urania lamonia - astrofili Faenza

Gennaio – Aprile 2009
COMUNE DI FAENZA
URANIA LAMONIA
NOTIZIARIO DI ASTRONOMIA DEL GRUPPO ASTROFILI FAENTINI
REDATTO A CURA DEL GRUPPO ASTROFILI “G.B. LACCHINI” FAENZA
-1–
URANIA LAMONIA
Anno XII- n° 1
Gennaio – Aprile
Quadrimestrale di cultura
d'astronomia
Notiziario del
Gruppo Astrofili
“G.B. Lacchini”
Faenza
Presidente: Bruno Casadio
Segreteria: Via Saviotti, 1
48018 Faenza
Tel.-Fax 0546-32211
Il periodico quadrimestrale
“URANIA LAMONIA” non è
in
vendita;
è
destinato
all'informazione dei Soci del
Gruppo
Astrofili
“G.B.
Lacchini” e delle scuole del
distretto di Faenza.
Dir. Resp.:
Stefano Casanova Editore
Redattore: Mario Bombardini
Impaginazione: in proprio
SOMMARIO
2
Editoriale
______________________Bruno Casadio
3
2009 Anno Internazionale dell’Astronomia
___________________Mario Bombardini
7
Con gli studenti ad osservare le stelle
____________________Ginpaolo Martelli
10
Il cileo del quadrimestre
___________________Mario Bombardini
14
Binolibri
________________________Paolo Morini
16
Satelliti di Giove a 400 anni dalla prima
osservazione di Galileo con il cannocchiale
______________________Mauoro Ugolini
21
Prossimi appuntamenti
___________________________________
Web: www.racine.ra.it/astrofaenza
Mail: [email protected]
Stampa: a cura del
centro stampa Comunale
Supplemento al n° 128 di
Radio 2001 Romagna
In copertina: occultazione di Venere da parte della Luna del giorno 1 dicembre 2008.
Immagine di Mario Bombardini scattata alle ore 17:07 con fotocamera Canon Eos 40D–
teleobiettivo 200 mm – f 6,3 – iso 1600 – tempo di esposizione 1/20 sec.
-2–
EDITORIALE
Il 2008 si è da poco concluso e durante tutto l’anno si è confermato il forte impegno di
molti Soci del Gruppo Astrofili G.B.Lacchini per lo sviluppo ed il miglioramento
dell’associazione. Forte è stato il processo d’innovazione che si è compiuto e l’evento
più significativo è sicuramente l’inaugurazione della Specola avvenuta il venerdì 5
settembre. Per raggiungere tale scopo forte è stato l’impegno economico sostenuto e
l’obiettivo di dotare l’associazione e la città di Faenza di un punto per le osservazioni
astronomiche permanenti è stato raggiunto grazie al contributo di:
- Comune di Faenza;
- Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza;
- Credito Cooperativo Ravennate e Imolese;
- C.T.F. Consorzio Trasporti Faenza.
Altrettanto importante il contributo dei Soci che con il loro lavoro volontario e
competente hanno fattivamente partecipato alla progettazione, quindi alla soluzione
dell’aspetto economico, poi alla scelta delle strumentazioni più idonee e quindi alla
loro installazione. Oltre ai Soci va segnalata la disponibilità dell’ingegner Barchi
Patrizia che pur svolgendo il suo ruolo ci ha aiutato ad individuare gli elementi tecnici
da rispettare nella progettazione e nell’esecuzione dei lavori e altri artigiani che ci
hanno aiutato con prestazioni gratuite o con forti sconti sui materiali forniti. Numerose
le attività di divulgazione sviluppate direttamente con il pubblico come previsto dal
ricco calendario della programmazione annuale. Altre attività sono state svolte con le
scuole, dove i nostri interventi hanno spaziato dalla scuola materna di Fusignano, la
scuola elementare Carchidio, la scuola media di Castelbolognese e di Solarolo ed il
Liceo Torricelli.
Anche durante l’anno trascorso fattiva è stata la collaborazione con il Tavolo della
Scienza nell’ambito della Settimana Scientifica e Tecnologica del comune di Faenza
con conferenze, osservazioni dirette del cielo e l’attivazione di un corso di
aggiornamento di base rivolto a tutta la cittadinanza. In quest’ambito si segnala inoltre
il nostro contributo all’organizzazione ed attivazione della “La Palestra della Scienza”
inaugurata il 18 aprile 2008 all’interno della quale oltre ad un contributo
all’organizzazione generale abbiamo attivato in particolare il filone dedicato
all’astronomia dislocato nella sala che è stata intitolata all’astronomo faentino
Lacchini. Nella sala sono stati esposti gli strumenti di Lacchini, restaurati dal gruppo
stesso col contributo del Comune, vari exibit costruiti direttamente da alcuni soci e altri
invece acquisiti sul mercato.
In dicembre come al solito abbiamo partecipato alla Fiera di Forlì e nel nostro stand
sono state esposte le foto dell’eclisse del primo agosto realizzate dal socio Bombardini
Mario, che per poterla osservare nelle migliori condizioni si è recato nella Siberia
meridionale, altre foto di eventi particolari verificatesi nel 2008, nonché exibit costruiti
dal socio Minghetti. Questi materiali saranno molto utili anche nei prossimi incontri
con il pubblico. Infine uno sguardo al futuro che con le nostre attività stiamo già
-3–
ovviamente guardando perché il progetto che è stato predisposto per adeguare la
strumentazione della specola fatto proprio dal Comune di Faenza e presentato presso la
Regione Emilia Romagna è stato approvato e sarà attuato durante il 2009. Significativa
in questo ambito è stata anche la collaborazione di tutto il direttivo e del dott. Villi che
ci ha permesso di individuare le strumentazioni necessarie con il migliore equilibrio
possibile tra prestazioni e costi. I prossimi mesi per la nostra associazione si
prospettano impegnativi per il completamento dell’osservatorio e per le attività di
divulgazione che, ma ricchi di prospettive e possibili soddisfazioni. Per questo si
ringraziano tutti i Soci per il contributo dato nei vari settori e si auspica una fattiva
collaborazione anche per il prossimo anno.
Bruno Casadio
*§*§*§*
2009 Anno Internazionale dell’Astronomia
IYA (International Year of Astronomy)
L’Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha dichiarato il 2009
Anno Internazionale dell’Astronomia (International Year of
Astronomy - IYA2009) con il motto “L’Universo, a te scoprirlo”.
