Gennaio – Aprile 2009 COMUNE DI FAENZA URANIA LAMONIA NOTIZIARIO DI ASTRONOMIA DEL GRUPPO ASTROFILI FAENTINI REDATTO A CURA DEL GRUPPO ASTROFILI “G.B. LACCHINI” FAENZA -1– URANIA LAMONIA Anno XII- n° 1 Gennaio – Aprile Quadrimestrale di cultura d'astronomia Notiziario del Gruppo Astrofili “G.B. Lacchini” Faenza Presidente: Bruno Casadio Segreteria: Via Saviotti, 1 48018 Faenza Tel.-Fax 0546-32211 Il periodico quadrimestrale “URANIA LAMONIA” non è in vendita; è destinato all'informazione dei Soci del Gruppo Astrofili “G.B. Lacchini” e delle scuole del distretto di Faenza. Dir. Resp.: Stefano Casanova Editore Redattore: Mario Bombardini Impaginazione: in proprio SOMMARIO 2 Editoriale ______________________Bruno Casadio 3 2009 Anno Internazionale dell’Astronomia ___________________Mario Bombardini 7 Con gli studenti ad osservare le stelle ____________________Ginpaolo Martelli 10 Il cileo del quadrimestre ___________________Mario Bombardini 14 Binolibri ________________________Paolo Morini 16 Satelliti di Giove a 400 anni dalla prima osservazione di Galileo con il cannocchiale ______________________Mauoro Ugolini 21 Prossimi appuntamenti ___________________________________ Web: www.racine.ra.it/astrofaenza Mail: [email protected] Stampa: a cura del centro stampa Comunale Supplemento al n° 128 di Radio 2001 Romagna In copertina: occultazione di Venere da parte della Luna del giorno 1 dicembre 2008. Immagine di Mario Bombardini scattata alle ore 17:07 con fotocamera Canon Eos 40D– teleobiettivo 200 mm – f 6,3 – iso 1600 – tempo di esposizione 1/20 sec. -2– EDITORIALE Il 2008 si è da poco concluso e durante tutto l’anno si è confermato il forte impegno di molti Soci del Gruppo Astrofili G.B.Lacchini per lo sviluppo ed il miglioramento dell’associazione. Forte è stato il processo d’innovazione che si è compiuto e l’evento più significativo è sicuramente l’inaugurazione della Specola avvenuta il venerdì 5 settembre. Per raggiungere tale scopo forte è stato l’impegno economico sostenuto e l’obiettivo di dotare l’associazione e la città di Faenza di un punto per le osservazioni astronomiche permanenti è stato raggiunto grazie al contributo di: - Comune di Faenza; - Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza; - Credito Cooperativo Ravennate e Imolese; - C.T.F. Consorzio Trasporti Faenza. Altrettanto importante il contributo dei Soci che con il loro lavoro volontario e competente hanno fattivamente partecipato alla progettazione, quindi alla soluzione dell’aspetto economico, poi alla scelta delle strumentazioni più idonee e quindi alla loro installazione. Oltre ai Soci va segnalata la disponibilità dell’ingegner Barchi Patrizia che pur svolgendo il suo ruolo ci ha aiutato ad individuare gli elementi tecnici da rispettare nella progettazione e nell’esecuzione dei lavori e altri artigiani che ci hanno aiutato con prestazioni gratuite o con forti sconti sui materiali forniti. Numerose le attività di divulgazione sviluppate direttamente con il pubblico come previsto dal ricco calendario della programmazione annuale. Altre attività sono state svolte con le scuole, dove i nostri interventi hanno spaziato dalla scuola materna di Fusignano, la scuola elementare Carchidio, la scuola media di Castelbolognese e di Solarolo ed il Liceo Torricelli. Anche durante l’anno trascorso fattiva è stata la collaborazione con il Tavolo della Scienza nell’ambito della Settimana Scientifica e Tecnologica del comune di Faenza con conferenze, osservazioni dirette del cielo e l’attivazione di un corso di aggiornamento di base rivolto a tutta la cittadinanza. In quest’ambito si segnala inoltre il nostro contributo all’organizzazione ed attivazione della “La Palestra della Scienza” inaugurata il 18 aprile 2008 all’interno della quale oltre ad un contributo all’organizzazione generale abbiamo attivato in particolare il filone dedicato all’astronomia dislocato nella sala che è stata intitolata all’astronomo faentino Lacchini. Nella sala sono stati esposti gli strumenti di Lacchini, restaurati dal gruppo stesso col contributo del Comune, vari exibit costruiti direttamente da alcuni soci e altri invece acquisiti sul mercato. In dicembre come al solito abbiamo partecipato alla Fiera di Forlì e nel nostro stand sono state esposte le foto dell’eclisse del primo agosto realizzate dal socio Bombardini Mario, che per poterla osservare nelle migliori condizioni si è recato nella Siberia meridionale, altre foto di eventi particolari verificatesi nel 2008, nonché exibit costruiti dal socio Minghetti. Questi materiali saranno molto utili anche nei prossimi incontri con il pubblico. Infine uno sguardo al futuro che con le nostre attività stiamo già -3– ovviamente guardando perché il progetto che è stato predisposto per adeguare la strumentazione della specola fatto proprio dal Comune di Faenza e presentato presso la Regione Emilia Romagna è stato approvato e sarà attuato durante il 2009. Significativa in questo ambito è stata anche la collaborazione di tutto il direttivo e del dott. Villi che ci ha permesso di individuare le strumentazioni necessarie con il migliore equilibrio possibile tra prestazioni e costi. I prossimi mesi per la nostra associazione si prospettano impegnativi per il completamento dell’osservatorio e per le attività di divulgazione che, ma ricchi di prospettive e possibili soddisfazioni. Per questo si ringraziano tutti i Soci per il contributo dato nei vari settori e si auspica una fattiva collaborazione anche per il prossimo anno. Bruno Casadio *§*§*§* 2009 Anno Internazionale dell’Astronomia IYA (International Year of Astronomy) L’Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha dichiarato il 2009 Anno Internazionale dell’Astronomia (International Year of Astronomy - IYA2009) con il motto “L’Universo, a te scoprirlo”. L’IYA2009 coincide con il quattrocentesimo anniversario della prima osservazione al telescopio effettuata da Galileo Galilei. Sarà una celebrazione globale dell’astronomia e dei suoi contributi alla società e alla cultura, con un forte slancio sull’educazione, la partecipazione del pubblico e il coinvolgimento dei giovani, attraverso eventi che si svolgeranno su scala locale, nazionale e internazionale, lungo tutto l’arco dell’anno 2009. L’evento è patrocinato dall’UNESCO e dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’International Astronomical Union è la società scientifica che raggruppa tutti gli Astronomi ed Astrofisici nel mondo, di cui INAF è il “referente” italiano ed anche l’organizzazione che nel 2003, allora sotto la Presidenza dell’italiano Franco Pacini, fece partire l’idea di proporre un anno internazionale dell’Astronomia. Durante questi anni l’accordo per la celebrazione del 2009 è stato firmato da 99 nazioni e 14 organizzazioni internazionali per la comunicazione ed educazione scientifica. Si è poi