ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO 2060

ROTARY INTERNATIONAL
DISTRETTO 2060 - ITALIA NORD EST
ROTARY CLUB
ABANO TERME - MONTEGROTTO TERME
SEGRETERIA: Flavia Scarso – Via Montona n. 4 – 35137 PADOVA
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Bollettino n° 32
Giovedì 3 aprile 2008
prof. Andrea Drusini
“Le origini dell’uomo”
Presiede: Paolo Rodighiero, presidente
Soci presenti: Mario Angi, Claudio Barbiero, Fabio Baro, Giorgio Berto, Pucci Borsatto, Raffaele
Bottin, Ernesto Buja, Loris Camporese, Ludovico Carraro, Giorgio Donati, Andrea Drusini,
Giuseppe Ferraris, Michele Franzina, Gianni Gottardo, Sandro Lana, Lorenzo Lorenzin, Gabriele
Lupi, Augusto Maetzke, Paolo Miazzi, Franco Mioni, Agostino Pedrina, Giovanni Perocco, Marco
Poletto, Flavia Scarso, Uberto Sonzogno, Paola Zanovello.
Ospiti dei soci: Lucia di Berto, Annamaria di Mioni, Simona di Poletto, Elisabetta Rampin di
Scarso, Maestro Gallo di Bottin
Percentuale: 61%
La conferenza di questa sera garantirà un buona presenza. La facile previsione diviene pian piano
certezza. Il flusso degli arrivi si sussegue e alle 20,30, ora canonica della cena siamo in 32. Le
previsioni sono ancora una volta in accordo con il risultato: lo scarto è minimo. Questa sera sono
con noi la signora Elisabetta Rampin e il Maestro Gallo, rispettivamente ospiti di Flavia e Raffaele.
Al suono della campana i commensali si alzano per il saluto alle bandiere. Il presidente presenta
agli amici gli ospiti e ricorda gli eventi distrettuali riportati al fondo del bollettino. Ricorda il
recente svolgimento della manifestazione distrettuale cui hanno partecipato i nuovi iscritti al Club e
invita Uberto Sonzogno a esporre la propria sensazione a riguardo. L’amico Uberto sottolinea il suo
gradimento e l’importanza della manifestazione, che ha avuto il significato di evidenziare le finalità
rotariane. Conclude il suo breve discorso augurandosi che iniziative simili possano ripetersi anche
nel ristretto ambito del Club. Il Presidente riprende la parola ricordando la conferenza della serata,
che è dedicata all’evoluzione dell’uomo e che sarà tenuta dall’amico Andrea, ritornato di recente da
un Congresso di Antropologia, tenutosi a Memphis e dal quale ci ha portato con orgoglio il
gagliardetto rotariano di quel Club. La cena ha inizio e da subito il tavolo della Presidenza mostra
tutta la sua vivacità esternando una inconsueta allegria. Forse l’assenza di ospiti “estranei” toglie
quel senso di maggiore pacatezza normalmente presente. Cinque minuti prima della chiusura della
cena il presidente e il relatore raggiungono la sala di proiezione per allestire il videoproiettore.
Qualche normale inghippo informatico che, guarda caso, si inserisce ogni qual volta hai fretta e il
tempo inesorabilmente passa. Ai tavoli si aspetta inutilmente il rientro del Presidente per il tocco di
campana, che giunge solamente grazie all’intervento dell’amico Mario, che invita tutti a passare
nella stanza attigua.
Andrea Drusini non ha bisogno di presentazioni e dà inizio alla sua conferenza.
La teoria dell'evoluzione per selezione naturale, formulata indipendentemente da Charles Darwin
(1809-1882) e da Alfred Russel Wallace (1823-1913), ed in seguito modificata e arricchita dalla
genetica, costituisce oggi il principio organizzatore e il cardine fondamentale delle Scienze Naturali.
