SOCIETÀ ITALIANA DI MEDICINA GENERALE SEZIONE PROVINCIALE DI TERNI “MATTIA CIOFFI” PRESIDENTE DOTT. FLAVIO BRUNETTI A AD DE ESSIIO ON NE EA AL LL LA AT TE ER RA APPIIA AN NE EII SSO OG GG GE ET TT TII IIN NT TR RA AT TT TA AM ME EN NT TO O IIN NA AL LA AT TO OR RIIO OC CR RO ON NIIC CO O PPE ER RA ASSM MA AO OB BPPC CO O Progetto Maurizio Verducci, Paola Caiello Ricercatori Domenico Bartolucci, Carla Bove’, Flavio Brunetti, Paola Caiello, Alberto Coppotelli, Raffaello Falchi, Sergio Ferri, Saverio Lamanna, Sergio Luzzi Galeazzi, Maurizio Verducci Ha collaborato alla raccolta di parte dei dati la dott.ssa Claudia Lamanna, durante la frequenza del Tirocinio Valutativo preliminare all’Esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione. Razionale Il ruolo del medico generale in campo terapeutico non può prescindere dalla verifica della reale adesione al trattamento. La terapia inalatoria a lungo termine con beta 2 stimolanti a lunga durata d’azione, steroidi inalatori e anticolinergici costituisce il fondamento della terapia di asma e BPCO, secondo quanto stabilito dalle linee guida GINA e GOLD. La costante e precisa adesione alla terapia, anche nei periodi di regressione della sintomatologia, è conditio sine qua non per ottenere i migliori risultati in termini di qualità della vita. D’altronde il costo di tali farmaci così come quello delle riacutizzazioni connesse alla irregolarità della terapia è tale da rendere inaccettabili gli sprechi economici ed i rischi biologici connessi alla discontinuità del trattamento. Obiettivo Il nostro progetto, che si inserisce nel filone iniziato nel 2004 e replicato nel 2008 sulla “Adesione alla terapia nei soggetti in trattamento con statine”, è stato di verificare il livello di aderenza al trattamento con farmaci inalatori da parte dei pazienti assistiti da un gruppo di medici iscritti alla sezione SIMG di Terni, nel periodo di un anno, fra il 1 luglio 2008 ed il 30 giugno 2009. E’ stata analizzata la percentuale dei soggetti in trattamento, divisi per patologia, sesso e fasce d’età, e la percentuale degli “aderenti alla terapia”, considerati tali coloro che nell’anno in esame avevano ricevuto la prescrizione di un numero di confezioni del farmaco sufficiente a coprire 80% dei giorni di terapia, quota analoga a quella utilizzata in altre indagini di “aderenza al trattamento”. Sono stati posti a confronto i vari farmaci utilizzati e le varie formulazioni (MDI - metered-dose inhaler e DPI – dry powder inhaler) per indagare su eventuali differenze legate al tipo di device. In via secondaria sono stati analizzati gli scostamenti dalla media dei vari ricercatori come indice di una probabile difformità di comportamenti anche all’interno di un gruppo sostanzialmente omogeneo. Metodo Estrazione dall’anagrafe degli assistibili del software gestionale della medicina generale Millewin dei pazienti con scelta anteriore al 1 luglio 2008 ancora in carico al 30 giugno 2009 e suddivisione per sesso ed età (tre coorti <45 anni, 45-75 anni, > 75 anni). Successiva estrazione di tutti i pazienti che hanno ricevuto una prescrizione di farmaci inalatori nei sei mesi precedenti il 1 luglio 2008 e che, quindi, avrebbero presumibilmente dovuto continuare la terapia nel periodo di osservazione. Attraverso il richiamo della cartella di ciascun paziente sono stati verificati: a. la persistenza in vita ed in carico al medico per tutto il periodo 1 luglio 2007-30 giugno 2008 b. la motivazione della terapia a lungo termine, “asma” , “BPCO” o “altra” c. il farmaco/i farmaci inalanti a lungo termine in uso d. le dosi prescritte nel periodo in esame Risultati 10 medici ricercatori 11519 assistiti 287 pazienti in terapia inalante cronica corrispondenti al 2,49% del totale (range 1,66-3,16) con leggera dominanza del sesso maschile (2,82% contro 2,21%) e dei più anziani (14,63% degli over 75 anni, 2,66% degli assistiti di età 45-75 anni e 0,90% degli under 45anni) L’età media dei pazienti in trattamento è risultata essere 66 anni (il più giovane 9 anni, il più anziano 96 anni) Il 41,11% del campione era in trattamento per asma bronchiale, il 56,79% per BPCO (altra causa 2,10%). Sono risultati aderenti in terapia per l’anno in esame il 62,12% del totale dei pazienti (con una variabilità fra gli assistiti dei diversi medici dal 38,46% al 87,27%) aderenti non aderenti 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 ed ia m m o 8 ed ic o m 9 ed ic o 10 7 m ed ic o o ed ic m ed ic m ed ic m 6 5 o 4 3 o o ed ic m ed ic m ed ic m m ed ic o o 1 2 0,0 I maschi sono risultati lievemente più costanti delle femmine (63,53% contro 60,40%). Gli anziani sono risultati i più aderenti (>75 anni 70,15%), seguiti dai più giovani (<45 anni 62,74%), e dall’età intermedia (45-75 anni 54,48%). I pazienti affetti da BPCO (64,21%) più degli asmatici (58,33%). Per quanto riguarda i diversi devices, gli inalatori di polvere secca DPI sembrano facilitare la compliance (aderenza del 63,64% contro il 58,33% degli utilizzatori degli spray) I farmaci più utilizzati sono state le associazioni precostituite di beta 2 stimolanti long acting-steroidi (50,00%), suddivise in quote quasi uguali fra la formulazione DPI (26,47%) e quella spray (23,53%). Per quanto riguarda i farmaci singoli, il più usato è risultato essere il tiotropio prodotto solo in formulazione DPI (21,47%). Sono state privilegiate le formulazioni spray per gli steroidi (17,35% in totale, spray 13,82% e DPI 3,53%) e per i beta 2 stimolanti long acting isolati (11,18% in totale, spray 10,00% e DPI 1,18%) beta 2 MDI 10% steroidi MDI 14% associazioni MDI 24% beta 2 DPI 1% steroidi DPI 4% associazioni DPI 26% anticolinergici DPI 21% Si è riscontrato un maggior uso percentuale delle associazioni beta 2 stimolanti long acting-steroidi rispetto a quanto avvenuto nel 2008 in campo nazionale e ciò in accordo con linee-guida e nuovi trials. gruppo Terni OsMed 2008 50% 40% 30% 20% 10% 0% beta 2 in associazione beta 2 agonisti steroidi anticolinergici In conclusione si prevede di ripetere a distanza l’esperienza, nell’ipotesi che la conoscenza delle proprie performances ed il confronto con quelle degli altri possa rappresentare uno stimolo al miglioramento delle stesse, come dimostrato nelle due ricerche (2004 e 2008) su ”Aderenza alla terapia nei soggetti in trattamento con statine”. Lavoro presentato il 26 novembre 2009 nella sessione “Comunicazioni dei soci” nell’ambito del XXVI Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale “Insieme per un’assistenza personalizzata” – Firenze, 26-28 novembre 2009