Organizzazione delle situazioni di apprendimento Indicatori scel

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AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL’INSEGNAMENTO –DIDATTICAOrganizzazione delle situazioni di apprendimento
Indicatori scelti
7. Strutturare l’azione di insegnamento, impostando
attività, mediatori e valutazione
una relazione coerente tra obiettivi,
L’apprendimento all’interno di una lezione è fondamentale per il discente in quanto lo fa crescere dal
punto di vista formativo rendendolo autonomo nel processo lavorativo di una determinata disciplina.
In una materia laboratoriale come quella delle discipline plastiche, lo studente si troverà di fronte ad
affrontare un insieme di esercitazioni che lo metterà di fronte direttamente con la propria abilità
grafico-pratica nelle varie esercitazioni che si susseguiranno nel corso dell’anno scolastico. La mia
azione d’insegnamento, all’interno della lezione, è stata quella di relazionarmi con i miei allievi ogni
volta ci fosse stata la necessità, nell’organizzare insieme il proprio spazio di lavoro per mantenere
ordinati i propri elaborati e dello spazio lavorativo: gli studenti sono messi in condizione di imparare
e cooperare formando insieme una vera e propria squadra. Il docente ha il ruolo di mediatore fra
l’azione dell’apprendimento e i discenti utilizzando strategie per migliorare il proprio servizio
educativo e per andare incontro alle esigenze di ogni singolo studente e quindi della classe intera. Il
docente deve innovare e rinnovare di continuo la materia che insegna, utilizzando un linguaggio che
riesca a far recepire tutto ciò che riguarda la propria disciplina; in questo penso di aver consolidato in
questi anni esperienza e sento di essere adeguato a questo compito.
11. Attivare gli alunni nel costruire conoscenze individualmente e in gruppo attraverso la
definizione di attività “in situazione” aperte e sfidanti che richiedano ricerca, soluzione di
problemi, costruzione di progetti.
Nell’insegnamento penso che è molto importante costruire gradualmente le differenti coscienze che
possono trovarsi all’interno della classe, considerando le loro necessità nelle varie situazioni (in
questo caso grafico-pratico) che possono presentarsi nell’attività laboratoriale. Attivare le diverse
menti fa crescere la partecipazione della classe e fa nascere una sana competizione tra gli elementi
che la compongono; ogni discente sfiderà sé stesso utilizzando le loro abilità (in questa disciplina
possiamo considerare anche abilità tecnico-pratico e soprattutto la loro creatività); in questo modo
verranno a confluirsi nell’attività didattica personalità distinte ma anche la nascita e la formazione di
un gruppo ben saldo nei confronti della materia. All’ interno di un laboratorio, ogni studente realizzerà
manipolando e modellando la propria creazione; ognuno userà la propria creatività e caratterizzerà il
proprio elaborato. Durante la lezione ogni studente non solo dovrà trovare la soluzione migliore per
la sua creazione, per quanto riguarda la modellazione e la sua interpretazione, ma avrà il compito di
trascinare anche gli altri, potenziando e colmando a volte le lacune derivate dalle loro carenze e
insicurezze. Ogni studente in questo modo farà un percorso individuale favorendo il suo
apprendimento e la sua ricerca; ognuno potrà sviluppare un percorso caratterizzato dal suo vissuto;
insieme riusciranno a svolgere compiti sempre più complessi, costruiranno progetti cooperando
insieme. Conseguentemente a tutto ciò l’insegnante potrà attuare dei metodi di valutazione che
terranno conto dei progressi individuali. In questo penso di dover consolidare ancora alcune
competenze.
Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo
Indicatori scelti
14. Rendere visibili agli occhi degli allievi i loro avanzamenti rispetto all’obiettivo prestabilito
attraverso un feedback progressivo
Nel percorso didattico – formativo di ogni allievo è necessario che il docente possa far riconoscere
ad ogni studente i suoi miglioramenti rispetto agli obiettivi che lui stesso descrive nella stesura della
programmazione di inizio anno scolastico; con l’utilizzo di feedback progressivi potranno
comprendere di aver accolto le nozioni che appartengono al linguaggio di quella determinata
disciplina. Il docente con la sua abilità di comunicatore dell’apprendimento, dovrà fornire continue
delucidazioni ad ogni studente, come può migliorare facendogli vedere dove hanno sbagliato,
correggendoli ogni volta che sarà necessario. All’interno della classe in una materia laboratoriale
come le discipline plastiche, il docente seguirà ogni singolo studente, fornendo loro le basi necessarie
di modellazione, facendo conoscere prima gli strumenti necessari, la loro funzionalità e azione se
utilizzati nell’argilla. Questo è un esempio che all’interno della classe è molto formativo in quanto
solo con questo il ragazzo potrà continuare a modellare eseguendo forme di diversa tipologia: la
conoscenza di questi strumenti gli permetterà di descrivere attraverso la creta il linguaggio della
modellazione. Il conoscere che prima di ogni modellazione ci sarà un intervento di tipo grafico gli
permetterà allo studente di catturare la propria idea, di comprenderne la forma e il suo chiaroscuro;
in questo modo il docente farà capire l’importanza della parte grafica per raggiungere l’obiettivo della
realizzazione plastica o in bassorilievo o in tuttotondo. Come nella parte grafica lo studente dovrà
capire l’importanza dell’utilizzo delle varie gradazioni delle matite per migliorare la propria
rappresentazione nello spazio bidimensionale del foglio. La difficoltà di questo momento
dell’insegnamento è quello di fornire ad ogni studente le necessarie nozioni, in questo mi sento
adeguato al compito.
15. Utilizzare diverse tecniche e strumenti per la valutazione formativa
Il docente durante la lezione si muove tra i banchi dei suoi allievi, vede il loro movimento e il loro
modo di organizzarsi per la realizzazione del loro elaborato, fornisce indicazioni che, devono
consolidare i loro apprendimenti che, di solito in questa disciplina posso essere di tipo pratico grafico
– pratico. L’insegnante stimola la collaborazione e il dialogo nelle attività di classe, e incoraggia ad
usare questo strumento per la loro conoscenza e il loro sapere. L’utilizzo dei cellulari è accettata
naturalmente per una veloce acquisizione di immagini e per documentare fotograficamente i propri
elaborati per essere archiviati. Per capire se un discente ha compreso alcune nozioni, all’interno di
una disciplina laboratoriale, è necessario comprovare l’utilizzo delle tecniche di rappresentazione con
l’ausilio di chiaroscuro per poi essere realizzati nella modellazione; questo faciliterà ogni studente a
portare avanti il proprio manufatto, dato che proprio nella realizzazione manuale si eserciterà
maggiore dedizione in quanto ognuno di loro avrà emozioni e sensazioni diverse e ognuno vorrà
esprimere la propria fantasia. In fondo proprio questi elementi sono il punto di partenza o meglio la
base per la ristrutturazione delle loro conoscenze, lo studente dovrà essere coinvolto nello
svolgimento della didattica richiedendo a volte anche situazioni significative che possano durare nel
tempo per poter consolidare le proprie credenze su stessi e sull’apprendimento. In questo mi sento
adeguato al compito.
