architettura bizantina - Della Porta

L’ ARCHITETTURA PALEOCRISTIANA
E BIZANTINA
L’architettura paleocristiana e bizantina
•
Per “architettura paleocristiana” si intende l’architettura dei primi edifici religiosi
dell’era cristiana. Essa si sviluppa in un periodo che va dal IV sec. D.C. al 601 d.C.
(data convenzionale che corrisponde alla morte del papa Gregorio Magno);
•
Per “architettura bizantina” si intende l’architettura che si diffuse nella capitale
dell’Impero romano d’Oriente, Bisanzio (chiamata anche Costantinopoli ed oggi
Instanbul) e che arriva fino alla caduta dell’Impero d’Oriente nel 1453.
•
Gran parte delle costruzioni paleocristiane, in Italia, risentirono dell’influenza
dell’arte bizantina. In particolare si ricordano i centri come Ravenna, capitale
dell’Impero d’Occidente per alcuni anni e poi sotto dominio orientale, Venezia, ed
altre città soprattutto adriatiche.
L’architettura paleocristiana e bizantina
•
L’Editto di Costantino del 313 riconosce la religione Cristiana consentendo la
libertà di culto;
•
Finalità politiche dell’editto: i cristiani rappresentavano solo una piccola parte della
popolazione (10%) ma erano in forte aumento e si erano dati una solida struttura
organizzativa basata su comunità locali governate da un vescovo. Tutto ciò avrebbe
potuto contribuire a consolidare l’unità politica dell’Impero;
•
Necessità di nuovi edifici religiosi;
•
Incontro tra cultura romana e cultura cristiana e riflessi sul piano artistico.
Caratteri dell’architettura paleocristiana
•
Incontro tra la cultura architettonica romana e quella bizantina che dà luogo ad
un’architettura nuova con caratteri peculiari;
•
Riutilizzo degli schemi a pianta basilicale (basiliche romane) e centrale (mausolei,
terme, ninfei);
•
Ripresa di temi figurativi romani ma con significati simbolici diversi;
•
Antimonumentalità;
•
Ampie aperture e mosaici che smaterializzano il possente muro di concezione romana;
•
Diffuso l’uso del muro in laterizio, lasciato a vista all’esterno; delle murature a sacco;
delle volte emisferiche negli edifici a pianta centrale, alleggerite spesso con l’uso delle
“pignatte”;
•
Giunti di malta di grande spessore (la malta intesa non come legante ma come vero e
proprio materiale da costruzione che integra il laterizio);
•
Interni intensamente decorati con mosaici o pitture;
•
Uso delle coperture lignee (capriate) per gli edifici a pianta longitudinale, lasciate a vista
o nascoste da controsoffitti cassettonati.
Ravenna
•
Diventata capitale dell’Impero Romano d’Occidente, dopo Milano, acquista nuovo
splendore grazie agli intensi rapporti con Bisanzio;
•
Tra le principali opere architettoniche ravennate:
Mausoleo di Galla Placidia;
Basilica di San Vitale;
Basilica di Sant’Appolinare Nuovo;
Basilica di Sant’Appolinare in Classe;
Battistero degli Ortodossi;
Mausoleo di Teodorico.
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Veduta dell’esterno
Galla Placidia era figlia di Teodosio, reggente dell’Impero romano d’Occidente per conto del figlio Valentiniano III
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Pianta
La pianta è a croce latina ma la costruzione appare come una struttura a croce greca perché il braccio con l’ingresso è
leggermente più lungo
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Gli interni con le decorazioni musive
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Gli interni con le decorazioni musive
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Gli interni con le decorazioni musive
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Gli interni con le decorazioni musive
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Gli interni con le decorazioni musive
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Gli interni con le decorazioni musive
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Gli interni con le decorazioni musive
Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
La contrapposizione interno/esterno: interpretazioni
Interpretazione simbolica: l’esterno rappresenta la
povertà, la caducità del corpo, l’interno lo splendore
dell’anima;
Struttura muraria eredità della tecnologia costruttiva
romana, interno realizzato secondo i modelli artistici
bizantini;
Ravenna: Sant’Apollinare Nuovo
Veduta dell’esterno con l’alta torre campanaria ed il nartece del XVI secolo
Ravenna: Sant’Apollinare Nuovo
Pianta
Interno in tre navate con cappelle laterali e nartece
Schema tipo di una basilica romana
Schema tipo di una basilica romana
Prima basilica di San Pietro a Roma fatta
costruire da Costantino e finita nel 333 d.C.
