sistema nervoso(silva pelosi del castello)

annuncio pubblicitario
IL SISTEMA
NERVOSO
Il centro dell’ uomo
Il sistema nervoso svolge la sua funzione di comunicazione grazie a impulsi
elettrici e a particolari molecole, i neurotrasmettitori e i neurormoni.
Cristina Giulia Silva – Giulia Pelosi – Diego Del Castello
Struttura del sistema nervoso
Il sistema nervoso è il sistema
di regolazione delle funzioni
corporee
Le funzioni del sistema nervoso
comprendono:
Fornire sensazioni sull’ambiente
interno ed esterno;
Integrare le informazioni sensoriali;
Coordinare le attività volontarie e
involontarie;
Regolare e controllare le strutture e
gli apparati periferici.
È formato da neuroni e cellule di
sostegno.
I NEURONI
Si dividono in:
Neuroni anassonici,
Neuroni unipolari,
Neuroni bipolari,
Neuroni multipolari.
Le funzioni fondamentali sono: ricevere informazioni; integrare le
informazioni e produrre un’ adeguata risposta; condurre il
segnale; trasmettere il segnale ad altre cellule nervose;
coordinare le proprie attività metaboliche.
Struttura dei neuroni
Dendriti: ramificazioni che si estendono dal corpo
della cellula nervosa, specializzati nel rispondere
ai segnali provenienti da altri neuroni.
Soma (corpo cellulare): assicura le funzioni vitali del
neurone e integra i segnali elettrici provenienti dai
dendriti.
Assone: trasporta a destinazione i segnali elettrici
generati dal corpo cellulare. La membrana
plasmatica degli assoni riesce a far pervenire alle
estremità del neurone potenziali di azione di
intensità immutata.
I terminali sinaptici: questi comunicano con altri
neuroni. La maggior parte contiene una sostanza
chimica specifica, detta neurotrasmettitore.
Il sistema nervoso
Il sistema nervoso si divide in due parti:
SISTEMA NERVOSO CENTRALE: è costituito
dall’ encefalo, racchiuso nella cranica e dal
midollo spinale. Il SNC è in grado di
raccogliere e trasmettere informazioni ed
infine anche di integrarle.
SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: svolge la
funzione di trasmissione del segnale
attraverso fasci di conduzione unitari (nervi).
IL SISTEMA NERVOSO
CENTRALE:
IL MIDOLLO SPINALE
Ha forma cilindrica,
larghezza media di
8-10 mm e
spessore di 5-7
mm. Si estende dal
grande forame
occipitale al primo
corpo vertebrale
lombare.
SOSTANZA:
GRIGIA
BIANCA
È situata
centralmente, ha
una forma che
ricorda una farfalla,
raccoglie le
informazioni circa
la sensibilità
È formata da lunghi
fasci discendenti e
ascendenti, il
colore chiaro è
dovuto al
rivestimento
mielinico delle fibre
nervose
Encefalo
Ha una peso che varia
da 1.3 a 1.5 kg. La
parte più antica dell’
encefalo è il midollo
allungato o bulbo.
CERVELLETTO:
Insieme al midollo
allungato e al ponte
lavorano in stretta
collaborazione e
controllano le funzioni
del movimento.
ILSISTEMA NERVOSO
PERIFERICO
È costituito dai nervi periferici che collegano il cervello e
il midollo spinale al resto del corpo.
NEURONI SENSORIALI: trasmettono al SNC l’
informazione proveniente dal resto del corpo.
NEURONI MOTORI: trasmettono i segnali dal SNC al
resto del corpo.
È diviso in due parti:
SISTEMA NERVOSO SOMATICO: controlla il
movimento volontario;
SISTEMA NERVOSO AUTONOMO: controlla le
risposte involontarie.
Il SISTEMA NERVOSO
AUTONOMO
SISTEMA NERVOSO
SIMPATICO:
Prepara l’ organismo ad
affrontare un’ attività
logorante o dispendiosa dal
punto di vista energetico.
SISTEMA NERVOSO
PARASIMPATICO:
È associato ad attività
caratteristiche dei momenti
di ozio.
L’ IMPULSO NERVOSO
Luigi Galvani nel 1763 scoprì il legame tra l’ impulso
nervoso e cariche elettriche: positiva e negativa.
Facendo studi sul calamaro si comprese che l’
impulso nervoso è dovuto ad un potenziale che
può essere d’azione o di riposo. Il potenziale di
riposo è la differenza di potenziale tra l’ intreno e
l’ esterno del neurone, misura circa -70 millivolt.
