Preparazioni uso topico approfondimenti Otranto, settembre 2011 1 Nell’allestimento di preparazioni per uso topico, forse ci accingiamo ad eseguire le varie operazioni in modo ormai meccanico, senza talvolta riflettere e fare considerazioni. 2 Considerazioni •quale base impiegare •solubilità del p.a. •eventuali incompatibilità •reazioni chimiche tra p.a. •reazioni chimiche tra p.a. ed eccipiente •reazioni chimiche tra eccipienti 3 Tipico il caso di ac. salicilico con zinco ossido, in ambiente acquoso: il catione zinco può formare con l’anione salicilico un chelato, poco solubile. Né lo zinco né il salicilato avrebbero attività e la preparazione risulterebbe inefficace. 4 ancora: se un p.a. cationico viene prescritto in gel, utilizzare solo un gelificante non ionico, tipo Idrossietilcellulosa . 5 ancora principi attivi di natura anionica, per esempio fenolici, vengono a contatto con emulsionanti o sostanze non ioniche. Si forma un legame debole tra l'atomo di idrogeno del gruppo di -OH fenolico e l'ossigeno dell'emulsionante. 6 Sostanze fenoliche Catrame vegetale Clorocresolo Fenolo liquido Resorcina Triclosan Idrochinone 7 Stabilità nelle preparazioni 8 Instabilità chimica Idrolisi Degradazione ossidativa Disgregazione 9 Fotoinstabilità 10 Fotoinstabilità 8 metossipsoralene Ac poliacrilico sodico Ac salicilico Ac sorbico Ac tannico Acriflavina cloridrato Alcoli di lanolina Alcool benzilico Amfotericina B Antrarobina Argento nitrato Bacitracina Benzile benzoato Benzocaina Betametasone 17 valerato Esaclorofene Estradiolo Estradiolo benzoato Etacridinlattato Fenolo Fluocinolone acetonide Fluorouracile Fucsina Grassi non saturi Idrochinone Idrocortisone Idrocortisone acetato Ketoconazolo Lidocaina Neomicina solfato Betametasone diproprionato Betanaftolo Bismuto gallato basico Butilidrossianisolo Butilidrossitoluolo Cera d'api Chinolina 8 solfato Ciochinolo Clobetasol 17 propionato Cloramfenicolo Cloramina T Clorexidina acetato Clorocresolo Clortetraciclina Cremophor Desametsanone Ditranolo D-pantenolo Droghe e loro estratti Eritromicina Nistatina Olio di sesamo ed oli grassi Ossitetraciclina Podofillina Potassio idrossichinolinsolfato Prednisolone Prednisone Progesterone Resorcina Sulfonamide Testosterone propionato Tetracaina cloridrato Tetraciclina cloridrato Tretinoina Triamcinolone acetonide Trietanolamina Violetto di genziana Vitamina C Vtamian E 11 Instabilità fisica 12 Importanza del pH 13 Stabilità ottimale di alcuni p.a. in funzione del pH Valore pH Allantoina Alluminio cloruro 6 2,3 - 3,5 Betametasone 17 valerato 3,5 In pH acido si isomerizza, poi idrolisi. Cloramfenicolo 7,4 in tampone borato 30 gg stabile a t° ambiente, 2-7 Clindamicina idrogenfosfato 3,5-6,5 Cliochinolo (Vioformio) legg. acido Clobetasol-17.propionato 4-6 Clotrimazolo 7-8 D-Pantenolo Ditranolo Eritromicina Sensibile a luce ed umidità Idrolisi 3-7 legg. acido Sensibile ad ossid. Proteggere con ac. salicilico 8,5 In amb.acido, decomposizione entro poche ore Etacridinlattato Sensibile alla luce Gentamicina solfato 2-14 Urea 6,2 Proteggere con tampone lattato Idrocortisone 6-7 Fotoinstabile con ioni metallo, acidi e luce Idrocortisone acetato 4,5 Metronidazolo A pH 7,8 max effetto 5 Nistatina 5-7 Sensibile alla luce. Sol.acquose = 7gg in frigo Prednisolone 6-7 Instabilità fisica: formazione di cristalli in amb. acquoso Prednisolone acetato 6-7 Resorcina ( vedi nota ) Tetracaina cloridrato Instabile:luce, aria. Vit.C ed E come stabilizzanti 3-4-6 Tetraciclina Efficacia max a pH 6,1 – 6,6. Sol. acquose 7 gg in frigo Tretinoina 5 Triamcinolone acetonide 7 Triclosan 5 Vitamina A palmitato 4-6 Fotoinstabile. Sensibile ad antiossidanti acidi. Efficacia tra pH 4-8. A pH 5 battericida, batteriostatico a pH 8. Più stabile dell’acetato 14 Alcuni accorgimenti - Valutare l’influenza negativa che può avere l’ossigeno e la luce, sulla preparazione finale, - Scegliere un confezionamento adeguato, tipo tubi di alluminio o vetro scuro. - Considerare anche l’aggiunta di sostanze ad azione antiossidante e sinergica , o di complessi quali per es. emulsionanti. - Sospensioni acquose saranno più stabili con l’aggiunta di emulsionanti di tipo O/A o di addensanti e soprattutto di conservanti. 