L’IYA2009 coincide con il quattrocentesimo anniversario della prima
osservazione al telescopio effettuata da Galileo Galilei. Sarà una
celebrazione globale dell’astronomia e dei suoi contributi alla società e
alla cultura, con un forte slancio sull’educazione, la partecipazione del
pubblico e il coinvolgimento dei giovani, attraverso eventi che si
svolgeranno su scala locale, nazionale e internazionale, lungo tutto
l’arco dell’anno 2009. L’evento è patrocinato dall’UNESCO e
dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’International
Astronomical Union è la società scientifica che raggruppa tutti gli Astronomi ed
Astrofisici nel mondo, di cui INAF è il “referente” italiano ed anche l’organizzazione
che nel 2003, allora sotto la Presidenza dell’italiano Franco Pacini, fece partire l’idea di
proporre un anno internazionale dell’Astronomia. Durante
questi anni l’accordo per la celebrazione del 2009 è stato
firmato da 99 nazioni e 14 organizzazioni internazionali per la
comunicazione ed educazione scientifica. Si è poi arrivati alla
quota record di 100 paesi con la recente firma della
Repubblica Popolare del Bangladesh. L'arrivo del Bangladesh
è stato particolarmente gradito agli organizzatori, poiché uno
dei principali obiettivi è quello di promuovere e sviluppare
l'astronomia negli stati in via di sviluppo. In ogni nazione
partecipante è stato designato un “referente” nazionale; nel
caso dell’Italia il compito è affidato ad INAF con l'incarico di
stabilire e favorire la collaborazioni fra Enti, Università,
Science Centers, Società scientifiche e di appassionati in vista
delle manifestazioni ed eventi del 2009. Le iniziative previste a livello mondiale sono
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molte. Fra queste spiccano per importanza e solennità le cerimonie di apertura e
chiusura dell’anno. INAF è riuscita, nelle trattative internazionali intercorse, ad
ottenere per l’Italia l’onore di ospitare la manifestazione mondiale di chiusura prevista
per il 9 gennaio 2010, mentre quella di apertura si terrà presso la sede UNESCO di
Parigi nei giorni 15 e 16 gennaio 2009. L'astronomia, la più antica delle scienze, ha
avuto un ruolo importante in quasi tutte le culture. L'Anno Internazionale
dell'Astronomia evidenzierà i contributi dell'astronomia apportati all'umanità e cercherà
di stimolare l'interesse di tutti ed in particolare dei giovani; non solo verso la stessa
astronomia ma verso tutte le scienze in generale, visti i suoi forti legami con la
matematica, la fisica, la chimica ed altre scienze. L'Anno Internazionale
dell'Astronomia vedrà astronomi professionisti impegnati a dare alcune risposte alle
domande espresse dall'umanità durante i secoli e alle quali finora non era possibile una
spiegazione. Molte iniziative sono in preparazione da parte di enti di ricerca,
osservatori astronomici professionali, pubblici e privati, planetari, università,
associazioni di astrofili a tutti i livelli; nazionali, regionali, comunali, e locali. Ad inizio
aprile 2009, è previsto che 100 ore siano consacrate ad osservazioni notturne del cielo
da parte del maggior numero di persone con la collaborazione degli astrofili, cercando
di ridurre per l'occasione l'inquinamento luminoso; questo progetto chiamato 100 ore
d'Astronomia per tutti, è un progetto che dovrebbe essere realizzato in tutti gli Stati. Il
programma si svolgerà da giovedì 2 aprile 2009 a domenica 5 aprile 2009, con la Luna
al primo quarto il 2 aprile.
Gli obiettivi prefissi dall’IYA sono:
- Aiutare i cittadini del mondo a riscoprire il loro posto nell’universo attraverso il
contatto e l’osservazione del cielo, ritrovando personalmente il senso della
meraviglia e della scoperta.
- Una celebrazione globale dell’astronomia e dei suoi contributi alla società e alla
cultura, nel 400° anniversario della prima osservazione astronomica al telescopio
effettuata da Galileo.
Con l’intento di raggiungere i seguenti scopi:
• Incrementare la consapevolezza dell’importanza della conoscenza scientifica.
• Favorire un più ampio accesso alla conoscenza scientifica attraverso l’astronomia e
le osservazioni astronomiche.
• Rafforzare le comunità astronomiche dei paesi emergenti attraverso collaborazioni
internazionali.
• Incoraggiare la formazione scientifica formale e informale attraverso l’educazione
permanente.
• Presentare un’immagine aggiornata della scienza e degli scienziati e favorire i
rapporti tra scienza e società.
• Facilitare la nascita di nuove reti scientifiche, didattiche, amatoriali e rafforzare
quelle già esistenti.
• Migliorare la rappresentatività delle donne in astronomia e nelle carriere
scientifiche e tecnologiche.
• Promuovere la salvaguardia del grande patrimonio culturale e naturale
rappresentato dai cieli oscuri e dai siti astronomici di interesse storico.
Per l’Italia esiste già un nutrito programma di manifestazioni previste dall’INAF, sia a
livello locale che nazionale, sia autonomamente che assieme ad altri Enti, Università ed
-5–
Associazioni, cui senz’altro si aggiungeranno altri eventi, mostre e manifestazioni. Di
seguito si elenca un programma preliminare delle manifestazioni internazionali e
nazionali.
LE MANIFESTAZIONI INTERNAZIONALI
100 ore di Astronomia (100 Hours of Astronomy)
“Cento ore di Astronomia” è un’iniziativa mondiale che includerà webcast in diretta su
attività di osservazione condotte dai più grandi osservatori astronomici del globo, per
avvicinare il grande pubblico alle osservazioni al telescopio.
"Il Galileoscopio" (The Galileoscope)
Il progetto prevede la realizzazione "fai da te" di un piccolo telescopio per permettere a
milioni di persone la loro prima osservazione del Cielo con uno strumento astronomico
con caratteristiche simili a quelle del cannocchiale usato da Galileo.
Diario Cosmico (Cosmic Diary)
Questo progetto vedrà l'apertura di un blog mantenuto da astronomi professionisti che
racconteranno con testi ed immagini la loro vita quotidiana, i loro interessi, i loro amici
e ovviamente la loro attività scientifica. Un blog, insomma, per mostrare il volto
"umano" dell'Astronomia.
Il Portale per L'Universo (The Portal to the Universe)
Moltissime risorse di ottima qualità sull'Astronomia sono oggi disponibili in rete su
internet, ma spesso è difficile trovarle. Il "Portale dell'Universo" sarà una grande
mediateca on-line in cui chiunque potrà accedere con facilità a una vasta scelta di
risorse multimediali sull'Astronomia come immagini, filmati, notizie, podcast e
vodcast.
Lei è un'Astronoma (She is an Astronomer)
Circa un quarto del personale che fa ricerca astronomica a livello professionale nel
mondo è donna. Tuttavia ci sono grandi differenze geografiche in questa statistica,
segno che in alcuni Paesi ci sono disuguaglianze tra i sessi nell'accesso a certe carriere
professionali. Questo progetto prevede una serie di iniziative a livello mondiale per
consentire pari opportunità alle donne che vogliono intraprendere una carriera
nell’ambito dell’Astronomia.
Dark Sky Awareness
Proteggere e preservare nel futuro la vista del Cielo stellato è l'obiettivo del progetto,
sempre più minacciato dall'inquinamento luminoso prodotto dai centri urbani e dalle
attività umane.
Astronomy and World Heritage
L'UNESCO e la IAU stanno collaborando a questa iniziativa volta ad individuare e a
valorizzare luoghi e strutture legati alla storia dell'Astronomia, per preservare la loro
memoria e salvarli dal loro progressivo deterioramento.
Galileo - Programma di formazione per insegnanti
(Galileo Teacher Training Programme)
Il progetto è finalizzato alla formazione degli insegnanti nelle Scienze astronomiche.
Workshop e strumenti di didattica on-line permetteranno ai partecipanti di acquisire
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conoscenze sui telescopi ottici e radio, sulla manipolazione di immagini digitali e
sull'uso dei software astronomici.
La percezione dell'Universo (Universe Awareness)
Universe Awareness è un progetto internazionale di divulgazione dell'Astronomia per
avvicinare i bambini svantaggiati alla bellezza dell'Universo attraverso una serie di
attività mirate quali giochi, canzoni, esperienze manuali e cartoni animati.
L'Universo dalla Terra (The Universe from the Earth)
“L'Universo dalla Terra” è una mostra delle più belle immagini astronomiche riprese
dai telescopi terrestri e spaziali. I luoghi della mostra saranno i più inusuali, in tutto il
mondo: giardini e parchi pubblici, musei, centri commerciali.
