zs Anno Scolastico 2013/2014 Tesi realizzata da FEDERICO ALBERTINI BRUCE SPRINGSTEEN Indice Sommario Mappa concettuale ..................................................................................................................3 Chitarra e elettromagnetismo ( Fisica ) ....................................................................................4 “Born in the USA” – Contesto storico e guerra del Vietnam ( Storia ) .....................................7 “Born in the USA” – Storia della canzone e W. Owen ( Inglese ) .............................................9 Giuseppe Ungaretti ( Italiano ) ...............................................................................................12 Sitografia ................................................................................................................................16 Bibliografia .............................................................................................................................16 2 Mappa concettuale FISICA: Bruce Springsteen chitarra e elettromagnetismo STORIA: INGLESE: contesto storico (guerra del Vietnam) storia canzone e W. Owen ITALIANO: Giuseppe Ungaretti 3 Chitarra e elettromagnetismo ( Fisica ) La chitarra elettrica è uno strumento in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up, ovvero dei dispositivi elettrici in grado di trasformare le vibrazioni delle corde in impulsi di tipo elettrico. Se le corde metalliche della chitarra non interagissero con il campo magnetico dei trasduttori (più noti come “pick-up”) non ci sarebbero segnali da raccogliere e inviare all’amplificatore. Il segnale viene quindi prelevato all'uscita grazie proprio ad essi e convogliato in un amplificatore acustico affinché il suono dello strumento sia reso udibile. Le chitarre elettriche possono essere dotate di uno o più pick-up i quali funzionano diversamente secondo le loro proprietà; in particolare i pick-up di tipo magnetico possono essere single coil, quando possiedono una sola bobina, oppure humbucker, quando gli avvolgimenti attorno ai magneti sono due. Solitamente i pick-up magnetici sono di tipo passivo, ovvero che non hanno bisogno di alimentazione aggiuntiva e sono composti da una serie di nuclei di materiale magnetico (uno per ogni corda, posti poi in corrispondenza delle stesse) intorno ai quali vengono avvolte numerose spire di sottile filo conduttore; in figura vengono mostrati un pick-up single coil e un humbucker e i rispettivi metodi di avvolgimento della bobina. 4 Il pick-up, montato sul corpo della chitarra e al di sotto delle corde, è una bobina di filo avvolto su un nucleo magnetico cilindrico (calamita); la corda metallica viene magnetizzata dal cilindretto magnetico e la sua vibrazione si traduce in una oscillazione del flusso del suo campo magnetico attraverso le spire della bobina che avvolge il pick-up. Ciò produce nella stessa bobina una tensione per induzione elettromagnetica (legge di Faraday) che è il segnale elettrico del suono che sarà amplificato. La legge di Faraday è una legge fisica che descrive il fenomeno dell'induzione elettromagnetica e si verifica quando il flusso del campo magnetico attraverso la superficie delimitata da un circuito elettrico è variabile nel tempo. Nel caso di N avvolgimenti, ognuno con lo stesso flusso magnetico, Faraday stabilì che la forza elettromotrice indotta è pari all'opposto della variazione temporale del flusso per il numero di avvolgimenti. Il flusso magnetico è definito, in maniera del tutto analoga al flusso del campo elettrico, come una misura del numero delle linee del campo magnetico che attraversano una data area. Matematicamente l’espressione è quella indicata a sinistra e come si vede interviene anche l’angolo rispetto alla normale alla superficie. Il seguente semplice esperimento può servire a chiarire meglio le conclusioni a cui pervenne il fisico e chimico inglese Michael Faraday il quale grazie al suo esperimento ha potuto verificare l’esistenza della connessione tra campo elettrico e campo magnetico. Nel suo esperimento, Faraday ha utilizzato due circuiti elettrici; il primo, chiamato circuito primario, è composto da una batteria ( ), un interruttore, una resistenza (R) per variare la corrente e una bobina formata da una barretta di ferro con molti avvolgimenti. Anche nel circuito secondario è presente una bobina che si avvolge attorno alla stessa barretta di ferro. In questo circuito è presente solamente un amperometro