15 Esempio Acido salicilico Clotrimazolo Betametasone 17 valerato Eucerinum cum aqua ad 1,00 g 0,50 g 0,05 g 50,00 g La stabilità ottimale per i p.a. è la seguente: Clotrimazolo pH 7,0 Betametasone 17 valerato pH 3,5 16 Betametasone 17 valerato Ac citrico soluz. 0,5% Sodio citrato soluz 0,5% Eucerina cum aqua ad 0,05 g 1,25 g 1,25 g 50,00 g 17 Anche per l’acido salicilico occorrere pensare ad una preparazione separata. Se il prescrittore dovesse insistere sull’effetto cheratoplastica dell’acido salicilico in combinazione con il clotrimazolo, si potrebbe proporre il ricorso ad urea, in sostituzione. Poiché però l’ urea in ambiente acquoso subisce una decomposizione, occorre proteggerla con un tampone lattato o fosfato, secondo lo NRF. In questo caso: Clotrimazolo Urea Tampone a pH6 Eucerinum cum aqua ad 0,5 g 1,0 g 2,5 g 50,0 g Il paziente deve essere comunque avvertito di non applicare le preparazioni insieme, ma ad una ragionevole intervallo di tempo tra loro. 18 STUDIO SULL’EFFICACIA DI SISTEMI ANTIOSSIDANTI IN UNA EMULSIONE DI IDROCHINONE AL 5% 19 L’ Idrochinone è uno dei p.a. più prescritti per la sua efficacia come agente depigmentante. Instabilità data la facilità con cui si ossida. Senza antiossidante, dopo 24-48 ore vi è un chiaro spostamento di colore. Il fallimento terapeutico della formula è assicurato con rischio di reazioni avverse sulla pelle a causa di prodotti di ossidazione formatisi. pH incidenza della luce Temperatura Ossigeno presenza di ioni metallici tipo di materiale da imballaggio influenzano notevolmente i processi ossidativi 20 Figura 1. Vista frontale di due emulsioni con il 5% di idrochinone in base di Beeler. A sinistra l'emulsione appena preparata. A destra dopo 48 ore dalla preparazione. Mostra l'esistenza di un colore marrone a causa dell'ossidazione di idrochinone. 21 Lo scopo delle NBP è di raggiungere una elevata qualità finale. Nel caso di una emulsione di idrochinone non protetta con antiossidanti tale l'obiettivo non è rispettato, non siamo di fronte ad una preparazione di qualità elevata e addirittura può essere dannosa per la salute del paziente. 22 OBIETTIVO Determinare l'efficacia dei sistemi antiossidanti utilizzati nella preparazione per proteggere emulsioni di idrochinone, formulate al 5%. Stabilire il sistema antiossidante più adatto. 23 300 g di emulsione base di Beeler secondo la formula contenuta nel Formulario Nazionale Spagnolo (1° edizione, 2003). Con questa base, si preparano 300 g con idrochinone al 5%, lo 0,1% di butilidrossitoluolo e alcool (96 °) all’ 1%. Infine, si approntano campioni da 25 g di emulsione con diverse sostanze antiossidanti e solubilizzanti. Inoltre un campione standard composto da idrochinone al 5% in emulsione base di Beeler. I campioni confezionati in contenitori adatti e ben chiusi, vengono conservati per un mese a temperatura ambiente lontano dalla luce e dall'umidità. 