Sviluppare l'Astronomia in una prospettiva Globale (Developing Astronomy
Globally)
Il progetto prevede una serie di iniziative negli Stati in cui le attività nell'ambito
dell'Astronomia sono oggi poco sviluppate, con un'azione sinergica tra Università, Enti
di Ricerca e Scuole.
L'ITALIA PROTAGONISTA
L'Italia celebrerà l'Anno Internazionale dell'Astronomia con una ricca serie di eventi,
manifestazioni e spettacoli che interesseranno tutto il territorio nazionale.
Un breve programma preliminare promosso da INAF:
- "Da Galileo all'astronomia di oggi. Verso l'Anno internazionale dell'Astronomia
2009"
- "Festa Nazionale dell'Astronomia Federico II"
- Convegno di Archeoastronomia "Mensura Coeli. Territorio, città, architetture,
strumenti"
- Vivi a Roma? Scopri le iniziative per l'Anno dell'Astronomia!
- "Galileo e l'universo dei suoi libri"
- I progetti dell' Osservatorio Astronomico di Tradate per IYA 2009
- The Virtual Telescope
- "Iniziative didattiche per l'anno scolastico 2008–2009 (Valle d'Aosta)"
- "Iniziative Parco Astronomico La Torre del Sole"e altri eventi
- "Cosmos - Viaggio alla scoperta dell'Universo"
- "1609-2009 Anno Galileiano al Liceo VOLTA - Riccione"
- "Se una notte Marte..."- Osservatorio Astronomico Capodimonte
- "Inaugurazione del Mappamondo Orientato di Roma Tre"
- 30 Ottobre 2008: presentazione del nuovo Planetario di Padova
- "Programma iniziative degli Astrofili Trevigiani"
- Corso di Astronomia della "Associazione Astronomica di Rovereto"
- "Bando di concorso per le scuole superiori della provincia di Alessandria"
- "La Voce delle stelle"
- "Corso di aggiornamento per docenti di scuola secondaria presso gli Istituti di
Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica e di Fisica dello Spazio Interplanetario
dell’INAF di Roma"
- Corso di aggiornamento sull'astronomia
-7–
E ancora: alcune proposte di lettura:
o "Seconda stella a destra. Guida turistica al Sistema Solare"
o "Dai Ghiacci allo Spazio"
o "Il Sogno" di Keplero
"Galileo tra scienza, fede e politica"
M.B.
*§*§*§*
Con gli studenti ad osservar le stelle!
Nella primavera 2007 e nel recente anno scolastico 2007/2008 siamo stati interpellati,
come Gruppo Astrofili faentino, per attuare alcuni interventi presso scuole del nostro
territorio, si sottolineano in
particolare: la Scuola Materna di
Fusignano e le scuole Medie
dell’Istituto Comprensivo “Bassi”
di Castelbolognese/Solarolo. Hanno
dato il proprio contributo il
sottoscritto ed altri Soci del Gruppo
(Mario, Bombardini, Fabio Fabbri,
Alessandro
Benazzi,
Angelo
Alberani, Sante Minghetti e
Gimbattista Bassi). A Fusignano
abbiamo incontrato una realtà
particolarmente vivace e spontanea, guidata dalla eccezionale professionalità della
maestra Valentina Valenti che ha lavorato per buona parte dell’anno scolastico sul tema
guida “astronomia”, creando una serie fantastica di momenti educativi sul Sistema
Solare, le imprese Spaziali e le Costellazioni. Noi siamo entrati in scena al termine del
percorso offrendo una serata di osservazioni con i telescopi e con un po’ di immagini.
È stata una serata indimenticabile, anche per il cielo in perfette condizioni ed il
passaggio spettacolare della coppia Shuttle / Stazione Spaziale a breve distanza uno
dall’altro! L’esperienza di questa insegnante
ha poi trovato spazio anche all’interno del
Congresso Nazionale dell’UAI che si è tenuto
a Faenza nel settembre 2007con una
spumeggiante relazione della Valentina ai
congressisti e la partecipazione alla
Mostra/Concorso
di
lavori
didattici
sull’astronomia. Il lavoro di questa scuola è
stato poi sintetizzato su DVD grazie
all’intervento del Socio Fabio Camerini che ha
mirabilmente cucito assieme vari materiali
(video e sonori) prodotti da questa scuola
-8–
materna. Anche la scuola media di Solarolo ha partecipato al Concorso indetto
nell’ambito del Congresso UAI risultando poi la scuola
vincitrice; la prof. Foschini Giovanna ha così potuto ritirare come meritato premio un
piccolo telescopio computerizzato. Grazie anche a questo stimolo è nata la proposta di
coinvolgerci in alcuni interventi didattici, che sono consistiti in un aggiornamento ad
alcuni docenti (Giovanna Foschini, Elisa Zaccherini, Dianella Carroli, Luciano Piazza)
all’uso del telescopio vinto, un paio di lezioni teoriche agli alunni di terza media e due
serate di osservazioni del cielo aperte anche ai genitori. Durante le lezioni del mattino
si sono toccati i seguenti temi:
- Caratteristiche generali del cielo durante il dì e durante la notte (vari tipi di
corpi celesti osservabili ad occhio nudo e non)
- Principali movimenti apparenti o reali dei principali corpi celesti (Sole e Luna
in particolare)
- Le costellazioni visibili nel nostro emisfero (con drammatizzazione basata su
quelle dello Zodiaco)
- Orientamento nello spazio utilizzando Sole e Stella Polare
- Elementi tecnici del telescopio e modalità di utilizzo
Durante le due serate di osservazione gli alunni hanno potuto sperimentare non solo il
piacere di scoprire alcuni eventi che succedono ogni notte sopra la nostra testa, ma
anche i problemi pratici che occorre affrontare per utilizzare al meglio gli strumenti
ottici. Fra questi ad esempio una delle maggiori difficoltà era legata all’inquinamento
luminoso delle nostre città: la faticosa ricerca dell’angolo più buio (o meglio meno
illuminato) vicino alla scuola è stato un valido richiamo a questo problema. Anche la
non semplice fase della messa in opera dei telescopi è stata particolarmente istruttiva. I
ragazzi hanno così potuto verificare i diversi gradi di osservazione del cielo notturno:
• ad occhio nudo (trovare il Nord, riconoscere le principali costellazioni, rendersi
conto del movimento apparente della volta celeste attorno alla Polare, avvistare i
satelliti artificiali e non confonderli con i frequenti aerei)
• col binocolo o cannocchiale (la luna ci mostra i più grandi crateri, certe stelle
singole diventano doppie, appaiono le prime deboli nebulose)
• col telescopio (dettagli spettacolari della superficie lunare, anelli di Saturno e
satelliti di Giove, ammassi stellari e nebulosità delle galassie più prossime)
In conclusione devo riconoscere che queste esperienze, sebbene impegnative in certi
momenti, sono comunque risultate per noi ricche di soddisfazioni, dovute soprattutto
alla curiosità, allo stupore, all’interesse e alla gratitudine che i bimbi, i ragazzi ed i loro
docenti ci hanno comunicato.
Gianpaolo Martelli
-9–
Persi in un cielo di stelle
Smarriti i ragazzi della III A e B della scuola Ungaretti.
Ci li ha visti?
