PROTOCOLLO DI ISPEZIONE del sistema edificio - EnerGia-Da

DOCET
Software di Diagnosi e Certificazione Energetica di
Edifici Residenziali Esistenti
PROTOCOLLO DI ISPEZIONE
del sistema edificio-impianto
(AUDIT)
Versione 1.07.10
Ultimo aggiornamento Ottobre 2007
Il software Docet è stato sviluppato da ITC-CNR sulla base della procedura comunemente elaborata
da ITC-CNR ed ENEA. Tutti i diritti riservati.
Autori:
www.itc.cnr.it
www.enea.it
Ludovico Danza
Roberto Lollini
Italo Meroni
Gaetano Fasano
Emilio Manilia
Michele Zinzi
L'uso del presente software e dei relativi risultati sono di esclusiva competenza e responsabilità
dell'utente. Vietata la vendita.
Per informazioni:
www.docet.itc.cnr.it
[email protected]
INDICE
Introduzione .....................................................................................................................................4
1
Dati di Input.................................................................................................................5
1.1
Dati contesto ........................................................................................................................5
1.2
Dati edificio..........................................................................................................................5
1.3
Ambienti non riscaldati........................................................................................................7
1.4
Dati di involucro opaco........................................................................................................9
1.5
Dati di involucro trasparente..............................................................................................10
1.6
Impianto di riscaldamento..................................................................................................11
1.7
Impianto per l’acqua calda sanitaria ..................................................................................12
1.8
Elenco dati di ingresso DOCET da audit...........................................................................13
Versione 1.07.10
DOCET Protocollo di ispezione del sistema edificio-impianto
Introduzione
Questo manuale definisce un elenco di dati relativi all’edificio/appartamento che è necessario
determinare al fine di applicare correttamente il software DOCET, metodo di calcolo da rilievo
sull’edificio per la certificazione energetica degli edifici residenziali esistenti.
I dati possono essere acquisiti essenzialmente in tre modi, non necessariamente nell’ordine indicato:
- informazioni fornite dal cliente (proprietario, amministratore, responsabile di
edificio/appartamento),
- analisi dei disegni e relazioni di progetto,
- ispezione dell’edificio e dei suoi impianti.
DOCET è nato come strumento semplificato i cui dati di ingresso sono spesso qualitativi e, nel caso
in cui vengano richiesti dati quantitativi l’utente ha la possibilità di definirne il livello di dettaglio;
per ulteriori informazioni è necessario consultare il manuale d’uso.
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DOCET Protocollo di ispezione del sistema edificio-impianto
1 Dati di input
1.1 Dati contesto
I dati di contesto sono necessari per verificare la presenza di edifici confinanti che limitino lo
sfruttamento della radiazione solare e, quindi, degli apporti gratuiti.
La presenza di edifici o zone termiche contigue modifica inoltre lo scambio termico tra
l’edificio/appartamento da certificare e l’ambiente esterno, e deve essere di conseguenza verificata.
Per ogni esposizione dell’edificio/appartamento è necessario:
- verificare la presenza di edifici confinanti ed il loro numero di piani. Nel caso di certificazione
del singolo appartamento, si verificherà la presenza di edifici confinanti e andrà preso in
considerazione solo il numero di piani a partire dalla medesima quota dell’appartamento da
certificare;
- nel caso di edifici contigui, verificare se si tratti di ambienti riscaldati e, nel caso di edifici, il
loro numero di piani. Nel caso di certificazione del singolo appartamento gli ambienti non
riscaldati contigui dovranno essere immessi nella finestra “Ambienti non riscaldati”.
Figura 1 Maglie urbane – Centro città e periferia
In tutti i casi è necessario inserire la presenza di un edificio schermante solo se il suo fronte
ostruisce per almeno il 50% il fronte dell’edificio da certificare. In caso contrario non si deve
assegnare alcuna ostruzione, ovvero non si considera alcune edifico contiguo.
In Figura 1 vengono presentati due schemi semplificati di contestualizzazione urbana: a sinistra un
contesto di centro città con presenza di strade a una o più carreggiate, ma edifici vicini, se non
contigui (edifici indicati dalla freccia.); a destra una tessitura urbana periferica, in cui gli edifici
risultano maggiormente distanti tra loro, pur generando ombre sugli edifici circostanti.
