Ma solo nel 2009 dopo ricerche più sistematiche e

Testo di supporto all’illustrazione del power point
Effetti della pratica annual di Biodanza sulla salute:uno studio empirico
su 235 persone
Elaborato da Sandra Capri per Associazione Biodanza Italia in occasione
della presentazione al convegno di Eindhoven Luglio 2016
Le note evidenziate in giallo sono le parti il cui contenuto è da sottolineare
In rosso contenuti importanti
in verde il contenuto MOLTO IMPORTANTI
In grigio informazioni di riferimento
Il testo può essere copiato e modificato – l’unica richiesta è di date
credito all’autrice e a Biodanza Italia che ha commissionato la ricerca
Per ulteriori informazioni Email [email protected]
333 3210334
EJulyindohoven July 2016
Slide 2 Perchè Biodanza Italia ha …..
Rolando Toro nel suo libro sottolinea che la Biodanza è una disciplina che ha lo scopo di
attivare una integrazione psicofisica promuove la salute .
Biodanza Italia l’associazione dei facilitatori italiani del sistema Rolando Toro che riunisce più
di 200 membri fondata nel 2001 preceduta dalla precedente associazione europea
Siamo stati particolarmente interessati a verificare gli effetti della pratica di Biodanza rispetto
ad alcune dimensioni della salute e di conseguenza abbiamo commissionato questa ricerca a
un gruppo indipendente di ricercatori che si sono specializzati (e formati) nella salute:
psicologi della salute in quanto il loro approccio riflette molti dei valori del ns sistema
Biodanza: nello specifico promozione delle risorse degli esseri umani – anche loro non si
focalizzano sui difetti o sulle patologie delle persone.
Eravamo consapevoli dell’importanza di valutare l’efficacia della Biodanza in comparazione
ad attività che hanno le stesse caratteristiche NON specifiche, come il gruppo la musica e la
danza.
Parliamo di salute e di benessere
La definizione di salute fino a qualche decina di anni fa era :“Salute uguale ad assenza di
malattia.”
Circa 25 anni fa c’è stato un grande cambiamento grazie anche alla psicologia della salute ed
ora la definizione di salute è “ stato di benessere fisico psicologico e sociale” quindi uno stato
positivo e non più una condizione di assenza di malattia. In parallelo le discipline
psicoterapiche si sono spostate da un modello di malattia a un modello di complementarietà
di approcci dimensionali positivi
Promuovere la salute comporta un processo molto diverso dal combattere una malattia.
E ancora più significativa è la comprensione che la condizione di salute/malattia non è
qualcosa di statico e separato bensì queste condizioni fanno parte di un continuum che
passa attraverso una transizione graduale da uno stato all’atra. La visione di questo stato è
1
bidimensionale e significa che le due dimensioni (salute e malattia) sono coinvolte in un
processo dinamico di interdipendenza.
Slide 3 Altre ricerche sugli effetti di Biodanza
In questi ultimi anni c’è stato un aumento dell’interesse nel ruolo che l’attività fisica gioca
nel promuovere la salute e il benessere in particolare in quelle discipline che si focalizzano
sul corpo e sul movimento espressivo.
Le ultime ricerche che sono state condotte per valutare l’efficacia della Biodanza sono
sintetizzate in questa slide
In particolare un gruppo coordinato da Markus Stück e Alejandra Villegas ha condotto
vari studi che dimostrano un calo della pressione sanguigna nei partecipanti ai corsi di
Biodanza (Stück et al., 2007), del cortisolo (Stück e Villegas, 2012), dei livelli di alessitima
(Sudres et al., 2012), mentre si assiste ad un migliore funzionamento del sistema
immunitario (Stück et al., 2004) e un aumento del benessere (Stück and Villegas, 2012).
Villegas et al., (2012) hanno condotto uno studio su un campione di 31 studenti che
hanno partecipato a un corso di Biodanza e un gruppo di 20 di un corso di aerobica. . Al
termine del corso il gruppo di Biodanza, comparato a quello che frequenta aerobica ha
mostrato un aumento di ottimismo, di auto efficacia e di gestione dello stress …e anche
una riduzione nel livello di impazienza.