Solarolo. Il progetto aveva l’obbiettivo di approfondire in modo dettagliato il lavoro
svolto durante l’anno sull’astronomia… I ragazzi ne hanno visti di tutti i colori: stelle,
stelle cadenti, costellazioni, pianeti, satelliti e qualcuno ha persino notato la presenza
di un marziano… Gli studenti hanno osservato il cielo grazie al telescopio vinto dalla
loro scuola alla mostra Astronomix, con la meridiana costruita da Francesco
Panzavolta……… Oltre alle costellazioni gli alunni hanno potuto osservare le stelle più
luminose del cielo e la stella polare, inoltre hanno notato anche due bellissime stelle
cadenti… Hanno visto satellitiartificiali, ma anche la luna e persino mercurio il I
pianeta interno all’orbita terrestre osservabile raramente solo all’alba e al tramonto…
Per individuarle e per poterle osservare ad occhio nudo, gli astrofili le indicavano ai
ragazzi con i laser… Ai ragazzi non sembrava vero di vedere la Luna così vicina e
soprattutto di avere un’ immagine così bella che pareva a loro una fotografia.
(21-05-2008 Loli- Mttioli)
I professori a volte ci fanno vedere le stelle……
……effetto collaterale del troppo studio
Dopo una lunga preparazione teorica sui libri siamo passati alla pratica, con serate di
osservazioni live direttamente sulla terrazza della nostra scuola…… abbiamo così
iniziato le osservazioni: erano stati montati alcuni telescopi elettronici, orientati con
coordinate precise, che puntavano in diverse direzioni. Come prima cosa abbiamo
osservato una piccolissima falce di Luna, che quella sera aveva la gobba a ponente: ciò
significa che stava crescendo. …… le nostre rilevazioni però erano disturbate dai
numerosi lampioni che inquinavano visibilmente il cielo, che senza la luce artificiale,
ogni notte mostrerebbe un numero maggiore di stelle…… Al di là della parte
scientifica di questo incontro, c’è una parte di curiosità personale che caratterizza
questa particolare branca della scienza…qualche cosa che supera il semplice studio… è
la volontà di scoprire l’Universo.
(Cambiucci Cristina III A)
- 10 –
IL CIELO DEL MESE DI GENNAIO 2009
SOLE
01 Gennaio: il Sole sorge alle ore 07:46 - tramonta alle ore 16:45
15 Gennaio: il Sole sorge alle ore 07:43 - tramonta alle ore 17:00
31 Gennaio: il Sole sorge alle ore 07:30 - tramonta alle ore 17:21
Il Sole lascia la costellazione del Sagittario ed entra nel Capricorno il giorno 20.
LUNA
04 Gennaio: 1° quarto alle ore 12:57
10 Gennaio: Luna al perigeo alle ore 12:00 (distanza dalla Terra Km 357.506)
11 Gennaio: Luna piena alle ore 04:28
18 Gennaio: Ultimo quarto alle ore 03:47
23 Gennaio: Luna all’apogeo alle ore 01:00 (distanza dalla Terra Km 406.122)
26 Gennaio: Luna nuova alle ore 08:56
Gli orari sono espressi in TMEC riferito a Faenza “Osservatorio Urania Lamonia”
(Latitudine Nord 44° 16' 47" - Longitudine Est 011° 53' 41" - altitudine s.l.m. mare mt
35)
VISIBILITÀ PIANETI
Mercurio
Visibile la sera ad ovest subito
dopo il tramonto del Sole nella
costellazione
del
Capricorno,
passerà nel Sagittario il giorno 21
rendendosi visibile al mattino ad
est prima del sorgere del Sole.
costellazione del Sagittario, passerà
nel Capricorno il giorno 5. Dal
giorno 19 non sarà più visibile a
causa della sua vicinanza con il
Sole.
Saturno
Visibile quasi tutta la notte nella
costellazione del Leone.
Venere
Visibile la sera ad ovest nella
costellazione
dell’Acquario,
passerà nei Pesci il giorno 23.
Urano
Visibile la sera fra il chiarore del
tramonto
nella
costellazione
dell’Acquario.
Marte
Visibile al mattino ad est poco
prima del sorgere del Sole nella
costellazione del Sagittario.
Giove
Visibile fra il
Tramonto
del
Nettuno
Visibile la sera fra il chiarore del
tramonto nella costellazione del
Capricorno.
chiarore del
Sole
nella
Altri eventi
Giorno 03: Terra al Perielio, distanza dal Sole Km 146.605.913,58
- 11 –
IL CIELO DEL MESE DI FEBBRAIO 2009
SOLE
01 Febbraio: il Sole sorge alle ore 07:29 - tramonta alle ore 17:23
15 Febbraio: il Sole sorge alle ore 07:10 - tramonta alle ore 17:42
28 Febbraio: il Sole sorge alle ore 06:50 - tramonta alle ore 18:00
Il Sole lascia la costellazione del Capricorno ed entra in Acquario il giorno 16.
LUNA
03 Febbraio: 1° quarto alle ore 00:13
07 Febbraio: Luna al perigeo alle ore 21:00 (distanza dalla Terra Km 361.468)
09 Febbraio: Luna piena alle ore 15:50
16 Febbraio: Ultimo quarto alle ore 22:39
19 Febbraio: Luna all’apogeo alle ore 18:00 (distanza dalla Terra Km 405.145)
25 Febbraio: Luna nuova alle ore 02:37
Gli orari sono espressi in TMEC riferito a Faenza “Osservatorio Urania Lamonia”
(Latitudine Nord 44° 16' 47" - Longitudine Est 011° 53' 41" - altitudine s.l.m. mare mt
35)
VISIBILITÀ PIANETI
Mercurio
Visibile al mattino ad est prima del
sorgere del Sole nella costellazione
del
Sagittario,
passerà
nel
Capricorno il giorno 14.
Giove
Non visibile nella costellazione del
Capricorno.
Saturno
Visibile tutta la notte
costellazione del Leone.
Venere
Visibile la sera ad ovest dopo il
tramonto
del
Sole
nella
costellazione dei Pesci.
nella
Urano
Visibile con difficoltà fino al
giorno 15 la sera ad ovest fra il
chiarore del tramonto nella
costellazione dell’Acquario.
Marte
Visibile al mattino ad est poco
prima del sorgere del Sole nella
costellazione del Sagittario, passerà
nel Capricorno il giorno 4.
Nettuno
Non visibile nella costellazione del
Capricorno.
Altri eventi
Giorno 13: Mercurio alla massima elongazione, periodo migliore per essere osservato
dalle ore 06:15 fino al sorgere del Sole.
- 12 –
IL CIELO DEL MESE DI MARZO 2009
SOLE
01 Marzo: il Sole sorge alle ore 06:48 - tramonta alle ore 18:01
15 Marzo: il Sole sorge alle ore 06:23 - tramonta alle ore 18:19
31 Marzo: il Sole sorge alle ore 06:54 - tramonta alle ore 19:39
Il Sole lascia la costellazione dell’Acquario ed entra nei Pesci il giorno 12.
EQUINOZIO DI PRIMAVERA
Si verifica il giorno 20 alle ore 05:m53:sec9
LUNA
04 Marzo: 1° quarto alle ore 08:46
07 Marzo: Luna al perigeo alle ore 16:00 (distanza dalla Terra Km 367.005)
11 Marzo: Luna piena alle ore 03:38
18 Marzo: Ultimo quarto alle ore 18:50
19 Marzo: Luna all’apogeo alle ore 14:00 (distanza dalla Terra Km 404.305)
26 Marzo: Luna nuova alle ore 17:08
Gli orari sono espressi in TMEC fino al giorno 29 e successivamente in ora estiva,
riferite a Faenza “Osservatorio Urania Lamonia” (Latitudine Nord 44° 16' 47" Longitudine Est 011° 53' 41" - altitudine s.l.m. mare mt 35)
VISIBILITÀ PIANETI
Mercurio
Visibile al mattino ad est prima del
sorgere del Sole nella costellazione
del
Capricorno,
passerà
nell’Acquario il giorno 7 e
successivamente nei Pesci il giorno
24 rendendosi invisibile per la sua
vicinanza con il Sole. Il giorno 30
transiterà nella costellazione della
Balena.
del
Capricorno,
passerà
nell’Acquario il giorno 11.
