APRI

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FRANCIA
Geografia
La Francia è il 47° Stato per superficie terrestre e il 2° per superficie della zona economica esclusiva.
Il suo territorio europeo è bagnato dall’oceano Atlantico a ovest, dal Canale della Manica e dal Mare del Nord a nord. Essa è uno stato dell’Europa
occidentale confinante con Belgio, Lussemburgo, Germania, Svizzera e Italia a est e con Mar Mediterraneo, Andorra, Principato di Monaco e
Spagna a sud. Possiede dipendenze extraeuropee come alcune isole nell’Oceano Pacifico,Indiano e Atlantico, e la regione sudamericana della
Guyana Francese.
Con una superficie europea di 543.965 km2, la Francia si estende per oltre 1.000 km da nord a sud e altrettanti da est a ovest. È il terzo paese più
grande d’Europa, dopo Russia e Ucraina e il più grande nell’Unione europea. Inoltre, la Francia possiede la seconda più grande Zona
Economia Esclusiva, che ricopre 11.035.000 di chilometri quadrati,
circa l’8% della superficie totale di tutte le zone economiche esclusive del mondo, dietro agli Stati Uniti d’America e prima dell’Australia.
Ad eccezione della sua frontiera nord-est, in Europa il paese è prevalentemente delimitato da confini naturali, quali il mare, il Reno, Alpi e Pirenei.
I quattro principali fiumi della Francia sono la Senna, a nord, la Loira, a ovest, il Rodano a est e la Garonna a sud-ovest. Con i loro numerosi
affluenti, questi fiumi costituiscono un’importante ed estesa
rete idrografica collegata grazie a un denso reticolo
di canali, tra cui il canal du Centre e il canal du Midi.
Il Massiccio Centrale funge da spartiacque per i principali
corsi d’acqua tributari della Manica – che riceve le acque dei
bacini della Senna e della Somme – del Mediterraneo – in
cui sfocia, nel golfo del Leone, il Rodano – dell’Atlantico –
che riceve la Loira e la Garonna. Il Reno, come la Mosa, scorrono
solo in parte sul territorio francese e sfociano nel Mare del Nord.
Altri importanti corsi d’acqua sono inoltre la Saona, l’Isère e la
Durance, affluenti del Rodano, la Charente, che sfocia nel golfo
di Biscaglia, la Dordogna, che confluisce con la Garonna
nell’estuario della Gironda, e alcuni dei principali affluenti della
Senna: la Marna, l’Oise e l’Yonne. Tra le superfici lacustri del
paese vi sono il lago di Ginevra, francese per gran parte della
sponda meridionale, e il lago di Annecy.
Nella regione della Linguadoca – Rossiglione si
trova il Comune di Llìvia, una
exclave spagnola, appartenente della Comunità Autonoma di
Catalogna. La Francia è un membro dell’Unione europea, che
presiede dal 1 luglio al 31 dicembre 2008.
Clima
Il clima della Francia, generalmente temperato ceanico, presenta in
alcune regioni notevoli difformità: così il clima particolarmente mite
elle regioni costiere mediterranee contrasta con quello
rigido e ventoso delle regioni orientali.
Le temperature lungo la costa atlantica sono determinate
dall’azione delle correnti oceaniche e dei venti provenienti da ovest, mentre all’interno, in
particolare nella regione nordorientale, inverni rigidi si alternano a estati calde, com’è
tipico dei climi continentali.
La temperatura media a Parigi, il cui clima è condizionato dagli influssi atlantici, è di 3 °C
a gennaio e di 18 °C a luglio; a Lione la temperatura estiva è leggermente più
elevata. La media annua delle precipitazioni varia nelle diverse regioni ed è compresa
tra i 2.000 mm annui delle aree montuose più elevate e i circa 500 mm delle regioni
mediterranee e del bacino di Parigi. Lungo la costa atlantica la media delle
precipitazioni è di circa 1.000 mm. Nelle regioni meridionali soffia spesso il mistral, un
vento forte, freddo e secco incanalato dalla valle del Rodano, alimentato dalla
differenza di pressione tra le aree interne e l’area mediterranea.
Flora e Fauna
In Francia la flora presenta le tipiche varietà
dell’Europa continentale che vanno dalle
specie proprie dell’areale artico-alpino sino
alle formazioni della macchia mediterranea
(gariga). Le foreste temperate
rappresentano l’associazione vegetale tipica
e ricoprono il 28,3% della superficie del
paese. La fauna, come generalmente in
tutta l’Europa occidentale, comprende pochi
esemplari di grandi mammiferi, tra i quali i
più comuni sono il cervo e la volpe. Nelle
regioni alpine si trova il camoscio, mentre il
lupo e il cinghiale sopravvivono in alcune
aree boschive. Tra gli animali di piccola
taglia figurano il porcospino e carnivori della
famiglia della donnola; rettili quali la vipera,
la lucertola e la tartaruga vivono soprattutto
nelle regioni meridionali. Ben rappresentata
è l’avifauna, che presenta una grande
varietà di specie, sia stanziali sia di passo: la
Camargue ospita tra l’altro colonie protette
di fenicotteri. Le specie ittiche più diffuse
nelle acque marine sono il merluzzo,
l’aringa, lo sgombro, la sarda e il tonno.