in grado di misurare il passaggio di corrente nel circuito, mentre non è presente una batteria che alimenta il circuito. Importante notare che i due circuiti sono fisicamente separati e l’unico fattore che li lega è il campo magnetico nella barretta di ferro. Osservando i dati sperimentali, si può notare che quando si chiude l’interruttore del circuito primario il campo magnetico nella barretta di ferro cresce da zero a un valore finito e l’ago dell’amperometro nel circuito secondario si sposta per alcuni istanti per poi ritornare a zero. Finché la corrente nel circuito primario è mantenuta costante, e quindi anche il campo magnetico è costante (non ha importanza se il valore del campo è zero oppure è diverso da zero), l’amperometro nel secondario rimane sullo zero, non segnalando alcun passaggio di corrente. Invece quando il campo magnetico che attraversa la bobina del circuito secondario aumenta, si osserva nel circuito secondario un passaggio di corrente in una direzione; quando invece diminuisce, si osserva un passaggio di corrente nella direzione 5 opposta. Mantenendo una situazione di flusso variabile nel tempo si può avere passaggio di corrente nel secondario con continuità. Dato che nel circuito secondario la corrente inizia a circolare senza che ci sia stato alcun contatto diretto tra i due circuiti, la corrente secondaria viene detta corrente indotta; essendo inoltre del tutto uguale a quella prodotta da una batteria, è possibile affermare che un campo magnetico variabile crea una forza elettromotrice indotta direttamente proporzionale alla rapidità della variazione del campo magnetico. Successivamente il fisico estone Heinrich Lenz ha giustificato dal punto di vista fisico il segno meno che compare nella legge di induzione di Faraday elaborando una sua teoria (legge di Lenz): una corrente indotta scorre sempre nel verso tale da opporsi alla variazione che l’ha causata. Per verificare questa legge di Lenz si può immaginare un esperimento con un magnete che si avvicina o si allontana da una spira. Nel primo caso, se il polo nord del magnete si avvicina a una spira conduttrice, la corrente indotta genera un campo magnetico il cui polo nord punta verso il polo nord del magnete. Ne deriva una forza repulsiva che si oppone alla variazione responsabile della corrente indotta; nel secondo caso, se il polo nord del magnete si allontana dalla spira, la corrente indotta produce un campo magnetico il cui polo sud è rivolto verso il polo nord del magnete. Il risultato è una forza attrattiva che si oppone al moto del magnete. 6 “Born in the USA” – Contesto storico e guerra del Vietnam ( Storia ) Born In The USA è una canzone di Bruce Springsteen tratta dall’omonimo album realizzato nel 1984; essa non è altro che un’amara riflessione sul destino dei soldati e dei veterani della Guerra del Vietnam e sulla futilità dello sforzo compiuto dagli stessi, trattandone anche gli effetti sul popolo americano. Nonostante il testo fosse piuttosto esplicito grazie al potente e orecchiabile ritornello, al titolo e all’immagine di copertina dell’album, essa fu letta da molti come una canzone patriottica e non come aperta denuncia; per questo, anni dopo la sua pubblicazione, Springsteen la ripropose nei concerti live in versione acustica e non rockeggiante, proprio per mettere ancora più in risalto il profondo significato del suo testo. Durante la seconda guerra mondiale, il Vietnam, paese politicamente e militarmente debole, sostenuto dalla Francia, fu invaso dall'Impero giapponese, costituendone l'Impero del Vietnam; l'unica forza politica interna al paese in grado di contrastare questa occupazione fu quella guidata dal leader comunista Ho Chi Minh (foto). Riuscito a sconfiggere la minaccia nipponica, egli proclamò l'indipendenza del paese, rifiutandosi di riconoscere la sovranità francese annullando il trattato di protettorato siglato nel 1883 proprio con la Francia. Ma la Francia non aveva alcuna intenzione di rinunciare alla propria colonia e rafforzò la sua presenza militare nel Sud del paese che in pratica era spaccato in due. A Nord, con capitale Hanoi, era presente il regime filo-comunista di Ho Chi Minh, mentre il Sud, con capitale Saigon, era interamente controllato dai francesi supportati degli americani. La Francia intervenne militarmente nel tentativo di ristabilire il suo controllo su tutto il paese (Guerra d'Indocina), ma nel 1954 fu sconfitta e fu costretta ad abbandonare definitivamente