Carbonell-Baeza et al. (2010) hanno valutato gli effetti della pratica di Biodanza in 59
donne con fibromialgia: con 27 nel gruppo sperimentale e 32 nel gruppo di controllo. Le
partecipanti al gruppo sperimentale hanno fanno incontri settimanali di Biodanza per 3
mesi e hanno mostrato una minore percezione di dolore cervicale e sopraspinale e una
minore influenza della sindrome sulla qualità della loro vita.
Monique Villac (2012) ha investigato l’impatto di Biodanza sulla qualità della vita
attraverso indicatori classici su un gruppo di 22 soggetti che hanno effettuato 10 incontri di
Biodanza
In tutte queste ricerche il numero di soggetti coinvolti è limitato e in alcuni casi non è stato
adottato un’analisi comparata con gruppi di controllo
Abbiamo compreso che un gruppo numericamente più ampio fornirebbe dati più
consistenti
La dimensione del gruppo di indagine e la durata della ricerca nel caso italiano parliamo di
9 mesi sono rilevanti per definire I trend
Più ampio il gruppo e più validi sono i risultati rispetto ai trend rilevati
Inoltre nelle nostra ricerca è stato importante definire un gruppo di controllo con
partecipanti aventi le stesse caratteristiche in questo caso di partecipanti a gruppi di danza
(tango e balli latino americani) in quando uno degli scopi della ricerca era di verificare per
differenza gli effetti della biodanza rispetto ad altre forme di danza
Slide 5
Negli anni 2000 una nuova branca di studi si è aperta e viene definita Psicologia Positiva
PP(termine coniato da Abraham Maslow)
2
Una nuova ‘ondata’ di ricercatori si è occupata a definizione di indicatori di benessere
psicologico
Questi studi costituiscono un quadro di riferimento teorico significativo per noi di Biodanza
Qui leggete una classificazione sviluppata da 2 studiosi Seligman e Peterson che hanno
evidenziato gli elementi definiti Life Skills cioè competenze di vita (caratteri forze e virtù)
Saggezza e conoscenza
Coraggio
Umanità
Giustizia
Temperanza
Trascendenza
Sono dei tratti cioè delle competenze di vita che sono interessanti da osservare sia a
livello personale che da illustrare ai partecipanti dei gruppi di Biodanza faccio riferimento
a queste life skills competenze di vita in quanto Seligman e Peterson hanno riscontrato
nei loro studi che le persone più soddisfatte nella loro vita sono coloro che sono diventate
consapevoli della loro personale combinazione di caratteristiche di forza (in inglese
signature strengths) specifiche per ogni individuo come umanità temperanza e persistenza
Seligman definisce la felicità come tridimensionale, cioè sono tre le dimensioni da coltivare
La vita piacevole, la buona vita e la vita significativa e la pratica di Biodanza facilita nello
sviluppare la coltivazione di queste tre dimensioni
Seligman’s conclusion is that happiness has three dimensions that can be cultivated: the
Pleasant Life, the Good Life, and the Meaningful Life.
La psicologia costituisce come dicevo prima uno dei riferimenti teorici del Sistema
biodanza in quanto il suo orientamento di pensiero si basa sul presupposto che ogni
persona possiede anche se in modo più o meno consapevole le risorse emotive e
intellettive necessarie
Slide 6 Biodanza (leggere il testo della slide - )
Slide 7 DANCE
In sostanza perché la ricerca si è focalizzata su indicatori di benessere e la danza?
Viviamo una vita non equilibrata causata dall’immersione in una cultura che privilegia le
funzioni cognitive analitiche e razionali a detrimento dell’inconscio e delle funzioni
integrative
Diventa sempre più urgente e necessario compensare questa condizione di SQUILIBRIO
Biodanza appartiene alle danze non professionali che si sono sviluppate negli ultimi
sessanta anni con la finalità di offrire una esperienza di integrazione psico fisica.
