LE FUNZIONI DEI TRE CERVELLI DI MAC LEAN ED IL LORO SIGNIFICATO IN NEUROPSICOMORFOLOGIA di Bartolomeo Valentino 2/2/2013 Nel precedente articolo abbiamo affrontato il problema delle connessioni esistenti tra i tre cervelli di Mac Lean e la Neuropsicomorfologia,ma senza andare nei dettagli di queste funzioni. E’ fondamentale la conoscenza delle specifiche funzioni per una ragione molto semplice. Quando noi parliamo di strutture anatomiche dei diversi piani del viso,in espansione.contrazione,corrispondenti a quelle di estroversione-introversione, e sosteniamo che in quel piano(per esempio) prevalgono elementi di espansione-estroversione ,sta a significare che quei parametri di estroversioneintroversione sono più accentuati. Ancora più semplicemente,se .per esempio, in quel morfotipo a livello frontale è presente rotondità della fronte,apertura dei ricettori occhi ecc.siamo di fronte a una serie di elementi di espansione-estroversione. Sul piano della Personalità quegli elementi stanno a significare un’apertura mentale “eccessiva”,interessi culturali ampi,ma anche poca interiorizzazione,scarse capacità riflessive,scarse capacità di concentrazione e determinazione nel raggiungimento di un obbiettivo,di qualsiasi genere.,dispersione delle energie ecc. E’ evidente che l’analisi va condotta unitariamente a quella degli altri piani del viso. Tanto premesso,si può ben comprendere,allora,come appare importante la conoscenza delle funzioni specifiche relative ai diversi piani. Bisogna,saper cogliere l’ARMONIA-DISARMONIA esistente in ogni piano.relativa a tutte le componenti anatomiche osteo-mio-recettoriale..Alla fine è questo l’aspetto che conta,non avendo nessun significato la grandezza di quel piano. Non si è più intelligente solo perché si ha un cranio ed un osso frontale grande. A- Funzioni del Neocortex,corrispondente al Piano cerebrale o superiore del viso 1-è la sede delle nostre funzioni intellettive 2-del linguaggio 3-di comportamenti che consentono di affrontare situazioni nuove ed inaspettate 4-possedere capacità di programmazione e previsione del futuro 5-poter stabilire un rapporto di causalità tra le azioni 6-avere le nozioni di TEMPO E SPAZIO. Queste due ultime nozioni sono specifiche dell’uomo(in forma ridotta sono presenti anche negli animali)e costituiscono il punto di partenza per due linguaggi extraverbali:la Cronemica e la PROSSEMICA. La CRONEMICA studia la gestione del tempo. Infatti essere puntuali o anticiparsi o essere ritardatario ad un appuntamento costituiscono elementi specifici di una Personalità. La PROSSEMICA,altro linguaggio extraverbale si occupa,come più volte ribadito, della gestione dello SPAZIO. E’ stato l’antropologo americano ET Hall a parlarne per primo nel 1966 nel suo libro THE SILENT LANGUAGE. Infatti ha individuato le quattro distanze di riferimento: a-DISTANZA INTIMA (0-45cm) b-DISTANZA PERSONALE (45-120cm) c-DISTANZA SOCIALE (120-160 cm) d-DISTANZA PUBBLICA (oltre 360 cm). Abbiamo già discusso in precedente articolo dell’importanza della Prossemica in Neuropsicomorfologia,costituendone una delle radici principali in quanto ci consente di definire il concetto di espanso.contratto e collegarlo a quello di estroverso.introverso. Potremo affermare,dunque, che la sede di nascita della Prossemica è nel nostro Neocortex. B-Funzioni del Cervello limbico E’ il cervello collegato al piano medio,detto anche delle emozioni,dei sentimenti,olfattivo, della socializzazione ecc. Elenchiamo le funzioni più significative 1-consapevolezza enterocettiva.Ci consente,per esempio, di percepire il battito cardiaco,grazie all’intervento di enterocettori. 2-dolore. E’ possibile per la presenza di NEURONI SPECCHIO. Si tratta di particolari cellule nervose che si attivano e consentono di immaginare il dolore solo osservando eventi dolorosi e all’idea che quegli eventi potessero capitare al proprio corpo. 3-temperatura. Si può percepire il caldo non doloroso e il freddo non doloroso 4-equilibrio. Lesioni della corteccia del lobo dell’insula (che fa parte del cervello limbico) causano perdita di equilibrio. 5-omeostasi. Controllo di tutte le nostre funzioni autonome grazie al sistema nervoso vegetativo(sezione simpatica e parasimpatica). 