il Vietnam. La Guerra del Vietnam fu il conflitto combattuto tra l’1 novembre 1955 (data di riorganizzazione della divisione di supporto americana in Indocina) e il 30 aprile 1975 (caduta di Saigon) prevalentemente nel territorio del Vietnam del Sud, probabilmente nel momento più caldo della fase politica internazionale. Qui, infatti, lo scontro tra il regime comunista del Nord del Vietnam e quello filo-occidentale del Sud si riaccese con particolare violenza dopo il colpo di Stato militare che, nel 1965, portò al potere nel Sud del Paese il generale Thieu. Il sostegno degli Stati Uniti a questo nuovo governo diventò sempre più 7 massiccio soprattutto grazie all’impiego dei potenti B-52 che scaricarono sull’intero territorio vietnamita una quantità di bombe addirittura tre volte superiori rispetto a quelle sganciate durante l’intera Seconda guerra mondiale; nonostante questo impressionante spiegamento di forze da parte degli USA, la guerra assunse una piega sempre più favorevole alle truppe comuniste comandate dal generale Giap principalmente per due motivi: uno era perché dal Nord affluivano continuamente interi reparti dell’esercito vietnamita i quali si andavano a schierare in appoggio ai guerriglieri Vietcong, ovvero il braccio armato dell’organizzazione comunista; in secondo luogo la conformazione del territorio, accidentato e ricco di foreste, risaie ed acquitrini, rendeva la guerriglia difficile da sconfiggere anche per la straripante potenza militare statunitense. Si delinearono quindi i due schieramenti che vedevano contrapposti da una parte il Vietnam del Sud supportato dagli Stati Uniti e dall’altra il Vietnam del Nord affiancato dai Vietcong. All’inizio del 1968 i Vietcong passarono all’offensiva su tutto il fronte, attaccando la stessa Saigon, capitale del Vietnam del Sud, e occupando Hue, l’antica capitale imperiale. Gli americani riuscirono a malapena a respingerli da Saigon e a riconquistare Hue, ma si accorsero di quanto il loro impegno militare non fosse sufficiente a sostenere i loro alleati del Sud. Verso aprile dello stesso anno il presidente americano Johnson ordinò di sospendere i bombardamenti sul nord e di aprire una finestra di dialogo tra le parti; le trattative ebbero inizio a Parigi e si protrassero mentre la guerra continuava. Un primo accordo fu trovato nel 1973, successivamente il Congresso americano decise di annullare, per il biennio 1975-1976, ogni forma di sovvenzione al Vietnam del Sud; il Vietnam del Nord colse quindi l’occasione, dal gennaio del 1975, per effettuare una campagna per la definitiva invasione del Sud, rivelatasi poi decisiva per la definitiva vittoria del Vietnam del Nord il 30 aprile del 1975, in seguito alla caduta di Saigon. L'evento ha sancito la fine della guerra del Vietnam e l'inizio di un periodo di transizione che portò alla riunificazione formale del Vietnam del Nord e del Vietnam del Sud nella Repubblica Socialista del Vietnam. 8 “Born in the USA” – Storia della canzone e W. Owen ( Inglese ) "Born in the U.S.A." is song written and performed by Bruce Springsteen in 1984 . The song is dedicated to Springsteen's friends who had experienced the Vietnam War, some of whom did not come back; it also deals with the negative effects of the Vietnam War on Americans, in particular it protests against the difficult return of Vietnam veterans from the war due to their mental disorder and the government politic. This is a little interlude of the song: I had a brother at Khe Sanh Fighting off the Viet Cong They're still there, he's all gone He had a woman he loved in Saigon I got a picture of him in her arms now The Battle of Khe Sanh, set in the north-western part of South Vietnam, involved the North Vietnamese Army, not the Viet Cong as heard in the song lyrics, and the American army. Initially the Americans prevailed over Vietnamese army, but only few months later they were forced to withdraw from the outpost. So Khe Sanh became one of the media symbols of the futility of the whole war efforts in the States. Personally I think “Born in the USA” is one of the most powerful songs ever written by Bruce Springsteen; it sounds like an anthem, even if it is a criticism against the Vietnam War, and its chorus is full of energy and feelings as well. It isn’t my favourite Springsteen’s song but it is surely one of the most intense he has ever written. 