CHIRURGIA • Trimestrale di Salute e Cultura intervista al Dott. Giulio PAVAN Perfusionista e Direttore Scientifico E.P.S. S.p.A. Istituti Clinici Bresciani GSD (BS) La comunicazione salva la vita IL PERFUSIONISTA di Antonella QUARANTA Sono i tre moschettieri della sala operatoria. Il Cardiochirurgo, il Cardioanestesista e il Perfusionista, quest’ultima è una figura poco nota ma fondamentale negli interventi più delicati. Perché un intervento vada a buon fine occorre professionalità, prontezza di riflessi e un’ottima comunicazione: un lavoro di squadra che non ammette errori e incomprensioni. Abbiamo chiesto al dottor Giulio Pavan, perfusionista e direttore scientifico E.P.S. S.p.A. (Enhance Perfusion Service) - azienda del gruppo Gada Italia che collabora con gli Istituti Clinici Bresciani del Gruppo ospedaliero San Donato - di spiegarci il delicato compito del tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria (perfusionista) e quali siano i passaggi fondamentali di una comunicazione efficace e che… salva la vita! gennaio 2017 • GSD MAGAZINE | 83 © WAVEBREAKMEDIA / SHUTTERSTOCK.COM Durante un intervento chirurgico, “accende” o “spegne” il nostro cuore Trimestrale di Salute e Cultura • CHIRURGIA © CHANAWIT - FOTOLIA.COM L’assenza di errori di espressione e comprensione del messaggio, nella comunicazione scambiata tra emittenti e destinatari in sala operatoria, salva la vita al paziente e garantisce il successo dell’intervento. Dottor Pavan, quali sono le figure il suo cuore è fermo, grazie all'utilizzo quindi affermare che il paziente è in vita che in un intervento a cuore aperto della macchina cuore - polmone. È grazie all'ausilio della macchina cuore- ruotano attorno al paziente in sala in questa fase, in particolare, che la polmone che viene appunto gestita dal operatoria? comunicazione tra operatori in sala tecnico perfusionista”. “Durante un intervento di tale portata, svolge un ruolo fondamentale perché, un Un compito di grandissima o anche in altri in sala operatoria, è corretto, preciso e tempestivo, scambio importanza e responsabilità. Quindi è presente l'équipe di cardiochirurgia, di informazioni è indice di maggior il perfusionista che accende e spegne che è molto interattiva (come del resto sicurezza. Infatti, un comando non il cuore del paziente. tante altre chirurgiche). Attorno a questo compreso, male interpretato o mal gestito, “Esatto, sotto ordine del cardiochirurgo e ruotano alcune figure professionali può determinare un problema che si la supervisione dell’anestesista, circondato che interagiscono in modo diretto tra ripercuote sulla sicurezza del paziente. Per dall’équipe cardiochirugica”. di loro: il Cardiochirurgo (coadiuvato fare un esempio, occorre tener presente Oltre che nell'intervento a cuore da almeno un suo assistente), il che il cardiochirurgo impartisce comandi aperto, la macchina cuore-polmone Cardioanestesista e il Perfusionista o, al perfusionista e all’anestesista che, se viene attivata anche in altri tipi di meglio, da titolo accademico, il Tecnico non compresi o peggio ignorati, portano operazioni chirurgiche? di cardiocircolatoria a omissioni di importanti manovre. Nel “Sì. In linea generale, la macchina cuore- e perfusione cardiovascolare che si caso del perfusionista, molte azioni sono polmone è utilizzata negli interventi di occupa della gestione della macchina dirette alla variazione di parametri vitali cardiochirurgia, ma può provvedere a cuore-polmone. In aggiunta a queste per il paziente”. tenere in assistenza vitale (in vita, ndr) tre figure, dobbiamo ricordare anche La macchina cuore-polmone e il paziente per lungo termine, anche l’infermiera strumentista e il personale la circolazione extracorporea, in