GLOSSARIO •Agrobacterium tumefaciens: batterio che infetta le

GLOSSARIO
•Agrobacterium tumefaciens: batterio che infetta le piante mediante l'iniezione di un plasmide (plasmide
Ti) che si integra nei cromosomi vegetali. In questo modo si assiste ad una modificazione del patrimonio
genetico della pianta.
•Allergene: Sostanza che scatena un'allergia (di solito una proteina).
•Allergia: Ipersensibilità del sistema immunitario a sostanze estranee.
•Aminoacidi: sono gli elementi costitutivi delle proteine. Ne esistono venti diversi, ognuno dei quali è
codificato, all’interno del DNA, da tre nucleotidi (1).
•Antibiotici: sostanze chimiche capaci di uccidere i batteri o di impedirne lo sviluppo. Possono essere
prodotti naturalmente (tramite altri batteri o funghi) oppure sinteticamente (1).
•Basi azotate: Unità chimiche fondamentali che compongono la molecola di DNA. Le basi sono quattro:
adenina, citosina, guanina e timina. Il messaggio ereditario viene codificato proprio nella sequenza delle
basi azotate: a ogni tripletta di basi corrisponde uno dei venti amminoacidi esistenti.
•Batteri: sono microrganismi procarioti con una struttura cellulare estremamente semplice. Alcuni vivono
come parassiti di altri organismi, altri biodegradano materiale organico, altri ancora sono capaci di
produrre il proprio nutrimento (1).
•Batteriofagi: Virus che attaccano esclusivamente i batteri. Nella tecnologia genetica vengono spesso
chiamati vettori dei geni.
•Biodiversità: termine ormai celebre e abusato. Indica la varietà degli organismi a tutti i livelli, da quello
delle varianti genetiche appartenenti alla stessa specie fino alla gamma delle varie specie, dei generi,
delle famiglie e ai livelli tassonomici più alti; comprende anche la varietà degli ecosistemi (1).
•Biotecnologie: il complesso delle applicazioni delle tecniche di biologia molecolare e ingegneria genetica
allo sviluppo di prodotti o processi chimici di interesse industriale, soprattutto nel campo della medicina,
della farmacologia e dell’agricoltura. Più in generale, il termine è impiegato per indicare qualunque uso di
organismi viventi o loro parti (enzimi, cellule, ecc.), realizzato ai fini di sintetizzare prodotti utili. In tal
senso, usiamo la biotecnologia anche quando facciamo lo yogurt (prodotto per noi dai fermenti lattici), il
pane (dove usiamo l’azione dei lieviti), la birra eccetera. La biotecnologia moderna si serve però anche
dell’ingegneria genetica, per modificare le caratteristiche degli organismi (1).
•Bt. Bacillus thuringiensis: Un batterio di cui esistono in natura numerose varietà, capaci di produrre
tossine letali per alcuni insetti. Il Bt non è normalmente tossico per i mammiferi, perché il loro ambiente
intestinale è acido, mentre quello degli insetti è alcalino: per questo viene utilizzato in agricoltura
biologica in una forma attenuata che rimane attiva solo per poche ore. Mediante manipolazioni genetiche
è possibile inserirlo nel DNA delle piante (in particolare cotone e mais) per far loro produrre le tossine
necessarie a combattere gli insetti più comuni. Talvolta però, come nel caso del mais StarLink, prodotto
da Aventis, la varietà di Bt utilizzata produce proteine allergeniche per l'uomo.
•Cellula: è la più piccola unità morfologica e funzionale degli organismi viventi: l’ente più piccolo capace di
crescere e riprodursi (1).
•Codice genetico: sistema di corrispondenze in base al quale la sequenza delle basi del Dna determina la
sequenza degli aminoacidi nelle proteine: a ogni tripletta di basi azotate (codone) è associato un
determinato aminoacido. Dato che ogni proteina prodotta da un organismo è una lunga catena di
aminoacidi, essa può essere scritta nel Dna (in particolare nei singoli geni) tramite una serie di triplette
di basi (1).
