Università degli Studi di Firenze Dimensione delle popolazioni e consanguineità In popolazioni ad accoppiamento casuale incremento di consanguineità DF = 1 / (2N) Per generazione L’equazione indica: • incremento di consanguineità è inversamente proporzionale al numero dei riproduttori • In popolazioni finite si verifica nel tempo un’aumento di consanguineità Università degli Studi di Firenze L’equazione DF = 1 / (2N) Si riferisce a una popolazione con struttura ideale Uguale numero di riproduttori maschi e femmine Riproduttori con la stessa probabilità di contribuire alla progenie Per applicare l’equazione DF a popolazioni zootecniche reali: • sostituiamo N con il numero effettivo Ne l’equazione precedente diventa DF = 1 / (2Ne) Università degli Studi di Firenze Ipotizziamo una popolazione con struttura riproduttiva semplificata: • asessuata e con autofecondazione • accoppiamento casuale • individui = possibilità riprodursi • assenza selezione • generazioni non sovrapposte Formazione nuovo individuo estrazione casuale di 2 alleli Per generare N individui ci saranno 2N estrazioni (num. alleli totale) Università degli Studi di Firenze Consideriamo 2 eventi: 1. due alleli estratti per formare individuo generazione t sono copie di uno stesso allele della generazione t-1 Con quale probabilità avviene? Per 1 allele P = 1/(2N) Prob. di estrarre due copie di uno stesso allele è data dal prodotto [1/(2N)] x [1/(2N)] Sommato per 2N volte quindi 1/(2N) Università degli Studi di Firenze Consideriamo 2 eventi: 2. due alleli estratti per formare individuo generazione t sono copie di due diversi alleli della generazione t-1 ma che in generazione t-1 erano identici per discendenza Con quale probabilità avviene? la probabilità che i due alleli estratti siano copie di due diversi alleli della generazione t-1 è P = [1 - 1/(2N)] (complementare evento 1) Probabilità che 2 alleli in generazione t-1 siano identici in discendenza è uguale alla consanguineità della generazione t-1 cioè Ft-1 Probabilità evento 2 prodotto di queste due probabilità [1 - 1/(2N)] x Ft-1 Università degli Studi di Firenze La consanguineità a una data generazione è quindi dovuta: 1. Nuova consanguineità che si crea (evento 1) 2. Quota della consanguineità presente generazione precedente (evento 2) La probabilità che un individuo sia consanguineo in generazione t (Ft) è data dalla somma dei due precedenti eventi Ft = 1/(2N) + (1 - 1/(2N)) x Ft-1 L’incremento di consanguineità per generazione: DFt = (Ft – Ft-1) / (1 – Ft-1) = 1/(2N) fino a quando Ft-1 è sufficientemente piccolo si approssima DFt = Ft – Ft-1 = 1/(2N) Università degli Studi di Firenze Deriva genetica Cosa succede ipotetico locus con due forme alleliche A e B a frequenza p e q Nuova generazione estrazione casuale 2N gameti Allele A prob. p Allele B prob. q Frequenze attese sono quelle della generazione parentale p e q Probabilità che in un campione di 2N gameti siano presenti s alleli rari A e r alleli rari B è: 2 N ! s r P *p q s!r! Università degli Studi di Firenze Tempo 0 2 individui AA e BB (o AB e AB) Frequenze geniche p=0,5 q=0,5 Estraiamo a caso 4 gameti: Quattro alleli A (4!/4!0!) x (0,540,50) = 0,0625 p1= 1; q1= 0 Un allele A e tre B (4!/1!3!) x (0,510,53) = 0,25 p1= 0,25; q1= 0,75 Due alleli A e due B (4!/2!2!) x (0,520,52) = 0,375 p1= q1= 0,5 Tre alleli A e uno B (4!/3!1!) x (0,530,52) = 0,25 p1= 0,75; q1= 0,25 Quattro alleli B (4!