Biodanza come molti di voi già sanno fu creata da Rolando Toro Araneda negli anni 60 e
sviluppata in seguito anzi lo sviluppo è ancora in corso a cura di molti altri – troppi da
menzionare.
Rolando Toro nel suo libro ha affermato che percepì la danza come una possibilità di
‘VIVERE LA REALTA’ attraverso il movimento, I gesti e le emozioni espressi grazie alla
musica (e aggiungo io al canto) che è da sempre stato un linguaggio
3
Ha testato la danza come una forma e modalità ideale per integrare il corpo e l’anima e
trasmettere felicità, tenerezza e forza,
All’inizio la sua proposta era semplice: di formare dei gruppi e danzare insieme, cantare
insieme, incontrarsi e condivide la bellezza. …
IN PARALLELO a quanto Rolando Toro ricercava e proponeva venivano attivati altri
studi che hanno dimostrato gli effetti dell’attività fisica .
Già nel 1966 l’ American Dance Therapy Association definì la danza con obiettivi
terapeutici come "una forma of psicoterapia che utilizza il movimento come mezzo di
espressione e di comunicazione in un processo di integrazione psicofisica
dell’individuo " (Cavallo, 2007).
Quindi il concetto di “ integrazione “, per Biodanza altro elemento di riferimento teorico
Ma solo nel 2009 dopo ricerche più sistematiche e scientifiche sono stati pubblicati studi
che dimostrano che la danza ha effetti di beneficio sulla salute
( vedere l’articolo purtroppo non tradotto in italiano Physical benefits of dancing for
healthy older adults: a review. Keogh JW1, Kilding A, Pidgeon P, Ashley L, Gillis D
Pongo una questione apparentemente solo teorica
Ricci Bitti, 1998 hanno affermato che il movimento costituisce un importante mezzo di
espressione e comunicazione che favorisce l’integrazione psicofisica individuo (). Noi ci
poniamo la domanda se il movimento condiziona la mente …
E d’altra parte essendo la mente intrinsecamente incorporata ciò strettamente connessa
all’attività sensorio-motoria della persona (Stern, 2004, p.79) ha essa una funzione di
condizionare il movimento ?
In Biodanza possiamo dare testimonianza come facilitatori che il movimento espressivo,
associato a specifiche musiche e sollecitato da una determinata sequenza di esercizi,
attiva un processo di
integrazione psico-corporea
che rafforza lo sviluppo e
l’espressione dell’identità.
Il tema INTEGRAZIONE è stato oggetto del lavoro di L e d R. Grinberg (1975), Questi
studiosi affermano che il movimento associato alla musica in un gruppo che danza
liberamente facilita l’integrazione dell’identità personale che si esprime nello spazio, nel
tempo
e
nelle
relazioni
sociali
relations.
Consistentemente con I riferimenti teorici di L. and R. Grinberg’s model (1975) questi
processi di integrazione possono spiegare gli effetti che Biodanza evidenzia rispetto alle
dimensioni del Benessere psicologico e in particolare per quanto riguarda l’
Autoaccettazione, le relazioni positive, l’autonomia e il controllo ambientale
Quello che voglio dire e che questi autori insieme a Penny Lewis la più importante di cui
parlerùò dopo costituiscono un’importante quadro di riferimento che la ricerca ha
evidenziato e che costituiscono un corpo teorico per ulteriormente validare e supportare I
RISULTATI DELLA RICERCA STESSA
4
SLIDE 8
Penny Lewis nel 1984 sviluppò alcuni approcci teorici rispetto alla danza e al movimento
terapia che sono una risorsa per gli studiosi i ricercatori e gli operatori di Biodanza
La studiosa Penny Lewis afferma che ” il corpo è un Sistema aperto in continuo
cambiamento, in un processo di integrazione che si sviluppa nel continuum mente corpo, a
sua volta inserito in un continuum individuo ambiente “ body is an open system
continuously changing in a process of integration along a mind-body continuum, in turn
inserted into an individual-environment continuum.