24 Aspetti fisico-chimici, galenici e dermatologici dell’Idrochinone Proprietà fisico-chimiche Idrochinone (p-diphenol, 1,4-dihydroxybenzene; Hidroquinol; Quinol, benzene-1 ,4-diol) si presenta come piccoli aghi cristallini traslucidi, praticamente inodore e facilmente polverizzabile. Imbrunisce per l'azione della luce e ossigeno. Molto solubile in acqua bollente, solubile in acqua fredda (1:17), solubile in alcol (1:4) e glicerina. Punto di fusione: 171-174° C. 25 Figura 2. Microfotografia di cristalli di idrochinone 26 Si possono eseguire le seguenti prove identificative basate sulla facilità di ossidazione: - La soluzione acquosa di idrochinone è di colore blu con il cloruro ferrico. - Una soluzione di idrochinone esposto alla luce si oscura dopo pochi giorni. - Una soluzione acquosa di idrochinone in presenza di alcali (pH superiore a7), si scurisce subito, indipendentemente dalla loro esposizione alla luce. 27 Progressivo imbrunimento dopo diversi giorni di esposizione alla luce, di una soluzione di idrochinone al 2%. 28 L’ azione depigmentante è dovuta alla inibizione della sintesi di melanina. Tirosinasi è l'enzima responsabile per la trasformazione della tirosina a DOPA. Il dopaquinone DOPA passa a melanina. Idrochinone inibisce l’enzima tirosinasi che blocca la biosintesi di melanina. 29 Idrochinone viene utilizzato in concentrazioni di 2-10% nel trattamento di varie iperpigmentazioni della cute: cloasma, efelidi (lentiggini), macchie di pigmentazione senile, lentigo, ecc. Viene prescritto sotto forma di emulsioni, idrogeli e soluzioni. In molti casi associato a: Cheratolitici come acido retinoico, salicilico e glicolico (i più utilizzati). Sbiancanti, producono la riduzione della melanina. Acido citrico ed ascorbico i più usati. 30 Altri depigmentanti, che come l’idrochinone, inibiscono la tirosinasi. I più utilizzati sono: acido kojico, glabridina (principio attivo della liquirizia), arbutina (principio attivo dal corbezzolo), acido azelaico, ecc. Corticosteroidi topici. Essi sono utilizzati per contrastare la potenziale reazione infiammatoria nel prescrivere l'idrochinone a concentrazioni superiori al 2%. I più utilizzati sono betametasone valerato, betametasone dipropionato e triamcinolone acetonide. Inoltre degno di nota l'uso di FANS quali l'indometacina, che ha una potente azione anti-infiammatoria. 31 Alcune formulazioni Idrochinone ................................................. 5,00 Acido kojico ................................................. 5,00 Acido retinoico ............................................. 0,02 Betametasone valerato ….............................. 0,20 Antiossidanti ................................................ Q.S. Emulsione o/a q.b a .................................. 100,00 32 Idrochinone ................................................. 8,0 Acido glicolico (tamponato a pH 4-4,5)..........10,0 Indometacina ............................................. 0,5 Emulsione o/a q.b. a ..................................100,0 33 REAZIONI AVVERSE L’applicazione topica di formulazioni con idrochinone per lunghi periodi di tempo (di solito più di un mese) o ad alte concentrazioni, può causare le seguenti reazioni avverse nella zona di applicazione, dovuti sia all’ idrochinone che ai suoi prodotti di ossidazione: irritazione, sensazione di bruciore, prurito transitorio mite, eccessiva secchezza e dermatite da contatto. 34 35 FORMULAZIONI Idrochinone è generalmente formulato in soluzioni, idrogeli e le emulsioni. L'ossidazione di idrochinone nelle emulsioni è in grado di produrre cambiamenti significativi alle loro proprietà fisiche, alle loro caratteristiche organolettiche e alla loro azione terapeutica. E' anche importante notare che, oltre a idrochinone, anche i prodotti di ossidazione possono causare reazioni avverse 36 I cambiamenti che possono verificarsi sono: -Riduzione della consistenza delle emulsioni. In alcuni casi si può anche raggiungere la rottura. - Cambiamento di colore: emulsioni originariamente bianche, cambiano colore gradualmente: un colore marrone chiaro, che spesso compare entro 1-2 giorni, colore che diventa sempre più scuro col passare del tempo. - Notevole diminuzione dell’azione terapeutica: l'attività diminuisce parallelamente alla ossidazione dell’idrochinone. 