per giorni: cito a questo proposito le di sala”. quei momenti la vita del paziente assistenze extracorporee ventricolari, L’importanza del dialogo tra esperti in è collegata alla macchina cuore ECMO in gergo tecnico, quest’ultimo sala operatoria. Quali sono i momenti polmone, o meglio a diversi tubi noto anche per avere salvato le persone più critici nei quali la comunicazione esterni… svolge un fondamentale ruolo “È alla famigerato virus H1N1, e poi, in ultima salvavita? tecnologia riusciamo in ciò che un analisi, le assistenze tipo bridge to tempo era ritenuto impensabile. Questa transplant (ponte provvisorio in attesa di Fisiopatologia “Ovviamente la è dall'inizio importante comunicazione affette da influenze virali, come il così, oggi grazie fine apparecchiatura è quella che permette trapianto cardiaco) che sono anch’esse dell’intervento chirurgico, cioè da quando di effettuare gli interventi a cuore aperto, tecniche di circolazione extracorporea. il malato entra in sala operatoria a quando in quanto in questi il cardiochirurgo Tali tecniche non si effettuano però ne esce, e questo in termini generali deve avere un cuore fermo ed esangue in tutti i Centri. È necessaria un'alta vale sia tra l'équipe, sia nel momento (privo di sangue al suo interno, ndr), specializzazione per usarli in piena dell’accettazione del malato da parte dovendo intervenire all'interno di esso. sicurezza”. dell’infermiera e alla proprio In Ciò non sarebbe possibile se non ci In quali dei nostri centri GSD sono cardiochirurgia si utilizza la tecnica della dell’anestesista. fosse un supporto che mantenga in presenti le apparecchiature cuore- Circolazione Extracorporea che permette vita il paziente mentre il suo cuore e polmone, come ECMO e altre? la sopravvivenza del paziente mentre i suoi polmoni sono fermi. Possiamo “Le assistenze ECMO, ad esempio, sono 84 | GSD MAGAZINE • gennaio 2017 CHIRURGIA • Trimestrale di Salute e Cultura di arrestare il cuore. Questo viene fatto tre: cristalloide, ematica fredda ed ematica come l’IRCCS Policlinico San Donato, alle attraverso di calda. Ogni centro ha le sue abitudini. La porte di Milano. Questo perché non sono cardioplegia, dove un ruolo fondamentale decisione su quale tecnica utilizzare è del pratiche giornaliere ed è fondamentale che lo gioca una soluzione ricca di potassio cardiochirurgo, a noi perfusionisti spetta vengano fatte in centri di riferimento, anche che ferma il cuore. Di solito il perfusionista metterla in atto”. perché implicano un impegno molto utilizza una pompa a parte e infonde Dalla sua pluriennnale esperienza, quali gravoso a livello di forze umane e risorse questa soluzione che induce l'arresto sono le frasi, i processi, la comunicazione tecniche. In altre strutture ospedaliere che cardiaco. Da questo momento, il paziente che va particolarmente monitorata? fanno cardiochirurgia - come possono dipende completamente dalla macchina Quali gli errori di comunicazione e quindi essere l'Istituto Clinico San Rocco o cuore-polmone”. gli incidenti più frequenti? l’Istituto Clinico Sant'Ambrogio - in seguito Un arresto cardiaco programmato, “Innanzitutto, mi preme dire che gli incidenti a interventi cardiochirurgici, si possono quindi. Quanto dura questa fase? sono estremamente rari: la casistica ci dice mettere in atto queste procedure qualora “La fase di arresto cardiaco è un tempo che possono essere dovuti a un problema le circostanze lo richiedano”. molto variabile a seconda della tipologia tecnico o a una circostanza imprevedibile. Ritornando al momento di intervento ovviamente minore è questo Ovviamente, tutti i dispositivi usati sono dell'intervento a cuore aperto, il tempo, meglio è per il cuore, che viene testati