Ancora più importante lei afferma che • se il movimento del corpo riflette gli stati
emozionali interiori dell’individuo, allora cambiamenti nel comportamento motorio possono
portare a cambiamenti nella psiche
(Molto importante leggere due volte )
If the body movement reflects the internal emotional states of the individual, then
significant changes in motor behaviour can bring about changes in the psyche.
E continua dichiarando
Il corpo memorizza, trattiene queste esperienze anche se non sono diventate parte
conscia della personalità, nella memoria somatica
• The body retains even those experiences which have not become a conscious part of the
personality in the somatic memory.
Questo estratto da una più ampia elaborazione teorica è quello di
maggiore importanza e supporta la pratiche di movimento
espressivo come la Biodanza in quanto appunto il movimento
espressivo diventa il cammino per facilitare l’integrazione
piscofisica che porta al cambiamento nel continuum mente corpo
RITORNIAMO ADESSO ALLA RICERCA
Slide 9 (leggere il testo della slide) GRUPPO DI RICERCA – vorrei sottolineare il
ruole della supervisione al progetto a cura della Professoressa Maria Teresa
Giannelli
Slide 10 (leggere il testo della slide) DATI relativi AL PROGETTO di ricerca –
sottolineare il numero assolutamente rilevante dei dati processati
Slide 11 Pubblicazione dell’articolo
Il valore di una rivista che accetta articoli ma solo dopo averli sottopposti a un peer review
è notevole
5
Biodanza Italia ha preso cura di tradurre questo articolo che ora è a disposizione di tutti i
facilitatori e delle scuole e di chiunque sia interessato e ne faccia richiesta – in un’ottica di
economia del dono
Slide 12 (leggere il testo della slide) Obiettivi della ricerca RICERCA
Slide 13 IPOTESI della RICERCA
L’ipotesi di partenza è che I partecipanti per la prima volta alla pratica di Biodanza per
circa nove mesi a differenza di partecipanti ad altri corsi di danza oppure a persone
sedentarie, alla fine del corso presentano
• un aumento del benessere psicologico
• una diminuzione dello stress
• una diminuzione della dis funzione emozionale (Qui facciamo riferimento al
lavoro di Sudres e altri del 2012) che definisce la dis funzione emozionale con i costrutti di
alessitimia
Per alessitimia si intende un deficit cognitivo nell’abilità di un processing emozionale
(Taylor, Bagby and Parker, 1997).
Un ulteriore obiettivo della ricerca è di investigare se I partecipanti ai corsi inizianti di
Biodanza, comparati agli altri due gruppi, presentano diverse caratteristiche iniziali nelle
dimensioni menzionate prima cioè benessere psicologico, stress e disfunzione emozionale
Slide 13 DEFINIZIONE di Benessere psicologico
Quando si parla di benessere, quello che in genere intendiamo e che ci viene in mente è
qualcosa legato allo stato fisico o medico quindi mi preme sottolineare che l’ambito di
ricerca ha riguardato il benessere PSICOLOGICO quindi su questa definizione ci
focalizziamo
IL benessere psicologico riguarda la vita, quando la vita va bene ed è costituito da una
combinazione di sentirsi bene e ‘funzionare’ in un modo per noi adeguato.
Le persone che esprimono un alto livello di benessere psicologico si sentono ‘in grado’
cioè capaci, ben supportati, sono soddisfatti della loro vita e si sentono felici etc..
Quindi il Benessere PSICOLOGICO è un fenomeno dinamico e multidimensionale che
include un’ampia gamma di potenziali sia psicologici che sociali
I ricercatori hanno fatto riferimento alla definizione elaborata da Carol Riff nel 1989
Ulteriori studi e ricerche hanno continuato ad investigare questo ambito e nel 2009
Hupper rivede la definizione per includere anche le implicazioni del benessere
psicologico rispetto all’impatto sulla salute
Infatti migliori i livelli di benessere psicologico e migliore è la salute, grazie a schemi di
attivazione cerebrale, a effetti neurochimici e fattori genetici.