arrivati alla quota record di 100 paesi con la recente firma della Repubblica Popolare del Bangladesh. L'arrivo del Bangladesh è stato particolarmente gradito agli organizzatori, poiché uno dei principali obiettivi è quello di promuovere e sviluppare l'astronomia negli stati in via di sviluppo. In ogni nazione partecipante è stato designato un “referente” nazionale; nel caso dell’Italia il compito è affidato ad INAF con l'incarico di stabilire e favorire la collaborazioni fra Enti, Università, Science Centers, Società scientifiche e di appassionati in vista delle manifestazioni ed eventi del 2009. Le iniziative previste a livello mondiale sono -4– molte. Fra queste spiccano per importanza e solennità le cerimonie di apertura e chiusura dell’anno. INAF è riuscita, nelle trattative internazionali intercorse, ad ottenere per l’Italia l’onore di ospitare la manifestazione mondiale di chiusura prevista per il 9 gennaio 2010, mentre quella di apertura si terrà presso la sede UNESCO di Parigi nei giorni 15 e 16 gennaio 2009. L'astronomia, la più antica delle scienze, ha avuto un ruolo importante in quasi tutte le culture. L'Anno Internazionale dell'Astronomia evidenzierà i contributi dell'astronomia apportati all'umanità e cercherà di stimolare l'interesse di tutti ed in particolare dei giovani; non solo verso la stessa astronomia ma verso tutte le scienze in generale, visti i suoi forti legami con la matematica, la fisica, la chimica ed altre scienze. L'Anno Internazionale dell'Astronomia vedrà astronomi professionisti impegnati a dare alcune risposte alle domande espresse dall'umanità durante i secoli e alle quali finora non era possibile una spiegazione. Molte iniziative sono in preparazione da parte di enti di ricerca, osservatori astronomici professionali, pubblici e privati, planetari, università, associazioni di astrofili a tutti i livelli; nazionali, regionali, comunali, e locali. Ad inizio aprile 2009, è previsto che 100 ore siano consacrate ad osservazioni notturne del cielo da parte del maggior numero di persone con la collaborazione degli astrofili, cercando di ridurre per l'occasione l'inquinamento luminoso; questo progetto chiamato 100 ore d'Astronomia per tutti, è un progetto che dovrebbe essere realizzato in tutti gli Stati. Il programma si svolgerà da giovedì 2 aprile 2009 a domenica 5 aprile 2009, con la Luna al primo quarto il 2 aprile. Gli obiettivi prefissi dall’IYA sono: - Aiutare i cittadini del mondo a riscoprire il loro posto nell’universo attraverso il contatto e l’osservazione del cielo, ritrovando personalmente il senso della meraviglia e della scoperta. - Una celebrazione globale dell’astronomia e dei suoi contributi alla società e alla cultura, nel 400° anniversario della prima osservazione astronomica al telescopio effettuata da Galileo. Con l’intento di raggiungere i seguenti scopi: • Incrementare la consapevolezza dell’importanza della conoscenza scientifica. • Favorire un più ampio accesso alla conoscenza scientifica attraverso l’astronomia e le osservazioni astronomiche. • Rafforzare le comunità astronomiche dei paesi emergenti attraverso collaborazioni internazionali. • Incoraggiare la formazione scientifica formale e informale attraverso l’educazione permanente. • Presentare un’immagine aggiornata della scienza e degli scienziati e favorire i rapporti tra scienza e società. • Facilitare la nascita di nuove reti scientifiche, didattiche, amatoriali e rafforzare quelle già esistenti. • Migliorare la rappresentatività delle donne in astronomia e nelle carriere scientifiche e tecnologiche. • Promuovere la salvaguardia del grande patrimonio culturale e naturale rappresentato dai cieli oscuri e dai siti astronomici di interesse storico. Per l’Italia esiste già un nutrito programma di manifestazioni previste dall’INAF, sia a livello locale che nazionale, sia autonomamente che assieme ad altri Enti, Università ed -5– Associazioni, cui senz’altro si aggiungeranno altri eventi, mostre e manifestazioni. Di seguito si elenca un programma preliminare delle manifestazioni internazionali e nazionali. LE MANIFESTAZIONI INTERNAZIONALI 100 ore di Astronomia (100 Hours of Astronomy) “Cento ore di Astronomia” è un’iniziativa mondiale che includerà webcast in diretta su attività di osservazione condotte dai più grandi osservatori astronomici del globo, per avvicinare il grande pubblico alle osservazioni al telescopio. "Il Galileoscopio" (The Galileoscope) Il progetto prevede la realizzazione "fai da te" di un piccolo telescopio per permettere a milioni di persone la loro prima osservazione del Cielo con uno strumento astronomico con caratteristiche simili a quelle del cannocchiale usato da Galileo. Diario Cosmico (Cosmic Diary) Questo progetto vedrà l'apertura di un blog mantenuto da astronomi professionisti che racconteranno con testi ed immagini la loro vita quotidiana, i loro interessi, i loro amici e ovviamente la loro attività scientifica. Un blog, insomma, per mostrare il volto "umano" dell'Astronomia. Il Portale per L'Universo (The Portal to the Universe) Moltissime risorse di ottima qualità sull'Astronomia sono oggi disponibili in rete su internet, ma spesso è difficile trovarle. Il "Portale dell'Universo" sarà una grande mediateca on-line in cui chiunque potrà accedere con facilità a una vasta scelta di risorse multimediali sull'Astronomia come immagini, filmati, notizie, podcast e vodcast. Lei è un'Astronoma (She is an Astronomer) Circa un quarto del personale che fa ricerca astronomica a livello professionale nel mondo è donna. Tuttavia ci sono grandi differenze geografiche in questa statistica, segno che in alcuni Paesi ci sono disuguaglianze tra i sessi nell'accesso a certe carriere professionali. Questo progetto prevede una serie di iniziative a livello mondiale per consentire pari opportunità alle donne che vogliono intraprendere una carriera nell’ambito dell’Astronomia. Dark Sky Awareness Proteggere e preservare nel futuro la vista del Cielo stellato è l'obiettivo del progetto, sempre più minacciato dall'inquinamento luminoso prodotto dai centri urbani e dalle attività umane. Astronomy and World Heritage L'UNESCO e la IAU stanno collaborando a questa iniziativa volta ad individuare e a valorizzare luoghi e strutture legati alla storia dell'Astronomia, per preservare la loro memoria e salvarli dal loro progressivo deterioramento. Galileo - Programma di formazione per insegnanti (Galileo Teacher Training Programme) Il progetto è finalizzato alla formazione degli insegnanti nelle Scienze astronomiche. Workshop e strumenti di didattica on-line permetteranno ai partecipanti di acquisire -6– conoscenze sui telescopi ottici e radio, sulla manipolazione di immagini digitali e sull'uso dei software astronomici. La percezione dell'Universo (Universe Awareness) Universe Awareness è un progetto internazionale di