Testo di supporto all’illustrazione del power point Effetti della pratica annual di Biodanza sulla salute:uno studio empirico su 235 persone Elaborato da Sandra Capri per Associazione Biodanza Italia in occasione della presentazione al convegno di Eindhoven Luglio 2016 Le note evidenziate in giallo sono le parti il cui contenuto è da sottolineare In rosso contenuti importanti in verde il contenuto MOLTO IMPORTANTI In grigio informazioni di riferimento Il testo può essere copiato e modificato – l’unica richiesta è di date credito all’autrice e a Biodanza Italia che ha commissionato la ricerca Per ulteriori informazioni Email [email protected] 333 3210334 EJulyindohoven July 2016 Slide 2 Perchè Biodanza Italia ha ….. Rolando Toro nel suo libro sottolinea che la Biodanza è una disciplina che ha lo scopo di attivare una integrazione psicofisica promuove la salute . Biodanza Italia l’associazione dei facilitatori italiani del sistema Rolando Toro che riunisce più di 200 membri fondata nel 2001 preceduta dalla precedente associazione europea Siamo stati particolarmente interessati a verificare gli effetti della pratica di Biodanza rispetto ad alcune dimensioni della salute e di conseguenza abbiamo commissionato questa ricerca a un gruppo indipendente di ricercatori che si sono specializzati (e formati) nella salute: psicologi della salute in quanto il loro approccio riflette molti dei valori del ns sistema Biodanza: nello specifico promozione delle risorse degli esseri umani – anche loro non si focalizzano sui difetti o sulle patologie delle persone. Eravamo consapevoli dell’importanza di valutare l’efficacia della Biodanza in comparazione ad attività che hanno le stesse caratteristiche NON specifiche, come il gruppo la musica e la danza. Parliamo di salute e di benessere La definizione di salute fino a qualche decina di anni fa era :“Salute uguale ad assenza di malattia.” Circa 25 anni fa c’è stato un grande cambiamento grazie anche alla psicologia della salute ed ora la definizione di salute è “ stato di benessere fisico psicologico e sociale” quindi uno stato positivo e non più una condizione di assenza di malattia. In parallelo le discipline psicoterapiche si sono spostate da un modello di malattia a un modello di complementarietà di approcci dimensionali positivi Promuovere la salute comporta un processo molto diverso dal combattere una malattia. E ancora più significativa è la comprensione che la condizione di salute/malattia non è qualcosa di statico e separato bensì queste condizioni fanno parte di un continuum che passa attraverso una transizione graduale da uno stato all’atra. La visione di questo stato è 1 bidimensionale e significa che le due dimensioni (salute e malattia) sono coinvolte in un processo dinamico di interdipendenza. Slide 3 Altre ricerche sugli effetti di Biodanza In questi ultimi anni c’è stato un aumento dell’interesse nel ruolo che l’attività fisica gioca nel promuovere la salute e il benessere in particolare in quelle discipline che si focalizzano sul corpo e sul movimento espressivo. Le ultime ricerche che sono state condotte per valutare l’efficacia della Biodanza sono sintetizzate in questa slide In particolare un gruppo coordinato da Markus Stück e Alejandra Villegas ha condotto vari studi che dimostrano un calo della pressione sanguigna nei partecipanti ai corsi di Biodanza (Stück et al., 2007), del cortisolo (Stück e Villegas, 2012), dei livelli di alessitima (Sudres et al., 2012), mentre si assiste ad un migliore funzionamento del sistema immunitario (Stück et al., 2004) e un aumento del benessere (Stück and Villegas, 2012). Villegas et al., (2012) hanno condotto uno studio su un campione di 31 studenti che hanno partecipato a un corso di Biodanza e un gruppo di 20 di un corso di aerobica. . Al termine del corso il gruppo di Biodanza, comparato a quello che frequenta aerobica ha mostrato un aumento di ottimismo, di auto efficacia e di gestione dello stress …e anche una riduzione nel livello di impazienza. Carbonell-Baeza et al. (2010) hanno valutato gli effetti della pratica di Biodanza in 59 donne con fibromialgia: con 27 nel gruppo sperimentale e 32 nel gruppo di controllo. Le partecipanti al gruppo sperimentale hanno fanno incontri settimanali di Biodanza per 3 mesi e hanno mostrato una minore percezione di dolore cervicale e sopraspinale e una minore influenza della sindrome