Come sarebbe la nostra vita senza elettricità?

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Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela
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1- Pompa per l’acqua di raffreddamento
2- Collegamenti (acqua di raffreddamento, gasolio,
ingresso e uscita elettricità)
3- Quadro elettrico di controllo
4- Alternatore
5- Motore diesel
Lalibertàdelconfort
Come sarebbe la nostra vita senza elettricità? La situazione è verificabile
quando la corrente manca ed è sicuramente poco confortevole.
Per evitare black-out anche a bordo è molto utile un generatore.
D’accordo, ma quale? Questo articolo nasce per guidarvi nella scelta
di Nicodemo Angì
mmettiamolo, le comodità piacciono a tutti. Le nostre case sono ricche di apparecchi elettrici di ogni tipo, utili o
“sfiziosi” che siano. Lavatrici, frigoriferi e ferri da stiro ma
anche lettori DVD, videogiochi e catene Hi-Fi. Siamo, insomma,
in una situazione di ambiguità, un po’ viziati e un po’ costretti
dalle necessità.
E salendo in barca, cosa succederà? Riusciremo a spogliarci delle
nostre abitudini come ci liberiamo del cappotto, appendendolo a
un appendiabiti?
La risposta, nella maggior parte dei casi, sarà probabilmente negativa, nel senso che non sarà poi così facile rinunciare alle comodità alle quali siamo “assuefatti”.
A
44 Aprile 2005
UNA FORZA UNIVERSALE
Vorremmo, insomma, non cambiare troppo la nostra vita, che
dipende per molte cose dall’elettricità. Quest’energia è incredibilmente duttile e ci permette di fare una miriade di cose diverse.
Sentiamo freddo, o caldo? L’elettricità ci aiuta a uscire da questa condizione di disagio. Azioni come il salpare l’ancora o lavare i vestiti, orientarci o sentire la musica sono facilmente
compiute se c’è disponibilità di energia elettrica.
In barca c’è sempre una riserva d’elettricità, immagazzinata nei
fidati e silenti accumulatori al piombo, ma esistono situazioni
nelle quali essi non possono aiutarci più di tanto.
Raccogliendo ed elaborando le informazioni contenute negli articoli sui tester, sulle batterie e sui condizionatori vi renderete
Il generatore nella foto eroga più di 10 KW ma le sue
dimensioni non sono eccessive. Per un confronto ci si può
riferire all’ingombro del filtro del gasolio visibile in alto
conto che la bassa tensione erogata dagli accumulatori rende
proibitivo l’utilizzo di certi apparecchi: le correnti in gioco sarebbero talmente forti che gli stessi si esaurirebbero in breve
tempo. L’alternativa è utilizzare energia elettrica con tensione
più alta, che potrà essere prelevata dalla terraferma o generata direttamente a bordo. Quest’articolo servirà a capire i generatori: come funzionano e quali sono i criteri in base ai quali
scegliere quello giusto per noi e la nostra barca.
Di generatori ne esistono molti tipi: portatili o fissi, eolici, fotovoltaici o a elica trascinata, e così via. Diciamo subito che
siamo interessati ad apparati “deterministici”, che siano, cioè,
disponibili a generare energia quando lo vogliamo noi (salvo
guasti improvvisi): si tratta di generatori dotati di motore. I
generatori portatili sono molto pratici: compatti e leggeri, non
possono però risolvere tutte le esigenze energetiche e sono poco indicati per un utilizzo gravoso. Gli apparati fissi compensano il peso e l’ingombro con potenze e affidabilità superiori e
una praticità e sicurezza di utilizzo molto maggiore.
Utilizzatore
TV/VCR
Caricabatterie NiCd
P.C. o portatile
Piccolo trapano
Piccole utenze cucina
Piccolo frigorifero
Piccolo microonde
Macchina del caffè
Asciugacapelli, 1000W
Aspirapolvere, microonde
Frigo/congelatore
Idropulitrice
Pompa elettrica
Attrezzi da lavoro pesante
L’ENERGIA CHE CI SERVE
Boiler
Vediamo ora, con l’aiuto di una tabella, quelli che possono essere i principali consumatori di energia e le loro possibilità d’impiego a bordo. Il simbolo “+” identifica le utenze che possono
funzionare con il generatore o con l’inverter, e “ ” indica apparecchi che possono essere usati solamente a generatore acceso.