•Coesistenza: Il termine coesistenza si riferisce alla possibilità, per i conduttori agricoli, di praticare una
scelta tra colture geneticamente modificate, produzione convenzionale e biologica, nel rispetto degli
obblighi regolamentari in materia di etichettatura o di standard di purezza.
•Cromosomi: Un cromosoma è composto da una struttura di proteine sulla quale è avvolto un filamento
molto lungo e sottile che contiene una serie di geni. La sostanza chimica di cui sono composti i geni si
chiama acido desossiribonucleico (DNA). Si può quindi dire che un cromosoma contiene un filamento di
geni arrotolato, il quale è composto dal DNA. Una cellula umana contiene 46 filamenti di geni, ossia 46
cromosomi (3).
•Direttiva: atto vincolante delle istituzioni comunitarie (...), le direttive vincolano lo Stato membro cui sono
rivolte per quanto riguarda il risultato da raggiungere. Le direttive impongono solo l'obbligo di
raggiungere un risultato, lasciando liberi gli Stati di adottare le misure dagli stessi ritenute opportune
(...) (2).
•Dna (acido deossiribonucleico): abbreviazione dall’inglese Deoxyribo nucleic acid, è la molecola di cui
sono fatti i geni che contengono scritta in codice (il “codice genetico”), la formula di tutte le proteine che
un organismo produce. Le “lettere” di questo alfabeto genetico sono le quattro basi azotate: a ogni
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tripletta di basi corrisponde un aminoacido. Normalmente nel nucleo della cellula il Dna è disposto
secondo due filamenti, avvolti uno attorno all’altro a formare la celeberrima doppia elica. Il Dna presiede
alla conservazione, trasmissione ed espressione dei caratteri ereditari (1).
•DNA-polimerasi: Duplicatore di DNA. Enzima coinvolto nella duplicazione del DNA.
•Dna ricombinante: molecola di Dna modificata in modo da contenere una o più sequenze nucleotidiche
diverse rispetto alla molecola originaria. È una molecola costruita artificialmente montando pezzi scelti di
Dna tramite enzimi di restrizione e ligasi: la tecnologia del Dna ricombinante, cioè la manipolazione di
frammenti di Dna per creare nuovi geni da introdurre in organismi viventi, non è altro che l’ingegneria
genetica (1).
•Elettroforesi: tecnica in uso per separare molecole di Dna o di proteine di diverse lunghezze e peso. Si
basa sul fatto che, attratte da un campo elettrico, molecole diverse si muovono con velocità diverse (1).
•Enzimi di restrizione: sono quelli che spezzano la molecola di Dna in siti ben precisi, creando rotture
nelle quali è possibile inserire nuovi geni (1).
•Enzimi: gli enzimi sono particolari proteine che servono da catalizzatori molto specifici, elementi cioè che
facilitano o accelerano alcune reazioni chimiche utili al funzionamento di un organismo (1).
•Erbicida:Sostanza capace di distruggere le erbacce.
•Escherichia coli (abbreviazione: E. coli):Batterio presente nell'intestino umano. Delle varianti di questo
batterio vengono spesso utilizzate nei laboratori genetici. A questi cosiddetti "ceppi innocui" mancano
determinate caratteristiche che consentono di sopravvivere al di fuori del laboratorio.
•Espressione genica: nel fenotipo è l’espressione dell’azione di un gene. Non tutti i geni vengono
“espressi”, cioè manifestati esplicitamente nell’organismo. È per tale motivo che si può essere, ad
esempio, “portatori sani” di una malattia genetica (1).
•Eucarioti: sono tutti gli organismi le cui cellule sono dotate di nucleo. Praticamente tutti i viventi tranne
batteri, virus e alcune alghe (1).
•Gene: unità fondamentale dell'informazione genetica (costituita dal DNA e a volte dall'RNA); è alla base
della trasmissione delle caratteristiche degli organismi viventi da una generazione all'altra
(Comunicazione della Commissione COM (2001) 454def.). Ogni gene è la formula “in codice” (il codice
genetico) di una particolare proteina (2), (1).
