INSUFFICIENZA CARDIACA “Con il termine scompenso cardiaco o insufficienza cardiaca si intende l’incapacità del cuore di pompare sangue o di riempirsi ad una velocità adeguata alle esigenze metaboliche dei tessuti”. Eziologia: CAUSE DI BASE Cause di ICS: Sovraccarico Meccanico: a. Di Pressione ( Ipertensione Arteriosa, Stenosi Aortica, Cardiomiopatie ostrittive) b. Di Volume (Insuff. Mitralica ed Aortica, canali arteriosi, CIV a flusso elevato, Fistole arterovenose, tireotossicosi). 2. interessamenti primitivi: a. insufficienza coronarica e cardiopatia Ischemica (75% di tutte) b. Cardiomiopatie ipertrofiche, dilatative, restrittive di origine tossica metabolica o sconosciuta. c. Tireotossicosi. Cause di ICD 1. Sovraccarico meccanico: a. Di Pressione : - ICS che determina una ipertensione arteriosa polmonare post – capillare - Tutte le cause di Ipertensione Polmonare Precapillare: - Broncopneumopatie croniche scompensate Enfisema Asma Fibrosi polmonare Grandi deformazioni toraciche Sindrome di Picwick Cuore polmonare Cronico Embolico Ipertensioni polmonari primitive Stenosi polmonari serrate Malformazioni responsabili di Ipertensione Polmonare ( quelle che non hanno lo scarico nella CIV) b. Di volume (rari): - insufficienze tricuspidali e polmonari, - comunicazioni interatriali - ritorno venoso polmonare anomalo. 1 Spesso cuori sollecitati cronicamente da queste situazioni di base non manifestano l’insufficienza fino al sopraggiungere di una condizione di stress aggiuntivo ovvero di una causa scatenante. CAUSE SCATENANTI: - infezioni - Aritmie o Tachiaritmie: Riducono il tempo di riempimento contribuendo all’insufficienza cardiaca diastolica, causano alterazione ischemica del miocardio in pazienti affetti da insufficienza coronarica. o Dissociazione atrioventricolare: perdita del Kick Atriale con aumento della pressione atriale; o Perdita della normale sincronia della contrazione o Blocco AV completo: Riduzione della gittata cardiaca - eccessi fisici, dietetici, liquidi, ambientali ed emotivi; Infarto miocardico (un nuovo infarto anche se silente può complicare le condizioni di insufficienza) Embolia Polmonare infarto polmonare Anemia (la carenza emoglobinica aumenta il lavoro del cuore per soddisfare il fabbisogno di O2 in periferia) Tireotossicosi e Gravidanza Aggravamento dell’ipertensione Miocarditi virali, reumatiche o di altra origine. Endocardite infettiva. Lo Scompenso Cardiaco va differenziato da: - Cause non cardiache di scarsa gittata cardiaca ( Shock Ipovolemico) - Congestione circolatoria da anomala ritenzione idrosalina (insufficienza renale). MECCANISMI COMPENSATORI DELL’INSUFFICINEZA CARDIACA Ipertrofia ventricolare: Sovraccarico Pressorio Aumento Pressione sistolica Aumento dello Stress Parietale Sistolico Aggiunta di nuove miofibrille in parallelo Ispessimento Parietale(riduce lo S.P.S) IPERTROFIA CONCENTRICA (aumento spessore parietale a scapito del volume) Sovraccarico di Volume Aumento della Pressione Diastolica Aumento dello S.P. Diastolico Aggiunta di nuovi sarcomeri in serie Dilatazione cavità ventricolare(riduce l’SPD) IPERTROFIA ECCENTRICA Variazioni Neuro – Ormonali: L’organismo possiede due sistemi principali regolatori emodinamici: 2 Sistema Vasocostrittore Antinatriuretico: o RAA; Sistema nervoso Simpatico Sistema Vasodilatatore Natriuretico: o ANP, Pg Vasodilatatrici. Nello scompenso si assiste a una forte attivazione del Sistema vasocostrittore allo scopo di mantenere la PA verso la norma. Pagando però un prezzo grave e cioè: 1. Alterazione grave del circolo periferico con sacrificio del circolo: - cutaneo ( la cute dello scompensato è fredda) - muscolare ( lo scompensato non resiste agli sforzi) - Renale ( Insufficienza renale funzionale sodio ritentiva con costrizione angiotensina mediata della arteriola efferente per non perdere la capacità di filtrazione). 2. Perdita dei Baroriflessi ( Su questo può aiutare la digitale) 3. Aumento delle contrazioni sia in sistole che in diastole . 