divulgazione dell'Astronomia per avvicinare i bambini svantaggiati alla bellezza dell'Universo attraverso una serie di attività mirate quali giochi, canzoni, esperienze manuali e cartoni animati. L'Universo dalla Terra (The Universe from the Earth) “L'Universo dalla Terra” è una mostra delle più belle immagini astronomiche riprese dai telescopi terrestri e spaziali. I luoghi della mostra saranno i più inusuali, in tutto il mondo: giardini e parchi pubblici, musei, centri commerciali. Sviluppare l'Astronomia in una prospettiva Globale (Developing Astronomy Globally) Il progetto prevede una serie di iniziative negli Stati in cui le attività nell'ambito dell'Astronomia sono oggi poco sviluppate, con un'azione sinergica tra Università, Enti di Ricerca e Scuole. L'ITALIA PROTAGONISTA L'Italia celebrerà l'Anno Internazionale dell'Astronomia con una ricca serie di eventi, manifestazioni e spettacoli che interesseranno tutto il territorio nazionale. Un breve programma preliminare promosso da INAF: - "Da Galileo all'astronomia di oggi. Verso l'Anno internazionale dell'Astronomia 2009" - "Festa Nazionale dell'Astronomia Federico II" - Convegno di Archeoastronomia "Mensura Coeli. Territorio, città, architetture, strumenti" - Vivi a Roma? Scopri le iniziative per l'Anno dell'Astronomia! - "Galileo e l'universo dei suoi libri" - I progetti dell' Osservatorio Astronomico di Tradate per IYA 2009 - The Virtual Telescope - "Iniziative didattiche per l'anno scolastico 2008–2009 (Valle d'Aosta)" - "Iniziative Parco Astronomico La Torre del Sole"e altri eventi - "Cosmos - Viaggio alla scoperta dell'Universo" - "1609-2009 Anno Galileiano al Liceo VOLTA - Riccione" - "Se una notte Marte..."- Osservatorio Astronomico Capodimonte - "Inaugurazione del Mappamondo Orientato di Roma Tre" - 30 Ottobre 2008: presentazione del nuovo Planetario di Padova - "Programma iniziative degli Astrofili Trevigiani" - Corso di Astronomia della "Associazione Astronomica di Rovereto" - "Bando di concorso per le scuole superiori della provincia di Alessandria" - "La Voce delle stelle" - "Corso di aggiornamento per docenti di scuola secondaria presso gli Istituti di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica e di Fisica dello Spazio Interplanetario dell’INAF di Roma" - Corso di aggiornamento sull'astronomia -7– E ancora: alcune proposte di lettura: o "Seconda stella a destra. Guida turistica al Sistema Solare" o "Dai Ghiacci allo Spazio" o "Il Sogno" di Keplero "Galileo tra scienza, fede e politica" M.B. *§*§*§* Con gli studenti ad osservar le stelle! Nella primavera 2007 e nel recente anno scolastico 2007/2008 siamo stati interpellati, come Gruppo Astrofili faentino, per attuare alcuni interventi presso scuole del nostro territorio, si sottolineano in particolare: la Scuola Materna di Fusignano e le scuole Medie dell’Istituto Comprensivo “Bassi” di Castelbolognese/Solarolo. Hanno dato il proprio contributo il sottoscritto ed altri Soci del Gruppo (Mario, Bombardini, Fabio Fabbri, Alessandro Benazzi, Angelo Alberani, Sante Minghetti e Gimbattista Bassi). A Fusignano abbiamo incontrato una realtà particolarmente vivace e spontanea, guidata dalla eccezionale professionalità della maestra Valentina Valenti che ha lavorato per buona parte dell’anno scolastico sul tema guida “astronomia”, creando una serie fantastica di momenti educativi sul Sistema Solare, le imprese Spaziali e le Costellazioni. Noi siamo entrati in scena al termine del percorso offrendo una serata di osservazioni con i telescopi e con un po’ di immagini. È stata una serata indimenticabile, anche per il cielo in perfette condizioni ed il passaggio spettacolare della coppia Shuttle / Stazione Spaziale a breve distanza uno dall’altro! L’esperienza di questa insegnante ha poi trovato spazio anche all’interno del Congresso Nazionale dell’UAI che si è tenuto a Faenza nel settembre 2007con una spumeggiante relazione della Valentina ai congressisti e la partecipazione alla Mostra/Concorso di lavori didattici sull’astronomia. Il lavoro di questa scuola è stato poi sintetizzato su DVD grazie all’intervento del Socio Fabio Camerini che ha mirabilmente cucito assieme vari materiali (video e sonori) prodotti da questa scuola -8– materna. Anche la scuola media di Solarolo ha partecipato al Concorso indetto nell’ambito del Congresso UAI risultando poi la scuola vincitrice; la prof. Foschini Giovanna ha così potuto ritirare come meritato premio un piccolo telescopio computerizzato. Grazie anche a questo stimolo è nata la proposta di coinvolgerci in alcuni interventi didattici, che sono consistiti in un aggiornamento ad alcuni docenti (Giovanna Foschini, Elisa Zaccherini, Dianella Carroli, Luciano Piazza) all’uso del telescopio vinto, un paio di lezioni teoriche agli alunni di terza media e due serate di osservazioni del cielo aperte anche ai genitori. Durante le lezioni del mattino si sono toccati i seguenti temi: - Caratteristiche generali del cielo durante il dì e durante la notte (vari tipi di corpi celesti osservabili ad occhio nudo e non) - Principali movimenti apparenti o reali dei principali corpi celesti (Sole e Luna in particolare) - Le costellazioni visibili nel nostro emisfero (con drammatizzazione basata su quelle dello Zodiaco) - Orientamento nello spazio utilizzando Sole e Stella Polare - Elementi tecnici del telescopio e modalità di utilizzo Durante le due serate di osservazione gli alunni hanno potuto sperimentare non solo il piacere di scoprire alcuni eventi che succedono ogni notte sopra la nostra testa, ma anche i problemi pratici che occorre affrontare per utilizzare al meglio gli strumenti ottici. Fra questi ad esempio una delle maggiori difficoltà era legata all’inquinamento luminoso delle nostre città: la faticosa ricerca dell’angolo più buio (o meglio meno illuminato) vicino alla scuola è stato un valido richiamo a questo problema. Anche la non semplice fase della messa in opera dei telescopi è stata particolarmente istruttiva. I ragazzi hanno così potuto verificare i diversi gradi di osservazione del cielo notturno: • ad occhio nudo (trovare il Nord, riconoscere le principali costellazioni, rendersi conto del movimento apparente della volta celeste attorno alla Polare, avvistare i satelliti artificiali e non confonderli con i frequenti aerei) • col binocolo o cannocchiale (la luna ci mostra i più grandi crateri, certe stelle singole diventano doppie, appaiono le prime deboli nebulose) • col telescopio (dettagli spettacolari della superficie lunare, anelli di Saturno e satelliti di Giove, ammassi stellari e nebulosità delle galassie più prossime) In conclusione devo riconoscere che queste esperienze, sebbene impegnative in certi momenti, sono comunque risultate per noi ricche di soddisfazioni, dovute soprattutto alla curiosità, allo stupore, all’interesse e alla gratitudine che i bimbi, i