Gli utilizzatori indicati con “#” devono essere usati con cautela
se sono già connesse altre utenze, mentre “ ” ci dice che bisogna adottare un generatore più potente.
Cucina elettrica a 2 piastre
*
°
Microonde/forno
Lavastoviglie
Cucina elettrica a 3 piastre
Cucina elettrica a 4 piastre
Condizionatore 6-8000 BTU
Condizionatore 8-10.000 BTU
Condizionatore 16.000 BTU
Condizionatore 24.000 BTU
Generatore
da 3 KW
Generatore
da 5 KW
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
+
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+
+
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+
*
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Aprile 2005
45
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Articolo pubblicato sulla rivista SoloVela
COME FUNZIONANO I GENERATORI
I prodotti dei quali abbiamo parlato, i generatori, possono essere suddivisi costruttivamente in due blocchi principali: il motore di azionamento e l’alternatore.
La vera macchina elettrica è proprio quest’ultima. Partiamo dal nome: esso deriva dal tipo di tensione generata, che è, per l’appunto, alternata.
Per capire meglio il suo schema di funzionamento, a sua volta necessario per valutare le differenze fra vari prodotti in commercio, occorre richiamare alcuni semplici principi dell’elettromagnetismo.
N
N
figura1
2
S
S
Il campo magnetico generato da una bobina di filo conduttore
percorsa da una corrente (a destra) è praticamente identico a
quello generato da un magnete permanente. N e S sono i poli
magnetici, rispettivamente Nord e Sud
Dal campo, la corrente
Ci sono varie maniere per generare un campo magnetico ma quelle che
ci interessano sono sostanzialmente due. La prima consiste nel predisporre un magnete permanente mentre l’altra prevede una bobina di filo conduttore percorsa da una corrente. La forma del campo prodotta da
una bobina o da un magnete di forma allungata è sostanzialmente la
stessa, ed è illustrata in Figura 1.
Supponendo di alimentare la nostra bobina con la corrente continua
avremo un campo magnetico costante; invertendo il senso dell’alimentazione s’invertirà anche la polarità del campo (il polo Sud diventerà
Nord e il Nord Sud). È logico pensare che alimentando la bobina (o solenoide) con una corrente alternata anche il campo s’invertirà periodicamente: l’esperienza pratica ci conferma in questa nostra idea e ci mostra che il campo cambia di segno in accordo con la frequenza della corrente di alimentazione.
Notiamo una proprietà fisica importante, in grado di condizionare pesantemente i criteri costruttivi delle macchine elettriche: ci sono alcuni
materiali che vengono percorsi in maniera preferenziale dal flusso del
campo magnetico, che può essere, perciò, in una qualche misura convogliato e concentrato. È questo il caso del ferro e di alcune sue leghe (non
Si vede subito che le utenze elettriche hanno necessità energetiche assai diverse: una lampadina, un computer portatile e un
frigorifero di piccolo volume possono tranquillamente essere alimentati con le batterie, direttamente o tramite inverter, mentre
cucine elettriche, ferri da stiro e condizionatori hanno bisogno
di molta più potenza e devono essere collegati a un generatore.
46 Aprile 2005
acciaiose), nella produzione delle quali il nostro Paese ha un importante
ruolo internazionale (o forse sarebbe il caso di dire aveva, vedi il caso
delle acciaierie di Terni - N.d.R.). Chi di voi ha visto un trasformatore o
l’interno di un motore o di un generatore avrà sicuramente notato che gli
avvolgimenti sono invariabilmente avvolti intorno ad un nucleo di ferro
laminato:esso ha proprio la funzione di concentrare il campo magnetico.