La valutazione di questi dati non è di tipo sperimentale bensì basata su analisi di
correlazioni
Slide 14
Negli anni dal 1989 al 2005 Carol Ryff con un gruppo di ricercatori dell’università del
Winsconsin ha sviluppato un metodo di misurazione /rilevazione empirico per indicare il
livello di buon funzionamento psicologico altrimenti definito come BENESSERE
6
Gli indicatori o meglio le dimensioni ‘misurate’ e collegate sia alla qualità della vita sia allo
stato di salute fisica sono:,
scopo nella vita, (avere uno scopo, un senso di direzione nella ns. vita)
crescita personale (altrimenti definite sviluppo personale)
relazioni positive con gli altri
controllo ambientale che significa la capacità di gestire ll’ambiente e un senso di efficacia
personale
autoaccettazione, (rispetto per se stessi, accettazione. autostima)
autonomia,
le loro ricerche hanno evidenziato che bassi livelli di benessere psicologico rendono gli
individui più vulnerabili di fronte agli eventi stressanti e alle malattie, mentre la presenza di
benessere psicologico aumenta le difese immunitarie e favorisce i processi di coping
(Gli orientamenti più recenti considerano il coping come un processo che nasce da
interazioni che superano o sfidano le risorse di un soggetto)
Slide 15 Definizione di STRESS
Oramai esiste moltissima letteratura sugli effetti dello stress e le ricerche dimostrano come
le condizioni di stress hanno pesanti effetti a livello fisico (per esempio inficiano il
funzionamento del sistema immunitario, generando problemi gastro intestinali e
scompensi cardiaci) (Biondi and Pancheri, 1984; Buckingham, Gillies and Cowell, 1997) E
anche come lo stress a livello psicologico crea sintomi di ansietà, depressione, e burnout
(Yoon and Joormann, 2012; Gandi et al., 2011).
Slide 16 Definizione di ALESSITIMIA
Letteralmente la parola greca significa no parole per le emozioni
E’ un costrutto della personalità caratterizzato dalla incapacità ad identificare e descrivere
le proprie emozioni
Gli individui affetti da alessitimia hanno anche difficoltà a distinguere e rilevare le emozioni
degli altri, che è considerato causa di mancanza di empatia e di risposte emozionali
inefficaci . L’alessitimia si riscontra nel 10% della popolazione.
Alcuni studi (Ricci Bitti and Caterina, 2001; Taylor and Bagby, 2004) Hanno dimostrato
come la mancanza di elaborazione cognitive delle emozioni può portare l’individuo ad
affrontare gli eventi con comportamenti impulsivi e/o reazioni fisiologiche intense. E’ per
questo che l’alessitimia è uno dei fattori che possono causare l’instaurarsi di malattie
somatiche. (De Gucht and Heiser, 2003; Waller and Scheidt, 2004).
