©Palazzo Chigi |Comune di Ariccia LOCALITA’ GALLORO A partire dagli anni ‘20 del Novecento viene avviata l’urbanizzazione della frazione di Galloro, detta anche “Ariccia nuova”. La cooperativa Ariccia Nuova nel 1920 realizzò il piccolo centro di Galloro, con la piazza Dante Alighieri e le casette popolari di via del Sacro Cuore, l’Hotel Eden e le case vicine. Ancora oggi, a distanza di quasi un secolo, si può apprezzare la qualità urbanistica ed architettonica di questi interventi, che, pur soddisfacendo esigenze abitative locali, hanno reso Ariccia un punto di riferimento per le villeggiature della borghesia romana. Costruzioni signorili vennero realizzate sulla via Appia Nuova e nelle adiacenze (Villino Abatini, via del Sacro Cuore n. 1; Villino Gargioli, via Appia Nuova n. 34; Villino Cametti, via Appia Nuova nn. 36-38; Villino D’Amici, via Appia Nuova nn. 40-42; Villino D’Ascenzo, via Appia Nuova n. 50; Villino Sardellitti (Vecchioni), via di Galloro n. 3-5; Villa Sole, via Appia Nuova, edificata dalla contessa Ketty Antonini nel 1935, ha ospitato molti personaggi di rilievo, come l’arch. Le Corbusier, etc.). Dal 1925 circa iniziò la costruzione di villette nella zona di Monte Cucco, con la presenza di vari pregevoli edifici in stile liberty, classicista, storicista o razionalista (oltre a quelle catalogate di seguito, ricordiamo tra le più significative: Villino Lenti, poi Bianchini, via Mattia De Rossi n. 2; Villino Abatini, via di Galloro n. 4; Villino Cameresi, via di Galloro n. 6-8; Villino Ricci, via di Galloro n. 10; Villino Ilaria, via di Galloro, nn. 16-18, già Casa di S. Brigida; Villino Quarta, via Cicerone, n. 37, appartenuta al senatore Francesco Quarta, presidente della Corte dei Conti; Villino Sorrenti, via Ovidio 4; Villino Parisi, via Ovidio n. 12 e via Appia Nuova n. 45, ove ha trascorso la giovinezza il gesuita Padre Pio Parisi [1926-2011], assistente spirituale dell’Acli; Villa Luciana, via Ovidio 12, appartenuta all’ing. Angeloni, poi famiglia Calvieri; Villino Cavallari, via Ovidio n. 14, costruita nel 1935 dal prof. Eugenio Cavallari, primario del Bambin Gesù; Villino Quintieri, via Ovidio, n. 20, costruita dal barone Giovanni Paolo Quintieri; Villa Luca, via Ovidio n. 21, costruita dall’on. Gaspare Rauti; Villino Giannini, via Ovidio n. 39; Villino Tonello, via Cicerone n. 45, appartenuta all’ing. Tonello; Villino Lazzaretti, via Cicerone n. 56, appartenuta al ciclista Romolo Lazzaretti [1896-1979], fondatore della Ditta Ciclistica Lazzaretti), varie di rilevante interesse disegnate in stile razionalista dall’architetto Luigi Moretti (1906-1973), tra il 1937 e il 1942, che progettò anche la lottizzazione di Galloro. Alcune ville sono appartenute o hanno ospitato illustri personaggi del secolo scorso (Villa Ricordi, via Cicerone, appartenuta a Teddy Reno e Rita Pavone; Villino Lefevre, via Orazio, appartenuto al prof. Renato Lefevre; Villino Petrassi, via Orazio, appartenuto al compositore Goffredo Petrassi, etc.). Di pregevole architettura organica la villa Allegranza, su via Egerio Lesbio, degli anni ‘60. (Bibliografia: A. Martorelli, 1930; M. D’Annunzio, 2011). Pagina 1 di 1