1.2 Dati edificio
È necessario inserire dati generali di edificio/appartamento, mediamente di facile reperibilità; in
particolare informazioni su:
- anno di costruzione dell’edificio e quindi la classe di età di appartenenza;
- gradazione di colore dell’involucro verticale secondo tre categorie di seguito specificate:
o chiara (assimilabile ad un colore bianco, giallo chiaro);
o media (assimilabile a colori pastello, grigio chiaro, ecc);
o scura (assimilabile ad un colore rosso mattone, marrone, grigio scuro, ecc);
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DOCET Protocollo di ispezione del sistema edificio-impianto
individuazione di azioni di ristrutturazioni importanti mirate al miglioramento della qualità
energetica dell’edificio in alcuni suoi componenti ed impianti (pareti esterne, copertura,
sottotetto, solaio verso il terreno o garage o cantine e serramenti);
altezza netta interpiano, misurata dal pavimento al soffitto (tecnicamente chiamata: altezza
estradosso-intradosso). Qualora il modello contempli più di un piano riscaldato, bisogna
inserire un’altezza media del piano tipo;
o numero di piani fuori terra dell’edificio;
o numero di piani interrati riscaldati dell’edificio;
o dimensioni lineari in pianta dell’edificio. L’acquisizione del dato di ingresso può avvenire
attraverso: disegni progettuali, dati catastali o da rilievo in campo. Le dimensioni lineari
devono essere lorde per l’edificio e nette per l’appartamento. La misura netta dovrà essere
comprensiva dello spessore di eventuali tramezzi presenti lungo la giacitura (vedere
esempio di Figura 2: la misura di input della giacitura non è 9.85 metri come da calcolo
delle dimensioni lineari nette, bensì 10.05 metri, poiché va incluso lo spessore dei 2
tramezzi);
10.05
Figura 2 Rilievo quote per definire le dimensioni lineari in un appartamento
-
-
-
superficie lorda in pianta (solo per edifici completi): l’acquisizione del dato di ingresso può
avvenire attraverso: disegni progettuali, dati catastali o da rilievo in campo. In quest’ultimo
caso, la procedura da seguire prevede: misura della dimensione lineare lorda (dall’esterno)
delle superfici che definiscono il perimetro in pianta dell’edificio, e calcolo dell’area lorda a
partire da questi dati;
superficie netta in pianta (solo per appartamenti): l’acquisizione del dato di ingresso può
avvenire attraverso: disegni progettuali, dati catastali o da rilievo in campo. In quest’ultimo
caso, la procedura da seguire prevede: misura della dimensione lineare netta (dall’interno)
delle superfici che definiscono il perimetro in pianta dell’appartamento e calcolo dell’area
netta a partire da questi dati;
tipo di struttura dell’edificio, in particolare:
o muratura;
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o cemento armato;
o mista: cemento armato e mattoni.
Il software elimina in automatico le soluzioni non coerenti con l’epoca di costruzione
dell’edificio. Per poter scegliere tra strutture in cemento armato e in muratura portante è
necessaria un’ispezione visiva.
Alcune osservazioni possono comunque aiutare l’utente nell’individuazione del tipo di
struttura:
o la tipica struttura in muratura portante avrà ad esempio le pareti perimetrali rastremate,
ovvero lo spessore, inizialmente elevato, si riduce all’aumentare dei piani più alti;
o i pilastri delle strutture in cemento armato degli edifici esistenti sono spesso scarsamente
isolati e producono fenomeni di muffa o umidità visibili in corrispondenza delle rispettive
giaciture;
o le riseghe in corrispondenza delle pareti e la presenza di travi rispetto all’intradosso del
solaio sono indicazioni di una struttura in cemento armato.
1.3 Ambienti non riscaldati
La presenza di ambienti non riscaldati deve essere verificata al fine di valutare correttamente le
dispersioni dell’edificio.
