www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela 3 4 1 5 2 1- Pompa per l’acqua di raffreddamento 2- Collegamenti (acqua di raffreddamento, gasolio, ingresso e uscita elettricità) 3- Quadro elettrico di controllo 4- Alternatore 5- Motore diesel Lalibertàdelconfort Come sarebbe la nostra vita senza elettricità? La situazione è verificabile quando la corrente manca ed è sicuramente poco confortevole. Per evitare black-out anche a bordo è molto utile un generatore. D’accordo, ma quale? Questo articolo nasce per guidarvi nella scelta di Nicodemo Angì mmettiamolo, le comodità piacciono a tutti. Le nostre case sono ricche di apparecchi elettrici di ogni tipo, utili o “sfiziosi” che siano. Lavatrici, frigoriferi e ferri da stiro ma anche lettori DVD, videogiochi e catene Hi-Fi. Siamo, insomma, in una situazione di ambiguità, un po’ viziati e un po’ costretti dalle necessità. E salendo in barca, cosa succederà? Riusciremo a spogliarci delle nostre abitudini come ci liberiamo del cappotto, appendendolo a un appendiabiti? La risposta, nella maggior parte dei casi, sarà probabilmente negativa, nel senso che non sarà poi così facile rinunciare alle comodità alle quali siamo “assuefatti”. A 44 Aprile 2005 UNA FORZA UNIVERSALE Vorremmo, insomma, non cambiare troppo la nostra vita, che dipende per molte cose dall’elettricità. Quest’energia è incredibilmente duttile e ci permette di fare una miriade di cose diverse. Sentiamo freddo, o caldo? L’elettricità ci aiuta a uscire da questa condizione di disagio. Azioni come il salpare l’ancora o lavare i vestiti, orientarci o sentire la musica sono facilmente compiute se c’è disponibilità di energia elettrica. In barca c’è sempre una riserva d’elettricità, immagazzinata nei fidati e silenti accumulatori al piombo, ma esistono situazioni nelle quali essi non possono aiutarci più di tanto. Raccogliendo ed elaborando le informazioni contenute negli articoli sui tester, sulle batterie e sui condizionatori vi renderete Il generatore nella foto eroga più di 10 KW ma le sue dimensioni non sono eccessive. Per un confronto ci si può riferire all’ingombro del filtro del gasolio visibile in alto conto che la bassa tensione erogata dagli accumulatori rende proibitivo l’utilizzo di certi apparecchi: le correnti in gioco sarebbero talmente forti che gli stessi si esaurirebbero in breve tempo. L’alternativa è utilizzare energia elettrica con tensione più alta, che potrà essere prelevata dalla terraferma o generata direttamente a bordo. Quest’articolo servirà a capire i generatori: come funzionano e quali sono i criteri in base ai quali scegliere quello giusto per noi e la nostra barca. Di generatori ne esistono molti tipi: portatili o fissi, eolici, fotovoltaici o a elica trascinata, e così via. Diciamo subito che siamo interessati ad apparati “deterministici”, che siano, cioè, disponibili a generare energia quando lo vogliamo noi (salvo guasti improvvisi): si tratta di generatori dotati di motore. I generatori portatili sono molto pratici: compatti e leggeri, non possono però risolvere tutte le esigenze energetiche e sono poco indicati per un utilizzo gravoso. Gli apparati fissi compensano il peso e l’ingombro con potenze e affidabilità superiori e una praticità e sicurezza di utilizzo molto maggiore. Utilizzatore TV/VCR Caricabatterie NiCd P.C. o portatile Piccolo trapano Piccole utenze cucina Piccolo frigorifero Piccolo microonde Macchina del caffè Asciugacapelli, 1000W Aspirapolvere, microonde Frigo/congelatore Idropulitrice Pompa elettrica Attrezzi da lavoro pesante L’ENERGIA CHE CI SERVE Boiler Vediamo ora, con l’aiuto di una tabella, quelli che possono essere i principali consumatori di energia e le loro possibilità d’impiego a bordo. Il simbolo “+” identifica le utenze che possono funzionare con il generatore o con l’inverter, e “ ” indica apparecchi che possono essere usati solamente a generatore acceso. Gli utilizzatori indicati con “#” devono essere usati con cautela se sono già connesse altre utenze, mentre “ ” ci dice che bisogna adottare un generatore