Torniamo ora al nostro solenoide che genera un campo magnetico: come
spesso accade il fenomeno è reversibile nel senso che in una bobina immersa in un campo magnetico si crea una differenza di potenziale. Il
meccanismo è dinamico, ovvero la bobina “legge” le variazioni del campo magnetico: se esso è costante non
avremo produzione di elettricità. Si può foto1
fare un semplice esperimento per verificare questa condizione: nella Foto 1 si
vede una bobina collegata al nostro tester e la mano del sottoscritto che ha
appena avvicinato alla bobina un magnete permanente (si tratta della coAvvicinando un magnete
munissima calamita che viene usata per
permanente la bobina si è
tener chiuse le ante degli armadi): il
trovata immersa in un campo
tester rileva una piccola tensione negamagnetico di flusso variabile
tiva. Questa tensione è legata al movi(crescente): si è prodotta una
piccola tensione. Notare il
mento della calamita, che crea un campo magnetico variabile: lasciando il nucleo della bobina - costruito
magnete attaccato alla bobina la lettu- con lamierini ferromagnetici –
che concentra il campo
ra del tester tornerebbe a 0. Allontamagnetico al suo interno
nando il magnete il tester leggerebbe
figura 2
La corrente
invece una tensione positiva perché la
alternata
variazione del campo è di segno contrario: diminuzione invece di aumento.Il meccanismo è sensibile alle variazioni del campo: la diminuzione dà un
voltaggio, l’aumento un voltaggio di
segno opposto. In effetti nell’espressione matematica della forza elettromotrice generata compare la derivata
I generatori che ci
del campo magnetico: essa è positiva
interessano sono apparati che
producono una corrente il cui
per campi crescenti e negativa per
andamento
è rappresentato da
quelli decrescenti. Se avessi collegato
una sinusoide. La sua
la mia calamita ad un meccanismo che
frequenza (50 Hz) e la sua
l’avesse avvicinata e allontanata periotensione la rendono del tutto
dicamente avrei ottenuto una corrente simile all’energia elettrica che
arriva alle nostre case
alternata, il cui andamento sarebbe
corrente
L’induzione la fa da padrona
Se si prevede un utilizzo gravoso (grande assorbimento e/o
utilizzo continuativo) converrà senz’altro pensare a un gruppo
fisso ruotante a 1.500 giri. Il suo peso e l’ingombro saranno
maggiori rispetto a un gruppo a 3.000 giri che dia la stessa
potenza, ma la sua affidabilità sarà superiore. Le barche più
piccole troveranno invece vantaggiose le macchine più veloci,
quello evidenziato in Figura 2: avrei
costruito un alternatore.
Una volta capito il meccanismo non
N
c’è voluto molto per comprendere
che è molto più pratico costruire delle macchine rotanti, nelle quali la
variabilità del campo magnetico è
ottenuta per rotazione, del magnete
stesso o delle bobine da esso inNello schema di principio di un
fluenzate. In Figura 3 vediamo lo
alternatore si distingue
schema semplificato di un alternatofacilmente il magnete che
re. Si distingue facilmente il magnegenera il campo nel quale è
te permanente nel flusso magnetico
immersa la bobina rotante. Il
del quale ruota una bobina; le variacampo magnetico “visto” da
zioni del campo magnetico che atquest’ultima è continuamente
variabile e genera una tensione
traversa quest’ultima sono generate
variabile anch’essa, che viene
dalla rotazione. Il flusso magnetico
raccolta dalle spazzole visibili
“visto” dalla bobina è massimo
sulla destra
quando quest’ultima è perpendicolare alle linee del campo e nullo quando essa è parallela; fra questi due
estremi il flusso varia generando la tensione.
In realtà si è trovato più pratico far ruotare il magnete, tenendo fisse le
bobine nelle quali il campo magnetico variabile induce la tensione. Lo
schema può venir attuato in due modi diversi: il magnete ruotante può
essere un magnete permanente o un avvolgimento alimentato con corrente continua tramite due anelli fissati sull’albero (i collettori) sui quali strisciano due contatti (metallici o di grafite), chiamati spazzole.
