Studi quali-quantitativi di sostanze naturali vegetali: identificazione e controllo di qualità delle droghe vegetali e loro preparati monocomponente. La qualità di un prodotto di origine vegetale ovvero di un prodotto a base di piante o loro derivati, sia come medicinale sia come integratore alimentare, è un requisito necessario anche se non sufficiente per garantire la sua sicurezza d‟uso. I requisiti di qualità sono riferiti alla purezza, alla composizione quali-quantitativa e alle buone pratiche di fabbricazione sia della materia prima vegetale sia del prodotto finito secondo specifiche riportate nella monografia “Herbal drugs” della Farmacopea Europea e nelle Linee Guida del Ministero della Salute su la “Documentazione utile a supporto degli integratori alimentari con ingredienti erboristici” del 2006. L‟identificazione scientifica ed univoca della matrice organica vegetale costituisce il passo iniziale di qualsiasi utilizzazione e validazione delle „sostanze attive vegetali‟ ovvero le droghe vegetali ed è il primo passaggio che assicura l‟assenza di sofisticazioni o adulterazioni. In particolare l‟individuazione di quei metaboliti secondari della pianta biologicamente attivi, sia in senso terapeutico sia in senso salutistico, o di quei componenti chimici caratteristici della droga vegetale contribuisce ad una caratterizzazione completa della stessa perché è quella che permette di seguire il destino della materia prima vegetale nel prodotto finito e anche nel corso del tempo o delle condizioni di conservazione. Scopo del progetto è quello di caratterizzare alcune droghe vegetali tramite studi cromatografici dei componenti chimici noti e non noti della pianta per trovare una sorta di impronta digitale o “fingerprint” identificativa della specie botanica allo studio. L‟autenticazione della specie botanica si avvarrà anche dei metodi di analisi della biologia molecolare per il suo riconoscimento genetico. L‟analisi cromatografica qualitativa e anche quantitativa come “fingerprint” viene effettuata con diverse metodiche cromatografiche tramite due procedure analitiche classiche: la cromatografia ad alta pressione, HPLC-DAD e/o HPLC-MS, che può dare una maggiore informazione sulla natura chimica dei componenti, e la cromatografia su strato sottile ad alta prestazione, HPTLC, con lettura densitometrica del cromatogramma sviluppato per la determinazione dei rapporti quantitativi dei componenti chimici individuati. Lo studio dei profili cromatografici dei componenti chimici di una droga vegetale consente di individuare le caratteristiche chimiche del fitocomplesso derivato dalla pianta cui può essere attribuito l‟effetto biologico sia terapeutico che salutistico. La caratterizzazione del fitocomplesso così ottenuta permette l‟individuazione di eventuali sofisticazioni o adulterazioni della droga vegetale in prodotti commerciali monocomponente anche se non sono noti i costituenti attivi o i markers della stessa. Il “fingerprint” cromatografico può essere utile anche per seguire il destino della materia prima vegetale nel prodotto finito e/o nel corso del tempo o delle condizioni di conservazione. L‟identificazione molecolare della specie botanica allo studio si avvarrà all‟occorrenza dell‟applicazione delle tecniche di PCR (Polymerase Chain Reaction). Il progetto ha lo scopo di elaborare metodi di analisi rapidi e univoci per l‟identificazione di una pianta come materia prima di prodotti commerciali monocomponente e l‟individuazione di possibili sofisticazioni con altre piante o con sostanze chimiche aggiunte. Il progetto è in linea con le „WHO guidelines on safety monitoring of Herbal medicines in pharmacovigilance systems‟, 2004, e le Linee Guida dell‟EMA del 2008 „Guideline on quality of combination herbal medicinal products/traditional herbal medicinal products‟ e „Reflection paper on markers used for quantitative and qualitative analysis of herbal medicinal products and traditional herbal medicinal products‟ per il controllo della qualità dei prodotti a base di erbe.