…brevi appunti di viaggio…. …..anatomia, fisiologia femminile, visita ginecologica ed igiene intima…. A cura di: U.O. Screening citologico Via Monza, 2 Tel. 0651006618/6631 fax 0651006630 e.mail: [email protected] edito novembre 2004 La nostra intenzione nello scrivere questo depliant è di fornire una semplice e breve informazione sull’ anatomia e sulla fisiologia e riuscire a trasmetterla come istruzione per provare minore imbarazzo nel rapporto con il nostro corpo, condizione che ci sembra indispensabile per potersi prendere cura di sé. Infatti appare molto difficile, se non impossibile, comprendere una condizione di alterato funzionamento, tanto più in una fase iniziale, se non si possiedono delle nozioni di base su ciò che è normale e su ciò che non lo é. La conoscenza del proprio corpo ed il suo funzionamento può interrompere la consuetudine di affidare al medico il compito di fungere da tramite tra la donna ed il proprio corpo e di permetterle una partecipazione consapevole a tutte quelle pratiche sanitarie utili e necessarie nel corso della propria vita. COSA SI INTENDE PER APPARATO SESSUALE FEMMINILE? L’apparato sessuale femminile assolve a due funzioni intimamente connesse ed in qualche misure, indipendenti: la funzione riproduttiva e quella del piacere sessuale. L’apparato sessuale femminile è costituito dai genitali esterni (grandi e piccole labbra, clitoride; figura 1), dai genitali interni (vagina, utero, tube, ovaie; figura 2) e dalle mammelle. L’insieme dei genitali esterni viene chiamato vulva. Le grandi e piccole labbra coprono e proteggono l’apertura vaginale e l’orifizio dell’uretra (canale che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno). Le piccole labbra si uniscono in alto a ricoprire la clitoride. CHE COSA E’ LA CLITORIDE? E’ un piccolo organo che costituisce il punto più sensibile della zona genitale; si inturgidisce durante l’eccitazione sessuale per aumento dell’afflusso di sangue. La sua stimolazione può portare all’orgasmo. CHE COSA E’ L’IMENE? E’ una membrana sottile di tessuto elastico che si trova all’inizio della vagina e ne riduce l’apertura. L’imene si distende in seguito all’introduzione di tamponi e durante i rapporti sessuali. La sua distensione può talvolta provocare piccole lacerazioni e sanguinamenti; il dolore, se presente, può essere accentuato per uno stato di tensione che determina la contrazione dei muscoli volontari che circondano la vagina. CHE COSA E’ LA VAGINA? La vagina è un canale elastico lungo in media 8 cm al fondo del quale si trova il collo dell’utero che si può sentire al tatto come una formazione rotondeggiante. Il collo dell’utero ha una fossetta centrale (orifizio uterino esterno); questa corrisponde all’inizio del canale cervicale che termina nella cavità uterina. Il canale consente il passaggio del sangue mestruale e dello sperma; il collo dell’utero grazie alla sua elasticità si modifica durante il travaglio del parto dilatandosi fino a permettere il passaggio di un bambino. QUALE E’ L’ASPETTO DELLA VAGINA E DEL COLLO DELL’UTERO? Per poter osservare il collo dell’utero e le pareti della vagina ci si serve di un speculum, che è uno strumento di plastica o di metallo che serve a separare le pareti della vagina (figura 3). (L’introduzione dello speculum, anche se fastidiosa), non causa dolore se viene introdotto con delicatezza e se la donna è rilassata. La donna stessa se lo desidera può richiedere allo specialista di esaminare la vagina ed il collo dell’utero durante la visita con l’ausilio di uno specchio. In tutte le donne le pareti della vagina ed il collo dell’utero producono delle secrezioni: esse possono essere biancastre o trasparenti; una volta asciutte sulla biancheria intima acquistano spesso un aspetto giallastro. La densità e la quantità variano durante le fasi del ciclo mestruale, un aumento della lubrificazione vaginale si ha durante l’eccitazione sessuale. Nella vagina si trovano