struttura interna della Terra densità media della Terra: 5,5 g/cm3 Km: 0 – 70 2.900 composizione chimica della Terra differenziazione gravitativa densità e temperatura interna modelli propagazione onde • Onde che attraversano un mezzo omogeneo procedono in linea retta a velocità costante. • Onde che attraversano un mezzo non omogeneo modificano direzione e velocità. modelli propagazione onde • Quando le onde passano attraverso una superficie di discontinuità che divide strati con caratteristiche diverse, cambiano direzione, vengono riflesse o rifratte, e cambiano velocità. superfici di discontinuità • La superficie che separa due mezzi nel quale le onde sismiche si muovono a velocità e direzione differente è detta superficie di discontinuità. • Analizzando i sismogrammi si sono scoperte differenti superfici di discontinuità. studio della propagazione delle onde sismiche La velocità di propagazione delle onde P e S all’interno della Terra dipende quindi dalle proprietà dei materiali che attraversano (ad esempio dalla loro densità). Inoltre le onde P rallentano nei fluidi, le onde S nei fluidi non si propagano. Dallo studio della propagazione delle onde sismiche si osserva che la Terra non ha ne una composizione uniforme ne una densità che cresce in modo omogeneo, ma presenta superfici di discontinuità. superfici di discontinuità Discontinuità di Mohorovičić (Moho) • Separa la crosta dal mantello. • Non è una superficie sferica, sotto i confini oceanici la profondità varia tra 4km e 10 km, sotto i continenti tra 20km e 70 km. Discontinuità di Gutenberg • Separa il mantello dal nucleo. • E’ una superficie sferica ad una profondità regolare di 2.900 km. • In corrispondenza di questa discontinuità le onde P rallentano, le S vengono fermate. Discontinuità di Lehmann • Separa il nucleo esterno (liquido) dal nuclo interno (solido). • E’ una superficie sferica ad una profondità regolare di 5.170 km. • Scoperta osservando sismogrammi relativi alle esplosioni nucleari. crosta Sottile, rigida, composizione eterogenea, spessore variabile. Occupa il 3% del volume del pianeta. Formata da rocce magmatiche (65%, di cui 2/3 circa basalto), rocce metamorfiche (27%) e sedimentarie (8%). Si divide in Crosta Continentale e Crosta Oceanica. crosta continentale ed oceanica crosta continentale • 40% della crosta terrestre • Spessore variabile da circa 20 km a circa 70 km • Molto eterogenea, contiene rocce databili anche 4 miliardi di anni, con una lunga storia geologica (cicli litogenetici, orogenesi ed altre dinamiche tettoniche ) tutt’ora in svolgimento. • Densità media 2,7 g/cm3 Acasta Gneis, Inukjuak, Quebec. Databile circa 4 miliardi di anni, è la più antica roccia conosciuta. Crosta continentale: età delle rocce. crosta continentale Contiene l’80% delle rocce della crosta. La struttura è variabile. Si osservano comunque in genere rocce sedimentarie in superficie (6%), ed in profondità rocce magmatiche (47%) e metamorfiche (27%), prevalentemente sialiche. crosta oceanica • 60% della crosta terrestre • Spessore di pochi chilometri (circa 4-10 km) • Relativamente omogenea, contiene rocce mai più antiche di 200 milioni di anni. • Densità media 3 g/cm3 crosta oceanica Costituita da tre strati sovrapposti: • Sedimenti • Basalti (pavimento oceanico) • Gabbri Composizione delle rocce prevalentemente femica. Crosta oceanica: età delle rocce. • Il confine tra crosta oceanica e continentale non coincide con la linea di costa. La piattaforma al di sotto delle acque fa parte della crosta continentale, ed è separata da quella oceanica da una scarpata. isostasia crosta: composizione chimica Project “Mohole” 1961, “Life” Magazine mantello Occupa il’83% del volume del pianeta. Costituisce il 67% della massa del pianeta. Il mantello superiore (massima profondità 700 km) è formato da rocce ultrafemiche come le peridotiti. Contiene l’astenosfera (all’incirca tra i 100-150 km e i 250 km di profondità). Il mantello inferiore (da 700 km a 2.900 km di profondità) è più denso, formato probabilmente da ossidi femici. litosfera litosfera Strato geologico più esterno della Terra, caratterizzato da un comportamento rigido ed elastico, costituita dall’insieme della crosta e della parte superiore del mantello terrestre. Lo spessore è variabile: al di sotto delle dorsali oceaniche la presenta spessori valutati intorno ai 5-10 km mentre sotto le aree continentali arriva probabilmente anche fino a 150 km. litosfera • La litosfera poggia su un substrato denominato astenosfera. La litosfera non costituisce un involucro continuo sulla superficie terrestre, ma è rotta in numerose zone di frattura molto estese, sedi di intensa attività sismica. Queste zone delimitano un mosaico di zolle (o placche) che sono in moto relativo le une rispetto alle altre e che slittano sul substrato plastico della astenosfera. astenosfera astenosfera Regione del mantello terrestre al di sotto della litosfera, caratterizzata da una brusca diminuzione della velocità di propagazione delle onde sismiche (in particolare, delle onde S). La profondità varia probabilmente tra pochi kilometri ad un massimo di 250 km sotto la superficie. astenosfera Si interpreta come zona a comportamento plastico in cui probabilmente parte delle rocce (meno del 10%) sono fuse o prossime al punto di fusione (temperatura maggiore di 1.000 °C). Sotto le dorsali oceaniche, conformemente all'assottigliamento della litosfera, l'astenofera risale verso la superficie. nucleo Occupa circa il 14% del volume del pianeta, raggio di circa 3.500 km. Ha una densità media che varia da circa 10 a circa 13 g/cm3 La temperatura del nucleo si stime possa raggiungere i 6.000 K. nucleo Il nucleo esterno (2.900-5.170 km) si comporta come un fluido. Il nucleo interno (5.170-6.371 km) si comporta come un solido. Si ritiene che il nucleo sia costituito prevalentemente, ma non solo, da ferro e nichel. tomografia sismica flusso geotermico La quantità di energia termica emessa da un’unità di superficie terrestre in un secondo è detta flusso geotermico (in media il valore è di 1,5 μcal/cm3/s). calore interno Il flusso geotermico è dovuto al calore interno della Terra. calore interno • La Terra emette più calore di quanto ne riceve dal Sole • Le fonti di questo calore sono due: Calore primordiale Radioattività naturale di isotopi presenti nel mantello e nella crosta campo magnetico terrestre epoche magnetiche