Slide 17 Gruppi oggetto di ricerca (leggere il testo della slide)
Slide 18 Il processo di ricerca (leggere il testo della slide)
Solo per chiarire le 3 somministrazioni sono state
– INIZIO : entro circa un mese dall’inizio del corso (ottobre-novembre2010)
–
FINE PRIMO ANNO : durante l’ultimo mese di (Maggio 2011)
7
–
FOLLOW UP: all’inizio del secondo anno di corso dopo I mesi circa di
sopensione estiva (Ottobre 2011)
Slide 19 METODI DI ANALISI DEI DATI
RICORDO
429 uestionari
(153 items totali per quesionario ) per un totale 65637 risposte
e 3 somministrazioni in 12 mesi
Slide 20 and 21 Statistiche dei gruppi (leggere il testo della slide)
Si possono fare commenti sull’età medio alta e sulle percentuali uomini donne e chiedere
al pubblico se anche nei loro corsi ci sono queste medie oppure no
Slide 22 Tipologia di questionari come strumento di indagine (leggere il testo della
slide)
Slide 23 Benessere Psicologico - Psychological Wellbeing Scale
Il benessere psicologico è stato misurato con la versione italiana della Psychological WellBeing Scale a 84 item (Ruini et al., 2003; Ryff, 1989) che valuta, gli indicatori del buon
funzionamento psichico: autoaccettazione, relazioni positive con gli altri, autonomia,
controllo ambientale, scopo nella vita, crescita personale, dimensioni collegate sia alla
qualità della vita sia allo stato di salute fisica
Slide 24 STRESS
Lo stress è stato misurato con la versione italiana della Measure du Stress Psychologique
(MSP) che valuta, lo stato di stress inteso come sistema complessivo di risposta
dell’individuo all’ambiente (Di Nuovo et al., 2000; Lemyre et al., 1990). Oltre al punteggio
totale del livello di Stress è possibile determinare le seguenti sotto-dimensioni: perdita di
controllo, irritabilità; sensazioni psicofisiologiche; senso di sforzo e di confusione; ansia
depressiva; dolori e problemi fisici; iperattività, accelerazione comportamenti.
Slide 25 ALESSITIMIA
L’alessitimia è stata valutata con la versione italiana della Toronto Alexithymia Scale a 20
items (TAS-20; Bressi et al., 1996; Bagby et al., 1994). Lo strumento permette di valutare i
livelli di dis funzione e emotiva e misura tre dimensioni: difficoltà a identificare le emozioni
e a distinguerle dalle sensazioni corporee; difficoltà a descrivere le emozioni e quindi a
comunicarle ad altri; pensiero orientato all’esterno e quindi iper-realistico, con un limitato
coinvolgimento emotivo e scarsa fantasia. Dalla somma delle tre dimensioni si ricava un
punteggio totale di alessitimia.
Slide 25 ANALIZZIAMO ORA I DIVERSI STATI INIZIALI DEI PARTECIPANTI ALLA
RICERCA
Il primo blocco di analisi ha rilevato differenze iniziali tra i tre gruppi riguardo le
dimensioni indagate. È emerso, infatti, che le persone che iniziano corsi di Biodanza,
rispetto a quelle degli altri due gruppi, presentano minori livelli di Benessere
8
Psicologico (in particolare in Autoaccettazione, Relazioni Positive, Autonomia e
Controllo Ambientale,), maggiori livelli di Stress (in particolare nelle Sensazioni,
Sforzo e confusione, Ansia depressiva) e di Alessitimia (in particolare nella Difficoltà
nell'identificare i sentimenti,). Queste differenze sono più marcate con il gruppo
Attività Fisica che con il gruppo dei Sedentari.
Da questi risultati si può ipotizzare che chi sceglie un corso di Biodanza abbia
motivazioni diverse da chi sceglie un altro tipo di corso. La partecipazione ad un
corso di Biodanza, infatti, sembrerebbe motivata da una domanda di salute, mentre la
scelta di fare altre Attività Fisiche è influenzata, probabilmente, da un desiderio di
svago.
Si può supporre che la Biodanza intercetti le persone che si percepiscono come più
stressate e con un grado di benessere insoddisfacente che, probabilmente, la scelgono
proprio per gli obiettivi di salute che persegue.
Per aiutare a commentare le slide da pagina 25 a 30 si può far riferimento alle pagine 10 e
seguenti dell’articolo
Slide 31 e 32 consiglio semplicemente di leggerle e di ribadire i seguenti concetti
Uno dei punti di forza di questa ricerca è la dimensione del campione ricercato, il numero
di persone coinvolte rispetto ad altre precedenti ricerche in questo campo.