37 SCELTA DELL’ECCIPIENTE PIU’ IDONEO Il sistema emulsionante utilizzato deve essere stabile con l'idrochinone. Sistemi basati su emulsionanti non ionici, interagiscono con l'idrochinone se formulato in concentrazioni superiori al 3%. Appena a contatto con l’idrochinone, si verifica la rottura dell'emulsione quasi istantaneamente. Dobbiamo scegliere sistemi emulsionanti anionici. Quelli a base di alcol grassi solfatati (lauril solfato di sodio, cetostearilsolfato di sodio, ecc) sono i più appropriati. Le basi più utilizzate nelle preparazioni, con questi sistemi anionici ,sono la base di Beeler, la crema base Lanette e l’unguento idrofilo USP. E 'anche importante notare che, una volta elaborate, le basi presentano un pH acido (tra 5 e 6) che garantisce la stabilità contro l'ossidazione. 38 Le formulazioni di queste basi sono: CREMA BASE DE BEELER Alcool cetilico ................................................. 15 Cera bianca d’api .............................................. 1 Propilenglicole ................................................ 10 Laurilsolfato sodico ........................................... 2 Acqua conservata q.b. a ................................ 100 39 CREMA BASE LANETTE Cera Lanette SX® ............................................ 24 Cetiol V® ........................................................ 16 Acqua distillata q.b. a ..................................... 100 40 CREMA IDROFILA USP Alcool stearilico ................................................ 25 g Vaselina filante ................................................. 25 g Propilenglicole .................................................. 12 g Laurilsolfato sodico ............................................. 1 g Paraidrossibenzoato di metile ............................ 25 mg Paraidrossibenzoato di propile ........................... 15 mg Acqua purificata q.b. a .................................... 100 g 41 Queste tre emulsioni hanno caratteristiche idonee ad essere formulate con idrochinone: -Presentano un pH acido (tra 5 e 6) che garantisce la stabilità contro l'ossidazione con antiossidanti idonei. - I componenti sono completamente inerti dal punto di vista di ossidazione di idrochinone. La buona consistenza e la moderata estensibilità, facilitano la precisa applicazione sulle macchie. - Grazie al potere emolliente, proteggono in qualche misura dalla aggressività dello idrochinone sulla pelle. In caso di alta reattività, una volta applicate sulla pelle, possono essere facilmente rimosse mediante lavaggio con acqua. 42 FATTORI DETERMINANTI DELLA OSSIDAZIONE DELL’ ’IDROCHINONE NELLE EMULSIONI ESPOSIZIONE ALLA LUCE -Manipolare l’idrochinone durante la lavorazione (processi di pesatura, la polverizzazione e successiva incorporazione) al riparo, per quanto possibile, dalla luce diretta. - Usare tubi di plastica, di alluminio smaltato o vasetti tipo Topitec o Unguator, come contenitori. I vasetti classici non sono raccomandabili, perché ogni volta che si apre il coperchio, vi è un'ampia area di emulsione esposta alla luce. - E 'molto importante osservare il colore dell’ idrochinone prima della preparazione di emulsioni, dal momento che l'esistenza di una colorazione marrone chiaro, è indicativa di ossidazione. In questi casi, rifiutare il lotto. 43 INFLUENZA DELLA TEMPERATURA Più alta è la temperatura maggiore è la velocità di reazione ossidativa. È opportuno lavorare a temperatura ambiente per la preparazione di emulsioni. Incorporare poi nell'emulsione precedentemente preparata a temperatura ambiente, l’idrochinone polverizzato in precedenza. Dare poi l’indicazione al paziente di conservare l'emulsione in frigorifero (28°C). 