preventivamente, eccezionalmente perfusionista ferma il cuore. Può preservato grazie a questa soluzione però può accadere che funzionino male. descrivermi questo momento e cosa cardioplegica. Può durare da poche decine Il perfusionista è preparato ad affrontare significa per lei? Credo che fermare il di minuti a più di un’ora”. ogni tipo di incidente o contrattempo e cuore di una persona rappresenti uno Quante tecniche esistono per fermare il per fortuna, nella maggior parte dei casi, stress molto importante anche per il cuore? vengono sempre risolti brillantemente. Il cuore di chi lo ferma… “Ci sono tecniche con soluzioni cristalloidi rischio è parte integrante di un intervento, “Sì, questo è vero… poi ovviamente fa con un'alta concentrazione di potassio. e noi lo sappiamo bene. Per questo ci parte dell'esercizio della professione, Esiste poi una tecnica mista, composta alleniamo, durante gli anni di studio e con quindi deve diventare una cosa normale da una parte cristalloide e quattro parti di l’esperienza diretta, a saper affrontare le e chiaramente prima che si maturi sangue e, infine - per citare le tre più usate criticità oltre a mantenere il sangue freddo, questa ‘normalità’ a volte passa del - esiste una cardioplegia inventata da un il nostro! tempo. Quando si parte in Circolazione noto cardiochirurgo italiano, il professor Qualora si presentassero degli imprevisti, Extracorporea, il cuore batte ancora: Antonio Maria Calafiore, con sangue caldo non siamo mai colti di sorpresa e si controlla che tutto vada bene, che e potassio. In ciascuna di queste tecniche, sappiamo gestire la situazione al meglio, i parametri vitali del paziente siano l'elemento che in sostanza ferma il cuore questo grazie a protocolli d’azione mantenuti, che non ci siano problemi è il potassio: è lui che, somministrato, in consolidati da mettere in pratica. Non tecnici alla macchina cuore-polmone un modo o nell'altro, è il responsabile esiste il rischio di perdere la testa! e così, dopo qualche minuto, il dell'arresto cardiaco. Quindi, riassumendo, In caso di incidente tecnico la comunica- cardiochirurgo chiede al perfusionista possiamo dire che le più usate sono queste zione è fondamentale: il perfusionista co- varie tecniche, dette © DMITRY KALINOVSKY / SHUTTERSTOCK.COM applicate prevalentemente in grossi centri “Domanda, risposta, consenso: la comunicazione deve essere efficace. Può sembrare banale, ma questi passaggi sono fondamentali per la vita di chi è sotto i ferri”. gennaio 2017 • GSD MAGAZINE | 85 Trimestrale di Salute e Cultura • CHIRURGIA munica che c’è un problema e interagisce sull’uomo è stata fatta nel 1953: una volta Ipotermia, c'è una qualche differenza nel con tutta l’équipe per risolverlo. Natural- tutti gli interventi al cuore venivano fatti trattamento di neonati, bambini o adulti? mente, in questo caso è il perfusionista che in ipotermia moderata. Occorre conside- “Dal deve prendere in pugno la situazione e ge- rare che il nostro corpo, normalmente, ha fisiopatologico no, nel senso che il stire l’evento avverso, secondo quanto pre- una temperatura di 37 gradi centigradi. freddo, quando c'è l'ipotermia, è uguale visto, come detto, dalle procedure salva vita Per ipotermia moderata si intende una per tutti e si usa a tutte le età. È chiaro da applicare in questi casi. In sala operatoria temperatura compresa tra i 28° e i 32°, che la differenza esiste da punto di vista tutte le persone devono sentirsi coinvolte, mentre per ipotermia profonda si inten- puramente tecnico: per raffreddare un anche se l’aspetto tecnico può essere risolto de quando si va al di sotto dei 20°. Oggi bambino di 5 Kg ci si impiega molto meno solo dal perfusionista. la maggior parte degli interventi - grazie rispetto a raffreddare un adulto di 85 Kg”. Qualora il problema sia determinato da anche al fatto che le apparecchiature e Intervento chirurgico al cuore in un componente non performante, in i sistemi di sicurezza hanno raggiunto un neonato, in quanti minuti si quanti secondi occorre sostituirlo? Perché i massimi livelli di precisione, oltre che raggiungono i 18 gradi necessari a immagino che si tratti di secondi… per ragioni fisiologiche - vengono fatti salvaguardargli la vita? “Non sempre bisogna cambiare com- in condizioni di lievissima ipotermia o “Volendo si fa molto presto. Però ponente. Nel caso in cui succeda, ci in completa normotermia. In alcuni rari attenzione, c'è da fare una scelta. sono innanzitutto degli accorgimenti casi, per questioni tecnico-chirurgiche, Sia i tempi di raffreddamento sia farmacologici da parte dell'anestesista possiamo andare fino a 18° di tempera- quelli di riscaldamento, secondo la che mettono il paziente in condizioni di tura corporea, in ipotermia profonda. Ri- letteratura mondiale, devono seguire maggior sicurezza; dopo di ché il tempo cordo che grazie all’ipotermia profonda determinate tabelle: se fossero troppo è chiaramente fondamentale perché, anche accidentale, come la caduta in un rapidi potrebbero portare a delle nella fase di risoluzione del problema lago ghiacciato, alcuni escursionisti sono problematiche molto specifiche inerenti tecnico, può essere necessario fermare sopravvissuti, in quanto preservati dal alla circolazione e al metabolismo. la circolazione. Diciamo che l'elemento freddo”. Ugualmente, nella fase di riscaldamento più importante è la farmacologia che Ipotermia e incidenti in montagna. il perfusionista deve seguire delle tabelle ci aiuta a proteggere il cervello oltre al Alcune persone nella sfortuna si sono mantenendo tempi di riscaldamento raffreddamento del paziente. Perché l'i- salvate grazie al freddo… abbastanza lunghi così da permettere potermia ci aiuta ad avere più tempo per “Esatto, il freddo gli ha salvato la vita. In al corpo di adattarsi meglio. Quindi risolvere il problema. Comunque, solita- cardiochirurgia, ad esempio, quando si non ci sono dei tempi prestabiliti. mente, con l’aiuto del freddo possiamo trasporta un cuore espiantato, lo si met- Occorre valutare di volta in volta e tener gestire la cosa anche in qualche minuto, te in un contenitore con del ghiaccio, ben presenti i protocolli e le tabelle tempo più che sufficiente a risolvere la fermo anche per 1, 2 o 3 ore. Il freddo che vengono date. Il perfusionista maggior parte dei problemi”. è il nostro migliore amico, il primo alle- tecnicamente è in grado di fare quello L’uso del freddo in sala operatoria. A che ato in questi casi. Durante gli incidenti che gli viene richiesto. Ci tengo a ribadire temperatura viene portato il paziente per è il raffreddamento del paziente che ci che sono il cardiochirurgo e l'anestesista salvaguardargli la vita? permette di intervenire con più calma e a scegliere i protocolli da seguire, di volta “La prima CEC (circolazione extracorporea) sicurezza”. in volta, per ogni singolo paziente”. di vista fisiologico e © KADMY - FOTOLIA.COM punto 86 | GSD MAGAZINE • gennaio 2017 CHIRURGIA • Trimestrale di Salute e Cultura Il sangue viene depurato, viene sangue, la gestione della temperatura, il A livello statistico, qual è il paese che può “manipolato” quando va in mantenimento dei parametri vitali”. vantare la minore incidenza di errori di extracorporea o rimane lo stesso? Abbiamo parlato di incidenti comunicazione? Anche se immagino che Cioè, quello che esce dal nostro corpo imprevedibili. E gli altri tipi? ormai la differenza sia minima… è uguale a quello che vi rientra dopo “Gli altri