Ciò ha consentito di rilevare dei risultati diremmo più stabili o meglio più affidabili rispetto
all’efficacia
Altro punto di forza è l’aver affiancato al gruppo sperimentare di biodanza due gruppi di
controllo: il gruppo dei sedentari e il gruppo di persone che facevano altro tipo di danze
con caratteristiche non specifiche di Biodanza. E proprio rispetto a questo secondo gruppo
di controllo che Biodanza ha evidenziato il maggior e importante risultato in quanto I due
gruppi hanno iniziato mostrato diversi liverlli rispetto alle dimensioni investigate e il gruppo
di Biodanza ha mostrato il maggior cambiamento.
Altro importante elemento che desidero sottolineare nuovamente come ho detto prima e che
emerge dalla ricerca E’ CHE I DATI I RISULTATI SONO COVERGENTI E PERSISTENTI NEL
TEMPO (ANCHE NEL FOLLOW UP A UN ANNO DALL INIZIO DELLA PRATICA DI BIODANZA)
La consistenza intrinseca dei risultati illustra che i dati vanno tutti nella direzione di una riduzione
del disagio iniziale rilevato nei partecipanti del gruppo Biodanza
SLIDE 32- 33- 34 sono quelle più importanti da leggere
Conclusione e faccio riferimento all’articolo pubblicato
In conclusione, la Biodanza mostra di essere una valida attività per sviluppare
l'integrazione psicofisica e promuovere la salute in linea con una visione di
salutogenesi che mira allo sviluppo delle competenze personali per migliorare la
qualità di vita (come definito da Antonovsky, 1979).
Può spiegare l’efficacia della Biodanza l’azione combinata di movimento libero e
vivencia che integra le emozioni al movimento e armonizza le funzioni cinestesiche,
emotive e razionali.
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Infatti dopo circa 9 mesi circa di pratica di Biodanza per una persona che la pratica per la
prima volta, si assiste ad un aumento del Benessere psicologico in particolare rispetto
all’autoaccettazione, alle relazioni positive, all’autonomia e al controllo dell’ambiente. Le
persone mostrano un trend di miglioramento rispetto alla crescita personale e alla
definizione di uno scopo della vita
Inoltre si rileva una diminuizione dei livelli di stress) (in particolare rispetto alle dimensioni
di Perdita di controllo, sforzo confusione e ansietà depressiva)
Diminuiscono anche i livelli di alessitimia, grazie alla chiara diminuzione della difficolta di
identificare adeguatamente e percepire i propri sentimenti oltre ad affinare la
discriminazione tra emozioni e sensazioni fisiche
Vi leggo dall articolo le conclusioni dei ricercatori
Ribadiamo che tali dimensioni mostrano, prima dell’inizio del corso, differenze in senso negativo
tra il gruppo sperimentale e i gruppi di controllo, differenze che non risultano più significative a
fine corso. Per questo pensiamo di poter dire che la Biodanza svolge
una funzione di prevenzione in quanto – in assenza di patologie
conclamate – riesce a intercettare una domanda di salute e a
rispondervi efficacemente
La Biodanza sembra rispondere con successo alla domanda di salute che
intercetta tanto che dopo circa un anno di corso, tra i tre gruppi non si registra
più alcuna differenza nelle dimensioni considerate.
Essa rappresenta uno spazio in cui il corpo è valorizzato per le sue caratteristiche espressive
piuttosto che per quelle di performance come avviene in altre danze. È un luogo in cui si può dar
"voce" al corpo e alla sua espressività, a differenza di quanto avviene nella nostra società in cui si
dà maggiore importanza alla fisicità con fini funzionali (Willems e Kautt, 1999). È un luogo,
inoltre, in cui le persone possono vivere e/o rivivere nel “qui ed ora” e nella relazione con l’altro
aspetti centrali della propria vita. Tale processo rappresenta un’occasione per migliorare il
contatto con se stesso e per integrare le diverse parti di sé (Scilligo, 2004).
Tutto questo indica come la pratica della Biodanza possa
costituire una valida risorsa per la qualità di vita delle
persone.
E CON QUESTO CONCLUDO RINGRAZIO PER L ATTENZIONE E
RIMANGO A DISPOSIZIONE PER IL BREVE TEMPO CHE RIMANE PER
EVENTUALI DOMANDE
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