AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL’INSEGNAMENTO –DIDATTICAOrganizzazione delle situazioni di apprendimento Indicatori scelti 7. Strutturare l’azione di insegnamento, impostando attività, mediatori e valutazione una relazione coerente tra obiettivi, L’apprendimento all’interno di una lezione è fondamentale per il discente in quanto lo fa crescere dal punto di vista formativo rendendolo autonomo nel processo lavorativo di una determinata disciplina. In una materia laboratoriale come quella delle discipline plastiche, lo studente si troverà di fronte ad affrontare un insieme di esercitazioni che lo metterà di fronte direttamente con la propria abilità grafico-pratica nelle varie esercitazioni che si susseguiranno nel corso dell’anno scolastico. La mia azione d’insegnamento, all’interno della lezione, è stata quella di relazionarmi con i miei allievi ogni volta ci fosse stata la necessità, nell’organizzare insieme il proprio spazio di lavoro per mantenere ordinati i propri elaborati e dello spazio lavorativo: gli studenti sono messi in condizione di imparare e cooperare formando insieme una vera e propria squadra. Il docente ha il ruolo di mediatore fra l’azione dell’apprendimento e i discenti utilizzando strategie per migliorare il proprio servizio educativo e per andare incontro alle esigenze di ogni singolo studente e quindi della classe intera. Il docente deve innovare e rinnovare di continuo la materia che insegna, utilizzando un linguaggio che riesca a far recepire tutto ciò che riguarda la propria disciplina; in questo penso di aver consolidato in questi anni esperienza e sento di essere adeguato a questo compito. 11. Attivare gli alunni nel costruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso la definizione di attività “in situazione” aperte e sfidanti che richiedano ricerca, soluzione di problemi, costruzione di progetti. Nell’insegnamento penso che è molto importante costruire gradualmente le differenti coscienze che possono trovarsi all’interno della classe, considerando le loro necessità nelle varie situazioni (in questo caso grafico-pratico) che possono presentarsi nell’attività laboratoriale. Attivare le diverse menti fa crescere la partecipazione della classe e fa nascere una sana competizione tra gli elementi che la compongono; ogni discente sfiderà sé stesso utilizzando le loro abilità (in questa disciplina possiamo considerare anche abilità tecnico-pratico e soprattutto la loro creatività); in questo modo verranno a confluirsi nell’attività didattica personalità distinte ma anche la nascita e la formazione di un gruppo ben saldo nei confronti della materia. All’ interno di un laboratorio, ogni studente realizzerà manipolando e modellando la propria creazione; ognuno userà la propria creatività e caratterizzerà il proprio elaborato. Durante la lezione ogni studente non solo dovrà trovare la soluzione migliore per la sua creazione, per quanto riguarda la modellazione e la sua interpretazione, ma avrà il compito di trascinare anche gli altri, potenziando e colmando a volte le lacune derivate dalle loro carenze e insicurezze. Ogni studente in questo modo farà un percorso individuale favorendo il suo apprendimento e la sua ricerca; ognuno potrà sviluppare un percorso caratterizzato dal suo vissuto; insieme riusciranno a svolgere compiti sempre più complessi, costruiranno progetti cooperando insieme. Conseguentemente a tutto ciò l’insegnante potrà attuare dei metodi di valutazione che terranno conto dei progressi individuali. In questo penso di dover consolidare ancora alcune competenze. Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo Indicatori scelti 14. Rendere visibili agli occhi degli allievi i loro avanzamenti rispetto all’obiettivo prestabilito attraverso un feedback progressivo Nel percorso didattico – formativo di ogni allievo è necessario che il docente possa far riconoscere ad ogni studente i suoi miglioramenti rispetto agli obiettivi che lui stesso descrive nella stesura della programmazione di inizio anno scolastico; con l’utilizzo di feedback progressivi potranno comprendere di aver accolto le nozioni che appartengono al linguaggio di quella determinata disciplina. Il docente con la sua abilità di comunicatore dell’apprendimento, dovrà fornire continue delucidazioni ad ogni