Diapositiva 1 - Ordine dei Medici Veterinari di Reggio Calabria

La tutela del
benessere animale
durante le fasi della
macellazione
Paolo Candotti Sara Rota Nodari
Dal 1° gennaio 2013...
2
Principali novità
Campo di applicazione
 POS
 Definizione stordimento
 Certificato di idoneità
 Responsabile del benessere animale
 Strutture
 Elenco metodi di stordimento e relative
caratteristiche

3
15
STORDIMENTO
36
38
39
Maschera di Bruneau
40
Pistola a proiettile captivo
41
43
Velocità di almeno
• 55 m/s per manze
e vacche
• 70-72 m/s per i tori
45
46
2 cm
3-4 cm
Nei suini fino a 100 Kg il punto ideale di penetrazione dell’ogiva è localizzato medialmente, 2
centimetri sopra la linea ideale che unisce i due occhi; nelle scrofe il punto ideale di
penetrazione dell’ogiva è localizzato, medialmente, 3-4 centimetri sopra la linea ideale che
unisce i due occhi ed in centro alla stessa.
47
40°
40°
48
49
Segni corretto stordimento
collasso dell'animale
 assenza di respirazione ritmica
 espressione fissa degli occhi (no nistagmo)
 insorgenza di una fase tonico – clonica
 assenza di riflesso corneale
 nessuna vocalizzazione
 mandibola rilassata
 lingua penzolante

50
51
SENI
FRONTALI
52
Suini giovani
53
Suino di 180 kg
54
Suini adulti - scrofe
55
2
1
Stordimento-abbattimento con
arma da fuoco
58
62
Cause cattivo stordimento
Inesperienza operatore
 Struttura di contenzione inadeguata
 Pistola mal funzionante:

◦ Cartucce non adeguate
◦ Cartucce mal conservate
◦ Usura

Animale
67
Proiettile captivo penetrante
68
Proiettile captivo penetrante
Bo Algers, 2010
69
Stordimento solo quando l’animale è tranquillo e
l’operatore che esegue la jugulazione è pronto
70
Posizione e angolo pistola corretti
71
Errori
72
73
74
Effetto
contraccolpo
Distruzione del
cervelletto e del
peduncolo .
Lesioni al
peduncolo
determinano
incoscienza
immediata
Ingresso
chiodo captivo
Foro circolare a
margini netti
senza fratture
ossee associate
o con limitate
fratture radiali
Bo Algers
Traccia emorragica
ampia, profonda, ben
definita. Emorragie
subarcanoidee
75
Stordimento inefficace
Lesioni ed
emorragie limitate
alla zona di
ingresso del
proiettile
Bo Algers
76
STORDIMENTO OK
STORDIMENTO
INADEGUATO
77
Posizione
corretta
78
79
80
Pecore con e senza corna
Nel punto più alto della testa
a metà della linea che
collega tra loro le orecchie
81
Capre
Dietro la cresta ossea delle
corna in direzione del mento
82
Capre e pecore
Nel centro della fronte in
direzione della colonna
vertebrale
83
Segni corretto stordimento
collasso dell'animale
 assenza di respirazione ritmica
 espressione fissa degli occhi (no nistagmo)
 assenza di riflesso corneale
 mandibola rilassata
 lingua penzolante
 insorgenza di una fase tonico (5 sec) - clonica

84
Sguardo fisso, pupilla dilatata, no nistagmo
85
No riflesso corneale
86
No riflesso di
raddrizzamento
 Schiena diritta
 Testa e collo flosci

Movimenti temporanei della
testa, floscia, non devono essere
confusi con il riflesso di
raddrizzamento
Calci e movimenti degli arti
devono essere ignorati
In alcune vacche a fine carriera può
essere presente una lieve flessione del
collo ma deve scomparire in 5-10 s
87
La lingua deve
essere floscia,
completamente
estesa
 Può essere o meno
estroflessa dalla
mandibola

Una lingua rigida e incurvata è segno
di un ritorno alla sensibilità
La mancanza di lingua estroflessa
non deve però essere considerato un
segno di ritorno della sensibilità
88
Lingua
Lingua floscia
 Sguardo fisso