Giove
Visibile al mattino prima del
sorgere del Sole nella costellazione
del Capricorno.
Venere
Visibile la sera ad ovest dopo il
tramonto
del
Sole
nella
costellazione di Pesci fino al giorno
20, poi si renderà invisibile per la
sua vicinanza con il Sole.
Urano
Non
visibile
costellazione
dell’Acquario, passerà nei Pesci il
giorno 31.
Saturno
Visibile tutta la notte
costellazione del Leone.
nella
Nettuno
Visibile al mattino ad est prima del
sorgere del Sole nella costellazione
del Capricorno.
Marte
Visibile al mattino ad est prima del
sorgere del Sole nella costellazione
Altri eventi
Giorno 30: al tramonto, Luna in congiunzione con le Pleadi. (Occultazione alle ore 15,
non visibile da Faenza)
- 13 –
IL CIELO DEL MESE DI APRILE 2009
SOLE
01 Aprile: il Sole sorge alle ore 06:52 - tramonta alle ore 19:40
15 Aprile: il Sole sorge alle ore 06:27 - tramonta alle ore 19:57
30 Aprile: il Sole sorge alle ore 06:03 - tramonta alle ore 20:16
Il Sole lascia la costellazione dei Pesci ed entra nell’Ariete il giorno 19.
LUNA
02 Aprile: Luna al perigeo alle ore 04:00 (distanza dalla Terra Km 370.027)
02 Aprile: 1° quarto alle ore 16:34
09 Aprile: Luna piena alle ore 16:56
16 Aprile: Luna all’apogeo alle ore 11:00 (distanza dalla Terra Km 404.223)
17 Aprile: Ultimo quarto alle ore 15:39
25 Aprile: Luna nuova alle ore 05:24
28 Aprile: Luna al perigeo alle ore 08:00 (distanza dalla Terra Km 366.043)
Gli orari sono espressi in ora estiva riferita a Faenza “Osservatorio Urania Lamonia”
(Latitudine Nord 44° 16' 47" - Longitudine Est 011° 53' 41" - altitudine s.l.m. mare mt
35)
VISIBILITÀ PIANETI
Mercurio
Non visibile nella costellazione dei
Pesci, passerà in Ariete il giorno 9
rendendosi visibile la sera ad ovest
subito dopo il tramonto del Sole.
Passerà poi nel Toro il giorno 25.
Giove
Visibile nella seconda metà della
notte nella costellazione del
Capricorno.
Saturno
Visibile nella prima metà della
notte nella costellazione del Leone.
Venere
Nella costellazione dei Pesci, sarà
visibile al mattino ad est prima del
sorgere del Sole dopo il giorno 5.
Urano
Visibile al mattino ad est poco
prima del sorgere del Sole nella
costellazione dei Pesci.
Marte
Visibile al mattino ad est prima del
sorgere del Sole nella costellazione
dell’Acquario, passerà nei Pesci il
giorno 16.
Nettuno
Visibile al mattino poco prima del
sorgere del Sole nella costellazione
del Capricorno.
Altri eventi
Giorno 22: Massima attività dello sciame meteorico delle Lyridi. L’attività di queste
meteore è previsto dal 17 al 26 con un picco massimo nella notte del 22.
- 14 –
L’angolo del bino-libro
In questa rubrica parleremo di bino-libri, cioè di libri che trattano di astronomia binoculare e
dintorni. Non si tratterà necessariamente di testi monografici del tipo “Astronomia con il
binocolo”: vi sono libri dedicati al binocolo come strumento in sé, o libri dedicati ad altri temi
(biografie, ad esempio) in cui si trovano pagine o capitoli dedicati ai binocoli e al loro uso. I
libri in lingua italiana sono in minoranza rispetto a quelli in lingua inglese e dobbiamo fare di
necessità virtù. L’osservatore binoculare perplesso a sinistra del titolo è stato disegnato da
Daniel Postgate e lo si trova nel testo “Gagliarde Galassie”, di Kjartan Poskitt ed edito da
Salani.
Paolo
Morini
Leslie Peltier – “The Binocular Stargazer”
Già in altre occasioni abbiamo accennato che certi libri sanno un po’ di minestra
riscaldata e questo libro è, per così dire, un po’ sospetto
.....Nonostante i tre binocoli in copertina, leggiamo
dalla stessa copertina che il libro è stato pubblicato in
precedenza con il titolo “Leslie Peltier’s Guide to the
Stars”. Edito dalla Kalmbach Books (l’editore della
rivista “Astronomy”) porta il copyright del 1995 a nome
di Gordon Peltier, figlio dell’autore. Il nome di Leslie
Peltier è in ogni caso sinonimo di garanzia (come
vederemo più avanti), e se anche il titolo del libro può
essere stato modificato per motivi editoriali, ci si può
avvicinare al testo con fiducia. Il libro presenta due
introduzioni, la prima a firma di Leslie Peltier, la
seconda del figlio Gordon Peltier – alle introduzioni
segue una presentazione, a firma di Walter Scott
Houston, autentico mito dell’astrofilia americana.
L’introduzione di Leslie Peltier sembra un discorso programmatico a favore del
binocolo e a scapito dell’iniziare la conoscenza del cielo accompagnati da un telescopio
– che spesso viene acquistato dagli aspiranti astrofili senza avere un’idea precisa sul
come utilizzarlo.
“Questo libro è per coloro a cui piacerebbe conoscere le stelle. Per fare questa
conoscenza, gli unici requisiti sono una vista ragionevolmente buona, una mente
curiosa e un luogo da cui sia possibile vedere una parte ragionevole del cielo
notturno.
Più esattamente, non serve alcun telescopio per familiarizzarsi con le stelle ed
esplorare le profondità dello spazio. Infatti, per i principianti che stanno sulla soglia
del cielo stellato, è molto meglio fare il primo passo senza nessuno strumento che non
sia un binocolo. Colui che inizia il suo vagare nei cieli gravato del peso di un
telescopio, difficilmente arriva a una vera conoscenza delle stelle e delle costellazioni.
[...]”
Leslie C. Peltier
Ecco spiegata la vera natura “binoculare” di questo libro: il binocolo è il massimo dello
strumento che si può utilizzare quando facciamo i primi passi nella conoscenza del
cielo, perché ci consente di mantenere il contatto diretto con il cielo stellato – il
telescopio chiude letteralmente la nostra visione su una zona troppo ridotta e angusta ...
L’indice del libro è abbastanza tradizionale:
l’orientamento, il binocolo, il cielo nelle varie
stagioni, più i capitoli monografici sulla Via
Lattea, le stelle variabili, la novae, il Sole, i
pianeti, la Luna, le comete e le meteore. Leslie
Peltier è un autentico mito degli astrofili
americani e la sua autobiografia “Starlight
Nights” (1° edizione 1965), edita dalla Sky
Publishing Corporation, è un autentico libro di
culto che ha appassionato più generazioni alle
meraviglie del cielo. La carriera dell’astrofilo
Peltier (1900-1980)si riassume in pochi numeri:
scopritore o co-scopritore di 12 comete e 6
novae, e più di 132000 stime visuali di stelle
variabili.