Coinvolgere gli studenti nel loro apprendimento e nel loro lavoro
Indicatori scelti
19. Costruire ambienti di apprendimento capaci di sollecitare partecipazione, curiosità,
motivazione e impegno degli allievi
La classe secondo me è il luogo dove avviene la costruzione dell’apprendimento del discente, il luogo
dove ogni studente può esprimere la propria fantasia; insieme con i miei discenti cerco di conoscere
i loro interessi e capire se ci sono dei punti base da cui poter allestire un progetto: mi interessa che lo
studente possa condividere i suoi interessi, parlarne insieme e successivamente elaborarli. Da queste
nozioni riesco a capire la personalità di ogni studente, la sua determinazione; in una materia quale
quella delle discipline plastiche pretendo che i miei discenti tirino fuori il massimo impegno e che
credano nella riuscita del loro progetto: il raggiungimento di un obiettivo e il rapportarsi alle varie
problematiche riguardanti lo svolgimento dell’esercitazione sono determinanti per l’accrescimento
della loro motivazione e curiosità. Conoscere gli interessi di ogni discente mi permette di capire dove
posso agire per motivare lo studente, per approfondire insieme ciò che gli può accendere la fiamma
del sapere. Il laboratorio di discipline plastiche deve essere un’aula dove si possono osservare le varie
esercitazioni realizzate negli anni, in questa materia laboratoriale, come del resto anche le altre,
devono essere mantenute le tracce di lavoro e dell’impegno passato. L’aula è costruita dai docenti e
dai discenti, insieme si deve riuscire a costruire un ambiente volto all’attività didattica; deve essere
attrezzato in modo che non possa mancare niente alla formazione di ogni singolo studente, tutto deve
essere mantenuto nel miglior modo possibile e rispettato proprio perché sarà un luogo dedito
all’accrescimento della loro formazione. All’interno di un laboratorio ogni angolo deve essere
funzionale, deve essere un ambiente ordinato, l’aula rispecchia la personalità del docente, di come
lavora all’interno di essa, lui stesso deve essere l’esempio e gli studenti devono accogliere questo
come parte integrante della disciplina; anche ciò penso di saperlo controllare nel miglior modo
possibile mi sento adeguato al compito
22. Costruire regole chiare e condivise insieme alla classe
All’interno di una classe, soprattutto se si tratta di una classe prima, dobbiamo ricordare che è
necessario costruire delle regole che siano ben chiare fin dall’ inizio fra il docente e i discenti; queste
regole costituiranno una guida per il comportamento da tenere in classe e che dovranno essere
rispettate e condivise da tutti. In una materia come le discipline plastiche seguire le regole significa
mantenere ordinata e pulita l’aula in quanto può essere condivisa nel cambio dell’ora da altre materie;
quindi ognuno è tenuto a salvaguardare il luogo dell’apprendimento e migliorarlo per essere più
coinvolgente e funzionante. Le regole all’interno di una materia di tipo laboratoriale sono sicuramente
quelle di non utilizzare i cellulari all’interno delle lezioni se non per scopi didattici, di non mangiare
o bere al di fuori della ricreazione; dato che potrebbe causare deconcentramento e caos in classe.
All’interno di una materia laboratoriale è importante che lo studente segua le regole perché queste
diventano con il suo ciclo di studi anche delle nozioni che vanno a ristrutturare il suo comportamento
e verranno applicate sia all’interno che all’esterno della scuola. Un’altra regola che io stesso cerco di
mantenere attiva in classe è quello di sconsigliare l’utilizzo degli auricolari in classe per ascoltare
musica; io stesso preferisco che lo studente sia coinvolto emotivamente e che si formi una
connessione con loro all’interno della lezione: mi piace vedere i ragazzi modellare e in qualche modo
intrattenerli con dialoghi, mi interessa molto tutto ciò, penso di aver consolidato nel tempo delle
ottime competenze e mi sento adeguato a questo compito.
II. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PARTECIPAZIONE SCOLASTICA
(Organizzazione)
Lavorare in gruppo tra insegnanti
Indicatori scelti
26. Proporre elementi di innovazione didattica da sperimentare
Ogni docente deve riuscire a comunicare nel miglior modo possibile la propria disciplina e la fase
successiva è sicuramente quella di proporre nuovi elementi che facciano parte di un insieme posto ad
innovare la propria didattica: una didattica che agisce in questo verso è una didattica che ricerca e
crea le condizioni favorevoli all’apprendimento. Oggi spesso, parlando con i miei colleghi, mi sento
dire che gli studenti non imparano come una volta che non sono interessati ad apprendere,
dimenticano subito e non imparano come dovrebbero; tutto questo poi si trasforma con un rigetto
totale per alcuni docenti se non totale verso la scuola fino a determinare l’abbandono dagli studi. Una
didattica che porti lo studente ad affrontare con determinazione ogni disciplina è sicuramente una
didattica trasmissiva che è favorevole all’individualizzazione dei singoli, una didattica che richiede
cooperazione. Parlare di innovazione della didattica ci fa pensare anche alle innovazioni tecnologiche
che possono essere usate e ci possono venire in aiuto; nuovi strumenti inseriti nella didattica di ogni
giorno cambierebbe il rapporto tra docente – alunno, la loro modalità di apprendimento, le loro
relazioni e la loro organizzazione strutturale. D’altronde il ruolo della scuola è stato sempre quello di
tener conto della complessità della relazione educativa, per far saper conoscere, scegliere e anticipare,
e infine immaginare gli effetti della propria azione didattica. La prospettiva di una scuola tecnologica
comunque rimane a mio parere problematica dato che non tutti i docenti sono d’accordo e comunque
la sua diffusione ancora non è alla portata di tutti. Oggi ancora non posso immaginare come potrebbe
essere la mia disciplina con l’inserimento e l’uso delle tecnologie; forse un giorno i nostri studenti
potranno interagire diversamente magari utilizzando computer, software per la modellazione e
stampanti 3d. Tutto questo ancora non lo riesco a visualizzare e dovrei consolidare nuove
competenze.