L’ inversione di polarità, cioè il fenomeno
secondo il quale la carica interna diventa
temporaneamente positiva rispetto all’ esterno, è
il potenziale di azione. L’ impulso nervoso è il
potenziale d’ azione che corre lungo la
membrana dell’ assone. Solo se lo stimolo è
abbastanza forte si genera un potenziale d’
azione, inoltre lo il valore del potenziale d’azione
e di riposo rimangono sempre uguali, essi non
dipendono dall’ intensità dello stimolo.
Al variare del numero dei potenziali d’azione
aumenta la frequenza con cui vengono generati
gli impulsi nervosi in un intervallo di tempo.
Il potenziale d’ azione
Dipende dal potenziale elettrico dell’ assone (differenza concentrazioni ioniche).
Riguarda gli ioni Na+ (sodio) e K+ (potassio). Regolato da 3 fattori: diffusione
particelle secondo gradiente di concentrazione, magnetismo delle cariche,
proprietà della membrana. Avviene grazie alle pompe sodio-potasssio, che
trasportano fuori gli ioni Na+ e dentro gli ioni K+.
Propagazione dell’ impulso
L’ inversione di polarità prodotta dall’ impulso nervoso continua a spostarsi
lungo l’ assone. Quando l’ interno della membrana è relativamente
carico, gli ioni carichi positivamente passano all’ area adiacente interna,
che diventa depolarizzata e così via per tutta la lunghezza dell’ assone.
L’ impulso si muove in una sola direzione.
Nella propagazione dell’
impulso è coinvolta anche
guaina mielinica.
La velocità dell’ impulso è
nelle fibre mieliniche di
120metri al secondo, mentre
nelle fibre amieliniche è di
qualche millimetro al
secondo.
Epilessia e SLA
Malattia neurologica
determinata da un
temporaneo corto circuito.
Vi sono delle crisi
epilettiche(epilessia
mioclonica).
Sindromi epilettiche di tipo
secondario: epilessia
sintomatica.
Geneticamente determinata:
epilessia idiopatica.
Epilessia fotosensibile:
causata da luci intermittenti
e da contrasti luce-ombra.
SLA o morbo di Lou
Gehrig. Ha come
sintomi iniziali
affaticamento agli arti,
difficoltà a tenere in
mano oggetti e a
comunicare.
La morte arriva dopo 3-5
anni dalla comparsa
dei primi sintomi per
blocco respiratorio e
circolatorio.
Gli studi sul gene SOD 1
che causa la malattia
sono ancora in corso.
Epilessia e SLA
Epilessia
Stefano Borgonovo
LA SINAPSI
CHIMICA
ELETTRICA
Struttura delle sinapsi
ENDORFINA
Permettono di
sopportare meglio
sensazioni fisiche o
psichiche spiacevoli
NEUROPEPT
IDI
AMMINE
Reazione a
emozioni come
situazioni
competitive o fuga
da un pericolo
NORADRENALI
Risposta allo
NA
stress reazione
a
un’emergenza
GABA
AMMINOACIDI
Attenua
propagazione
dell’impulso
nervoso
Acido
Lo promuove
glutamminico
SEROTONINA
Coinvolta nella
coagulazione del sangue
e nel controllo della
temperatura corporea ma
anche negli stati di
depressione di ansia
L’ ENCEFALO
Ha un peso di circa
1200-1300 grammi.
È rivestito da
membrane:
meningi
Elabora le
informazioni
provenienti dal
corpo e dal mondo
esterno.
Suddivisione dell’ encefalo
Encefalo
Prosencefalo
Telencefalo
Emisferi
cerebrali
Mesencefalo
Diencefalo
talamo ipotalamo
Rombencefalo
mielencefalo metencefalo
midollo allungato
tronco cerebrale
ponte
di Varolio
cervelletto
L’ encefalo e le sue componenti
Prosencefalo
Diencefalo
Telencefalo
Esso è costituito dal sistema limbico,
comprendente l’ ipotalamo, l’
ippocampo e l’ amigdala, e dal
talamo. Dal diencefalo deriva anche
la formazione reticolare.
Il telencefalo comprende i due emisferi in
cui è suddiviso l’ encefalo: destro e
sinistro. I due emisferi sono collegati
tra loro da un fascio di fibre, il corpo
calloso, e sono separati da una
scissura centrale, o di Rolando, e una
laterale o di Silvio. È suddiviso in
quattro lobi: frontale, parietale,
temporale e occipitale.
Sistema limbico comprende:
Ipotalamo che controlla:
Neurormoni
Azione ipofisi
Ippocampo è coinvolto:
Apprendimento
Memoria
Espressione emozioni
Amigdala:
Riceve stimoli acustici e visivi
Elabora risposte di tipo emotivo
Fanno parte del prosencefalo anche:
Talamo
Raccoglie stimoli sensoriali provenienti da organi interni e
superficie cutanea e li invia al sistema limbico e corteccia
Formazione reticolare:
Smistamento e filtrazione delle informazioni che giungono dall’
esterno
Regolazione del sonno, della veglia, attenzione, movimenti
muscolari e vari riflessi vitali.