studente, come può migliorare facendogli vedere dove hanno sbagliato, correggendoli ogni volta che sarà necessario. All’interno della classe in una materia laboratoriale come le discipline plastiche, il docente seguirà ogni singolo studente, fornendo loro le basi necessarie di modellazione, facendo conoscere prima gli strumenti necessari, la loro funzionalità e azione se utilizzati nell’argilla. Questo è un esempio che all’interno della classe è molto formativo in quanto solo con questo il ragazzo potrà continuare a modellare eseguendo forme di diversa tipologia: la conoscenza di questi strumenti gli permetterà di descrivere attraverso la creta il linguaggio della modellazione. Il conoscere che prima di ogni modellazione ci sarà un intervento di tipo grafico gli permetterà allo studente di catturare la propria idea, di comprenderne la forma e il suo chiaroscuro; in questo modo il docente farà capire l’importanza della parte grafica per raggiungere l’obiettivo della realizzazione plastica o in bassorilievo o in tuttotondo. Come nella parte grafica lo studente dovrà capire l’importanza dell’utilizzo delle varie gradazioni delle matite per migliorare la propria rappresentazione nello spazio bidimensionale del foglio. La difficoltà di questo momento dell’insegnamento è quello di fornire ad ogni studente le necessarie nozioni, in questo mi sento adeguato al compito. 15. Utilizzare diverse tecniche e strumenti per la valutazione formativa Il docente durante la lezione si muove tra i banchi dei suoi allievi, vede il loro movimento e il loro modo di organizzarsi per la realizzazione del loro elaborato, fornisce indicazioni che, devono consolidare i loro apprendimenti che, di solito in questa disciplina posso essere di tipo pratico grafico – pratico. L’insegnante stimola la collaborazione e il dialogo nelle attività di classe, e incoraggia ad usare questo strumento per la loro conoscenza e il loro sapere. L’utilizzo dei cellulari è accettata naturalmente per una veloce acquisizione di immagini e per documentare fotograficamente i propri elaborati per essere archiviati. Per capire se un discente ha compreso alcune nozioni, all’interno di una disciplina laboratoriale, è necessario comprovare l’utilizzo delle tecniche di rappresentazione con l’ausilio di chiaroscuro per poi essere realizzati nella modellazione; questo faciliterà ogni studente a portare avanti il proprio manufatto, dato che proprio nella realizzazione manuale si eserciterà maggiore dedizione in quanto ognuno di loro avrà emozioni e sensazioni diverse e ognuno vorrà esprimere la propria fantasia. In fondo proprio questi elementi sono il punto di partenza o meglio la base per la ristrutturazione delle loro conoscenze, lo studente dovrà essere coinvolto nello svolgimento della didattica richiedendo a volte anche situazioni significative che possano durare nel tempo per poter consolidare le proprie credenze su stessi e sull’apprendimento. In questo mi sento adeguato al compito. Coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento e nel loro lavoro Indicatori scelti 19. Costruire ambienti di apprendimento capaci di sollecitare partecipazione, curiosità, motivazione e impegno degli allievi La classe secondo me è il luogo dove avviene la costruzione dell’apprendimento del discente, il luogo dove ogni studente può esprimere la propria fantasia; insieme con i miei discenti cerco di conoscere i loro interessi e capire se ci sono dei punti base da cui poter allestire un progetto: mi interessa che lo studente possa condividere i suoi interessi, parlarne insieme e successivamente elaborarli. Da queste nozioni riesco a capire la personalità di ogni studente, la sua determinazione; in una materia quale quella delle discipline plastiche pretendo che i miei discenti tirino fuori il massimo impegno e che credano nella riuscita del loro progetto: il raggiungimento di un obiettivo e il rapportarsi alle varie problematiche riguardanti lo svolgimento dell’esercitazione sono determinanti per l’accrescimento della loro motivazione e curiosità. Conoscere gli interessi di ogni discente mi permette di capire dove posso agire per motivare lo studente, per approfondire insieme ciò che gli può accendere la fiamma del sapere. Il laboratorio di discipline plastiche deve essere un’aula dove si possono osservare