ragazzi ed i loro docenti ci hanno comunicato. Gianpaolo Martelli -9– Persi in un cielo di stelle Smarriti i ragazzi della III A e B della scuola Ungaretti. Ci li ha visti? Solarolo. Il progetto aveva l’obbiettivo di approfondire in modo dettagliato il lavoro svolto durante l’anno sull’astronomia… I ragazzi ne hanno visti di tutti i colori: stelle, stelle cadenti, costellazioni, pianeti, satelliti e qualcuno ha persino notato la presenza di un marziano… Gli studenti hanno osservato il cielo grazie al telescopio vinto dalla loro scuola alla mostra Astronomix, con la meridiana costruita da Francesco Panzavolta……… Oltre alle costellazioni gli alunni hanno potuto osservare le stelle più luminose del cielo e la stella polare, inoltre hanno notato anche due bellissime stelle cadenti… Hanno visto satellitiartificiali, ma anche la luna e persino mercurio il I pianeta interno all’orbita terrestre osservabile raramente solo all’alba e al tramonto… Per individuarle e per poterle osservare ad occhio nudo, gli astrofili le indicavano ai ragazzi con i laser… Ai ragazzi non sembrava vero di vedere la Luna così vicina e soprattutto di avere un’ immagine così bella che pareva a loro una fotografia. (21-05-2008 Loli- Mttioli) I professori a volte ci fanno vedere le stelle…… ……effetto collaterale del troppo studio Dopo una lunga preparazione teorica sui libri siamo passati alla pratica, con serate di osservazioni live direttamente sulla terrazza della nostra scuola…… abbiamo così iniziato le osservazioni: erano stati montati alcuni telescopi elettronici, orientati con coordinate precise, che puntavano in diverse direzioni. Come prima cosa abbiamo osservato una piccolissima falce di Luna, che quella sera aveva la gobba a ponente: ciò significa che stava crescendo. …… le nostre rilevazioni però erano disturbate dai numerosi lampioni che inquinavano visibilmente il cielo, che senza la luce artificiale, ogni notte mostrerebbe un numero maggiore di stelle…… Al di là della parte scientifica di questo incontro, c’è una parte di curiosità personale che caratterizza questa particolare branca della scienza…qualche cosa che supera il semplice studio… è la volontà di scoprire l’Universo. (Cambiucci Cristina III A) - 10 – IL CIELO DEL MESE DI GENNAIO 2009 SOLE 01 Gennaio: il Sole sorge alle ore 07:46 - tramonta alle ore 16:45 15 Gennaio: il Sole sorge alle ore 07:43 - tramonta alle ore 17:00 31 Gennaio: il Sole sorge alle ore 07:30 - tramonta alle ore 17:21 Il Sole lascia la costellazione del Sagittario ed entra nel Capricorno il giorno 20. LUNA 04 Gennaio: 1° quarto alle ore 12:57 10 Gennaio: Luna al perigeo alle ore 12:00 (distanza dalla Terra Km 357.506) 11 Gennaio: Luna piena alle ore 04:28 18 Gennaio: Ultimo quarto alle ore 03:47 23 Gennaio: Luna all’apogeo alle ore 01:00 (distanza dalla Terra Km 406.122) 26 Gennaio: Luna nuova alle ore 08:56 Gli orari sono espressi in TMEC riferito a Faenza “Osservatorio Urania Lamonia” (Latitudine Nord 44° 16' 47" - Longitudine Est 011° 53' 41" - altitudine s.l.m. mare mt 35) VISIBILITÀ PIANETI Mercurio Visibile la sera ad ovest subito dopo il tramonto del Sole nella costellazione del Capricorno, passerà nel Sagittario il giorno 21 rendendosi visibile al mattino ad est prima del sorgere del Sole. costellazione del Sagittario, passerà nel Capricorno il giorno 5. Dal giorno 19 non sarà più visibile a causa della sua vicinanza con il Sole. Saturno Visibile quasi tutta la notte nella costellazione del Leone. Venere Visibile la sera ad ovest nella costellazione dell’Acquario, passerà nei Pesci il giorno 23. Urano Visibile la sera fra il chiarore del tramonto nella costellazione dell’Acquario. Marte Visibile al mattino ad est poco prima del sorgere del Sole nella costellazione del Sagittario. Giove Visibile fra il Tramonto del Nettuno Visibile la sera fra il chiarore del tramonto nella costellazione del Capricorno. chiarore del Sole nella Altri eventi Giorno 03: Terra al Perielio, distanza dal Sole Km 146.605.913,58 - 11 – IL CIELO DEL MESE DI FEBBRAIO 2009 SOLE 01 Febbraio: il Sole sorge alle ore 07:29 - tramonta alle ore 17:23 15 Febbraio: il Sole sorge alle ore 07:10 - tramonta alle ore 17:42 28 Febbraio: il Sole sorge alle ore 06:50 - tramonta alle ore 18:00 Il Sole lascia la costellazione del Capricorno ed entra in Acquario il giorno 16. LUNA 03 Febbraio: 1° quarto alle ore 00:13 07 Febbraio: Luna al perigeo alle ore 21:00 (distanza dalla Terra Km 361.468) 09 Febbraio: Luna piena alle ore 15:50 16 Febbraio: Ultimo quarto alle ore 22:39 19 Febbraio: Luna all’apogeo alle ore 18:00 (distanza dalla Terra Km 405.145) 25 Febbraio: Luna nuova alle ore 02:37 Gli orari sono espressi in TMEC riferito a Faenza “Osservatorio Urania Lamonia” (Latitudine Nord 44° 16' 47" - Longitudine Est 011° 53' 41" - altitudine s.l.m. mare mt 35) VISIBILITÀ PIANETI Mercurio Visibile al mattino ad est prima del sorgere del Sole nella costellazione del Sagittario, passerà nel Capricorno il giorno 14. Giove Non visibile nella costellazione del Capricorno. Saturno Visibile tutta la notte costellazione del Leone. Venere Visibile la sera ad ovest dopo il tramonto del Sole nella costellazione dei Pesci. nella Urano Visibile con difficoltà fino al giorno 15 la sera ad ovest fra il chiarore del tramonto nella costellazione dell’Acquario. Marte Visibile al mattino ad est poco prima del sorgere del Sole nella costellazione del Sagittario, passerà nel Capricorno il giorno 4. Nettuno Non visibile nella costellazione del Capricorno. Altri eventi Giorno 13: Mercurio alla massima elongazione, periodo migliore per essere osservato dalle ore 06:15 fino al sorgere del Sole. - 12 – IL CIELO DEL MESE DI MARZO 2009 SOLE 01 Marzo: il Sole sorge alle ore 06:48 - tramonta alle ore 18:01 15 Marzo: il Sole sorge alle ore 06:23 - tramonta alle ore 18:19 31 Marzo: il Sole sorge alle ore 06:54 - tramonta alle ore 19:39 Il Sole lascia la costellazione dell’Acquario ed entra nei Pesci il giorno 12. EQUINOZIO DI PRIMAVERA Si verifica il giorno 20 alle ore 05:m53:sec9 LUNA 04 Marzo: 1° quarto alle ore 08:46 07 Marzo: Luna al perigeo alle ore 16:00 (distanza dalla Terra Km 367.005) 11 Marzo: Luna piena alle ore 03:38 18 Marzo: Ultimo quarto alle ore 18:50 19 Marzo: Luna all’apogeo alle ore 14:00 (distanza dalla Terra Km 404.305) 26 Marzo: Luna nuova alle ore 17:08 Gli orari sono espressi in TMEC fino al giorno 29 e successivamente in ora estiva, riferite a Faenza “Osservatorio Urania Lamonia” (Latitudine Nord 44° 16' 47" Longitudine Est 011° 53' 41" - altitudine s.l.m. mare mt 35) VISIBILITÀ PIANETI Mercurio Visibile al mattino ad est prima del sorgere del Sole nella costellazione del Capricorno, passerà nell’Acquario il giorno 7 e successivamente nei Pesci il giorno 24 rendendosi invisibile per la sua vicinanza con il Sole. Il giorno 30 transiterà nella costellazione della