•Gene marcatore: Permette di riconoscere, attraverso una modifica visibile, quali cellule siano state
modificate geneticamente con successo. Spesso si utilizza come marcatore il gene della resistenza
all'ampicillina, facilmente individuabile.
•Gene strutturale, gene regolatore: I geni “strutturali” codificano la formula di una proteina utile
all’organismo; quelli detti “regolatori” controllano l’azione dei geni strutturali (1).
•Genoma: La totalità dei geni di un organismo. Ogni cellula di un essere vivente contiene gli stessi geni.
Una cellula di un cuore umano dispone p.e. degli stessi geni della cellula di un nervo o di un muscolo
umano. (3)
•Glifosato: Potente erbicida utilizzato in agricoltura soprattutto a partire dagli anni '90 – è ora uno degli
erbicidi più diffusi in tutto il mondo. La Monsanto lo commercializza con il nome di Roundup. La
resistenza al glifosfato è la caratteristica posseduta dalla maggior parte delle piante GM utilizzate in
agricoltura.
•Ingegneria genetica: è la tecnologia utilizzata per alterare il materiale genetico di organismi viventi al
fine di renderli capaci di produrre nuove sostanze o svolgere nuove funzioni. La biotecnologia moderna si
serve spesso dell’ingegneria genetica, chiamata anche tecnologia del Dna ricombinante (1).
•Inquinamento genetico: è il propagarsi in un ecosistema di geni che non ne fanno parte (1).
•Ligasi: enzimi capaci di “incollare” insieme segmenti di Dna o Rna (1).
•Mappa genetica: Determinazione delle posizioni di ogni gene lungo i cromosomi contenuti nella cellula di
un organismo. Serve per localizzare le porzioni che contengono caratteri interessanti, e per poter
operare con precisione con gli enzimi di restrizione.
•Microbo, ovvero microrganismo: ogni organismo visibile solo al microscopio (1).
•Mutazione:Trasformazione del DNA spontanea o provocata da fattori esogeni (p.e. sostanze chimiche,
radiazioni, virus, ecc.).
•Nucleo: nelle cellule degli organismi più complessi (gli eucarioti) il Dna è contenuto principalmente
all’interno del nucleo, una struttura interna alla cellula e separata dal citoplasma da una membrana (1).
•Nucleotide: Sono le unità funzionali del DNA. Ogni nucleotide è composto da un gruppo fosforico, uno
zucchero e una base azotata.
•Organismo Geneticamente Modificato: un organismo, diverso da un essere umano, il cui materiale
genetico è stato modificato in modo diverso da quanto avviene in natura con l'accoppiamento e/o la
ricombinazione genetica naturale. (Art. 2 - Dir. 2001/18/CE).
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•PCR o Reazione a catena della polimerasi: Metodo di amplificazione del DNA mediante l'utilizzo di
enzimi e di variazioni di temperatura alternate che consente di duplicare all'infinito un singolo
frammento. E' una tecnica fondamentale perché ha reso possibile l'applicazione dell'ingegneria genetica
su vasta scala.
•Plasmide: Piccole molecole di DNA a forma di anello presenti in molti batteri accanto ai cromosomi. I
plasmidi si possono moltiplicare indipendentemente dal cromosoma batterico. Nella tecnologia genetica i
plasmidi vengono impiegati spesso come vettori di clonazione.
•Principio di precauzione: “Nel caso esista il rischio di una significativa riduzione della diversità biologica,
la mancanza di certezze scientifiche sugli esiti di una tecnologia non deve essere utilizzata per evitare
l’adozione di misure volte a minimizzare tale rischio”. (Dichiarazione di Rio, 1992)
•Promotore: Regione del DNA che si trova all'inizio di un gene e che ne controlla l'espressione.
•Proteina: una macro molecola biologica, dotata di una specifica struttura tridimensionale, composta di una
lunga catena di aminoacidi la cui sequenza è specificata dall’informazione presente nel Dna (1).