13.Innescare ed avvalersi di attività di peer-review e peer-learning tra colleghi
Un altro aspetto che dovrebbe avvalersi la scuola è l’utilizzo delle attività di peer - review e di peer learning strumenti per il miglioramento e l’assicurazione della qualità nell’istruzione e della
formazione. La peer - review è sicuramente lo strumento più promettente in quanto consiste in una
valutazione condotta tra pari (Valutazione tra Pari); essa è una forma di valutazione esterna che ha
l’obiettivo di supportare le strutture scolatische e formative valutate nelle iniziative di sviluppo e di
assicurazione della qualità. I Peers valutano la qualità di alcune aree dell’istituzione, essi sono dotati
di esperienza e professionalità specifiche nella materia valutata. I vantaggi e i benefici dell’utilizzo
della peer – review sono quelli di ottenere da colleghi dei riscontri critici seppur amichevoli,
presentare i propri punti di forza, individuare le carenze e i punti di debolezza, ricevere consigli e la
buona prassi dai peer. In questo compito che dovrebbe poi tra l’altro creare una sinergia fra le diverse
discipline proverebbe il fatto di seguire una linea didattica comune osservando le varie problematiche
da poter risolvere insieme; in questo penso di aver consolidato l’esperienza necessaria per essere
adeguato al compito.
e) Partecipare alla gestione della scuola
indicatori scelti
32. Partecipare ai processi di autovalutazione della scuola
Un’ impegno fondamentale di oggi è quello che necessita la partecipazione dei docenti e dei dirigenti
alla valutazione delle scuole data la richiesta sempre più insistente della loro qualificazione: lo
sviluppo professionale del proprio ruolo in chiave professionale deve confrontarsi con una
qualificazione del servizio scolastico, attraverso l’autovalutazione. Senza dubbio le esperienze di
autovalutazione rappresentano una delle risposte più interessanti, con esse si consolida verso l’interno
l’esigenza di dotarsi di modalità più rigorose per il controllo del proprio operato e dei relativi risultati,
in prospettiva di sviluppo degli studenti e dell’organizzazione scuola nel suo complesso. L’utilizzo
della valutazione come sistema di guida della qualità rientra come interesse primario per chi opera
nella scuola e il sistema di valutazione deve essere introdotto con gradualità ed essere il più possibile
condiviso. Vi sono molti aspetti dell’autonomia delle istituzioni scolastiche che richiamano la
necessità della autovalutazione di istituto: la libertà di innovare in campo didattico; il decentramento
delle responsabilità finanziarie, gestionali ed educative: ogni singolo istituto deve mettere in primo
piano l’esigenza di controllare la strada percorsa ed i risultati ottenuti. Nel complesso si cerca di
rendere la scuola un’organizzazione responsabile, finalizzata ad offrire ai cittadini i servizi migliori
possibili con l’utilizzazione ottimale delle risorse a disposizione e soggetta a trasparenza e
rendicontazione. Personalmente in questo punto penso di aver consolidato l’esperienza necessaria in
questi anni e mi sento adeguato al compito.
33.Impegnarsi negli interventi di miglioramento dell’organizzazione scolastica.
