Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti e Materiali Specifica Tecnica DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 INTERRUTTORI MOTORIZZATI BT CON DISPOSITIVO DI PRESENZA TENSIONE PER TELECONTROLLO DELLE CABINE ELETTRICHE MT/BT (immagine puramente indicativa) Elaborato da Resp. Unificazione Imp. & Mat. Resp. Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Roberto Bevilacqua Documento validato da Acea SpA - Acquisti e Logistica Stefano Liotta Data 12 febbraio 2016 Documento di Proprietà di Acea Distribuzione SpA - Liberamente utilizzabile dalle Società del Gruppo Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid Edizione Data 1 12-2-2016 DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 Modifiche introdotte Nuovo documento SOMMARIO 1 OGGETTO E SCOPO ......................................................................................... 3 2 NORME DI RIFERIMENTO .............................................................................. 3 3 COMPOSIZIONE DEL CORREDO .................................................................. 5 4 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE ........................................................... 6 5 CARATTERISTICHE ELETTRICHE NOMINALI ....................................... 7 6 MOTORIZZAZIONE .......................................................................................... 8 7 DISPOSITIVO DI RILEVAZIONE PRESENZA TENSIONE ..................... 13 8 MARCATURA, ETICHETTATURA E DICHIARAZIONE CE .………… 16 9 PRESCRIZIONI DI FORNITURA .................................................................. 16 9.1 9.2 9.3 9.4 9.5 Documentazione tecnica ........................................................................................... 16 Prove in fabbrica ...................................................................................................... 17 Imballaggio, trasporto, consegna, immagazzinamento e posa in opera .................. 19 Collaudo ................................................................................................................... 19 Garanzie ................................................................................................................... 20 10 SMALTIMENTO A FINE VITA OPERATIVA ............................................. 20 Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 2 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid 1 DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 OGGETTO E SCOPO La presente specifica tecnica ha per oggetto gli interruttori automatici motorizzati BT, con dispositivo di rilevamento presenza tensione, per telecontrollo di quadri protetti di bassa tensione, destinati ad essere installati in cabine elettriche secondarie della rete di distribuzione. La specifica stabilisce le caratteristiche tecniche nominali, i requisiti per la costruzione, le modalità delle prove, nonché le regole per il collaudo e le garanzie. 2 NORME DI RIFERIMENTO Le leggi e norme sotto riportate si intendono comprensive di successivi aggiornamenti e varianti, e quindi nel testo in vigore alla data dell'ordine. I riferimenti alla medesima normativa, citati nel seguito della presente specifica, sono suscettibili di conseguenti modifiche, in congruità a tali aggiornamenti e varianti. a) Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell’art. 1 della legge 3-82007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, come modificato dal Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106 “Disposizioni integrative e correttive del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”; b) D.Lgs. n. 151 del 25 Luglio 2005 “Attuazione delle direttive 2002/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti”; c) Direttiva 2011/65/UE (restrizione uso di sostanze pericolose - RoHS); d) Direttiva 2012/19/UE (rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche - RAEE); e) Direttiva 2004/108/CE (ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica - EMC- 2014/30/UE dal 20-4-2016); f) Direttiva 2006/95/CE (ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione - Bassa Tensione - 2014/35/UE dal 20-4-2016); g) Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un’agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE; Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 3 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 h) Norma CEI 2-3 (EN 60034-1) “Macchine elettriche rotanti - Parte 1: Caratteristiche nominali e di funzionamento”; i) Norma CEI 7-6 (EN 60447) “Norme per il controllo della zincatura a caldo per immersione su elementi di materiale ferroso destinati a linee e impianti elettrici”; j) Norma CEI 16-5 “Interfaccia uomo-macchina - Principi di manovra”; k) Norma CEI 17-5 (EN 60947-2) “Apparecchiature a bassa tensione - Parte 2: Interruttori automatici”; l) Norma CEI 17-30 (EN 50043) “Apparecchiatura industriale a bassa tensione Grandezze e calibri per connessioni piatte”; m) Norma CEI 17-43 (HD 528) “Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per le apparecchiature assiemate di protezione e di manovra di bassa tensione (quadri BT) non di serie (ANS)”; n) Norma CEI 17-44 (EN 60947-1) “Apparecchiature a bassa tensione - Parte 1: Regole generali”; o) Norma CEI 17-113 (EN 61439-1) “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generali”; p) Norma CEI 