più potente. Cucina elettrica a 2 piastre * ° Microonde/forno Lavastoviglie Cucina elettrica a 3 piastre Cucina elettrica a 4 piastre Condizionatore 6-8000 BTU Condizionatore 8-10.000 BTU Condizionatore 16.000 BTU Condizionatore 24.000 BTU Generatore da 3 KW Generatore da 5 KW + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + + * * * * * * # # * * ° ° * * ° ° # ° * * * ° Aprile 2005 45 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela COME FUNZIONANO I GENERATORI I prodotti dei quali abbiamo parlato, i generatori, possono essere suddivisi costruttivamente in due blocchi principali: il motore di azionamento e l’alternatore. La vera macchina elettrica è proprio quest’ultima. Partiamo dal nome: esso deriva dal tipo di tensione generata, che è, per l’appunto, alternata. Per capire meglio il suo schema di funzionamento, a sua volta necessario per valutare le differenze fra vari prodotti in commercio, occorre richiamare alcuni semplici principi dell’elettromagnetismo. N N figura1 2 S S Il campo magnetico generato da una bobina di filo conduttore percorsa da una corrente (a destra) è praticamente identico a quello generato da un magnete permanente. N e S sono i poli magnetici, rispettivamente Nord e Sud Dal campo, la corrente Ci sono varie maniere per generare un campo magnetico ma quelle che ci interessano sono sostanzialmente due. La prima consiste nel predisporre un magnete permanente mentre l’altra prevede una bobina di filo conduttore percorsa da una corrente. La forma del campo prodotta da una bobina o da un magnete di forma allungata è sostanzialmente la stessa, ed è illustrata in Figura 1. Supponendo di alimentare la nostra bobina con la corrente continua avremo un campo magnetico costante; invertendo il senso dell’alimentazione s’invertirà anche la polarità del campo (il polo Sud diventerà Nord e il Nord Sud). È logico pensare che alimentando la bobina (o solenoide) con una corrente alternata anche il campo s’invertirà periodicamente: l’esperienza pratica ci conferma in questa nostra idea e ci mostra che il campo cambia di segno in accordo con la frequenza della corrente di alimentazione. Notiamo una proprietà fisica importante, in grado di condizionare pesantemente i criteri costruttivi delle macchine elettriche: ci sono alcuni materiali che vengono percorsi in maniera preferenziale dal flusso del campo magnetico, che può essere, perciò, in una qualche misura convogliato e concentrato. È questo il caso del ferro e di alcune sue leghe (non Si vede subito che le utenze elettriche hanno necessità energetiche assai diverse: una lampadina, un computer portatile e un frigorifero di piccolo volume possono tranquillamente essere alimentati con le batterie, direttamente o tramite inverter, mentre cucine elettriche, ferri da stiro e condizionatori hanno bisogno di molta più potenza e devono essere collegati a un generatore. 46 Aprile 2005 acciaiose), nella produzione delle quali il nostro Paese ha un importante ruolo internazionale (o forse sarebbe il caso di dire aveva, vedi il caso delle acciaierie di Terni - N.d.R.). Chi di voi ha visto un trasformatore o l’interno di un motore o di un generatore avrà sicuramente notato che gli avvolgimenti sono invariabilmente avvolti intorno ad un nucleo di ferro laminato:esso ha proprio la funzione di concentrare il campo magnetico. Torniamo ora al nostro solenoide che genera un campo magnetico: come spesso accade il fenomeno è reversibile nel senso che in una bobina immersa in un campo magnetico si crea una differenza di potenziale. Il meccanismo è dinamico, ovvero la bobina “legge” le variazioni del campo magnetico: se esso è costante non avremo produzione di elettricità. Si può foto1 fare un semplice esperimento per verificare questa condizione: nella Foto 1 si vede una bobina collegata al nostro tester e la mano del sottoscritto che ha appena avvicinato alla bobina un magnete permanente (si tratta della coAvvicinando un magnete munissima calamita che viene usata per permanente la bobina si è tener chiuse le ante degli armadi): il trovata