LA SICILIA La Sicilia è l'isola più grande del mar Mediterraneo. Si affaccia a nord sul mar Tirreno, a nord-est è divisa dalla penisola italiana dallo stretto di Messina ed è bagnata a est dal mar Ionio, a sud-ovest è divisa dall'Africa dal canale di Sicilia. L'isola ha una forma che ricorda approssimativamente quella di un triangolo. I principali gruppi di isole del grande arcipelago della Sicilia sono le Eolie, le Egadi e le Pelagie; le isole dello Stagnone e le isole Ciclopi, invece, costituiscono due piccoli arcipelaghi rispettivamente a ovest e a est dell'isola siciliana. Ustica e Pantelleria, nel mar Tirreno e nel canale di Sicilia, formano due distinti comuni delle province di Palermo e Trapani. I centri storici di Siracusa e Augusta, nel siracusano, sono situati su due isole collegate alla terraferma. Sono collegate all'arcipelago siciliano, da un punto di vista prettamente geografico, anche le isole Calipsee, formanti la Repubblica di Malta; al contrario, le Pelagie (in particolare le isole di Lampedusa e Lampione) rappresentano un territorio periferico della Repubblica Italiana pur trovandosi, geograficamente, nel continente africano. La regione è prevalentemente collinare; il rilievo è vario e, mentre nella Sicilia orientale si può riconoscere nell'Appennino siculo l'ideale continuazione dell'Appennino calabro, la Sicilia centrale e occidentale ospitano massicci isolati. Si trova nelle Madonie la seconda vetta più alta dell'isola: il pizzo Carbonara. I fiumi siciliani sono tutti di portata ed estensione limitata. Per quanto riguarda i laghi naturali, fatto salvo il Lago di Pergusa e quello semi-artificiale del Lago Biviere di Lentini, la Sicilia ne è praticamente priva. La regione e le isole circostanti sono interessate da un'intensa attività vulcanica. I vulcani più importanti sono l’Etna e Stromboli. MONTI La morfologia dei monti Peloritani è caratterizzata da una serie di picchi, burroni e crinali. Questa catena montuosa si estende per circa 65 km con altezze medie di 800-1000 metri, la cima più elevate della catena è quella della Montagna Grande (1374 m.). Un’altra catena montuosa importante è quella delle Madonie. Essa si trova in provincia di Palermo ed è la seconda catena, per importanza e altitudine, della Sicilia. A nord, in posizione isolata, troviamo la punta estrema delle Madonie, la Rocca di Cefalù (270 m.). Al centro, in provincia di Enna, abbiamo i monti Erei che sono di origine calcarea e non raggiungono altezze molto elevate. In passato l'area era una delle più importanti d’Europa per l'estrazione dello zolfo. Oggi è ricca di parchi minerari sparsi sul territorio. Nel gruppo montuoso sono presenti molti laghi e riserve naturali. I Monti Sicani sono una catena montuosa che si trova nell'area centro-meridionale della Sicilia, tra le province di Agrigento e Palermo. Il territorio è caratterizzato da una zona collinare di natura argillosa o arenacea adibita a pascolo ed una zona montana costituita da rocce calcaree pelagiche del mesozoico. Numerose sono le vette oltre i 1000 m. che culminano con Rocca Busambra e Monte Cammarata. Etna L'Etna (Mungibeddu o 'a Muntagna in siciliano) è un complesso vulcanico originatosi nel Quaternario ed è il vulcano attivo terrestre più alto d’Europa. Le sue frequenti eruzioni nel corso della storia hanno modificato, a volte anche profondamente, il paesaggio circostante, arrivando più volte a minacciare le popolazioni che nei millenni si sono insediate intorno ad esso. Secoli e secoli di eruzioni hanno modificato il paesaggio circostante, trasformando la flora e la fauna mediterranea tipica della Sicilia in un ambiente suggestivo quasi lunare: arido e roccioso. Questo è un