44 OSSIGENO DELL’ ’ARIA E 'importante evitare, ove possibile, l’incorporazione dell’aria nelle emulsioni, durante il processo produttivo, rendendo, se si opera manualmente, l’agitazione regolare per ridurre al minimo la formazione di turbolenza. Se si dispone di agitatori meccanici, meglio ricorrere a sistemi tipo Topitec o Unguator o turbo s.v., che evitino di inglobare aria durante la lavorazione. Un gran numero di microbolle d'aria nelle emulsioni facilitano l’ossidazione dell’idrochinone. 45 METALLI Tracce di metalli catalizzano l'ossidazione delle emulsioni con idrochinone. Attuare una meticolosa pulizia degli utensili con una soluzione di EDTA disodico 0,1% (sequestrante di ioni metallo) può essere una buona misura per prevenire l'ossidazione. E 'anche importante non confezionare le emulsioni in vetri ambrati, questi contenitori possono rilasciare tracce di ferro. 46 pH Sostanze alcaline favoriscono l'ossidazione di idrochinone. Più alto è il pH del mezzo, più rapida sarà l’ossidazione. A pH 7, la ossidazione sarà praticamente istantanea. Gel de Carbopol 940, con idrochinone al 2 % ottenuto per neutralizzazione con trietanolamina. In alcuni minuti si produce colorazione arancio scuro per l’ossidazione dell’idrochinone. 47 L idrochinone si ossida in ambiente basico passando a p-benzochinone. L’idrochinone Questa la ragione per cui è FONDAMENTALE impiegare emulsioni in pH acido. 48 ANTIOSSIDANTI NELLE EMULSIONI CON IDROCHINONE Come già evidenziato, è indispensabile utilizzare antiossidanti per ottenere emulsioni stabili evitando l’ossidazione di idrochinone. Utile anche ricorrere a sinergizzanti cosiddetti antiossidanti, la cui funzione è quello di reagire con tutte le tracce di metallo esistenti formando complessi. 49 Antiossidanti e sinergizzanti più comunemente utilizzati Acido citrico - Antiossidante sinergico che agisce come un chelante di tracce di metalli, formando complessi. È utilizzato in concentrazioni di 0,1-0,5%. Si unisce in poche gocce disciolte in acqua a emulsioni di idrochinone, appena preparate e a temperatura ambiente. E’ ben tollerato dalla pelle. -Butilidrossitoluolo (BHT) Interagisce con i radicali liberi. Viene utilizzato in concentrazioni di 0,01 - 0,03%. In emulsioni con alto contenuto di idrochinone (5-10%) può essere utilizzato fino a 0,1%. Si incorpora sciolto in poche gocce di alcol, alle emulsioni di idrochinone, sempre a temperatura ambiente. Si può anche sciogliere nella fase oleosa dell'emulsione prima di formare l’emulsione. E’ ben tollerato dalla pelle. 50 - EDTA BISODICO Antiossidante sinergico che agisce come chelante, complessando tracce di metalli. È utilizzato in concentrazioni di 0,1-0,5%. Si scioglie in 1,5-2% di acqua e si incorpora alle emulsioni di idrochinone, appena preparate e a a temperatura ambiente. E’ ben tollerato dalla pelle. -SODIO METABISOLFITO Agisce come agente riducente. E' utilizzato a concentrazioni di 0,1%. Si scioglie in 1,5-2% di acqua e si incorpora alle emulsioni di idrochinone. Si può anche micronizzare e aggiungerlo poi all’emulsione finita. Può causare reazioni di sensibilità. 51 - DL METIONINA Agisce come agente riducente. È utilizzato in concentrazioni di 0,1-0,5%. Si riduce in polvere fine e si aggiunge poi all’emulsione finita. Ha buona tolleranza della pelle. -VITAMINA C Agisce come agente riducente. È utilizzato in concentrazioni di 0,1-0,5%. Si scioglie in 2% di acqua e si incorpora alle emulsioni di idrochinone. E’ ben tollerato dalla pelle. -VITAMINA E (ALFA TOCOFEROLO ACETATO) Interagisce con i radicali liberi. Viene utilizzato in concentrazioni di 0,1 - 0,5%. Viene incorporato direttamente nelle emulsioni di idrochinone. E’ molto ben tollerato dalla pelle. 