17-114 (EN 61439-2) “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 2: Quadri di potenza”; q) Norma CEI 121-4 (EN 61439-5) “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 5: Quadri di distribuzione in reti pubbliche”; r) Norma CEI 17-118 (EN 61439-6) “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 6: Condotti sbarre”; s) Norma CEI 17-52 (IEC 1117) “Metodo per la determinazione della tenuta al cortocircuito delle apparecchiature assiemate non di serie (ANS)”; t) Norma CEI 70-1 (EN 60529) “Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)”; u) Norma CEI 94-2 (EN 61812-1) “Relè a tempo per uso industriale - Parte 1: Prescrizioni e prove”; v) Norma CEI 94-4 (EN 61810-1) “Relè elementari elettromeccanici - Parte 1: Prescrizioni generali”; w) Norma CEI 94-16 (EN 61810-2) “Relè elettromeccanici elementari - Parte 2: Affidabilità”; x) Norma UNI 3740-1 “Elementi di collegamento filettati in acciaio - Prescrizioni tecniche - Generalità”; y) Norma UNI EN ISO 4042 “Elementi di collegamento - Rivestimenti elettrolitici”; z) Norma UNI EN ISO 9227 “Prove di corrosione in atmosfere artificiali - Prove in nebbia salina”; Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 4 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 α) Norma UNI EN 10025-2 “Prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali - Parte 2: Condizioni tecniche di fornitura di acciai non legati per impieghi strutturali”; β) Norma UNI EN 10346, “Prodotti piani di acciaio rivestiti per immersione a caldo in continuo - Condizioni tecniche di fornitura”; γ) Norma UNI EN 22768-1 “Tolleranze generali, tolleranze per dimensioni lineari ed angolari prive di indicazioni di tolleranze specifiche”; δ) Norma UNI EN 22768-2 “Tolleranze generali, tolleranze geometriche per elementi privi di indicazioni di tolleranze specifiche”; ε) Norma UNI ISO 2081 “Rivestimenti metallici e altri rivestimenti inorganici Rivestimenti elettrolitici di zinco con trattamenti supplementari su ferro o acciaio”; ζ) Norma UNI ISO 2859-1 “Procedimenti di campionamento nell'ispezione per attributi - Parte 1: Schemi di campionamento indicizzati secondo il limite di qualità accettabile (LQA) nelle ispezioni lotto per lotto”; η) Norma UNI ISO 2859-2 “Procedimenti di campionamento nel collaudo per attributi - Piani di campionamento indicizzati secondo la qualità limite (QL) per il collaudo di un lotto isolato”; θ) Norma UNI ISO 2859-3 “Procedimenti di campionamento nell'ispezione per attributi - Parte 3: Procedimenti di campionamento con salto di lotti”; λ) Norma UNI ISO 2859-10 “Procedimenti di campionamento nell'ispezione per attributi - Parte 10: Introduzione alla serie di norme ISO 2859 per il campionamento nell'ispezione per attributi”. 3 COMPOSIZIONE DEL CORREDO Interruttore tetrapolare automatico In = 250 A equipaggiato con i seguenti dispositivi: motorizzazione a 24VCC ; rilevatore di presenza tensione della linea protetta (VDS); piastra in resina polimerica di idoneo spessore; copri-terminali superiore con setti separatori; copri-terminali inferiore con setti separatori e adeguati passa-cavo in gomma rastremati, dimensionati per le singole anime dei cavi di sezione 50÷150 mm² per il ripristino del grado di protezione non inferiore a IP3X; attacchi di entrata idonei alla connessione a sbarre omnibus; terminali di uscita con idonei morsetti per il serraggio dei cavi nudi; i morsetti debbono essere in grado di serrare i conduttori dei cavi 3½×95 mm² Cu o 3½×150 mm² Al; cavo cablato per il collegamento tra la motorizzazione e l’unità periferica di telecontrollo; Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 5 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 cavo cablato per il collegamento tra il rilevatore di presenza tensione della linea protetta e l’unità periferica di telecontrollo; viti, minuterie, targhette e quant’altro necessario per la sua installazione a regola d’arte sui quadri BT esistenti presso gli impianti di Acea delle tipologie ex-Enel DY 3001 e DY 3002. Tutti i componenti e gli elementi di tale corredo debbono presentare le caratteristiche costruttive, elettriche e dimensionali rispondenti alle prescrizioni contenute nella presente specifica, nonché assicurare le normali caratteristiche funzionali, di intervento, di manutenibilità e di sicurezza previste per gli operatori degli interruttori non motorizzati. 4 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE L’interruttore automatico per quadro BT oggetto della presente specifica, adatto per il montaggio verticale o orizzontale, deve essere montato verticale tramite viti su inserti filettati metallici solidali alla piastra fissata, a sua volta, al quadro. In tali quadri è presente, altresì un sistema di sbarre con connessioni verso le apparecchiature opportunamente sostenute da supporti isolanti. Figura 1 - Ingombri e dime Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 6 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 Note: (*) Spazio destinato alla motorizzazione. (1) La piastra di fissaggio deve essere in materiale plastico di adeguato spessore e di colore nero RAL 8022 oppure grigio RAL 7012. Su di essa deve essere riportato il nome del costruttore. (2) L’interruttore ed i componenti non devono sporgere dall’ingombro della piastra di fissaggio. (3) I copri-terminali devono essere fissati all’interruttore o