9 WILFRED OWEN: “DULCE ET DECORUM EST” Wilfred Owen was born in Shropshire in 1893, attended university in London and after a teaching experience in Bordeaux (France), he returned to England in 1915 and joined the army. He caught trench-fever on the Somme (French river) and was hospitalized in Edinburgh. He went back to fight in France in 1918 but was unfortunately killed just one week before the armistice was signed. Owen was the most famous English war poet; his poetical works are completely detached from the sense of patriotism and sentimentality of another important war poet, Rupert Brooke. Owen’s experience of the war led him to totally reject the war itself , the political propaganda done around it and the false patriotism at home; he mostly criticized these aspects in his work “Dulce et decorum Est”. Siegfried Sassoon, another war poet, had a profound influence on Owen’s poetry, so that many poems show clearly this aspect. Later, Owen’s poetry will become more famous than Sassoon’s, making some people believe that Owen was even better than his mentor. His intense use of imperfect rhymes, consonance and assonance, alliteration and the detailed description of wounds, deaths and blood, were innovative and at the same time almost brilliant, but it was not the only poet of the time to use these particular techniques. 10 DULCE ET DECORUM EST FOCUS ON THE TEXT In the first stanza Owen portrays the horror of the war through a rich, almost sensuous language and using a detailed description to stress wounds, blood and decaying flesh; all these characteristics of the war are set against the hypocrisy, ignorance of the false patriotism and political propaganda. The central part of the poem deals with the terrible new chemical weapon of WWI: GAS!. The scene is relived as a nightmare with men drowning in a green sea of gas. The soldier-poet emerges from the awful reality of the last stanza, where he follows the wagon carrying dead or dying bodies. He begs the stay-at-home readers to come along and see personally the ugly face of the war. After this, “dulce et decorum est pro patria mori” (trad. “It’s sweet and honourable to die for your country”), a line from the Roman lyrical poet Horace’s Odes, sounds bitterly ironic. We can also see a strong criticism against the use of technology in war (in this case a chemical attack). Modern warfare promoted the introduction of new weapons which erase what honourable and noble the ancient battles were, turning war into a hideous and inhuman act. 11 Giuseppe Ungaretti ( Italiano ) Giuseppe Ungaretti nacque nel 1888 ad Alessandria d’Egitto da genitori di origine lucchese. In Egitto frequentò scuole di origine francese, studiò Baudelaire e il filosofo tedesco Nietzsche. A ventiquattro anni si recò a Parigi per perfezionare i suoi studi mentre nel luglio del 1914 tornò in Italia allo scoppio della guerra mondiale. Aderì al movimento interventista, il cui leader era Benito Mussolini, e di conseguenza fu chiamato in guerra, in particolare nella trincea del Carso, non appena l’Italia entrò in scena; qui scrisse le liriche poi raccolte nel “Porto Sepolto”. Dopo la guerra ritornò a Parigi dove sposò Jeanne Dupoix, sua compagna fino alla morte, e successivamente si trasferì prima a Roma, dove aderì al fascismo, e poi in Brasile, per presiedere una cattedra all’università di San Paolo. Allo scoppio della seconda guerra mondiale e all’entrata in guerra del Brasile a fianco degli anglo-americani, fu costretto a tornare in Italia dove si procurò fama e premi internazionali grazie alle sue opere. Ungaretti morì a Milano nel 1970. La poesia è per Giuseppe Ungaretti esperienza personale e canto dell’animo. Essa nasce da un’intuizione donata da Dio la quale scava nella profondità dell’anima. La parola poetica, a cui si giunge dopo uno studio della tradizione lirica e della lingua, è il risultato di questa intuizione e si fa espressione individuale e universale dell’umanità. Egli deriva dal Simbolismo francese il valore della parola pure ed essenziale, libera delle limitazioni sintattiche e arricchita dalle suggestioni dell’analogia. Sulla scia di Baudelaire, per Ungaretti la poesia deve indagare e, attraverso l’intuito, raggiungere la verità della vita. Sulla sua formazione incidono anche l’Avanguardia futurista di Marinetti e la sperimentazione formale dei poeti del primo Novecento. 