Primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – Provincia di Genova – Anno 2003 Inquinamento Elettromagnetico Inquadramento del tema L’elettrosmog è una forma di inquinamento impercettibile a livello sensoriale derivante da sorgenti che generano energia sotto forma di campi elettrici e magnetici. Di tale forma di inquinamento si è preso coscienza solo recentemente, ma i possibili effetti sulla salute umana, non ancora pienamente conosciuti, destano preoccupazione nelle persone. Ricerche di medici e scienziati evidenziano i rischi derivanti dall’esposizione prolungata a campi elettromagnetici generati sia da elettrodotti e impianti civili (basse frequenze) che da ripetitori di telefonia cellulare e da emittenti radiotelevisive (alte frequenze). I risultati indicherebbero l’esistenza di una relazione tra esposizione ai campi elettromagnetici a bassa frequenza ed insorgenza di malattie tumorali in particolare infantili, anche se altre indagini scientifiche contestano tale evidenza. L’incertezza sugli effetti, associata ad un forte aumento sul territorio di nuove fonti di emissione, ha alimentato una sensazione di allarme sanitario favorendo la nascita di comitati di cittadini che si oppongono all’installazione di impianti o chiedono lo spostamento di elettrodotti. I compiti delle Pubbliche Amministrazioni contemplano sia un lavoro preventivo mediante il rilascio di autorizzazioni sia attività di indagine che consentano l’approfondita conoscenza del fenomeno, indispensabile base di partenza per la realizzazione e la gestione di appropriati indirizzi di politiche ambientali e di comunicazione ambientale. Riferimenti normativi Le principali norme relative all’inquinamento elettromagnetico (50 Hz) sono: • L. 36 del 22/02/2001 - Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici • D.P.C.M. n. 200 del 29/08/2003 - Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti • L.R. 18 del 21/06/1999 (Liguria) - Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli Enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia Il D.P.C.M. n. 200 del 29/08/2003, uno dei decreti attuativi della Legge Quadro, fissa i valori di riferimento per l’esposizione a campi a 50 Hz per la popolazione in termini di valori soglia per i campi elettrico e magnetico. In tabella si riportano in dettaglio i valori limite, di attenzione e di qualità stabiliti. Ambito Elettrodotti (50 hHz) Valori limite ai campi elettrico e magnetico Valore di attenzione per il campo magnetico Limite 5 kV/m 100 µT 10 µT Riferimenti Note DPCM n. 200 Intesi come valori efficaci 29.08.03 Art. 3 DPCM n. 200 Inteso come mediana dei valori 29.08.03 Art. 3 nelle 24 h in condizioni normali di esercizio. Per abitazioni, scuole, aree gioco per l’infanzia e luoghi con permanenza non inferiore alle 4 h giornaliere Obiettivo di qualità per il campo 3 µT DPCM n. 200 Inteso come mediana dei valori magnetico 29.08.03 Art. 4 nelle 24 h in condizioni normali di esercizio. Per nuovi elettrodotti in corrispondenza di abitazioni, scuole, aree gioco per l’infanzia e luoghi con permanenza non inferiore alle 4 h giornaliere (e viceversa). Limiti all’inquinamento elettromagnetico (elettrodotti). 317 Primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – Provincia di Genova – Anno 2003 Inquinamento Elettromagnetico Per quanto riguarda le possibili azioni di bonifica di campi elettromagnetici prodotti da elettrodotti va preliminarmente sottolineato che i campi elettrico e magnetico si comportano in modo profondamente differente l'uno dall'altro. Le sorgenti sono principalmente costituite dalle linee elettriche e dagli impianti di trasformazione; il campo elettrico è costante lungo l'arco della giornata e delle stagioni (in quanto la tensione è costante) e viene schermato dagli edifici, mentre il campo magnetico varia al variare della corrente trasportata che varia sia lungo l'arco della giornata sia dal punto di vista stagionale, in funzione della domanda energetica da parte delle utenze. I possibili interventi di bonifica sulle linee aeree di elettrodotto sono i seguenti: − spostamento delle linee − elevazione dell'altezza dei tralicci (tale intervento aumenta però l'impatto visivo della linea elettrica, inoltre in alcuni casi l'altezza richiesta risulterebbe talmente eccessiva da rendere di fatto irrealizzabile l'intervento) − interramento dei cavi (soluzione di migliore praticabilità tecnico-economica nel caso di medie e basse tensioni, la praticabilità risulta inferiore nel caso di alte tensioni e, soprattutto, di altissime tensioni) − adozione di linee "compatte" (cavi molto vicini fra loro, la riduzione del campo magnetico risulta comunque di modesta entità) − adozione del "cavo aereo" (tre cavi intrecciati fra loro, adottabile per motivi tecnici nei soli casi di bassa e media tensione). Dal punto di vista della riduzione dell'esposizione al campo magnetico i migliori risultati si ottengono, oltre come è ovvio che con lo spostamento in altra sede della linea, con l'interramento dei cavi; tale intervento non è però privo di difficoltà e necessita la messa in atto di alcune precauzioni. Un problema non irrilevante è costituito dall'elevato costo dell'interramento dei cavi inoltre tale soluzione è di agevole realizzazione solo in zone rurali e non in zone edificate. In corrispondenza del corridoio di interramento al suolo si rilevano altissimi livelli di campo magnetico, quindi è necessario che il percorso dei cavi venga debitamente segnalato. Il ruolo della Provincia Le competenze della Provincia riguardano gli elettrodotti con tensione non superiore a 150 kV (e varianti) e sono di tipo sia autorizzatorio sia di controllo e vigilanza. La disciplina autorizzativa prevede, fra l'altro, che il gestore presenti alla Provincia il piano pluriennale di sviluppo reti ed aggiornamenti annuali dello stesso: deve essere infatti verificata la congruità di tale piano con il PTC. La Provincia, inoltre, deve individuare i "corridoi" (di ampiezza minima definita dalla Regione) che assicurino il miglior inserimento territoriale dell'opera, in termini di tutela ambientale e paesistica. La scadenza per la presentazione del primo piano di sviluppo reti da parte del gestore alla Provincia unitamente ai dati inerenti gli elettrodotti esistenti è stata infine fissata, per la Regione Liguria, al 31.10.2001. Per quanto riguarda invece l'inquinamento elettromagnetico da radiofrequenze, la normativa vigente non assegna competenze autorizzative, di vigilanza e di controllo alla Provincia: la legislazione regionale, infatti, stabilisce che le competenze di autorizzazione, controllo e vigilanza in tale materia siano affidate al Comune. Indicatori Anche in materia di inquinamento elettromagnetico, così come per altri comparti ambientali, si può realizzare un percorso di descrizione del fenomeno individuando alcuni indicatori. Nel caso specifico sono riportati, sulla base delle informazioni disponibili: • linee elettriche • livello di campo elettrico e campo magnetico Linee elettriche La legislazione regionale assegna all'ARPAL le competenze per la realizzazione e l'aggiornamento del catasto delle sorgenti fisse di inquinamento elettromagnetico (ivi compresi gli elettrodotti) con conseguente informativa agli Enti competenti. Gli Enti gestori di elettrodotti, peraltro, hanno fornito dati sulle proprie reti anche all’Amministrazione Provinciale: ciò ha consentito, integrando tali dati con altre informazioni, alcune analisi a carattere generale sulla presenza di linee elettriche sul territorio provinciale. La tabella seguente sintetizza quanto analizzato statisticamente focalizzando l’attenzione sul parametro intensità di corrente media annua: è questo il parametro di maggior interesse ai fini della valutazione della possibile esposizione prolungata a campi magnetici generati da elettrodotti. 318 Primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – Provincia di Genova – Anno 2003 Inquinamento Elettromagnetico I media (A) < 100 100 - 200 200 - 300 300 - 400 400 - 500 15 kV* 6 kV 380 kV 220 kV 132 kV 30 kV* 0% 25% 16% 80% 100% 100% 0% 50% 58% 20% 0% 0% 0% 25% 21% 0% 0% 0% 0% 0% 5% 0% 0% 0% 100% 0% 0% 0% 0% 0% Distribuzione statistica degli elettrodotti per intensità di corrente media annua. 