ambiente tutelato da un vasto parco naturale, il parco naturale dell’Etna. Il parco e lo stesso vulcano sono visitabili grazie a numerosi sentieri naturalistici, aperti a tutti. Un paesaggio vasto e vario che va dalla fascia costiera affacciata sulle acque dello Ionio, alle vaste campagne interrotte da agrumeti e vigneti, dai fitti boschi di castagni e querce alla natura più brulla e quasi lunare pian piano che ci avvicina alla vetta dell'Etna, da cui si gode di uno spettacolare panorama sulla Sicilia, fino all'isola di Malta. Di notte poi, quando il vulcano è in eruzione, la vista sull'Etna è particolarmente suggestiva: l'impressionante fiume di lava che scorre lentamente lungo le pareti del monte e gli zampilli che ne fuoriescono a illuminare il cielo sono uno spettacolo unico e imperdibile. Simbolo della Sicilia, l’Etna d’inverno, quando la neve ricopre l’intero paesaggio, diventa anche un’attrezzatissima meta sciistica. Il 21 giugno 2013 l’UNESCO ha inserito il Monte Etna nell'elenco dei beni costituenti il Patrimonio dell'umanità. Stromboli Lo Stromboli è uno dei vulcani più attivi al mondo ed è stato quasi continuamente in eruzione dal 1932. Poiché è stato attivo per gran parte degli ultimi 2000 anni e le sue eruzioni sono visibili a lunghe distanze durante la notte, è conosciuto come il “Faro del Mediterraneo“. Lo Stromboli è ampiamente conosciuto per le sue spettacolari eruzioni di fontane di roccia fusa dal suo cratere centrale, che ne fanno uno dei vulcani più visitati al mondo. Poiché queste eruzioni sono così caratteristiche e ben note, i geologi usano il termine “eruzione stromboliana” per descrivere chiaramente simile attività eruttiva in altri vulcani. Stromboli è l’isola più a nord dell’arcipelago delle Eolie. La sua base si estende a circa 1700 metri sotto il livello del mare e sorge ad un’altezza di 924 metri sul livello del mare. Come l’Etna, lo Stromboli rappresenta una parte dell’arco vulcanico calabro. I vulcani dell’arco calabro sono associati alla subduzione della placca africana sotto la placca tettonica eurasiatica. Stromboli è situato in un sistema di faglie, ma i meccanismi che alimentano la camera magmatica del vulcano, e il loro rapporto con il sistema di faglie, sono poco conosciuti. La sua attività è stata registrata dagli storici per oltre 1000 anni, variando da lievi degassamenti di colate di lava a violente eruzioni esplosive. Marsili Il Marsili è un vulcano sottomarino localizzato nel Tirreno meridionale e appartenente al territorio delle Eolie. Si trova a circa 140 km a nord della Sicilia ed a circa 150 km ad ovest della Calabria. Con i suoi 70 km di lunghezza e 30 km di larghezza (pari a 2100 chilometri quadrati di superficie) il Marsili rappresenta uno dei vulcani più estesi d'Europa. Il monte si eleva per circa 3000 metri dal fondo marino, raggiungendo con la sommità la quota di circa 450 metri al di sotto della superficie del mar Tirreno. È potenzialmente pericoloso, perché potrebbe innescare un maremoto che interesserebbe le coste tirreniche meridionali. LE COSTE La costa settentrionale tirrenica nei pressi di Messina si presenta normalmente alta e frastagliata, con ampie e frequenti insenature. La costa poi prosegue in rettilineo fino a Cefalù. Da Trapani a Marsala si sviluppa il breve tratto di costa occidentale della Sicilia, il paesaggio costiero muta gradualmente rispetto alle alte scogliere dell'ultima parte della costa settentrionale, presentandosi monotono, basso e sabbioso per tutto il suo sviluppo meridionale. La costa ionica, ad est, è più varia; percorsa da sud verso nord, si presenta al principio bassa e articolata in tre maggiori insenature: il golfo di Noto; il golfo di