I rivelatori Osservare il microcosmo EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta “Cose prima mai viste” • L’occhio umano non riesce a distinguere oggetti con dimensioni inferiori a 0,1 mm (10-4 m). • I primi microscopi vennero prodotti in Olanda alla fine del XVI secolo. • Le prime osservazioni al microscopio risalgono agli anni 1625-1665. • Micrographia (1665) di R.Hooke: pulci, mosche, formiche …. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta I microscopi • I microscopi ottici usano la luce come sorgente per illuminare l’oggetto da osservare. • Il loro massimo potere risolutivo, cioè la distanza minima alla quale due punti risultano distinti, è d=0,2 μm (~10-7 m). EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta • I microscopi elettronici usano come sorgente un fascio di elettroni che vengono focalizzati mediante “lenti” magnetiche. • Il loro potere risolutivo d è pari a 1 nm (10-9m) • Permettono di distinguere le molecole. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta • I microscopi a effetto tunnel sono microscopi elettronici che sfruttano un meccanismo quantistico per migliorare il potere risolutivo e portarlo a 0,4 nm (~10-10 m). • Con questo tipo di microscopi si possono studiare piccole molecole. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta Perche’ gli elettroni? • Il potere risolutivo è proporzionale alla lunghezza d’onda λ della radiazione con cui si illumina l’oggetto. (diffrazione) • La luce solare ha lunghezze d’onda comprese tra 0,3 e 0,7 μm. • Grazie alla natura duale (onda-corpuscolo) di tutte le particelle subnucleari agli elettroni è associata una λ tanto più piccola quanto maggiore è la loro quantitá di moto: λ=h/p EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta La diffrazione EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta Le particelle dei raggi cosmici hanno dimensioni dell’ordine dei 10-15 m. Come le abbiamo scoperte ? Con i rivelatori di particelle EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta I campi magnetici • Una particella elettricamente carica in movimento cambia la sua traiettoria se passa all’interno di un campo magnetico. (Forza di Lorentz F=qvxB che agisce come una forza centripeta) • Il raggio di curvatura è inversamente proporzionale alla carica elettrica e al campo magnetico e direttamente proporzionale alla quantitá di moto. (R= mv/qB) EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta B La particella entra nel campo parallelalmente alle linee del campo magnetico B B La particella entra nel campo formando un angolo α con le linee del campo magnetico α EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta I campi elettrici • I campi elettrici accelerano le particelle cariche e ne aumentano l’energia. (a=qE/m) • Il valore del campo elettrico E è direttamente proporzionale alla differenza di potenziale applicata e inversamente proporzionale alla distanza tra gli elettrodi. + EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta E d.d.p. 5V E=ΔV/d h + - EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta rivelatore • Qualsiasi dispositivo che sia in grado di misurare e registrare una o più grandezze fisiche. • Di una particella di solito si misurano: massa, energia, carica elettrica, … • I rivelatori di particelle sono in grado di “vedere” direttamente solo particelle elettricamente cariche. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta Interazione di particelle cariche con la materia •Avviene attraverso la cessione di energia dalla particella incidente alla materia mediante due meccanismi: •Ionizzazione: Un elettrone atomico viene strappato dall’atomo e si crea una coppia Ione-elettrone •Eccitazione: Un elettrone atomico viene portato ad un livello energetico eccitato e poi ritorna al livello Energetico fondamentale con emissione di un fotone EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta • Rivelatori visualizzanti, in cui il passaggio di una particella viene rivelato attraverso la visualizzazione della traccia lasciata nel mezzo. • Rivelatori elettronici, in cui il passaggio della particella viene rivelato attraverso un segnale elettrico. (telescopio e cosmic box) amplificazione Finestra di ingresso. Zona sensibile Elettronica di registrazione EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta La camera a bolle • La camera a bolle è stata inventata nel 1952 da D. Glaser. • E’ un rivelatore a ionizzazione. • In essa un gas viene mantenuto sotto pressione affinchè si trovi allo stato liquido ma vicino al passaggio di stato. • La particella carica durante il suo passaggio ionizza le molecole del gas cedendo loro parte della propria energia. • Si formano delle bollicine lungo la traiettoria della particella. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta Rivelatori a gas • Si basano sulla misura delle cariche elettriche liberate per ionizzazione all’interno di una opportuna miscela gassosa. • Il numero delle cariche liberate dipende dalla d.d.p. applicata agli elettrodi. • Per tensioni elevate gli elettroni strappati a una molecola sono in grado di ionizzare a loro volta molecole. Si formano valanghe di elettroni che viaggiano velocemente verso l’anodo. • A tensioni ancora maggiori si produce una scarica nel gas. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta Contatori a scintillazione • Si chiamano scintillatori i materiali capaci di emettere luce in quantità proporzionale all’energia liberata da una particella ionizzante. • Il fenomeno della Scintillazione è causato dalla eccitazione e successiva diseccitazione degli atomi dei materiali scintillanti. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta • Esistono vari tipi di materiali scintillanti: - cristalli - materiali plastici • La luce emessa viene trasportata attraverso una guida di luce a un fotomoltiplicatore che genera un impulso elettrico proporzionale al segnale luminoso generato nello scintillatore. • Attualmente al posto dei fotomoltiplicatori si utilizzano particolari array di fotodiodi scintillatore guida di luce fotomoltiplicatore EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta all’elettronica per l’analisi del segnale