89

Quando l’animale è
appeso la coda
deve essere floscia
e pendere piatta
lungo la schiena
Dopo lo sparo la coda può
muoversi o essere sollevata
anche in un animale insensibile,
ma deve gradualmente rilassarsi
e diventare floscia
90
QUALITA’
DELLO
STORDIMENTO
BUONO
SINTOMI
Fase tonica e clonica
Pupille dilatate e fisse
Assenza di riflesso corneale
Reazioni al dissanguamento minime o assenti
SCADENTE
Riflesso corneale
Ammiccamento volontario
Respirazione ritmica
Rotazione oculare parziale o totale
NON DEFINITO
Rantoli, gemiti
Calci o reazioni eccessive al dissanguamento
94
Stordimento scadente
GRAVITÀ
Punteggio
4
3
2
1
Sintomi
Rantoli, gemiti
Calci o reazioni eccessive al
dissanguamento
Rotazione oculare parziale o totale
seguita da dilatazione della pupilla prima
del dissanguamento
Ammiccamento volontario
Rotazione oculare parziale o totale
Riflesso corneale
Atkinson, Alger, 2010
95
Cartuccia
Peso Suini
Grani
< 30kg
1.25
30-90 kg
2.5
> 90 kg
3.4
96
Stordimento elettrico
1.30 A
suini
97
Applicazione ideale
Tra gli occhi e
la base delle
orecchie su
entrambi i lati
della testa
In questa posizione sono sufficienti 0.41 A per stordire l’animale
99
Applicazione ideale
100
Applicazione
Alla base delle
orecchie
• Accettabile
101
Applicazione
A livello del collo
• è accettabile con uno
storditore automatico
con 1.3A
• deve essere evitato
con lo stordimento
manuale (poichè gli
storditori manuali hanno
generalmente V <
rispetto agli automatici)
•Manifestazione di <
convulsioni,
probabilmente per il
passaggio di corrente a
livello spinale
102
Applicazione
Diagonale: un elettrodo
in cima alla testa e
l’altro sotto, tra le
mascelle
• accettabile
• posizione che determina il max
delle convulsioni
103
Applicazione
A livello della
mascella
• sempre inaccettabile
104
Elettrodi
• Più aumenta la superficie di contatto più favorisco il passaggio di
corrente
• Rimozione della sporcizia e dei depositi carbossilici
• Umidificazione dell’animale
105
Contatto
SODDISFACENTE
SCARSO
CONTATTO INIZIALE
INTERRUZIONE DEL
FLUSSO
FLUSSO NON
MANTENUTO
PRESENZA DI
SPIKE
Gregory, 2001
106
Stordimento elettrico
Applicazione degli elettrodi ai lati della testa tra
gli occhi e la base delle orecchie
107
Stordimento elettrico
1A
ovicaprini
108
Stordimento elettrico
Testa-corpo
1A
ovicaprini
109
Stordimento elettrico
110
Stordimento elettrico
111
Segni corretto stordimento

*A differenza dello
stordimento di tipo
elettrico, con lo stordimento
mediante pistola a proiettile
captivo non deve essere
presente alcun movimento
oculare e gli occhi devono
essere aperti lo sguardo
deve essere fisso
112
Tentativi di
raddrizzamento
T. Grandin
113
Un animale potrebbe sembrare correttamente
stordito, ma a causa di errori nello stordimento, la
durata della fase di incoscienza potrebbe essere
minore
114
BOVINI
•
•
Entro 10 sec dallo
stordimento elettrico
Entro 60 sec dallo
stordimento meccanico
SUINI
•
•
Entro 5 sec dallo
stordimento elettrico
Entro 15 sec dallo
stordimento meccanico
115
Prima del dissanguamento il riflesso
corneale deve essere sempre negativo
116
INCOSCIENZA
Stordimento
Dissanguamento
Intervallo stordimentodissanguamento
Morte
Dissanguamento
117
INCOSCIENZA
Stordimento
Dissanguamento
Intervallo stordimentodissanguamento
COSCIENZA
Morte
Dissanguamento
118
Stordimento-abbattimento con arma
da fuoco
119
Stordimento con arma da fuoco
120
Attività cerebrale
Cessa in modo irreversibile dopo
circa:
• 23 s con dissanguamento
profondo
Cessa in modo irreversibile dopo circa:
• 55s da recisione carotidi-giugulari in
bovino adulto, 17s in vitello
• 5s in vitelli con dissanguamento profondo
122
123
Reversibilità stordimento
Phineas Gage,
Vermont USA, 1848
Ripresa della
conoscenza, della
capacià di parlare e
camminare dopo solo 2
minuti dal colpo
124
Segni di morte

