0022030-27/07/2016-DGPRE-MDS-P DGPRE-COD_UO-P Trasmissione elettronica Ministero della Salute Roma,, DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE SANITARIA UFFICIO 3 – Coordinamento USMAF - SASN N,. DGPREV.III/P/C.1.a/ Risposta al Foglio del ……… N,, …… ………………….. 189413217 Allegati -1- Oggetto : Virus Zika – misure di prevenzione e controllo di malattie a trasmissione vettoriale – Disinsettazione di aeromobili e merci “sensibili”. Agli USMAF SASN PEC Loro Sedi All’Ente Nazionale Aviazione Civile E.N.A.C. PEC [email protected] e, per conoscenza Al Ministero della Difesa Ufficio di Gabinetto PEC [email protected] Al Ministero degli Affari Esteri Unità di Crisi PEC [email protected] Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti PEC [email protected] Al Ministero dello Sviluppo Economico PEC [email protected] All’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli PEC [email protected] All’Ufficio di Gabinetto mail [email protected] SEDE Come è noto, in data 14 giugno 2016, il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla base del parere espresso dal Comitato di Emergenza per il Regolamento Sanitario Internazionale, ha confermato che la diffusione del virus Zika continua a costituire un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, confermando le raccomandazioni temporanee emanate per prevenire ulteriore diffusione delle infezioni da Zika e le sue conseguenze in termini di malformazioni congenite e manifestazioni neurologiche. Recentemente, allo scopo di meglio caratterizzare i livelli della trasmissione dell’ infezione da Virus Zika e facilitare la comunicazione delle raccomandazioni a residenti di aree affette e viaggiatori, l’OMS ha rivisto la definizione di ciò che costituisce rispettivamente epidemia (outbreak), trasmissione endemica e interruzione della trasmissione vettoriale (cfr http://www.who.int/emergencies/zika-virus/situation-report/en/). disinsettazione Sulla base di queste “nuove definizioni”, e della successiva riclassificazione dei Paesi e dei territori che stanno segnalando, o hanno riportato in passato, la trasmissione di Zika, alla data del 6 luglio 2016 risulta la seguente situazione: - 65 tra Paesi e territori hanno riferito evidenze di trasmissione vettoriale di Zika a partire dal 2007, di cui 62 dal 2015 ; - 48 Paesi e territori hanno segnalato la loro prima epidemia di Zika dal 2015 in poi ; - 4 Paesi sono classificati come aventi possibile trasmissione endemica o hanno riportato prove di trasmissione vettoriale locale di infezioni Zika nel 2016 ; - 13 Paesi e territori hanno riportato prove di trasmissione vettoriale locale di infezioni Zika nel, o prima del, 2015 ma senza documentazione di casi nel 2016, o hanno riportato epidemie già terminate; - Guinea Bissau è l’ultimo Paese a riportare trasmissione di Zika ad opera di zanzare ; - 11 Paesi hanno riportato prove di trasmissione da persona a persona probabilmente per via sessuale; - microcefalia e altre malformazioni del sistema nervoso centrale potenzialmente associate a Zika o suggestive di infezione congenita sono state riportate da 13 tra Paesi e territori. Come si può vedere, si tratta di una situazione in costante e dinamica evoluzione, in cui nuovi Paesi e territori si aggiungono costantemente a quelli in cui la trasmissione locale di virus Zika era stata già segnalata ed a quelli in cui le manifestazioni epidemiche, iniziate in precedenza, si sono già concluse In tale dinamicità, l’applicazione di misure di prevenzione comportamentale e la lotta integrata ai vettori rappresentano un caposaldo per le misure di prevenzione e controllo, non solo del virus Zika, ma anche di altre malattie a trasmissione vettoriale. L’OMS raccomanda di aggiornare e diffondere regolarmente linee guida/ raccomandazioni sulla sorveglianza ed il controllo dell’emergenza di specie di Aedes, responsabili della trasmissione dell’infezione