4. La costrizione venosa aumenta il ritorno venoso mentre quella arteriolare aumenta il carico sistolico. FORME DI INSUFFICIENZA CARDIACA Insufficienza Sistolica e Diastolica: Incapacità del ventricolo di contrarsi adeguatamente e pompare abbastanza sangue INSUFFICIENZA SISTOLICA In questo caso le manifestazioni dipendono dalla inadeguatezza della gittata con debolezza affaticamento e altri sintomi di ipoperfusione. Incapacità del ventricolo di rilasciarsi e riempirsi adeguatamente INSUFFICIENZA DIASTOLICA In questo caso si ha un aumento della pressione di riempimento diastolico del v. sx o dx. Può essere causata da un aumento della resistenza al flusso ventricolare in entrata e a una ridotta capacità diastolica ventricolare ( pericardite costrittiva, miocardiopatie restrittiva, ipertensiva e ipertrofica), compromissione del rilasciamento ventricolare (ischemia miocardica acuta), fibrosi con infiltrazione miocardica ( miocardiopatia restrittiva). _________________________________________________ Insufficienza a bassa e ad alta portata. Cardiopatia ischemica, ipertensione, miocardiopatia dilatativa patologie valvolari e pericardiche INSUFFICIENZA A BASSA PORTATA ( la gittata può anche essere ai limiti della norma ma non riesce ad aumentare in caso di bisogno) Pazienti con ridotta resistenza vascolare sistemica come: anemici, ipertiroidei, gravide, Beri Beri e M. di Paget INSUFFICIENZA Ad ALTA PORTATA ___________________________________________________ Insufficienza Acuta e Cronica. 3 L’insufficienza acuta si può avere per improvvisa rottura magari ischemica di una cuspide valvolare, oppure per un trauma o per un infarto in un paziente che non aveva alcun problema fino a quell’istante, il quadro dominante è di tipo ipotensivo. L’insufficienza cardiaca cronica è un processo lento che si instaura a partire da una condizione patologica di base ma poiché lento “beneficia” degli adattamenti dell’organismo atti a mantenere la pressione fino agli stati più avanzati. ___________________________________________________ Insufficienza Destra e Sinistra: Insufficienza Sinistra il sangue sovraccarica a monte cioè nei polmoni e il quadro sarà dominato dalla congestione polmonare con ORTOPNEA Insufficienza Destra i sintomi respirtatori sono irrilevanti a confronto dell’edema della distensione venosa e della epatomegalia di questi pazienti. Sintomi caratteristici di scompenso cardiaco: - dispnea - ortopnea - DPN - Astenia affaticablità - Palpitazioni - Nicturia - Dolore addominale - Oppressione precordiale. DIAGNOSTICARE L’INSUFFICIENZA CARDIACA SINISTRA. È necessario saper riconoscere una dispnea di origine cardiaca: Dispnea da Sforzo: compare con la deambulazione o durante la salita di una scala. Ortopnea: molto suggestiva di ICS poiché appena il paziente si sdraia subentra una polipnea inspiratoria, conseguente all’aumento del precarico, risultante dall’afflusso di sangue al cuore proveniente dalle vene della parte inferiore del corpo. La posizione seduta con le gambe penzoloni da subito sollievo al paziente. Dispnea permanente: in stadi più avanzati la dispnea diventa indipendente dalla postura. Dispnea Parossistica Notturna: equivalente minore dell’EPA. Edema Polmonare: compare quando la pressione nei capillari polmonari supera i 30mmhg. Può essere acuto subacuto e cronico. Quello ACUTO vede il paziente svegliarsi all’improvviso di notte con ortopnea stridore laringeo e espettorazione rosa schiumosa. Rantoli invadono tutti i campi dalla base agli apici e il trattamento deve essere d’urgenza per impedire la morte per asfissia. 