Balena. del Capricorno, passerà nell’Acquario il giorno 11. Giove Visibile al mattino prima del sorgere del Sole nella costellazione del Capricorno. Venere Visibile la sera ad ovest dopo il tramonto del Sole nella costellazione di Pesci fino al giorno 20, poi si renderà invisibile per la sua vicinanza con il Sole. Urano Non visibile costellazione dell’Acquario, passerà nei Pesci il giorno 31. Saturno Visibile tutta la notte costellazione del Leone. nella Nettuno Visibile al mattino ad est prima del sorgere del Sole nella costellazione del Capricorno. Marte Visibile al mattino ad est prima del sorgere del Sole nella costellazione Altri eventi Giorno 30: al tramonto, Luna in congiunzione con le Pleadi. (Occultazione alle ore 15, non visibile da Faenza) - 13 – IL CIELO DEL MESE DI APRILE 2009 SOLE 01 Aprile: il Sole sorge alle ore 06:52 - tramonta alle ore 19:40 15 Aprile: il Sole sorge alle ore 06:27 - tramonta alle ore 19:57 30 Aprile: il Sole sorge alle ore 06:03 - tramonta alle ore 20:16 Il Sole lascia la costellazione dei Pesci ed entra nell’Ariete il giorno 19. LUNA 02 Aprile: Luna al perigeo alle ore 04:00 (distanza dalla Terra Km 370.027) 02 Aprile: 1° quarto alle ore 16:34 09 Aprile: Luna piena alle ore 16:56 16 Aprile: Luna all’apogeo alle ore 11:00 (distanza dalla Terra Km 404.223) 17 Aprile: Ultimo quarto alle ore 15:39 25 Aprile: Luna nuova alle ore 05:24 28 Aprile: Luna al perigeo alle ore 08:00 (distanza dalla Terra Km 366.043) Gli orari sono espressi in ora estiva riferita a Faenza “Osservatorio Urania Lamonia” (Latitudine Nord 44° 16' 47" - Longitudine Est 011° 53' 41" - altitudine s.l.m. mare mt 35) VISIBILITÀ PIANETI Mercurio Non visibile nella costellazione dei Pesci, passerà in Ariete il giorno 9 rendendosi visibile la sera ad ovest subito dopo il tramonto del Sole. Passerà poi nel Toro il giorno 25. Giove Visibile nella seconda metà della notte nella costellazione del Capricorno. Saturno Visibile nella prima metà della notte nella costellazione del Leone. Venere Nella costellazione dei Pesci, sarà visibile al mattino ad est prima del sorgere del Sole dopo il giorno 5. Urano Visibile al mattino ad est poco prima del sorgere del Sole nella costellazione dei Pesci. Marte Visibile al mattino ad est prima del sorgere del Sole nella costellazione dell’Acquario, passerà nei Pesci il giorno 16. Nettuno Visibile al mattino poco prima del sorgere del Sole nella costellazione del Capricorno. Altri eventi Giorno 22: Massima attività dello sciame meteorico delle Lyridi. L’attività di queste meteore è previsto dal 17 al 26 con un picco massimo nella notte del 22. - 14 – L’angolo del bino-libro In questa rubrica parleremo di bino-libri, cioè di libri che trattano di astronomia binoculare e dintorni. Non si tratterà necessariamente di testi monografici del tipo “Astronomia con il binocolo”: vi sono libri dedicati al binocolo come strumento in sé, o libri dedicati ad altri temi (biografie, ad esempio) in cui si trovano pagine o capitoli dedicati ai binocoli e al loro uso. I libri in lingua italiana sono in minoranza rispetto a quelli in lingua inglese e dobbiamo fare di necessità virtù. L’osservatore binoculare perplesso a sinistra del titolo è stato disegnato da Daniel Postgate e lo si trova nel testo “Gagliarde Galassie”, di Kjartan Poskitt ed edito da Salani. Paolo Morini Leslie Peltier – “The Binocular Stargazer” Già in altre occasioni abbiamo accennato che certi libri sanno un po’ di minestra riscaldata e questo libro è, per così dire, un po’ sospetto .....Nonostante i tre binocoli in copertina, leggiamo dalla stessa copertina che il libro è stato pubblicato in precedenza con il titolo “Leslie Peltier’s Guide to the Stars”. Edito dalla Kalmbach Books (l’editore della rivista “Astronomy”) porta il copyright del 1995 a nome di Gordon Peltier, figlio dell’autore. Il nome di Leslie Peltier è in ogni caso sinonimo di garanzia (come vederemo più avanti), e se anche il titolo del libro può essere stato modificato per motivi editoriali, ci si può avvicinare al testo con fiducia. Il libro presenta due introduzioni, la prima a firma di Leslie Peltier, la seconda del figlio Gordon Peltier – alle introduzioni segue una presentazione, a firma di Walter Scott Houston, autentico mito dell’astrofilia americana. L’introduzione di Leslie Peltier sembra un discorso programmatico a favore del binocolo e a scapito dell’iniziare la conoscenza del cielo accompagnati da un telescopio – che spesso viene acquistato dagli aspiranti astrofili senza avere un’idea precisa sul come utilizzarlo. “Questo libro è per coloro a cui piacerebbe conoscere le stelle. Per fare questa conoscenza, gli unici requisiti sono una vista ragionevolmente buona, una mente curiosa e un luogo da cui sia possibile vedere una parte ragionevole del cielo notturno. Più esattamente, non serve alcun telescopio per familiarizzarsi con le stelle ed esplorare le profondità dello spazio. Infatti, per i principianti che stanno sulla soglia del cielo stellato, è molto meglio fare il primo passo senza nessuno strumento che non sia un binocolo. Colui che inizia il suo vagare nei cieli gravato del peso di un telescopio, difficilmente arriva a una vera conoscenza delle stelle e delle costellazioni. [...]” Leslie C. Peltier Ecco spiegata la vera natura “binoculare” di questo libro: il binocolo è il massimo dello strumento che si può utilizzare quando facciamo i primi passi nella conoscenza del cielo, perché ci consente di mantenere il contatto diretto con il cielo stellato – il telescopio chiude letteralmente la nostra visione su una zona troppo ridotta e angusta ... L’indice del libro è abbastanza tradizionale: l’orientamento, il binocolo, il cielo nelle varie stagioni, più i capitoli monografici sulla Via Lattea, le stelle variabili, la novae, il Sole, i pianeti, la Luna, le comete e le meteore. Leslie Peltier è un autentico mito degli astrofili americani e la sua autobiografia “Starlight Nights” (1° edizione 1965), edita dalla Sky Publishing Corporation, è un autentico libro di culto che ha appassionato più generazioni alle meraviglie del cielo. La carriera dell’astrofilo Peltier (1900-1980)si riassume in pochi numeri: scopritore o co-scopritore di 12 comete e 6 novae, e più di 132000 stime visuali di stelle variabili. Il primo telescopio posseduto da Peltier aveva il nome di “strawberry spyglass”, il cannocchiale delle fragole, in quanto il giovane Leslie lo acquistò con il denaro guadagnato a raccogliere fragole nella piantagione della sua famiglia. Si trattava di un rifrattore da 50 mm, lunghezza focale 900 mm, con oculari 35x e 60x – fu utilizzato per molti anni come unico strumento. Nel 1919 questo strumento fu utilizzato per 190 serate di osservazione, più spesso di un giorno su due, e l’AAVSO fu inondata di stime di variabili. La produttività del giovane astrofilo convinse