Rassegna stampa A cura dell’Ufficio Stampa FIDAS Nazionale Venerdì 29 gennaio 2016 Rassegna associativa Rassegna Sangue e emoderivati Rassegna sanitaria, medico-scientifica e Terzo settore Prima pagina 2 7 10 16 Rassegna associativa IL FRIULI.IT Molte trasfusioni, poche donazioni Appello dell’Afds di Udine dopo un mese di gennaio negativo per i quantitativi di sangue e plasma 28/01/2016 L'avvio del 2016 si è rivelato negativo per le donazioni di sangue e plasma nell’area vasta udinese per il vistoso calo che si è avuto sia nei centri trasfusionali ospedalieri sia nell’autoemoteca. In questo mese l’autosufficienza da tempo consolidata in Friuli ha vacillato poiché contemporaneamente sono aumentate le richieste di trasfusioni, non solo per casi di eccezionale gravità, ma anche per il complessivo invecchiamento della popolazioni. Sino al 2015, infatti, le richieste del sistema sanitario locale erano stabilmente inferiori alle sacche messe a disposizione dai generosi Donatori friulani, ma proprio durante l’anno appena trascorso hanno iniziato a risalire. Ciò ha coinciso con una diminuzione delle donazioni rilevata in particolare nell’ultimo biennio le cui cause si ravvisano nella crisi demografica, meno giovani rispetto agli anziani che lasciano per limiti di età, ma anche nella generale crisi dell’associazionismo per cui molti non aderiscono alla Associazione e non possono essere convocati in caso di emergenza. Il Centro nazionale sangue per garantire l’autosufficienza ha fissato come obiettivo per il 2016 il ritorno ai quantitativi del 2014, per questo motivo il presidente dell’Afds Renzo Peressoni ha sollecitato tutte le 210 sezioni a intensificare l’attività di propaganda, soprattutto quella personale e diretta. “ Basterebbe una donazione in più all’anno, preferibilmente di plasma, per farci stare un po’più tranquilli", sostiene Peressoni, rivolgendo un appello anche a coloro che non si associano affinché aderendo senza obblighi all’Afds possano essere chiamati in caso di emergenza. La situazione sta diventando preoccupante e non basta dire che è un mal comune delle società evolute la diminuzione delle donazioni per trovare una giustificazione. Oggi più che mai c’è necessità di sangue e soprattutto di plasma, utile per la realizzazione di preziosi farmaci salvavita. Peressoni lancia un appello a tutti i potenziali donatori (per esserlo bastano 18 anni, peso normale e buona salute) affinché si avvicinino alla esperienza del dono volontario, gratuito, anonimo e responsabile. Chiede anche la collaborazione di coloro che donatori lo sono già, pur comprendendo tutte le possibili difficoltà, affinché facciano uno sforzo in più e non si sottraggano al loro precipuo dovere sociale. “Se ci saranno ancora le carenze riscontrate nel mese di gennaio - afferma il Presidente - non saremo in grado di provvedere alle esigenze dei nostri ammalati e ciò mi addolora perché viene meno una tradizione di generosità del popolo friulano che ha assunto la donazione di sangue come tratto distintivo della sua identità”. L’Associazione Friulana Donatori di sangue invita pertanto subito a prenotarsi per la donazione al 0432 1698073 (per Udine, Cividale, Gemona, San Daniele e Palmanova) e al 0434 223522 (per gli altri centri ospedalieri) oppure accedendo al sito www.portaledeldono.it . In ogni Comune vi sono sezioni dell’AFDS da poter contattare per informazioni e prenotazioni. Recuperare il terreno perduto e mantenerlo nel tempo attraverso una donazione programmata è la soluzione migliore per risolvere i problemi attuali e guardare con fiducia al futuro, il tutto a solo vantaggio degli ammalati. Rassegna sangue e emoderivati ADNKRONOS Non può donare il sangue per 28 giorni chi proviene da Paesi colpiti dal virus Zika Pubblicato il: 28/01/2016 15:02 Sospensione temporanea per 28 giorni per i donatori di sangue e di emocomponenti che abbiano soggiornato nelle aree dove si sono registrati casi autoctoni d'infezione da virus Zika. E' la misura messa in atto dal Centro nazionale sangue su raccomandazione dell'European Centre for Diseases Control (Ecdc). Ecco le zone interessate, in tutto 25: Brasile, Colombia, Suriname, Paraguay, Venezuela, Guyana francese, Equador, Guyana, Bolivia, Guatemala, El Salvador, Messico, Panama, Honduras, Martinica, Saint Martin, Haiti, Barbados, Guadalupa, Porto Rico, Repubblica Domenicana, Capo Verde, Thailandia, Indonesia (isola di Sulawesi), Isole del Pacifico. Lo Zika - ricorda il Cns - è un arbovirus appar tenente alla fam iglia Flaviviridae, genere Flavivirus, come febbre gialla, Dengue e West Nile virus. L'infezione decorre in maniera asintomatica nella maggior parte dei casi. I sintomi sono rappresentati da: febbricola, congiuntivite, artrite, artralgia transitoria e rash maculopapulare, che compaiono tra i 3 e i 12 giorni dopo la puntura della zanzara vettore e possono durare da 2 a 7 giorni. Le manifestazioni cliniche sono spesso simili a quelle riportate per altre arbovirosi (ad esempio Dengue e Chikungunya). Le complicanze (ad esempio neurologiche, autoimmuni) sono rare, ma sono state descritte durante focolai di epidemia in Polinesia. "In Italia - rileva il Cns - la diffusione di questi virus è monitorata da programmi specifici. Vista l'ampia diffusione dei due potenziali vettori (Aedes Aegypti, Aedes Albo pictu s) e la r accom an dazione dell'Ecdc di rafforzare le misure di sorveglianza sui possibili casi importati, si raccomanda di mantenere in essere la sorveglianza anamnestica del donatore di sangue per i viaggi nelle aree interessate. E nell'ambito delle misure di prevenzione della trasmissione trasfusionale si raccomanda di applicare il criterio di sospensione temporanea per 28 giorni per i donatori che abbiano soggiornato nelle aree dove si sono registrati casi autoctoni d'infezione". Rassegna Politica sanitaria, Medico-scientifica e Terzo Settore Prima pagina