alla piastra di fissaggio. (4) Larghezza della sede in cui deve alloggiare la connessione esistente sul quadro (a). (5) Il polo neutro deve essere disposto sulla destra dell’interruttore e contrassegnato da una targa indelebile. (6) La leva di manovra può essere dissimmetrica sia verso destra che verso sinistra. (7) La posizione delle 4 aperture (o di eventuale unica apertura) è libera purché consenta il passaggio delle connessioni esistenti sul quadro con l’interruttore montato sulla sua piastra (a). (8) Le viti di fissaggio dell’interruttore alla piastra non devono sporgere dalla parte posteriore della piastra stessa. (9) Le viti dei morsetti superiori ed inferiori dell’interruttore devono essere manovrabili con le chiavi isolate delle tabelle EA0210 ed EA0211. (10) Gli interruttori devono essere muniti di setti isolanti separatori tra i terminali fissati sulla base dell’apparecchio e tali da garantire l’isolamento tra i terminali anche a calotta rimossa. 5 CARATTERISTICHE ELETTRICHE NOMINALI Le seguenti caratteristiche elettriche, in base alle norme elencate, si riferiscono all’interruttore e a tutti i componenti il corredo (sbarre adattatrici e altro): Corrente nominale: 250 A Potere di interruzione nominale di servizio in cortocircuito Ics: 16 kA Tensione d’isolamento nominale: 690 V Tensione d’impiego nominale: 400 V o 230 V Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 7 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 Tensione nominale di tenuta ad impulso 1,2/50 μs: 8 kVcr Tensione di prova dielettrica a frequenza industriale per 5 s: 1890 V Frequenza nominale: 50 Hz Numero dei poli: 3+N Posizione del Neutro: a Destra Esecuzione: fissa, del tipo scatolato, atta al sezionamento Installazione: da interno Isolamento e mezzo di estinzione degli archi: aria Categoria di utilizzazione: A Dispositivo di manovra: comando manuale frontale di apertura e chiusura del tipo a manovra indipendente con leva non asportabile Durata elettrica: n. 1000 cicli di operazioni Durata meccanica: n. 5000 cicli di operazioni Sganciatore di massima corrente: del tipo magnetotermico o elettronico Grado di protezione involucro esterno: IP2X sul comando manuale IP3X sui morsetti Condizioni normali di servizio: temperatura di esercizio -5 ÷ +40 °C temperatura magazzinaggio -25 ÷ +70 °C pressione atmosferica 70 ÷ 110 kPa umidità relativa max (a 20 °C) 90 % altitudine s.l.m. < 1000 m grado di inquinamento 3 Montaggio: verticale a fronte quadro, su piastra con inserti filettati M5 I blocchetti isolanti porta-contatti debbono essere opportunamente dimensionati al fine di sopportare agevolmente la sollecitazione torsionale derivante dal serraggio dei bulloni di fissaggio dei capicorda dei cavi, qualora tale serraggio venga effettuato con un momento di forze non inferiore a 18 Nm. Gli attacchi terminali in uscita dall’interruttore devono essere protetti con adeguata calotta copri-morsetti in materiale autoestinguente, all’interno di tale calotta copri-morsetti deve essere installato, inoltre, il dispositivo di presenza tensione, come descritto al successivo par. 7. 6 MOTORIZZAZIONE Le manovre elettriche dell’interruttore devono avvenire tramite un motore elettrico (o meccanismo equivalente), dimensionato in modo che, anche ai valori minimi concomitanti Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 8 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 della tensione di alimentazione e della temperatura di impiego, il tempo necessario per l’esecuzione di una manovra (di apertura o di chiusura) non sia superiore a 5 sec. Il tempo di eccitazione del comando elettrico deve essere tale da garantirne l’autoritenuta con un impulso di comando di durata non superiore a 300 ms. Nel caso in cui l’interruttore sia in posizione di sganciato (a seguito di intervento del relè di protezione) lo stesso deve permanere in detta posizione fino a quando non venga inviato un comando di chiusura. All’invio di tale comando, il motore deve caricare le molle per il ripristino dell’interruttore e poi chiudere. La chiusura a distanza deve essere possibile anche con l’interruttore in posizione di aperto. Con l’interruttore in posizione di chiuso, un comando di apertura da remoto deve provocare l’apertura dell’apparecchio (sgancio più ricarica molle). L’interruttore deve essere munito di tre pulsanti (oppure attuatori rotativi), disposti sul fronte dell’apparecchio, per le manovre manuali in locale di chiusura (I), apertura (O) e sgancio (Trip). La posizione di aperto dell’interruttore può essere, in alternativa, ottenuta tramite una leva per la ricarica delle molle azionabile ad interruttore sganciato. L’interruttore deve essere munito di commutatore manuale di funzionamento locale/remoto del tipo a tre posizioni: remoto, locale e lucchettabile. L’esecuzione di manovre elettriche da remoto deve essere inibita dal commutatore posto in posizione locale o lucchettabile (tale condizione deve essere realizzata mediante impedimento meccanico del cinematismo e tramite il taglio dell’alimentazione elettrica del motore). L’interruttore deve essere lucchettabile solo in posizione di aperto. La posizione remoto deve comunque garantire la possibilità dello sgancio in locale dell’interruttore. L’apparecchio deve essere dotato di un dispositivo di antirichiusura (antipompaggio) avente lo scopo di inibire