le varie esercitazioni realizzate negli anni, in questa materia laboratoriale, come del resto anche le altre, devono essere mantenute le tracce di lavoro e dell’impegno passato. L’aula è costruita dai docenti e dai discenti, insieme si deve riuscire a costruire un ambiente volto all’attività didattica; deve essere attrezzato in modo che non possa mancare niente alla formazione di ogni singolo studente, tutto deve essere mantenuto nel miglior modo possibile e rispettato proprio perché sarà un luogo dedito all’accrescimento della loro formazione. All’interno di un laboratorio ogni angolo deve essere funzionale, deve essere un ambiente ordinato, l’aula rispecchia la personalità del docente, di come lavora all’interno di essa, lui stesso deve essere l’esempio e gli studenti devono accogliere questo come parte integrante della disciplina; anche ciò penso di saperlo controllare nel miglior modo possibile mi sento adeguato al compito 22. Costruire regole chiare e condivise insieme alla classe All’interno di una classe, soprattutto se si tratta di una classe prima, dobbiamo ricordare che è necessario costruire delle regole che siano ben chiare fin dall’ inizio fra il docente e i discenti; queste regole costituiranno una guida per il comportamento da tenere in classe e che dovranno essere rispettate e condivise da tutti. In una materia come le discipline plastiche seguire le regole significa mantenere ordinata e pulita l’aula in quanto può essere condivisa nel cambio dell’ora da altre materie; quindi ognuno è tenuto a salvaguardare il luogo dell’apprendimento e migliorarlo per essere più coinvolgente e funzionante. Le regole all’interno di una materia di tipo laboratoriale sono sicuramente quelle di non utilizzare i cellulari all’interno delle lezioni se non per scopi didattici, di non mangiare o bere al di fuori della ricreazione; dato che potrebbe causare deconcentramento e caos in classe. All’interno di una materia laboratoriale è importante che lo studente segua le regole perché queste diventano con il suo ciclo di studi anche delle nozioni che vanno a ristrutturare il suo comportamento e verranno applicate sia all’interno che all’esterno della scuola. Un’altra regola che io stesso cerco di mantenere attiva in classe è quello di sconsigliare l’utilizzo degli auricolari in classe per ascoltare musica; io stesso preferisco che lo studente sia coinvolto emotivamente e che si formi una connessione con loro all’interno della lezione: mi piace vedere i ragazzi modellare e in qualche modo intrattenerli con dialoghi, mi interessa molto tutto ciò, penso di aver consolidato nel tempo delle ottime competenze e mi sento adeguato a questo compito. II. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA (Organizzazione) Lavorare in gruppo tra insegnanti Indicatori scelti 26. Proporre elementi di innovazione didattica da sperimentare Ogni docente deve riuscire a comunicare nel miglior modo possibile la propria disciplina e la fase successiva è sicuramente quella di proporre nuovi elementi che facciano parte di un insieme posto ad innovare la propria didattica: una didattica che agisce in questo verso è una didattica che ricerca e crea le condizioni favorevoli all’apprendimento. Oggi spesso, parlando con i miei colleghi, mi sento dire che gli studenti non imparano come una volta che non sono interessati ad apprendere, dimenticano subito e non imparano come dovrebbero; tutto questo poi si trasforma con un rigetto totale per alcuni docenti se non totale verso la scuola fino a determinare l’abbandono dagli studi. Una didattica che porti lo studente ad affrontare con determinazione ogni disciplina è sicuramente una didattica trasmissiva che è favorevole all’individualizzazione dei singoli, una didattica che richiede cooperazione. Parlare di innovazione della didattica ci fa pensare anche alle innovazioni tecnologiche che possono essere usate e ci possono venire in aiuto; nuovi strumenti inseriti nella didattica di ogni giorno cambierebbe il rapporto tra docente – alunno, la loro modalità di apprendimento, le loro relazioni e la loro organizzazione strutturale. D’altronde il ruolo della scuola è stato sempre quello di tener conto della complessità della relazione educativa, per far saper conoscere, scegliere e anticipare, e infine immaginare gli effetti della propria azione didattica. La prospettiva di una scuola tecnologica comunque rimane a mio parere problematica dato che non tutti i docenti sono d’accordo e comunque la sua diffusione ancora non è alla portata di tutti. Oggi ancora non posso immaginare come potrebbe essere la mia disciplina con l’inserimento e l’uso delle tecnologie; forse un giorno i nostri studenti potranno interagire diversamente magari utilizzando computer, software per la modellazione e stampanti 3d. Tutto questo ancora non lo riesco a visualizzare e dovrei consolidare nuove competenze. 