52 FORMULAZIONI PROPOSTE Queste le formule per i controlli EMULSIONE BASE DE BEELER Alcool cetilico ............................................. 15 Cera bianca ...................................................1 Propilenglicole .............................................10 Lauril solfato sodico ...................................... 2 Acqua purificata q.b. a ..............................300 53 EMULSIONE BASE DE BEELER CON IDROCHINONE AL 5 % E BUTILIDROXITOLUOLO AL 0,1 % Idrochinone .................................................. 5,0 Butilidrossitoluolo .......................................... 0,1 Alcool (96º) .................................................. 1,0 Alcool cetilico .............................................. 15,0 Cera bianca .................................................. 1,0 Propilenglicole ..............................................10,0 Lauril solfato sodico ...................................... 2,0 Acqua purificata .........................................300,0 54 Con questa formula si preparano 25 campioni da 25 g ciascuno, con gli antiossidanti ed i sinergizzanti sottoposti a prova 55 1. SODIO METABISOLFITO AL 0,1 % Sodio metabisolfito ..................................... 0,1 Acqua distillata ........................................... 1,5 Emulsione base di Beeler con idrochinone al 5 % e BHT al 0,1 % q.b. a. 25,0 56 2. VITAMINA C Vitamina C ................................................. 0,5 Acqua distillata .......................................... 2,0 Emulsione base di Beeler con idrochinone al 5 % e BHT al 0,1 % q.b. a. 25,0 57 3. VITAMINA E (ALFA TOCOFEROLO ACETATO) Vitamina E ................................................... 0,5 Emulsione base de Beeler con idrochinone al 5 % y BHT al 0,1 % q.b. a.. 25,0 58 4. EDTA DISODICO EDTA disodico............................................. 0,1 Acqua distillata .......................................... 1,5 Emulsione base di Beeler con idrochinone al 5 %e BHT al 0,1 % q.b. a .25,0 59 5. METIONINA DL Metionina DL .................................................. 0,5 Emulsione base di Beeler con idrochinone al 5 % e BHT al 0,1 % q.b. a .... 25,0 60 6. ACIDO LATTICO Emulsione base di Beeler con Idrochinone al 5 % e BHT al 0,1 % q.b. a .... 25 Acido lattico sufficiente a……………………. pH 3 61 Allo stesso tempo si preparano i campioni “in bianco” ” che servono per il paragone comparativo: •Idrochinone Idrochinone ................................................. 5 Emulsione base di Beeler q.b. a ................. 25 •BUTILIDROSSITOLUOLO Idrochinone ..................................................5,0 Butilidrossitoluolo ........................................ 0,1 Alcool (96º) .................................................. 1,0 Emulsione base di Beeler q.b. a .................. 25,0 62 CONTROLLO •OSSERVAZIONE DEL COLORE DEI CAMPIONI DURANTE IL MESE Annotare il cambiamento di colore che i diversi campioni presentano nei 30 gg. fotografando i campioni a luce solare indiretta, ogni settimana alla stessa ora, e nello stesso posto. 2. ANALISI DELL’ ’ASPETTO ESTERNO DEI CAMPIONI DURANTE IL MESE Analizziamo l'aspetto esterno dei campioni in termini di caratteristiche di stabilità: variazione della consistenza, fenomeni di rottura, sedimentazione, formazione di grumi, ecc. 3. DETERMINAZIONE DEL pH Determinare il pH delle emulsioni dopo un mese con la seguente procedura: pesare circa 2 g di emulsione e disperderli agitando lentamente in 30 ml di acqua purificata e procedere alla misurazione del pH. 63 RISULTATI 64 PREPARAZIONE DELLA EMULSIONE DI PARTENZA La base di Beeler, una emulsione acquosa di fase esterna O/A anionica, che ha la seguente composizione come descritto nel Formulario Nazionale (FN/2003/EX/002): Alcool cetilico ............................................... 