•Regolamento comunitario: atto vincolante emanato dalle istituzioni comunitarie e si caratterizzano per
tre elementi fondamentali: hanno portata generale, essendo indirizzati a tutti i soggetti giuridici
comunitari, sono obbligatori in tutti i loro elementi e sono direttamente applicabili. Rappresentano
pertanto tipiche norme self-executing, cioè operanti senza atti di adattamento da parte degli ordinamenti
statali (...) (2).
•Resistenza: Difesa degli organismi contro sostanze tossiche, organismi nocivi o altri agenti negativi.
Esempio: molti plasmidi portano geni resistenti agli antibiotici. I batteri dotati di tali plasmidi resistono
agli antibiotici. Oppure: grazie all'ingegneria genetica è possibile trasferire dei geni sulle piante che si
possono così difendere da virus, funghi, insetti o vermi.
•Rintracciabilità: possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un
animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di
un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della
distribuzione. (Art. 3 - Reg. CE 178/2002) (2).
•RNA (Acido ribonucleico): Sostanza chimica presente nel nucleo e nel citoplasma delle cellule; svolge un
ruolo importante nella sintesi delle proteine e in altre attività della cellula. La struttura della molecola
RNA è simile a quella del DNA. Differisce soltanto per una base azotata (Uracile al posto della Timina).
•Royalties: Reddito versato al titolare dei diritti di un'opera d'ingegno, di un'invenzione o di una scoperta
coperte da brevetto ecc. Rappresenta la compensazione per lo sfruttamento commerciale di queste,
verso il singolo o l'impresa che si sono assicurati i diritti. Può essere anche molto gravoso.
•Selezione: Scelta di un organismo geneticamente modificato in base alle sue nuove caratteristiche (p.e.
resistenza agli antibiotici nei batteri o resistenza agli erbicidi nelle cellule vegetali).
•Sistema immunitario: l’insieme di reazioni fisiologiche (produzione di anticorpi) con le quali un
organismo si difende dall’ingresso di organismi potenzialmente pericolosi (1).
•Sostanziale equivalenza: E' l'affermazione in base alla quale per le coltivazioni di prodotti transgenici
non sono necessari test tossicologici. In particolare il concetto di sostanziale equivalenza prevede che se
un organismo è uguale al suo corrispondente naturale e non ha alcun effetto nocivo sull'uomo, e
contiene un gene che proviene da un altro organismo che non è tossico, il risultato dell'incrocio genetico
non può essere pericoloso ne per la salute ne per l'ambiente.
•Terapia genica: è il processo con il quale vengono introdotti geni in alcune cellule per correggere un
difetto genetico causa di una malattia grave. La tecnica è stata usata con successo sugli animali, ma è
ancora fallimentare sull’essere umano (1).
•Transgenico: si dice di un organismo che contiene Dna non appartenente alla propria specie di origine
(1).
•Vaccino: un preparato che contiene organismi patogeni (uccisi o indeboliti) o parti di essi. Introdotto nel
corpo, il vaccino innesca la reazione del sistema immunitario, che produce anticorpi contro l’organismo
patogeno (1).
•Vettore: si chiama così l’agente usato per trasportare Dna estraneo all’interno di una cellula. Vettori
comunemente usati sono i plasmidi e i virus (1).
•Virus: è un ente al confine tra la vita e la non-vita. Contiene informazione genetica (nella forma di Dna o
Rna) e proteine, però non è capace né di replicarsi, né di sintetizzare le proprie proteine. Funziona come
un parassita, invade altre cellule nelle quali inietta il proprio Dna per far sì che esse lo replichino (1).
(1) Tratto da CASTELFRANCHI Y., 1999, XLIFE – Guida alle piante e agli animali transgenici,
AVVERBI ED., Roma, pp. 132 – 151.
(2) Hhttp://www.osservaogm.itH
(3) Hhttp://www.gene-abc.ch/index_i.htmlH
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