Condensatore piano (Cristian Manzoni) Trascrizione audio Consideriamo questi due conduttori affacciati di forma rettangolare, sono due conduttori piani, in induzione completa, che significa che tutte le linee di campo elettrico che dovessero uscire da un conduttore vanno a finire sempre sull’altro conduttore. Assumiamo che sul primo conduttore ci sia una carica +Q positiva e sul secondo conduttore, per induzione completa, ci sia invece una carica -Q. Studieremo per quale motivo due conduttori di questo tipo, o meglio ancora, studieremo in che modo è possibile mettere queste due cariche su conduttore di questo tipo. Ma per il momento supponiamo di avere una situazione così. Voglio capire, voglio determinare quanto varrà la differenza di potenziale che si apre fra questi due conduttori. Per quale ragione deve aprirsi una differenza di potenziale? Sappiamo di già che quando c’è una carica nello spazio sicuramente c’è anche una funzione potenziale nello spazio. Però possiamo anche ragionare in questo modo: se io ho delle cariche, sicuramente queste cariche genereranno un campo elettrico e poi sappiamo anche che se c’è un campo elettrico nello spazio, sicuramente c’è una differenza di potenziale e sappiamo già come calcolare questa differenza di potenziale. Proviamo allora ad affrontare questo conto e vedere se, nota la carica Q è possibile calcolare ΔV. La prima cosa che ci procuriamo è, per esempio σ, ovvero la densità di carica e assumiamo di calcolare questa densità sulla piastra caricata positivamente, questa sarà data da Q diviso la superficie della piastra. Q S Se noi conosciamo la σ è possibile calcolare il campo elettrico. Innanzitutto come sarà fatto questo camp elettrico? Sarà spiccato da una regione di spazio dove c’è una carica positiva verso una regione di spazio dove c’è una carica negativa e quindi il campo elettrico sarà fatto in questo modo: dalla piastra più alla piastra meno. Quanto varrà questo campo elettrico? A causa del contributo sia delle cariche positive che di quelle negative, il campo elettrico varrà σ diviso ε0. 1 Introduzione alla Fisica Sperimentale: elettromagnetismo, ottica, fisica moderna - FIS102 E 0 Tutte le volte che abbiamo poi un campo elettrico nello spazio esiste una differenza di potenziale, e sappiamo già che la differenza di potenziale ha direzione opposta rispetto a quella del campo elettrico, quindi se il campo elettrico va verso destra la differenza di potenziale va verso sinistra, cioè il potenziale cresce andando verso sinistra. Quanto vale questo potenziale? È abbastanza semplice da calcolare se il campo elettrico è uniforme, come in questo caso. La differenza di potenziale sarà dato dal campo elettrico che moltiplica la distanza fra le nostre armature o fra i due piani, e in questo caso, il campo elettrico (siccome vale σ su ε0), avremo σ diviso ε0 per la distanza. Ricordandoci che cos’è σ abbiamo: Q diviso Sε0 per la distanza. V E d V Q d V d 0 S 0 E abbiamo dunque ottenuto un risultato interessante. Tutte le volte che io accumulo delle cariche su una piastra e delle cariche opposte sull’altra, si genera fra le due una differenza di potenziale e la differenza di potenziale è proporzionale alla carica. Proprietà questa che è presente tutte le volte che io ho dei conduttori in induzione completa. E quindi noi abbiamo fatto un esempio semplice dei due piani, ma tutte le volte che ho conduttori, anche di forma qualsiasi in induzione completa, questo si verifica. È talmente importante questa proprietà che allora si introduce una costante di proporzionalità fra la carica e la differenza di potenziale. Questa grandezza prende il nome di capacità, C. La capacità è definita come il rapporto fra la carica che io ho depositato e la differenza di potenziale fra i due conduttori. Proviamo a fare questo conto nel nostro caso. La carica che ho depositato si chiama Q e la differenza di potenziale è quella che abbiamo appena determinato e vale: Q diviso Sε0 che moltiplica la distanza fra le armature d. Semplificando la carica otteniamo che la capacità vale ε0 per S diviso d. C S Q Q C C 0 Q d V d S 0 Questo risultato è un risultato molto interessante perché ci dice che la capacità, ovvero l’attitudine a questa struttura a trattenere delle cariche, è proporzionale alla superficie, 2 Introduzione alla Fisica Sperimentale: elettromagnetismo, ottica, fisica moderna - FIS102 che è anche molto intuitivo visto che più è ampia la superficie che è affacciata dei due conduttori e maggiore è la quantità di carica che riescono a contenere. La capacità è inversamente proporzionale anche alla distanza. Il che vuole dire che io riuscirò a trattenere più cariche se le due piastre sono fra di loro molto vicine. Come si realizza concretamente una struttura di questo tipo che prende, tra l’altro, il nome di condensatore? Un modo molto facile è davvero quello di prendere due conduttori e metterli fra di loro molto vicini, separati o da una intercapedine di aria oppure - se si vuole tenerli meccanicamente separati ed evitare che della carica passi da una parte all’altra - si può mettere un foglio o comunque del materiale isolante. Se dunque si prendono due fogli di alluminio e nel mezzo un foglio di carta e si saldano in questa maniera, senza che ci sia contatto elettrico, abbiamo realizzato un condensatore. Se vogliamo un condensatore con una capacità molto elevata dobbiamo aumentare la superficie tantissimo e quindi dovremmo prendere dei fogli di alluminio molto grandi, realizzando degli oggetti molto ingombranti. Tuttavia è possibile realizzare dei condensatori molto piccoli e molto compatti perché una volta che io ho preso i fogli, questi 3 fogli, due conduttori e quello di materiale isolante nel mezzo, se io questi fogli li avvolgo su di loro riesco a fare delle strutture cilindriche. Sono quelle strutture che noi riconosciamo se guardiamo un circuito elettrico. In un circuito elettrico ci sono molti di queste strutture cilindriche che hanno grosso modo questa forma. Questi si chiamano condensatori e realizzano proprio quello che abbiamo appena calcolato e quello che abbiamo appena descritto. 3 Introduzione alla Fisica Sperimentale: elettromagnetismo, ottica, fisica moderna - FIS102