/0!4!) x (0,500,54) = 0,0625 p1= 0; q1= 1 Università degli Studi di Firenze Quando N elevato valori lontani da quelli attesi sono rari Nelle piccole popolazioni errore di campionamento variazione frequenze Effetto errore campionamento si accumula con le generazioni DERIVA GENETICA Le frequenze geniche in una piccola popolazione non rimangono costanti nel tempo Velocità media di avvicinamento alla fissazione = aumento F = 1/2N Università degli Studi di Firenze NUMERO EFFETTIVO DI POPOLAZIONE È un parametro che aggiusta il numero censito dei riproduttori (N) in base alla struttura demografica di popolazione Riporta una popolazione reale di dimensione N ad una popolazione ideale di dimensione Ne che presenta incrementi di consanguineità uguali a quelli della popolazione reale Il rapporto Ne/N misura lo scostamento tra reale ed ideale (strutt. demografica) Università degli Studi di Firenze Consanguineità in funzione di Ne e del tempo trascorso Het = 1 – F se F = 1 – Het Dato che Ft + 1 = 1/(2N) +[1 – 1/(2N)] * Ft Sostituendo F con 1 – Het avremo Hett+1 = [1 – 1/(2Ne)] * Hett Hett+2 = [1 – 1/(2Ne)] * [1 – 1/(2Ne)] * Hett e in generale Hett+n = [1 – 1/(2Ne)]n * Hett Università degli Studi di Firenze Se Ne varia nel tempo I numeri effettivi nelle diverse generazioni possono essere combinati come media armonica dei valori Ne nelle singole generazioni 1 1 1 Ne Ne Ne N en 2 1 Hett+n = [1 – 1/(2Ne)]n * Hett 1 Università degli Studi di Firenze Rapporto sessi La prima equazione considera la possibilità di rapporti M/F diversi da 1 N e = (4MF) / (M + F) Se M << F allora M+F F Ne 4MF / F = 4M M = 10 F = 990 N = 1000 Ne = (4 * 10 * 990) / 1000 = 39,6 Ne/N = 0,0396 DF = 1/2Ne = 1/79,2 = 0,0126 Quanto sarebbe DF con M=F? 0,0005 Università degli Studi di Firenze Rapporto sessi e varianza numerosità progenie La seconda equazione considera anche la varianza del numero della progenie Dati M e F 2mm 2mf 2ff 2fm le varianze del numero della progenie e femminile prodotta nell’arco della vita dal riproduttore rispettivamente maschio e femmina 1 1 N e 16M 2 2 M 1 F 2 2 2 2 2 mm mf 2 ff fm F M 16 F Università degli Studi di Firenze M = 50 F = 50 N = 100 2mm = 10 2mf = 4 2ff = 1 2fm = 1 1/Ne = (1 / 16M)(2 + 10 + 4) + (1 / 16F)(2 + 1 + 1) 1/Ne = (16 / 16M) + (4 / 16F) Ne = 0,025-1 = 40 Ne/N = 0,4 DF = 1/80 = 0,0125 Università degli Studi di Firenze Ipotizzando in 4 successive generazioni delle medie armoniche di: 100 100 10 100 Ne = (0,1331/4)-1 = 30,7 Università degli Studi di Firenze Selezione numero effettivo e consanguineità Le due equazioni di numero effettivo assumono assenza di selezione Con la selezione riduciamo il numero dei riproduttori e aumentiamo la varianza del successo riproduttivo Con la selezione si scelgono pochi soggetti con geni simili Selezione DF fino a 3/2Ne Ipotizzando carattere a media ereditabilità (25-40%) potremmo avere: M = 10 F = 990 N = 1000 Assenza di selezione Ne = 39,6 DF= 0,0126 4MF/(M+F) Selezione massale Ne = 29,7 DF= 0,0168 [0,75 (4MF)]/(M+F) Selezione indici genetici Ne = 13,07 DF= 0,0383 [0,33 (4MF)]/(M+F) Università degli Studi di Firenze Quali strategie gestionali per rallentare DF? Strategia 1: massimizzare Ne/N • numero riproduttori maschi più elevato possibile • numero progenie uguale per ciascun riproduttore • se M = F si avrà Ne = 2N • sarà però sufficiente che ogni maschio lasci un numero circa uguale di figli riproduttori maschi e che i maschi inseminino un numero circa uguale di femmine Università degli Studi di Firenze 490 vacche inseminate da 10 tori N = 500 Ne = (4 x 10 x 490)/500 = 39,2 pari a DF = 0,0128 se troppo elevato prelevare seme da 20 tori Ne = (4 x 20 x 490)/500 = 76,9 maschi sono usati in modo disomogeneo L.G. varianze tori 10 e 5 allora 2mm=10 2mf=5 2ff=1 2fm=0,04 1/Ne = (1/16M)(2 + 10 + 0,008) + (1/16F)(2 + 1 + 24,01) = 24,4 e DF = 0,02 Università degli Studi di Firenze Ancora troppo alto …. Ogni toro può lasciare un solo figlio maschio o comunque uguale numero di figli Varianza dei tori nella progenie