5 kV 100% 0% 0% 0% 0% In appendice si riporta il riepilogo delle linee (suddivise per valore di tensione nominale) presenti nei vari territori comunali: i dati in tabella mostrano che importanti direttrici di trasporto energetico (linee ad alta ed altissima tensione) si riscontrano in territori di Comuni anche molto differenti fra loro sia demograficamente, sia per presenza di infrastrutture ed attività produttive, sia per le caratteristiche ambientali della maggior parte del territorio. Livelli di campo elettrico e campo magnetico Al momento attuale, anche per la evoluzione estremamente recente della normativa ambientale di settore, non vi sono dati di campo elettrico e magnetico sul territorio sufficienti ad una analisi dettagliata del fenomeno. Per tale motivo si ricorrerà a modelli per la valutazione in particolare dell’impatto degli elettrodotti. E’ possibile effettuare stime approssimate dei possibili valori di campo elettrico e magnetico associati ad una linea elettrica utilizzando il metodo di calcolo consigliato nella norma CEI 211 – 4 “Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee elettriche”. I livelli di campo stimati per via teorica sono, naturalmente, da prendersi con cautela per le numerose approssimazioni insite sia negli algoritmi di calcolo sia, in molti casi, nei dati di partenza. Quale esempio di applicazione del metodo CEI 211 – 4, si riportano le stime dei livelli del campo elettrico (E) e del campo magnetico (B) per un caso astratto di linea ad alta tensione (132 kV) percorsa da una intensità di corrente “tipica” (200 A). Nella prima figura si riporta lo schema geometrico dell’ipotetico traliccio simulato. Nelle figure successive si riporta il valore simulato del campo elettrico a varie distanze dal centro del traliccio per tre differenti altezze dal suolo (2 m, 4 m, 10 m). * Dati non completi per mancanza di informazioni di base 319 Primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – Provincia di Genova – Anno 2003 Inquinamento Elettromagnetico 25 20 altezza (m) 15 fune di guardia conduttori 10 5 0 -4 -2 0 2 4 larghezza (m) Schema del traliccio simulato Valore efficace del campo Elettrico (E) 2 E (kV/m) 1,5 2 1 4 10 0,5 0 -45 -40 -35 -30 -25 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Distanza (m ) Stima dei valori del campo elettrico a varie distanze dal traliccio per il caso simulato 320 45 Primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – Provincia di Genova – Anno 2003 Inquinamento Elettromagnetico Valore efficace del campo Magnetico (B) 6 Β ( µΤ ) 5 4 2 3 4 2 10 1 0 -45 -40 -35 -30 -25 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Distanza (m ) Stima dei valori del campo magnetico a varie distanze dal traliccio per il caso simulato Infine, nella figura seguente si riporta il valore simulato del campo magnetico al variare della quota dal suolo per tre distanze fissate dal centro del traliccio: 5 m (praticamente a circa 1,5 m – in pianta - dal conduttore più esterno), 10 m (ovvero a circa 5 m – in pianta – dalla linea elettrica nel suo complesso) e 20 (circa 15 m dalla linea). Valore efficace del campo Magnetico (B) - Profilo verticale terna singola, tensione 132 kV, corrente 200 A 30 Β ( µΤ ) 25 20 5 15 10 10 20 5 0 0 2 3 5 7 8 10 12 13 15 17 18 20 22 23 25 27 28 30 quota (m ) Stima dei valori del campo magnetico in funzione della quota per il caso simulato L’applicazione del metodo CEI 211 – 4 a diverse configurazioni di elettrodotto mostra la notevole variabilità del valore del campo elettrico e magnetico in funzione non solo della tensione e della corrente elettrica, ma anche della forma geometrica del traliccio e, naturalmente, della distanza fra punto dove si calcola il campo e linea. In sintesi: dalla banale conoscenza della tensione e della corrente caratteristiche di una linea elettrica non è possibile dedurre automaticamente, con un’accettabile affidabilità, la possibile esposizione a livelli “critici” di campo elettrico e magnetico. Quindi per addivenire in futuro ad una caratterizzazione quantitativa dell’inquinamento elettromagnetico da elettrodotti risulterà indispensabile procedere sia con misure sul territorio sia applicando metodi di calcolo avendo cura di determinare con grande accuratezza le caratteristiche elettriche e geometriche della linea da simulare. Al momento attuale, da informazioni raccolte in occasione di incontri e seminari, i valori limite ai campi elettrico e magnetico, riportati nei riferimenti normativi, risulterebbero di solito rispettati. 