13.Innescare ed avvalersi di attività di peer-review e peer-learning tra colleghi Un altro aspetto che dovrebbe avvalersi la scuola è l’utilizzo delle attività di peer - review e di peer learning strumenti per il miglioramento e l’assicurazione della qualità nell’istruzione e della formazione. La peer - review è sicuramente lo strumento più promettente in quanto consiste in una valutazione condotta tra pari (Valutazione tra Pari); essa è una forma di valutazione esterna che ha l’obiettivo di supportare le strutture scolatische e formative valutate nelle iniziative di sviluppo e di assicurazione della qualità. I Peers valutano la qualità di alcune aree dell’istituzione, essi sono dotati di esperienza e professionalità specifiche nella materia valutata. I vantaggi e i benefici dell’utilizzo della peer – review sono quelli di ottenere da colleghi dei riscontri critici seppur amichevoli, presentare i propri punti di forza, individuare le carenze e i punti di debolezza, ricevere consigli e la buona prassi dai peer. In questo compito che dovrebbe poi tra l’altro creare una sinergia fra le diverse discipline proverebbe il fatto di seguire una linea didattica comune osservando le varie problematiche da poter risolvere insieme; in questo penso di aver consolidato l’esperienza necessaria per essere adeguato al compito. e) Partecipare alla gestione della scuola indicatori scelti 32. Partecipare ai processi di autovalutazione della scuola Un’ impegno fondamentale di oggi è quello che necessita la partecipazione dei docenti e dei dirigenti alla valutazione delle scuole data la richiesta sempre più insistente della loro qualificazione: lo sviluppo professionale del proprio ruolo in chiave professionale deve confrontarsi con una qualificazione del servizio scolastico, attraverso l’autovalutazione. Senza dubbio le esperienze di autovalutazione rappresentano una delle risposte più interessanti, con esse si consolida verso l’interno l’esigenza di dotarsi di modalità più rigorose per il controllo del proprio operato e dei relativi risultati, in prospettiva di sviluppo degli studenti e dell’organizzazione scuola nel suo complesso. L’utilizzo della valutazione come sistema di guida della qualità rientra come interesse primario per chi opera nella scuola e il sistema di valutazione deve essere introdotto con gradualità ed essere il più possibile condiviso. Vi sono molti aspetti dell’autonomia delle istituzioni scolastiche che richiamano la necessità della autovalutazione di istituto: la libertà di innovare in campo didattico; il decentramento delle responsabilità finanziarie, gestionali ed educative: ogni singolo istituto deve mettere in primo piano l’esigenza di controllare la strada percorsa ed i risultati ottenuti. Nel complesso si cerca di rendere la scuola un’organizzazione responsabile, finalizzata ad offrire ai cittadini i servizi migliori possibili con l’utilizzazione ottimale delle risorse a disposizione e soggetta a trasparenza e rendicontazione. Personalmente in questo punto penso di aver consolidato l’esperienza necessaria in questi anni e mi sento adeguato al compito. 