15 g Cera bianca .................................................... 1 g Propilenglicole ............................................. 10 g Laurilsolfato sodico ....................................... 2 g Acqua purificata........................................... 72 g 65 Ci sono diversi motivi per cui si utilizza questa emulsione per lo sviluppo di questo lavoro: -Il suo pH acido (circa 5) è ideale per creare un ambiente sfavorevole per quanto riguarda l'ossidazione di idrochinone. - Non si rompe con idrochinone alla concentrazione testata - E' una base frequentemente prescritta. - E' facile da preparare. Senza conservanti visto il tempo di esame (un mese), contiene solo un tensioattivo anionico. 66 STUDIO DEL CAMBIAMENTO DI COLORAZIONE DURANTE IL MESE La tabella seguente riporta la visione frontale delle fotografie scattate sui diversi campioni alla fine di ogni settimana. Va notato che le foto scattate sono state sempre fatto nello stesso momento e alla luce solare diretta per evitare possibili riflessi di luce. 67 1. Solo con Idrochinone • Idrochinone + BHT 3. Na Metabisolfito + BHT 4. Vitamina C + BHT • Vitamina E + BHT 6. EDTA bisodico + BHT 7. Metionina DL con BHT 8. Acido lattico + BHT ANALISI DELL’ ’ASPETTO ESTERIORE DEI CAMPIONI, DOPO UN MESE 69 COMMENTI - Le emulsioni che non soffrono l’ossidazione (metabisolfito / BHT e vitamina C / BHT) mantengono praticamente la loro originaria consistenza ed estensibilità. - Tutte le emulsioni che subiscono ossidazione presentano consistenza semi-fluida e elevata estensibilità. - L'emulsione con l'acido lattico + BHT tende a rompersi. 70 DETERMINAZIONE DEL pH, DOPO IL MESE I valori del pH oscillano per tutti i campioni, tra 4,5 e 5. Solo il campione con acido lattico, presenta pH 3. Tutte le emulsioni mantengono il pH iniziale. Il basso pH dell'emulsione con acido lattico + BHT interagisce con il sistema emulsionante della base di Beeler, conferendo instabilità. 71 CONCLUSIONI Dai risultati ottenuti, si deducono le seguenti conclusioni: •Come è stato dimostrato in tutto questo lavoro, è indispensabile l'uso di alcuni tipi di antiossidanti in emulsioni testate per prevenire l'ossidazione di idrochinone. Questa ossidazione aumenterà con l'aumentare del tempo di conservazione della stessa. •Dei sistemi antiossidanti testati, solo BHT / sodio metabisolfito e di BHT / vitamina C, sono stati efficaci per impedire l'ossidazione di una base di emulsione con l'idrochinone Beeler 5 % per almeno un mese. Inoltre si è evidenziato che il BHT non è essenziale come antiossidante di idrochinone in quanto le emulsioni con metabisolfito di sodio o solo vitamina C sono risultate essere anche stabili. 72 3. La presenza di un acido nelle emulsioni, acido lattico a pH 3, previene l'ossidazione di idrochinone per 2 settimane. Questo può essere utile nei pazienti allergici al metabisolfito di sodio. La stabilità di emulsioni in questione a causa di pH acido è piuttosto debole, dopo un mese, ma accettabile per il suddetto periodo di stabilità contro l'ossidazione. 4. Tutte le emulsioni che subiscono ossidazione presentano una consistenza semi-fluida ed alta estensibilità, eccetto quella con acido lattico che tende a rompersi. 5. L’emulsione base di Beeler è adatta per la formulazione di idrochinone alla concentrazione testata, a causa della sua elevata stabilità e le proprietà dermatologiche. 73 6. Si conclude affermando che un’emulsione formulata con il 5% di idrochinone in base di Beeler, utilizzando sodio metabisolfito 0,1% e 0,5% di vitamina C come antiossidanti, ha una stabilità chimico-fisico di almeno un mese. 74