Problemi e tutela dell’ambiente
•
•
La Francia vanta una lunga tradizione in materia di
conservazione ambientale, risalente al Medioevo,
quando vennero adottati i primi provvedimenti per
la salvaguardia di alcune foreste. La prima
legislazione in materia di protezione ambientale
risale agli anni Trenta del XX secolo; da allora le
autorità governative francesi hanno approvato varie
normative in materia per proteggere le risorse
ambientali del paese e salvaguardare i diversi
habitat. Il 3% (2004) del territorio del paese è
soggetto a tutela ambientale; numerosi sono infatti
i parchi nazionali e le aree protette costiere, lacustri
e marine. La Francia possiede inoltre 10 Riserve
della biosfera sotto la tutela dell’UNESCO.
L’inquinamento idrico determinato dagli scarichi
urbani e industriali interessa alcuni dei principali
fiumi della Francia. Per migliorare la qualità delle
risorse idriche si prevede la realizzazione di nuovi
impianti di trattamento delle acque e l’imposizione
di tasse sull’inquinamento. I principali centri urbani
sono interessati dal fenomeno dell’inquinamento
atmosferico causato dall’emissione dei gas di
scarico dei veicoli e dalla combustione dei
combustibili fossili, sebbene grazie allo sviluppato
settore nucleare la Francia sia uno dei paesi
industrializzati con il minor livello di emissioni di
anidride carbonica. Parte del patrimonio forestale
del paese è minacciato dalle piogge acide; di rilievo
anche i problemi legati alle discariche abusive di
rifiuti e all’inquinamento dei litorali.
Popolazione
La Francia ha una popolazione di 61.083.916 abitanti (2007), con una densità media di
112 unità per km². La distribuzione della popolazione, piuttosto irregolare, vede il
bacino di Parigi raccogliere circa 1/5 della popolazione totale. Nel 2005 la popolazione
urbana ammontava al 77% del totale. La Francia, che dopo la seconda guerra
mondiale aveva assistito a un notevole incremento demografico dovuto al ritorno in
patria di cittadini emigrati nelle colonie e all’affluenza di manodopera straniera,
registra oggi, come molti altri paesi industrializzati, un basso tasso di crescita
demografica (0,33%).
Il paese divenne terra d’immigrazione già alla fine del XIX secolo, quando accolse un
cospicuo flusso migratorio proveniente soprattutto dall’Italia, dalla Germania, dal
Belgio, dalla Polonia, dalla Russia e dalla Spagna; nel corso del XX secolo il flusso
migratorio ha visto aumentare il numero di immigrati provenienti dalle ex colonie del
Maghreb, dell’Indocina e dell’Africa subsahariana. La comunità straniera, stanziata
prevalentemente nella regione parigina, contava nel 1990 circa 3,5 milioni di
individui, di questi, 1,3 milioni provenienti dalla comunità europea e 2,2 milioni di
provenienza non comunitaria.
Nel 2007 il tasso d’immigrazione
del paese era pari allo 0,70
per mille.
ECONOMIA
La sua economia è di tipo capitalista con un significativo intervento dello Stato a partire dalla fine della seconda guerra
mondiale. La Francia è la quinta più grande economia del mondo, dietro Stati Uniti dell’America,Giappone,Cina e
Germania. Con i suoi 551.602 km e 64 milioni di abitanti (compresi i territori d’oltremare), la Francia non può essere
considerato come un “grande” paese rispetto al resto del mondo. Tuttavia, il suo peso economico è stato in grado
di dare un ruolo di primo piano sulla scena internazionale.
La Francia ha beneficiato
innegabilmente dalla sua posizione
geografica al centro dell’Europa e lungo i principali flussi
commerciali che attraversano il continente,con importanti
porti sul mar Mediterraneo, Canale della Manica e oceano
Atlantico. Il settore primario è molto efficiente,
con un’agricoltura in grado di produrre molto più
del fabbisogno nazionale. Le principali coltivazioni
sono quelle dei cereali, della barbabietola da
zucchero e della vite. A queste seguono gli ortaggi
e la frutta. L’allevamento, soprattutto bovino,
costituisce un’attività essenziale del settore primario.
Importanti sono la pesca e l’allevamento delle
ostriche. I prodotti alimentari godono di particolare fama a
livello mondiale. Nel settore secondario, l’industria è ben
rappresentata in tutti i campi. Il settore terziario occupa la
maggior parte della popolazione attiva e contribuisce più di
ogni altro alla formazione del reddito nazionale. Comprende
una gamma completa di servizi (finanziamenti dello stato,
turismo e sistema delle comunicazioni)
STORIA
•
La presenza umana sul territorio dell’attuale Francia risale al Paleolitico inferiore. Uno dei siti più
antichi contestato da alcuni autori è il sito di Chilhac (Alta Loira). Il territorio francese presenta un
numero significativo di grotte decorate del Paleolitico superiore, di cui la più famosa è
probabilmente Lascaux (Dordogna,15.00 anni fa). A partire da circa 7.000 anni fa, tutta la
regione entra nel Neolitico,il più antico villaggio noto fu il sito di Courthézon (Vaucluse),datato
4.560 a.C.