sulla qualità della loro vita. Monique Villac (2012) ha investigato l’impatto di Biodanza sulla qualità della vita attraverso indicatori classici su un gruppo di 22 soggetti che hanno effettuato 10 incontri di Biodanza In tutte queste ricerche il numero di soggetti coinvolti è limitato e in alcuni casi non è stato adottato un’analisi comparata con gruppi di controllo Abbiamo compreso che un gruppo numericamente più ampio fornirebbe dati più consistenti La dimensione del gruppo di indagine e la durata della ricerca nel caso italiano parliamo di 9 mesi sono rilevanti per definire I trend Più ampio il gruppo e più validi sono i risultati rispetto ai trend rilevati Inoltre nelle nostra ricerca è stato importante definire un gruppo di controllo con partecipanti aventi le stesse caratteristiche in questo caso di partecipanti a gruppi di danza (tango e balli latino americani) in quando uno degli scopi della ricerca era di verificare per differenza gli effetti della biodanza rispetto ad altre forme di danza Slide 5 Negli anni 2000 una nuova branca di studi si è aperta e viene definita Psicologia Positiva PP(termine coniato da Abraham Maslow) 2 Una nuova ‘ondata’ di ricercatori si è occupata a definizione di indicatori di benessere psicologico Questi studi costituiscono un quadro di riferimento teorico significativo per noi di Biodanza Qui leggete una classificazione sviluppata da 2 studiosi Seligman e Peterson che hanno evidenziato gli elementi definiti Life Skills cioè competenze di vita (caratteri forze e virtù) Saggezza e conoscenza Coraggio Umanità Giustizia Temperanza Trascendenza Sono dei tratti cioè delle competenze di vita che sono interessanti da osservare sia a livello personale che da illustrare ai partecipanti dei gruppi di Biodanza faccio riferimento a queste life skills competenze di vita in quanto Seligman e Peterson hanno riscontrato nei loro studi che le persone più soddisfatte nella loro vita sono coloro che sono diventate consapevoli della loro personale combinazione di caratteristiche di forza (in inglese signature strengths) specifiche per ogni individuo come umanità temperanza e persistenza Seligman definisce la felicità come tridimensionale, cioè sono tre le dimensioni da coltivare La vita piacevole, la buona vita e la vita significativa e la pratica di Biodanza facilita nello sviluppare la coltivazione di queste tre dimensioni Seligman’s conclusion is that happiness has three dimensions that can be cultivated: the Pleasant Life, the Good Life, and the Meaningful Life. La psicologia costituisce come dicevo prima uno dei riferimenti teorici del Sistema biodanza in quanto il suo orientamento di pensiero si basa sul presupposto che ogni persona possiede anche se in modo più o meno consapevole le risorse emotive e intellettive necessarie Slide 6 Biodanza (leggere il testo della slide - ) Slide 7 DANCE In sostanza perché la ricerca si è focalizzata su indicatori di benessere e la danza? Viviamo una vita non equilibrata causata dall’immersione in una cultura che privilegia le funzioni cognitive analitiche e razionali a detrimento dell’inconscio e delle funzioni integrative Diventa sempre più urgente e necessario compensare questa condizione di SQUILIBRIO Biodanza appartiene alle danze non professionali che si sono sviluppate negli ultimi sessanta anni con la finalità di offrire una esperienza di integrazione psico fisica. Biodanza come molti di voi già sanno fu creata da Rolando Toro Araneda negli anni 60 e sviluppata in seguito anzi lo sviluppo è ancora in corso a cura di molti altri – troppi da menzionare. Rolando Toro nel suo libro ha affermato che percepì la danza come una possibilità di ‘VIVERE LA REALTA’ attraverso il movimento, I gesti e le emozioni espressi grazie alla musica (e aggiungo io al canto) che è da sempre stato un linguaggio 3 Ha testato la danza come una forma e modalità ideale per integrare il corpo e l’anima e trasmettere felicità, tenerezza e forza, All’inizio la sua proposta era semplice: di formare dei gruppi e danzare insieme, cantare insieme, incontrarsi e condivide la bellezza. … IN PARALLELO a quanto Rolando Toro ricercava e proponeva venivano attivati altri studi che hanno dimostrato gli effetti dell’attività fisica . Già nel 1966 l’ American Dance Therapy Association definì la danza con obiettivi terapeutici come "una forma of psicoterapia che utilizza il movimento come