33.Impegnarsi negli interventi di miglioramento dell’organizzazione scolastica. Per quanto riguarda il miglioramento dell’organizzazione scolastica dobbiamo dire che è un processo che ha dei tempi lunghi di impostazione e di realizzazione; servono le competenze e l’impegno di tutte le componenti professionali della scuola. Il dirigente è il primo sostenitore del processo di miglioramento, lui stesso deve conoscere gli strumenti, le risorse, le metodologie per innescare il processo. Qui entra in scena l’utilizzo di uno staff che supporta il dirigente scolastico con il quale deve condividere obiettivi e finalità per poter far crescere la cultura organizzativa e valutativa dell’istituto che dirige. Il dirigente guida il miglioramento facendo leva sulla qualità professionale dei docenti, sulla loro capacità organizzativa; il miglioramento dell’organizzazione scolastica è una strategia permanente che al centro un’idea di scuola inclusiva e una progettazione condivisa. Il miglioramento ha bisogno di professionisti che sappiano riflettere sul proprio operato, accettino il confronto, sappiano fare autoanalisi e progettare azioni migliorative Il miglioramento non finisce mai, è un processo che si autoalimenta, partendo dalla riflessione sull’esistente per trovare stimoli e qualità crescenti. In questo punto penso di aver consolidato in questi anni l’esperienza per sentirmi adeguato al compito f) Informare e coinvolgere i genitori indicatori scelti 34. Coinvolgere i genitori nella vita della scuola Nella vita scolastica è fondamentale che ogni docente possa coinvolgere i genitori degli studenti. I docenti hanno l’impegno di rapportarsi con le famiglie degli studenti e comunicargli tutto ciò che li riguarda e succede all’interno dell’istituto; per questo c’è bisogno che ci sia un rapporto trasparente di chiara professionalità. Tutti conoscono che la scuola è una istituzione educativa ed occupa un ruolo significativo nella vita degli alunni, tanto che è il punto di riferimento per la loro istruzione. I genitori sono i principali responsabili dell’educazione dei loro figli e insieme alla scuola partecipano a questo ruolo formativo. La società nella quale siamo immersi si rivela essere molto complessa ed ai nostri studenti vengono proposti molti modelli educativi (alcuni positivi altri no), per questo motivo bisogna dare sostegno ad una “alleanza educativa” fra genitori e scuola produce una continuità educativa sana, che certamente aiuta i ragazzi a crescere con equilibrio e consapevolezza. Lo scopo è quello che quest’alleanza possa portare il bene dei nostri allievi in luogo come la scuola che formerà la nuova generazione e la società del futuro. Innanzitutto è determinante che i genitori accettino la scuola come luogo di formazione per i loro figli e che loro stessi contribuiscano attivamente alla vita scolastica soprattutto perché fanno parte degli organi collegiali e possono esprimere opinioni e attuare cambiamenti significativi. In questo compito penso di dover conseguire altre competenze. 36. Comunicare ai genitori obiettivi didattici, strategie di intervento, criteri di valutazione e risultati conseguiti Nell’attività scolastica il docente ha anche l’impegno di comunicare ai genitori dello studente, nelle ore di ricevimento e nei colloqui, i propri obiettivi didattici, i criteri di valutazione e i risultati conseguiti. In una materia di tipo laboratoriale il docente dovrà seguire la programmazione e gestire i propri obiettivi didattici e, secondo della difficoltà dell’esercitazione il docente valuterà lo studente secondo criteri inerenti alla disciplina per quanto concerne la modellazione, l’originalità e di fedeltà se si tratterà di una copia dal vero. In una materia di tipo laboratoriale è diverso, rispetto le altre discipline, pensare alla strategie di intervento quanto il ragazzo dovrà affrontare la materia sul proprio elaborato grafico o pratico e impegnarsi per la buona riuscita dell’esercitazione; il docente dopo aver registrato e archiviato l’attività scolastica dello studente dovrà comunicare i risultati conseguiti prendendo visione degli elaborati svolti e anche ascoltando le emozioni dello studente. In questo penso di aver conseguito una buona esperienza e mi sento adeguato al compito. III. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PROPRIA FORMAZIONE (Professionalità) Affrontare i doveri e i problemi etici della professione Indicatori scelti 13. Rispettare regole, ruoli e impegni assunti all’interno del proprio contesto professionale Il docente è una persona all’interno della scuola che deve rispettare le regole che appartengono al suo ruolo e soprattutto di rispettare i propri impegni assunti all’interno del contesto professionale. L’azione docente è sicuramente molto impegnativa e lo possiamo soltanto capire da quando entra a scuola di mattina deve registrare la sua presenza e poi soprattutto deve aver avuto il tempo di organizzarsi la lezione