SISTEMA SCHELETRICO E' costituito dalle ossa, dalle cartilagini e dalle articolazioni. Le ossa Formate da due tessuti: tessuto osseo e tessuto cartilagineo. Tessuto osseo E' formato da particolari cellule, gli osteociti, immerse in una sostanza intercellulare. Gli osteociti sono disposti in modo concentrico attorno a sottili canali, i canali di Havers, nei quali passano i vasi sanguigni. La massa intercellulare, detta sostanza fondamentale, organizzata in lamelle, è costituita da 27% circa di osseina, 55% di sali minerali e 28% di acqua acqua. L'osseina è una massa proteica che rende le ossa resistenti ed elastiche. Durante lo sviluppo l'osseina si impregna di sali minerali che rendono le ossa rigidi e duri. Tessuto osseo spugnoso in cui le lamelle si intrecciano lasciando delle cavità occupate dal midollo rosso. Il midollo rosso è un tessuto connettivo che ha la funzione di produrre gli elementi figurati del sangue (globuli rossi, piastrine, globuli bianchi). Tessuto osseo compatto in cui le lamelle sono addossate le une alle altre. Tessuto cartilagineo E' costituito da gruppi di cellule sferiche dette condrociti immerse in una sostanza ricca di una proteina il collagene. E' un tessuto privo di vasi sanguigni e di nervi, elastico e flessibile e contenente per il 60% acqua. Si distinguono tre tipi di ossa: ossa piatte, ossa lunghe e ossa corte. Ossa piatte, larghe e poco spesse. Sono costituite da uno strato di tessuto spugnoso interposto da due strati di tessuto compatto. Costituiscono il cranio, il bacino e lo sterno. Ossa corte hanno lunghezza, larghezza e spessore quasi uguali. Sono formate da tessuto spugnoso rivestito da uno strato di tessuto compatto. Sono ossa corte le vertebre e le ossa delle manie e dei piedi. Ossa lunghe hanno lunghezza predominante. Sono formate da una parte centrale cilindrica, detta diafisi e da due ingrossamenti alle estremità dette epifisi. La diafisi è formata da una lamina di tessuto compatto che delimita una cavità piena di midollo giallo. Le epifisi sono formate da tessuto spugnoso rivestito da un sottile strato di tessuto compatto. Tutte le ossa sono rivestite da una membrana costituita da cellule, gli osteoblasti, in grado di far accrescere le ossa e di ripararle in caso di fratture. Articolazioni Le articolazioni sono formate dalle superfici di contatto fra due ossa e dai legamenti e costituiscono il sistema di connessioni fra due ossa. Le articolazioni sono di tre tipi: Articolazioni fisse che non permettono alcun movimento. Sono articolazioni fisse quelle del cranio, dette suture. Articolazioni semimobili che permettono movimenti parziali. Le ossa sono unite mediante una cartilagine elastica, la giuntura cartilaginea. Sono semimobili le articolazioni delle vertebre. Articolazioni mobili che permettono ampi movimenti. Le superfici di contatto delle ossa sono rivestite da cartilagine e non sono unite, ma accostate e tenute insieme da legamenti fibrosi e da un manicotto , la capsula articolare. La capsula è rivestita dalla caratteristiche tessuto osseo spugnoso che secerne un liquido, la sinovia, che lubrifica l'articolazione. Sono mobili le articolazioni degli arti. In base al grado di mobilità le articolazioni mobili vengono classificate in: 1. Trocleo-artrosi, una gola concava (troclea) entro la quale si inserisce un faccia convessa a forma di rocchetto (es.: tra la troclea omerale e l'ulna). Consente movimenti di flessione ed estensione. 2. Trocoide, un cilindro osseo avvolto da un anello fibroso che scorre su una superficie leggermente cava (es.: tra il capitello del radio e l'ulna). 3. A sella, due superfici aventi ognuna due curvature, una concava e l'altra convessa (es.: tra il carpo ed metacarpo del pollice; tra lo sterno e la clavicola). Consente movimenti di flessione, estensione, abduzione e adduzione. 4. Condilo-artrosi, una sporgenza convessa allargata (ovoidale) entro una superficie concava anch'essa allargata (es.: tra il radio e il carpo; tra il metacarpo e le falangi; l'articolazione del ginocchio). Consente movimenti di flessione, estensione, abduzione e adduzione. 5. Enartrosi, superficie sferica (testa) entro una cavità (es.: l'articolazione dell'anca; tra la scapola e l'omero). Consente movimenti di flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione esterna e rotazione interna. SCHELETRO DEL CAPO (34 OSSA) a. Cranio: 8 ossa piatte (frontale, parietale, occipitale, temporali, sfenoidi, etmoide). b. Faccia: 14 ossa (nasale, lacrimali, orbitarie, mascella, zigomatico, mandibola) Le ossa del capo sono saldate tutte fra loro. L’unico osso articolato è la mandibola. SCHELETRO DEL TRONCO a. Colonna vertebrale costituita da 33-34 ossa semimobili, dette vertebre: 7 cervicali, 12 dorsali articolate con le costole, 5 lombari, 5 sacrali fuse a formare l’osso sacro, 4-5 coccigee fuse fra loro a formare il coccige. b. Gabbia toracica costituita da 12 coppie di ossa piatte nastriformi, dette costole, articolate con le vertebre dorsali e, tranne le ultime due, con lo sterno. SCHELETRO DEGLI ARTI 1. Arti superiori a) braccio costituito dall'omero e articolato con la spalla tramite la scapola e la clavicola b) avambraccio costituito dal radio (esterno dalla parte del pollice) e dall'ulna c) mano costituita dal carpo (8 ossa su due file), metacarpo (5 ossa) e falangi (14 ossa). 2. Ari inferiori a) Coscia costituita dal femore b) Gamba costituita dalla tibia (anteriore) e dal perone (posteriore) c) Ginocchio costituito dalla rotula d) Piede costituito dal calcagno, tarso (6 ossa), metatarso (5 ossa), falangi (14 ossa) 3. Cinto pelvico a) costituito dall'ileo, pube e ischio. Insieme costituiscono il bacino. b) FORMAZIONE DEL TESSUTO OSSEO Il tessuto osseo si forma per ossificazione del tessuto cartilagineo. A partire da o più punti detti centri di ossificazione la cartilagine viene sostituita da sali minerali. Il processo di ossificazione viene stimolato dall'ormone della crescita, somatropina (proteina formata da una sequenza di 191 amminoacidi, peso molecolare 21.500). http://dipbau.bio.uniroma1.it/web/Docenti/Docente862/Osteologia-e-Paleobiologia-Umana/ slides-delle-lezioni/2_Anatomia-scheletro.pdf