mezzo di espressione e di comunicazione in un processo di integrazione psicofisica dell’individuo " (Cavallo, 2007). Quindi il concetto di “ integrazione “, per Biodanza altro elemento di riferimento teorico Ma solo nel 2009 dopo ricerche più sistematiche e scientifiche sono stati pubblicati studi che dimostrano che la danza ha effetti di beneficio sulla salute ( vedere l’articolo purtroppo non tradotto in italiano Physical benefits of dancing for healthy older adults: a review. Keogh JW1, Kilding A, Pidgeon P, Ashley L, Gillis D Pongo una questione apparentemente solo teorica Ricci Bitti, 1998 hanno affermato che il movimento costituisce un importante mezzo di espressione e comunicazione che favorisce l’integrazione psicofisica individuo (). Noi ci poniamo la domanda se il movimento condiziona la mente … E d’altra parte essendo la mente intrinsecamente incorporata ciò strettamente connessa all’attività sensorio-motoria della persona (Stern, 2004, p.79) ha essa una funzione di condizionare il movimento ? In Biodanza possiamo dare testimonianza come facilitatori che il movimento espressivo, associato a specifiche musiche e sollecitato da una determinata sequenza di esercizi, attiva un processo di integrazione psico-corporea che rafforza lo sviluppo e l’espressione dell’identità. Il tema INTEGRAZIONE è stato oggetto del lavoro di L e d R. Grinberg (1975), Questi studiosi affermano che il movimento associato alla musica in un gruppo che danza liberamente facilita l’integrazione dell’identità personale che si esprime nello spazio, nel tempo e nelle relazioni sociali relations. Consistentemente con I riferimenti teorici di L. and R. Grinberg’s model (1975) questi processi di integrazione possono spiegare gli effetti che Biodanza evidenzia rispetto alle dimensioni del Benessere psicologico e in particolare per quanto riguarda l’ Autoaccettazione, le relazioni positive, l’autonomia e il controllo ambientale Quello che voglio dire e che questi autori insieme a Penny Lewis la più importante di cui parlerùò dopo costituiscono un’importante quadro di riferimento che la ricerca ha evidenziato e che costituiscono un corpo teorico per ulteriormente validare e supportare I RISULTATI DELLA RICERCA STESSA 4 SLIDE 8 Penny Lewis nel 1984 sviluppò alcuni approcci teorici rispetto alla danza e al movimento terapia che sono una risorsa per gli studiosi i ricercatori e gli operatori di Biodanza La studiosa Penny Lewis afferma che ” il corpo è un Sistema aperto in continuo cambiamento, in un processo di integrazione che si sviluppa nel continuum mente corpo, a sua volta inserito in un continuum individuo ambiente “ body is an open system continuously changing in a process of integration along a mind-body continuum, in turn inserted into an individual-environment continuum. Ancora più importante lei afferma che • se il movimento del corpo riflette gli stati emozionali interiori dell’individuo, allora cambiamenti nel comportamento motorio possono portare a cambiamenti nella psiche (Molto importante leggere due volte ) If the body movement reflects the internal emotional states of the individual, then significant changes in motor behaviour can bring about changes in the psyche. E continua dichiarando Il corpo memorizza, trattiene queste esperienze anche se non sono diventate parte conscia della personalità, nella memoria somatica • The body retains even those experiences which have not become a conscious part of the personality in the somatic memory. Questo estratto da una più ampia elaborazione teorica è quello di maggiore importanza e supporta la pratiche di movimento espressivo come la Biodanza in quanto appunto il movimento espressivo diventa il cammino per facilitare l’integrazione piscofisica che porta al cambiamento nel continuum mente corpo RITORNIAMO ADESSO ALLA RICERCA Slide 9 (leggere il testo della slide) GRUPPO DI RICERCA – vorrei sottolineare il ruole della supervisione al progetto a cura della Professoressa Maria Teresa Giannelli Slide 10 (leggere il testo della slide) DATI relativi AL PROGETTO di ricerca – sottolineare il numero assolutamente rilevante dei dati processati Slide 11 Pubblicazione dell’articolo Il valore di una rivista che accetta articoli ma solo dopo averli sottopposti a un peer review è notevole 5 Biodanza Italia ha preso cura di tradurre questo articolo che ora è a disposizione di tutti i facilitatori e delle