normalmente diversi tipi di batteri (flora vaginale). Questi non sono dannosi e vivono in armonia con il nostro organismo. Alcuni di essi (lattobacilli o bacilli di Doderlein) producono acido lattico che, mantenendo l’ambiente vaginale acido, non consentono lo sviluppo di infezioni. CHE COSA E’ L’UTERO? L’utero ha le dimensioni e la forma di una piccola pera rovesciata: la parte più voluminosa (corpo) è situata nell’addome e la parte più ristretta (collo) termina sporgendo nel fondo vaginale. Ha una cavità centrale di lunghezza variabile da 6 a 9 cm. con pareti caratterizzate da un tessuto muscolare tra i più robusti ed estensibili di tutto il corpo. La cavità è rivestita da una mucosa (endometrio) che si modifica durante il ciclo mestruale. Le dimensioni dell’utero aumentano leggermente con l’età e con il numero delle gravidanze per poi ridursi dopo la menopausa. L’utero in genere poggia in avanti sulla vescica (utero antiverso). Quando la vescica è piena l’utero viene spinto in alto e non si può palpare facilmente durante la visita ginecologica; per questo la donna viene invitata ad urinare prima della visita ginecologica. In molte donne, l’utero è rivolto all’indietro (retroversione uterina); contrariamente a quanto si crede la retroversione non impedisce di iniziare e di portare a termine una gravidanza. Ai lati del fondo uterino originano le tube: due sottili canali lunghi circa 10 cm che si allargano ad imbuto ciascuno verso l’ovaia dello stesso lato. Hanno il compito di raccogliere e convogliare verso l’utero la cellula uovo che una volta al mese viene rilasciata da una delle due ovaie (ovulazione). COME SONO FATTE LE OVAIE? Le ovaie hanno la forma e le dimensioni di una mandorla e si trovano ai due lati dell’utero; sono gli organi femminili corrispondenti nell’uomo ai testicoli. Hanno il compito sia di produrre ormoni (soprattutto estrogeno e progesterone) sia di rilasciare le cellule uovo durante l’ovulazione. La pubertà inizia con la produzione di ormoni che determinano la comparsa dei caratteri sessuali secondari (la distribuzione dei peli, il timbro della voce e la conformazione corporea). Le cellule uovo invece sono già presenti alla nascita, ma vengono liberate solo dopo la pubertà. La vita fertile inizia con la prima mestruazione (menarca) e termina con la scomparsa dei flussi mestruali (menopausa). Le caratteristiche dell’utero e delle ovaie possono essere controllate durante la visita ginecologica. CHE COSA E’ IL CICLO MESTRUALE? E’ quel periodo di tempo che va dal primo giorno del flusso mestruale fino al primo giorno della mestruazione successiva. La sua durata può variare in media da 25 a 35 giorni. CHE COSA AVVIENE DURANTE IL CICLO MESTRUALE NELL’OVAIO? Durante ogni ciclo mestruale vengono prodotti dall’ipotalamo e dall’ipofisi, due organi situati nel cervello, alcuni ormoni (FSH ed LH) che provocano sia l’ovulazione che la produzione da parte dell’ovaio di estrogeni e progesterone: all’inizio di ogni ciclo, sotto l’influsso di questi ormoni, un follicolo (cellula uovo circondata da strati di cellule) in una delle due ovaie comincia a maturare producendo prevalentemente estrogeni. A maturazione avvenuta, in genere a metà ciclo, si ha la liberazione dell’ovulo (ovulazione) il quale attraverso le tube arriva nella cavità uterina. In questa fase vi è la comparsa nella maggioranza delle donne di una secrezione fluida e trasparente (simile alla chiara di uovo) che pertanto è da considerarsi fisiologica (figura 4). Il follicolo si trasforma in corpo luteo che produce prevalentemente ormone progesterone fino alla comparsa delle successive mestruazioni. Nel caso iniziasse una gravidanza il progesterone continuerà ad essere prodotto ancora per i primi mesi. COSA AVVIENE DURANTE IL CICLO MESTRUALE NELL’UTERO? Gli estrogeni ed il progesterone prodotti dalle ovaie modificano la mucosa che riveste la cavità uterina (endometrio). In particolare gli estrogeni presenti