Pianta longitudinale: schema a croce latina
(chiese)
Piante centrali: schemi a croce greca e circolare
(prevalentemente battisteri o mausolei)
San Pietro in Vaticano
progetto di Donato Bramante
L’antica basilica di san Pietro in Vaticano
Jean Fouquet (1420-81) : Incoronazione di Carlo Magno
Ravenna: Sant’Apollinare Nuovo
interno
Ravenna: Sant’Apollinare Nuovo
interno
Ravenna: Sant’Apollinare Nuovo
Interno: il palazzo di Teodorico
Ravenna: Palazzo di Teodorico
resti del palazzo di Teodorico
Ravenna: Sant’Apollinare Nuovo
Interno: il porto di Classe
Ravenna: Sant’Apollinare Nuovo
Interno: Cristo tra gli angeli
Ravenna: Sant’Apollinare Nuovo
Interno: la processione delle vergini e dei martiri
Ravenna: Sant’Apollinare in Classe
esterno
Ravenna: Sant’Apollinare in Classe
pianta
Ravenna: Sant’Apollinare in Classe
Vista aerea
Ravenna: Sant’Apollinare in Classe
Interno: vista verso l’abside
Ravenna: Sant’Apollinare in Classe
L’abside
Ravenna: Sant’Apollinare in Classe
Interno: mosaici
Ravenna: Basilica di san Vitale
Esterno
notare il tiburio ottagonale che nasconde la cupola e i grandi archi rampanti con i contrafforti che reggono le spinte
orizzontali della copertura
Ravenna: Basilica di san Vitale
Interno: sulla sinistra la zona absidale con l’altare
Ravenna: Basilica di san Vitale
Interno: veduta verso la grande cupola centrale
Ravenna: Basilica di san Vitale
pianta
Ravenna: Basilica di san Vitale
Pianta e spaccato assonometrico
Ravenna: Basilica di san Vitale
Pianta disegnata da un alunno dell’ITG Della Porta-Porzio
La basilica di San Vitale a Ravenna
•
La basilica fu costruita a partire dal 525 d.C. su iniziativa del vescovo Ecclesio, nel
luogo in cui si riteneva fosse stato martirizzato San Vitale;
•
Fu realizzata in breve tempo (completata nel 547) sulla base di un progetto
unitario sia della struttura architettonica che del complesso dei mosaici;
•
Parti costitutive principali:
–
–
–
Ardica (non in asse);
Ambulacro ottagonale con i pilastri che reggono la cupola;
Involucro perimetrale ottagonale
•
I capitelli di marmo, scolpiti a Bisanzio, sono radicalmente diversi da quelli romani
e sono scolpiti a forma di cesti;
•
I pulvini hanno tutti la figura della croce e figure zoomorfe;
Ravenna: Basilica di san Vitale
Arco absidale e abside
Cristo Pantocratror, assiso sulla terra, tra due arcangeli, porge a San Vitale (sulla sinistra) la corona trionfale. Sulla destra il vescovo Ecclesio
ha in mano il modello della basilica da lui fondata. In alto le rappresentazioni della Gerusalemme e della Betlemme celeste.
Ai lati le raffigurazioni dell’imperatore Giustiniano (sinistra) e della moglie Teodora (destra) con rispettivi cortei che recano doni a Cristo
Ravenna: Basilica di san Vitale
L’imperatrice Teodora con il suo corteo che porta doni al Signore.
Nel suo ricco mantello, in basso, sono raffigurati i re magi che portano i doni a Gesù bambino.
Ravenna: Basilica di san Vitale
L’imperatore Giustiniano che, con il suo corteo di alti dignitari, porta doni al Signore.
Ravenna: Basilica di san Vitale
Pavimento del presbiterio
Ravenna: Basilica di san Vitale
Dettaglio capitello e pulvino
Ravenna: Basilica di san Vitale
Interno con i matronei
Ravenna: Basilica di san Vitale
Lunetta con episodi della vita di Abramo: ospitalità di Abramo ai tre angeli (offerta del vitello e tre pani segnati dalla croce) e sacrificio
di Isacco (con la mano pronta a fermare il gesto di Abramo). Sulla sinistra la moglie Sara che riceve l’ annuncio della prossima nascita
del figlio (in tarda età) dal quale discenderà il popolo ebraico.
Ravenna: Basilica di san Vitale
Interno: altre immagini
Ravenna: Basilica di san Vitale
Interno: altre immagini
Ravenna: Basilica di san Vitale
Interno: altre immagini
Ravenna: Basilica di san Vitale
Dettaglio mosaici
Istanbul (Costantinopoli) : interno della basilica di Santa Sofia
arch. Antemio di Tralle e Isidoro di Mileto (532-568 d.C.)
La basilica di santa Sofia (Divina Sapienza) fu chiesa cristiana ortodossa fino al 1453. Diventata moschea, dal 1935 è museo.
Istanbul (Costantinopoli) : interno della basilica di Santa Sofia
La basilica di santa Sofia (Divina Sapienza) fu chiesa cristiana ortodossa fino al 1453. Diventata moschea, dal 1935 è museo.
Istanbul (Costantinopoli) : basilica di Santa Sofia
Con la presa di Costantinopoli da parte del sultano Maometto II (1453), la chiesa fu trasformata in moschea e fu aggiunto un primo
minareto cui ne seguirono altri nei secoli successivi.
I numerosi contrafforti e setti murari furono aggiunti in epoche diverse per far fronte ai crolli e ai danni prodotti dai frequenti
terremoti.
Istanbul (Costantinopoli) : basilica di Santa Sofia
Sezione longitudinale e pianta
Pianta rettangolare con area quadrata centrale
coperta dalla grande cupola raccordata al quadrato di
base tramite pennacchi.