l’AAVSO ad affidargli in prestito d’uso un rifrattore da 4” (102 mm). In seguito l’osservatorio di Princeton gli affidò un rifrattore da 6” (150 mm) f/8 con tubo in legno: uno dei suoi utilizzatori, Zaccheus Daniel, aveva scoperto la cometa omonima nel 1907, e altre due comete nel 1909. Le date delle scoperte erano state incise nel tubo del telescopio e presto Peltier cominciò ad aggiungere le proprie. Infine, in anni più avanzati, una vicina università gli affidò un rifrattore Clark da 12” (30 cm) non più utilizzato per la ricerca ma che, a detta dei dirigenti dell’università, avrebbe trovato un uso proficuo se affidato a questo oramai famosissimo astrofilo. La biografia di Leslie Peltier è bellissima, parla in fondo di una di quelle vite semplici e avventurose che a volte capita, con grande profitto, di incrociare. E ci si chiede: ma li avremo avuti anche noi i nostri Leslie Peltier? Probabilmente sì: ci sono nomi leggendari ma noti a pochi (citiamo solo Guido Ruggieri, i fratelli Bernasconi, Giovanni Battista Lacchini), che hanno fatto grande l’astronomia amatoriale e dei quali, purtroppo, non si sa molto. Per chiudere questa presentazione con un altro libro, vogliamo segnalare, di Gabriele Vanin “I grandi astrofili: undici personaggi che hanno fatto la storia dell’astronomia amatorale”, uscito fra gli Speciali di Nuovo Orione. Un primo passo per recuperare un po’ di quella memoria storica che dovrebbe costituire il retroterra culturale degli astrofili italiani – speriamo che altri passi seguano. Già, perché aver comprato un telescopio, o anche uno dei nostri amatissimi binocoli, non basta a farci diventare astrofili. *§*§*§* GIOVE ED I SUOI SATELLITI a 400 anni dalla prima osservazione al cannocchiale da parte di Galileo LA STORIA Per la mitologia greca Giove era il padre di tutti gli Dei. Viveva sul monte Olimpo ed i nomi dei suoi principali satelliti Io, Europa, Ganimede e Callisto erano i suoi amanti. Già conosciuto dagli antichi astronomi come il più grande pianeta del sistema solare, Giove fu il primo ad essere osservato da Galileo che nel 1610, con un cannocchiale scoprì le sue quattro lune poi battezzate con i nomi Io, Europa, Ganimede, e Callisto così come indicato dalla mitologia Greco-Romana. Col passare degli anni e il perfezionamento degli strumenti altri astronomi lo osservarono; Zucchi nel 1630 scoprì delle bande bianche e colorate che attraversano Giove. Mentre nel 1664 Robert Hooke cominciò a parlare di macchie, anche se lo scopritore ufficiale fu Cassini che nel 1665 notò la famosa macchia rossa situata nella zona Sud tropicale e determinò anche la sua rotazione in 9 ore e 51 minuti. Successivamente misurò lo schiacciamento polare del pianeta che lo valutò 1/15 del suo diametro. Con l’avvento del telescopio a specchio fu studiata molto più dettagliatamente la sua superficie, specialmente le bande e le macchie sia la famosa macchia rossa che la comparsa di altre macchie minori. La scoperta più dettagliata di Giove si ebbe con le sonde Paioner 10 e 11 che ancora oggi trasmettono dati viaggiando ormai fuori dal sistema solare. Seguirono poi le sonde Voyager. L’ANELLO DI GIOVE Nel 1979 con le missioni Voyager, per la prima volta, si vide un anellino attorno a Giove; in realtà questa scoperta era gia stata notata dalle precedenti missioni Pioneer 10 che registrarono una diminuzione di luminosità, ma la strumentazione non era all’avanguardia come quella delle sonde Voyager e non fu fotografato. Con le foto inviate dal Voyager si rilevò un anello molto diverso da quello di Saturno; quello di Giove è un anello molto debole non visibile da Terra, tipo quelli di Urano scoperti nel 1977 con delle occultazioni stellari questi sono anelli sottilissimi e opachi. Questi anelli si dividono in tre componenti di aspetto molto diverso. Verso l’esterno troviamo l’anello più luminoso che ha una larghezza radiale di circa 6000 Km; il suo bordo esterno, nettamente definito si trova a 58.000 km dall’atmosfera di Giove e vicino ad esso si nota una banda un po’ più luminosa larga circa 600 km. L’anello intercetta poca luce dal Sole, solo lo 0,001% , per questo motivo non è visibile da Terra. Andando verso l’interno, troviamo un anello che non è ben definito ma degrada in un cerchio diffuso che si estende con luminosità calante dal bordo interno dell’anello brillante verso Giove fino a lambire l’atmosfera. Lo spessore di questo anello non supera i 30 km. Esso appare immerso in un alone spesso circa 20.000 km dalla luminosità debolissima. Le sonde ci hanno inviato i dati della loro composizione: si tratta di particelle molto piccole dell’ordine di qualche micron. Le particelle sono scure e rossastre come molti asteroidi che orbitano nel nostro sistema solare. Le particelle che compongono l’alone sono ancora più piccole e sembrano essere influenzate dal campo magnetico. Inoltre, grazie alle sonde sono stati scoperti 16 lune. Il Pioneer ed i Voyager hanno portato un enorme contributo alla conoscenza delle lune che orbitano attorno a Giove. Infatti, da Terra non potevano essere scoperte perchè talune sono molto piccole e di luminosità bassa a causa delle superfici che riflettono poco la luce del Sole. SATELLITI DI GIOVE SCOPERTI DA GALILEO Le lune più importati furono scoperte da Galileo e battezzate con i nomi delle sue amanti: IO, EUROPA, GANIMEDE e CALLISTO. Giove, si può definire un mini sistema solare con esso al centro ed i pianetini che vi orbitano attorno. IO Nel 1973 la sonda Pioneer 10 ed successivamente il Voyager hanno studiato da vicino il primo satellite che si incontra allontandosi da Giove, chiamato da Galileo IO. Il satellite presenta un colore arancione, e sulla sua superficie avvengono delle eruzioni vulcaniche. IO dista da Giove Periodo orbita Massa in G 421.600 Km 1,77 giorni 8,94x 10-25 Raggio 1815 Km Rotazione 9 ore 55 minuti Densità media in G/CM3 3,57 Una scoperta molto interessante del Pioneer è di aver individuato una ciambella di gas ionizzata per tutta l’orbita di IO. La sua attività vulcanica si spiega con il riscaldamento interno generato dall’attrito delle maree gioviane che trovano sfogo in immense attività vulcaniche perenni. L’atmosfera di IO è diversa da qualsiasi altro pianeta. In primo luogo si rinnova continuamente in seguito alle eruzioni vulcaniche; in secondo la quantità di gas emessa dai vulcani non e mai uguale da giorno a giorno e nemmeno la sua composizione chimica non è mai uguale. Inoltre si trova immerso nella magnetosfera e questo fa sì che la sua atmosfera sia consumata dalla interazione con essa. Esistono innumerevoli tipi di processi gravitazionali, magnetici, elettrici e fotochimici che determinano la proprietà delle nubi di gas vulcanici. COMPOZIZIONE ATMOSFERICA. L’atmosfera di IO ed il plasma che circonda l’orbita sono composti principalmente da ioni e atomi neutri di zolfo (S) e