Il primo telescopio posseduto da Peltier aveva il
nome di “strawberry spyglass”, il cannocchiale
delle fragole, in quanto il giovane Leslie lo
acquistò con il denaro guadagnato a raccogliere
fragole nella piantagione della sua famiglia.
Si trattava di un rifrattore da 50 mm, lunghezza
focale 900 mm, con oculari 35x e 60x – fu utilizzato per molti anni come unico
strumento. Nel 1919 questo strumento fu utilizzato per 190 serate di osservazione, più
spesso di un giorno su due, e l’AAVSO fu inondata di stime di variabili.
La produttività del giovane astrofilo convinse l’AAVSO ad affidargli in prestito d’uso
un rifrattore da 4” (102 mm).
In seguito l’osservatorio di Princeton gli affidò un rifrattore da 6” (150 mm) f/8 con
tubo in legno: uno dei suoi utilizzatori, Zaccheus Daniel, aveva scoperto la cometa
omonima nel 1907, e altre due comete nel 1909.
Le date delle scoperte erano state incise nel tubo
del telescopio e presto Peltier cominciò ad
aggiungere le proprie.
Infine, in anni più avanzati, una vicina università
gli affidò un rifrattore Clark da 12” (30 cm) non
più utilizzato per la ricerca ma che, a detta dei
dirigenti dell’università, avrebbe trovato un uso
proficuo se affidato a questo oramai famosissimo
astrofilo.
La biografia di Leslie Peltier è bellissima, parla in fondo di una di quelle vite semplici
e avventurose che a volte capita, con grande profitto, di incrociare.
E ci si chiede: ma li avremo avuti anche noi i nostri
Leslie Peltier?
Probabilmente sì: ci sono nomi leggendari ma noti a
pochi (citiamo solo Guido Ruggieri, i fratelli
Bernasconi, Giovanni Battista Lacchini), che hanno
fatto grande l’astronomia amatoriale e dei quali,
purtroppo, non si sa molto.
Per chiudere questa presentazione con un altro libro,
vogliamo segnalare, di Gabriele Vanin “I grandi
astrofili: undici personaggi che hanno fatto la storia
dell’astronomia amatorale”, uscito fra gli Speciali di
Nuovo Orione.
Un primo passo per recuperare un po’ di quella
memoria storica che dovrebbe costituire il retroterra
culturale degli astrofili italiani – speriamo che altri
passi seguano.
Già, perché aver comprato un telescopio, o anche uno dei nostri amatissimi binocoli,
non basta a farci diventare astrofili.
*§*§*§*
GIOVE ED I SUOI SATELLITI
a 400 anni dalla prima osservazione al cannocchiale da parte di Galileo
LA STORIA
Per la mitologia greca Giove era il padre di tutti gli Dei. Viveva sul monte Olimpo ed i
nomi dei suoi principali satelliti Io, Europa, Ganimede e Callisto erano i suoi amanti.
Già conosciuto dagli antichi astronomi come il più grande pianeta del sistema solare,
Giove fu il primo ad essere osservato da Galileo che nel 1610, con un cannocchiale
scoprì le sue quattro lune poi battezzate con i nomi Io, Europa, Ganimede, e Callisto
così come indicato dalla mitologia Greco-Romana. Col passare degli anni e il
perfezionamento degli strumenti altri astronomi lo osservarono; Zucchi nel 1630 scoprì
delle bande bianche e colorate che attraversano Giove. Mentre nel 1664 Robert Hooke
cominciò a parlare di macchie, anche se lo scopritore ufficiale fu Cassini che nel 1665
notò la famosa macchia rossa situata nella zona Sud tropicale e determinò anche la sua
rotazione in 9 ore e 51 minuti. Successivamente misurò lo schiacciamento polare del
pianeta che lo valutò 1/15 del suo diametro. Con l’avvento del telescopio a specchio fu
studiata molto più dettagliatamente la sua superficie, specialmente le bande e le
macchie sia la famosa macchia rossa che la comparsa di altre macchie minori. La
scoperta più dettagliata di Giove si ebbe con le sonde Paioner 10 e 11 che ancora oggi
trasmettono dati viaggiando ormai fuori dal sistema solare. Seguirono poi le sonde
Voyager.
L’ANELLO DI GIOVE
Nel 1979 con le missioni Voyager, per la prima volta, si vide un anellino attorno a
Giove; in realtà questa scoperta era gia stata notata dalle precedenti missioni Pioneer 10
che registrarono una diminuzione di luminosità, ma la strumentazione non era
all’avanguardia come quella delle sonde Voyager e non fu fotografato. Con le foto
inviate dal Voyager si rilevò un anello molto diverso da quello di Saturno; quello di
Giove è un anello molto debole non visibile da Terra, tipo quelli di Urano scoperti nel
1977 con delle occultazioni stellari questi sono anelli sottilissimi e opachi. Questi anelli
si dividono in tre componenti di aspetto molto diverso. Verso l’esterno troviamo
l’anello più luminoso che ha una larghezza radiale di circa 6000 Km; il suo bordo
esterno, nettamente definito si trova a 58.000 km dall’atmosfera di Giove e vicino ad
esso si nota una banda un po’ più luminosa larga circa 600 km. L’anello intercetta poca
luce dal Sole, solo lo 0,001% , per questo motivo non è visibile da Terra. Andando
verso l’interno, troviamo un anello che non è ben definito ma degrada in un cerchio
diffuso che si estende con luminosità calante dal bordo interno dell’anello brillante
verso Giove fino a lambire l’atmosfera. Lo spessore di questo anello non supera i 30
km. Esso appare immerso in un alone spesso circa 20.000 km dalla luminosità
debolissima. Le sonde ci hanno inviato i dati della loro composizione: si tratta di
particelle molto piccole dell’ordine di qualche micron. Le particelle sono scure e
rossastre come molti asteroidi che orbitano nel nostro sistema solare. Le particelle che
compongono l’alone sono ancora più piccole e sembrano essere influenzate dal campo
magnetico. Inoltre, grazie alle sonde sono stati scoperti 16 lune. Il Pioneer ed i Voyager
hanno portato un enorme contributo alla conoscenza delle lune che orbitano attorno a
Giove. Infatti, da Terra non potevano essere scoperte perchè talune sono molto piccole
e di luminosità bassa a causa delle superfici che riflettono poco la luce del Sole.
SATELLITI DI GIOVE SCOPERTI DA GALILEO
Le lune più importati furono scoperte da Galileo e battezzate con i nomi delle sue
amanti: IO, EUROPA, GANIMEDE e CALLISTO. Giove, si può definire un mini
sistema solare con esso al centro ed i pianetini che vi orbitano attorno.
IO
Nel 1973 la sonda Pioneer 10 ed successivamente il Voyager hanno studiato da vicino
il primo satellite che si incontra allontandosi da Giove, chiamato da Galileo IO. Il
satellite presenta un colore arancione, e sulla sua superficie avvengono delle eruzioni
vulcaniche.
IO dista da Giove
Periodo orbita
Massa in G
421.600 Km
1,77 giorni
8,94x 10-25
Raggio
1815 Km
Rotazione
9 ore 55 minuti
Densità media in G/CM3
3,57
Una scoperta molto interessante del Pioneer è di aver individuato una ciambella di gas
ionizzata per tutta l’orbita di IO. La sua attività vulcanica si spiega con il riscaldamento
interno generato dall’attrito delle maree gioviane che trovano sfogo in immense attività
vulcaniche perenni. L’atmosfera di IO è diversa da qualsiasi altro pianeta. In primo
luogo si rinnova continuamente in seguito alle eruzioni vulcaniche; in secondo la
quantità di gas emessa dai vulcani non e mai uguale da giorno a giorno e nemmeno la
sua composizione chimica non è mai uguale. Inoltre si trova immerso nella
magnetosfera e questo fa sì che la sua atmosfera sia consumata dalla interazione con
essa. Esistono innumerevoli tipi di processi gravitazionali, magnetici, elettrici e
fotochimici che determinano la proprietà delle nubi di gas vulcanici.