Sono definiti tre tipi di ambienti:
- cantina. Determinare la superficie lorda della cantina, con le procedure definite al paragrafo
precedente e calcolare la percentuale di metratura rispetto alla dimensione in pianta
dell’edificio. Ad esempio in Figura 3 si presenta il caso di una cantina con superficie in pianta
pari al 50% di quella del piano tipo. Scegliere come dato di ingresso il valore suggerito dal
software più vicino a quello reale ed approssimato per difetto. Verificare altresì la presenza di
serramenti esterni sulle pareti della cantina;
Figura 3 Superficie cantina rispetto alla superficie degli alloggi riscaldati
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DOCET Protocollo di ispezione del sistema edificio-impianto
sottotetto. Applicare la procedura definita al punto precedente;
vano scale. Inserire, nel caso di certificazione di un appartamento, il perimetro del vano scala
confinante con l’appartamento (tratteggio rosso in Figura 4).
Verificare inoltre il tipo di esposizione, ovvero:
o interno senza affaccio. Il vano scale è racchiuso dagli appartamenti, ed il solo contatto
diretto con l’esterno è il portone d’ingresso;
o interno. Il vano scale ha almeno una esposizione di confine con l’ambiente esterno.
Definire quale sia/siano;
o esterno. Il vano scale è esterno al corpo dell’edificio e ad esso si collega attraverso una
piccola zona di passaggio.
altri ambienti non riscaldati. Nel caso di certificazione di un appartamento è necessario
specificare il perimetro confinante con l’ambiente non riscaldato (tratteggio verde).
Appartamento
1
Appartamento
non riscaldato
2
3
Figura 4 Posizione del vano scale
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DOCET Protocollo di ispezione del sistema edificio-impianto
1.4 Dati di involucro opaco
Acquisire questo tipo di dati può essere estremamente complesso.
I tre livelli di acquisizione dei dati (da disegni progettuali, da dati catastali o da ispezioni visive in
campo) sono insufficienti quando si ha a che fare con tamponature generalmente intonacate per le
quali sarebbe necessario effettuare dei saggi per verificarne la stratigrafia.
Al tempo stesso, eventuali disegni e relazioni progettuali difficilmente riportano dati di tale
dettaglio.
Per venire incontro alle esigenze del soggetto certificatore, DOCET sceglie automaticamente nella
banca dati delle stratigrafie le soluzioni tecnologiche tipiche per ciascuna classe di età e per
componente di involucro, in particolare:
- pareti perimetrali;
- copertura;
- pareti verso vano scale;
- pareti verso cantina/garage;
- solaio confinante con sottotetto;
- solaio confinante con terreno o esterno.
La scelta definitiva può essere effettuata attraverso un’ispezione visiva per distinguere le famiglie
più importanti, e/o mediante indagine su eventuali edifici coevi realizzati nel medesimo contesto
urbano.
30 cm.
Figura 5 Sezione verticale in corrispondenza di un serramento
I dati relativi alla sezione corrente sono:
- tipologia di chiusura e pacchetto tecnologico utilizzato per le chiusure opache verticali (pietra,
mattoni pieni, tufo, mattoni forati, calcestruzzo) ed orizzontali (soletta cementizia,
laterocemento, legno). Si noti che è necessario comunque selezionare un pacchetto tra quelli
suggeriti dal software, anche nel caso i vari livelli di indagine non diano alcuna indicazione,
affinché venga calcolata una capacità termica assimilabile a quella reale. È compito del
soggetto certificatore selezionare il pacchetto tecnologico più compatibile in relazione alle
informazioni raccolte;
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DOCET Protocollo di ispezione del sistema edificio-impianto
spessore della tamponatura esterna per murature in pietra, tufo o mattoni. Sono indicati tre
spessori di riferimento: 30, 45 e 60 centimetri. Questo dato deve essere verificato sul campo
(ad esempio misurando lo spessore della muratura in corrispondenza dell’apertura di una
finestra come è mostrato in Figura 5), nel caso non siano disponibili specifici disegni.
Scegliere come dato di ingresso il valore suggerito dal software più vicino a quello reale ed
approssimarlo per difetto;
spessore dello strato isolante, qualora sia noto. Scegliere come dato di ingresso il valore
suggerito dal software più vicino a quello reale ed approssimarlo per difetto. In caso contrario
il software considera un spessore di default.
