Nuova Stagione 2016/2017 L`identità di un moderno Teatro europeo

Nuova Stagione 2016/2017
L’identità di un moderno Teatro europeo, fra tradizione e innovazione
LA STAGIONE OPERISTICA
Grandi coproduzioni internazionali, con i maggiori teatri, non solo europei, per offrire al nostro
pubblico l’occasione di conoscere opere raramente eseguite, un capolavoro assoluto del Novecento
storico e i grandi melodrammi della tradizione riletti alla luce della contemporaneità. Queste le linee
guida della prossima stagione 2016-17 del Teatro dell’Opera di Roma.
Tristan und Isolde sarà lo spettacolo inaugurale del 27 novembre: sul podio del Costanzi per la prima
volta Daniele Gatti, uno dei massimi direttori italiani, interprete già molto caro al pubblico romano e
che negli ultimi anni ha percorso con tenacia un’importante carriera internazionale. L’allestimento, in
coproduzione con il Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e il De Nationale Opera di Amsterdam, avrà
la regia di Pierre Audi e sarà in scena fino all’11 dicembre.
Ancora coprodotto con De Nationale opera di Amsterdam e con l’Opéra National de Paris sarà il
nuovo allestimento del Trovatore (dal 28 febbraio al 10 marzo) diretto da Jader Bignamini e con la
regia di Àlex Ollé, del quale gli spettatori ricorderanno e la recente Madama Butterfly, nell’ultima
stagione estiva a Caracalla Sono poi previste anche le altre due opere della “trilogia popolare”
verdiana: un Rigoletto diretto dall’esordiente Michele Gamba, e nell’allestimento firmato nell’ottobre
2014 da Leo Muscato (dal 2 al 10 dicembre) e, in fine di stagione, la celebratissima Traviata (dal 29
ottobre al 4 novembre) sempre con i costumi di Valentino, Chiuri e Piccioli e la regia di Sofia
Coppola, diretta da Stefano Ranzani.
Un progetto ambizioso coinvolge il Metropolitan Opera di New York, l’English National Opera e De
Nationale Opera di Amsterdam per una nuova produzione della Lulu di Alban Berg diretta da Alejo
Pérez. Un’opera incredibilmente moderna, anche se ha ormai compiuto quasi novant’anni. Nella
prossima stagione al Costanzi, (dal 19 al 30 maggio 2017) la Lulu sarà presentata con la regia di
William Kentridge e Luc De Wit. Il primo è il grande artista sudafricano è autore di un recentissimo
affresco Triumphs &Laments (sulle mura del Lungotevere), oltre che di molti lavori e installazioni
esposte nei principali musei del mondo.
Lo spettacolo iniziale del 2017 e il primo dei nuovi allestimenti proposti nella prossima stagione è il
Così fan tutte mozartiano, il più raro fra i titoli della trilogia di Mozart e Da Ponte proposti fino ad oggi
al Costanzi solo altre cinque volte dopo la prima del 1950. L’edizione di quest’anno (dal 18 al 27
gennaio 2017) è affidata alla bacchetta esordiente di Speranza Scappucci, giovane direttrice
d’orchestra già in carriera, e alla regia di Graham Vick che riuscirà di certo a stupirci con il sottile
gioco d’ironie del capolavoro mozartiano.
Dal 22 marzo al 4 aprile, in un nuovo allestimento in collaborazione con il San Carlo di Napoli,
arriverà sul palcoscenico del Costanzi il 22 marzo la Maria Stuarda di Donizetti diretta da Paolo
Arrivabeni e con la regia di Andrea De Rosa.
Il 21 aprile esordirà in Andrea Chénier, un celebre regista cinematografico, Marco Bellocchio, un
artista che ha saputo indagare come pochi altri i drammi familiari frammisti alle tensioni della
politica. L’opera, diretta da Roberto Abbado in un nuovo allestimento in coproduzione col Teatro La
Fenice di Venezia, sarà in scena fino al 2 maggio.
Un lavoro rossiniano che invece non è stato mai rappresentato all’Opera di Roma è Il viaggio a Reims,
un allestimento del De Nationale Opera di Amsterdam, diretto da Stefano Montanari e con la regia
di Damiano Michieletto, (autore del recente e interessante Trittico pucciniano accolto con molto
favore dal pubblico). La vicenda ruota intorno all’incoronazione di Carlo X re di Francia, cerimonia che
avvenne appunto nella cittadina francese, nella quale si reca una variopinta e affollatissima
rappresentanza del bel mondo, in un susseguirsi, tipicamente “rossiniano”, di incidenti, equivoci e
intrecci amorosi (sarà in scena dal 13 al 22 giugno).
Un altro titolo inserito in questa stagione per soddisfare chi ama le rarità è Fra Diavolo di Daniel
Auber proposto anch’esso in un nuovo allestimento in coproduzione con il Teatro Massimo di
Palermo (dall’8 al 21 ottobre 2017), diretto dal debuttante Rory Macdonald e con la regia di Giorgio
Barberio Corsetti: si tratta di un libretto ispirato al celebre brigante Michele Pezza che agiva nelle
vicinanze di Terracina. L’opera fu rappresentata a Parigi nel 1830 e ripresa al Costanzi una sola volta,
nel maggio del 1884.