di Ossigeno (O) inoltre da molecole di biossido di zolfo (SO2) e ossigeno (O2), poi metalli alcalini sodio (Na) e potassio (K). Il sodio neutro è favorevole all’osservazione, la sua proprietà è quella di diffondere la luce solare in modo molto efficiente, inoltre non viene trascinato nel campo magnetico. Dopo alcune ore che è stato liberato dal vulcano, il gas raggiunge l’orbita e la nube si converte in plasma. La nube di sodio è immersa nella ciambella di plasma che ha forma di banana allungata nel senso del moto orbitale di IO e tende a precedere il satellite. Si è visto che la nube e più estesa nella parte interna dell’orbita. Questo si spiega perché il plasma è meno energetico nella parte più interna e quindi il sodio sopravvive più a lungo allo stato neutro anche alla velocità maggiore di quella di IO. Si stanno ancora studiando dove possono essere le sorgenti di sodio sulla superficie di IO. La brina che si trova sulla superficie di Io è data dalla bassa temperatura della superficie che è di 140 °C e da attribuire fattori vulcanici. I vulcani emettono grandi quantità di biossido di zolfo gassoso SO2 e questo elemento si trasforma in brina. Io è un satellite molto enigmatico e ci sono ancora molte cose da chiarire. EUROPA Molto prima che le sonde visitassero il satellite si era già a conoscenza che la sua superficie era ricoperta per il 90% da ghiaccio. Distanza da Giove in Km Raggio in Km Densità media in G/CM3 670.900 Km 1569 Km 2,97 Periodo orbita in giorni 3,55 giorni Massa in G 4,8x 1025 Le sonde Voyager hanno rilevato che Europa è il satellite più liscio, si può paragonare a una palla da biliardo. Sulla sua superficie, non sono stati rilevati crateri da impatto di grandi dimensioni. Si notano delle striature lineari scure, prive di rilievo topografico; queste striature ricordano i canali di Marte scoperti da Schiapparelli e Lowell. Le caratteristiche di queste strutture che sono larghe da 5 a 70 km e lunghe circa 3000 Km. La sonda Galileo ha misurato la temperatura della superficie di questo immenso oceano di ghiaccio di – 225°C. Un'altra scoperta importante è che Europa possiede un campo magnetico. È inclinato di 135° rispetto all’asse di rotazione. Sarebbe interessante capire se sotto la superficie ghiacciata vi sia un oceano liquido. Negli anni 90 due astronomi americani dell’università dell’Arizona G Ojakan e D Stevenson hanno scoperto delle alterazioni mareali prodotte da Giove sulla superficie ghiacciata. Si sono notati dei rigonfiamenti mareali di circa 0,5 Km, confermati dalla sonda Giotto che ha studiato il satellite per due anni e che ha costatato che Europa offrirebbe a Giove sempre la stessa faccia. La causa delle striature? Esse compaiono quando le maree si alzano, il ghiaccio crepa e si risalda e così la superficie si rinnova di continuo. Gli astronomi hanno studiato con interesse il cratere Pwyll; guardandolo sembra un normale cratere, ma osservandolo attentamente ci si è accorti che le altimetrie sono poco convincenti. Il cratere ha una profondità di 26 Km dovrebbe essere il 10% del diametro, vale a dire 2 – 3 Km con sollevamento ai bordi più o meno uguale. Altra anomalia è che ha un picco centrale alto 700 metri. Per gli astronomi sembra un sasso lanciato nell’acqua piuttosto che un meteorite caduto su un terreno roccioso. La dinamica è che la parte centrale del cratere è stata colmata da materiale fluido proveniente dal sottosuolo, mentre le pareti laterali sono sprofondate su una crosta ghiacciata troppo sottile per sopportare il loro peso. Molti si chiedono quanto è sottile la crosta ? Forse Europa ha le caratteristiche di una terra primordiale sotto lo strato di ghiaccio. La sonda Galileo ha cercato di svelare questo mistero. Le osservazioni spettroscopiche hanno rilevato la presenza di ghiaccio e di tracce di SO2 biossido di zolfo e CO2 anidrite carbonica ed inoltre è stata trovata la classica banda di idrocarburi (C – H) tipico del materiale organico cometario con in più l’assorbimento tipico delle miscele complesse di composti organici (Toline). Esse si formano facendo scoccare scariche elettriche in miscele gassose, come è avvenuto sulla Terra ai suoi albori. Questi ingredienti che abbiamo visto sono bastati per la terra a creare la vita che è iniziata negli oceani. Europa, avendo sotto la sua superficie un oceano caldo è possibile che nasconda forme di vita? Speriamo che future missioni con sonde provviste di sistemi per la perforazione del ghiaccio, ci daranno le risposte che cerchiamo. GANIMEDE Il più grande satellite del sistema solare ha un diametro di 5270 Km che supera quello di Plutone, di Mercurio e raggiunge quasi la metà di quello terrestre. Distanza da Giove in Km Raggio in Km Distanza media in G/CM 3 1070,000 2631 1,94 Periodo orbita in giorni 7,16 Massa in G 1,48x10 26 Osservando Ganimede dalla terra con uno spettrografo risulta che è privo di atmosfera. La sua superficie solida è composta dal 90% da ghiaccio d’acqua ed il restante 10% da rocce. Alla distanza in cui si trova dal Sole, l’acqua si presenta allo stato solido ed il suo albedo al 43% , riflette molto la luce solare. La sua composizione interna ha densità di 1,94 volte quella dell’acqua, mentre i materiali rocciosi hanno una densità almeno del 50% . La sonda Galileo ha scoperto che la sua struttura è suddivisa in tre fasce: una di metalli fusi, un mantello di silicio roccioso e un guscio di ghiaccio che lo ricopre. Le foto inviate mostrano una superficie mista. Nella parte più antica e scura vi sono larghe striature curve, larghe alcuni chilometri e lunghe centinaia di chilometri che assomigliano a crateri d’impatto antichi. La parete più chiara, che è quella giovane, è molto strana; infatti si notano crateri qua e la e striature che ci fanno pensare ad un suolo passato con un rastello. Ganimede possiede due calotte polari biancastre, colore dovuto a depositi di brina ghiacciata. Le zone polari sono le più fredde perché sono quelle che ricevono meno luce solare e si pensa che il vapore acqueo che fuoriesce dalle fratture della crosta vada a depositarsi nelle calotte polari. Purtroppo sulla geologia si sa poco e si fanno solo ipotesi. Bisogna attendere studi più approfonditi in materia. Una teoria proposta da astronomiè che: il suo nucleo è ancora caldo ma non come quello Terrestre, la litosfera superficiale ghiacciata sembra essersi spezzata in placche, che però non hanno potuto muoversi molto. Si notano spostamenti di circa dieci chilometri, ma essendo molto deboli non hanno permesso la formazione di catene montuose, come è accaduto sulla Terra. CALLISTO Il quarto satellite Callisto con un diametro di 4800 Km, la cui superficie è ricoperta da crateri e risulta il satellite più antico immutato e privo di una vita geologica. Dista da Giove in Km Raggio in Km Densità media in G/CM 3 1883 000 2400 1,86 Periodo orbita