Nel caso in cui siano noti i valori di trasmittanza dei componenti di involucro o la loro completa
stratigrafia, è consentito inserire il valore di trasmittanza termica in modo quantitativo. Questa
operazione è tuttavia consigliabile solo per un utente esperto.
1.5 Dati di involucro trasparente
La tipologia dei serramenti è definita in modo univoco per l’intero edificio/appartamento. Qualora
l’involucro trasparente considerato presenti più di una tipologia di serramenti è necessario inserire
la tipologia più comunemente adottata e se necessario, inserire il valore di trasmittanza termica
totale manualmente.
Per il serramento andrà definito:
- tipo di superficie trasparente: vetro singolo, doppio, triplo, doppio con rivestimento basso
emissivo. In quest’ultimo caso è necessario avere la documentazione tecnica del prodotto per
verificarne le caratteristiche fisiche;
- tipo di infisso: legno, metallo, alluminio (normale o a taglio termico), PVC (materiale
plastico). Il materiale del telaio è facilmente distinguibile attraverso l’ispezione visiva. La
differenza tra l’alluminio normale o a taglio termico si può evincere dallo spessore
dell’infisso. Il primo tipo ha in generale lo spessore di pochi centimetri e dimensioni in
sezione di poco superiori al pacchetto trasparente (ad esempio 5 centimetri per un vetrocamera
installato), il secondo ha spessore maggiore per la presenza di camere d’aria al suo interno (8
centimetri per un vetrocamera installato) ottenute attraverso l’inserimento di un materiale
plastico visibile nella sezione del serramento (Figura 6);
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DOCET Protocollo di ispezione del sistema edificio-impianto
Figura 6 Infissi in alluminio a giunto aperto e taglio termico
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stato di conservazione. Sono definiti tre livelli: cattivo, a cui corrisponde una elevata
permeabilità all’aria, cioè una presenza significativa di infiltrazioni e spifferi dovuti ad una
chiusura non a tenuta delle ante; discreto, a cui corrisponde una moderata permeabilità
all’aria, cioè una presenza non significativa di infiltrazioni e spifferi grazie alla chiusura a
tenuta delle ante; buono, a cui corrisponde una modesta permeabilità all’aria, assenza di
infiltrazioni e spifferi grazie ad una chiusura a tenuta delle ante con guarnizioni in gomma o
altro materiale plastico;
presenza di cassonetti sopra il serramento.
Va poi valutata la dimensione dei serramenti. Si può operare in 3 modi:
- metodo 1 (default). Percentuale di serramento rispetto alla superficie totale di facciata,
differenziabile per esposizione. Il software fornisce comunque un valore di default;
- metodo 2. Misura o calcolo dei metri quadrati complessivi di serramento per esposizione;
- metodo 3. Dati di ingresso personalizzati. Per ogni esposizione sono ammesse 5 tipologie
diverse di serramento tra finestra e portafinestra. Per ognuna di esse è necessario inserire:
o base;
o altezza;
o numero di serramenti;
o eventuale presenza di aggetti sovrastanti, ad esempio balconi.
Nel caso siano noti i valori di trasmittanza del serramento completo, è consentito inserire il valore
di trasmittanza termica in modo quantitativo. Questa operazione è tuttavia consigliabile solo per
l’utente esperto.
1.6 Impianto di riscaldamento
I dati da inserire riguardano le soluzioni e le tecnologie impiantistiche adottate e così catalogate:
- generazione. Tipo di caldaia e combustibile usato, rintracciabile nella documentazione tecnica
della caldaia o sul libretto di caldaia. Si noti che la potenza installata è richiesta solo nel caso
di certificazione di un edificio;
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DOCET Protocollo di ispezione del sistema edificio-impianto
distribuzione. Posizione delle tubature, in particolare se sottotraccia o a vista. Nel primo caso
non sono visibili le tubature che distribuiscono l’acqua ai terminali scaldanti, in quanto
inserite all’interno della parete;
emissione. Terminali installati: radiatori (possono essere in ghisa, alluminio o acciaio),
pavimento radiante (terminale posizionato al di sotto dello strato di finitura del pavimento),
ventilconvettori (elementi ad azionamento elettrico usati sia nella stagione estiva che
invernale), ecc;
regolazione. Tipo di controllo del sistema di riscaldamento: climatico (controllo a livello di centrale
termica), termostato di zona (controllo a livello di gruppi di ambienti, ad esempio di un intero
appartamento), termostato ambiente (controllo a livello di singolo ambiente), ecc.