12 L’ALLEGRIA “L’Allegria” è una raccolta di poesie pubblicata nella sua forma definitiva da Giuseppe Ungaretti nel 1942. Il titolo indica il sentimento che spinge l’uomo a sopravvivere nonostante il dolore, la morte e la guerra. Essa rappresenta la prima tappa della Vita di un uomo, la sua intera opera letteraria secondo l’autore, e comprende settanta liriche suddivise in cinque sezioni: Ultime: contiene i testi precedenti alla guerra, tra il 1914 e il 1915, e il titolo allude alla conclusione di una fase lirica giovanile; Il porto sepolto: contiene le liriche scritte sul fronte carsico e ha come tema centrale la ricerca della poesia. Naufragi: contiene poesie di guerra Girovago: contiene poesie di guerra Prime: contiene i testi composti dopo la guerra e il titolo allude all’aprirsi di una nuova stagione poetica. La raccolta ha come temi la drammatica esperienza della guerra, lo stato di sospensione tra la vita e la morte, la scoperta dei valori più autentici di fratellanza e umanità; Ungaretti, però, non intende solo scrivere un diario di guerra. Attraverso l’esperienza del conflitto bellico e della morte tenta di decifrare il mistero della vita, per poi offrirlo agli uomini attraverso la poesia. La parola deve riportare alla luce ciò che rimane nell’abisso dell’inconscio, per evocare i momenti che segnano l’esistenza dell’uomo e per far fiorire la vita. Ungaretti fu un acceso interventista, probabilmente perché andava cercando un’identità nazionale, la volontà di riconoscersi nel mito collettivo dell’umanità, della patria, del popolo; questo è rispecchiato nell’unanimismo, una corrente filosofico - letteraria che riflette la tendenza a ricercare la comunione del poeta coi sentimenti quotidiani degli uomini singoli con la coscienza collettiva. Una caratteristica dell’Allegria è la ricerca dell’essenzialità, per liberare la parola dalla tradizione retorica e per restituirle il valore di suono. Gli elementi innovativi del linguaggio poetico, ad esempio i versicoli costituiti anche solo da una sola parola, rompono con la metrica tradizionale, caratterizzata da un verso lungo e lineare, donando alla lirica un modo stilistico d’avanguardia. Inoltre la poesia di Ungaretti possiede una funzione testimoniale in quanto il poeta diviene depositario dei segreti dell’animo umano essenzialmente grazie alla deformazione espressionistica della realtà e alla ricerca della parola giusta per esprimere una determinata emozione. 13 I FIUMI Silloge: “L’Allegria” Temi raccolta: i temi principali sono il dramma della guerra e l’antitesi vita-morte, il dolore per le tragedie individuali e collettive, in cui si identifica grazie all’unanimismo, la trasmissione del mistero dell’esistenza e della sua precarietà Temi poesia: il tema principale è il recupero del passato attraverso la memoria che gli fa ricordare, immerso nelle acque dell’Isonzo rappresentante il presente, i simboli delle diverse tappe della sua vita: il Serchio, fiume della Lucchesia, terra di origine dei suoi avi, il Nilo, che lo ha visto crescere negli anni della giovinezza egiziana, e la Senna, che ha accompagnato la sua maturazione sia spirituale che artistica durante il periodo parigino; la lirica inoltre presenta tre momenti: la sera e la calma del paesaggio lunare, la rievocazione del bagno mattutino nell’Isonzo, le tenebre della notte Analisi sintattica: l’alternanza dei tempi verbali (presente, passato prossimo, imperfetto) crea una corrispondenza simbolica tra presente e passato; l’utilizzo del versicolo rompe il ritmo fungendo da enjambement 14 Analisi lessicale: la lirica alterna termini di registro elevato (reliquia, urna d’acqua) ad altri più quotidiani (ho tirato su / le mie quattr’ossa); il linguaggio è ispirato a un simbolismo di base come per esempio la precarietà della vita, fragile come una corolla di un fiore Analisi metrica: le strofette irregolari sono in versi liberi e di varia lunghezza; la ricorrenza dell’anafora Questo/Questi/Questa sostituisce la rima distruggendo la metrica tradizionale Analisi retorica: nella poesia sono presenti metafore (che ha il languore / di un circo), similitudini (come una reliquia), sineddoche (le mie quattr’ossa), anafore (quest-a/i/o) 15 Sitografia www.wikipedia.it www.suonoelettronico.com www.madrockers.net www.paradisodellemappe.blogspot.com www.italialibri.net www.fareletteratura.it Bibliografia Corso di fisica Volume 3 (Elettromagnetismo, Fisica atomica e subatomica) - Walker La Storia al Presente 3 - Paravia With Rhymes and Reason (From the Origins to Modern Times) - Loescher LetterAutori 3 (Il secondo Ottocento e il Novecento) - Zanichelli Bruce - Mondadori 16