della sua disciplina: possiamo immaginare come la diversità delle discipline può rendere più o meno difficile il compito e come laboratoriali come le discipline plastiche possano essere materie complesse in quanto stiamo parlando non solo di far l’appello, di far giustificare i ragazzi assenti ma anche quello di organizzare lo spazio per i studenti, per poter svolgere la loro esercitazione in bassorilievo o a tuttotondo. Il docente dovrà organizzare nel dettaglio per la riuscita del suo obiettivo prefissato sulla programmazione, far concentrare lo studente a dare il massimo impegno e far sviluppare la personalità. In una materia laboratoriale è importante seguire ogni singolo studente pe poter avere una situazione omogenea in classe, per cercare di non far rimanere indietro nessun studente e cercarlo di farlo recuperare. Il docente deve far seguire le regole al corpo studentesco e, tutti i docenti devono svolgere la stessa azione e dirigersi verso il consolidamento della sua presenza nell’istituto. In questo mi sento di essere adeguato al compito data la mia esperienza. 13. Contribuire al superamento di pregiudizi e discriminazioni di natura sociale, culturale o religiosa Nella lezione il docente oltre a questo ruolo a sicuramente anche altri obiettivi che non sono meno importanti a quelli che finora abbiamo citato. Uno fra questi è sicuramente quello di far superare i pregiudizi e discriminazioni di natura sociale, culturale e religiosa; davanti i suoi occhi il docente deve far valere il rispetto reciproco e quella uguaglianza nonostante oggi come oggi possono presentarsi differenze culturali e religiose. Il docente deve impegnarsi nel tenere uniti tutti i studenti, creando un amalgama fra loro, cercando in ogni caso di tener alta la loro personalità e dargli importanza. Fino adesso ripensando ai miei anni di insegnamento posso ricordare quanti ragazzi di cultura e religione diversa ho avuto e, soprattutto quanto è stato bello poter essermi rapportato con loro perché mi hanno sempre dato delle grandi soddisfazioni in ambito laboratoriale; questo mi ha fatto avvicinare a loro e capire la loro cultura. Penso che poter avere ragazzi di cultura e religione diverse all’interno della classe possano arricchire non solo gli altri ma anche la scuola perché oggi la scuola sta diventando il luogo non della cultura di quella nazione che la ospita ma di tutto il mondo. In questo penso di essere un docente che faccio valere quei fondamenti di accoglienza e di fraternità e per ciò mi sento adeguato a questo compito molto importante. 42. Utilizzare efficacemente le tecnologie per ricercare informazioni Oggi il docente è una figura che è tenuta ad aggiornarsi professionalmente soprattutto per quanto riguarda l’uso delle nuove tecnologie. Infatti esse vengono sempre più utilizzate nell’ambito scolastico e il loro utilizzo possono aiutare ad invogliare maggiormente gli studenti sempre più svogliati e demotivati nell’attività svolte a scuola. Un soddisfacente uso delle tecnologie è legato ad un cambiamento del contesto di insegnamento - apprendimento, sia nel senso fisico della predisposizione della classe e delle infrastrutture sociali ma anche nel senso culturale per cui i processi educativi vengono ripensati come distribuiti e situati. Uno degli obiettivi legati all’uso didattico delle tecnologie è lo sviluppo di ambienti che forniscano una varietà di strumenti a supporto delle attività di apprendimento. L’uso delle tecnologie in ambito educativo ha individuato nella capacità di promuovere interazioni sociali fra l’insegnante e gli studenti e fra gli studenti stessi una risorsa fondamentale, ad esempio, ha ampiamente analizzato come l’uso del computer promuova l’apprendimento collaborativo a scuola. L’uso delle tecnologie in ambito scolastico produce notevoli cambiamenti nel processo di apprendimento in quanto diviene un’attività sociale, in quanto si creano situazioni di interazione collaborativa, sia negli ambienti virtuali sia in quelli faccia a faccia; il computer facilita un apprendimento mediante costruzione di conoscenza in quanto offre un supporto per la conservazione, condivisione e socializzazione di prodotti anche intermedi, di idee in via di sviluppo e di pratiche da affinare con l’uso. La classe, infatti, può essere trasformata in gruppi collaborativi che avviano, ad esempio, attività di indagine a partire da problemi autentici. È evidente, quindi, che l’introduzione delle tecnologie a scuola comporta anche l’adozione di un modello didattico innovativo. Secondo me è importante un insegnante possa utilizzare a ricercare informazioni e in questo mi sento di essere adeguato al compito. 