Il generatore a magnete permanente non ha quindi bisogno di spazzole
ed è perciò, teoricamente, più affidabile ma è comunque da dire che i
contatti striscianti non danno praticamente mai problemi.
figura 3
S
Diamo un po’ di numeri
Noi vogliamo ottenere energia elettrica che simuli la normale tensione di
rete: tensione a 230/240 V e frequenza di 50 Hz, ossia 50 cicli al secondo; la traduzione grafica di quest’ultimo dato ci dice che, osservando
un conduttore alimentato con questa corrente, vedremo passare 50 sinusoidi come quelle di Figura 2 in un secondo, ossia 50 x 60 = 3.000 onde al minuto. Consideriamo la macchina ideale di Figura 3: la sua unica
bobina produce una sinusoide al giro, ossia un’onda come quella di Figura 2 per ogni rotazione completa dell’asse. Per avere le nostre 3.000
alternanze al minuto, equivalenti ai 50 Hz, essa dovrà quindi ruotare a
3.000 giri. Se usassimo due bobine messe a croce esse genereranno due
onde complete al giro e il nostro alternatore schematizzato in Figura 4,
più leggere e compatte.
I gruppi portatili sono indicati per le utenze meno impegnative e per impieghi molto discontinui su barche piccole, anche in considerazione del consumo superiore: un generatore
diesel da 5 KW ha un consumo che varia fra 1 e 2,5 litri l’ora.
Il gasolio è poi intrinsecamente meno pericoloso della benzi-
dovrebbe ruotare a 1.500 giri al minuto. La questione è molto importante perché si riverbera direttamente sull’altro costituente del generatore, ossia il motore di azionamento.
Per quel che riguarda quest’ultimo possiamo sicuramente dire che l’obiettivo principale è l’affidabilità: in quest’ottica si inquadra la massiccia adozione dei motori diesel aspirati - non dotati, cioè, di turbocompressore cosa che già di per sé diminuisce le sollecitazioni meccaniche. Anche i
motori a benzina dei gruppi portatili sono “tranquilli”, nel senso che essi erogano una potenza ridotta in rapporto alla loro cilindrata. Il regime
di rotazione che essi sono chiamati a sostenere - 3.000 o 1.500 giri/minuto, in base alle considerazioni fatte più sopra - è parimenti contenuto.
Siccome la potenza non si crea dal nulla il nostro alternatore ha bisogno
di potenza meccanica - quella fornita dal motore - per produrne di elettrica: il rendimento della parte elettrica è molto buono ed in genere è
sufficiente un motore la cui potenza non sia molto superiore a quella
elettrica nominale del gruppo. A parità di cilindrata un motore che gira
più velocemente dà più potenza (a un raddoppio dei giri corrisponde,
teoricamente, il doppio della potenza) ed è per questo che capita di trovare lo stesso motore che equipaggia gruppi di potenza diversa: se lo si
fa girare più velocemente sarà in grado di trascinare un alternatore di
potenza maggiore. Girare più forte, però, diminuisce l’intervallo fra una
revisione e l’altra: i costruttori dichiarano circa 10.000 ore per i gruppi
a 3.000 giri e 20.000 ore per quelli a 1.500. Non c’è comunque da perdere il sonno: 10.000 ore equivalgono a 6,85 anni di funzionamento,
supponendo di usare il generatore tutti i giorni per 4 ore al giorno.
Tutti i generatori sono poi dotati di regolatori, sia per il motore (la frequenza è, come visto, legata direttamente al regime di rotazione) che per
l’alternatore,in modo che la tensione di uscita sia il più possibile costante.
figura 4 Lo schema di
un alternatore a 4 poli
rotore
come quello usato nei
generatori a 1500 giri.