scuole e di chiunque sia interessato e ne faccia richiesta – in un’ottica di economia del dono Slide 12 (leggere il testo della slide) Obiettivi della ricerca RICERCA Slide 13 IPOTESI della RICERCA L’ipotesi di partenza è che I partecipanti per la prima volta alla pratica di Biodanza per circa nove mesi a differenza di partecipanti ad altri corsi di danza oppure a persone sedentarie, alla fine del corso presentano • un aumento del benessere psicologico • una diminuzione dello stress • una diminuzione della dis funzione emozionale (Qui facciamo riferimento al lavoro di Sudres e altri del 2012) che definisce la dis funzione emozionale con i costrutti di alessitimia Per alessitimia si intende un deficit cognitivo nell’abilità di un processing emozionale (Taylor, Bagby and Parker, 1997). Un ulteriore obiettivo della ricerca è di investigare se I partecipanti ai corsi inizianti di Biodanza, comparati agli altri due gruppi, presentano diverse caratteristiche iniziali nelle dimensioni menzionate prima cioè benessere psicologico, stress e disfunzione emozionale Slide 13 DEFINIZIONE di Benessere psicologico Quando si parla di benessere, quello che in genere intendiamo e che ci viene in mente è qualcosa legato allo stato fisico o medico quindi mi preme sottolineare che l’ambito di ricerca ha riguardato il benessere PSICOLOGICO quindi su questa definizione ci focalizziamo IL benessere psicologico riguarda la vita, quando la vita va bene ed è costituito da una combinazione di sentirsi bene e ‘funzionare’ in un modo per noi adeguato. Le persone che esprimono un alto livello di benessere psicologico si sentono ‘in grado’ cioè capaci, ben supportati, sono soddisfatti della loro vita e si sentono felici etc.. Quindi il Benessere PSICOLOGICO è un fenomeno dinamico e multidimensionale che include un’ampia gamma di potenziali sia psicologici che sociali I ricercatori hanno fatto riferimento alla definizione elaborata da Carol Riff nel 1989 Ulteriori studi e ricerche hanno continuato ad investigare questo ambito e nel 2009 Hupper rivede la definizione per includere anche le implicazioni del benessere psicologico rispetto all’impatto sulla salute Infatti migliori i livelli di benessere psicologico e migliore è la salute, grazie a schemi di attivazione cerebrale, a effetti neurochimici e fattori genetici. La valutazione di questi dati non è di tipo sperimentale bensì basata su analisi di correlazioni Slide 14 Negli anni dal 1989 al 2005 Carol Ryff con un gruppo di ricercatori dell’università del Winsconsin ha sviluppato un metodo di misurazione /rilevazione empirico per indicare il livello di buon funzionamento psicologico altrimenti definito come BENESSERE 6 Gli indicatori o meglio le dimensioni ‘misurate’ e collegate sia alla qualità della vita sia allo stato di salute fisica sono:, scopo nella vita, (avere uno scopo, un senso di direzione nella ns. vita) crescita personale (altrimenti definite sviluppo personale) relazioni positive con gli altri controllo ambientale che significa la capacità di gestire ll’ambiente e un senso di efficacia personale autoaccettazione, (rispetto per se stessi, accettazione. autostima) autonomia, le loro ricerche hanno evidenziato che bassi livelli di benessere psicologico rendono gli individui più vulnerabili di fronte agli eventi stressanti e alle malattie, mentre la presenza di benessere psicologico aumenta le difese immunitarie e favorisce i processi di coping (Gli orientamenti più recenti considerano il coping come un processo che nasce da interazioni che superano o sfidano le risorse di un soggetto) Slide 15 Definizione di STRESS Oramai esiste moltissima letteratura sugli effetti dello stress e le ricerche dimostrano come le condizioni di stress hanno pesanti effetti a livello fisico (per esempio inficiano il funzionamento del sistema immunitario, generando problemi gastro intestinali e scompensi cardiaci) (Biondi and Pancheri, 1984; Buckingham, Gillies and Cowell, 1997) E anche come lo stress a livello psicologico crea sintomi di ansietà, depressione, e burnout (Yoon and Joormann, 2012; Gandi et al., 2011). Slide 16 Definizione di ALESSITIMIA Letteralmente la parola greca significa no parole per le emozioni E’ un costrutto della personalità caratterizzato dalla incapacità ad identificare e descrivere le proprie emozioni Gli individui affetti da alessitimia hanno anche difficoltà a distinguere