UN CHIARIMENTO SU ALCUNI MECCANISMI Fabiano Svolacchia M.D. Docente al Master di Medicina Estetica e del Benessere , Università di Pavia Facoltà di Medicina e Chirurgia Docente al Corso di Perfezionamento in Ausili Cosmetici in Odontoiatria , Università di Chieti-Pescara , Facoltà di Medicina e Chirurgia Tutor Didattico per l’Università di Pavia , Facoltà di Medicina e Chirurgia La rigenerazione è la sostituzione di un tessuto andato perduto, con cellule dello stesso tipo. Biologicamente il tessuto riprende le stesse funzioni ed attività vitali La riparazione è la sostituzione del tessuto in un altro tessuto non biologicamente attivo : quasi sempre è una cicatrice Ad esempio un qualsiasi corpo estraneo di qualsiasi dimensione , che penetra o viene posizionato nel derma provocherà una lesione e sempre un esito cicatriziale fibrotico , che non avrà nessuna attività biologica . Anzi appesantirà la struttura che lo ospita Infatti nei mesi successivi alla formazione dell’esito cicatriziale si formeranno dei legami che lo stabilizzeranno . La stabilità avrà un massimo grado di resistenza del 30% in meno del tessuto sano ( Pontieri-RussoFrati pag.454) Lesione del derma Esito Cicatriziale interno Nel derma , nelle lesioni che provocano la perdita di fibre elastiche , è certo che queste non verranno più ripristinate . Infatti la loro perdita risulterà definitiva non potendo l’organismo , in alcun organo, ricostruirle ( Pontieri-Russo-Frati pag.462 ) Nel derma , la patologia distruttiva dell’elastina è in prevalenza acquisita e dipende da azioni esterne distruttive appunto , sulle fibre elastiche ( Pontieri-Russo-Frati pag. 352 ) La perdita di fibre elastiche si può avere per trasferimento di energia meccanica ovvero uno stiramento non fisiologico delle stesse, anche di micron ( Pontieri-Russo-Frati pag. 140 ) , che coinvolge anche le fibre collagene Per azione locale di trasferimento di energia termica , ovvero il riscaldamento Per azione locale di trasferimento di energia radiante , ovvero UVA ed UVB Per trasferimento di energia elettrica anche di bassissima intensità , poiché a livello cellulare si modificano il flusso ionico e la polarizzazione delle membrane ( Pontieri-Russo_frati pag. 140 ) e confermato dalla letteratura internazionale riportata sotto J Pharm Sci. 1988 Feb;77(2):132-7. Characterization of the pore transport properties and tissue alteration of excised human skin during iontophoresis. Burnette RR, Ongpipattanakul B. School of Pharmacy, University of Wisconsin, Madison 53706. Forensic Sci Int. 1978 Nov-Dec;12(3):211-25. Electrical and thermal injuries in pig skin--evaluated and compared by light microscopy. Danielsen L, Thomsen HK, Nielsen O, Aalund O, Nielsen KG, Karlsmark T, Genefke IK. Antimicrob Agents Chemother. 2008 Oct;52(10):3517-22. doi: 10.1128/AAC.00673-08. Epub 2008 Jul 28. Microbial growth inhibition by alternating electric fields. Giladi M, Porat Y, Blatt A, Wasserman Y, Kirson ED, Dekel E, Palti Y. Source NovoBiotics Limited, Matam Advanced Technology Centre, Haifa, Israel. Addirittura l’elettricità ed i campi elettrici applicati all’epidermide provocano anche la formazione di radicali liberi , incrementando l’invecchiamento Theor Biol Med Model. 2012 Jul 2;9:26. doi: 10.1186/1742-4682-9-26. Electric fields generated by synchronized oscillations of microtubules, centrosomes and chromosomes regulate the dynamics of mitosis and meiosis. Zhao Y, Zhan Q. Source State key laboratory of molecular oncology, Cancer Institute & Hospital of Chinese Academy of Medical Sciences, Peking Union Medical College, Room 6107, No,17 Pan Jia Yuan Nan Li, Chao Yang District, Bei Jing, 100021, China. [email protected] Infine l’elettricità influenza i campi elettrici generati dalle oscillazioni sincronizzate dei microtubuli , centrosomi e cromosomi che regolano le dinamiche della mitosi e meiosi L’unica malattia acquista delle fibre elastiche risulta essere la cutis laxa , che deriva esclusivamente da una mutazione di un gene , l’ELN ( Pontieri-Russo-Frati , pag 351 ) . Qualsiasi tentativo di trattarla si scontrerà con la genetica. Tornando alla fibrosi , essa è una aumentata deposizione di collageno negli organi ( ricordo che anche la cute è un organo) . La fibrosi è un fenomeno comune a tutti gli organi nel corso dell’invecchiamento ( Pontieri-Russo-Frati pag.353 ) Gli agenti che provocano fibrosi sono : danni cellulari con necrosi , stati di infiammazione , deposizione di sostanze estranee ( Pontieri-Russo-Frati pag 353 ). Divengono estranee anche quelle porzioni di tessuto che non sono più ancorate fisiologicamente alle altre o sono traslocate Dalla lettura ed esposizione della letteratura possiamo confermare che tutte le metodiche che prevedono un trasferimento energetico , come sopra riportato provocano nella migliore delle ipotesi uno stato infiammatorio , con conseguente accelerazione dell’invecchiamento biologico Infatti , accennando solo agli ormai noti CD 34 , che stimolano la fibrosi per la cascata di segnali all’interno delle cellule , si deve specificare che questo meccanismo avviene per splicing alternativo Lo splicing alternativo , è il generarsi di varie forme proteiche a seconda dei segnali provenienti dall’esterno : infatti uno stesso gene può produrre « prodotti finali « , con differenti funzioni ( Pontieri-RussoFrati pag.29 ) e con effetti finali ovviamente differenti come nella neocollagenogenesi di tipo I o III Quando si esercitano delle trazioni nei tessuti , sia nel suo interno che dall’esterno per traslocare parti dei essi , si instaura il meccanismo di induzione all’apoptosi : la morte delle cellule di quel tessuto : apoptosi per « anoikia» . Le cellule non comunicando più tra di loro con il sistema delle integrine e dalle caderine non dispongono più dei segnali di sopravvivenza ( Pontieri-RussoFrati pag.318 ) Infatti il citoscheletro è composto da numerose molecole che si organizzano a formare filamenti, fibrille microtrabecole e blocchi di ancoraggio capaci di funzioni meccaniche , di contrattilità e di movimento . Il citoscheletro è la principale vettorialità dei tessuti . La sua perdita incrementerebbe il cedimento del tessuto ( anche nel viso ) ( Pontieri-Russo-Frati pag.71 ) Invece un trattamento che preveda la rigenerazione del tessuto perso contribuirà al ripristino dei volumi e dei cedimenti che avvengono per svuotamento , su cui si intende intervenire ed al loro corretto funzionamento e posizionamento Quindi particolare attenzione al fenomeno va considerata quando si effettuano trattamenti sull’epidermide , derma ed ipoderma di carattere estetico In quanto introdurre sostanze , elementi estranei , effettuare trazioni del e nel derma provoca un danno biologico alla struttura che vogliamo trattare che esiterà sempre in fibrosi . In sintesi incrementeremo l’invecchiamento che vogliamo contrastare. Infatti , provocheremo una o molteplici cicatrici interne , anche se di dimensioni della grandezza di pochi micron , che velocizzeranno il fenomeno biologico dell’invecchiamento , anche se con un evidente ma fugace miglioramento estetico .