soprattutto nella prima parte del ciclo ne aumentano lo spessore. Dopo l’ovulazione il progesterone presente in misura maggiore determina l’ulteriore maturazione dell’endometrio rendendolo adatto ad accogliere l’eventuale ovulo fecondato. COSA E’ LA MESTRUAZIONE? E’ una perdita di sangue che, se non inizia una gravidanza, avviene ciclicamente dopo circa 14 giorni dopo l’ovulazione. Ciò avviene poiché la quantità dell’estrogeno e del progesterone diminuisce rapidamente provocando lo sfaldamento della mucosa dell’utero (endometrio) insieme ad una perdita di sangue che, attraverso il collo dell’utero e la vagina, passa all’esterno. La sua durata come pure la quantità del flusso variano da donna a donna; talvolta può essere dolorosa. Non in tutti i cicli si verifica l’ovulazione anche se questi terminano con flussi mestruali regolari. IN COSA CONSISTE UNA VISITA GINECOLOGICA? Nella visita ginecologica la donna viene invitata a sdraiarsi su un lettino con le gambe alzate ed appoggiate su due supporti. Il/la ginecologo/a, dopo aver indossato dei guanti monouso, esamina la vulva. Dopo questo primo esame lo specialista inserisce lo speculum in modo da poter vedere direttamente, con l’ausilio di una lampada esterna, il collo dell’utero e notarne un’eventuale infiammazione o altre alterazioni. Successivamente, rimosso lo speculum, esplora con la mano le pareti ed il fondo vaginale arrivando a toccare il collo dell’utero; con l’altra mano che preme dall’esterno sull’addome, può rendersi conto della posizione e della grandezza dell’utero e delle ovaie e di eventuali infiammazioni. LA VISITA GINECOLOGICA E’ DOLOROSA? Durante la visita si può provare un lieve disagio o dolore che si può superare cercando di rilassarsi effettuando respiri lenti e profondi: se la donna è tesa infatti la visita potrebbe diventare dolorosa per una contrazione dei muscoli che circondano la vagina. È comunque importante riferirlo subito al medico che potrà essere in grado di ridurre il disagio. CHE COSA SI INTENDE PER “IGIENE INTIMA” ? Gli organi genitali non richiedono cure diverse da quelle che si hanno per il resto del corpo. E’ sufficiente lavare i genitali esterni con acqua e sapone neutro o acido ed evitare biancheria di nylon o altri materiali sintetici. Le normali secrezioni vaginali in ogni donna hanno un odore caratteristico; se vi è un cambiamento, questo é spesso segno di una vaginite e non ha senso usare un deodorante o “salvaslip”, ma va individuata la causa con una consulenza di un ginecologo/a per iniziare la cura opportuna. La lavanda vaginale non è necessaria senza particolari motivi. Le lavande infatti modificano generalmente l’ambiente della vagina e alterano le sue difese naturali contro le infezioni, sono utili invece in presenza di infiammazioni. E’ opportuno quindi effettuarle solo su consiglio medico. In particolare durante il flusso mestruale è consigliato l’uso di detergenti a ph acido; è preferibile evitare l’uso di tamponi interni; infatti recenti ricerche tuttora in corso ne hanno evidenziato la possibile nocività. Si consiglia pertanto di usare preferibilmente gli assorbenti esterni o comunque di sostituirli spesso. CHE COSA PUO’ FAVORIRE LE INFEZIONI VAGINALI? Le infezioni possono essere causate da uno squilibrio della flora vaginale che favorisce l’insediamento di microrganismi patogeni; ciò può avvenire per problemi generali (p.e. l’assunzione di antibiotici) o locali. Questi ultimi possono essere favoriti da scorrette abitudini quali frequenti lavaggi con detergenti, indossare pantaloni troppo stretti, l’uso quotidiano di “salvaslip” o di biancheria intima di tessuto sintetico o un non accurato risciacquo della biancheria. Infatti nei detersivi sono presenti sostanze irritanti della cute e delle mucose. E’ importante inoltre ricordare che la pulizia dell’area anale va sempre eseguita con un movimento dall’avanti in dietro per evitare il trasferimento di germi nella zona genitale.