Arrivati in Francia intorno al 900 a.C.
i celti (Galli) ne occuparono gran
parte del territorio verso il terzo secolo a.C.
Nel 680 a.C. circa la costa mediterranea vide
l’arrivo dei primi coloni greci,con la fondazione
di una colonia presso Antibes.La regione più
meridionale della Gallia passò sotto la
dominazione romana nel 125 a.C., e
successivamente il resto del territorio nel 51 a.C.,
dopo la guerra di Gallia. Sotto l’Impero romano,
si sviluppò una civiltà gallo-romana prospera,
portando alla Francia una base di cultura latina
Francia merovingia e carolingia
Dopo la caduta dell’impero romano la Gallia
fu occupata da varie popolazioni
germaniche: gli Alemanni a nord, i Burgundi
nel sud-est soprattutto i Franchi che presero
il sopravvento sulle altre popolazioni del
Paese e espansero ulteriormente i loro
domini.
Gran parte delle regioni che costituiscono
l’attuale Francia vennero unite sotto
Clodoveo , nel 507. A partire dalla metà del
VIII secolo Pipino il Breve, divenne il primo
re dei Franchi non merovingio. Il regno si
estende considerevolmente, e venne eretto
a Impero durante il regno di suo figlio Carlo
Magno. Dopo la morte del figlio di Carlo
Magno, Ludovico il Pio, l’autorità centrale
crollò rapidamente. Con il giuramento di
Strasburgo dell’ 842 e la spatizione di
Verdun dell’843 l’impero verrà diviso in tre
parti: la Francia orientalis (a est), la Francia
occidentalis (a ovest) e fra le due l’effimero
regno di Lotario I. La parte orientale
corrispondeva a ciò che più tardi sarebbe
divenuto il Sacro Romano Impero e la parte
occidentale alla Francia. Il giuramento di
Strasburgo è stato spesso presentato come
alto fondatore della Francia (e Germania).
Francia Capetingia
I discendenti di Carlo Magno – i Carolingi – mantennero una simbolica influenza sui territori che
grosso modo corrispondono alla Francia fino al 987, quando Ugo Capeto, iniziatore della dinastia
dei Capetingi,
duca di Francia e conte di Parigi, venne incoronato re. I suoi discendenti governarono fino al 1792,
quando, con la rivoluzione Francese, il Paese si diede una forma di governo repubblicana ,
deponendo Luigi XVI.I primi re della dinastia estesero progressivamente
il dominio reale, rafforzare il regno franco malgrado
l’opposizione dei Plantageneti, che si materializzò
con la guerra dei Cent’anni. Ma fu solo verso la
fine del XII secolo, con Filippo Augusto, che
l’autorità dei franchi riuscì ad estendersi, per la
terza volta in un millennio, dai Pirenei al canale
della Manica. E fu in questo momento che si iniziò ad
utilizzare il termine regno di Francia, che acquisisce un
peso paragonabile a quella d’Inghilterra o del Sacro
Romano Impero. Gli ultimi secoli del Medioevo, segnato
dalla crisi della guerra dei Cent’ anni e dalla peste nera,
in ultima analisi, rafforzarono l’autorità reale, che
diventò innegabilmente nel quindicesimo secolo, con
Luigi XI.
RINASCIMENTO E ASSOLUTISMO
Nel tardo medioevo i re cattolici di Spagna e possedimenti degli Asburgo si
unirono dando vita all’impero di Carlo V.
Francesco I e suo figlio
Enrico II lottarono contro
questo nuovo potere alternando successi a battute d’arresto.
Ma sarà solo con Enrico IV e Luigi XIII e il suo ministro
Richelieu, che la prepoderanza spagnola verrà messa in
discussione a vantaggio della Francia.
Sul fronte del dominio coloniale , nonostante le
iniziali espansioni portate in America con la
spedizione di Jacques Cartier sotto Francesco I, e gli
insediamenti nel mar dei Caraibi, Louisiana e Senegal
sotto Luigi XIV, la mancanza di determinazione
di Luigi XV farà pendere l’ago della bilancia in favore
dell’ Inghilterra in India e in Canada.
La Rivoluzione e l’Impero
Le difficoltà finanziarie, il rifiuto alle riforme e l’impazienza del popolo portarono alla rivoluzione
francese , dal 1789 al 1799. Questo episodio vide sorgere la
Dichiarazione dei diritti
dell’uomo e del cittadino del 1789 e la promozione degli ideali di libertà, di uguaglianza e
fraternità.
La rivoluzione si svolse in più fasi, iniziando con una prova di Monarchia costituzionale, con la riunione
dell’Assemblea generale, la presa della
Bastiglia il 14 luglio 1789, sconvolgimenti politici
e sociali, e la caduta della monarchia il 10
agosto 1792.
Nel 1799, Napoleone Bonaparte prese il potere,
prima come Primo Console, poi come
imperatore (1804). Le sue armate combatterono e
vinsero nei grandi teatri di guerra europei,
assoggettando ampi territori e interi stati e fondando
nuovi regni, alcuni dei quali governati dai familiari di
Napoleone. A seguito della sua
sconfitta nel 1815, la monarchia venne restaurata in
Francia , per essere successivamente abolita
legislativamente e
sostituita dalla Seconda Repubblica francese.