ulteriori chiusure oltre la prima fino a quando il comando di chiusura non sia rilasciato. La leva di manovra manuale deve essere inaccessibile ad apparato di motorizzazione installato. L’installazione dell’interruttore sul quadro BT deve essere possibile senza rimuovere l’apparato di motorizzazione. Caratteristiche di funzionamento: - tensione di alimentazione motore 24 Vcc ± 20% - valore massimo di corrente assorbita ammissibile (escluso lo spunto) 13 A - tempo massimo di manovra 5s - grado di protezione motore IP4X - altre caratteristiche motore CEI 2-3 (EN 60034-1) - temperatura minima di esercizio -5 °C - temperatura massima di esercizio (con valore medio, riferito a un periodo di 24h, non superiore a 35°C) +40 °C - temperatura di magazzinaggio -25 ÷ +70°C - umidità relativa (senza condensa né ghiaccio) 90 % Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 9 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 Il circuito della motorizzazione non deve assorbire alcuna corrente quando è nello stato di stand-by. L'attivazione del motoriduttore deve avvenire tramite relè elettrici a tutto o niente (di potenza per energizzare il motore, soccorritori per ricevere i comandi remoti). I relè impiegati devono essere scelti dal costruttore in funzione della tipologia della motorizzazione e degli sforzi del cinematismo dell'apparecchio per quanto riguarda la portata nominale dei contatti, il potere di apertura e di chiusura a 24 Vcc e avere le seguenti caratteristiche: - grado di protezione (dei soli contatti) IP55 - tipo di servizio continuo - durata meccanica pari a quella dell’interruttore - durata elettrica pari a quella dell’interruttore - classe di lavoro (CEI 41-1) C I relè devono essere insensibili alle sollecitazioni provocate dalle manovre e, nel caso di utilizzo di una versione estraibile, devono essere vincolati ai relativi zoccoli con un dispositivo antiestrazione. Per la segnalazione a distanza della posizione dell'interruttore e quella d’intervento della protezione devono essere utilizzati dei microinterruttori in grado di commutare piccole correnti (anche 20 mA a 24 Vcc). I contatti devono essere azionati dagli alberi principali (non da quelli di manovra). Per la segnalazione della posizione dell’interruttore devono essere previsti tre distinti microinterruttori: uno per la segnalazione di aperto (89cax), uno per quella di chiuso (89ccx) e uno per la segnalazione di scattato (trip). La portata nominale dei contatti e il potere di apertura e di chiusura a 24 Vcc dei contatti ausiliari impiegati devono essere scelti dal costruttore fermo restando che le loro caratteristiche devono essere le seguenti: - manovre elettriche garantite pari a quelle dell’interruttore - manovre meccaniche garantite pari a quelle dell’interruttore - grado di protezione (dei soli contatti) IP 55 L’energia per il comando motorizzato a 24 Vcc viene fornita da un apposito alimentatore alloggiato nell'unità periferica per il telecontrollo delle cabine secondarie. All'interno dell'alimentatore vengono realizzati sia lo smistamento della corrente continua per i motori (±M) e per gli ausiliari (±A) sia la centralizzazione dei telecomandi e delle segnalazioni per tutti gli interruttori. I circuiti di alimentazione per i motori (±M) e quelli per gli ausiliari (±A) devono rimanere distinti e isolati tra loro. Per il cablaggio tra il comando motorizzato e l’alimentatore deve essere fornito un cavo multipolare, del tipo 4×2+9×1 mm² H05VV-F , della lunghezza di 8 m, equipaggiato, alle estremità, con le parti volanti dei connettori descritti in Figura 2 (lato interruttore il cavo può anche essere collegato rigidamente all’apparecchio). Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 10 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. DBM30 Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid Edizione 1, Febbraio 2016 Il fornitore deve provvedere a proteggere opportunamente tale collegamento a connettore contro eventuali danni che possono derivare dalla movimentazione e il trasporto dell’interruttore. Le caratteristiche del cavo devono essere le seguenti: - tensione nominale d’isolamento 300/500 V - formazione 4×2+9×1 mm² - conduttori a corda flessibile di rame ricotto non stagnato - isolante PVC di qualità R2 - diametro esterno (sull’isolante) delle anime ≤ 3 mm - distinzione delle anime mediante numeri marcati (secondo CEI-UNEL 00725) facendo corrispondere i numeri marcati con quelli identificativi degli spinotti del connettore - guaina PVC di qualità Rz - caratteristiche di non propagazione dell’incendio secondo CEI 20-22 Su ambedue le estremità del cavo deve essere applicato un dispositivo di contrassegno a cinturino, in PVC, sul quale viene apposta, in fase di posa in opera, l'indicazione del numero e della denominazione dell’interruttore cui si riferisce. Per il cablaggio interno devono essere utilizzati cavi unipolari aventi le seguenti caratteristiche: - tensione nominale d’isolamento 300/500 V - isolante PVC di qualità R2 - caratteristiche di non propagazione dell’incendio secondo CEI 20-22 Qualora l’apparecchio fornito sia dotato di connettore lato interruttore (vedi connettore “A”) di seguito rappresentato, la parte fissa dello stesso deve essere non compatibile con la parte volante del connettore rettangolare “B”. Lo schema di connessione tra l’interruttore e