immersa in un campo tester rileva una piccola tensione negamagnetico di flusso variabile tiva. Questa tensione è legata al movi(crescente): si è prodotta una piccola tensione. Notare il mento della calamita, che crea un campo magnetico variabile: lasciando il nucleo della bobina - costruito magnete attaccato alla bobina la lettu- con lamierini ferromagnetici – che concentra il campo ra del tester tornerebbe a 0. Allontamagnetico al suo interno nando il magnete il tester leggerebbe figura 2 La corrente invece una tensione positiva perché la alternata variazione del campo è di segno contrario: diminuzione invece di aumento.Il meccanismo è sensibile alle variazioni del campo: la diminuzione dà un voltaggio, l’aumento un voltaggio di segno opposto. In effetti nell’espressione matematica della forza elettromotrice generata compare la derivata I generatori che ci del campo magnetico: essa è positiva interessano sono apparati che producono una corrente il cui per campi crescenti e negativa per andamento è rappresentato da quelli decrescenti. Se avessi collegato una sinusoide. La sua la mia calamita ad un meccanismo che frequenza (50 Hz) e la sua l’avesse avvicinata e allontanata periotensione la rendono del tutto dicamente avrei ottenuto una corrente simile all’energia elettrica che arriva alle nostre case alternata, il cui andamento sarebbe corrente L’induzione la fa da padrona Se si prevede un utilizzo gravoso (grande assorbimento e/o utilizzo continuativo) converrà senz’altro pensare a un gruppo fisso ruotante a 1.500 giri. Il suo peso e l’ingombro saranno maggiori rispetto a un gruppo a 3.000 giri che dia la stessa potenza, ma la sua affidabilità sarà superiore. Le barche più piccole troveranno invece vantaggiose le macchine più veloci, quello evidenziato in Figura 2: avrei costruito un alternatore. Una volta capito il meccanismo non N c’è voluto molto per comprendere che è molto più pratico costruire delle macchine rotanti, nelle quali la variabilità del campo magnetico è ottenuta per rotazione, del magnete stesso o delle bobine da esso inNello schema di principio di un fluenzate. In Figura 3 vediamo lo alternatore si distingue schema semplificato di un alternatofacilmente il magnete che re. Si distingue facilmente il magnegenera il campo nel quale è te permanente nel flusso magnetico immersa la bobina rotante. Il del quale ruota una bobina; le variacampo magnetico “visto” da zioni del campo magnetico che atquest’ultima è continuamente variabile e genera una tensione traversa quest’ultima sono generate variabile anch’essa, che viene dalla rotazione. Il flusso magnetico raccolta dalle spazzole visibili “visto” dalla bobina è massimo sulla destra quando quest’ultima è perpendicolare alle linee del campo e nullo quando essa è parallela; fra questi due estremi il flusso varia generando la tensione. In realtà si è trovato più pratico far ruotare il magnete, tenendo fisse le bobine nelle quali il campo magnetico variabile induce la tensione. Lo schema può venir attuato in due modi diversi: il magnete ruotante può essere un magnete permanente o un avvolgimento alimentato con corrente continua tramite due anelli fissati sull’albero (i collettori) sui quali strisciano due contatti (metallici o di grafite), chiamati spazzole. Il generatore a magnete permanente non ha quindi bisogno di spazzole ed è perciò, teoricamente, più affidabile ma è comunque da dire che i contatti striscianti non danno praticamente mai problemi. figura 3 S Diamo un po’ di numeri Noi vogliamo ottenere energia elettrica che simuli la normale tensione di rete: tensione a 230/240 V e frequenza di 50 Hz, ossia 50 cicli al secondo; la traduzione grafica di quest’ultimo dato ci dice che, osservando un conduttore alimentato con questa corrente, vedremo passare 50 sinusoidi come quelle di Figura 2 in un secondo, ossia 50 x 60 = 3.000 onde al minuto. Consideriamo la macchina ideale di Figura 3: la sua unica bobina produce una sinusoide al giro, ossia un’onda come quella di Figura 2 per ogni rotazione completa dell’asse. Per avere le nostre 