321 Primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – Provincia di Genova – Anno 2003 Inquinamento Elettromagnetico Le risposte Individuazione dei corridoi per l’inserimento delle nuove linee E’ al momento in atto, da parte del settore Urbanistica della Provincia di Genova, uno studio mirante all’individuazione, all’interno del Piano Territoriale di Coordinamento, dei corridoi per l’inserimento delle future nuove linee elettriche. Realizzazione di un catasto delle sorgenti E’ al momento in fase di realizzazione da parte di Arpal, come previsto dalla legge regionale in materia. Il catasto va effettuato in base alle informazioni pervenute da parte dei soggetti gestori secondo i criteri individuati dalla regione Liguria con apposito decreto. Campagne di misura del campo elettrico e magnetico A seguito delle competenze in materia di inquinamento elettromagnetico affidate alla Provincia dalla normativa vigente, una volta messo a punto il catasto delle sorgenti e quindi individuati (con riguardo a ubicazione, estensione e "criticità") i tracciati di elettrodotto di competenza dell'Amministrazione Provinciale, la Provincia di Genova concorderà con ARPAL la definizione di un programma di controlli a campione, i cui esiti andranno a costituire il primo nucleo di una attività di mappatura a larga scala che potrà essere sviluppata nel corso degli anni successivi. Interventi di bonifica Per quanto riguarda i piani di risanamento, la L. 36/2001 ne disciplina i caratteri fondamentali, rimandando ad apposito decreto attuativo i criteri di dettaglio. La legislazione, perciò, non ha ancora chiarito in modo completo e definitivo a chi spetterà l'onere degli interventi delle bonifiche, pertanto si resta in attesa dei decreti attuativi della Legge Quadro anche per le precisazioni in tale ambito. Sintesi finale Il problema “elettromagnetismo” è una delle nuove frontiere dell’inquinamento ambientale; grandi sono i passi da compiere nella conoscenza sia della reale dimensione del fenomeno che delle effettive conseguenze sull’uomo e sull’ambiente. D’altra parte l’evoluzione tecnologica, le esigenze di energia e comunicazione dell’attuale società impongono la convivenza con un sempre maggior numero di fonti di radiazioni elettromagnetiche. Solo la conoscenza approfondita del fenomeno può indicare la via per la corretta gestione ambientale e sociale della diffusione delle fonti. Glossario Limite di esposizione: valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, definito ai fini della tutela della salute da effetti acuti, che non deve essere superato in alcuna condizione di esposizione della popolazione e dei lavoratori. Valore di attenzione: valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione, che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate. Costituisce misura di cautela ai fini della protezione da possibili effetti a lungo termine e deve essere raggiunto nei tempi e nei modi previsti dalla legge. Obiettivo di qualità: valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico finalizzato alla progressiva mitigazione dell’esposizione ai campi medesimi. Elettrodotto: insieme delle linee elettriche, delle sottostazioni e delle cabine di trasformazione. 322 Primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – Provincia di Genova – Anno 2003 Inquinamento Elettromagnetico APPENDICE Comuni Arenzano Avegno Bargagli Bogliasco Borzonasca Busalla Camogli Campoligure Campomorone Carasco Casarza Ligure Casella Castiglione C. Ceranesi Chiavari Cicagna Cogoleto Cogorno Coreglia Ligure Crocefieschi Davagna Fascia Favale Malvaro Fontanigorda Genova Gorreto Isola del Cantone Lavagna Leivi Lorsica Lumarzo Masone Mele Mezzanego Mignanego Moconesi Moneglia Montebruno Montoggio Ne Neirone Orero Pieve Ligure Portofino Propata 380 kV 1 1 1 1 1 Tensione della linea 220 132 30 15 kV kV kV kV 1 3 10 2 1 1 3 1 4 1 1 6 5 2 2 11 2 1 1 4 1 1 2 1 7 1 4 3 1 3 1 6 1 9 1 4 1 3 6 1 2 1 2 1 1 1 2 1 4 1 1 1 1 2 5 32 2 227 1 3 1 2 2 1 1 1 1 2 2 1 2 3 1 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 323 2 3 12 5 1 1 5 3 5 3 4 2 1 3 3 1 3 5 2 1 6 5 kV kV 3 1 Primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente – Provincia di Genova – Anno 2003 Inquinamento Elettromagnetico Comuni Rapallo Recco Rezzoaglio Ronco Scrivia Rondanina Rossiglione Rovegno S. Colombano C. S. Margherita L. S. Stefano D'Aveto Sant'Olcese Savignone Serra Riccò Sestri Levante Sori Tiglieto Torriglia Tribogna Uscio Valbrevenna Vobbia Zoagli TOTALE 380 kV 1 Tensione della linea 220 132 30 15 kV kV kV kV 2 1 12 2 10 1 2 2 1 4 1 2 1 1 4 1 3 3 5 2 10 1 11 2 1 1 1 1 1 1 14 46 1 1 1 1 4 1 1 1 1 324 98 17 6 5 kV kV 2 5 4 4 14 5 1 5 2 1 2 1 4 495 3 1