Ai lati (ingresso e presbiterio) due grandi esedre
coperte da semicupole.
Istanbul (Costantinopoli) : basilica di Santa Sofia
Sezione longitudinale
Istanbul (Costantinopoli) : basilica di Santa Sofia
Pianta della basilica con il quadriportico
Ravenna: Mausoleo di Teodorico
Veduta dell’esterno
Costruito dal re ostrogoto Teodorico a partire dal 520 d.C.
A differenza degli altri monumenti ravennati è costruito in pietra (pietra d’Istria) e non in mattoni.
Ravenna: Mausoleo di Teodorico
Pianta
•Pianta decagonale;
•Primo ordine con nicchie esterne con archi a tutto
sesto;
•Secondo ordine: decagonale fino all’altezza del
fregio, poi circolare;
•L’interno del secondo ordine è circolare. Ad esso si
accedeva da scala esterna ed ospita il sepolcro in
granito rosso del re;
•Il secondo ordine aveva all’esterno una fila circolare
di colonnine che formavano un ambulacro;
•la
la pietra di copertura è un monolite di 470
tonnellate.
Pianta del primo ordine
Ravenna: Mausoleo di Teodorico
Dettaglio della lastra di copertura costituita da un monolite di pietra d’Istria di 11 m di diametro e 457 tonnellate di peso
Ravenna: Mausoleo di Teodorico
La vasca in granito rosso che aveva ospitato le spoglie di Teodorico (fino alla dominazione bizantina)
Ravenna: Battistero degli Ortodossi (o Neoniano)
Annesso all’attuale duomo di Ravenna, prima legato alla vecchia cattedrale detta “Ursiana” dal nome del vescovo Orso (Ursus)
Ravenna: Battistero degli Ortodossi (o Neoniano)
•Esterno in laterizio a vista;
•Il Battistero è anche detto Neoniano dal
nome del vescovo Neone che lo completò
nel 458 d.C. circa.
•Cappelle alla base aggiunte nel X sec.
Ravenna: Battistero degli Ortodossi (o Neoniano)
I mosaici della cupola
I fascia: rappresentazione strutture architettoniche (finestre, archi, edicole) sul modello della
pittura romana, II fascia: i dodici apostoli; III fascia: battesimo di Gesù
Ravenna: Battistero degli Ortodossi (o Neoniano)
La cupola
Fu realizzata alla maniera romana annegando le pignatte ,incastrate le une nelle altre, nella massa muraria
Ravenna: Battistero degli Ortodossi (o Neoniano)
La grande vasca per il battesimo
Roma: mausoleo di Santa Costanza
L’edificio nacque come mausoleo per le figlie di Costantino, Costanza
ed Elena, poi trasformato in battistero e nel ‘200 in chiesa.
E’ ancora oggi una chiesa.
Roma: mausoleo di Santa Costanza
Veduta dell’interno
Roma: mausoleo di Santa Costanza
Veduta dell’esterno. Notare l’alto tiburio che nasconde la cupola
Roma: mausoleo di Santa Costanza
Dettagli degli antichissimi mosaici rappresentanti simboliche
scene di vendemmia
alcune testimonianze architettoniche, tra le pochissime, dell’architettura bizantina a Napoli
Napoli: abside della chiesa di S. Giorgio Maggiore
(Via Duomo)
Napoli: abside della chiesa di S. Giorgio Maggiore
Dettaglio dei capitelli con pulvino
Napoli: pianta del Duomo con la chiesa di Santa Restituta
Santa Restituta (ora cappella sul lato sinistro), fu l’antica cattedrale di Napoli. Conserva nella pianta la matrice
paleocristiana. Secondo alcune fonti, fu realizzata su volere dell’imperatore Costantino
Napoli: chiesa di Santa Restituta
L’interno della chiesa come appare oggi dopo il restauro di Luigi Guglielmelli alla fine del ‘600
Napoli: chiesa di Santa Maria Maggiore alla
Pietrasanta
Realizzata nel VI sec. Fu ricostruita da Cosimo Fanzago nella
seconda metà del ‘66. Conserva l’impianto originario
paleocristiano.
Napoli: chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta
Vista dell’interno verso l’abside
Napoli: chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta
Il campanile della chiesa di epoca romanica (XI sec)
Napoli: chiesa dei S.S. Apostoli
La facciata e l’interno barocco.
La chiesa fu fondata nel 468, ampiamente rimaneggiata nel corso del ‘600. Fu modificato anche l’impianto planimetrico paleocristiano
dall’architetto Giovan Giacomo di Conforto che accorciò il coro ed aumentò il numero della cappelle laterali.
Napoli: chiesa dei S.S. Apostoli
Gli affreschi della cupola
Rappresentazione del Paradiso (Dionisio Lazzari e Giovan Battista Benaschi)
Napoli: chiesa dei S.S. Apostoli
l’altare Filomarino
L’altare è l’unica opera di Francesco Borromini a Napoli
(ultimato nel 1647)
Fine presentazione