3.000 alternanze al minuto, equivalenti ai 50 Hz, essa dovrà quindi ruotare a 3.000 giri. Se usassimo due bobine messe a croce esse genereranno due onde complete al giro e il nostro alternatore schematizzato in Figura 4, più leggere e compatte. I gruppi portatili sono indicati per le utenze meno impegnative e per impieghi molto discontinui su barche piccole, anche in considerazione del consumo superiore: un generatore diesel da 5 KW ha un consumo che varia fra 1 e 2,5 litri l’ora. Il gasolio è poi intrinsecamente meno pericoloso della benzi- dovrebbe ruotare a 1.500 giri al minuto. La questione è molto importante perché si riverbera direttamente sull’altro costituente del generatore, ossia il motore di azionamento. Per quel che riguarda quest’ultimo possiamo sicuramente dire che l’obiettivo principale è l’affidabilità: in quest’ottica si inquadra la massiccia adozione dei motori diesel aspirati - non dotati, cioè, di turbocompressore cosa che già di per sé diminuisce le sollecitazioni meccaniche. Anche i motori a benzina dei gruppi portatili sono “tranquilli”, nel senso che essi erogano una potenza ridotta in rapporto alla loro cilindrata. Il regime di rotazione che essi sono chiamati a sostenere - 3.000 o 1.500 giri/minuto, in base alle considerazioni fatte più sopra - è parimenti contenuto. Siccome la potenza non si crea dal nulla il nostro alternatore ha bisogno di potenza meccanica - quella fornita dal motore - per produrne di elettrica: il rendimento della parte elettrica è molto buono ed in genere è sufficiente un motore la cui potenza non sia molto superiore a quella elettrica nominale del gruppo. A parità di cilindrata un motore che gira più velocemente dà più potenza (a un raddoppio dei giri corrisponde, teoricamente, il doppio della potenza) ed è per questo che capita di trovare lo stesso motore che equipaggia gruppi di potenza diversa: se lo si fa girare più velocemente sarà in grado di trascinare un alternatore di potenza maggiore. Girare più forte, però, diminuisce l’intervallo fra una revisione e l’altra: i costruttori dichiarano circa 10.000 ore per i gruppi a 3.000 giri e 20.000 ore per quelli a 1.500. Non c’è comunque da perdere il sonno: 10.000 ore equivalgono a 6,85 anni di funzionamento, supponendo di usare il generatore tutti i giorni per 4 ore al giorno. Tutti i generatori sono poi dotati di regolatori, sia per il motore (la frequenza è, come visto, legata direttamente al regime di rotazione) che per l’alternatore,in modo che la tensione di uscita sia il più possibile costante. figura 4 Lo schema di un alternatore a 4 poli rotore come quello usato nei generatori a 1500 giri. N Rispetto a quello della Figura 3 notiamo come T' i suoi componenti S S siano invertiti: il campo magnetico N variabile è generato + con delle bobine rotanti (quelle statore T'' schematizzate dal avvolgimento indotto conduttore di colore rosso) alimentate da una corrente continua. La tensione alternata viene prodotta dagli avvolgimenti indotti annegati nella carcassa del generatore e prelevata dai terminali T’ e T’’ avvolgimento induttore linea di flusso na usata nei portatili. Anche nel campo dei generatori vale il detto “poca cima poco marinaio”, usato per affermare che è meglio abbondare che fare economie. Un generatore ben dimensionato non solo ci consentirà di espandere successivamente l’impianto elettrico e il numero degli utilizzatori a esso connessi, ma gestirà in Aprile 2005 47 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela scioltezza i sovraccarichi momentanei sempre presenti a bordo. Il compressore del condizionatore, ad esempio, può avere un transitorio d’accensione nel quale assorbe anche più del doppio della potenza nominale. Naturalmente non bisogna cadere nell’eccesso opposto: un generatore da diversi KW non è opportuno che funzioni per alimentare un piccolo frigo da meno di 100 W. Creerà rumore e consumo inutile, e anche il regolatore avrà il suo da fare per “tenere” al regime giusto un motore che lavora praticamente senza carico. Meglio usare un inverter e ricaricare