N
Rispetto a quello della
Figura 3 notiamo come
T'
i suoi componenti
S
S
siano invertiti: il
campo magnetico
N
variabile è generato
+ con delle bobine
rotanti (quelle
statore
T'' schematizzate dal
avvolgimento indotto
conduttore di colore
rosso) alimentate da una corrente continua. La tensione
alternata viene prodotta dagli avvolgimenti indotti annegati
nella carcassa del generatore e prelevata dai terminali T’ e T’’
avvolgimento
induttore
linea di flusso
na usata nei portatili.
Anche nel campo dei generatori vale il detto “poca cima poco
marinaio”, usato per affermare che è meglio abbondare che fare economie. Un generatore ben dimensionato non solo ci consentirà di espandere successivamente l’impianto elettrico e il
numero degli utilizzatori a esso connessi, ma gestirà in Aprile 2005
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scioltezza i sovraccarichi momentanei sempre presenti a bordo. Il compressore del condizionatore, ad esempio, può avere
un transitorio d’accensione nel quale assorbe anche più del
doppio della potenza nominale.
Naturalmente non bisogna cadere nell’eccesso opposto: un generatore da diversi KW non è opportuno che funzioni per alimentare un piccolo frigo da meno di 100 W. Creerà rumore e
consumo inutile, e anche il regolatore avrà il suo da fare per
“tenere” al regime giusto un motore che lavora praticamente
senza carico. Meglio usare un inverter e ricaricare le batterie.
I COSTRUTTORI E I MODELLI
Concludiamo con una piccola rassegna delle macchine reperibili sul mercato italiano. Gli apparecchi indicati sono quasi
■ MASTERVOLT
L’azienda americana ha
un’efficiente filiale italiana e
produce un’ampia gamma di
apparati fissi, sia a 1500 che a
3000 giri. Tutti i gruppi hanno un
avanzato pannello di controllo, il
Digital Diesel Control, che dà
molte indicazioni, compreso il
livello di carico al quale è
sottoposto il generatore.
■ WHISPER 3.5
Potenza:
3 KW
Motore:
diesel, 1 cilindro, 276 cc
Raffreddamento:
indiretto
acqua/olio
Generatore:
3000 giri, senza
spazzole, raffreddato ad acqua
Dimensioni:
202 x 400 x 500 mm
con cassa insonorizzante
Peso: 97 kg con cassa insonorizzante
48 Aprile 2005
esclusivamente di tipo fisso: l’unico modello portatile è molto
rappresentativo di quelle che sono le differenze in termini di
peso, ingombro e rumorosità. Il raffreddamento del motore è
detto indiretto se il fluido refrigerante viene raffreddato da un
altro fluido, che può essere l’acqua o l’aria. Se, ad esempio, un
modello è a raffreddamento “indiretto acqua/acqua” la dicitura andrà interpretata nel senso che il liquido refrigerante circola nel motore a ciclo chiuso e viene raffreddato da uno
scambiatore di calore che lavora, a ciclo aperto, con l’acqua di
mare. In questo modo si evita che la corrosiva acqua marina
venga a contatto con gli organi meccanici: lo scambiatore di
calore, che può essere costruito con materiali molto più resistenti alle aggressioni chimiche, è, infatti, assai poco sensibile al problema.
■ WHISPER 6 ULTRA
Potenza:
5,7 KW
Motore:
diesel, 3 cilindri, 952 cc
Raffreddamento:indiretto acqua/acqua
Generatore:
1500 giri, senza
spazzole, raffreddato ad acqua
Dimensioni:
810 x 525 x 615 mm
con cassa insonorizzante
Peso: 225 kg con cassa insonorizzante
■ PANNELLO DI CONTROLLO DDC
Il pannello di controllo DDC (Digital
Diesel Control) permette di avere
sempre sott’occhio i parametri principali di funzionamento del generatore. Per suo tramite sarà anche
possibile impostare l’avviamento
automatico e il funzionamento programmato a intervalli.
