Procedure di Verifica

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Analisi ed esame della Documentazione
La disponibilità della Documentazione rientra nei mezzi che il datore di lavoro è tenuto a
mettere a disposizione, insieme con le attrezzature ed il personale occorrente, ai sensi del
D.M. 12 Settembre 1959.
La Documentazione, oltre che rappresentare uno degli elementi che permettono al datore di
lavoro la gestione corretta ed in condizioni di sicurezza dell’impianto elettrico, consente di
individuare le caratteristiche al momento della verifica, della quale diventa un sicuro
riferimento.
L’esame della Documentazione, (come previsto dalla guida CEI 0-14), consiste in un attenta
valutazione ai fini dell’identificazione di eventuali rischi; essa è composta da parti ben
identificate:
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






Denuncia dell’impianto di terra e verbali precedenti dell’ASL, ISPESL, ARPA,
ORGANISMO ABILITATO, (autorizzazione ministeriale).
Progetto costituito da relazione, calcoli ed elaborati grafici, schemi dei quadri e pianta
della rete di terra. L’obbligatorietà della progettazione degli impianti elettrici è
regolata dal D.M. 37/08, (o dal DPR 6-12-1991 n° 447 regolamento di attuazione 5
Marzo 1990 n° 46, in materia di sicurezza degli impianti realizzati e/o modificati
prima del 27/03/08).
Eventuali varianti a progetto per modifiche o ampliamenti.
Dichiarazione di Conformità alla regola d’arte, (D.M. 37/08 o Legge 46/90), rilasciata
dal costruttore dell’impianto.
Eventuali altre Dichiarazioni di Conformità rilasciate per trasformazioni, ampliamenti
o modifiche.
Registro delle Manutenzioni.
Lettera di richiesta delle tarature delle protezioni dell’Ente Distributore, (valore delle
correnti di cortocircuito al punto di fornitura e tempo di eliminazione del guasto), detta
anche più comunemente “Lettera di Guasto”.
Dati relativi a:
o Destinazione d’uso dell’impianto.
o Eventuale diverso modo di protezione adottato contro i contatti indiretti.
o Caratteristiche dei dispositivi di protezione ai fini dei contatti indiretti.
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Esame a vista dell’Impianto Elettrico
L’esame a vista dell’Impianto Elettrico viene esteso all’intera struttura oggetto della verifica
sotto l’aspetto della protezione contro i contatti indiretti, nei suoi ambienti interni ed esterni.
Occorre controllare che l’impianto di terra ed i dispositivi di protezione e di controllo
corrispondano a quanto indicato dalla documentazione e dalle Norme di Sicurezza come
caratteristiche e disposizione.
La verifica della corretta installazione dei componenti viene estesa anche alle parti dei
componenti elettrici che hanno influenza con le caratteristiche di sicurezza dell’impianto e
che sono di immediata ed evidente percezione; ad esempio:




Integrità degli involucri.
Caratteristiche delle protezioni, (correnti nominali dei fusibili e degli interruttori
automatici).
Capacità delle protezioni di proteggere i conduttori.
Modalità di installazione dei dispositivi di comando e sezionamento.
Prove, (generalità)
Le prove comprendono anche le misure e sono eseguite con le modalità indicate nelle relative
Norme e Guide CEI.
Le prove e le misure possono essere eseguite su un campione rappresentativo di punti, scelti a
discrezione del verificatore, quando gli impianti sono installati in ambienti simili o con
tipologia ripetitiva e/o quando i componenti utilizzati risultano uguali.
Il campione scelto deve essere significativo e deve tenere conto della conduzione degli
impianti, della vetustà, dello stato di manutenzione, delle influenze esterne cui sono sottoposti
i componenti e del livello di rischi correlato.
“L’esame a vista e le prove devono essere condotti con il supporto dell’assistenza tecnica
messa a disposizione dal committente, (preposto del committente alla verifica).”
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Prove di continuità dei conduttori di terra e di protezione ed equipotenziali
Tali prove si eseguono per verificare che l’impianto di terra sia unico e per evidenziare
eventuali interruzioni dovute a guasti, (rottura del conduttore, morsetti allentati e/o ossidati),
nella distribuzione dei conduttori di protezione ed equipotenziali.
Tipico impianto di Messa a terra
Con strumento conforme a quanto richiesto nelle norme CEI 64-14 articolo 2.3.1, (corrente
erogata di almeno 0,2 A con una sorgente di tensione alternata o continua compresa fra i 4 V
e i 24 V a vuoto), vengono effettuate le prove della continuità.