Per quanto riguarda il miglioramento dell’organizzazione scolastica dobbiamo dire che è un processo
che ha dei tempi lunghi di impostazione e di realizzazione; servono le competenze e l’impegno di
tutte le componenti professionali della scuola. Il dirigente è il primo sostenitore del processo di
miglioramento, lui stesso deve conoscere gli strumenti, le risorse, le metodologie per innescare il
processo. Qui entra in scena l’utilizzo di uno staff che supporta il dirigente scolastico con il quale
deve condividere obiettivi e finalità per poter far crescere la cultura organizzativa e valutativa
dell’istituto che dirige. Il dirigente guida il miglioramento facendo leva sulla qualità professionale dei
docenti, sulla loro capacità organizzativa; il miglioramento dell’organizzazione scolastica è una
strategia permanente che al centro un’idea di scuola inclusiva e una progettazione condivisa. Il
miglioramento ha bisogno di professionisti che sappiano riflettere sul proprio operato, accettino il
confronto, sappiano fare autoanalisi e progettare azioni migliorative Il miglioramento non finisce mai,
è un processo che si autoalimenta, partendo dalla riflessione sull’esistente per trovare stimoli e qualità
crescenti. In questo punto penso di aver consolidato in questi anni l’esperienza per sentirmi adeguato
al compito
f) Informare e coinvolgere i genitori
indicatori scelti
34. Coinvolgere i genitori nella vita della scuola
Nella vita scolastica è fondamentale che ogni docente possa coinvolgere i genitori degli studenti.
I docenti hanno l’impegno di rapportarsi con le famiglie degli studenti e comunicargli tutto ciò che li
riguarda e succede all’interno dell’istituto; per questo c’è bisogno che ci sia un rapporto trasparente
di chiara professionalità. Tutti conoscono che la scuola è una istituzione educativa ed occupa un ruolo
significativo nella vita degli alunni, tanto che è il punto di riferimento per la loro istruzione. I genitori
sono i principali responsabili dell’educazione dei loro figli e insieme alla scuola partecipano a questo
ruolo formativo. La società nella quale siamo immersi si rivela essere molto complessa ed ai nostri
studenti vengono proposti molti modelli educativi (alcuni positivi altri no), per questo motivo bisogna
dare sostegno ad una “alleanza educativa” fra genitori e scuola produce una continuità educativa sana,
che certamente aiuta i ragazzi a crescere con equilibrio e consapevolezza. Lo scopo è quello che
quest’alleanza possa portare il bene dei nostri allievi in luogo come la scuola che formerà la nuova
generazione e la società del futuro. Innanzitutto è determinante che i genitori accettino la scuola come
luogo di formazione per i loro figli e che loro stessi contribuiscano attivamente alla vita scolastica
soprattutto perché fanno parte degli organi collegiali e possono esprimere opinioni e attuare
cambiamenti significativi. In questo compito penso di dover conseguire altre competenze.
36. Comunicare ai genitori obiettivi didattici, strategie di intervento, criteri di valutazione e
risultati conseguiti
Nell’attività scolastica il docente ha anche l’impegno di comunicare ai genitori dello studente, nelle
ore di ricevimento e nei colloqui, i propri obiettivi didattici, i criteri di valutazione e i risultati
conseguiti. In una materia di tipo laboratoriale il docente dovrà seguire la programmazione e gestire
i propri obiettivi didattici e, secondo della difficoltà dell’esercitazione il docente valuterà lo studente
secondo criteri inerenti alla disciplina per quanto concerne la modellazione, l’originalità e di fedeltà
se si tratterà di una copia dal vero. In una materia di tipo laboratoriale è diverso, rispetto le altre
discipline, pensare alla strategie di intervento quanto il ragazzo dovrà affrontare la materia sul proprio
elaborato grafico o pratico e impegnarsi per la buona riuscita dell’esercitazione; il docente dopo aver
registrato e archiviato l’attività scolastica dello studente dovrà comunicare i risultati conseguiti
prendendo visione degli elaborati svolti e anche ascoltando le emozioni dello studente. In questo
penso di aver conseguito una buona esperienza e mi sento adeguato al compito.
III. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALLA PROPRIA FORMAZIONE
(Professionalità)
Affrontare i doveri e i problemi etici della professione
Indicatori scelti
13. Rispettare regole, ruoli e impegni assunti all’interno del proprio contesto professionale
Il docente è una persona all’interno della scuola che deve rispettare le regole che appartengono al suo
ruolo e soprattutto di rispettare i propri impegni assunti all’interno del contesto professionale.