XIX secolo
Il 2 dicembre 1851 il Presidente della Repubblica, Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di Napoleone,
organizzò un colpo di stato. Il 4 gennaio 1852 venne proclamato imperatore con il nome di
Napoleone III. Moriva la Seconda Repubblica francese, e nasceva il Secondo Impero.
Inizialmente il paese visse un’ importante fase di industrializzazione, guidato dalla politica liberale in
base economico, basata su una forte struttura capitalistica. Napoleone III si assicurò la fiducia nel
Regno Unito, aumentò l’influenza della Francia in Medio
Oriente, e le sue azioni in Italia contro l’Austria
permisero la riunione delle regioni piemontesi
della Savoia e di Nizza. Ma gravi battute d’arresto
offuscarono notevolmente l’immagine del regime
e lotta contro la Prussia di fatto ne precipitò la
caduta. Nel 1870 dopo la sconfitta di Sedan, e
la perdita di Alsazia e Lorena aumentarono il
sentimento nazionale. Altro fatto significativo
era sul fronte demografico, la Francia non era
più il paese più popoloso d’Europa, come prima
della Rivoluzione francese, ma si vedeva oramai
sopravanzato della popolazione tedesca e italiana
di gran lunga superiore.
La Terza Repubblica e la
Liberazione del 1945
La guerra franco-prussiana del 1870 portò alla
caduta del Secondo Impero e la ritorno della
Repubblica. Sotto la Terza Repubblica la
Francia estende il proprio impero coloniale,
la cui conquista era iniziato sotto le
monarchie del diciannovesimo secolo.
Uscita vittoriosa dalla guerra mondiale la Francia
visse un periodo di crisi economia e politica
negli anni ’30.
L’invasione tedesca della Francia nel maggio del
1940 e la resa del 22 giugno portato alla
concessione di un voto per i pieni poteri al
maresciallo Philippe Pétain durante la
seconda guerra mondiale. Egli sostituì la
repubblica con uno Stato francese
contestato dalla Francia Libera del Generale
Charles de Gaulle che combattè al fianco
degli inglesi fino al 1944.
Quarta e Quinta Repubblica
Alla fine della seconda guerra mondiale, la
Quarta Repubblica fu promulgata il 27
ottobre 1946, ma dovette affrontare gravi
difficoltà nell’impero coloniale, prima in
Indocina e poi in Algeria, oltre alla
decolonizzazione attraverso negoziati.
Nonostante l’instabilità politica il Paese
partecipò attivamente alla creazione della
Comunità europea del carbone e dell’acciaio
nel 1950, e alla firma del Trattato di Roma
del 1957 come membro fondatore del
mercato comune. Inoltre, la politica di
sviluppo del nucleare, sia civile che militare,
contribuì ad una politica indipendente degli
anni ’60.
La Costituzione della Quinta Repubblica, venne
adottata il 4 ottobre 1958 rendendo la
Repubblica più resistente alle instabilità. Dal
1973 l’economia francese ha conosciuto un
susseguirsi di crisi economiche e dei periodi
di crescita lenta, con frequente alternanza al
potere. Dagli anni ’50, la riconciliazione e la
cooperazione con la Germania hanno
consentito alla Francia di svolgere un ruolo di
forza trainante nel processo di integrazione
europea, in particolare con la Comunità
Economica europea. È diventata uno dei
principali paesi dell’Unione europea, a favore
di un’Europa politica forte, anche se ha
respinto la Costituzione europea con il 55%
dei voti il 29 maggio 2005.
Lingua e religione
Lingua ufficiale del paese è il francese, parlato dalla maggioranza della popolazione.
Numerose sono le minoranze linguistiche quali il bretone in Bretagna, il basco e il catalano nella
regione dei Pirenei, il còrso in Corsica; l’alsaziano, un dialetto tedesco, in Alsazia e Lorena; nel
sud del paese è inoltre diffuso il provenzale, nelle Fiandre il
fiammingo. La forte immigrazione dei paesi del Maghreb fa sì che l’arabo sia ampiamente diffuso
(circa 2 milioni di parlanti). Nel mondo sono circa 122 milioni gli individui francofoni, distribuiti
prevalentemente in Belgio, Svizzera, Canada e nei paesi ex coloniali dell’Africa.
La società francese è fortemente
laicizzata e solo una piccola parte
pratica la religione professata.
Il cattolicesimo è la religione più
diffusa (75%); le altre principali
confessioni sono l’islamismo (5%),
il protestantesimo (2%) e l’ebraismo (1%).
Nel 1905, a causa dell’opposizione
popolare contro l’influenza esercitata dalla
Chiesa cattolica nella politica e nel sistema
educativo pubblico del paese, fu abolito
il concordato del 1801; tale atto sancì la
fine del riconoscimento ufficiale, da parte
dello stato, dei culti religiosi.
Istruzione e cultura
Il sistema scolastico della Francia è erede di una tradizione che risale in gran parte alla Rivoluzione Francese e si basa
su istituzioni ereditate dal Medioevo, tra cui la celeberrima Università di Parigi. L’opera di centralizzazione
dell’amministrazione scolastica, con l’attribuzione allo stato dei poteri fondamentali in materia di istruzione, fu
iniziata da Napoleone tra il 1806 e il 1808. Il sistema educativo moderno si basa su alcune leggi promulgate tra il
1881 e il 1886 per volontà di Jules Ferry, ministro dell’Istruzione, che assicurarono l’istruzione pubblica gratuita e
obbligatoria, interamente sotto il controllo dello stato.