Quasi alla conclusione della stagione 2016-17 anche quest’anno (dal 14 al 24 ottobre) ritorna la Tosca,
nell’allestimento ricostruito sui bozzetti originali del 14 gennaio 1900, nell’ambito del progetto “Roma
Opera Aperta - La memoria”, con la direzione di Daniele Callegari e la regia di Alessandro Talevi.
Tutte le opere avranno i sovra titoli in italiano e in inglese.
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LA STAGIONE DI BALLETTO
La stagione di Balletto 2016/2017, con la direzione di Eleonora Abbagnato, s’inaugura domenica 18
dicembre alle ore 20.00 al Teatro Costanzi con una ripresa da record: Lo schiaccianoci di Giuliano
Peparini. Questa produzione del Teatro dell’Opera ha fatto registrare il tutto esaurito lo scorso
dicembre, ponendosi all’attenzione di pubblico e critica. Il balletto sarà in scena fino al 24 dicembre
2016.
Il mese di dicembre si conclude con un cameo mai presentato prima al Teatro dell’Opera di Roma, Il
pipistrello (1979) del grande coreografo Roland Petit. Un delizioso balletto in due atti che sarà anche
titolo perfetto per uno spumeggiante saluto di fine anno insieme. Si replica fino all’8 gennaio 2017.
Il mese di febbraio - dall’8 al 15 - è all’insegna di un titolo classico, La bella addormentata di Pëtr Il’ič
Čajkovskij con scene e costumi di Aldo Buti, un allestimento del Teatro dell’Opera di Roma, per la
nuova coreografia di Jean-Guillaume Bart.
A seguire – dal 31 marzo all’8 aprile - un trittico unico che porta la firma del coreografo americano
Jerome Robbins con The Concert del 1956, del francese Angelin Preljocaj con Annonciation del 1995
e dello svedese Alexander Ekman con Cacti del 2010: tre lavori molto diversi tra di loro per una
serata all’insegna della modernità. I titoli sono danzati al Teatro dell’Opera di Roma per la prima
volta.
Dopo la pausa estiva, la stagione di balletto 2016/17 riprende al Teatro Costanzi nel mese di
settembre con un doppio appuntamento: l’imperdibile Soirée Roland Petit, dall’8 al 13, e la ripresa
dell’emozionante Giselle di Patricia Ruanne, dal 20 al 24.
La Soirée Roland Petit presenta dei capolavori assoluti Carmen (1949), L’Arlésienne (1974) e Le Jeune
Homme et la Mort (1946): tre balletti narrativi, genere in cui il geniale Roland Petit eccelle per
l’intensità con la quale racconta storie d’amore tormentate, dall’esito drammatico
Anche nella videnda della giovane Giselle la coreografa Patricia Ruanne sa ancora parlare al pubblico
di oggi, perché il movimento restituisce una narrazione logica, attraverso la quale è immediata la
comprensione dei personaggi e delle relazioni che li legano.
La direttrice del ballo Eleonora Abbagnato, nei panni di étoile, danzerà in Annonciation di Angelin
Preljocaj e ne Le Jeune Homme et la Mort di Roland Petit. In scena per questa nuova stagione i primi
ballerini Alessandra Amato, Manuel Paruccini, Rebecca Bianchi, i Solisti e il Corpo di Ballo del
Teatro dell’Opera di Roma. Non mancheranno ospiti di fama internazionale.
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GLI ALTRI APPUNTAMENTI
A cura di Giorgio Battistelli, direttore artistico del Teatro dell’Opera per la musica contemporanea e
sinfonica, sarà organizzata una nuova serie di concerti “Specchi del tempo” in ciascuno dei quali una
composizione del passato verrà messa a confronto con una del Novecento storico e una
contemporanea: molti i nomi dei direttori coinvolti fra cui George Pehlivanian, Ingo Metzmacher,
Giovanni Sollima (anche come violoncellista), Daniel Smith e Peter Rundel. Tutti i concerti saranno
introdotti da Stefano Catucci.
Proseguiranno anche le Lezioni di Opera tenute da Giovanni Bietti, che ha ormai conquistato un
pubblico fisso di appassionati ai quali illustra il contesto e le particolarità del linguaggio musicale di
ogni opera e di ogni autore in programma, con una terminologia semplice e accessibile, mettendo in
luce ciò che caratterizza ciascuna produzione operistica.
Continuerà nella stagione 2016-17 anche l’attività di Fabbrica Young Artist Program che ha permesso
agli artisti prescelti di collaborare già alle produzioni della stagione in corso e a molte di quelle
presentate nel cartellone 2016-17, e comunque di vivere “dall’interno” il modo in cui si va man mano
mettendo in scena un melodramma.
Proseguiranno nel 2016-17, con lo slogan “Vietato ai maggiori di 26 anni”, anche le prove generali
dedicate ai più giovani, alle quali coloro che non hanno ancora compiuto questi anni potranno
accedere pagando solo 15 euro.
Ritornerà, con un diverso allestimento, anche il progetto Opera Camion: un camion appositamente
attrezzato per contenere una semplice scenografia porterà in alcune piazze della periferia romana la
scelta essenziale di uno spettacolo d’opera.
Non mancherà neanche il prossimo anno l’attenzione per i giovanissimi: a loro non è solo dedicata la
Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera ma anche il progetto “Canta con me!”, cui hanno preso
parte con grande entusiasmo circa quattrocento bambini di quattro scuole delle periferie romane.
TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Renato Bossa
Ufficio Stampa - Responsabile Opere e Concerti
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TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
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Ufficio Stampa e Relazioni Esterne del Ballo
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