Assenza di movimenti respiratori. Questo segno da solo non è sufficiente in quanto, pur in
assenza di movimenti respiratori, il cuore potrebbe continuare a battere ancora per un po'
di tempo. La respirazione ritmica è assente anche nell'animale stordito (dove però possono
essere presenti rantoli pre-agonici).

Assenza di riflesso corneale. La stimolazione tattile del globo oculare mediante il dito o la
punta di una penna non determina alcuna reazione. Assente anche nell'animale stordito.

Assenza di riflesso palpebrale. La stimolazione tattile della palpebra mediante sfioramento non
determina alcuna reazione. Assente anche nell'animale stordito.

Assenza di riflesso alle stimolazioni dolorose. La stimolazione mediante la punta di un ago di una
parte sensibile dell'animale non determina alcuna reazione. Assente anche nell'animale
stordito.

Sguardo fisso. Avviene rapidamente dopo la morte. Può essere presente anche nell'animale
stordito.

Assenza di battito cardiaco. Viene determinato attraverso lo stetoscopio o mediante palpazione
del torace negli animali di piccoli dimensioni o del piatto della coscia negli animali di grosse
dimensioni.

Pallore delle mucose. Le mucose divengono pallide e screziate. Dopo la comparsa della tipica
fovea biancastra per una pressione effettuata con il dito non si osserva la tipica ricolorazione
presente nell'animale vivo.
125
Segni di morte

Assenza di movimenti respiratori. Questo segno da solo non è sufficiente in quanto, pur in
assenza di movimenti respiratori, il cuore potrebbe continuare a battere ancora per un po'
di tempo. La respirazione ritmica è assente anche nell'animale stordito (dove però possono
essere presenti rantoli pre-agonici).

Assenza di riflesso corneale. La stimolazione tattile del globo oculare mediante il dito o la
punta di una penna non determina alcuna reazione. Assente anche nell'animale stordito.

Assenza di riflesso palpebrale. La stimolazione tattile della palpebra mediante sfioramento non
determina alcuna reazione. Assente anche nell'animale stordito.

Assenza di riflesso alle stimolazioni dolorose. La stimolazione mediante la punta di un ago di una
parte sensibile dell'animale non determina alcuna reazione. Assente anche nell'animale
stordito.

Sguardo fisso. Avviene rapidamente dopo la morte. Può essere presente anche nell'animale
stordito.

Assenza di battito cardiaco. Viene determinato attraverso lo stetoscopio o mediante palpazione
del torace negli animali di piccoli dimensioni o del piatto della coscia negli animali di grosse
dimensioni.

Pallore delle mucose. Le mucose divengono pallide e screziate. Dopo la comparsa della tipica
fovea biancastra per una pressione effettuata con il dito non si osserva la tipica ricolorazione
presente nell'animale vivo.
126
POS
Scopo e ambito di applicazione delle POS
1.Elenco del personale coinvolto
 2.Programmazione delle macellazioni
 3.Scarico
 4.Stabulazione
 5.Movimentazione
 6.Immobilizzazione
 7.Stordimento
 8.Dissanguamento