Tra il dispersore, (se accessibile), ed il collettore di terra.
Tra i vari collettori di terra.
Quando necessario, tra i conduttori di protezione ed i conduttori equipotenziali, in
presenza di giunzioni e/o derivazioni, per individuare possibili discontinuità.
Tra le masse ed i collettori di terra
Tra le masse estranee fra loro e verso le masse.
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Tra le masse controllate, (carcasse metalliche delle lampade, dei computer, dei distributori
automatici, dei condizionatori e degli elettrodomestici), particolare attenzione è rivolta alla
continuità delle carcasse e gruppi riflettenti delle lampade che, sebbene poste ad un’altezza
generalmente irraggiungibile senza scale, presentano maggiori rischi in caso di dispersione
poiché alla folgorazione si somma l’effetto della caduta che può essere anche più pericolosa.
Prove di Continuità
Strumentazione adottata: (METREL ELD 61557 – serial num: 15050777 con Certificato di Taratura Eldes 14C01184 del 25/05/2015)
“Durante queste prove il verificatore visiterà tutti gli uffici, i luoghi tecnici e le parti
comuni cercando di arrecare meno disturbo possibile al personale, (verrà steso un cavo con
il quale viene verificata la continuità delle prese, lampade e masse in genere con l’impianto
di terra), e senza togliere alimentazione dagli impianti.”
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Prove di Funzionamento
La prova consiste nel verificare che i dispositivi a corrente differenziale siano stati installati e
regolati in modo appropriato e che conservino nel tempo le proprie caratteristiche.
Tale prova viene effettuata sia tramite apposito strumento, con corrente di prova pari a quella
nominale di intervento del dispositivo, che mediante l’azionamento del tasto di prova.
Prove delle protezioni differenziali
Strumentazione adottata: (METREL ELD 61557 – serial num: 15050777 con Certificato di Taratura Eldes 14C01184 del 25/05/2015)
“Le prove di intervento delle protezioni differenziali nel quadro generale di bassa tensione
posto nella cabina di trasformazione richiedono di togliere tensione per pochi minuti
all’intera attività. Le prove di intervento delle protezioni differenziali poste nei quadri
elettrici di zona e sotto quadri richiedono di togliere tensione per pochi minuti agli impianti
interessati dai singoli quadri elettrici”
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Misura della resistenza di terra
Questa misura va effettuata per la verifica del coordinamento della protezione per guasti:
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
In impianti in alta tensione alimentati tramite stazione o cabina elettrica.
In impianti alimentati in bassa tensione.
La misura non è richiesta negli impianti di sistemi di II e III categoria facenti parte di un
impianto di terra globale, dichiarato come tale dall’Ente Distributore.


