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Strutture cellulari
Peli
I peli o tricomi sono cellule epidermiche allungate (Fig. 4.1). La cellula madre del pelo può svilupparsi notevolmente ed originare un pelo unicellulare, oppure dividersi più volte, originando un pelo pluricellulare.
A seconda delle loro funzioni si possono avere peli vivi o peli morti.Ai primi appartengono (i) i peli radicali, presenti nella zona pilifera della radice. Sono
sottili, allungati, unicellulari, a punta ottusa; (ii) i peli papillari,cioè a forma di papilla,caratteristici dei petali di alcuni fiori,ai quali conferiscono un aspetto vellutato e che secernono oli essenziali (si tratta di un’epidermide ghiandolare, indifferenziata, presente
anche su foglie e cauli di piante essenziere); (iii) i peli ghiandolari, formati da uno stipite uni o pluricellulare e da una testa secernente uni o pluricellulare; (iv)
i peli urticanti, con un piede costituito da diverse cellule ed un corpo formato da una cellula lunga che apicalmente si assottiglia e termina con un bottoncino.
Il pelo urticante è rigido, ma anche fragile: rompendosi libera sostanze irritanti o addirittura velenose.
a
b
I peli morti (o tricomi di rivestimento) essendo ripieni d’aria, appaiono bianchi, perché riflettono la luce. I peli di rivestimento possono essere unicellulari
(semplici o ramificati) o pluricellulari (semplici o ramificati) come i peli a T, i peli gemelli, i peli a scudo
e quelli a stella, formati da una base uni o pluricellulare dalla quale si dipartono a raggiera più cellule.
I peli sono elementi delle foglie, dei fiori, dei semi, dei cauli e delle radici e sono molto utili per l’identificazione delle droghe.
Stomi
Gli stomi sono formati da due cellule reniformi che
dispongono la loro faccia concava l’una verso l’altra, dando cosi luogo al canale stomatico (apertura
stomatica o rima). Le cellule stomatiche sono in genere più piccole delle altre cellule epidermiche, ma
sempre provviste di cloroplasti. In alcuni casi le due
cellule stomatiche sono accompagnate da poche
cellule dette annesse o compagne: la loro forma è
c
d
e
Fig. 4.1. Tipi di peli, alcuni esempi: a pelo radicale; b pelo urticante; c pelo papillare; d pelo di rivestimento a T; e pelo stellato
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Farmacognosia applicata. Controllo di qualità delle droghe vegetali
a
b
c
d
Fig. 4.2. Tipi di stomi: a anomocitico; b anisocitico; c diacitico; d paracitico
talvolta intermedia fra quella delle cellule stomatiche e quella delle cellule epidermiche. Gli stomi sono presenti in tutte le epidermidi delle parti aeree
delle piante, ma sono soprattutto abbondanti nell’epidermide fogliare. Si distinguono, per la forma
e per la disposizione delle cellule che li circondano,
in 4 principali tipi (Fig. 4.2):
(i) tipo anomocitico (a cellule irregolari); gli stomi sono circondati da un numero variabile di
cellule, che non differiscono dalle altre cellule
epidermiche (digitale);
(ii) tipo anisocitico (a cellule ineguali); gli stomi sono circondati da 3 cellule annesse, delle quali una
è nettamente più piccola delle altre (belladonna);
(iii)tipo diacitico (a cellule trasversali); gli stomi sono accompagnati da 2 cellule annesse, le cui pareti comuni formano un angolo retto con le cellule
di guardia degli stomi (per es. menta, rosmarino);
(iv) tipo paracitico (a cellule parallele); gli stomi presentano da ciascun lato una o più cellule annesse,
parallele all’asse longitudinale dell’ostiolo ed a
quello delle cellule di guardia degli stomi (senna).
L’indice stomatico viene definito dalla seguente
espressione:
100 S
Indice stomatico =
E+S
dove S è il numero degli stomi per una data superficie fogliare ed E il numero delle cellule epidermiche (peli inclusi) per la stessa superficie.
L’indice stomatico è dato dalla media di almeno
10 determinazioni.
a
b
Sclereidi
Le sclereidi o cellule pietrose sono cellule isodiametrali a membrana ispessita (Fig. 4.3 a e b). Costituiscono speciali tessuti, ma possono trovarsi anche isolate o riunite in piccoli gruppi: l’ispessimento della
membrana è vistoso ed omogeneo: tanto più la
membrana è ispessita, tanto più frequenti sono i caratteristici poro-canali. Le sclereidi sono di solito
tondeggianti; tuttavia non mancano sclereidi di forma irregolare (idioblasti). Si trovano in genere nei
tessuti di sostegno; sono comunque elementi caratteristici della corteccia e delle radici di alcune droghe (china, cannella, bardana, ecc.).
Fibre
Le fibre sono cellule molto allungate, appuntite all’estremità ed a membrana ispessita (Fig. 4.3 c e d).
Come le sclereidi concorrono a costituire i tessuti di
sostegno. Sono elementi caratteristici della corteccia delle radici.
Vasi
I vasi sono cellule allungate, cilindriche, a pareti
ispessite. L’ispessimento è comunque tale per cui
c
Fig. 4.3. Esempi di sclereidi (a e b) e di fibra vista in sezione trasversale (c) e longitudinale (d)
d
11
4 • Strutture cellulari
a
b
c
e
d
Fig. 4.4. Tipi di vasi: a anulare; b spiralato; c scalariforme; d reticolato; e punteggiato
permangono sulle pareti del vaso alcune aree di forma regolare, non ispessite. L’estensione e l’aspetto
degli ispessimenti consentono di distinguere diversi tipi di vasi (Fig. 4.4):
Vasi anulari
quando l’ispessimento ha la forma
di tanti anelli fra loro distanziati e
separati da aree rimaste sottili;
Vasi spiralati
quando l’ispessimento ha la forma
di spire talora intrecciantesi;
Vasi scalariformiquando l’ispessimento ha la forma
di una scala;
Vasi reticolati quando l’ispessimento è esteso a
tutta la membrana dando un
aspetto reticolato;
Vasi punteggiati quando l’ispessimento è esteso a
tutta la membrana, fatto eccezione
per piccole aree che hanno, pertanto, l’aspetto di punteggiature.
I vasi sono distribuiti su tutta la lunghezza della
pianta, dalla radice alle foglie.
Il tessuto a palizzata è costituito da cellule cilindroidi, disposte in modo da lasciare fra loro dei sotb
Fig. 4.5. Esempi di polline (a-d) e di ifa (e)
Polline
Il polline è rappresentato da piccoli corpi sferici, ellissoidali, poliedrici (Fig. 4.5a-d). La superficie esterna può essere liscia, rugosa, verrucosa o reticolare
in quanto speciali ispessimenti si possono formare
nella membrana sotto forma di aculei, tubercoli,
strisce, ecc. I granuli pollinici possono inoltre mostrare uno o più solchi o uno o più pori germinali;
talora presentano due larghe vescicole aerifere. Si
trovano isolati o riuniti a gruppi: sono elementi caratteristici del fiore.
Ife
Tessuto a palizzata e lacunoso
a
tili spazi intercellulari. Osservato in sezione trasversale mostra un aspetto particolare.
Il tessuto lacunoso (o spugnoso) è costituito da
cellule che lasciano fra loro ampie ed irregolari lacune. Sono tessuti tipici delle foglie.
c
Le ife sono cellule a forma di filamenti continui o
settati (Fig. 4.5e). Sono elementi tipici dei funghi, dei
quali costituiscono il micelio.
d
e