L’azione docente è sicuramente molto impegnativa e lo possiamo soltanto capire da quando entra a
scuola di mattina deve registrare la sua presenza e poi soprattutto deve aver avuto il tempo di
organizzarsi la lezione della sua disciplina: possiamo immaginare come la diversità delle discipline
può rendere più o meno difficile il compito e come laboratoriali come le discipline plastiche possano
essere materie complesse in quanto stiamo parlando non solo di far l’appello, di far giustificare i
ragazzi assenti ma anche quello di organizzare lo spazio per i studenti, per poter svolgere la loro
esercitazione in bassorilievo o a tuttotondo. Il docente dovrà organizzare nel dettaglio per la riuscita
del suo obiettivo prefissato sulla programmazione, far concentrare lo studente a dare il massimo
impegno e far sviluppare la personalità. In una materia laboratoriale è importante seguire ogni singolo
studente pe poter avere una situazione omogenea in classe, per cercare di non far rimanere indietro
nessun studente e cercarlo di farlo recuperare. Il docente deve far seguire le regole al corpo
studentesco e, tutti i docenti devono svolgere la stessa azione e dirigersi verso il consolidamento della
sua presenza nell’istituto. In questo mi sento di essere adeguato al compito data la mia esperienza.
13. Contribuire al superamento di pregiudizi e discriminazioni di natura sociale, culturale o
religiosa
Nella lezione il docente oltre a questo ruolo a sicuramente anche altri obiettivi che non sono meno
importanti a quelli che finora abbiamo citato. Uno fra questi è sicuramente quello di far superare i
pregiudizi e discriminazioni di natura sociale, culturale e religiosa; davanti i suoi occhi il docente
deve far valere il rispetto reciproco e quella uguaglianza nonostante oggi come oggi possono
presentarsi differenze culturali e religiose. Il docente deve impegnarsi nel tenere uniti tutti i studenti,
creando un amalgama fra loro, cercando in ogni caso di tener alta la loro personalità e dargli
importanza. Fino adesso ripensando ai miei anni di insegnamento posso ricordare quanti ragazzi di
cultura e religione diversa ho avuto e, soprattutto quanto è stato bello poter essermi rapportato con
loro perché mi hanno sempre dato delle grandi soddisfazioni in ambito laboratoriale; questo mi ha
fatto avvicinare a loro e capire la loro cultura. Penso che poter avere ragazzi di cultura e religione
diverse all’interno della classe possano arricchire non solo gli altri ma anche la scuola perché oggi la
scuola sta diventando il luogo non della cultura di quella nazione che la ospita ma di tutto il mondo.
In questo penso di essere un docente che faccio valere quei fondamenti di accoglienza e di fraternità
e per ciò mi sento adeguato a questo compito molto importante.
42. Utilizzare efficacemente le tecnologie per ricercare informazioni
Oggi il docente è una figura che è tenuta ad aggiornarsi professionalmente soprattutto per quanto
riguarda l’uso delle nuove tecnologie. Infatti esse vengono sempre più utilizzate nell’ambito
scolastico e il loro utilizzo possono aiutare ad invogliare maggiormente gli studenti sempre più
svogliati e demotivati nell’attività svolte a scuola. Un soddisfacente uso delle tecnologie è legato ad
un cambiamento del contesto di insegnamento - apprendimento, sia nel senso fisico della
predisposizione della classe e delle infrastrutture sociali ma anche nel senso culturale per cui i
processi educativi vengono ripensati come distribuiti e situati. Uno degli obiettivi legati all’uso
didattico delle tecnologie è lo sviluppo di ambienti che forniscano una varietà di strumenti a supporto
delle attività di apprendimento. L’uso delle tecnologie in ambito educativo ha individuato nella
capacità di promuovere interazioni sociali fra l’insegnante e gli studenti e fra gli studenti stessi una
risorsa fondamentale, ad esempio, ha ampiamente analizzato come l’uso del computer promuova
l’apprendimento collaborativo a scuola. L’uso delle tecnologie in ambito scolastico produce notevoli
cambiamenti nel processo di apprendimento in quanto diviene un’attività sociale, in quanto si creano
situazioni di interazione collaborativa, sia negli ambienti virtuali sia in quelli faccia a faccia; il
computer facilita un apprendimento mediante costruzione di conoscenza in quanto offre un supporto
per la conservazione, condivisione e socializzazione di prodotti anche intermedi, di idee in via di
sviluppo e di pratiche da affinare con l’uso. La classe, infatti, può essere trasformata in gruppi
collaborativi che avviano, ad esempio, attività di indagine a partire da problemi autentici. È evidente,
quindi, che l’introduzione delle tecnologie a scuola comporta anche l’adozione di un modello
didattico innovativo. Secondo me è importante un insegnante possa utilizzare a ricercare informazioni
e in questo mi sento di essere adeguato al compito.