Sistemi di II categoria: sistemi a tensione nominale superiore a 1000 V se a corrente alternata o
superiore a 1500 V se a corrente continua, fino a 30.000 V compresi.
Sistemi di III categoria: sistemi a tensione nominale maggiore di 30.000 V.
Per impianti AT-MT/BT e MT/BT la misura della resistenza di terra viene effettuata con il
metodo volt-amperometrico. Tali misure sono effettuate al di fuori del perimetro del
dispersore.
Tecnica per dispersori di piccole dimensioni: si fa circolare una corrente alternata di valore
costante tra il dispersore in esame ed un dispersore ausiliario posizionato ad una distanza dal
contorno dal dispersore in prova pari ad almeno quattro volte la dimensione massima dello
stesso dispersore. Si misura la tensione tra il dispersore in esame ed una sonda di tensione
situata, in genere, ad una distanza dal contorno del dispersore pari a circa due volte la
dimensione massima dello stesso dispersore. Il valore della resistenza di terra è dato dal
rapporto tra la tensione misurata e la corrente di prova ed è indicato dallo strumento
appositamente utilizzato mediante lettura direttamente in OHM.
Misura della resistenza di terra
Strumentazione adottata: (METREL ELD 61557 – serial num: 15050777 con Certificato di Taratura Eldes 14C01184 del 25/05/2015)
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Tecnica per dispersori di grandi dimensioni: si posiziona il dispersore ausiliario di corrente
ad una distanza ridotta, pari, ad esempio, alla massima dimensione del dispersore in esame.
Per accertare che la sonda di tensione sia situata al di fuori delle zone di interferenza generate
dal dispersore in prova e dal dispersore ausiliario di corrente, bisogna eseguire una misura
spostando la sonda di tensione in diversi punti verso il dispersore in prova: se si ottengono, in
due o più punti valori con differenza trascurabile, (siamo nel punto di flesso), si ha la
conferma dell’attendibilità della misura.
Il valore della resistenza è dato dal rapporto della tensione misurata al punto di flesso e la
corrente di prova ed è indicato dallo strumento appositamente utilizzato mediante lettura
direttamente in OHM.
Anello di guasto: per gli impianti in BT, (sistema TT), la misura consiste nell’individuazione
del valore della resistenza dell’anello di guasto e fornisce sempre un valore maggiore di
quello ottenuto con il metodo volt-amperometrico per cui, ai fini del coordinamento con i
dispositivi di protezione, risulta sempre a vantaggio della sicurezza.
Qualora il valore della misura non possa essere ritenuto accettabile, perché troppo elevato ai
fini del coordinamento con i dispositivi di protezione o nettamente superiore a quello
teoricamente desumibile dal dispersore dell’utente, è necessario utilizzare il metodo voltamperometrico.
Misura della resistenza dell’anello di guasto per sistemi TT
Strumentazione adottata: (METREL ELD 61557 – serial num: 15050777 con Certificato di Taratura Eldes 14C01184 del 25/05/2015)
“La misura della resistenza di terra è una prova eseguibile senza arrecare disturbo al
personale e senza togliere alimentazione agli impianti”
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Misura dell’impedenza dell’anello di guasto: per gli impianti realizzati con un sistema TN,
l’impedenza dell’anello di guasto assume un valore molto basso, (alcune decine di milliOhm),
pertanto per la sua misura, quando necessaria, viene utilizzata una strumentazione avente una
risoluzione adeguata, in grado di garantire l’effettiva rilevazione del valore dell’impedenza
del circuito. Vengono escluse dall’indagine tutte le utenze provviste di protezione
differenziale. Le misure possono essere limitate, nel caso di impianti di tipo ripetitivo, solo ai
circuiti più lunghi. Analoga campionatura può essere assunta per circuiti identici, limitando le
misure a qui punti con protezioni di valore più elevato di corrente nominale.
Misura dell’impedenza dell’anello di guasto per sistemi TN
Strumentazione adottata: (METREL ELD 61557 – serial num: 15050777 con Certificato di Taratura Eldes 14C01184 del 25/05/2015)
“Tali prove sono eseguibili senza arrecare disturbo al personale e senza togliere
alimentazione agli impianti”
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Misura delle Tensioni di Contatto: la Norma CEI 64-8 non richiede, ai fini della protezione
contro i contatti indiretti, l’interruzione automatica dell’alimentazione in caso di guasto se la
tensione di contatto non è superiore a 50 V c.a. e 120 V c.c., (nei luoghi ordinari).
Nei sistemi TN, il valore dell’impedenza dell’anello di guasto può non soddisfare la relazione
imposta dalle norme se il dispositivo di protezione non interviene entro i tempi stabiliti. In tal
caso si può fare riferimento alla tensione di contatto e, se uguale o minore a 50 V c.a. non è
necessario alcun provvedimento ai fini della protezione contro i contatti indiretti.
Il metodo della misura diretta della tensione di contatto è in genere limitato all’interno delle
cabine elettriche per i quadri generali di bassa tensione o altre masse eventualmente presenti.
Misure di Contatto
Strumentazione adottata: (METREL ELD 61557 – serial num: 15050777 con Certificato di Taratura Eldes 14C01184 del 25/05/2015)
“Tali prove sono eseguibili senza arrecare disturbo al personale e senza togliere
alimentazione agli impianti”
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Misure di Passo e Contatto: qualora la resistenza di terra non sia in grado di garantire, in
caso di guasto verso terra, una tensione totale di terra al di sotto della massima tensione di
contatto ammissibile, (in relazione al tempo di eliminazione del guasto da parte delle
protezioni del fornitore di energia elettrica), occorre verificare che all’interno della struttura in
esame non si generino tensioni pericolose; tale verifica avviene mediante prove di contatto e
di passo.
Tali prove si effettuano simulando, in scala ridotta, un guasto in media tensione e:


Simulando il percorso della corrente mano – piede, (percorso che genera la tensione di
contatto), in caso di contatto con masse e masse estranee all’interno e nei pressi della
struttura.
Simulando il percorso della corrente piede – piede, (percorso che genera la tensione di
passo), all’interno e nei pressi della struttura.
Misure di Passo e Contatto
Strumentazione adottata: (METREL ELD 61557 – serial num: 15050777 con Certificato di Taratura Eldes 14C01184 del 25/05/2015)
“Tali prove sono eseguibili senza arrecare disturbo al personale e senza togliere
alimentazione agli impianti”
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Misure delle resistenza dei conduttori nei locali medici di gruppo 2: la misura riguarda i
locali ad uso medico di gruppo 2, (classificazione secondo la CEI 64/8).
In questi luoghi, la resistenza dei conduttori e delle connessioni, fra il nodo equipotenziale ed
i morsetti previsti per il conduttore di protezione delle prese a spina e degli apparecchi
utilizzatori fissi o per qualsiasi massa estranea, non deve superare 0,2 OHM.
Misure di Resistenza dei conduttori
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“Tali prove sono eseguibili senza arrecare disturbo al personale e senza togliere
alimentazione agli impianti”
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