e di sostenere le attività di monitoraggio della resistenza agli insetticidi. La disinfestazione degli aeromobili, così come quella di merci sensibili provenienti da aree a rischio o in cui sono in corso epidemie, è uno dei mezzi con cui si può prevenire l’introduzione in territori indenni di zanzare ed altre specie infestanti, in grado di colonizzare territori indenni. La disinsettazione, lungi dall’essere in contrapposizione con altre misure, è un indispensabile complemento delle misure di profilassi comportamentale atte a prevenire la puntura di insetti e delle altre misure di controllo dei vettori, particolarmente rilevanti in situazioni climatiche ed ambientali che ne favoriscono la proliferazione. A tale proposito, non si può ignorare che l’Italia, in cui la zanzara Aedes albopictus, introdotta nel 1991 ha ormai diffusione ubiquitaria, presenta condizioni climatiche e ambientali molto favorevoli alla proliferazione ed alla colonizzazione di insetti vettori. Va anche ricordato come Aedes aegypti, vettore del virus Zika e di numerosi altri arborvirus, a cominciare da quello responsabile della febbre gialla, era presente fino alla metà del secolo scorso in tutti i Paesi mediterranei, Italia inclusa, e in quelli costieri del Mar Nero e del Mar Caspio. Dopo essere scomparsa da queste aree all’inizio degli anni ’60, la Aedes aegypti ha ri-colonizzato nel 2008 le coste del Mar Nero ed è stata re-introdotta nell’isola di Madera, in cui sono stati registrati migliaia di casi di dengue; i dati genetici dei vettori sono fortemente suggestivi del fatto che sono bastati pochi esemplari per ricolonizzare l’isola. Nel ribadire quanto comunicato nella circolare del 25 marzo 2016 (all. 1) inviata agli USMAF -SASN e all’ENAC per ciò che concerne l’accettazione di certificati di disinsettazione residua, anche se emessi da Compagnie aeree o da loro fornitori di servizi o Contractor, purché redatti in conformità dell’Appendice 4 dell’Allegato 9 ICAO, si ritiene tuttavia possibile permettere una deroga dall’obbligo di presentazione del suddetto certificato, solo nel caso sia dimostrato senza possibilità di dubbi che l’aeromobile NON proviene e NON HA effettuato operazioni di volo dalle zone affette da trasmissione da virus Zika e dalle zone in cui è presente il vettore Ae agypti nei 28 giorni precedenti lo scalo su aeroporti italiani. Tale deroga è applicabile sia ai voli militari che ai voli civili e l’evidenza deve essere resa disponibile dall’Operatore del trasporto aereo alle autorità dell’aeroporto di destinazione con congruo anticipo rispetto all'atterraggio dell'aeromobile, onde permettere una appropriata vigilanza sanitaria. Nel caso di aeromobili militari, la certificazione rilasciata dal servizio sanitario o dal comando della Forza Armata per ogni singolo aeromobile è da considerare valida allo scopo. Restano invariate le disposizioni relative alla disinfestazione di merci “sensibili” ai fini del trasporto e disseminazione di specie infestanti, vale a dire pneumatici usati, fiori recisi freschi e piante ornamentali che viaggiano in substrato acquatico, tronchi di legname esotico in cui possono persistere quantità di acqua anche minime, ma tuttavia in grado di permettere la sopravvivenza e la riproduzione di insetti; in assenza di un certificato che attesti la avvenuta disinfestazione prima della partenza, tali merci dovranno essere sottoposte a disinfestazione a cura e spese dell’importatore prima dell’uscita dalle aree doganali e della introduzione sul territorio. La Direzione Generale scrivente è a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento fosse necessario. Dott.ssa L.Vellucci* Direttore Ufficio 03 Il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria Dott. Raniero GUERRA* Firmato Raniero Guerra *“firma autografa sostituita a mezzo stampa, ai sensi dell’art. 3, comma 2, del D. Lgs. n. 39/1993 disinsettazione