Nello specifico, il nuovo sistema eliminava il controllo centralizzato, da parte del ministero
dell’Istruzione, dei bilanci, dei curriculum e delle assunzioni degli insegnanti, per creare unità didattiche
ai diversi livelli, trasferendo alle facoltà il controllo del corpo insegnante e
concedendo agli studenti un maggior potere di intervento in merito alle
decisioni riguardanti la vita universitaria. La Francia ha un tasso di
alfabetizzazione della popolazione adulta pari al 99%.
I centri di istruzione francesi sono stati presi ad esempio in tutto il
mondo come modelli accademici. Tra i principali istituti di insegnamento
universitario di fama mondiale si ricordano l’Università di Parigi, l’Ecole de Hautes
Etudes en Sciences Sociales, l’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts,
l’Ecole Nationale d’Administration,
l’Ecole Normale
Supérieure e il Collège de France.
La maggior concentrazione di musei e biblioteche si trova a
Parigi.
Tra questi si citano la Bibliothèque nationale,
la Biblioteca della Sorbona e la Biblioteca Mazarine, facente parte
dell’Institut de France;
i principali istituti museali sono il Musée du Louvre e il Musée d’Orsay;
istituto culturale di fama mondiale èinoltre il Centre Georges Pompidou.
Per ulteriori informazioni sulla cultura francese francese; Arte francese;
Cinema francese; Teatro occidentale; Musica occidentale.
Letteratura francese
Al secolo XI risalgono le prime opere letterarie di una certa
importanza: si tratta di lunghi componimenti poetici conosciuti
come chansons de geste. Tra i primi poeti del Rinascimento
francese si distinse Maurice Scève. Il Rinascimento raggiunse
il vertice espressivo con i poeti della generazione successiva:
sette autori che, al seguito di Pierre de Ronsard, formarono il
gruppo della Pléiade, inaugurando una nuova epoca letteraria.
Il XVII secolo, è il periodo classico della letteratura francese:.
La cosiddetta Età dei Lumi (XVIII secolo) fu così definita
perché la maggior parte degli sforzi intellettuali furono volti a
dissipare la superstizione e l’oscurantismo della Chiesa e di
altre dottrine istituzionalizzate. Ne furono precursori François
de Salignac de la Mothe Fénelon, Bernard le Bovier de
Fontenelle e Pierre Bayle.
I razionalisti francesi rifiutarono la filosofia scolastica e diffusero le
nuove concezioni meccanicistiche esposte poi
nell’Encyclopédie, un’opera destinata a dare un’interpretazione
sistematica a tutto il sapere umano. Collaborarono
all’Encyclopédie autorevoli naturalisti, etnologi, filosofi,
economisti e statisti contemporanei di Voltaire.
Il pensiero politico moderno fu considerevolmente influenzato da
Lo spirito delle leggi (1748) di Montesquieu.
Jean-Jacques Rousseau, influenzò in modo rivoluzionario il pensiero
politico del tempo, rivoluzionò anche il pensiero educativo con
il romanzo pedagogico Emilio (1762), mentre in campo
narrativo anticipò tendenze romantiche nel romanzo epistolare
Giulia o La nuova Eloisa (1761
Nella Francia del XIX secolo emersero numerosi gruppi letterari:
dappr ima i romantici, poi i realisti, i parnassiani, i simbolisti e
i naturalisti. Nonostante le sue tendenze politiche radicali,
Madame de Staël anticipò nei suoi romanzi interessi e forme
romantiche; Corinna (1807) è considerato il suo capolavoro
Divisioni amministrative e città
principali
La Francia metropolitana comprende ventidue regioni, a loro volta divise in novantasei
dipartimenti. Le regioni sono: Alsazia, Aquitania, Alvernia, Bassa Normandia, Borgogna,
Bretagna, Centre, Champagne-Ardenne, Corsica, Franca Contea, Alta Normandia, Ile-deFrance,Linguadoca-Rossiglione, Limosino, Lorena,
Midi-Pyrénées, Nord-Pas-de-Calais, Pays de la Loire, Piccardia, Poitou-Charentes, Provenza-AlpiCosta Azzurra e Rodano-Alpi. Parigi non è solo la maggior città della Francia ma, fin dalla nascita
dello stato nazionale, è il cuore della vita economica, amministrativa, politica e culturale del
paese; a partire dalla metà del Novecento è stata tuttavia avviata una politica di sviluppo dei
numerosi centri urbani disseminati nell’Esagono atta a controbilanciare il ruolo centralizzatore
della capitale.
Oggi la Francia annovera diverse città popolose e dinamiche, confunzioni preminenti, tra cui
Marsiglia, importante centro
portualesul Mediterraneo;
Lione, specializzata soprattutto
nella produzione tessile; Tolosa,
centro industriale e commerciale;
Nizza, rinomato centro di
soggiorno turistico; Strasburgo,
porto sul Reno e centro
industriale e commerciale; Nantes,
sede di zuccherifici e cantieri
navali; Bordeaux, centro
portuale e di produzione
vinicola; Montpellier, centro
commerciale e manifatturiero.