Il mesencefalo
Il mesencefalo è costituito dal tetto e dal
tegmento.
Il tetto è situato sulla superficie dorsale del
mesencefalo e contiene due collicoli,
riconfiamenti del tronco cerebrale,
superiori e due inferiori. È responsabile
dei reflessi e delle reazioni rapide agli
stimoli di movimento.
Il tegmento contiene vari nuclei che
controllano i movimenti oculari; la
sostanza grigia periacqueduttale, che
controlla aspetti del comportamento ed è
coinvolta nella mediazione del dolore; le
cellule della sostanza nera di
Soemmering, che regola e controlla le
attività motorie.
Il rombocefalo
Metencefalo
Mielencefalo
È composto da tre parti
principali: ponte di Variolo,
cervelletto (metencefalo),
midollo allungato
(mielencefalo) e vi è un
canale contenente il liquido
cerebrospinale.
Controlla la respirazione, la
pressione sanguigna, la
frequenza cardiaca, la
deglutizione e i riflessi.
Corteccia cerebrale
È le strato superficiale degli emisferi. Ha uno spessore di
circa 3 mm e forma delle pieghe dette circonvoluzioni
separate da piccoli o grandi solchi, detti scissure. Ha un
colore marrone-grigiastro, per questo è detta anche sostanza
grigia.
Si divide in temporale e parietale: la prima è coinvolta nel
riconoscimento e classificazione degli oggetti, nella memoria
a lungo termine e per alcuni aspetti del linguaggio. La
seconda è deputata alla mediazione della percezione della
posizione degli arti.
È suddiviso in aree: primaria, secondaria e associativa. In
queste aree vengono elaborati gli stimoli. Nella primaria si ha
un’ analisi iniziale, nella secondaria si ha un’ analisi più
complessa e in quella associativa le informazioni vengono
associate in modo da ottenere un’ interpretazione degli
stimoli percepiti e da produrre una risposta adeguata.
I disturbi
Sono complessivamente cinque: del
linguaggio, visivi, comportamentali, di
percezione, e motori.
I disturbi del linguaggio sono chiamati
AFASIA. Ci sono tre tipi di afasia: di Broca
(un’ area dell’ encefalo), di Wernicke (un’ area
dell’ encefalo) e globale. L’ afasia di Broca
caratterizza il soggetto per la sua capacità di
comprensione che rimane relativamente
normale, ma non permette lui di poter
formulare il linguaggio. L’ afasia di Wernicke
permette all’ individuo di esprimersi in modo
fluido e rapido ma spesso è impossibile
comprenderne il significato. Si ha un’ afasia
globale quando l’ individuo ha un problema di
comprensione e d’ espressione. Questo
significa che sono state colpite diverse zone
cerebrali responsabili del linguaggio.
I disturbi visivi nascono da una lesione alla
corteccia occipitale. Nel caso sia lesionata
quella destra il paziente non vede la parte
sinistra del campo visivo.
Se il paziente è incapace di vedere
coscientemente un oggetto, può però
essere in grado di indicare la presenza di
un fascio luminoso. Questo avviene perché
alcune informazioni vengono inviate in altre
zone dell’ encefalo quindi il paziente è in
grado di elaborare una risposta, anche se
minima, allo stimolo.
I disturbi comportamentali derivano da un
danno ai lobi frontali, possono portare a
gravi alterazioni della personalità e del
comportamento. Possono portare il
paziente alla difficoltà di prendere una
decisione, ad un comportamento violento,
cambiamenti di umore, passività costante e
tono di voce monocorde.
I disturbi motori, anche detti APRASSIA,
derivano da lesioni di un lato della corteccia
motoria primaria (localizzata nella parte
posteriore del lobo frontale). I principali
effetti di questi disturbi sono l‘ incapacità
completa di muovere la parte opposta del
corpo; incapacità o difficoltà nel compiere
alcuni movimenti. I pazienti che ne sono
affetti dimenticano il modo in cui gli oggetti
devono essere utilizzati e in genere, non
sono in grado di svolgere semplici azioni
quotidiane, come preparare la tavola o
vestirsi.
I disturbi di percezione sono dati da un danno ad
alcune aree della corteccia temporale. Questo può
provocare problemi di percezione visiva, un‘AGNOSIA
visiva. Ciò è un'assenza di comprensione o di
conoscenza di quello che si vede, anche se la sua
capacità visiva è intatta.
