Bologna nel Medioevo

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Bologna nel Medioevo
Presentazione by: Edoardo Balsamo, Annapia Facchini,
Nicolò Veronesi, Manuela Raso
Capogruppo: Edoardo Balsamo
La nascita di Bologna tra mito e leggenda
Esistono varie leggende sulla nascita di Bologna.
La più affascinante è quella che narra del re etrusco
Fero: approdato nella pianura tra i torrenti Aposa e
Ravone, Fero e gli uomini al seguito cominciarono a
costruire capanne in quella terra sconosciuta ma fitta
di vegetazione e in un'ottima posizione geografica.
Il villaggio si ampliò attorno a un torrente ed un giorno,
per collegare le due sponde Fero fece costruire un
ponte, Ponte di Fero. Un giorno Aposa, amante di Fero,
venne travolta da una piena del fiume mentre
stava raggiungendo l'abitazione di Fero
per vie nascoste e il suo corpo non fu più ritrovato.
Da allora il torrente prese il nome della donna, Aposa.
Il villaggio crebbe e Fero decise di proteggerlo
con una cinta mura. Un giorno, la figlia di Fero
porse al padre un recipiente d'acqua a patto
che Fero desse il suo nome alla città. Fero
acconsentì e mantenne la promessa;
la città prese il nome della figlia, Felsina.
Aposa e Fero
LA NASCITA DI BOLOGNA.
Al tempo delle invasioni barbariche, Bologna subì una serie di violenze
prima da Odoacre poi dagli Ostrogoti di Teodorico, infine dagli eserciti
imperiali. Bologna e tutte le città cispadane subirono per secoli questo
periodo di anarchia. Nel 727 il re dei Longobardi approfittando del
collasso del sistema bizantino, infranse il trattato di pace e puntò
verso Ravenna travolgendo e occupando Bologna. Non occuparono la città
murata ma si stabilirono all'esterno e venne delimitata da una
fortificazione
semicircolare detta addizione longobarda. Bologna rimase longobarda
fino al 774, anno in cui Carlo Magno la restituì a papa Adriano I.
Odoacre
LE UNIVERSITA'
Tra la fine del X secolo e l'inizio dell'XI secolo
Bologna
si ripopolò, proprio mentre l'Europa si apprestava
ad entrare in un periodo di grande fervore civile e
politico: le lotte per le investiture. Bologna era tanto
città imperiale quanto papale. Lo scontro fra papato e
impero, diedero anche impulso allo studio del diritto.
Qui sul finire dell'XI secolo maestri di grammatica,
di retorica e di logica iniziano a studiare e riordinare
il diritto giustinianeo, fondamento legale dell'impero, e
a insegnarlo privatamente a scolaresche formate
da giovani appartenenti a famiglie ricche, spesso
nobili. Nacque così lo Studium, poi Universitas
Scholarium, ovvero l'Università.
LE LOTTE IMPERIALI
Il comune partecipò alla lotta contro Barbarossa disceso in Italia per restaurare
l'autorità imperiale. L'imperatore concesse privilegi agli studenti con l'Editto di
Roncaglia,
l'insofferenza dei cittadini determinò una serie di urti insanabili che costrinsero
il Comune di Bologna a un atto di sottomissione: pagò un'ammenda spianando mura
e fossati per evitare una probabile punizione più severa. Non appena Barbarossa tornò
in Germania i bolognesi insorsero uccidendo il podestà imperiale Bezo e aderirono
alla Lega Lombarda che nel 1176 inflisse all'imperatore la sconfitta di Legnano.
Barbarossa
Successivamente, in seguito alla pace
di Costanza del 1183, Bologna ottenne
una serie di privilegi tra cui quello di
poter coniare moneta.
La città conobbe una forte espansione,
anche edilizia: fu il periodo delle torri e
delle case-torri. Diventò uno dei
principali centri di scambio
commerciale grazie a canali che
permettevano il transito di grandi
quantità di merci, nonché la
produzione di energia idraulica
necessaria ad alimentare numerosi
mulini per la fiorente industria tessile
serica. Alla fine del XIII secolo Bologna
era la quinta città europea per
popolazione,
al pari con Milano ed era il maggior
centro industriale tessile d'Italia.
Canale delle Moline
Bolognino, moneta bolognese
GUELFI E GHIBELLINI
Nel XIII secolo ci fu un periodo di intenso sviluppo demografico, di cui è testimonianza
l'ampliamento delle cerchie murarie. Il centro si rinnovò con il sorgere dei palazzi
comunali attorno alla Piazza Maggiore e con la costruzione della torre dell'Arengo
in cui si trovava la campana che serviva a radunare le assemblee popolari.
La spinta però si esaurì presto perché la città felsinea
fu coinvolta nelle lotte tra guelfi e ghibellini, ovvero
le due fazioni dei Lambertazzi (ghibellini) e dei
Geremei
(guelfi). Questi ultimi prevalsero nel governo comunale,
ma le lotte ebbero alterne fortune: a parte la cattura
di re Enzo figlio dell'Imperatore nel 1249 in seguito alla
battaglia di Fossalta, ci fu un tentativo della guelfa
Bologna di attaccare la ghibellina Forlì.
Si ringraziano:
Edoardo Balsamo,
Nicolò Veronesi,
Annapia Facchini,
Manuela Raso
Fonti utilizzate:
Wikipedia
THEEffetti
END...
da:
Edoardo Balsamo
Riassunti da:
Manuela Raso, Annapia Facchini
Sostegno morale:
Nicolò Veronesi
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