■ SEPARATORE DELTA
■ WHISPER 8
(esteticamente simile al Whisper 8000,
del quale è una diretta evoluzione)
Potenza:
6,4 KW
Motore:
diesel, 2 cilindri, 635 cc
Raffreddamento: indiretto acqua/acqua
Generatore:
3000 giri, senza
spazzole, raffreddato ad acqua
Dimensioni:
660 x 495 x 550 mm
con cassa insonorizzante
Peso: 178 kg con cassa insonorizzante
L’immagine
illustra il
separatore
acqua/gas di scarico Delta.
Questo componente previene le contropressioni allo scarico ed
elimina il tipico rumore di sciacquio che si sente con i sistemi di
scarico convenzionali. Il separatore
è costruito in polipropilene per
alte temperature ed è disponibile
anche in versione “waterlock” che
evita il pericolo di allagamento dei
generatori posizionati sotto la
linea di galleggiamento.
■ MASE
Si tratta di uno dei più importanti
produttori di generatori: marini,
portatili, stazionari e industriali. I
gruppi marini vengono forniti con
cassa insonorizzante e un pannello
di controllo a distanza a microprocessore. Sono poi disponibili kit
per la separazione dei fumi dall’acqua e per evitare l’effetto “sifone”, che potrebbe aspirare dell’acqua attraverso il tubo di scarico.
■ SX 2200
Potenza: Max: 2,2KW; continua: 1,7KW
Motore: benzina, 1 cilindro, cc 172
Raffreddamento:
diretto, aria
Generatore:
3000 giri,
raffreddato ad aria
Dimensioni:
550 x 325 x 450 mm
Peso:
41 kg
Rumore:
89 dB
■ IS 2.5
Potenza: Max: 2,0KW; continua:1,7KW
Motore:
diesel, 1 cilindro, cc 211
Raffreddamento: indiretto aria/acqua
Generatore:
3000 giri,
senza spazzole, raffreddato ad acqua
Dimensioni:
510x 403 x 465 mm
Peso: 65 kg con cassa insonorizzante
Rumore:
54 dB
■ IS 3.5
Potenza:
Max: 3,0 KW;
continua: 2,7 KW
Motore:
diesel, 1 cilindro,
cc 296
Raffreddamento:
indiretto
aria/acqua
Generatore:
3000 giri,
senza spazzole,
raffreddato ad acqua
Dimensioni:
590x 406 x 515 mm
Peso:
96 kg
con cassa
insonorizzante
Rumore:
54 dB
■ ONAN
ONAN fa parte di Cummins Power
Generation, che a sua volta è
controllata dal grande costruttore
di motori diesel industriali
Cummins Inc.
La filiale italiana distribuisce
molti gruppi, fra i quali quelli
della serie EQ-D, a gestione
completamente elettronica in
grado di salvaguardare la sicurezza
del generatore e della barca sulla
quale esso è installato.
I gruppi sopportano sovraccarichi
temporanei del 300%.
■ 4.0 MDKAU
■ IS 5.0
Potenza:
Max: 5,0KW;
continua: 4,0KW
Motore:
diesel, 1 cilindro,
cc 406
Raffreddamento: indiretto aria/acqua
Generatore:
3000 giri,
senza spazzole,
raffreddato ad acqua
Dimensioni:
511 x 524 x 662 mm
Peso:
159 kg
con cassa
insonorizzante
Rumore:
68 dB
Potenza:
Motore:
continua 4,0 KW
diesel, 2 cilindri,
cc 400
Raffreddamento:
indiretto
acqua/acqua
Generatore:
3000 giri,
senza spazzole,
raffreddato ad aria
Dimensioni:
662 x 511 x 524 mm
Peso:
159 kg
con cassa
insonorizzante
Rumore:
68 dB
Aprile 2005
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■ 7.0 MDKAV
Potenza:
Motore:
continua 7,0 KW
diesel, 4 cilindri,
cc 1124
Raffreddamento:
indiretto
acqua /acqua
Generatore:
1500 giri,
senza spazzole,
raffreddato ad aria
Dimensioni:
911 x 566 x 593 mm
Peso:
272 kg con cassa
insonorizzante
Rumore:
65 dB
■ STAMEGNA
L’azienda italiana ha sede a Itri, nei
pressi di Gaeta. La sua produzione è
caratterizzata dall’elevata robustezza
(i gruppi sopportano sovraccarichi
temporanei dei 200%) e le macchine vengono fornite con un completo
pannello di controllo.