COMPOZIZIONE ATMOSFERICA.
L’atmosfera di IO ed il plasma che circonda l’orbita sono composti principalmente da
ioni e atomi neutri di zolfo (S) e di Ossigeno (O) inoltre da molecole di biossido di
zolfo (SO2) e ossigeno (O2), poi metalli alcalini sodio (Na) e potassio (K). Il sodio
neutro è favorevole all’osservazione, la sua proprietà è quella di diffondere la luce
solare in modo molto efficiente, inoltre non viene trascinato nel campo magnetico.
Dopo alcune ore che è stato liberato dal vulcano, il gas raggiunge l’orbita e la nube si
converte in plasma. La nube di sodio è immersa nella ciambella di plasma che ha forma
di banana allungata nel senso del moto orbitale di IO e tende a precedere il satellite. Si
è visto che la nube e più estesa nella parte interna dell’orbita. Questo si spiega perché il
plasma è meno energetico nella parte più interna e quindi il sodio sopravvive più a
lungo allo stato neutro anche alla velocità maggiore di quella di IO. Si stanno ancora
studiando dove possono essere le sorgenti di sodio sulla superficie di IO. La brina che
si trova sulla superficie di Io è data dalla bassa temperatura della superficie che è di 140 °C e da attribuire fattori vulcanici. I vulcani emettono grandi quantità di biossido
di zolfo gassoso SO2 e questo elemento si trasforma in brina. Io è un satellite molto
enigmatico e ci sono ancora molte cose da chiarire.
EUROPA
Molto prima che le sonde visitassero il satellite si era già a conoscenza che la sua
superficie era ricoperta per il 90% da ghiaccio.
Distanza da Giove in Km
Raggio in Km
Densità media in G/CM3
670.900 Km
1569 Km
2,97
Periodo orbita in giorni 3,55 giorni
Massa in G
4,8x 1025
Le sonde Voyager hanno rilevato che Europa è il satellite più liscio, si può paragonare
a una palla da biliardo. Sulla sua superficie, non sono stati rilevati crateri da impatto di
grandi dimensioni. Si notano delle striature lineari scure, prive di rilievo topografico;
queste striature ricordano i canali di Marte scoperti da Schiapparelli e Lowell. Le
caratteristiche di queste strutture che sono larghe da 5 a 70 km e lunghe circa 3000 Km.
La sonda Galileo ha misurato la temperatura della superficie di questo immenso oceano
di ghiaccio di – 225°C. Un'altra scoperta importante è che Europa possiede un campo
magnetico. È inclinato di 135° rispetto all’asse di rotazione. Sarebbe interessante capire
se sotto la superficie ghiacciata vi sia un oceano liquido. Negli anni 90 due astronomi
americani dell’università dell’Arizona G Ojakan e D Stevenson hanno scoperto delle
alterazioni mareali prodotte da Giove sulla superficie ghiacciata. Si sono notati dei
rigonfiamenti mareali di circa 0,5 Km, confermati dalla sonda Giotto che ha studiato il
satellite per due anni e che ha costatato che Europa offrirebbe a Giove sempre la stessa
faccia. La causa delle striature? Esse compaiono quando le maree si alzano, il ghiaccio
crepa e si risalda e così la superficie si rinnova di continuo. Gli astronomi hanno
studiato con interesse il cratere Pwyll; guardandolo sembra un normale cratere, ma
osservandolo attentamente ci si è accorti che le altimetrie sono poco convincenti. Il
cratere ha una profondità di 26 Km dovrebbe essere il 10% del diametro, vale a dire 2 –
3 Km con sollevamento ai bordi più o meno uguale. Altra anomalia è che ha un picco
centrale alto 700 metri. Per gli astronomi sembra un sasso lanciato nell’acqua piuttosto
che un meteorite caduto su un terreno roccioso. La dinamica è che la parte centrale del
cratere è stata colmata da materiale fluido proveniente dal sottosuolo, mentre le pareti
laterali sono sprofondate su una crosta ghiacciata troppo sottile per sopportare il loro
peso. Molti si chiedono quanto è sottile la crosta ? Forse Europa ha le caratteristiche di
una terra primordiale sotto lo strato di ghiaccio. La sonda Galileo ha cercato di svelare
questo mistero. Le osservazioni spettroscopiche hanno rilevato la presenza di ghiaccio
e di tracce di SO2 biossido di zolfo e CO2 anidrite carbonica ed inoltre è stata trovata
la classica banda di idrocarburi (C – H) tipico del materiale organico cometario con in
più l’assorbimento tipico delle miscele complesse di composti organici (Toline). Esse
si formano facendo scoccare scariche elettriche in miscele gassose, come è avvenuto
sulla Terra ai suoi albori. Questi ingredienti che abbiamo visto sono bastati per la terra
a creare la vita che è iniziata negli oceani. Europa, avendo sotto la sua superficie un
oceano caldo è possibile che nasconda forme di vita? Speriamo che future missioni con
sonde provviste di sistemi per la perforazione del ghiaccio, ci daranno le risposte che
cerchiamo.
GANIMEDE
Il più grande satellite del sistema solare ha un diametro di 5270 Km che supera quello
di Plutone, di Mercurio e raggiunge quasi la metà di quello terrestre.
Distanza da Giove in Km
Raggio in Km
Distanza media in G/CM 3
1070,000
2631
1,94
Periodo orbita in giorni
7,16
Massa in G
1,48x10 26
Osservando Ganimede dalla terra con uno spettrografo risulta che è privo di atmosfera.
La sua superficie solida è composta dal 90% da ghiaccio d’acqua ed il restante 10% da
rocce. Alla distanza in cui si trova dal Sole, l’acqua si presenta allo stato solido ed il
suo albedo al 43% , riflette molto la luce solare. La sua composizione interna ha densità
di 1,94 volte quella dell’acqua, mentre i materiali rocciosi hanno una densità almeno
del 50% . La sonda Galileo ha scoperto che la sua struttura è suddivisa in tre fasce: una
di metalli fusi, un mantello di silicio roccioso e un guscio di ghiaccio che lo ricopre. Le
foto inviate mostrano una superficie mista. Nella parte più antica e scura vi sono larghe
striature curve, larghe alcuni chilometri e lunghe centinaia di chilometri che
assomigliano a crateri d’impatto antichi. La parete più chiara, che è quella giovane, è
molto strana; infatti si notano crateri qua e la e striature che ci fanno pensare ad un
suolo passato con un rastello. Ganimede possiede due calotte polari biancastre, colore
dovuto a depositi di brina ghiacciata. Le zone polari sono le più fredde perché sono
quelle che ricevono meno luce solare e si pensa che il vapore acqueo che fuoriesce
dalle fratture della crosta vada a depositarsi nelle calotte polari. Purtroppo sulla
geologia si sa poco e si fanno solo ipotesi. Bisogna attendere studi più approfonditi in
materia. Una teoria proposta da astronomiè che: il suo nucleo è ancora caldo ma non
come quello Terrestre, la litosfera superficiale ghiacciata sembra essersi spezzata in
placche, che però non hanno potuto muoversi molto. Si notano spostamenti di circa
dieci chilometri, ma essendo molto deboli non hanno permesso la formazione di catene
montuose, come è accaduto sulla Terra.
