scheletro - Notizie della scuola di Pietro Guerra

SCHELETRO
È l’insieme delle ossa del corpo
Funzioni:
 Sostegno
 protezione dei tessuti molli e degli organi
 produzione di elementi cellulari del sangue e del sistema di leve sulle quali i muscoli
esercitano la loro azione
Composto di 206
ossa, lo scheletro è
diviso in tronco,
testa e arti.
Le ossa si
classificano come:
ossa piatte, ossa
corte e ossa lunghe
(composte da
dialisi, epifisi
superiore e epifisi
inferiore)
Le ossa lunghe, e in
particolare le
epifisi, sono
ricoperte di
cartilagine, e
formano le superfici
articolari.
La superficie delle ossa è ricoperta di tessuto osseo compatto
Le epifisi delle ossa lunghe e le ossa corte e piatte contengono tessuto osseo spugnoso
Ogni osso, a parte la cartilagine articolare, è rivestito dal periosto -> tessuto compatto ricco di vasi
sanguigni e terminazioni nervose
All’interno delle ossa c’è il midollo, che può essere:
 rosso, nelle epifisi e nelle ossa piatte e corte, e ha funzione di generare i globuli bianchi e i
globuli rossi (funzione emopoietica)
 giallo, se si trova nelle ossa lunghe
Grazie alla presenza di:
Componenti inorganiche -> le ossa hanno requisiti di rigidità e durezza
Componenti organiche -> le ossa hanno proprietà di elasticità, flessibilità, resistenza alla trazione,
leggerezza
Lo scheletro si può considerare diviso in due parti: lo scheletro assile (ossa della testa, colonna
vertebrale, scheletro toracico) e lo scheletro appendicolare (ossa degli arti superiori e inferiori, con i
cingoli – ossa disposte ad arco che sostengono gli arti – scapolare e pelvico)
LA TESTA
Il cranio è formato da otto ossa laminari che proteggono l’encefalo – collegate da suture
Le ossa facciale sono quattordici
L’osso joide, che svolge un ruolo importante nella masticazione, deglutizione e fonazione, si trova
nella parte anteriore del collo
LA COLONNA VERTEBRALE
Formata da 33 o 34 vertebre, che sono ossa corte di forma e
dimensioni variabili a seconda della posizione che assumono
nel rachide.
Ogni vertebra è composta da: corpo, arco, foro vertebrale (con
un’apofisi spinosa e due apofisi traverse); tra un corpo
vertebrale e l’altro sono interposte strutture elastiche, di natura
fibrocartilaginea, chiamati dischi intervertebrali.
La colonna vertebrale si divide in cinque regioni:
 la regione cervicale (7 vertebre, di cui la prima – atlante
– si articola in alto con l’osso occipitale e in basso con
la seconda - epistrofèo)
 la regione lombare (12 vertebre)
 la regione sacrale (5 vertebre fuse insieme che vengono
chiamate osso sacro)
 la regione coccigea (4/5 vertebre saldate insieme a
formare il coccige)
La colonna appare dritta vista da davanti, ma da di fianco presenta quattro curvature che le
conferiscono maggiore resistenza: lordosi cervicale, cifosi dorsale, lordosi lombare e cifosi sacrale.
Queste curve sono considerate fisiologiche e di grande utilità.
La colonna vertebrale risponde a due fondamentali esigenze del corpo umano:
 elasticità, data da muscoli, legamenti e dischi
 rigidità, grazie a muscoli e legamenti
LA GABBIA TORACICA
Ha forma di un cono tronco, e protegge cuore e polmoni. E’
composta da dodici paia di coste e dallo sterno.
Le coste si articolano posteriormente con le vertebre dorsali, mentre
anteriormente solo le prime dieci si articolano tramite cartilagini allo
sterno. Le ultime due paia sono chiamate coste fluttuanti.
La presenza di cartilagini rende la gabbia toracica molto elastica e
capace di dilatarsi duranti gli atti respiratori.
L’ARTO SUPERIORE
E’ formato da quattro regioni:

Spalla: è composta da due ossa, la clavicola e la spalla, che
formano il cingolo scapolare.
La scapola è un osso piatto, formato da spina, acromion e cavità
glenoidea
La clavicola è un osso lungo e appiattito.
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
Braccio: costituito dall’omero, che presenta nell’epifisi
prossimale una testa con una superficie articolare semisferica
collegata alla cavità glenoidea della spalla. Nell’epifisi distale
presenta una parte laterale detta condilo che si articola col radio, e
una parte mediale detta troclea che si articola con l’ulna.

