Le trasformazioni europee Francia Sotto gli ideali di libertà, ordine ed uguaglianza, nati sotto le rivolte del 1848, Luigi Napoleone, nei tre anni passati alla presidenza della Repubblica, ristabilì l’ordine, strinse rapporti con l’esercito e appoggiò il mondo cattolico. Per paura di rivolte della Francia rivoluzionaria, nella notte tra l’1 e il 2 dicembre 1851, Luigi Napoleone si assicurò il potere assoluto con un colpo di stato. Italia Sull’onda degli ideali liberali francesi, il Re di Sardegna e del Piemonte Carlo Alberto, capì che una politica anti-austriaca gli avrebbe permesso di espandere il Regno nell’Italia settentrionale. Le due battaglie che egli combattè nel 1848-1849, si conclusero con due sconfitte ma il suo disegno fu portato avanti dal figlio, Vittorio Emanuele, affiancato dal conte di Cavour; essi non avevano comunque progettato l’unità della penisola, fatto che comunque, inaspettatamente, si verificò, facilitato dalla straordinaria fragilità del Regno delle Due Sicilie, occupato da Garibaldi. Cavour colse l’occasione e Vittorio Emanuele convinse Garibaldi a cedere i territori conquistati. Il Regno del 1861 ebbe così molti padri: Cavour, i Savoia, Garibaldi e Mazzini. Germania L’unità tedesca fu ispirata da un nuovo movimento nazional-liberale, che ebbe come principale rappresentante Otto von Bismarck, che seguì a Federico Guglielmo. Dal 1862 al 1870 Bismarck eliminò danesi, Schleswig-Holstein, austriaci e olandesi; fondò una Confederazione del Nord allargando i confini doganali e sfruttando il momento in cui Luigi Napoleone dichiarò guerra alla Prussia negoziò con gli Stati tedeschi la creazione dell’impero e persuase il re di Baviera ad accettare che la corona spettasse al re di Prussia. Ciò dimostrava la presenza di un solo e unico Impero. L’impero che nacque all’interno del continente era composto da 25 stati: quattro regni (Prussia, Baviera, Sassonia, Wurttenberg), cinque granducati, tredici ducati e principati, tre libere città (Amburgo, Brema e Lubecca) e una proprietà comune (Reichsland), rappresentati da due province (Alsazia e Lorena). L’Europa bizantina Sconfitta di Bisanzio Russia terza incarnazione della romanità imperiale Tsar Ivan IV 1547 Stato federale guerre contro: Teutoni Polacchi Svedesi Pietro Ingresso nella scena europea Apparato amministrativo Riforma della Chiesa Grande ascesa Guerra contro Francia (1800) Cacciata dei francesi dal nord Italia Crisi Impero Ottomano (1853) nuove occupazioni russe Reazione turca e francese che si alleano con Gran Bretagna Guerra di Crimea Sconfitta russa Riaccensione conflitto 28 giugno 1914 a Sarajevo Serbo uccide erede impero austro-ungarico La Grande guerra Il 24 giugno 1859, nella battaglia di Solferino, si scontrarono l’esercito di Napoleone III e le truppe austriache guidate da Francesco Giuseppe; lo scontro provocò numerosissime vittime e feriti; Henri Dunant, colpito da questa condizione, creò contemporaneamente all’unità d’Italia la Croce Rossa Internazionale. Nuovo duplice sentimento sulla scena europea Pacifismo umanitario Legalità internazionale Nascita di nuovi Stati nazionali Due concezioni di nazionalità Romantica (basata sulla terra e sul sangue) Illuminista (basata sulla condivisione di valori civili, costituzionali e ideologici) Gli imperi multinazionali difendevano la loro integrità politica e tendevano a conquistare nuovi territori; la Russia continuò a dilatarsi in Asia fino al Giappone; l’Austria-Ungheria si impadronì della Bosnia Erzegovina; la Turchia ottomana soffocò le popolazioni balcaniche e armene. La politica espansionistica portò all’inevitabile conflitto, che assunse proporzioni di livello internazionale, sfociando nella Grande guerra; i conflitti principali furono sei: la guerra francotedesca per il dominio del continente europeo; la guerra anglo-tedesca per il dominio degli oceani; la guerra russo-tedesca per il dominio dell’Europa orientale, la guerra russo-austriaca per il dominio dei Balcani; la guerra austro-italiana per il dominio dell’Adriatico; la guerra russo-turca per il dominio degli stretti. Queste sei guerre furono distinte da fenomeni che erano la conseguenza della Rivoluzione Francese e dei moti nazionali del 1848. La Grande guerra si presenta come una delle più sanguinose e catastrofiche stragi della nostra storia. Il numero delle vittime fu provocato in buona parte dalla pluralità e dalla durata dei conflitti che si intrecciarono e sovrapposero dal 1914 al 1918. Al termine della guerra erano comunque poste la basi per lo scoppio di un nuovo conflitto, che sarebbe in effetti scoppiato venti anni dopo. La Seconda guerra mondiale Guerre civili (1917-1921) Sconfitti Vincitori Russia Due rivoluzioni: 1. nascita della repubblica democratica (1917); 2. presa del potere da parte del partito bolscevico-comunista guidato da Lenin. Germania Abdicazione Guglielmo II e rivolte a Berlino e a Monaco (1918). Francia Ondata di ammutinamenti e manifestazioni social-pacifiste (1917). Italia Agitazioni a Torino, duramente represse; guerra civile (1919-1921); Gran Bretagna Insurrezioni irlandesi; scioperi generali. Austria Disordini e moti comunisti in seguito all’abdicazione di Carlo (1919). àòpNascita di nuove forme politiche, costituite da ex combattenti e caratterizzate da una struttura fortemente gerarchica e da uno stile marziale; sono ideologie di pensiero nazionaliste, belliciste e soprattutto anticomuniste. Quella che conquistò più velocemente il potere fu il movimento fascista di Benito Mussolini. Crisi americana 1929 Crisi economica europea e nuove guerre civili In Germania nel 1933 sale al potere Adolf Hitler, che attuò una politica di repressione nei confronti delle razze inferiori: comunisti, ebrei, zingari, socialdemocratici… In Russia Stalin proseguì la linea politica di Lenin, eliminando i nemici del popolo. Pochi erano, alla fine della Seconda guerra mondiale, i Paesi che non fossero stati lacerati, dopo il 1918, da una o più guerre civili.