Colonialismo in Africa e Asia v

Colonialismo in Africa e Asia (v. cartine pp. )
Giappone
Arretratezza del Giappone, persistente sistema feudale (shogun, daymio, samurai), agricoltura di
sussistenza
Sakoku (isolamento) 1637 - 1853 (spedizione commodoro Perry)
Apertura forzata di due porti, Patti ineguali (dogane, privilegi economici e giuridici)
La reazione ai patti ineguali provoca una reazione nazionalistica che contro lo shogunato pone il
problema della modernizzazione
Era Meiji (governo illuminato) 1868 - 1912:
- occidentalizzazione, importazione di scienza e tecnologia, sviluppo industriale,
riorganizzazione militare sotto la guida di ufficiali tedeschi
- autoritarismo politico, liberalismo occidentale nella forma più conservatrice e ristretta,
espansionismo aggressivo in Estremo Oriente (guerra con la Cina 1894 - 1895 per il
possesso della Corea: con la pace di Shimonoseky la Cina cede di fatto la Corea al
Giappone, più Taiwan e altri territori)
Cina
1839 - 1842 guerra dell'oppio: aumento della coltura dell'oppio in India su consenso britannico
alimenta il contrabbando in Cina, finché l'imperatore Tau Kuang ne blocca il commercio
danneggiando gli interessi britannici, che con una spedizione navale costringono il Giappone a
firmare il Trattato di Nanchino 1842 (apertura di 5 porti, cessione di Hong Kong, abrogazione del
divieto di importare oppio, indennità di guerra di $ 20.000.000)
Chiusura cinese, anche per l'atteggiamento della classe dirigente che preferisce una crescente
passività verso la penetrazione straniera per sfruttare l'aiuto occidentale contro il malcontento dei
contadini e salvaguardare i propri privilegi
1850 rivolta contadina Taiping stroncata con l'aiuto inglese
Patti ineguali gravosissimi
India
Dopo la penetrazione economica da parte della Compagnia delle Indie, la stessa compagnia, con
soldati locali, nel '700 comincia una vera e propria conquista territoriale (Bengala, Deccan),
accumulando tale potenza da indurre il governo britannico ad assumere l'iniziativa e completare la
conquista del subcontinente.
Rovinoso impatto della dominazione inglese sull'economia indiana: rovina delle produzioni tessili
locali, ancora artigianali, a causa della concorrenza dell'industria britannica, sostituzione delle
colture alimentari con colture d'interesse industriale (cotone, canapa, oppio)
La dominazione inglese comporta però la costruzione di infrastrutture e l'introduzione di cultura
occidentale, che accelera la formazione di una classe dirigente locale.
Crescenti contrasti tra locali e inglesi, 1857 - 1858 Grande ammutinamento: rivolta dei sepoys
(truppe indigene) domata giocando sulle rivalità tradizionali fra le varie tribù e i diversi gruppi
etnici
Africa
Spartizione dell'Africa tra le grandi potenze alla Conferenza coloniale di Berlino 1884 - 1885, che
fissa le rispettive direttrici di espansione per la conquista territoriale vera e propria, che si compì nei
decenni successivi favorita dalla mancanza di unità delle popolazioni locali, spesso in lotta fra loro,
oltre che dalla superiorità tecnologica e militare. La finzione dei «trattati di protezione» spesso
maschera la dominazione effettiva.
Diversi stili di dominazione coloniale, tutti caratterizzati però dal fatto di considerare le terre
africane res nullius e dall'assunto della «naturale inferiorità» degli africani, incapaci di progresso, e
perciò destinati a essere dominati dai più progrediti popoli europei, che a loro volta giustificano la
conquista e lo sfruttamento territoriale ed economico con l'ideologia della missione civilizzatrice,
civile e religiosa (il «fardello dell'uomo bianco»)
L'Africa settentrionale islamica, tuttavia, conservò la propria identità religiosa e culturale meglio di
quanto non fecero i vari paesi del resto del continente, travolti dalla dominazione occidentale.
Conseguenze della conquista: distruzione delle strutture economiche tradizionali, sostituite da altre
funzionali agli interessi economici della madrepatria, che causò sfruttamento, degradazione e
sviluppo squilibrato.
Africa settentrionale nominalmente soggetta all'impero turco, anche se di fatto Egitto, Algeria e
Tunisia si comportavano come se fossero indipendenti. Realmente indipendente era il Marocco.
Francia occupa Algeria 1830, metà anni '50 Africa sahariana, Tunisia 1881, Marocco 1911. Gran
Bretagna occupa Egitto 1882
1859 - 1869 costruzione del canale di Suez da parte della Francia, che ridà importanza al
Mediterraneo; la Gran Bretagna si interessa in misura crescente al Mediterraneo orientale e al
contenimento della pressione russa in quell'area.
Alla vigilia della I guerra mondiale, solo Liberia e Etiopia restano indipendenti (la Liberia però era
soggetta di fatto all'influenza degli Stati Uniti)
1899 guerra anglo-boera, con cui gli inglesi, già possessori della Colonia del Capo, si
impadroniscono degli Stati boeri indipendenti (Rhodesia, Beciuanaland, Swaziland, Orange,
Transvaal).
Principali possedimenti coloniali
Belgio: Congo Francia: Congo, Dahomey, Madagascar, Senegal, Tunisia Germania: Africa sudoccidentale, Camerun, Tanganica Gran Bretagna: Colonia del Capo, Costa d'Oro, Egitto, Gambia,
Kenya, Nigeria, Orange, Rhodesia, Sierra Leone, Somalia, Transvaal, Uganda Italia: Eritrea,
Somalia, Sudan Portogallo: Angola, Mozambico