Da notare che nel caso si abbia un solo generatore di calore per acqua calda sanitaria e
riscaldamento, è necessario indicarlo nella schermata di quest’ultimo.
1.7 Impianto per l’acqua calda sanitaria
I dati da inserire riguardano le soluzioni e le tecnologie impiantistiche adottate e così catalogate:
- generazione. Tipo di caldaia e combustibile usato;
- presenza di collettori solari
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1.8
DOCET Protocollo di ispezione del sistema edificio-impianto
Elenco dati di ingresso DOCET da audit
Utilizzabile anche come scheda di raccolta dati prima dell’inserimento in DOCET.
Parametro da rilevare
Numero di piani edificio prospiciente esposizione i
Dimensioni in pianta dell’edificio
Altezza interpiano
Edificio contiguo esposizione i
Numero di piani edificio contiguo esposizione i
Anno di costruzione
Gradazione colore involucro
Ristrutturazione isolamento pareti
Ristrutturazione isolamento copertura
Ristrutturazione isolamento vano scale
Ristrutturazione isolamento solaio sottotetto
Ristrutturazione isolamento cantina
Ristrutturazione isolamento a terra
Sostituzione infissi
Altezza pavimento-soffitto
Piani fuori terra edificio
Piani interrati riscaldati edificio
Superficie lorda in pianta
Dimensioni lineari in pianta esposizione j
Struttura edificio
Superficie lorda cantina/garage
Superficie lorda sottotetto
Vano scala
Esposizione vano scala interno
Tipologia parete perimetrale
Spessore parete perimetrale tufo/pietra/mattoni
Trasmittanza termica parete perimetrale
Spessore isolante parete perimetrale
Tipologia parete vano scale
Spessore solaio di base
Spessore isolante solaio di base
Trasmittanza termica solaio di base
Tipologia parete vano scale
Spessore parete vano scale tufo/pietra/mattoni
Spessore isolante parete vano scale
Trasmittanza termica parete vano scale
Tipologia copertura
Spessore isolante copertura
Trasmittanza termica copertura
Tipologia solaio su cantina/garage
Spessore isolante solaio su cantina/garage
Trasmittanza termica solaio su cantina/garage
Tipologia solaio verso sottotetto
Spessore isolante solaio verso sottotetto
Trasmittanza termica solaio verso sottotetto
Finestre – tipologia parte trasparente
Finestre – tipologia parte opaca
Trasmittanza termica parete finestra
Conservazione serramenti
Cassonetti
Superficie vetrata - metodo 2
Superficie vetrata esposizione k
Superficie vetrata - metodo 3
Unità di misura
metri quadrati
metri
S/N
Chiaro/medio/scuro
S/N
S/N
S/N
S/N
S/N
S/N
S/N
metri
metri quadrati
m
muratura/CA/CA e mattoni
metri quadrati
metri quadrati
int. no affaccio/interno/esterno
metri
W/m2°K
metri
metri
metri
W/m2°K
metri
metri
W/m2°K
metri
W/m2°K
metri
W/m2°K
metri
W/m2°K
W/m2°K
cattivo/discreto/buono
S/N
metri quadrati
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Versione 1.07.10
DOCET Protocollo di ispezione del sistema edificio-impianto
Finestra h – esposizione w: base
Finestra h – esposizione w: altezza
Finestra h – esposizione w: aggetto orizzontale
Tipologia impianto termico: generazione
Tipologia impianto termico: distribuzione
Tipologia impianto termico: emisssione
Tipologia impianto termico: regolazione
Tipologia impianto acqua calda sanitaria: generazione
Tipologia impianto acqua calda sanitaria: distribuzione
Collettori solari: tipo
Collettori solari: superficie
Collettori solari: orientamento
Pannelli fotovoltaici: tipo
Pannelli fotovoltaici: superficie
Pannelli fotovoltaici: superficie
metri
metri
S/N
metri quadrati
gradi rispetto all’orizzonate
metri quadrati
gradi rispetto all’orizzonate
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