C`è un pianeta simile alla Terra intorno alla stella più vicina

annuncio pubblicitario
C'è un pianeta simile alla Terra intorno alla
stella più vicina
foto: ESO
Der Spiegel: orbita attorno a Proxima Centauri. La scoperta, non ancora confermata, aprirebbe
nuovi scenari sullo studio degli esopianeti della fascia abitabile
di MATTEO MARINI
12 agosto 2016
C'è davvero un pianeta attorno alla stella più vicina a noi, Proxima Centauri, distante appena 4,23
anni luce e risiede nella cosiddetta fascia abitabile. Per ora si tratta solo di una indiscrezione, rumors
pubblicati dal settimanale tedesco Der Spiegel, secondo il quale la scoperta, ad opera degli
astronomi dello European Southern Observatory (ESO), dovrebbe essere annunciata a fine agosto.
Se fosse davvero così, saremmo di fronte a una scoperta epocale.
L'idea che a due passi da casa nostra ci sia un pianeta abbastanza vicino alla sua stella (una nana
rossa, il tipo più comune, otto volte più piccola del Sole) per ricevere calore e abbastanza lontano
per non essere un inferno, in poche parole, alla distanza giusta per mantenere acqua liquida sulla sua
superficie, rivoluziona totalmente le speranze di trovare vita extraterrestre. Finora gli esopianeti
simili alla Terra, quindi rocciosi, che orbitano all'interno di quella zona sono stati trovati a distanze
improponibili e incolmabili per qualsiasi tecnologia, anche la più fantascientifica. Per fare un
esempio, Kepler 452b, il più simile alla Terra in orbita attorno a una stella simile al Sole, dista da
noi 1.400 anni luce.
La Nasa presenta pianeta "gemello" della
Terra: Kepler 452b
Se confermata (e dall'Eso non è arrivato alcun assenso dopo la 'fuga di notizie') avremmo trovato
dunque un posto da esplorare davvero nei prossimi decenni, magari non direttamente, ma grazie a
sonde che potrebbero raggiungere il sistema di Proxima Centauri (un sistema stellare triplo) in
meno di una generazione.
La scoperta di un pianeta attorno a una stella di questo sistema era già stata annunciata nel 2012,
sempre grazie al telescopio dell'Eso dell'osservatorio di La Silla, in Cile. Ma non è mai stato
chiarito, con sicurezza, se si trattasse di un 'falso positivo', cioè di un 'pianeta fantasma', un errore di
misurazione della perturbazione della stella madre (lo spostamento indotto dalla gravità, seppur
piccolissima, del pianeta sull'astro). Si trattava di Alfa centauri Bb, in orbita attorno ad Alpha
Centauri B, mentre quest'ultimo individuato sarebbe in relazione a Proxima Centauri, la stella più
piccola del 'terzetto'.
Quel 'gemello' vicino a Proxima centauri
Navigazione per la galleria fotografica
1 di 6
Immagine Precedente Immagine Successiva
Slideshow

undefined

undefined
Alla scoperta del ''nuovo mondo''. Anche se trovarvi forme di vita evolute in una civiltà in grado
di comunicare con segnali radio è una speranza più che remota, la Breakthrough Initiative (progetto
da 100 milioni di dollari) ha in programma di tendere l'orecchio dei radiotelescopi per registrare
eventuali radiazioni elettromagnetiche provenienti proprio da Alfa centauri (e di altre stelle entro i
16 anni luce di distanza) entro la fine del 2016.
E chissà se all'orecchio di Stephen Hawking, Mark Zuckerberg e il magnate russo Yuri Milner
era già arrivata voce di questa possibile, eccezionale possibilità quando hanno annunciato, ad aprile
2016, di voler fare un enorme passo in più: raggiungere il sistema di Alpha centauri con una 'flotta'
di mini-sonde, spinte grazie a una vela spinta da un potentissimo raggio laser sparato da terra. La
tecnologia per arrivarci sembra dunque essere vicina e, finalmente, potremmo anche avere un nuovo
pianeta da esplorare.
Scarica