l’UP è rappresentato in figura 2. A B UP Connessione 12 pin IMS INTERRUTTORE filo 13 C Connessione 9 pin RG VDS Figura 2 - Schema inserzione Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 11 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 Un filo 13 (TSD trip), della sezione di 1 mm² ciascuno, deve essere attestato con puntale maschio AMP e deve avere lunghezza almeno pari a 500 mm in uscita dal cavo prima del connettore “B”: questo, in fase di installazione, viene inserito al PIN 2 del connettore “C” del VDS. La parte fissa del connettore proprietario (A) deve essere equipaggiata con contatti maschio, la parte volante con contatti femmina. La parte volante del connettore rettangolare (B) previsto all’altra estremità del cavo deve essere equipaggiata con contatti maschio del tipo mostrato in figura 3. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Non utilizzato +M Alimentazione motore (+24 Vcc) +M Alimentazione motore (+24 Vcc) 89ccx Segnale interruttore CHIUSO Com TS Comune (+24VCC ) segnali 2 mm2 2 mm2 1 mm2 1 mm2 Non utilizzato AP CH 89cax -M -M -A Comando di APERTURA 1 mm2 Comando di CHIUSURA 1 mm2 Segnale interruttore APERTO 1 mm2 Alimentazione motore (-24 Vcc) 2 mm2 Alimentazione motore (-24 Vcc) 2 mm2 Comune (-24Vcc) comandi 1 mm2 Figura 3 - Particolare e connessioni del connettore “B” a 12 pin Tutti i connettori impiegati devono essere dotati di serra-cavo e polarizzazione e l’accoppiamento deve essere assicurato mediante appendici elastiche di bloccaggio. Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 12 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 Sia le parti fisse che quelle volanti devono essere realizzate in materiale isolante di caratteristiche dielettriche conformi e di adeguate caratteristiche meccaniche, nonché essere equipaggiate con i soli contatti necessari a esplicare le funzioni indicate. I contatti utilizzati devono essere in grado di accogliere conduttori di sezione 2 mm² che debbono essere attestati mediante aggraffatura; possono essere anche di tipo stampato purché idonei, considerando anche la finitura e il trattamento superficiali, a garantire l’ottenimento delle caratteristiche riportate qui di seguito: - tensione nominale d’esercizio 24 Vcc - portata nominale 13 A - caduta di tensione su coppia maschio-femmina percorsa da corrente 5 A 50 mV - forza di inserzione-estrazione 0,4÷10 N/contatto - numero di cicli di inserzione-estrazione garantiti 100 7 DISPOSITIVO DI RILEVAZIONE PRESENZA TENSIONE L’interruttore BT, oggetto della presente specifica tecnica, deve essere inoltre dotato di un dispositivo di rilevazione di presenza tensione (VDS) sulla linea protetta, prelevando tale segnale di tensione, unitamente alla sua alimentazione, in corrispondenza dei terminali di uscita dell’interruttore stesso. Tale dispositivo, su supporto di materiale plastico autoestinguente, deve essere installato internamente al corpo dell’interruttore (ad esempio sotto la calotta copri-morsetti di uscita), mantenendo il grado di protezione IP3X previsto e senza interferire con le altre funzionalità dell’apparecchio. La presenza della tensione rilevata deve essere palesata, per ciascuna delle tre fasi, da luce di colore rosso ad alta luminosità, percepibile fino a 750 mm di distanza con un angolo minimo di visibilità di 60° dall’asse orizzontale e verticale. Deve essere, inoltre, previsto un contatto denominato “RVL BT” che riporta l’informazione di presenza tensione all’unità periferica (UPT), tramite un cavo bipolare collegato rigidamente all’apparecchio, opportunamente protetto per sopportare eventuali sollecitazioni meccaniche durante l’installazione, la movimentazione e il trasporto, come di seguito descritto. Tale cavo, compreso nella fornitura, è del tipo 2×1,5 mm² H05VV-F, conforme a norma CEI 20-22 e tabella CEI-UNEL 35746, con numerazione delle anime marcate come da tabella CEI-UNEL 00725, equipaggiato a entrambe l’estremità con un cinturino in PVC per l’identificazione del relativo interruttore BT e all’estremità da attestare all’unità periferica di telecontrollo (UPT) con un connettore rettangolare a 9 poli con contatti maschio di portata nominale ≥ 13 Acc, denominato “C” di seguito rappresentato. Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 13 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Com TS Alimentazione (+24Vcc) TRIP Scatto BT TS > 1 RVL BT DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 1 mm2 1 mm2 1 mm2 Non utilizzato Non utilizzato Non utilizzato Non utilizzato Non utilizzato Non utilizzato Figura 4 - Particolare e connessioni del connettore “C” 9 pin Il dispositivo VDS riceve la tensione di rete dalle tre fasi R-S-T e dal neutro N e, attraverso un sistema di accoppiamento, fornisce il segnale di misura a un circuito elettronico di monitoraggio con una soglia della tensione di fase tarata a 30 Vca (con tolleranza ± 1 V): quando tutte le tensioni di fase sono inferiori alla tensione di soglia, le lampade devono risultare spente e il contatto “RVL BT” (condizione “.and”) deve essere in posizione di aperto; quando almeno una tensione delle fasi è superiore alla tensione di soglia verso il neutro, la luce rossa della relativa fase deve risultare accesa e il contatto “RVL BT” (condizione “.or”) deve essere in posizione di chiuso. Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 14 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 Figura 5 Il valore di soglia della tensione rilevata deve essere comunque tarabile, tramite apposito attuatore (quale ad esempio un potenziometro) non accessibile dall’esterno dell’interruttore; la taratura in fabbrica di cui sopra deve essere in ogni caso bloccata con vernice o altro adeguato sistema. Le caratteristiche tecniche del VDS son riportate di seguito:. - tensione nominale (Un) 400 Vca - tensione di misura massima (Umm) 415 Vca +10% - rigidità dielettrica 2 kV - frequenza (f) 47÷53 Hz - tensione di fase minima di funzionamento (Un,min) 24 Vca - regolazione tensione di soglia 24÷50 Vca - consumo massimo 2,5 W - temperatura operativa -5 ÷ +40 °C - temperatura di immagazzinaggio -25 ÷ +70 °C - umidità (senza ghiaccio e condensa) ≤ 90 % - MTBF-GB (MIL-STD-217f) 100.000 h - grado di protezione involucro IP20 - contatto mobile “RVL BT” 500 ma / 24 Vcc - grado di protezione relè IP54 Il cablaggio interno al VDS deve essere realizzato in cavo unipolare H05V-K conforme a norma CEI 20-22. Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 15 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 Il dispositivo deve essere completo di ogni accessorio per la corretta installazione e funzionamento; debbono, altresì, essere apportate opportune integrazioni nel manuale di istruzioni, uso e manutenzione dell’interruttore. 8 MARCATURA, ETICHETTATURA E DICHIARAZIONE CE Ogni esemplare deve riportare in posizione ben evidente: - marcatura CE di conformità alle Direttive Europee di riferimento; - etichettatura conforme alle norme tecniche di riferimento; - contrassegno di rispondenza alle norme CEI (marchio CEI o di altro organismo equivalente riconosciuto in ambito SEE); Inoltre ogni apparecchiatura deve essere corredata dalla Dichiarazione CE di Conformità per l'attestazione della conformità alla Direttive Europee di riferimento. 9 PRESCRIZIONI DI FORNITURA 9.1 Documentazione tecnica Il Fornitore, allo scopo di una puntuale progettazione dell’apparecchiatura oggetto della presente specifica, può visionare o prelevare in conto lavorazione presso i magazzini di Acea, a sua cura e spese, un esemplare che deve essere restituito integro alla fine di tale fase di studio. La documentazione di seguito elencata si intende parte integrante della fornitura: a) Disegni di ingombro, progetti esecutivi e relativi calcoli, particolari costruttivi, schemi elettrici e funzionali da cui risultino, in particolare: - dimensioni e posizioni quotate degli attacchi terminali di entrata e di uscita; - dima quotata per montaggio sulle piastre di cui al prec. cap. 3, riportanti in evidenza le modalità di fissaggio degli interruttori; b) Dettagliata descrizione delle caratteristiche costruttive, specifica tecnica e documentazione relativa a tutte le apparecchiature e materiali da impiegare; c) Caratteristiche della resina impiegata per i materiali isolanti utilizzati nell’apparecchiatura e dell’acciaio impiegato per la carpenteria del pannello frontale; d) Dichiarazione CE di Conformità alle Direttive Europee di riferimento; e) Modalità di installazione e piano di manutenzione ordinaria, evidenziando le caratteristiche delle risorse da utilizzare (personale, attrezzature speciali, ecc.). Le modalità di presentazione, di verifica e di accettazione della documentazione tecnica sono precisate nei documenti contrattuali o del processo di acquisto. A giudizio insindacabile di Acea e su richiesta del Fornitore, una diversa procedura può essere concordata nel caso il Fornitore stesso abbia già fornito, e Acea accettato, apparati della stessa tipologia Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 16 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid 9.2 DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 Prove in fabbrica Tali prove, in conformità alle norme riportate nel capitolo 2, vengono avviate presso lo stabilimento del Fornitore o presso un laboratorio concordato con Acea, alla presenza di un collaudatore della medesima, previo accordi e comunicazione scritta, secondo quanto previsto nei documenti contrattuali, di disponibilità della sala prove per prototipo o lotto di fornitura approntato, della data, della durata e del luogo (o dei luoghi) previsto(i) reso(i) disponibile(i) per l’esecuzione delle stesse prove. Tutte le prove ed esperimenti, eseguiti in fabbrica o presso altri laboratori, sono compiute a spese del Fornitore; queste spese comprendono anche il costo dei materiali e pezzi impiegati che si rendessero inservibili, e ciò sia nel caso di accettazione sia di rifiuto della fornitura. Dalle predette spese sono escluse quelle inerenti il collaudatore Acea che rimangono a carico di quest'ultima. Le partite rifiutate debbono essere sostituite, per essere nuovamente sottoposte alle prove prescritte, nel più breve tempo possibile e comunque entro un periodo non superiore ad 1/3 dell'originario termine di consegna stabilito, ferma restando l'applicazione delle penali. Ulteriori prove con esito negativo danno luogo al rifiuto della fornitura. Acea effettua la verifica della conformità al tipo prevista dalle norme CEI. Acea stessa può soprassedere, a suo insindacabile giudizio, all’effettuazione delle prove di tipo, nel caso che il Fornitore sia in grado di esibire, per tali componenti, idonea certificazione rilasciata