LE PIANTE ERBACEE SPONTANEE

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PERCORSO DI SCIENZE 1 - A. S. 2010/2011
LE PIANTE ERBACEE SPONTANEE
Per avviare il percorso di scienze relativo a "Le piante erbacee spontanee" sono qui esposti alcuni
consigli pratici non vincolanti per le classi che hanno bisogno di assistenza.
Le classi dovrebbero procurarsi:
 Vasi, in plastica o in terracotta, di diametro maggiore di 7 cm (se
possibile di circa15 cm).
 Sottovasi della misura corrispondente.
 Terriccio universale.
Il tutto è disponibile nei vivai ma anche nei supermercati a prezzi contenuti.
Gli insegnanti possono:
1) Far scrivere un avviso ai bambini, o delegare il rappresentante di classe, per fare avere ad
ognuno un vasetto da accudire a casa.
2) Tenere le piante in classe per effettuare osservazioni più frequenti.
3) Tenere le piantine in giardino sul bancale per osservazioni periodiche.
Come procurarsi le piantine e quali tipi scegliere:
In questa fase non è importante partire dal seme, è possibile prendere le erbe da un parco o da
un giardino. Vanno scelte piantine più piccole possibili, anche di circa 2 o 3 cm, per osservare lo
sviluppo e la formazione delle foglie. Il consiglio è dare ad ogni bambino una piantina facendo
attenzione alle specie allergeniche e alle piante urticanti.
Si consigliano due tipi di piante:
 Piante erbacee che hanno le foglie a "rosetta", come
le margherite (composite), che formeranno un
capolino quando fioriranno.
 Piante "tipo erba", che formeranno probabilmente
delle spighe (graminacee).
Entrambe, molto probabilmente, fioriranno in primavera e
daranno il loro "frutto" intorno a maggio. Si ricorda che spesso tali piante (dette
anche "dei bordi stradali") sono considerate infestanti: hanno quindi un'ottima
resistenza e un rapido sviluppo. Si consiglia di avvertire i bambini di non cogliere
piantine o fiori già sbocciati, non raccogliere il materiale nelle oasi o in luoghi
selvaggi poiché, oltre ad essere proibito dalle leggi italiane, tali piante avrebbero poche probabilità
di sopravvivenza in città.
Attività correlate
Ogni bambino può annotare le osservazioni riguardo alla piantina sul quaderno di scienze o meglio
su un "libretto delle osservazioni":
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Descrizione dettagliata della situazione di partenza.
Compilazione di un calendario o tabelle dove annotare le informazioni.
Misurazione periodica delle parti della piantina (foglie, stelo, fiore ....).
Conteggio delle parti della pianta.
Visione delle parti al microscopio.
Individuare la specie o la famiglia alla fine del percorso (per le classi alte).
Se tenute all'aperto e raggiunte direttamente dalla pioggia queste piante non vanno annaffiate,
tranne se non dovesse piovere per lungo tempo (più di una settimana), e non hanno bisogno di
particolari cure. Non devono neanche essere "toccate" o spostate troppo spesso. Si consiglia di
posizionarle in un luogo riparato e luminoso, ma poco soleggiato.
Antonino Sciortino
Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pratolina
http://it.wikipedia.org/wiki/Soffione
http://it.wikipedia.org/wiki/Gramigna
http://it.wikipedia.org/wiki/Malva_sylvestris
http://it.wikipedia.org/wiki/Grano
http://www.vitaincampagna.it/ita/Riviste/Vitincam/Vic0905/rucola.asp
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