6-coscienza del sé corporeo 7-emotività Sociale. Grazie a questa particolare funzione dell’insula,noi possiamo provare disgusto verso cattivi odori,sporcizia,mutilazioni ecc. I Neuroni Specchio dell’insula si attivano solo all’idea di quelle esperienze. 8-EMOZIONI. E’ da considerasi la funzione più importante ai fini della Neuropsicomorfologia Abbiamo già discusso del meccanismo di azione delle spinte emotive sui muscoli mimici e sulle altre strutture del volto,oltre che nei processi di pneumatizzazione delle ossa paranasali,particolarmente del frontale,mascellare e dell’etmoide. E’ stato ampiamente dimostrato che la sede delle nostre emozioni è la corteccia insulare anteriore .Infatti svolge un ruolo particolare nel “mappare” stati viscerali associati alle varie emozioni. Ogni specifica emozione provoca una stimolazione altrettanto specifica sugli enterocettori viscerali. Le emozioni si esternano in relazione a come il nostro cervello(neocortex) interpreta stati corporei causati dalle stesse. Dunque il neocortex funge da filtro a quelle spinte emotive. Tali filtri sono diversi da soggetto a soggetto Questo meccanismo è alla base dei diversi futuri morfotipi. Studi con la Risonanza Magnetica Funzionale hanno dimostrato che l’insula svolge un ruolo importante nella regolazione di molte emozioni:felicità,tristezza,disgusto,ansia,paura,ira. 8-EMPATIA e COMPASSIONE Sarebbero un particolare gruppo di neuroni specchio insulari la sede dell’Empatia e della Compassione. L’empatia ci permette di entrare nei sentimenti dell’altro,ascoltarlo,ma senza subirne alcuna influenza. Per Compassione,invece, si intende condivisione del dolore altrui. Anche l’empatia rientra nei linguaggi extraverbali,come lo è la Neuropsicomorfologia. Anzi si può affermare che la Neuropsicomorfologia è il chiavistello per stabilire un migliore rapporto empatico. Ci possiamo predisporre ad ascoltare l’altro nel migliore dei modi con gestualità opportune,distanza giusta,tono della voce,ecc. Tutto ciò in rapporto al morfotipo che abbiamo davanti. C-Funzioni del cervello rettiliano E’ il cervello collegato al piano inferiore,detto istintivo,o della volontà o dell’azione E’ denominato cervello rettiliano in quanto deriva da quello dei rettili mammifero-simili. E il più antico dei tre cervelli. Uno dei rettili antichissimi è il Varanosaurus,la più grande lucertola mai esistita. Il Drago di Comodo(isola dell’Indonesia) è una di queste lucertole. Funzioni principali negli animali Stabilire comportamenti definiti geneticamente ,quali 1-scegliere il luogo dove abitare 2-saper ritornare alla propria dimora 3-prendere possesso del territorio 4-accoppiarsi 5-comportamenti dimostrativi 6-subire l’imprinting(modalità di apprendimento per impressione o stampigliatura) 7-formare gerarchie sociali e scegliere il capo. Negli animali si parla di capobranco,identificabile ,nell’uomo, all’Essere dalla Grande Potenza.,come già discusso. 8-è sede degli istinti primordiali Funzioni nell’uomo 1-presenza di reazioni violente con prevalenza di alcuni istinti 2-preferenza per la routine o azioni routinarie. 3-capacità di stabilire relazioni tra fenomeni,ma in una forma diversa da quella neocorticale (meno razionale). 4-rapporto col sistema endocrino 5-possibilità della presenza di serotonina,acetilcolina,dopamina Il piano inferiore è detto oltre che piano istintuale,anche della forza e della volontà .Perchè Dipende dalla differenziazione morfologica presente nelle varie strutture:Ma soprattutto dal tipo di controllo del cervello limbico e di quello neocorticale. Gli istinti possono prendere il sopravvento o essere incanalati positivamente divenendo il motore dell’attività,volontà;attività che può significare di relazione o cognitiva. Per approfondimenti si consigliano 1-Gallese V.et all,:La simulazione incarnata,i neuroni specchio,le basi fisiologiche,dell’intersoggettività ed alcune implicazioni per la Psicoanalisi.Psicoterapia,Scienze Umane,XL,(3):5-43,2006. 2-Rizzolatti G et all.:The mirror neuron system:Ann Rev Neurosi.27,169-192,2004. 3-Singer T.:The neuronal basis and ontogeny of empaty and reading:review of literature and implication for future reaserch. Neurosci Biobehav Rev,30,(6),855-863,2007.