127
POS-programmazione macellazioni







L’OSA deve indicare come pianifica la macellazione degli animali
tenendo in particolare considerazione:
la specie e l’ubicazione geografica dell’impianto di macellazione
le condizione climatiche e le previsioni atmosferiche, in particolare
di eventi di caldo, freddo, perturbazioni eccezionali
i locali di stabulazione a disposizione
il personale di macellazione a disposizione nella giornata lavorativa
la distanza, la tipologia della strada e i tempi di percorrenza
dall’allevamento all’impianto di macellazione in modo da garantire
un adeguato riposo agli animali
l’orario presunto di arrivo degli automezzi in modo da evitare code
allo scarico
128
POS
129
POS
130
Contatti
[email protected]
Tel. 030-2290380
131
Dal 1983 il Centro Aiuti per l’Etiopia, con il sostegno di molti benefattori
ha edificato, in oltre 80 villaggi, refettori, ambulatori e aule scolastiche,
pozzi, ospedali, orfanotrofi e centri di accoglienza dove oggi, grazie
all’adozione a distanza, vengono assistiti più di 35.000 bambini.
Supporta le attività del Centro Aiuti per l'Etiopia, aiutaci anche tu a ridare
speranza.
Bonifico bancario
Beneficiario: Centro Aiuti per l’Etiopia – Via 42 Martiri, 189 – 28924
Verbania Fondotoce (VB)
Banca: Banca Intesa San Paolo, filiale di Mergozzo (VB)
Conto Corrente N°: 1664172 – ABI 03069 – CAB 45510 – CIN E
IBAN IT48 E030 6945 5100 0000 1664172
BIC BCITITMMXXX
Vaglia Postale intestato al Centro Aiuti per l’Etiopia; C/C Postale N°
11730280
Dal dicembre 2007, stiamo curando le donne del Wollaita; un vero e proprio
intervento sanitario in larga scala. Ad oggi 2.214 donne affette da prolasso
all’utero, sono state fatte operare negli ospedali di Soddo e Dubbo.
Il costo di ogni intervento è di 250 Euro ai quali va aggiunto il costo della
degenza presso la casa di accoglienza attrezzata nelle vicinanze dell’ospedale.
Qui le donne, di età compresa tra 25 e 40 anni, provenienti da vari villaggi,
stremate dalle numerose gravidanze e dalle fatiche lavorative cui sono
quotidianamente sottoposte, vengono accolte dal nostro personale, lavate,
alimentate, fornite di biancheria intima sia prima che dopo l’operazione e
successivamente riaccompagnate a casa.
Purtroppo il numero di donne che si presenta alla nostra casa di accoglienza
continua ad aumentare e gli interventi chirurgici ancora da eseguire sono più di
1.000.
Abbiamo bisogno che sosteniate questo progetto, chi volesse aiutare queste
donne può inviare contributi di qualsiasi entità indicando nella causale
“OPERAZIONE DONNA”.
Il Centro Aiuti per l’Etiopia intende implementare i servizi
dell’attuale ospedale di Soddo costruendo un nuovo centro medico
interamente destinato alle cure materno-infantili che diventerà
l'ospedale più moderno del Sud dell’Etiopia e il punto di riferimento
territoriale per avviare azioni di prevenzione e sensibilizzazione
rivolte alla salute materno-infantile, partendo dalla promozione dei
parti assistiti in ospedale e da attività di prevenzione al prolasso
uterino delle donne.
Il nuovo centro si svilupperà su due piani, per un totale di circa
1.700 mq con un centinaio di posti letto, parte dei quali dedicati al
reparto pediatrico, e sarà dotato di sale radiografiche e di una tac
Il prolasso dell’utero è una
patologia assai diffusa in tutta
l’Africa ed è causata dal troppo
precoce ritorno al lavoro della
donna dopo il parto.
L’utero prolassato è sempre colpito
da infezioni batteriche che possono
provocare la morte per sepsi. Le
donne colpite da questa terribile
malattia invalidante vengono
allontanate dal marito perché «non
più utili» ed i loro figli spesso
abbandonati. I proventi della
vendita del libro verranno utilizzati
per sostenere il progetto
«Operazione Donna» ed il nuovo Il
Centro Medico Infantile a Soddo
(Sud Etiopia) del Centro Aiuti per
l’Etiopia di Verbania.
133