incidenti sono legati al fattore “Non sono aggiornatissimo, ma mi sento l’intervento? umano, possono essere tanti, ma questi di dovere dire che qui da noi, in Italia e nel manipolato. sono quasi del tutto ridotti a zero grazie, ad Gruppo, non siamo secondi a nessuno Irrinunciabile è la totale, ripeto totale, esempio, a procedure come la check-list, come chirurgia e perfusionisti. Non esiste scoagulazione del sangue: non possiamo esattamente come la check-list che si fa più un modello come, ad esempio, il permetterci che il sangue abbia dei in aereo, in una cabina di pilotaggio prima modello americano di un tempo. Gli tempi di coagulazione fisiologici. Occorre del decollo, e che ci permette di andare Stati Uniti hanno rappresentato per modificarlo per questa ragione. La a controllare se tutti i passaggi sono stati noi un esempio da seguire - per anni, legge ci dice che se non abbiamo un fatti, quindi portiamo l'errore umano a chi doveva sottoporsi a un intervento tempo di coagulazione superiore ai 480 incidenza praticamente zero. Ci tengo a al cuore, e ne aveva le possibilità secondi (quindi vuol dire che il sangue dire che non dobbiamo assolutamente economiche, intraprendeva costosissimi del paziente non coagula) non possiamo spaventarci perché attualmente tutte le viaggi della speranza negli Usa- questo assolutamente andare in circolazione tecniche sono vigilate da tutta una serie semplicemente perché sono arrivati extracorporea. Per ottenere questo si di procedure che rendono sicuro un prima di noi a certi risultati. Ora però, fare infonde un farmaco che si chiama eparina. intervento a cuore aperto e, soprattutto, un intervento a cuore aperto a Milano, Dal punto di vista del perfusionista quella le macchine attuali hanno dei sistemi di a Brescia, a Catania, a Roma o farlo a che lei definisce ‘manipolazione’ può monitoraggio che le rendono praticamente Houston, a Chicago a Los Angeles ha gli essere, ad esempio, la gestione della perfette. C'è da stare tranquilli. Certo, tutto è stessi livelli di sicurezza e non ha senso portata del sangue, cioè quanti litri al in mano a una persona e, come in tutte le andare tanto lontani, le cure di eccellenza minuto devono passare dalla macchina cose, quando c'è il fattore umano il rischio ci sono più vicine di quanto non si pensi…” cuore-polmone, può sempre essere”. La trasferta oltreoceano non è più “No. Il sangue viene l'ossigenazione del necessaria, dunque. Un'ottima notizia per i nostri pazienti che vengono in DI QUANTI TIPI POSSONO ESSERE GLI INCIDENTI IN SALA OPERATORIA? E COME SI FRONTEGGIANO? > Imprevedibile, quando abbiamo la rottura di qualche componentistica... Ma al giorno d'oggi la rottura di qualche componente è quasi impossibile > L'errore umano, che si fronteggia con la check list che serve a ridurne il rischio e l’incidenza. Questa serve a evitare che anche qualora il tecnico sbagliasse ad assemblare un componente, l'errore viene rivelato prima ancora che si entri in azione. La lista di azioni da seguire in serie ha il controllo su tutto l’iter operatorio e si fa in fase di preparazione all'intervento, quindi ben prima che tutto cominci. > L'errore di comunicazione classico, questo avviene quando il cardiochirurgo dice una cosa e avviene un'incomprensione. Una interferenza nello scambio del messaggio tra mittente e destinatario. Ad esempio, io dico una cosa X e tu magari non l'hai sentita, o hai sentito Y, o io credo che tu abbia sentito X e invece così non è. Per evitare ciò ci sono delle regole di comunicazione a doppia sicurezza: ogni comando e ogni risposta devono sempre ricevere un consenso. > Se il cardiochirurgo dice al perfusionista “Parti con la soluzione cardioplegica”, io devo rispondere “Sì, parto” e