maschile è pari a 0 Dosi di seme per toro pressoché uguali (riduzione varianza progenie femminile tori) allora 2mm=0 2mf=24,5 2ff=1 2fm=0,04 1/Ne = (1/16M)(2 + 0 + 0,041) + (1/16F)(2 + 1 + 24,01) = 101,8 e DF = 0,005 Università degli Studi di Firenze Quali strategie gestionali per rallentare DF? Strategia 2: minimizzare parentela tra riproduttori Efficace se usata ad ogni generazione Spesso dobbiamo minimizzare DF in popolazioni con successo riproduttivo disomogeneo Scegliere ogni generazione riproduttori sulla base del pedigree Minimizzare parentela tra essi Minimizzare 1 f 1 1 f 3 1 f 2 4 2 4 Dove f(1), f(2) e f(3) parentele medie tra M, tra F e tra M e F Si può lavorare solo sui maschi [f(1) e f(3)] o addirittura minimizzare solo f(1) Università degli Studi di Firenze Relazione tra parentela e consanguineità tra popolazioni Indichiamo con f(1)t, f(2)t e f(3)t parentele medie tra M, tra F e tra M e F alla generazione t Ft consanguineità alla generazione t Considerando che: • la consanguineità alla generazione t è uguale alla parentela media tra maschi e femmine della generazione (t-1) Ft = f(3)t-1 • la parentela media tra maschi e femmine alla generazione t-1 (f(3)t-1) è, con riferimento alle parentele alla generazione t-2 f 3t 1 1 f 1t 2 1 f 3t 2 1 f 2t 2 4 2 4 Università degli Studi di Firenze La parentela tra due individui i e j è uguale alla somma di ½ della parentela tra i e la madre di j e tra i ed il padre di j Allora la parentela tra i e j è anche uguale alla somma di ¼ della parentela tra la madre di i e la madre di j, di ¼ della parentela tra la madre di i ed il padre di j, di ¼ della parentela tra il padre di i e la madre di j e di ¼ della parentela tra il padre di i ed il padre di j La parentela media alla generazione t -1 è data dall’equazione precedente Minimizzando ad ogni generazione le parentele tra gli animali scelti come riproduttori diminuiremo la consanguineità nei loro nipoti Università degli Studi di Firenze Quali strategie gestionali per rallentare DF? Strategia 3: minimizzare parentela di accoppiamento Evitare gli accoppiamenti tra riproduttori con parentela elevata Strategia a breve termine ritarda la consanguineità Può servire in: •popolazioni di piccolissime dimensioni con soggetti molto parenti tra loro •popolazioni con isolamento riproduttivo tra allevamenti o gruppi di questi Accoppiamenti programmati anche a livello di popolazione: 1. Analisi di tutti gli accoppiamenti possibili 2. Suddivisione della popolazione in gruppi Università degli Studi di Firenze Quali strategie gestionali per rallentare DF? Strategia 4: modificare intervallo di generazione Può essere allungato od accorciato entro i limiti biologici della specie Tecniche riproduttive possono far superare questi limiti Equazione DF = 1/(2Ne) Si riferisce ad un intervallo di generazione Allungando l’intervallo si diminuisce il DF annuo Università degli Studi di Firenze Quali strategie gestionali per rallentare DF? Strategia 5: selezionare in base ad indici composti ‘parentela-indice genetico’ Relazione tra consanguineità e progresso genetico: • controllo consanguineità in razze ad elevata intensità selettiva • introduzione in piccole razze di programmi di selezione Definire obiettivo di gestione della popolazione compromesso DF e DG Selezione massimizzando: 1 1 1 M v1 * EBV v2 * f 1 f 3 f 2 2 4 4 v1 e v2 sono i coefficienti per l’enfasi desiderata Università degli Studi di Firenze Depressione da consanguineità e numerosità effettiva minima Quale numerosità minima accetteremo? Un valore tra 50 e 100 di Ne è un buon compromesso Conoscendo gli effetti di depressione si può ottimizzare la funzione DG – (D x DF) con D = depressione per unità di consanguineità