da Organismi riconosciuti nell’ambito dello SEE (Spazio Economico Europeo) compresi tra quelli indicati nel Decreto del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 13-6-’89 (G.U. del 24-7-’89), aggiornato da successive disposizioni, oppure riconosciuti da ACCREDIA (Ente Italiano di Accreditamento) e nell’ambito dello SEE dall’EA (European cooperation for Accreditation). Tali laboratori sono definiti nel presente documento come “Laboratori Ufficiali”. Qualora, peraltro, Acea ritenesse di dover richiedere l’esecuzione delle prove di tipo, anche in presenza di tali certificazioni, le prove sono a carico di Acea stessa nel caso di esito favorevole e del Fornitore nel caso di esito non favorevole, con conseguente rifiuto della fornitura. Si dà facoltà al Fornitore di richiedere una prova di appello consistente nella ripetizione, con esito favorevole, della prova risultata negativa, da eseguirsi su di una campionatura casuale doppia di quella esaminata. Le prove sono costituite da: A) Prove di tipo, eseguite su di un prototipo, secondo le norme CEI citate, con le modalità stabilite dalle norme CEI 17-5 p. 8.3 e 17-113, cap. 8, 9 e 10, comprendenti: a) esame a vista e verifica delle caratteristiche costruttive, dimensionali e geometriche; b) verifica delle proprietà dei materiali isolanti (CEI 17-113, p. 10.2.3); c) verifica del grado di protezione IP, secondo la norma CEI 70-1; d) verifica delle distanze di isolamento in aria e superficiali; e) verifica dei mezzi, dei conduttori e dell'efficienza del circuito di protezione; f) controllo dell’apparecchiatura, dello schema elettrico e del cablaggio, compresi i circuiti ausiliari; Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 17 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 g) verifica della tenuta con tensione a frequenza industriale a secco sui circuiti principali e ausiliari; h) verifica della tensione nominale di tenuta ad impulso atmosferico 1,2/50 μs; i) prova di riscaldamento e verifica dei limiti di sovratemperatura; j) verifica dei poteri nominali di chiusura e di interruzione in corto-circuito; k) prove di funzionamento e durata meccanica ed elettrica, secondo norma CEI 175, p. 8.3.3.3 e tab. 8, ma con azionamento remoto per il 90% della manovre e con azionamento locale per il rimanente 10%; l) verifica della funzionalità del commutatore “remoto - locale - lucchettabile”, secondo quanto prescritto al prec. par. 6, e delle relative segnalazioni; m) verifica del funzionamento del comando elettrico ai valori estremi della temperatura di esercizio e della tensione di alimentazione; n) verifica della funzionalità del relè temporizzatore e del dispositivo “antipompaggio” (manovra a sgancio libero), di cui alla prec. par. 6; o) prove di immunità del dispositivo VDS (allegato J della norma CEI 17-5, condizioni ambientali A); p) prove di funzionalità del dispositivo VDS alimentato dai morsetti di uscita dell’interruttore in prova (in modalità monofase e trifase) tramite un generatore di tensione a frequenza industriale, per verificare che: - alla tensione di 25 Vca le luci siano sicuramente spente e il contatto mobile in posizione di aperto; - alla tensione di 35 Vca le luci siano sicuramente accese e il contatto mobile in posizione di chiuso; q) verifica della percezione sicura dell’indicazione visiva delle luci del VDS, come da precedente par. 7. Tutte le prove di tipo devono essere ultimate, con esito positivo, nel rispetto della tempistica prevista nei documenti contrattuali. B) Prove di accettazione, eseguite su tutti gli esemplari della fornitura, in base alle norme CEI 17-5 p. 8.4 e 17-113, cap. 8, 9 e 11, e comprendenti: a) esame a vista e verifica delle caratteristiche costruttive, dimensionali e geometriche; b) verifica del grado di protezione IP, secondo norma CEI 70-1: c) verifica delle distanze di isolamento in aria e superficiali; d) controllo dell’apparecchiatura, dello schema elettrico e del cablaggio, compresi i circuiti ausiliari; e) prove dielettriche, secondo norma CEI 17-5, p. 8.4.5; f) prove di funzionamento meccanico, secondo norma CEI 17-5, p. 8.4.1.2; g) verifica della funzionalità del commutatore “remoto - locale - lucchettabile”, secondo quanto prescritto al prec. Cap. 6, e delle relative segnalazioni; h) prove di funzionalità del dispositivo VDS, come precedente par. 7. Le prove di cui alle posizioni precedenti, a giudizio insindacabile del collaudatore di Acea, possono essere eseguite in modo statistico in base alle tabelle UNI ISO 2859-1-2-3-10 Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 18 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 con numerosità del campione pari al 20% (venti per cento) delle unità di ciascuna tipologia e, comunque, su un numero minimo di 3 e massimo di 20 esemplari. 