4 Asma Cardiaco: con bradipnea espiratoria e rantoli sibilanti documenta l’edema bronchiale. Bisogna poi quantificare il deficit funzionale del nostro paziente in base alla classificazione NYHA: Classe I nessuna limitazione attività fisica Classe II comparsa di sintomi solo per sforzi intensi Classe III comparsa sintomi per sforzi lievi Classe IV inattitudine a qualsiasi tipo di sforzo, sintomi permanenti. Con la visita si ricercano segni di conferma ad es: Tachicardia -galoppo telediastolico - soffio – sistolico dolce da insufficienza mitralica funzionale Aritmia, ipertensione, soffi organici che orientano verso una affezione causale. Esami Strumentali: RX torace: allargamento profilo cardiaco da dilatazione ventricolare sx oppure profilo mitralico con dilatazione atriale. Opacità da edema polmonare sia interstiziale ( strie di KerleY) che alveolare ( agli ili e alle basi sono opacità flocculari). Versamenti pleurici ECG: Alterazioni del ritmo o della conduzione, ipertrofia ventricolare o atriale. Sequele di infarto. Ecocardiodoppler: esame essenziale permette: o Dimostrare alterazioni cinetica ventricolare segmentarie o generalizzate o Misurare la dilatazione delle cavità e l’ispessimento delle pareti; o Ricercare anomalie valvolari pericardiche ed endocavitarie. o Utile per confermare la diagnosi, trovare la causa e stabilire la prognosi!!! DIAGNOSTICARE L’INSUFFICIENZA CARDIACA DESTRA Bisogna saper riconoscere i segni clinici dell’ipertensione venosa del grande circolo: distensione vene giugulari fegato aumentato di volume, margine arrotondato, dolente all’ipocondrio dx e all’epigastrio, spontaneamente, allo sforzo e dolorabile alla pressione. La palpazione di un fegato cardiaco è causa di reflusso epatogiugulare con aumento di distensione delle vene del collo che non scompare alla inspirazione. Edemi bianchi e molli indolori agli arti inferiori ( ecco spiegato l’aumento di peso) Associazioni di versamenti liquidi nelle sierose anasarca Oliguria Ittero ( talvolta) Questi segni di stasi e congestione spingono a cercare a livello del cuore: Tachicardia Ipertrofia V. dx i cui battiti sono palpabili in epigastrio (segno di Herzer) Soffio sistolico da insufficienza tricuspidale funzionale la cui intensità aumenta in inspirazione profonda ( segno di Carvalho) Rumore di galoppo dx Tutto ciò è accompagnato da una dispnea persistente. 5 Esami Complementari: RX torace AP: - prominenza del margine dx dell’ombra cardiaca, potendo documementare la dilatazione dell’atrio dx e nelle proiezioni oblique, la convessità anteriore del ventricolo destro dilatato. ECG: ipertrofia atriale o ventricolare dx Ecocardiogramma – doppler: TRATTAMENTO DELLO SCOMPENSO CARDIACO Nell’approccio al paziente bisogna ricordare: ecocardiogramma bidimensionale con analisi doppler dei flussi, esame essenziale per determinare e quantificare una insufficienza sistolica, diastolica e anche valvolare. ECG che nell’insufficienza sistolica raramente è normale Rx Torace utile per evidenziare gli aumenti di volume delle camere e i segni di edema polmonare; Il monitoraggio del BNP è estremamente utile per la diagnosi la prognosi e la valutazione dell’efficacia terapeutica. Terapia: 1. Misure generali: Riduzione dei fattori di rischio coronarico e della pressione arteriosa. Ace-inibitori o in pz che non li tollerano satanici. Vanno dati anche ai pz asintomatici con anamnesi positiva per diabete, ipotensione, malattia aterosclerotica; Modica restrizione di sodio nella dieta; Valutazione quotidiana del peso per aggiustare le dosi di diuretici; Vaccinazione contro influenza e pneumococco; Evitare l’alcool, le temperature estreme e i viaggi faticosi. Attenuare l’ansia è utile anche con del diazepam (2-5 mg anche 3 volte al dì) Riposo e astensione da sforzi fisici anche dopo lo stabilizzarsi della condizione ( i rischi di flebotrombosi derivanti dal lungo periodo di allettamento si esorcizzano mediante anticoagulanti, ginnastica per le gambe e calze elastiche. quando si è raggiunto un compenso nella condizione si può, anzi si deve eseguire quotidianamente esercizio isotonico al cicloergometro. negli obesi, e in generale è utile una opportuna restrizione dell’apporto calorico finalizzata ad una diminuzione del peso corporeo. 