44. Esplorare le potenzialità didattiche dei diversi dispositivi tecnologici
Per i docenti è opportuno che esplorino le potenzialità didattiche dei diversi dispositivi tecnologici;
con esse possono potenziare ed espandere la loro professionalità in quanto le competenze che devono
possedere non possono essere solo tecniche (come si usa il computer o un software), ma
necessariamente ricadono nella sfera educativa e didattica, ovvero quali sono le possibilità che il
computer o un software offrono per avviare attività valide e utili dal punto divista educativo.
L’insegnante, nell’integrare le tecnologie nella didattica, guida gli studenti, verso un uso più critico
e consapevole sia del mezzo sia dei contenuti della comunicazione mediata. Affinché ciò sia possibile
è necessario che il docente sia curioso, si avvicini alla tecnologia senza la paura del nuovo e senza
scetticismo verso le sue potenzialità didattiche. Proprio questo a volte induce molti docenti a non
utilizzare la tecnologia in classe, di conseguenza non rinnovando il loro modo di insegnare la loro
disciplina. In una materia come discipline plastiche ancora non esiste un utilizzo di tecnologie
avanzate ma ci si limita nell’utilizzare la rete internet, l’uso dei cellulari per la ricerca veloce di
immagini, l’uso di tablet per far vedere agli studenti immagini e video; in questo compito mi sento
adeguato al compito.
13.Documentare la propria pratica didattica
Il docente nel suo ruolo di educatore della sua disciplina ha il compito di documentare la propria
attività didattica. In una materia come le discipline plastiche possiamo immaginare che questa
documentazione è sicuramente derivante dalle esercitazioni svolte in classe dagli studenti sia in forma
grafica (disegni) sia nei manufatti eseguiti durante l’anno scolastico che a loro volta saranno archiviati
all’interno le cartelline di ognuno. Facendo questo l’insegnante realizza un archivio di saperi
conservando la memoria in continuità con il futuro; in questo modo si costruiscono anche le identità
professionali di ogni studente. Nel caso delle discipline laboratoriali si presume che ogni cartellina
possa dare seguito e soprattutto far circolare esperienze che si tradurranno in sapere collettivo, questo
servirà anche come esempio per poter elaborare nuove conoscenze in movimento per generare
cambiamenti e miglioramenti. All’interno della documentazione della propria attività didattica si
possono vedere i processi (contesti operativi, fasi dell’attività didattica, aspetti metodologici,
dinamiche di gruppo, incontri di progettazione) e i prodotti (elaborazioni progettuali). Oltre a questo
c’è anche il compito di registrare la propria attività didattica registrando ogni lezione e il tema
affrontato in quella lezione. Tutto ciò è molto importante e penso che con l’esperienza che possiedo
mi sento adeguato al compito.
13. Aggiornare il proprio bilancio di competenze ed elaborare un proprio progetto di sviluppo
professionale
Il primo dovere di ogni docente è quello di approfondire ed adeguare il proprio bagaglio di conoscenze
e competenze (cultura generale, specifico disciplinare, didattica generale e disciplinare, attività di
valutazione, strumenti di verifica, uso delle tecnologie didattiche); per le competenze sociali
approfondire invece la relazione e la comunicazione. I risultati della propria ricerca sono elementi
utili per rinnovare le proprie pratiche didattiche; servono per migliorarsi nel tempo e sono elementi
che indicano l’avvenuta evoluzione sia per il docente sia per il discente; le esercitazioni rimaste in
classe sono le prove della loro crescita avvenuta insieme da queste esperienze. L’insegnante in questo
modo possiede anche l’esempio per motivare gli studenti per poterli stimolare e guidare la loro
fantasia e per migliorare e arricchire i suoi interventi all’interno della classe. Anche in questo penso
di essere cresciuto professionalmente e mi sento adeguato al compito.
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