Augusta, delimitato dall'omonimo promontorio a nord e dalla penisola di Siracusa a sud, che ospita il più grande porto commerciale della Sicilia; il golfo di Catania, che presenta una spiaggia di sabbia dorata, ma al suo termine la costa riprende ad essere alta e rocciosa con una serie di fiordi tra cui quello di Brucoli. In corrispondenza della Stazione Centrale di Catania la costa si presenta alta e a strapiombo, viene chiamata Scogliera d'Armisi e vi si trovano delle grotte laviche erose dal mare difficilmente accessibili da terra. FIUMI E LAGHI La rete idrografica dell'isola è poco sviluppata per la scarsità di precipitazioni. I corsi d'acqua del versante tirrenico, pur essendo molto numerosi, hanno corsi brevi e a regime torrentizio per la vicinanza della catena montuosa da cui hanno origine al mare. Tra i principali fiumi si possono citare il Fiume Torto, che ha origine nei Monti di Lercara e sfocia nella zona di Termini Imerese e il Fiume Oreto che bagna la Conca d'Oro. I fiumi tributari del Canale di Sicilia sono di gran lunga più importanti perché possiedono bacini idrografici più estesi ed hanno regime non torrentizio ma perenne anche se talvolta con scarse portata in estate. Da ovest verso est, citando solo i principali, si incontrano il Fiume Belice, costituito da due rami dei quali il principale si origina nei Monti di Corleone, il Platani che sfocia presso Eraclea Minoa e il Salso, che dalle Madonie scende fino al mare di Sicilia, attraversando l'isola da nord a sud con un percorso di 144 km ed un bacino idrografico di oltre 2000 kmq. Passando al versante orientale e procedendo verso nord si incontrano alcuni corsi d'acqua con discrete portate come il Tellaro e l'Anapo, che sfocia presso Siracusa, così come lo storico fiume Ciane che nasce dalle omonime fonti. Si passa quindi al più importante sistema idrografico dell'isola costituito dal Gornalunga, dal Dittaino, che scende dai Monti di Leonforte, e dal Simeto è il principale fiume della Sicilia sia dal punto di vista idrografico (il suo bacino idrografico è abitato da oltre 1 milione di persone, comprendendo anche la parte meridionale dell'area metropolitana di Catania), che da quello antropico nasce. Il Simeto è solo il secondo fiume dell'isola per lunghezza dopo, l'Imera Meridionale (113 km), ma con bacino idrografico inferiore al Simeto. L'importanza di questi fiumi è legata alla loro abbondanza di acqua che consente una razionale irrigazione della fertile Piana di Catania, dove scorrono per i loro tratti terminali. La Sicilia è praticamente priva di importanti laghi naturali fatto salvo il Lago di Pergusa, (dopo il prosciugamento di quello di Lentini), e si trova a pochi chilometri da Enna, di origine paleovulcanica, è noto per gli antichissime leggende che lo riguardano e per la fauna e per la flora che lo circonda (è sede della prima Riserva Naturale speciale istituita in Sicilia). Il lago è ormai a rischio di prosciugamento, non avendo immissari, a causa del continuo prelievo di acqua per uso civile. Invece sono frequenti nelle zone montane i bacini artificiali, come il lago dell'Ancipa e il lago Pozzillo (il più esteso dell'isola). Vanno ricordati anche il lago Arancio, il lago di Piana degli Albanesi e il lago di Ogliastro. Lungo le coste si incontrano con una certa frequenza stagni salmastri, detti pantani o bivieri che si formano alle spalle delle dune costiere. Alcuni esempi si possono osservare nei litorali dell'estrema propaggine meridionale dell'isola o presso Capo Peloro. Oggi molti di questi stagni sono stati bonificati per consentire la coltura delle poche aree pianeggianti. Chiara Schiavone 1^D Chiara Frascarolo Nicholas Cane Alberto Raselli Elena Mura