2. Controllo dell’eccesso di liquidi: la dieta iposodica consegue spesso un sintomatico miglioramento della condizione clinica dello scompensato. Non aggiungere sale a tavola e cucinare con sostituti del cloruro di sodio è già una forte riduzione dell’apporto sodico. I Diuretici: Corregono la volemia e Riducuno gli edemi e la distensione delle giugulare, bisogna prestare attenzione però ad eventuali anomalie negli elettroliti plasmatici 6 secondari all’assunzione del diuretico e riguardanti soprattutto la dispersione del potassio. L’eccesso di terapia diuretica inoltre può determinare ipovolemia che riduce la gittata cardiaca e interferisce con la funzione renale e causa una profonda debolezza e letargia. o Diuretici Tiazidici: da soli nello scompenso lieve, in associazione nelle forme più gravi. Negli scompensi lieve possono evitare la restrizione sodica nella dieta. Questi diuretici riducono il riassorbimento di sodio nel tubulo convoluto distale e nel ramo ascendente corticale dell’ansa di Henle. L’acqua segue ovviamente il sodio. Inducono l’emissione di urine ipertoniche con una certa Kaliuresi da tenere sotto controllo poiché la perdita di potassio induce una perdita di protoni e quindi avremo come effetto collaterale Alcalosi Metabolica e IpoKaliemia. Ciò si evita somministrando KCL o meglio abbinando un diuretico risparmiatore di Potassio. I tiazidici funzionano per FG superiore della metà della norma, si preferisce la Clorotiazide poiché va in monosomministrazione da 25 o 50mg. o Diuretic dell’ansa (Furosemide, Bumetanide e Torsemide): inibiscono il riassorbimento di NA,K, CL nella porzione ascendente spessa dell’ansa di Henle. Molto potenti inducono diuresi di 1\4 del FG, possono dare Alcalosi e Ipokaliemia come i tiazidici, sono efficaci si per os che endovena. Utilissimi nello scompenso resistente ad altre terapia e nei casi complicati da edema polmonare. Nei pz con IC refrattaria si possono associare ai tiazidici. o Diuretici Risparmiatori di Potassio (Spironolattone): questo diuretico debole e da usare solo in associazione ad altri nell’insufficienza cardiaca è simile all’aldosterone e il suo funzionamento si basa sulla inibizione competitiva dello stesso ormone endogeno bloccando lo scambio sodio – idrogeno e sodio – potassio nei tubuli distali e nei dotti collettori. Amiloride e Triamterene funzionano con lo stesso principio ma la loro azione non dipende dalla presenza dell’aldosterone. Quindi inducono diuresi di sodio e ritenzione di Potassio. NON VANNO SOMMINISTRATI IN PAZIENTI CON POTASSIO > 5mmol/lNSUFFICIENZA RENALE,IPONATRIEMIA. In commercio esiste un compressa contenente già spironolattoe e idroclorotiazide insieme. 3. Prevenzione del Deterioraramento. L’attivazione cronica del Sistema RAA e SN Simpatico nello scompensato provocano due fenomeni: rimodellamento ventricolare deterioramento della funzione cardiaca aritmie Farmaci che Bloccano il Sistema Renina Angiotensina Aldosterone: a) ACE inibitori: Rallentano il rimodellamento e riducono l’impedenza all’eiezione dell’ventricolo sx. Sono Molto utili nel’insufficienza sistolica post-infartuale, ipertensiva o da rigurgito valvolare. Aumentano quindi la gittata, riducono la pressione di incuneamento polmonare, non hanno effetti di ipotensione e inducono stabilità nello scompenso. Nonostante ciò non vano dati agli ipotesi. Sul cuore quindi scompensato esercitano un 7 effetto protettivo, prevengono le recidive di eventi e allungano la prospettiva di vita. Una volta instaurata la terapia essa va continuata a vita. b) Antagonisti recettoriale dell’AT: si usano in luogo degli Ace- Inibitori in quei pz che si sono dimostrati intolleranti a questi presentando: tosse, leucopenia, edema angioneurotico. c) Antagonisti dell’Aldosterone: Spironolattone riduce con dose da 25 mg/die la mortalità totale e la mortalità da insufficienza di pompa. Farmaci che agiscono sul sistema nervoso simpatico: B-Bloccanti: mentre la somministrazione repentina di alte dosi di B-B aggrava l’insufficienza cardiaca, la lenta somministrazione di dosi via via crescenti di BB migliora la sintomatologia e riduce la mortalità da qualsiasi causa. Sono indicati nei pazienti delle Classi