Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Neuroscienze CORSO DI LAUREA DI FISIOTERAPIA Presidente Prof. Adriano Ferrari Coordinatrice AFP Dott.ssa Ft. Maria Pia Padalino Recupero dell’arto superiore nel paziente emiplegico attraverso l’attivazione dei neuroni mirror Relatore: Prof. M. Franceschini Correlatore: Ft. M. Faenza Laureanda: Valentina Brogli Il recupero dell’arto superiore nel paziente emiplegico Ictus 80% dei sopravvissuti = emiparesi 65% = limitazioni funzionali permanenti all’AS Recupero problematico Scarse evidenze scientifiche Esclusione della superiorità di un approccio terapeutico Neuroni Specchio – Mirror Neurons 1990 Rizzolatti: prime scoperte sui macachi NEURONI MIRROR proprietà visuo‐motorie Attivazione esecuzione di un’azione osservazione di un’azione comprensione implicita del significato e dello scopo degli atti altrui Brain Imaging = scoperte nell’uomo Area Premotoria Ventrale e Area Parietale Inferiore Scopo dello Studio Istituto di Fisiologia dell’Università di Parma U. O. di Medicina Riabilitativa NOCSE Baggiovara (MO) Protocollo sperimentale: compito d’osservazione di gesti funzionali con l’A.S. differenti oggetti di uso quotidiano esecuzione dell’azione stessa con l’arto plegico strategia riabilitativa efficace nel recupero funzionale dell’A.S. gruppo sperimentale vs gruppo controllo Materiali e metodi • Disegno dello studio Trial Clinico Randomizzato Controllato Multicentrico • Valutazioni Baseline Valutazioni pre‐arruolamento Criteri d’inclusione Criteri d’esclusione • Randomizzazione Gruppo VIDEO: 11 soggetti Gruppo CONTROLLO: 17 soggetti • Partecipanti 28 soggetti: 16 Modena 2 Mantova 6 Parma 4 Piacenza Variabili pre‐arruolamento • Socio‐demografiche • TC encefalo • Canadian Neurological Scale • Mini Mental State Examination • Test aprassie ideo‐motorie • Test Campanelle (cut off n.omissioni >=15) • Token Test (cut off <=17) Criteri d’inclusione •Primo episodio ictale •Lesione ischemica T.A.C.I. P.A.C.I L.A.C.I. •Lesione puramente emorragica •Infarcimento emorragico secondario Criteri d’esclusione • Ictus insorto entro il 23°oltre il 37° giorno • Lesione ischemica P.O.C.I. • Emorraggia in fossa cranica posteriore • Anosognosia grave • Deficit visivi gravi • Patologie psichiatriche gravi Gruppo Video azioni quotidiane con l’arto superiore in diversi contesti tre sequenze motorie elementari di 3 min. esecuzione dello stesso gesto con l’arto plegico per 2 min. due volte al giorno per 20 giorni in ordine di difficoltà Gruppo Video Raggiungere ed afferrare il manico della tazzina Raggiungere ed Raggiungere ed afferrare il manico afferrare il manico della tazzina, della tazzina, sollevarla, portarla sollevarla in direzione della bocca alla bocca e bere, poi riporla sul tavolo Gruppo Video Riafferrare il pomello Raggiungere e Raggiungere e del coperchio e afferrare il pomello afferrare il pomello, riposizionarlo sulla sollevare il del coperchio della pentola coperchio e pentola appoggiarlo a lato Gruppo Controllo immagini statiche con un compito cognitivo tre sequenze dalla durata di 3 min. susseguirsi di 5 immagini, al termine 5 + 1 intrusa mobilizzazione passiva o attiva‐assistita dell’arto plegico per 2 min. Valutazioni T0 = pre‐trattamento T1 = post‐trattamento T2 = follow up (4‐5 mesi dall’ictus) • Menomazione Motoria A.S. Frenchay Arm Test Box & Block Test Fugl‐Meyer (modificata per l’A.S.) Ashworth Scale (spalla, gomito, polso) • Attività e Partecipazione Fim Motoria Barthel Index Risultati 1. ANALISI DELLE DIFFERENZE FRA I DUE GRUPPI AL BASELINE Comparabili per tutte le variabili descrittive 2. ANALISI DELLE DIFFERENZE FRA I DUE GRUPPI NEL TEMPO PER CIASCUNA VARIABILE Miglioramento di tutte le variabili in entrambi i gruppi ad eccezione di Ashworth Polso e Ashworth Gomito Gruppo Video = risultati positivi più evidenti Frenchay Arm Test Rappresentazione dei valori medi a T0, a T1, aT2 di entrambi i gruppi Box & Block Test Rappresentazione dei valori medi a T0, a T1, aT2 di entrambi i gruppi Ashworth spalla Nel G.V. a T1 non si osserva spasticità misurabile, nel G.C. sembra ancora presente Fugl‐Meyer La media dei valori a T2 ricade ampiamente al di fuori dell’I.C. del valore medio di T0 nel G.V. guadagnando circa 10 punti in più rispetto al G.C. riportando una diff. statisticamente significativa Ashworth polso Differenza di trend: nel G.C. il livello di spasticità rimane pressoché invariato, nel G.V. si osserva un costante decremento da T0 a T2 Ashworth gomito Inversione di trend: nel G.C. la spasticità tende ad aumentare sia a T1 che a T2, nel G.V. la spasticità si attenua sia a T1 che a T2 riportando diff. statisticamente significative Discussione spasticità al gomito solo nel G.V. a T1 e a T2 effetto duraturo del trattamento dimensione del campione a T2 diff. fra i gruppi ulteriormente significativa spasticità gomito e miglioramento menomazione a T2 effetto terapeutico complessivo del G.V. superiore al G.C. dove il livello di menomazione migliora ma la spasticità aumenta Nessuna differenza per le scale di Attività e Partecipazione Limiti dello studio • Utilizzo di scale ordinali • Mancato mascheramento del valutatore • Ridotta dimensione del campione Conclusioni I risultati sembrano positivi: tendenza di miglioramento maggiore per le variabili di menomazione motoria nel G.V. rispetto al G.C. Prospettive future Ampliare dimensione campione Introdurre fMRI TMS Item correlati all’ AS (FIM Mot‐B.I.) GRAZIE!