e rilevare le emozioni degli altri, che è considerato causa di mancanza di empatia e di risposte emozionali inefficaci . L’alessitimia si riscontra nel 10% della popolazione. Alcuni studi (Ricci Bitti and Caterina, 2001; Taylor and Bagby, 2004) Hanno dimostrato come la mancanza di elaborazione cognitive delle emozioni può portare l’individuo ad affrontare gli eventi con comportamenti impulsivi e/o reazioni fisiologiche intense. E’ per questo che l’alessitimia è uno dei fattori che possono causare l’instaurarsi di malattie somatiche. (De Gucht and Heiser, 2003; Waller and Scheidt, 2004). Slide 17 Gruppi oggetto di ricerca (leggere il testo della slide) Slide 18 Il processo di ricerca (leggere il testo della slide) Solo per chiarire le 3 somministrazioni sono state – INIZIO : entro circa un mese dall’inizio del corso (ottobre-novembre2010) – FINE PRIMO ANNO : durante l’ultimo mese di (Maggio 2011) 7 – FOLLOW UP: all’inizio del secondo anno di corso dopo I mesi circa di sopensione estiva (Ottobre 2011) Slide 19 METODI DI ANALISI DEI DATI RICORDO 429 uestionari (153 items totali per quesionario ) per un totale 65637 risposte e 3 somministrazioni in 12 mesi Slide 20 and 21 Statistiche dei gruppi (leggere il testo della slide) Si possono fare commenti sull’età medio alta e sulle percentuali uomini donne e chiedere al pubblico se anche nei loro corsi ci sono queste medie oppure no Slide 22 Tipologia di questionari come strumento di indagine (leggere il testo della slide) Slide 23 Benessere Psicologico - Psychological Wellbeing Scale Il benessere psicologico è stato misurato con la versione italiana della Psychological WellBeing Scale a 84 item (Ruini et al., 2003; Ryff, 1989) che valuta, gli indicatori del buon funzionamento psichico: autoaccettazione, relazioni positive con gli altri, autonomia, controllo ambientale, scopo nella vita, crescita personale, dimensioni collegate sia alla qualità della vita sia allo stato di salute fisica Slide 24 STRESS Lo stress è stato misurato con la versione italiana della Measure du Stress Psychologique (MSP) che valuta, lo stato di stress inteso come sistema complessivo di risposta dell’individuo all’ambiente (Di Nuovo et al., 2000; Lemyre et al., 1990). Oltre al punteggio totale del livello di Stress è possibile determinare le seguenti sotto-dimensioni: perdita di controllo, irritabilità; sensazioni psicofisiologiche; senso di sforzo e di confusione; ansia depressiva; dolori e problemi fisici; iperattività, accelerazione comportamenti. Slide 25 ALESSITIMIA L’alessitimia è stata valutata con la versione italiana della Toronto Alexithymia Scale a 20 items (TAS-20; Bressi et al., 1996; Bagby et al., 1994). Lo strumento permette di valutare i livelli di dis funzione e emotiva e misura tre dimensioni: difficoltà a identificare le emozioni e a distinguerle dalle sensazioni corporee; difficoltà a descrivere le emozioni e quindi a comunicarle ad altri; pensiero orientato all’esterno e quindi iper-realistico, con un limitato coinvolgimento emotivo e scarsa fantasia. Dalla somma delle tre dimensioni si ricava un punteggio totale di alessitimia. Slide 25 ANALIZZIAMO ORA I DIVERSI STATI INIZIALI DEI PARTECIPANTI ALLA RICERCA Il primo blocco di analisi ha rilevato differenze iniziali tra i tre gruppi riguardo le dimensioni indagate. È emerso, infatti, che le persone che iniziano corsi di Biodanza, rispetto a quelle degli altri due gruppi, presentano minori livelli di Benessere 8 Psicologico (in particolare in Autoaccettazione, Relazioni Positive, Autonomia e Controllo Ambientale,), maggiori livelli di Stress (in particolare nelle Sensazioni, Sforzo e confusione, Ansia depressiva) e di Alessitimia (in particolare nella Difficoltà nell'identificare i sentimenti,). Queste differenze sono più marcate con il gruppo Attività Fisica che con il gruppo dei Sedentari. Da questi risultati si può ipotizzare che chi sceglie un corso di Biodanza abbia motivazioni diverse da chi sceglie un altro tipo di corso. La partecipazione ad un corso di Biodanza, infatti, sembrerebbe motivata da una domanda di salute, mentre la scelta di fare altre Attività Fisiche è influenzata, probabilmente, da un desiderio di svago. Si può supporre che la Biodanza intercetti le persone che si percepiscono come più stressate e con un grado di benessere insoddisfacente che, probabilmente, la scelgono proprio per gli obiettivi di salute