lui deve ulteriormente rispondermi “Sì, ho capito”. Lombardia, da tutta Italia e non solo. “Certamente, i livelli di sicurezza sono uguali dappertutto. A fare la differenza potrebbe essere la gestione delle persone. Una differenza con gli Usa è che, in alcuni Stati, è richiesta la presenza di due perfusionisti per sala o, se non sono due, che uno deve rimanere, fuori sala, sempre a disposizione. Una differenza potrebbe essere questa. Noi diciamo che, nell'arco del possibile, cerchiamo di farlo anche qui, ma VI DATE QUINDI UNA DOPPIA RISPOSTA RECIPROCA… “Esatto. Domanda, risposta, consenso: la comunicazione deve essere efficace. Può sembrare banale, ma questi passaggi sono fondamentali per la vita di chi è sotto i ferri”. comunque non è sempre così in Italia. In ogni caso, ripeto, in linea generale, © BILLIONPHOTOS.COM - FOTOLIA.COM i livelli di sicurezza sono gli stessi: so per certo che anche negli ospedali che operano in zone critiche, di guerra addirittura, come quelli di Emergency, abbiamo gli stessi macchinari, non c'è niente di inferiore. Ed è così, glielo garantisco. Se andiamo a Khartoum, l'ospedale di Emergency ha gli stessi macchinari dell'ospedale di San Donato o di Milano o del Gemelli di Roma o che hanno a New York”. gennaio 2017 • GSD MAGAZINE | 87 © JANVIER - FOTOLIA.COM Trimestrale di Salute e Cultura • CHIRURGIA Ci sono dei corsi di inglese specialistici per perfusionisti e operatori, in generale, di sala operatoria? “Nel corso di laurea che ci riguarda - da Ha mai avuto un'esperienza di lavoro in territori di guerra? quando il nostro titolo di studi è diventato una laurea triennale - la lingua inglese è stata inserita recentemente. Ben diverso per chi ha studiato negli Anni 80. Invece quando mi sono specializzato nel 1987, la lingua inglese non era ancora prevista nell’allora Scuola “No, personalmente no. Ma conosco diretta a fini speciali. Adesso è stato inserito molto bene quella realtà poiché ho l'esame di lingua all'interno del corso di un’amica e collega perfusionista, la dott. laurea, ed è obbligatorio. Chiaramente sa Daniela Rocchi, che è responsabile sia serve per chi va all'estero, ma anche per della gestione sia del reclutamento dei leggere la letteratura scientifica che ormai perfusionisti per l'ospedale di Khartoum, è tutta in lingua inglese”. specializzato in cardiochirurgia pediatrica. Adesso si trova là costantemente. Prima QUESTIONE DI LINGUA lavorava un po' in Italia e un po' laggiù. Durante un intervento chirurgico si usa Personalmente non ho avuto mai la un linguaggio tecnico e specifico. fortuna di andare, perché sono scelte Ogni passaggio linguistico-comunica- anche di vita, da valutare in famiglia. tivo subisce un doppio controllo tra car- Bisogna dedicarsi alla missione per diochirurgo-anestesista o cardiochirur- almeno un anno... La cosa mi affascina. Al go-perfusionista. momento conosco questa realtà grazie ai contatti con questa collega che lavora Immagino dobbiate usare una con Emergency, l’associazione di Gino terminologia che si comprende al volo a Strada, a Khartoum assieme a numerosi seconda dell'intervento… perfusionisti stranieri”. “Certamente, le terminologie usate sono Immagino che nel suo settore l’inglese più o meno simili dappertutto. Io ho sia fondamentale, specialmente quando avuto modo di assistere a interventi negli le équipe sono composte da personale Stati Uniti e in Germania, e non cambia internazionale… assolutamente nulla. Cioè, se io domani “Assolutamente. È fondamentale. Non c'è mattina andassi in Germania (conoscendo altra scelta”. l'inglese) ed entrassi in una sala operatoria, sarei perfettamente in grado di interfacciarmi con il cardiochirurgo, perché la terminologia è sempre la