■ MICRO 4
Potenza:
continua 3,5 KW
Motore:
diesel, 1 cilindro, cc 290
Raffreddamento: diretto ad acqua
Generatore:
3000 giri, senza
spazzole, raffreddato ad aria
Dimensioni:
660 x 465 x 440 mm
con cassa insonorizzante
Peso: 94 kg con cassa insonorizzante
Rumore:65dB con cassa insonorizzante
■ 9.5 MDKAW
Potenza:
Motore:
continua 9,5 KW
diesel, 4 cilindri,
cc 1366
Raffreddamento:
indiretto
acqua/acqua
Generatore:
1500 giri,
senza spazzole
raffreddato ad aria
Dimensioni: 1033 x 566 x 593 mm
Peso:
315 kg con cassa
insonorizzante
Rumore:
65 dB
■ SM 40
Potenza:
continua 4,0 KW
Motore:
diesel, 3 cilindri, cc 676
Raffreddamento: indiretto acqua/acqua
Generatore:
1500 giri, senza
spazzole raffreddato ad aria
Dimensioni:
900 x 600 x 600 mm
con cassa insonorizzante
Peso: 195 kg con cassa insonorizzante
Rumore: 58 dB con cassa insonorizzante
■ SMV 55
Potenza:
continua 5,0 KW
Motore:
diesel, 2 cilindri, cc 451
Raffreddamento: indiretto acqua/acqua
Generatore:
3000 giri, senza
spazzole raffreddato ad aria
Dimensioni:
790 x 510 x 495 mm
con cassa insonorizzante
Peso: 151kg con cassa insonorizzante
Rumore: 65 dB con cassa insonorizzante
Potenza:
■ CASSA INSONORIZZANTE
L’immagine rappresenta l’involucro
insonorizzante ottenibile a
richiesta. Il suo impiego è
fortemente raccomandabile per
ridurre al minimo possibile il
rumore del generatore.
■ FISCHER PANDA
Il marchio è americano e costruisce
generatori per tantissimi usi:
nautici, terrestri ed anche militari.
I prodotti per uso marino sono
importati in Italia da Veco, l’azienda
che produce anche gruppi frigoriferi
e condizionatori d’aria.
50 Aprile 2005
■ MINI 4500
continua 3,8 KW;
massima 4,2 KW
Motore:
diesel, 1 cilindr, cc 290
Raffreddamento:
indiretto
acqua/acqua
Generatore:
3000 giri
senza spazzole, raffreddato ad acqua
Dimensioni:
533 x 380 x 533 mm
con cassa insonorizzante
Peso:
104 kg
con cassa insonorizzante
Rumore:
54 dB
con cassa insonorizzante a 7 metri
■ PMS8000
Potenza:
continua 6,8
KW, massima 7,5 KW
Motore:
diesel, 2 cilindri, cc 479
Raffreddamento:
indiretto
acqua/acqua
Generatore:
3000 giri,
senza spazzole,
raffreddato ad acqua
Dimensioni:
597 x 444 x 560 mm
con cassa insonorizzante
Peso:
158 kg
con cassa insonorizzante
Rumore:
52 dB
con cassa insonorizzante a 7 metri
■ PMS18NE
Potenza continua:
KW 14,0;
massima KW 15,3
Motore:
diesel, 3 cilindri, cc 1005
Raffreddamento:
indiretto
acqua/acqua
Generatore:
3000 giri,
senza spazzole, raffreddato ad acqua
Dimensioni:
820 x 505 x 620 mm
con cassa insonorizzante
Peso:
280 kg
con cassa insonorizzante
Rumore:
55 dB
con cassa insonorizzante a 7 metri
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