le batterie. I COSTRUTTORI E I MODELLI Concludiamo con una piccola rassegna delle macchine reperibili sul mercato italiano. Gli apparecchi indicati sono quasi ■ MASTERVOLT L’azienda americana ha un’efficiente filiale italiana e produce un’ampia gamma di apparati fissi, sia a 1500 che a 3000 giri. Tutti i gruppi hanno un avanzato pannello di controllo, il Digital Diesel Control, che dà molte indicazioni, compreso il livello di carico al quale è sottoposto il generatore. ■ WHISPER 3.5 Potenza: 3 KW Motore: diesel, 1 cilindro, 276 cc Raffreddamento: indiretto acqua/olio Generatore: 3000 giri, senza spazzole, raffreddato ad acqua Dimensioni: 202 x 400 x 500 mm con cassa insonorizzante Peso: 97 kg con cassa insonorizzante 48 Aprile 2005 esclusivamente di tipo fisso: l’unico modello portatile è molto rappresentativo di quelle che sono le differenze in termini di peso, ingombro e rumorosità. Il raffreddamento del motore è detto indiretto se il fluido refrigerante viene raffreddato da un altro fluido, che può essere l’acqua o l’aria. Se, ad esempio, un modello è a raffreddamento “indiretto acqua/acqua” la dicitura andrà interpretata nel senso che il liquido refrigerante circola nel motore a ciclo chiuso e viene raffreddato da uno scambiatore di calore che lavora, a ciclo aperto, con l’acqua di mare. In questo modo si evita che la corrosiva acqua marina venga a contatto con gli organi meccanici: lo scambiatore di calore, che può essere costruito con materiali molto più resistenti alle aggressioni chimiche, è, infatti, assai poco sensibile al problema. ■ WHISPER 6 ULTRA Potenza: 5,7 KW Motore: diesel, 3 cilindri, 952 cc Raffreddamento:indiretto acqua/acqua Generatore: 1500 giri, senza spazzole, raffreddato ad acqua Dimensioni: 810 x 525 x 615 mm con cassa insonorizzante Peso: 225 kg con cassa insonorizzante ■ PANNELLO DI CONTROLLO DDC Il pannello di controllo DDC (Digital Diesel Control) permette di avere sempre sott’occhio i parametri principali di funzionamento del generatore. Per suo tramite sarà anche possibile impostare l’avviamento automatico e il funzionamento programmato a intervalli. ■ SEPARATORE DELTA ■ WHISPER 8 (esteticamente simile al Whisper 8000, del quale è una diretta evoluzione) Potenza: 6,4 KW Motore: diesel, 2 cilindri, 635 cc Raffreddamento: indiretto acqua/acqua Generatore: 3000 giri, senza spazzole, raffreddato ad acqua Dimensioni: 660 x 495 x 550 mm con cassa insonorizzante Peso: 178 kg con cassa insonorizzante L’immagine illustra il separatore acqua/gas di scarico Delta. Questo componente previene le contropressioni allo scarico ed elimina il tipico rumore di sciacquio che si sente con i sistemi di scarico convenzionali. Il separatore è costruito in polipropilene per alte temperature ed è disponibile anche in versione “waterlock” che evita il pericolo di allagamento dei generatori posizionati sotto la linea di galleggiamento. ■ MASE Si tratta di uno dei più importanti produttori di generatori: marini, portatili, stazionari e industriali. I gruppi marini vengono forniti con cassa insonorizzante e un pannello di controllo a distanza a microprocessore. Sono poi disponibili kit per la separazione dei fumi dall’acqua e per evitare l’effetto “sifone”, che potrebbe aspirare dell’acqua attraverso il tubo di scarico. ■ SX 2200 Potenza: Max: 2,2KW; continua: 1,7KW Motore: benzina, 1 cilindro, cc 172 Raffreddamento: diretto, aria Generatore: 3000 giri, raffreddato ad aria Dimensioni: 550 x 325 x 450 mm Peso: 41 kg Rumore: 89 dB ■ IS 2.5 Potenza: Max: 2,0KW; continua:1,7KW Motore: diesel, 1 cilindro, cc 211 Raffreddamento: indiretto aria/acqua Generatore: 3000 giri, senza spazzole, raffreddato ad acqua Dimensioni: 510x 403 x 465 mm Peso: 65 kg con cassa insonorizzante Rumore: 54 dB ■ IS 3.5 Potenza: Max: 3,0 KW; continua: 2,7 KW Motore: diesel, 1 cilindro, cc 296 Raffreddamento: indiretto aria/acqua Generatore: 3000 giri, senza spazzole, raffreddato ad acqua Dimensioni: 590x 406 x 515 mm Peso: 96 kg con cassa insonorizzante Rumore: 54 dB ■ ONAN ONAN fa parte di Cummins Power Generation, che