stessa. © DMITRY KALINOVSKY / SHUTTERSTOCK.COM È universale”. IL LAVORO DI PERFUSIONISTA “Una figura quasi sconosciuta ma fondamentale in sala operatoria” come spiega Giulio Pavan, direttore scientifico di E.P.S. Gada Italia, società di perfusionisti attiva all’interno degli ospedali bresciani di Gruppo ospedaliero San Donato Chi è e di cosa si occupa? “Il perfusionista, o meglio definito con titolo accademico come "Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare" (T.F.C.P.C.), è il professionista responsabile della gestione della Circolazione Extracorporea durante gli interventi a cuore aperto che necessitano dell'ausilio della macchina cuore- polmone. Tale macchina sostituisce l'attività cardiaca e polmonare durante la fase cruciale dell'intervento cardiochirurgico, permettendo la sopravvivenza del paziente nonostante l'arresto cardiaco indotto per necessità tecnico - chirurgiche. Il perfusionista gestisce, su indicazione del cardiochirurgo e con manovre in autonomia, la Circolazione Extracorporea (C.E.C.), provvedendo all'arresto cardiaco, al mantenimento dei parametri vitali del paziente (circolo sanguigno e ossigenazione) e attuando tutte le manovre di avviamento, gestione e svezzamento dalla macchina cuore-polmone. Tutto ciò che tecnicamente riguarda la C.E.C. è sotto la responsabilità del Perfusionista. Oltre a questa applicazione si occupa della gestione e avviamento di altre procedure di sopravvivenza come le assistenze cardiocircolatorie, le assistenze cardiorespiratorie (ECMO), le assistenze come "Bridge to Trasplant" nei trapianti cardiaci, i cuori artificiali gli "Stand-by Cardiochirurgici" per procedure di cardiologia invasiva (TAVI)”. Quando entra in azione? “Come detto l'attività del Perfusionista è indispensabile in tutti gli interventi cardiochirurgici che necessitano di un arresto cardiaco con l'ausilio della C.E.C. (By-pass aorto coronarici, sostituzioni valvolari, plastiche valvolari, patologie congenite del cuore neonatali, pediatriche e adulte ecc. e in tutte le attività correlate appena descritte. Nei casi di interventi cardiochirurgici di tipo "Off Pump" ossia senza l'ausilio della C.E.C., la sua presenza in sala operatoria è comunque indispensabile in "Standby" per far fronte ad eventuali necessità di dover intervenire con la C.E.C. in caso di complicazioni”. Come si diventa perfusionista? “Attualmente il Perfusionista è un professionista con Laurea Triennale in Tecnico di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare emessa dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia di alcune Università Italiane. Fino al 1978 la figura del Perfusionista veniva coperta da un Medico Cardiochirurgo e più tardi da infermieri ai quali veniva insegnato il "mestiere". Nel 1978 è stata aperta in Italia la prima Scuola Universitaria Diretta a fini Sociali per Tecnici di Cardiochirurgia a Roma, seguita immediatamente dopo dall'Università di Verona. A queste Scuole di Specializzazione si accedeva con Diploma di Maturità quinquennale e previo esame di ammissione a numero chiuso. Con la Riforma dei Diplomi Universitari prima e delle Lauree Triennali poi è diventata Laurea di Primo Livello ed è stata inserita nelle Professioni Sanitarie con profilo professionale specifico. In seguito a questa riforma le Università con la formazione per T.F.C.P.C. sono aumentate e ad oggi coprono tutto il territorio nazionale: l'accesso al corso di Laurea è comunque sempre con esame di ammissione a numero chiuso. Attualmente in Italia lavorano circa 350 Perfusionisti tra Aziende Ospedaliere pubbliche e private”. Il Gruppo Ospedaliero San Donato è un centro di riferimento in Italia per la cura delle malattie cardiovascolari. 88 | GSD MAGAZINE • gennaio 2017