LE BASI ISTOLOGICHE DELLA TECNICA D'INNESTO DEL GELSO 405 Secondo il TAMARO per eseguire l'innesto a becco di luccio sulle piante disposte in piantonaio, « si scalza la pianta fin sotto al colletto e la si recide sotto al medesimo con un taglio molto inclinato. La marza munita F i g . I a. F i g . I 5. Fig. I a, b. — Morus alba. - Rappresentazione schematica della maniera con cui vengono preparati m a r z a e s o g g e t t o per l ' i n n e s t o a becco di luccio. Fig. la. - P r e p a r a z i o n e usuale : l a m a r z a viene tagliata a bietta, e dalla parte opposta alla b i e t t a viene asportata una l i n g u e t t a di corteccia. — F i g . Ih.- P r e parazione come viene eseguita nella Valdinievole : per risparmiare tempo, sulla marza viene praticato il solo t a g l i o a bietta, trascurando di asportare la l i n g u e t t a di corteccia dalla parte opposta alla bietta. — Ca. al naturale. di due gemme, si taglia a bietta lunga 3-4 cm. e dalla parte opposta si leva la corteccia per Una linguetta larga 2-3 millimetri e lunga 2 cm. circa. La marza si inserisce nel soggetto tra la corteccia e l'alburno^ ma nel senso opposto che per l'innesto a corona » ; cioè si opera in modo che la parte della marza tagliata a bietta venga a contatto con la corteccia del soggetto (fig. I, a) (1). In questa forma d'innesto e sempre per piante in vivaio, non occorrono legature di sorta, ma bensì si provvede si (1) I n u m e r i r o m a n i si riferiscono a l l e figure nel testo, m e n t r e i n u m e r i riferiscono a l l e figure d e l l a T a v . X V . arabi