in giorni 16,69 Massa in G 1,08 x 10 26 Callisto ha una densità media di 1,86 volte quella dell’acqua. Questo indica che è composto principalmente da ghiaccio d’acqua e mescolato in minima parte da materiali rocciosi. Sulla sua superficie si nota il più grande bacino chiamato Valhalla, circondato da anelli concentrici che si espandono fino a 1500 Km dal punto dell’impatto. Gli anelli sono il risultato provocato dalle onde d’urto durante il tremendo impatto. La sua superficie non presenta molti crateri da impatto e non mostra spaccature o fratture della superficie. Dal punto di vista geologico questo indica che il suo nucleo è freddo, o non caldo a tal punto da modificare la superficie. SATELLITI MINORI Fra i 16 satelliti di Giove, i primi quattro si possono considerare mondi che hanno dimensioni considerevoli e morfologie molto interessanti da studiare. Le altre 12 lune sono corpi catturati dal grande campo magnetico di Giove, i loro diametri variano da 10 a 200 Km. Le orbite di quattro di queste sono situate nella zona interna del sistema gioviano e le riamanenti otto nelle orbite interne. Nei satelliti interni, il più interessante è Amalthea con la sua colorazione rossastra. Le sue dimensioni si possono paragonare a un ellissoide con gli assi lunghi 150x170x240 Km e la sua superficie mostra impatti da piccole e grandi meteoriti. Altri due satelliti che alimentono l’anello sono Metis e Adrastea con un diametro di circa 40 Km . Fra orbita di Amalthea ed Io vi è l’orbita Thebe che ha un diametro di 100 Km anch’esso ha una colorazione rossastra. Le dimensioni dei satelliti esterni variano da 10 a 180 Km, le loro forme sono irregolari e hanno bassa riflessività superficiale, che indica una composizione di tipo asteroide o cometa spenta. Sono situati in orbite esterne al limite del campo magnetico di Giove e sono più influenzati dalla attrazione gravitazionale del Sole. *§*§*§* PROSSIME ATTIVITÀ Venerdì 09 Gennaio 2009 - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione del cielo ad occhio e con telescopi presso la postazione di Via Zauli Naldi 2 Faenza dalle ore 21. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia Mercoledì 4 Febbraio - "Assemblea generale dei Soci" – Convocazione dell’Assemblea ordinaria dei Soci per discutere i punti all’ordine del giorno previsto dall’invito recapitato tramite posta ordinaria. Venerdì 13 Febbraio - "Osservazione del cielo d'inverno" - Pubblica osservazione dalla postazione osservativa di via Zauli Naldi 2 Faenza; ore 21,00. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini sul tema “Meteorologia” a cura di Roberto Gentilini Responsabile dell’Osservatorio Meteorologico E. Torricelli di Faenza. Giovedì 26 Febbraio - "Eclisse di Sole nella terra di Gengis Khan" – Racconti di un viaggio in Mongolia per l’osservazione dell’eclisse totale di Sole del 1 agosto 2008. Conferenza con videoproiezione di immagini – relatore Claudio Balella – Presso la sede del Rione Giallo in via Bondiolo 85- ore 20,45 (Ingresso Libero). Venerdì 13 Marzo - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione dalla postazione di via Zauli Naldi 2 Faenza; ore 21. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia. 2 – 3 – 4 – 5 Aprile - "100 ore di astronomia per tutti” – Adesione al progetto dell’anno Internazionale dell’Astronomia con pubbliche serate di osservazione del cielo. Venerdì 10 Aprile - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione dalla postazione osservativa di via Zauli Naldi 2 Faenza; ore 21,00. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia. Sabato 9 Maggio - "Ricordo di Aurelio Costa" – Serata di pubblica osservazione del cielo in memoria del fondatore e 1° Presidente del nostro Gruppo nella ricorrenza del 9° anniversario della scomparsa. Postazione osservativa di Via Zauli Naldi, 2 dalle ore 21. Venerdì 8 – 15 – 22 – 29 Maggio - " I venerdì di maggio" – Pubbliche osservazioni del cielo con strumenti dalla postazione osservativa di Via Zauli Naldi, 2 Faenza; dalle ore 21. In ogni serata, prevede una proiezione di immagini commentate su tema di astronomia. Venerdì 12 Giugno - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione del cielo dalla postazione osservativa via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle ore 21. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia. Domenica 21 Giugno - "Cena Sociale del Solstizio d'Estate" - Tradizionale appuntamento dei Soci amanti delle stelle e sapori della tavola. Venerdì 10 Luglio - "Osservazione del cielo d'Estate" - Pubblica osservazione del cielo ad occhio nudo e con strumenti dalla postazione osservativa via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle ore 21. Agosto - "Aspettando San Lorenzo" – PERSEIDI presso il campo sportivo della Parrocchia di Boncellino (Bagnacavallo) dalle ore 21. Osservazione di meteore, il pianeta Giove ed oggetti del profondo cielo. A cura del Circolo ACLI di Boncellino funzioneranno stand gastronomici, musica e degustazione vini tipici. 9 – 10 Agosto - "Le notti delle stelle cadenti" – Iniziativa Europea di divulgazione astronomica durante la quale saranno programmate più serate dedicate all’osservazione delle Perseidi. Lunedì 10 Agosto - "Lacrime di S. Lorenzo" – PERSEIDI; pubblica osservazione del cielo in occasione della popolare data di ricorrenza delle stelle cadenti della notte di S. Lorenzo presso il Parco Carnè; dalle ore 21. Venerdì 11 Settembre - "Osservazione del cielo di Settembre" - Pubblica osservazione dalla postazione osservativa di via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle 21. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia. 25 - 26 - 27 Settembre – “42° Congresso Nazionale UAI” è il più importante appuntamento degli Astrofili Italiani e quest’anno si svolgerà a Padova. Venerdì 9 Ottobre - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione dalla postazione osservativa di via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle 21. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia. Venerdì 13 Novembre - "Osservazione del cielo" - Pubblica osservazione del cielo dalla postazione osservativa via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle ore 21. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia. Venerdì 11 Dicembre - "Osservazione del cielo d'Autunno" - Pubblica osservazione del cielo dalla postazione osservativa via Zauli Naldi 2 Faenza; dalle ore 21. Nell’aula adiacente, proiezione di immagini commentate su tema di astronomia Altre attività saranno programmate e svolte in occasione di particolari eventi ed in base alle condizioni atmosferiche. Tutte le nostre attività sono ad ingresso libero e gratuito. Per informazioni: secondo venerdì del mese dalle 21,00 C/O Postazione osservativa Via Zauli Naldi, 2 Faenza Tel 338-8677368 e-mail: [email protected] http://www.racine.ra.it/astrofaenza