Avambraccio: costituito dall’ulna e dal radio. L’ulna ha l’epifisi
prossimale molto grossa, che si chiama olecrano. Il radio ha
l’epifisi prossimale che presenta la testa. Ulna, radio e omero
formano l’articolazione del gomito.
Mano: formata da 27 piccole ossa: 8 appartengono al carpo, che forma il polso con radio e
ulna;5 formano il metacarpo; 14 sono le falangi.
L’ARTO INFERIORE

Bacino: (o cingolo pelvico), è la
fusione delle due ossa dell’anca, a
loro volta costituite da ileo, ischio e
pube. Le due ossa dell’anca si
articolano tra loro anteriormente con
una cartilagine fibrosa detta sinfisi
pubica, e posteriormente con l’osso
sacro.

Coscia: il femore è l’osso più lungo e
voluminoso dello scheletro. L’epifisi
prossimale (testa), si inserisce nel
bacino in una fossa detta acetabolo,
formando l’articolazione
coxofemorale o anca. L’epifisi
distale è costiuita dai condili, che
insieme alle superfici concave della tibia e della rotula formano il ginocchio. La morula è un
osso corto e indipendente.

Gamba: costituita da due ossa lunghe: la tibia e il perone. I menischi, cartilagini a forma di
“C”, assorbono gli urti. Le epifisi distali di tibia e perone presentano delle sporgenze,
malleolo interno e malleolo esterno, che articolandosi con l’astragalo (osso del piede),
formano l’articolazione della caviglia.
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Piede: composto da 26 ossa: 7 nel tarso, 5 nel metatarso e 14 falangi. Nel tarso, oltre
all’atragalo, si trovano il calcagno, lo scafoide, il cuboide e tre cuneiformi. Ossa, muscoli,
legamenti e tendini del piede formano la volta plantare. Quando questa cede si ha il piede
piatto.
ARTICOLAZIONI
Un’articolazione è una struttura complessa che mantiene in reciproco contatto due o più ossa. Nel
corpo umano si trovano articolazioni fisse o sinartrosi, semimobili o anfiartrosi e mobili o diartrosi.
ARTICOLAZIONI FISSE O SEMIMOBILI
Nella maggior parte delle sinartrosi, le ossa sono unite senza che sia
praticamente possibile alcuna mobilità (come le suture). Le anfiartrose
sono corpi vertebrali uniti da una sutura fibrocartilaginea, il disco, che
rende possibile ogni movimento.
ARTICOLAZIONI MOBILI
Sono le articolazioni più diffuse. Si distinguono le superfici articolari, la
capsula articolare, i legamenti (che uniscono i capi articolari), i tendini e
i muscoli.
All’interno dell’articolazione si trova una membrana sinoviale che
secerne un liquido, la sinovia, che nutre le cartilagini e lubrifica i capi
articolari. In alcune articolazioni sono presenti dischi articolari e
menischi.
I VIZI DEL PORTAMENTO
Paramorfismo: vizio del portamento correggibile dal soggetto che ne è affetto
Dimorfismo: postura del soggetto non reversibile, dovuto a una modificazione
anatomica delle strutture scheletriche.
PARAMORFISMI
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Portamento rilassato: o atteggiamento astenico, è causato da
un’accentuata ipotonia, che si verifica quando un tono muscolare è
molto basso.
Atteggiamento lordotico: accentuazione della curvatura fisiologica
lombare a convessità anteriore, che determina un’anomale prominenza nell’addome.
Atteggiamento cifotico: aumento della curva fisiologica dorsale a convessità posteriore,
determina una postura con il dorso curvo.
Atteggiamento scoliotico: deviazione laterale della colonna vertebrale sul piano laterale
senza rotazione dei corpi vertebrali.
Scapole alate: distacco evidente del bordo interno delle scapole dalla gabbia toracica.
Spalle interiorizzate: spalle proiettate in avanti, braccia ruotate all’interno; spesso associate
all’atteggiamento cifotico.
DISMOTFISMI DEGLI ARTI INFERIORI
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Ipocifosi o dorso curvo rigido: può essere causato dalla malattia di Scheuermann, che
colpisce i corpi vertebrali dorsali deformandoli a cuneo.
Iperlordosi: curvatura in avanti della colonna a livello lombare.
Scoliosi: deviazione laterale permanente della colonna, con rotazione e, nei casi più gravi,
modificazione della struttura ossea delle vertebre. L’ 85% delle scoliosi sono di natura
sconosciuta, e vengono quindi chiamate idiopatiche.
Come si riconosce una scoliosi -> frontalmente, asimmetria delle spalle, dei fianchi, dei triangoli
della taglia; dorsalmente, eventuale inclinazione laterale del tronco; bending test.
Come si cura la scoliosi -> ginnastica posturale, incremento attività sportive.