1° gennaio Capodanno Jour de l’An
1° maggio
Pasqua
Festa del
lavoro
8 maggio
Giorno
della
vittoria
Ascensione
Pentecoste
14 luglio
Festa
nazionale
1 novembre Ognissanti
Natale
25
novembre
Paques
Fete du
Travail
Victoire
1945
Ascension
Pentecote
Fete
Nationale
Toussaint
Noel
Festività
Informazioni sulla Francia
GOVERNO
PRESIDENTE
PRIMO MINISTRO
INDIPENDENZA
INGRESSO
NELL’ONU
INGRESSO NELL’UE
CONTINENTE
VALUTA
INNO NAZIONALE
REPUBBLICA
SEMIPRESIDENZIALE
NICOLAS SARKOZY
FRANCOIS FILLON
843 (TRATTATO DI VERDUN)
24 OTTOBRE 1945.
25 MARZO 1957.
EUROPA
EURO
LA MARSIGLIESE
Potere esecutivo
Il presidente della Repubblica viene eletto a suffragio universale per un
mandato di cinque anni. Egli nomina il primo ministro (e, su proposta di
questi, i ministri), presiede
il Consiglio dei ministri,
il Consiglio superiore della
magistratura, il Consiglio di
difesa nazionale ed è
comandante in capo delle
forze armate. Il governo
deve tuttavia ottenere la fiducia
del Parlamento, che può quindi
approvare o respingere le scelte
effettuate dal presidente della
Repubblica.
Presidenti della Repubblica francese
durante la quinta repubblica
1959-1969
1969-1974
1974-1981
1981-1995
1995-
Charles De Gaulle
Georges Pompidou
Valéry Giscard d’Estaing
François Mitterrand
Jacques Chirac
Potere legislativo
Il sistema legislativo è basato su un Parlamento bicamerale. L’Assemblea nazionale è costituita da 577
membri (22 dei quali in rappresentanza dei dipartimenti e territori d’oltremare) eletti a suffragio
universale, in carica per cinque anni. Il Senato è composto da 331 membri (di cui 12 che
rappresentano i cittadini francesi
residenti all’estero), eletti a suffragio
universale indiretto dai deputati e
dai consiglieri dipartimentali e
comunali e rinnovabili per
un terzo ogni tre
anni. Una legge approvata
nel 2003 prevede un aumento
dei seggi senatoriali, che
diventeranno 341 nel 2007 e 346
nel 2010.
Il diritto di voto è conferito al
conseguimento del diciottesimo
anno d’età.
Potere giudiziario
L’amministrazione della giustizia si basa su
una serie di tribunali civili, penali e
amministrativi, specializzati (per l’infanzia,
il lavoro, il commercio, la sicurezza sociale
ecc.) e distinti a seconda della gravità dei
reati (dalle contravvenzioni ai reati più
gravi). I settori civile e penale contemplano,
oltre al primo grado, anche una Corte d’appello
e un Corte di cassazione. Il settore
amministrativo
prevede una Corte amministrativa d’appello
e un Consiglio di stato. Il Consiglio costituzionale
è composto da sei membri, di cui tre nominati
dal presidente della Repubblica e tre dal
presidente
dell’Assemblea nazionale. Dal 1994 è in vigore
un nuovo codice penale che ha sostituito quello
del 1810.
La pena di morte è stata abolita nel 1981.
Istituzioni periferiche
La Francia comprende 22 regioni amministrative (inclusa
quella autonoma di Corsica) suddivise in 96 dipartimenti,
e 10 dipartimenti e territori d’oltremare (Guadalupa,
Martinica, Saint-Pierre e Miquelon, Guayana Francese,
Polinesia Francese, Nuova
Caledonia, Wallis e
Futuna, La Réunion,
Mayotte, Terre
Australi e Antartiche
Francesi).
Difesa
Le forze armate includono tre comandi (esercito, marina, aviazione) e
la Gendarmeria (polizia militare); il personale militare contava
254.895 addetti nel 2004.
Al presidente della Repubblica,
capo supremo delle forze
armate,è rimandata la
decisione di usare le armi
nucleari di
cui il paese è dotato. Tra
i 19 membri della NATO,
dal 1966 la Francia non fa
parte dell’organizzazione
militare integrata.
Forze politiche
Le forze che hanno dominato la scena politica francese dell’ultimo
ventennio sono il Raggruppamento per la repubblica di ispirazione
neogollista, che insieme con altre forze conservatrici nel 2002 ha
dato vita all’Unione per un movimento popolare; l’Unione per la
democrazia francese; il Partito
socialista; il Partito comunista; e i Verdi
(ecologisti) . Negli
ultimi anni si è registrata
anche l’affermazione del Fronte
nazionale, il quale, nonostante
alcune clamorose affermazioni,
è rimasto ai margini della vita
politica francese per il suo carattere
neofascista e xenofobo.
Parigi, la capitale
La città di Parigi si estende, in magnifica
posizione, sulle due rive della Senna ed è un
centro finanziario, commerciale, industriale,
culturale e artistico di rilievo mondiale. Grazie
al suo fascino e al carattere cosmopolitica è
una delle città europee più belle e importanti.