Il termine «evoluzione» sottintende un cambiamento che avviene con continuità, generalmente con
una componente (alcuni parlano ancora di «impulso») direzionale: ma l'evoluzione bioloculturale si
definisce meglio in termini di «cambiamento» e di «trasformazione». Nell’anno 1924, Raymond
Dart (1893-1988) scoprì il primo importante fossile relativo all’evoluzione umana,
l’Australopithecus di Taung, un sito della zona Nord-Ovest del Sudafrica. La scoperta
dell’emergenza degli ominidi dai primati non umani ha rinnovato il dibattito – solo in apparenza
banale – che riguarda la ben nota differenza tra l’uomo e l’animale, e cioè in sostanza tra il mondo
della cultura e quello della natura. Ed è proprio su questo tema che, a partire dal XVIII secolo, in
pieno Illuminismo, si fonderanno le filosofie della libertà. Una nuova concezione antinaturalistica
dell’uomo nasce soprattutto con Jean-Jacques Rousseau, considerato uno dei fondatori
dell’Antropologia, che nel 1755 pubblicò il suo famoso Discorso sull’origine e i fondamenti della
disuguaglianza fra gli uomini. Come scrive Rousseau, l’uomo si è evoluto senza dubbio grazie a un
grande cervello, ma questo può anche essere l’epifenomeno di un’altra spinta evolutiva, che
consiste in sostanza nel suo essere libero.
L’inizio del Discorso poggia su questa intuizione geniale che
attraverserà i secoli per giungere fino a noi, ancora attuale nella sua
formulazione: perché nel criterio che separa l’umanità dall’animalità
risiede tutto il segreto dell’umanesimo moderno. L’animale possiede
senza dubbio un’intelligenza, una sensibilità, perfino una facoltà di
comunicare, tanto è vero che non sono certamente la ragione,
l’affettività e nemmeno il linguaggio che ci separano dal suo mondo. Il
discrimine, secondo Rousseau, sta altrove: esso è nella “libertà”, o per
meglio dire, nella “perfettibilità”, ossia nella facoltà di perfezionarsi per
tutta la vita, “mentre l’animale, guidato fin dall’inizio e in modo sicuro
dalla natura, è per così dire perfetto «in un colpo solo», dalla sua
nascita”.
Australopithecus afarensis più noto come “Lucy” risalente a 3,2
milioni di anni. La straordinaria importanza di questo reperto fossile è
dovuta anche alla inusuale abbondanza delle ossa ritrovate.
Il femore non rettilineo e le impronte lasciate sul terreno testimoniano
che questo ominide femmina era capace di camminare in posizione
eretta. Lucy era alta circa 107 cm e pesava approssimativamente 28 kg.
Il rapporto della lunghezza omero/femore è numericamente più vicino
alla specie umana che non allo scimpanzé.
La conferenza attraverserà limiti spazio-temporali immensi, perché intere ere geologiche hanno
dovuto succedersi fino all’apparizione dell’uomo: data la brevità del tempo a disposizione, verranno
presentati solo alcuni dei momenti più salienti del cammino che le specie fossili hanno dovuto
percorrere fino alla loro tappa finale, che il Premio Nobel 1995 per la Chimica, Paul J. Crutzen, ha
voluto chiamare “Antropocene”, l’era in cui stiamo vivendo e che lo studioso tedesco ha voluto
dedicare alla nostra specie.