II e III NYHA ma vanno bene anche nello scompensa Instabile con PA <90 mmHG. Tre sono quelli con migliore efficacia nello scompenso: o Metoprololo e Bisoprololo cardioselettivi (non bloccano i B2) o Carvedilolo Blocca B1, B2 e A inducendo anche una certa vasodilatazione sistemica e un effetto antiossidante. Prima della somministrazione del BB il paziente va stabilizzato con ACE- Diuretico- Diossina. I dosaggi iniziali sono bassi ad esempio Carvedilolo 3,125 mg x2 fino ad arrivare al target che per il Carvedilolo è 25mgx2. Alcuni pazienti non tollerano le dosi target allora conviene preferire terapia a basse dosi piuttosto che rinunciare. 4. Incremento della contrattilità miocardica: a) Digitale: i glucosidi digitalici inibiscono il trasporto di cationi Na fuori dalla cellula garantito dalla Sodio Potassio Atpasi e permettono una maggiore presenza di sodio nella cellula che si traduce in una maggiore presenza di Calcio nel miocardio. Il maggiore rilascio di Calcio nei miofilamenti evoca una risposta INOTROPA POSITIVA. I glucosidi inoltre aumentano l’automatismo e l’attività ectopica dell’impulso e aumentano il tempo refrattario del Nodo AV rallentando la risposta ventricolare a Flutter e Fibrillazione Atriale. I pazienti scompensati sistolici con aritmie atriali vedono migliorare la propria sopravvivenza grazie alla digitale, gli scompensati sistolici a ritmo sinusale invece migliorano la condizione clinica e quindi la performance e riducono l’esigenza del ricovero senza incisivo miglioramento sulla sopravvivenza. Ha efficacia scarsa o nulla nelle forme di scompenso diastolico (miocardiopatia ipertrofica, miocardite, stenosi mitralica). La diossina viene filtrata dai glomeruli ed escreta dal rene se sussistono riduzione del FG va ridotto il dosaggio altrimenti, poiché l’emivita è di 1,6 giorni si rischia l’INTOSSICAZIONE DIGITALICA: nausea , vomito, cachessia, aggravamento IC, Extrasistoli, Bigeminismo, TV e raramente FV!! Ricordare che gli antiaritmici: chinidina,verapamil e amiodarone, propafenone obbligano la riduzione a 1\2 della terapia digitalica. b) Amine simpaticomimetiche: dobutamina e dopamina endovena agendo sui recettori Badrenergici inducono effetti inotropi positivi e sono utili nell’IC acuta e grave. La loro azione può essere potenziata dagli Inibitori delle Fosfodiesterasi III utili nel potenziare la trasmissione adrenergica principio su cui si basa l’effetto di dopamina e dobutamina. 5. Resincronizzazione Ventricolare: la conduzione Intraventricolare è depressa nel 25% degli scompensati con QRS > 120 ms, ala lunga si arriva alla dissociazione AV che aggrava ulteriormente l’IC. Per questo mediante 8 PACING a tre derivazioni ( Atrio DX, Ventricolo DX e Vena Cardiaca) si riesce a migliorare sia la performance misurata in Frazione di Eiezione e sia la distanza percorsa in 6 minuti di cammino oltre che la classe NYHA del paziente. Si riducono della metà i ricoveri per aggravamento delle condizioni. Alcuni dispositivi sono in grado anche di cardiovertire aritmie improvvise prevenendo la Sudden Death. 6. Trattamento delle aritmie: Chiarito che gli scompensati muoiono metà per fibrillazione ventricolare e metà per insufficienza di pompa resta chiaro che le aritmie vanno prevenute e curate. Farmaci antiaritmici di classe I come Flecainide e Chinidina nello scompensato hanno effetto proaritmico quindi non si usano. Si preferisce usare l’AMIODARONE (classe III) d’elezione nello scompensato con fibrillazione atriale I pazienti salvati da una sudden death o con tachiaritmie ventricolari importanti e asintomatiche sono candidati all’impianto di un defibrillatore automatico 7. Prevenzione eventi trombo embolici Warfarin nello scompenso cardiaco grave. Prima Eparina e poi Warfarin negli scompensati con FA o precedente trombosi venosa o emboli polmonari o sistemici. 8. Trapianto di Cuore Quando i pazienti sono in classe IV NYHA e non funziona più la terapia finora menzionata resta come unica possibilità il trapianto di cuore. 9