CALLISTO
Il quarto satellite Callisto con un diametro di 4800 Km, la cui superficie è ricoperta da
crateri e risulta il satellite più antico immutato e privo di una vita geologica.
Dista da Giove in Km
Raggio in Km
Densità media in G/CM 3
1883 000
2400
1,86
Periodo orbita in giorni
16,69
Massa in G
1,08 x 10 26
Callisto ha una densità media di 1,86 volte quella dell’acqua. Questo indica che è
composto principalmente da ghiaccio d’acqua e mescolato in minima parte da materiali
rocciosi. Sulla sua superficie si nota il più grande bacino chiamato Valhalla, circondato
da anelli concentrici che si espandono fino a 1500 Km dal punto dell’impatto.
Gli anelli sono il risultato provocato dalle onde d’urto durante il tremendo impatto. La
sua superficie non presenta molti crateri da impatto e non mostra spaccature o fratture
della superficie. Dal punto di vista geologico questo indica che il suo nucleo è freddo, o
non caldo a tal punto da modificare la superficie.
SATELLITI MINORI
Fra i 16 satelliti di Giove, i primi quattro si possono considerare mondi che hanno
dimensioni considerevoli e morfologie molto interessanti da studiare. Le altre 12 lune
sono corpi catturati dal grande campo magnetico di Giove, i loro diametri variano da 10
a 200 Km.
Le orbite di quattro di queste sono situate nella zona interna del sistema
gioviano e le riamanenti otto nelle orbite interne. Nei satelliti interni, il più interessante
è Amalthea con la sua colorazione rossastra. Le sue dimensioni si possono paragonare
a un ellissoide con gli assi lunghi 150x170x240 Km e la sua superficie mostra impatti
da piccole e grandi meteoriti. Altri due satelliti che alimentono l’anello sono Metis e
Adrastea con un diametro di circa 40 Km . Fra orbita di Amalthea ed Io vi è l’orbita
Thebe che ha un diametro di 100 Km anch’esso ha una colorazione rossastra. Le
dimensioni dei satelliti esterni variano da 10 a 180 Km, le loro forme sono irregolari e
hanno bassa riflessività superficiale, che indica una composizione di tipo asteroide o
cometa spenta. Sono situati in orbite esterne al limite del campo magnetico di Giove e
sono più influenzati dalla attrazione gravitazionale del Sole.
*§*§*§*
PROSSIME ATTIVITÀ
Venerdì 09 Gennaio 2009 - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione del cielo
ad occhio e con telescopi presso la postazione di Via Zauli Naldi 2 Faenza dalle
ore 21. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di
astronomia
Mercoledì 4 Febbraio - "Assemblea generale dei Soci" – Convocazione dell’Assemblea
ordinaria dei Soci per discutere i punti all’ordine del giorno previsto dall’invito
recapitato tramite posta ordinaria.
Venerdì 13 Febbraio - "Osservazione del cielo d'inverno" - Pubblica osservazione dalla
postazione osservativa di via Zauli Naldi 2 Faenza; ore 21,00. Nell’aula
adiacente, proiezione di immagini sul tema “Meteorologia” a cura di Roberto
Gentilini Responsabile dell’Osservatorio Meteorologico E. Torricelli di Faenza.
Giovedì 26 Febbraio - "Eclisse di Sole nella terra di Gengis Khan" – Racconti di un
viaggio in Mongolia per l’osservazione dell’eclisse totale di Sole del 1 agosto
2008. Conferenza con videoproiezione di immagini – relatore Claudio Balella –
Presso la sede del Rione Giallo in via Bondiolo 85- ore 20,45 (Ingresso Libero).
Venerdì 13 Marzo - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione dalla postazione
di via Zauli Naldi 2 Faenza; ore 21. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini
commentate su tema di astronomia.
2 – 3 – 4 – 5 Aprile - "100 ore di astronomia per tutti” – Adesione al progetto dell’anno
Internazionale dell’Astronomia con pubbliche serate di osservazione del cielo.
Venerdì 10 Aprile - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione dalla postazione
osservativa di via Zauli Naldi 2 Faenza; ore 21,00. Nell’aula adiacente,
proiezione di immagini commentate su tema di astronomia.
Sabato 9 Maggio - "Ricordo di Aurelio Costa" – Serata di pubblica osservazione del
cielo in memoria del fondatore e 1° Presidente del nostro Gruppo nella
ricorrenza del 9° anniversario della scomparsa. Postazione osservativa di Via
Zauli Naldi, 2 dalle ore 21.
Venerdì 8 – 15 – 22 – 29 Maggio - " I venerdì di maggio" – Pubbliche osservazioni del
cielo con strumenti dalla postazione osservativa di Via Zauli Naldi, 2 Faenza;
dalle ore 21. In ogni serata, prevede una proiezione di immagini commentate su
tema di astronomia.
Venerdì 12 Giugno - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione del cielo dalla
postazione osservativa via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle ore 21. Nell’aula
adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia.
Domenica 21 Giugno - "Cena Sociale del Solstizio d'Estate" - Tradizionale
appuntamento dei Soci amanti delle stelle e sapori della tavola.
Venerdì 10 Luglio - "Osservazione del cielo d'Estate" - Pubblica osservazione del cielo
ad occhio nudo e con strumenti dalla postazione osservativa via Zauli Naldi 2
Faenza; dalle ore 21.
Agosto - "Aspettando San Lorenzo" – PERSEIDI presso il campo sportivo della
Parrocchia di Boncellino (Bagnacavallo) dalle ore 21. Osservazione di meteore,
il pianeta Giove ed oggetti del profondo cielo. A cura del Circolo ACLI di
Boncellino funzioneranno stand gastronomici, musica e degustazione vini tipici.
9 – 10 Agosto - "Le notti delle stelle cadenti" – Iniziativa Europea di divulgazione
astronomica durante la quale saranno programmate più serate dedicate
all’osservazione delle Perseidi.
Lunedì 10 Agosto - "Lacrime di S. Lorenzo" – PERSEIDI; pubblica osservazione del
cielo in occasione della popolare data di ricorrenza delle stelle cadenti della
notte di S. Lorenzo presso il Parco Carnè; dalle ore 21.
Venerdì 11 Settembre - "Osservazione del cielo di Settembre" - Pubblica osservazione
dalla postazione osservativa di via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle 21. Nell’aula
adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia.
25 - 26 - 27 Settembre – “42° Congresso Nazionale UAI” è il più importante
appuntamento degli Astrofili Italiani e quest’anno si svolgerà a Padova.
Venerdì 9 Ottobre - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione dalla postazione
osservativa di via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle 21. Nell’aula adiacente,
proiezione di immagini commentate su tema di astronomia.
Venerdì 13 Novembre - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione del cielo
dalla postazione osservativa via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle ore 21. Nell’aula
adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia.
Venerdì 11 Dicembre - "Osservazione del cielo d'Autunno" - Pubblica osservazione del
cielo dalla postazione osservativa via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle ore 21.
Nell’aula adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia
Altre attività saranno programmate e svolte in occasione di particolari eventi
ed in base alle condizioni atmosferiche.
Tutte le nostre attività sono ad ingresso libero e gratuito.
Per informazioni: secondo venerdì del mese dalle 21,00
C/O Postazione osservativa Via Zauli Naldi, 2 Faenza Tel 338-8677368
e-mail: [email protected]
http://www.racine.ra.it/astrofaenza