a sua volta è controllata dal grande costruttore di motori diesel industriali Cummins Inc. La filiale italiana distribuisce molti gruppi, fra i quali quelli della serie EQ-D, a gestione completamente elettronica in grado di salvaguardare la sicurezza del generatore e della barca sulla quale esso è installato. I gruppi sopportano sovraccarichi temporanei del 300%. ■ 4.0 MDKAU ■ IS 5.0 Potenza: Max: 5,0KW; continua: 4,0KW Motore: diesel, 1 cilindro, cc 406 Raffreddamento: indiretto aria/acqua Generatore: 3000 giri, senza spazzole, raffreddato ad acqua Dimensioni: 511 x 524 x 662 mm Peso: 159 kg con cassa insonorizzante Rumore: 68 dB Potenza: Motore: continua 4,0 KW diesel, 2 cilindri, cc 400 Raffreddamento: indiretto acqua/acqua Generatore: 3000 giri, senza spazzole, raffreddato ad aria Dimensioni: 662 x 511 x 524 mm Peso: 159 kg con cassa insonorizzante Rumore: 68 dB Aprile 2005 49 www.solovela.net Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela ■ 7.0 MDKAV Potenza: Motore: continua 7,0 KW diesel, 4 cilindri, cc 1124 Raffreddamento: indiretto acqua /acqua Generatore: 1500 giri, senza spazzole, raffreddato ad aria Dimensioni: 911 x 566 x 593 mm Peso: 272 kg con cassa insonorizzante Rumore: 65 dB ■ STAMEGNA L’azienda italiana ha sede a Itri, nei pressi di Gaeta. La sua produzione è caratterizzata dall’elevata robustezza (i gruppi sopportano sovraccarichi temporanei dei 200%) e le macchine vengono fornite con un completo pannello di controllo. ■ MICRO 4 Potenza: continua 3,5 KW Motore: diesel, 1 cilindro, cc 290 Raffreddamento: diretto ad acqua Generatore: 3000 giri, senza spazzole, raffreddato ad aria Dimensioni: 660 x 465 x 440 mm con cassa insonorizzante Peso: 94 kg con cassa insonorizzante Rumore:65dB con cassa insonorizzante ■ 9.5 MDKAW Potenza: Motore: continua 9,5 KW diesel, 4 cilindri, cc 1366 Raffreddamento: indiretto acqua/acqua Generatore: 1500 giri, senza spazzole raffreddato ad aria Dimensioni: 1033 x 566 x 593 mm Peso: 315 kg con cassa insonorizzante Rumore: 65 dB ■ SM 40 Potenza: continua 4,0 KW Motore: diesel, 3 cilindri, cc 676 Raffreddamento: indiretto acqua/acqua Generatore: 1500 giri, senza spazzole raffreddato ad aria Dimensioni: 900 x 600 x 600 mm con cassa insonorizzante Peso: 195 kg con cassa insonorizzante Rumore: 58 dB con cassa insonorizzante ■ SMV 55 Potenza: continua 5,0 KW Motore: diesel, 2 cilindri, cc 451 Raffreddamento: indiretto acqua/acqua Generatore: 3000 giri, senza spazzole raffreddato ad aria Dimensioni: 790 x 510 x 495 mm con cassa insonorizzante Peso: 151kg con cassa insonorizzante Rumore: 65 dB con cassa insonorizzante Potenza: ■ CASSA INSONORIZZANTE L’immagine rappresenta l’involucro insonorizzante ottenibile a richiesta. Il suo impiego è fortemente raccomandabile per ridurre al minimo possibile il rumore del generatore. ■ FISCHER PANDA Il marchio è americano e costruisce generatori per tantissimi usi: nautici, terrestri ed anche militari. I prodotti per uso marino sono importati in Italia da Veco, l’azienda che produce anche gruppi frigoriferi e condizionatori d’aria. 50 Aprile 2005 ■ MINI 4500 continua 3,8 KW; massima 4,2 KW Motore: diesel, 1 cilindr, cc 290 Raffreddamento: indiretto acqua/acqua Generatore: 3000 giri senza spazzole, raffreddato ad acqua Dimensioni: 533 x 380 x 533 mm con cassa insonorizzante Peso: 104 kg con cassa insonorizzante Rumore: 54 dB con cassa insonorizzante a 7 metri ■ PMS8000 Potenza: continua 6,8 KW, massima 7,5 KW Motore: diesel, 2 cilindri, cc 479 Raffreddamento: indiretto acqua/acqua Generatore: 3000 giri, senza spazzole, raffreddato ad acqua Dimensioni: 597 x 444 x 560 mm con cassa insonorizzante Peso: 158 kg con cassa insonorizzante Rumore: 52 dB con cassa insonorizzante a 7 metri ■ PMS18NE Potenza continua: KW 14,0; massima KW 15,3 Motore: diesel, 3 cilindri, cc 1005 Raffreddamento: indiretto acqua/acqua Generatore: 3000 giri, senza spazzole, raffreddato ad acqua Dimensioni: 820 x 505 x 620 mm con cassa insonorizzante Peso: 280 kg con cassa insonorizzante Rumore: 55 dB con cassa insonorizzante a 7 metri