che persegue. Per aiutare a commentare le slide da pagina 25 a 30 si può far riferimento alle pagine 10 e seguenti dell’articolo Slide 31 e 32 consiglio semplicemente di leggerle e di ribadire i seguenti concetti Uno dei punti di forza di questa ricerca è la dimensione del campione ricercato, il numero di persone coinvolte rispetto ad altre precedenti ricerche in questo campo. Ciò ha consentito di rilevare dei risultati diremmo più stabili o meglio più affidabili rispetto all’efficacia Altro punto di forza è l’aver affiancato al gruppo sperimentare di biodanza due gruppi di controllo: il gruppo dei sedentari e il gruppo di persone che facevano altro tipo di danze con caratteristiche non specifiche di Biodanza. E proprio rispetto a questo secondo gruppo di controllo che Biodanza ha evidenziato il maggior e importante risultato in quanto I due gruppi hanno iniziato mostrato diversi liverlli rispetto alle dimensioni investigate e il gruppo di Biodanza ha mostrato il maggior cambiamento. Altro importante elemento che desidero sottolineare nuovamente come ho detto prima e che emerge dalla ricerca E’ CHE I DATI I RISULTATI SONO COVERGENTI E PERSISTENTI NEL TEMPO (ANCHE NEL FOLLOW UP A UN ANNO DALL INIZIO DELLA PRATICA DI BIODANZA) La consistenza intrinseca dei risultati illustra che i dati vanno tutti nella direzione di una riduzione del disagio iniziale rilevato nei partecipanti del gruppo Biodanza SLIDE 32- 33- 34 sono quelle più importanti da leggere Conclusione e faccio riferimento all’articolo pubblicato In conclusione, la Biodanza mostra di essere una valida attività per sviluppare l'integrazione psicofisica e promuovere la salute in linea con una visione di salutogenesi che mira allo sviluppo delle competenze personali per migliorare la qualità di vita (come definito da Antonovsky, 1979). Può spiegare l’efficacia della Biodanza l’azione combinata di movimento libero e vivencia che integra le emozioni al movimento e armonizza le funzioni cinestesiche, emotive e razionali. 9 Infatti dopo circa 9 mesi circa di pratica di Biodanza per una persona che la pratica per la prima volta, si assiste ad un aumento del Benessere psicologico in particolare rispetto all’autoaccettazione, alle relazioni positive, all’autonomia e al controllo dell’ambiente. Le persone mostrano un trend di miglioramento rispetto alla crescita personale e alla definizione di uno scopo della vita Inoltre si rileva una diminuizione dei livelli di stress) (in particolare rispetto alle dimensioni di Perdita di controllo, sforzo confusione e ansietà depressiva) Diminuiscono anche i livelli di alessitimia, grazie alla chiara diminuzione della difficolta di identificare adeguatamente e percepire i propri sentimenti oltre ad affinare la discriminazione tra emozioni e sensazioni fisiche Vi leggo dall articolo le conclusioni dei ricercatori Ribadiamo che tali dimensioni mostrano, prima dell’inizio del corso, differenze in senso negativo tra il gruppo sperimentale e i gruppi di controllo, differenze che non risultano più significative a fine corso. Per questo pensiamo di poter dire che la Biodanza svolge una funzione di prevenzione in quanto – in assenza di patologie conclamate – riesce a intercettare una domanda di salute e a rispondervi efficacemente La Biodanza sembra rispondere con successo alla domanda di salute che intercetta tanto che dopo circa un anno di corso, tra i tre gruppi non si registra più alcuna differenza nelle dimensioni considerate. Essa rappresenta uno spazio in cui il corpo è valorizzato per le sue caratteristiche espressive piuttosto che per quelle di performance come avviene in altre danze. È un luogo in cui si può dar "voce" al corpo e alla sua espressività, a differenza di quanto avviene nella nostra società in cui si dà maggiore importanza alla fisicità con fini funzionali (Willems e Kautt, 1999). È un luogo, inoltre, in cui le persone possono vivere e/o rivivere nel “qui ed ora” e nella relazione con l’altro aspetti centrali della propria vita. Tale processo rappresenta un’occasione per migliorare il contatto con se stesso e per integrare le diverse parti di sé (Scilligo, 2004). Tutto questo indica come la pratica della Biodanza possa costituire una valida risorsa per la qualità di vita delle persone. E CON QUESTO CONCLUDO RINGRAZIO PER L ATTENZIONE E RIMANGO A DISPOSIZIONE PER IL BREVE TEMPO CHE RIMANE PER EVENTUALI DOMANDE 10