I pazienti che hanno subito una lesione del lobo
temporale destro, hanno problemi nel riconoscimento
dei volti, ma sono in grado di dire se questi
manifestano un particolare tipo di espressione.
Un danno in alcune aree della corteccia parietale
provoca disturbi di percezione spaziale, per esempio
l'agnosia spaziale unilaterale, che consiste nella
mancata percezione di metà del mondo circostante. I
pazienti che presentano questo disturbo tendono a
scontrarsi con gli oggetti posti alla loro sinistra, a
trascurare la parte sinistra del loro corpo, a tracciare
solo la parte destra di un disegno e a mangiare solo il
cibo presente nella parte destra di un piatto, ad
incontrare difficoltà nella lettura, perché trascurano la
metà sinistra delle parole o delle righe.
Droghe e dipendenze
TOLLERENZA: ingerire dosi sempre crescenti.
ASSUEFAZIONE: abituarsi agli effetti che si ottengono.
DIPENDENZA: bisogno di assumere continuamente la sostanza
stessa, difficoltà a smettere.
ASTINENZA: problemi mentali e fisici.
OVERDOSE: COMA O MORTE.
Sostanze psicoattive o
droghe
Alcol = stimolante e
euforizzante.
Cannabis= benessere e
alterazione della realtà.
Nicotina= stimolante.
Cocaina= benessere e
sicurezza.
Eroina= benessere e
piacere.
Ketamina=separazione
corpo e mente.
Allucinogeni= allucinazioni,
benessere, confusione.
Amfetamine= stimolanti.
Danni al fegato e sindrome
di Korsakoff.
Depressione del sistema
immunitario e dipendenza.
Cancro,dipendenza.
Dipendenza, insonnia,
psicosi.
Assuefazione e crisi di
astinenza.
Distacco prolungato o
permanente.
Dipendenza, psicosi e
depressione.
Depressione, organismo
spinto oltre le potenzialità.
PSICOFARMACI
Tutti quei farmaci che
agiscono sul SNC.
Si dividono in: ansiolitici,
antidepressivi e
neurolettici o antipsicotici.
Attenuano i disturbi mentali.
Ansiolitici
I principali sono:
benzodiazepine,
azapironi, barbiturici.
Diminuiscono la
trasmissione degli
impulsi nervosi;
Diminuiscono il tempo di
addormentamento;
Abbassano la pressione
sanguigna
Benzodiazepine:
Sindromi ansiose.
Sindrome mista ansiosodepressiva.
Insonnia e ipertensione.
Il loro utilizzo deve avvenire sotto
stretto controllo medico.
Barbiturici:
Epilessia.
Induzione dell’anestesia.
Pericolo di abuso.
Antidepressivi
Iproniazide
IMAO (inibitori delle monoammino
ossidasi).
Imipramina
Triciclici (TCA)
Antidepressivi atipici (Prozac)
SSRI (inibitori
selettivi della ricaptazione della serotonina).
Sono utilizzati nella terapia della depressione a fronte di
questi sintomi:
Disinteresse, stanchezza.
Pensieri tristi, idee di suicidio.
Insonnia.
Perdita dell’appetito.
Le interazioni dei TCA con altri psicofarmaci sono molto
pericolose.
SSRI e IMAO
SSRI: il trattamento deve durare almeno
6 mesi e i primi effetti non si
manifestano prima di due settimane
dall’assunzione.
IMAO: sono ormai obsoleti, sia perché
meno maneggevoli e meno tollerabili
a causa delle pesanti restrizioni che
impongono alla dieta del paziente.
Neurolettici o antipsicotici
Anilina
prometazina
cloropromazina.
Laborit scoprì di essere in grado di sfruttare le
potenzialità di questo farmaco.
Questi medicinali presentano un’azione
antidelirante e antiallucinatoria NON sono
dei “supersedativi”.
Venivano però utilizzati come camicia di forza
chimica.
Effetti extrapiramidali: rigidità dei muscoli e dei
movimenti,lentezza e irrequietezza motoria.
LA PERCEZIONE
SENSORIALE
RUFFINI
PACINI
Bibliografia
Siti Internet:
http://it.wikipedia.org/wiki/
www.benessere.com
http://www.akisrx.com
http://fc.units.it
Google immagini
http://www.giovannichetta.it/
http://4.bp.blogspot.com/
http://www.audioprosrl.it/udito.php
http://www.mariacorgna.it
http://www.mauriziogalluzzo.it
http://www.fioriblu.it/
Libri:
“Invito alla Biologia”, Helena Curtis e N. Sue Barnes, Zanichelli
editore, sesta edizione.
Scarica