[email protected] IL FOCUS DELLE 4 www.corrierecomunicazioni.it n°9. 26 maggio 2014 Sfidaperl’Italia Bene così: ora avanti con energia ► La riforma della Pubblica amministrazione annunciata dal presidente del Consiglio punta ad attaccare le inefficienze della burocrazia giocando sull’innovazione tecnologica In parallelo alla consultazione pubblica lanciata dal premier e dal ministro Marianna Madia il Corriere delle Comunicazioni ha dato voce ai manager delle aziende e ai protagonisti dell’Ict per raccogliere considerazioni, pareri, suggerimenti. Ecco quello che propongono [ lE TESTIMONIANZE ] Centrale un focus su big data e open data Luisa Arienti AD SAP Italia L a Pubblica amministrazione del nostro Paese ha rappresentato nel corso degli ultimi anni un serio freno alla competitività dell’intero sistema. Senza una PA che si sappia porre come esempio di innovazione, il paese non farà mai il salto di qualità di cui ha bisogno per tornare a crescere. Per cambiare lo stato delle cose serve un profondo processo di modernizzazione che deve necessariamente basarsi su capitale umano, organizzazione e tecnologia. Le tre linee guida proposte recentemente dal Governo indirizzano questi temi. Positivo anche il fatto che la digitalizzazione sia stata inserita tra le priorità della riforma. Come Sap vi sono alcune aree dove vorremmo che l’iniziativa del Governo si concentrasse. Prima di tutto l’adozione di più avanzate soluzioni e tecnologie Ict, per favorire una maggiore trasparenza, e semplificazione dei processi. Un primo esempio è dato dalle soluzioni per big data e open data, che da un lato supportano fenomeni di spending review o verifiche della qualità dei servizi erogati, dall’altro permettono un facile accesso alle informazioni sull’organizzazione, gli andamenti gestionali, l’utilizzo delle risorse e dei risultati, consentendo facili forme di controllo interno e da parte del cittadino. Un secondo esempio è rappresentato dal cloud computing, i cui vantaggi sono ormai ben noti: razionalizzazione dei processi, adozione di modelli standardizzati omogenei, condivisione e riuso di best practices tra amministrazioni diverse. Mi auguro che questi paradigmi innovativi possano generare un percorso costruttivo, trasformando l’attuale stallo in un’opportunità per costruire una pubblica amministrazione trasparente e partecipata dai cittadini nell’ottica di una sempre maggiore creazione di valore pubblico. Serve spingere su infrastrutture adeguate Gianluca Baini ad Alcatel-Lucent italia L a riforma della PA presentata da Renzi e Madia si articola su tre punti, dei quali non a caso uno - open data - è “tecnologico”. Va detto tuttavia che anche i punti relativi alle persone e ai processi dell’Amministrazione beneficiano ampiamente di corretti investimenti in tecnologia. In particolare però gli open data sono visti strumento di trasparenza e quindi di semplificazione della gestione dei processi della PA e della relazione con i cittadini. L’articolazione in ulteriori 8 sottopunti fa capire meglio gli obiettivi del Governo. Tra questi: la fatturazione elettronica per tutte le amministrazioni. La nostra raccomandazione è considerare i processi, non le singole attività. Quindi ok la fatturazione elettronica, ma anche il pagamento deve essere possibile online. Bene anche l’introduzione del Pin unico, che identifica il cittadino in modo univoco, nei confronti di tutte le amministrazioni e di tutti i servizi online. La dematerializzazione della PA, altro sottopunto elencato, viene da tempo invocata e non è ancora attuata come potrebbe per tagliare i costi e migliorare l’efficienza operativa . Quale vendor tecnologico, tuttavia, non possiamo non considerare da ultimo un accesso di qualità ai servizi digitalizzati dovrà essere garantito alla totalità della popolazione e questo significa infrastruttura. Insieme agli obiettivi di riforma della PA occorre spingere su infrastrutture adeguate e - proprio a supporto degli open data - sullo sviluppo di architetture cloud estese e virtualizzate, per mettere a disposizione dati, servizi, e anche accesso secondo formati comuni e quindi semplificati. Avvicinare i cittadini e lo Stato Alberto Calcagno ad FASTWEB L e misure annunciate da Matteo Renzi per la riforma della Pubblica amministrazione vanno nella giusta direzione, perché attaccano le inefficienze della burocrazia e avvicinano i cittadini allo Stato. Ritengo inoltre molto positivo il metodo di lavoro adottato dal Governo: l’apertura della consultazione pubblica testimonia la volontà di lavorare al cambiamento insieme a tutte le parti interessate, in particolare agli attori di mercato. L’innovazione tecnologica deve essere alla base di questa riforma, non solo in un’ottica di riduzione della spesa: l’orientamento deve favorire, attraverso il digitale, il miglioramento della produttività e la semplificazione dei processi. Misure come quelle che favoriscono l’introduzione dell’identità digitale dei cittadini, l’interoperabilità delle banche dati, la dematerializzazione dei documenti amministrativi e la loro pubblicazione in un formato aperto, la fatturazione elettronica avranno ricadute positive. In particolare, credo che vi sarà una