Quello delle scienze antropologiche non è il sapere esoterico degli specialisti, degli esperti e dei
tecnici, un sapere che soltanto pochi conoscono allo scopo di aumentare la loro potenza: il loro
contenuto tratta invece delle basi strutturali e dei principi organizzatori che hanno portato un
primate alla condizione di Homo. Come l’insegnamento matematico, pur comprendendo il calcolo,
va oltre il calcolo, così la paleoantropologia, pur comprendendo i fossili, va oltre il fossile. Al di là
dei due fondamentali momenti speculativi – problem setting e problem solving – che
contraddistinguono la mente umana, un elemento indispensabile all’approccio delle origini
dell’uomo è la curiosità. Uno dei più grandi paleoantropologi contemporanei, Louis B. Leakey,
nelle sue conferenze non si stancava di ripetere di essere diventato antropologo perché era curioso
di sapere da dove veniva, visto che le spiegazioni che aveva ricevuto non erano soddisfacenti. E
Claude Lévi-Strauss soleva dire che in ogni lezione, in ogni seminario, in ogni conferenza, c’è un
ospite che è sempre presente anche se non è stato invitato: lo spirito umano.
Andrea termina esattamente allo scoccare della mezz’ora prevista e lo accoglie un caloroso
applauso. C’è una certa emozione nei presenti per questa narrazione che testimonia il forte legame
che ci unisce alla “scimmia”, poi, superato il primo momento, il dibattito si accende. Pazientemente
Andrea ci guida nei meandri di una scienza che deve la sua difficoltà alla scarsità di reperti, alla
loro frequente incompletezza e che trova soluzioni solo grazie al paziente lavoro e alla eclettica
competenza dell’antropologo. Al termine diveniamo consapevoli che ciò che ci distingue dalle altre
specie animali è proprio la nostra grande imperfezione. La consapevolezza di ciò rappresenta la
molla che porta l’uomo per sua scelta ad una continua conquista.
C’è solo da augurarsi che l’Homo sapiens possa divenire Sapiens e scopra che la natura e gli uomini
che lo circondano non sono al suo servizio, ma che proprio nel rispetto del prossimo e dell’ambiente
troverà maggiore serenità, riconoscenza e quindi benessere.
Il Presidente ringrazia l’amico Andrea e gli offre un piccolo dono a ricordo della piacevole serata.
Alle 23,05 la sala si vuota; Pedrina, Bottin e il Presidente trattengono ancora qualche istante il
Maestro Gallo prima di scendere la scala esterna e lasciare l’Hotel.
TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO A CHI COMPIE GLI ANNI IN APRILE
Nessun socio compie gli anni in aprile!!
EVENTI IMPORTANTI
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Assemblea Distrettuale all’Hotel Eurocongressi di Cavaion Veronese è prevista
per il 12 aprile. Confermare le adesioni.
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Manifestazione “Per uno sviluppo responsabile in una società aperta “ - Aula
Magna Università degli Studi di Padova – mercoledì 7 maggio 2008. Confermare le
adesioni
Notizie di segreteria
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La gita a Bassano è stata spostata al sabato 7 giugno. Le adesioni dovranno pervenire a
Flavia entro il 20 maggio.
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L’Assistente del Governatore Luciano Kullovitz ci invita a donare abiti usati, purché in
buono stato per Albarella. Nel periodo di soggiorno degli handicappati sono aperte le
porte a quanti vorranno fare visita. Può essere questa una occasione per effettuare
donazioni per rallegrare la vita degli ospiti: in particolare bibite e alimenti non
deteriorabili.
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Riceviamo comunicazione di una piacevole invasione tedesca: sono ben 31 gli amici di
Penzberg (tra soci e amici) che verranno venerdì 18 luglio per il nostro decennale.
MESSAGGIO IMPORTANTE PER I PARTECIPANTI AL VIAGGIO A ROMA
Si avvisano i soci che ancora non l’avessero fatto di provvedere al saldo della gita a Roma.
Prossimi incontri
Giovedì 10 aprile
Ciclo scientifico 9
prof. P. Mietto – Le ciampate del diavolo
Giovedì 17 aprile
Conviviale con il nostro Rotaract
Dott.ssa Milena Luca– “LEUCEMIA” Dalla Solidarietà un Dono
di Vita” - Donazione del midollo osseo
Giovedì 24 aprile
Conviviale – Quattro chiacchiere prima di partire per Roma