Inoltre è anche la sede di prestigiose università
come la Sorbona e di istituzioni internazionali
come l’ UNESCO. Fra le opere architettoniche
del suo straordinario passato ricordiamo la
Cattedrale di Notre-Dame, il museo di Louvre,
l’Arco di trionfo e la Torre Eiffel. Parigi è anche
uno dei centri dello shopping internazionale,
soprattutto per l’acquisto di beni di lusso come
profumi, gioielli e creazioni di moda. A pochi
chilometri, poi, sorgono la celebre reggia di
Versailles e il parco di divertimenti Eurodisney.
La città è famosa anche per alcuni suoi
quartieri caratteristici e per la grandiosità del
suo impianto urbanistico. Parigi è, insieme a
Londra, anche la città europea più viva e
dinamica. Negli ultimi decenni, per esempio,
Parigi ha attuato una grande innovazione in
campo urbanistico e architettonico.
Cinema francese
Negli anni Ottanta del XIX secolo in molti paesi
europei vennero condotte varie e
approfondite ricerche sulla possibilità di
montare in sequenza immagini fotografiche
scattate in momenti consecutivi, onde
ottenere l’illusione del movimento. Gli
esperimenti sull’animazione conobbero una
svolta fondamentale quando vennero
inventati i primi apparecchi in grado di
proiettare fotogrammi su uno schermo.
Nonostante fosse già stata organizzata qualche
dimostrazione delle sorprendenti
applicazioni di queste tecniche (ad esempio,
a Berlino), tradizionalmente si fa risalire
l’atto di nascita del cinematografo alla
memorabile proiezione pubblica che i fratelli
Auguste e Louis Lumière organizzarono il 28
dicembre 1895, in Boulevard des Capucines,
a Parigi.
Ma il fenomeno più vistoso degli anni Ottanta è
stato l’affermazione di una leva di giovani
autori che ottennero fin dagli esordi
l’attenzione della critica francese e
internazionale. Tipici rappresentanti della
cultura degli anni Ottanta, Leos Carax, Jean
Jacques Beineix e Luc Besson propongono
un cinema dal citazionismo esasperato,
caratterizzato da storie spesso implausibili e
da una messa in scena barocca.
Arte francese
Verso la fine del XVIII secolo il decorativismo e le leziose
piacevolezze rococò cedettero il passo all’affermarsi di
uno stile più austero, il neoclassicismo, fondato sui principi
di ordine e armonia derivati dal razionalismo illuminista.
In Francia, nel periodo della Rivoluzione
francese il nuovo linguaggio fu
apprezzato in quanto vicino all’arte
di Roma repubblicana;
quando Napoleone si autoproclamò
imperatore nel 1804, lo stesso stile
neoclassico fu considerato ancora
consonante con il nuovo corso politico,
nei suoi aspetti derivati dalla
cultura di Roma imperiale.
Cucina francese
• La cucina in Francia si raffina dopo l'arrivo di Caterina de' Medici, giunta nel 1533 alla
corte dei Valois con un seguito di grandi cuochi.
L'apporto culinario che ne seguì permise alla cucina francese di compiere una svolta
storica che le consentì di diventare la più articolata tra quelle occidentali.
Un impulso decisivo venne dato, all'inizio dell'Ottocento, da Antonin Carême che codificò
le regole della cucina transalpina. La cucina
francese è per definizione quella delle grandi
salse, con ricchezza di preparazioni in tutti i
settori alimentari. Come in Italia, anche in
Francia esistono specialità regionali come la
tarte à l'oignon (torta di cipolle)
e la choucroute guarnie (verze e carne
di maiale) dell'Alsazia;
il coq au vin (pollo al vino) della Borgogna;
le rillettes (rognoncini) de Tours del Centre,
le coquilles Saint-Jacques (capesante) della
Bretagna e molti piatti ancora.
Musica francese
MUSICA ANTICA : ARS ANTIQUA E ARS NOVA
Nella seconda metà del XIII secolo il mottetto si affermò
come principale forma di musica polifonica, con testi che
andavano
dalla religione all’amore profano, spesso affiancando i due
temi in una
stessa composizione in latino e in francese. Una delle
conseguenze
dell’uso di testi narrativi nelle parti superiori dei mottetti
fu
l’inserimento di un maggior numero di note più brevi per
permettere l’articolazione sillabata delle parole.
MUSICA BAROCCA : CANTATA
Un altro genere collegato all’opera fu la cantata da
camera, che
rispecchiava le caratteristiche musicali dell’opera italiana
e francese. Alcune di esse erano vere e proprie scene
operistiche in mi
niatura, mentre altre erano essenzialmente orchestrazioni
di
testi poetici.
MUSICA CONCRETA
La musica concreta parte da suoni e rumori presenti in
natura o prodotti dall'attività dell'uomo; essa può pertanto
essere generata dai rumori del traffico ferroviario così
come
dal suono di un pianoforte.
MUSICA ELETTRONICA
La computer music è caratterizzata dall’uso della
tecnologia digitale. Mentre la musica creata con la
manipolazione di nastri magnetici (la cosiddetta musica elettroacustica)
usa registratori e strumenti analogici, i computer immagazzinano le
informazioni in maniera digitale, sotto forma di numeri che possono
essere elaborati matematicamente con l’uso di specifici programmi.
