature e il recupero dei sottotetti medaiante aperture di luci in falda (velux, abbaini di ridotte dimensioni o terrazzi in falda), purché non prevedano variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di gronda e di colmo. Per la porzione di edificio a rustico prospiciente Largo volontari del Sangue è ammessa la trasformazione residenziale, purché preveda il mantenimento delle murature perimetrali e del portale di ingresso alla corte e non preveda variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di gronda e di colmo. Per l'edificio a rustico parallelo al corpo principale è ammessa la trasformazione in residenza sul medesimo sedime con una definizione architettonica congrua al contesto insediativo e che rimandi all’edificio preesistente per semplicità e ritmo della campate (attraverso ad esempio pilastrature in mattoni a tutta altezza). Per i rustici e l’edificio residenziale ad ovest è auspicabile una ridefinizione complessiva ed una trasformazione a residenza anche in forme diverse dall’attuale, purché contribuiscano a concludere l’ambito cortilizio. Gli immobili di nuova costruzione non potranno eccedere i tre piani fuori terra. E’ ammessa ed auspicabile la costruzione di autorimesse interrate in corrispondenza della porzione meridionale della corte del corpo rustico lineare a sud e dei rustici ad ovest purché non interessi il sedime degli edifici da conservare e non ne pregiudichino la statica. In occasione di opere edilizie estese all’intero corpo di fabbrica o anche limitate all’ambito cortilizio si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume, o comunque in materiale lapideo o ghiaia. In caso di manutenzione straordinaria o interventi più ampi sulle facciate esterne è necessario provvedere ad un trattamento unitario delle facciate (colore, finiture e coperture) onde evitare accostamenti di colori o finiture diverse che contribuiscono a creare un’immagine dissonante. All’interno del Piano Attuativo dovrà essere prevista una cessione di un’area a servizi in adiacenza all’attuale giardino comunale atta a dare una forma coerente all’attuale zona feste e la cessione di una porzione di edificio al piano terreno affacciata sul medesimo spazio per la realizzazione di locali da adibire a funzioni pubbliche (quali uffici pubblici, sedi di associazioni, informagiovani o altri spazi aggregativi). 35 Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano PRG 2004 Prescrizioni particolari per gli edifici del centro storico (zona A2, A4) Ambito n. 30 Indirizzo: Indirizzo: via A. Manzoni Oggetto: edificio residenziale a ballatoio 30 Descrizione: L’edificio in oggetto è già presente nelle mappe del catasto teresiano del 1723 in forme sostanzialmente conformi alle attuali ed è nominato come casa propria di abitazione (Brambilla Francesco livellario Scuola S.S. Sacramento). L’edificio fin dalle origini è, quindi, un edificio residenziale non agricolo, bensì signorile ed appartenente al curatore degli affari e dei beni della chiesa. La struttura presenta, infatti, alcuni elementi architettonici che testimoniano il suo passato: un portale particolarmente interessante, cornici alle finestre della facciata su strada, una facciata nord particolarmente interessante per la presenza di aperture ovali e di una struttura in aggetto dal disegno tipicamente settecentesco, una distribuzione a ballatoio ed un corpo perpendicolare alla strada a corpo singolo. L’edificio è l’unica porzione di edilizia storica sopravvissuta in questa porzione del centro, che ha visto estese demolizioni e sostituzioni edilizie. L’edificio versa in stato di abbandono e presenta alcuni elementi di degrado. Prescrizioni particolari: Si prevede la conservazione delle murature perimetrali, il mantenimento dei ballatoi, degli elementi decorativi e della configuarazione delle aperture della facciate nord ed ovest e della struttura in aggetto sulla facciata nord. Sono ammessi interventi di trasformazione quali la variazione del numero delle unità abitative, variazioni delle altezze dei solai, soppalcature, recupero dei sottotetti mediante aperture di luci in falda (velux o terrazzi in falda). Non sono ammesse variazioni della pendenza delle falde e dell’altezza della linea di colmo e di gronda. E’ auspicabile un recupero residenziale del corpo dei fienili e una ridefinizione delle bucature al piano terreno della facciata ovest dove sono evidenti superfetazioni incongrue (vetrina al posto di una finestra). E’ auspicabile, data l’indisponibilità di un marciapiede antistante, qualora sia 36 praticabile dal punto di vista tecnico la realizzazione di un camminamento porticato all’interno del sedime dell’edificio. Si consiglia il rifacimento della pavimentazione dello spazio cortilizio in ciottoli di fiume, o comunque in materiale lapideo ed il mantenimento del giardino prospiciente la facciata ovest. 37