44. Esplorare le potenzialità didattiche dei diversi dispositivi tecnologici Per i docenti è opportuno che esplorino le potenzialità didattiche dei diversi dispositivi tecnologici; con esse possono potenziare ed espandere la loro professionalità in quanto le competenze che devono possedere non possono essere solo tecniche (come si usa il computer o un software), ma necessariamente ricadono nella sfera educativa e didattica, ovvero quali sono le possibilità che il computer o un software offrono per avviare attività valide e utili dal punto divista educativo. L’insegnante, nell’integrare le tecnologie nella didattica, guida gli studenti, verso un uso più critico e consapevole sia del mezzo sia dei contenuti della comunicazione mediata. Affinché ciò sia possibile è necessario che il docente sia curioso, si avvicini alla tecnologia senza la paura del nuovo e senza scetticismo verso le sue potenzialità didattiche. Proprio questo a volte induce molti docenti a non utilizzare la tecnologia in classe, di conseguenza non rinnovando il loro modo di insegnare la loro disciplina. In una materia come discipline plastiche ancora non esiste un utilizzo di tecnologie avanzate ma ci si limita nell’utilizzare la rete internet, l’uso dei cellulari per la ricerca veloce di immagini, l’uso di tablet per far vedere agli studenti immagini e video; in questo compito mi sento adeguato al compito. 13.Documentare la propria pratica didattica Il docente nel suo ruolo di educatore della sua disciplina ha il compito di documentare la propria attività didattica. In una materia come le discipline plastiche possiamo immaginare che questa documentazione è sicuramente derivante dalle esercitazioni svolte in classe dagli studenti sia in forma grafica (disegni) sia nei manufatti eseguiti durante l’anno scolastico che a loro volta saranno archiviati all’interno le cartelline di ognuno. Facendo questo l’insegnante realizza un archivio di saperi conservando la memoria in continuità con il futuro; in questo modo si costruiscono anche le identità professionali di ogni studente. Nel caso delle discipline laboratoriali si presume che ogni cartellina possa dare seguito e soprattutto far circolare esperienze che si tradurranno in sapere collettivo, questo servirà anche come esempio per poter elaborare nuove conoscenze in movimento per generare cambiamenti e miglioramenti. All’interno della documentazione della propria attività didattica si possono vedere i processi (contesti operativi, fasi dell’attività didattica, aspetti metodologici, dinamiche di gruppo, incontri di progettazione) e i prodotti (elaborazioni progettuali). Oltre a questo c’è anche il compito di registrare la propria attività didattica registrando ogni lezione e il tema affrontato in quella lezione. Tutto ciò è molto importante e penso che con l’esperienza che possiedo mi sento adeguato al compito. 13. Aggiornare il proprio bilancio di competenze ed elaborare un proprio progetto di sviluppo professionale Il primo dovere di ogni docente è quello di approfondire ed adeguare il proprio bagaglio di conoscenze e competenze (cultura generale, specifico disciplinare, didattica generale e disciplinare, attività di valutazione, strumenti di verifica, uso delle tecnologie didattiche); per le competenze sociali approfondire invece la relazione e la comunicazione. I risultati della propria ricerca sono elementi utili per rinnovare le proprie pratiche didattiche; servono per migliorarsi nel tempo e sono elementi che indicano l’avvenuta evoluzione sia per il docente sia per il discente; le esercitazioni rimaste in classe sono le prove della loro crescita avvenuta insieme da queste esperienze. L’insegnante in questo modo possiede anche l’esempio per motivare gli studenti per poterli stimolare e guidare la loro fantasia e per migliorare e arricchire i suoi interventi all’interno della classe. Anche in questo penso di essere cresciuto professionalmente e mi sento adeguato al compito.