La tecnologia digitale permette oggi ai compositori una grande
varietà di stili. Alcuni, come il francese Luc Ferrari, creano una
musica registrata esplorando i suoni della natura;altri, come il
britannico Denis Smalley o l’argentino Horacio Vaggione, continuano
la tradizione della musica concreta intervenendo con le loro
elaborazioni su suoni registrati dal vivo. Questo genere di musica,
nella quale i suoni registrati sono trattati come astratti “oggetti
sonori”, prende talora il nome di acousmatic.
MUSICA RINASCIMENTALE
L’impatto di tale innovazione sulla diffusione e la composizione della
musica fu immediato, poiché da ciò prese forma il linguaggio
musical e internazionale della polifonia imitativa e si affermarono i
generi che definiscono le attività dei
musicisti contempor anei: parti per
la liturgia della Messa, mottetti
per uso liturgico, paraliturgico e
devozionale, canzoni in volgare
(il madrigale italiano e inglese,
la chanson francese, il Lied tedesco,
il villancico spagnolo), la musica per
uno o più strumenti (liuto, arpicordo
flauto diritto e viola).
Sport
Gli sport più popolari comprendono il calcio, il rugby e in alcune regioni, la pallacanestro e la pallamano. La Francia ha
ospitato eventi di rilievo internazionale, come la Coppa del Mondo di calcio nel 1938 e nel 1998, e la Coppa del
Mondo di Rugby nel 2007. Lo stadio più grande della Francia
è lo Stade de France di Parigi sede della finale della Coppa del
Mondo di Calcio del 1998, e della Coppa del Mondo di Rugby dell’ottobre 2007. Inoltre, la Francia ospita l’annuale il
Tour de France, la più famosa corsa di ciclismo su strada di tutto il mondo.
Altro evento sportivo di rilievo è la 24 Ore di Le Mans, cors
sportiva di resistenza che si tiene nel dipartimento di Sarthe. Si svolgono diversi grandi tornei di tennis , compresi di
Paris Masters e il Open di Francia, uno dei
quattro tornei del Grande Slam.
La Francia ha una stretta associazione con le Olimpiadi,
in quanto patria del barone Pierre de Coubertin, che
suggerì la rinascita dei Giochi alla fine del XIX secolo.
Parigi ospitò la seconda Olimpiade
nel 1900. Parigi fu anche la prima sede del Comitato
Olimpico Internazionale, prima che
questa fosse trasferita a Losanna. Dopo l’edizione del
1900, la Francia ospitò le Olimpiadi in altre quattro
occasioni: le olimpiadi estive del 1924 (sempre a
Parigi) e tre Giochi Olimpici invernali (1924 a
Chamonix, 1968 a Grenoble e Albertville
nel 1992).
Principato di Monaco
Il Principato di Monaco è uno stato dell’ Europa meridionale. È un’enclave della Francia, alla quale è legato da un’unione
doganale e monetaria. È delimitato a est, a nord e a ovest dal dipartimento francese di Alpes-Maritimes e a sud dal mar
Mediterraneo. Ha una superficie di soli 2 km² e un’estensione costiera di 4 km. La capitale è Monaco.
Il paese ha un clima mediterraneo, con inverni miti e umidi ed estati calde e secche. Le temperature medie vanno dagli 812 °C in gennaio ai 22-26 °C in agosto. La media annua delle precipitazioni è di 730 mm.
Il governo monegasco, particolarmente sensibile ai problemi inerenti l’ambiente marino, nel 1976 ha adottato la
Convenzione
di Barcellona per la protezione del mar Mediterraneo dallo
inquinamento.
Nello stesso annoè stata istituita la prima riserva marina,
denominata Larvotto, di 50 ettari.
Nel 1986 è stata creata una seconda riserva marina, di un ettaro
di ampiezza, per la salvaguardia dell’habitat del corallo rosso. In
queste aree, benmarcate e sorvegliate dall’Association
Monegasque pour la Protection de la Nature, sono proibiti
l’ingresso con imbarcazioni a motore, le immersioni subacquee e
la pesca sportiva e non.
Il principato di Monaco ha una popolazione di 32.671 abitanti
(2007), con una densità media di 16.336 persone per km², la
più alta del mondo dopo quella di Macao.
Solo il 16% dei residenti è propriamente monegasco; la
popolazione è per la maggior parte francese (47%), ma
comprende anche comunità italiane (16%), americane e inglesi.
La lingua ufficiale è il francese. Alcuni abitanti parlano ancora il
monegasco, un antico dialetto ligure con influenze provenzali. È diffuso anche
l’italiano. La popolazione è ad ampia maggioranza di religione cattolica (90%),
con minoranze di ebrei e protestanti. L’istruzione è gratuita e obbligatoria dai 6
ai 16 anni di età. L’organizzazione scolastica è analoga a quella francese.
Per l’istruzione universitaria i monegaschi si rivolgono ai numerosi atenei francesi.
Il Principato è ricco di musei, tra cui il Museo oceanografico (1910),
che ospita uno dei più grandi acquari del mondo, e il Museo di antropologia
preistorica (1950), che si trova nelle vicinanze della Grotte de l’Observatoire
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