9.3 Imballaggio, trasporto, consegna, immagazzinamento e posa in opera Tutti gli esemplari debbono essere adeguatamente imballati, corredati di tutti gli accessori necessari al montaggio, al fine di assicurarne l'integrità durante le operazioni di trasporto e magazzinaggio, e vanno protetti con una copertura esterna in pellicola impermeabile trasparente, tale da evitare depositi di polvere e infiltrazioni di acqua piovana. Su ciascun imballo deve essere stampato, in maniera chiara e visibile, con caratteri di altezza minima 50 mm, il nominativo del Fornitore, il tipo di apparecchio, il codice materiale SAP 2146415 (In = 250 A) e la massa (kg). Inoltre, devono essere fornite adeguate istruzioni relative al trasporto, al magazzinaggio, all’accoppiamento elettro-meccanico e al collegamento sul quadro esistente. La consegna della fornitura deve avvenire presso il magazzino Acea dopo l’effettuazione di tutte le prove di tipo e di accettazione di cui sopra, entro i termini previsti nei documenti contrattuali 9.4 Collaudo Il collaudo di tutti gli esemplari, che abbiano superato le prove in fabbrica, viene effettuato presso Acea e la redazione del certificato di collaudo avviene entro 30 (trenta) giorni solari dalla data di consegna delle apparecchiature, di tutti i documenti tecnici (disegni meccanici e di montaggio, schemi elettrici, istruzioni per la manutenzione e l’esercizio, ecc…) e delle certificazioni richieste dalla vigente normativa italiana (ISPESL, ASL, ecc…). Le operazioni di collaudo riguardano un campione pari al 10% (dieci per cento) del lotto di fornitura (numero di scomparti dello stesso tipo), in ogni caso non meno di 2 unità, e consistono nella ripetizione di tutte le prove di cui alla precedente posizione 9.2.B. Della data di inizio delle operazioni di collaudo viene dato formale avviso al Fornitore che può presenziare con un proprio rappresentante. Qualora nel collaudo anche un solo esemplare del campione risultasse non accettabile, l'intero lotto deve essere sottoposto alla ripetizione delle prove relative, a totale carico del Fornitore. Il materiale che, sottoposto a verifica, non soddisfi pienamente alle condizioni stabilite, viene rifiutato; tuttavia Acea, a suo insindacabile giudizio e a tutte spese del Fornitore, può accordare al Fornitore stesso l’esame in contraddittorio della merce rifiutata. Il ritiro delle partite rifiutate deve farsi dal Fornitore senz’altro avviso o provvedimento qualsiasi, a sua cura e spese, nel termine di 15 giorni solari dalla data della lettera di rifiuto. In caso diverso le partite stesse sono rispedite in porto assegnato all’indirizzo del Fornitore. Le partite rifiutate debbono essere sostituite per essere nuovamente sottoposte alle prove di officina indicate da Acea e alle successive prove di collaudo di cui al presente articolo. Quanto sopra deve essere effettuato nel più breve tempo possibile e comunque entro un periodo non superiore ad 1/3 dell’originario termine stabilito per la consegna, ferma restando l’applicazione delle penali. Ulteriori prove con esito negativo danno luogo al rifiuto finale della fornitura. Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 19 di 20 Specifica Tecnica Acea Distribuzione S.p.A. Ingegneria, Pianificazione e Sviluppo Smart Grid 9.5 DBM30 Edizione 1, Febbraio 2016 Garanzie Il Fornitore degli interruttori motorizzati è l'unico garante nei confronti di Acea contro tutti i difetti di materiale e di costruzione oltre che, indipendentemente dai collaudi effettuati, per la piena rispondenza alla presente specifica tecnica. La garanzia prevede la sostituzione gratuita, trasporti compresi, nel più breve tempo possibile ma comunque entro 3 mesi dalla notifica al Fornitore, degli interruttori o loro componenti: a) per un periodo di 24 mesi dalla messa in servizio, ma non oltre 30 mesi, dalla data di fine collaudo presso Acea con esito favorevole, nei casi di difetti riscontrati; b) per un periodo di 5 anni dalla data di fine collaudo presso Acea con esito favorevole, nei casi di non rispondenza alla specifica tecnica di Acea accertata successivamente al collaudo; c) il Fornitore deve assicurare, nel caso di eventuali applicazioni di verniciature, anche una garanzia della durata di 3 anni dalla data di fine collaudo presso Acea con esito favorevole, trascorsi i quali la superficie pitturata non deve presentare ruggine su più dell’1% della stessa, corrispondente a un grado di ossidazione non superiore al livello Re3 della “Scala europea dei gradi di arrugginimento per pittura antiruggine”. Il periodo di sospensione dal servizio dovuto a difetti di materiale e di costruzione prolunga la durata della garanzia del tempo intercorrente tra la notifica del guasto e la riconsegna degli interruttori da parte del Fornitore. Per tutte le parti di ciascun esemplare che, in regime di garanzia, siano state sostituite, riparate o comunque influenzate da tali operazioni, gli obblighi di garanzia nei casi di difetti riscontrati, si estendono di ulteriori 12 mesi, a partire dalla data di ultimazione della sostituzione o della riparazione. 10 SMALTIMENTO A FINE VITA OPERATIVA Il Fornitore deve comunicare per iscritto ad Acea SpA, prima della comunicazione di approntamento al collaudo, le modalità di smaltimento e/o riciclo dell’apparecchiatura e/o delle sue parti, oggetto della presente specifica, una volta che sia giunta a fine vita operativa. Il Fornitore deve, per quanto possibile, prevedere materiali per i quali sia fattibile il riciclo, mediante recupero e riutilizzo, piuttosto che lo smaltimento a discarica; deve comunque preferibilmente utilizzare, laddove possibile, materiali per i quali sia elevato il grado di biodegradabilità. Quanto sopra deve essere previsto in conformità alle leggi, regolamenti e norme vigenti in materia di salvaguardia ambientale. Progetti Smart Grid e Progetti Speciali Unificazione Impianti & Materiali Pagina 20 di 20